Il “rispetto” secondo il celerino “per vocazione”

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SCRITTO DA: FABRIZIO SALMONI – DIC• 01•13

La performance in video-intervista del poliziotto “baciato” ci offre lo spunto per disquisire sugli unici due concetti che ha espresso. I poliziotti invocano rispetto ma non ce l’hanno per niente e nessuno. Il senso di una parola usata male.

celeriniHo voluto lasciar decantare l’attenzione sull’episodio del “bacio” al poliziotto da parte di una dimostrante durante la manifestazione a Susa del 16 Novembre per fare un paio di osservazioni fuori dal coro, se no che Maverick sarei…

Nell’intervista filmata il celerino Salvatore Piccione ha detto due cose su cui vale la pena di soffermarsi: la prima è che lui “ha fatto il poliziotto per vocazione” , per seguire l’esempio del padre. Registriamo dunque che in questo caso si è superata la fase “pasoliniana”, pietistica, intellettual-marginale, antisessantottina, del povero meridionale che fa il poliziotto per mangiare. Siamo alla “vocazione” per un lavoro in Reparto Mobile che ti “offre” la magnifica opportunità di bastonare i cittadini che protestano, per rimanere solo alla mansione principale. Avremmo apprezzato le stesse parole se fossero state pronunciate da un poliziotto che si adopera quotidianamente per aiutare la gente a difendersi dai “cattivi” cronici di una società come la nostra: spacciatori, teppisti, malavitosi, o per risolvere casi di omicidi, rapine, violenze sui deboli di ogni tipo o, ancora di più, per far fronte alla malavita organizzata rischiando anche la pelle o  per arrestare evasori fiscali, politici corrotti e colletti bianchi. Se invece la vocazione si nutre dell’attitudine alla violenza, con i suoi annessi e connessi di ideologia macista, verso gli inermi (o poco meno che inermi)  cittadini, il poliziotto agli occhi dei cittadini diventa solo un simbolo negativo dello Stato. C’è bisogno di citare Genova 2001, le botte alla Diaz, le torture a Bolzaneto, le scritte fasciste lasciate dagli agenti sui muri e nei gabinetti? Senza dover andare troppo indietro, la cronaca italiana è piena di violenze da parte di agenti che interpretano il proprio ruolo creativamente sulle ossa dei malcapitati. In Valle di Susa poi, ultimamente si è trasceso: si infierisce sui fermati, si molestano anche le donne. Tutto per vocazione. “Lavoratori come gli altri“, invoca su Repubblica del 26.11 tal Riccardo Gazzaniga, poliziotto-sindacalista- romanziere. Sull’argomento i valsusini hanno già risposto che c’è lavoro e lavoro, argomentando per bene.

Ma la seconda cosa che ha detto il giovane Piccione è ancora più interessante: come finale all’intervista richiede “rispetto” per quelli come lui. Non è nuovo in quello. Il rispetto è un concetto che abbiamo già ascoltato nelle conversazioni dei più bendisposti con gli agenti schierati nelle strade della Valle: sembra quasi che sia quello che loro importa più che altro, anche oltre l’obbedienza agli ordini, l’autorità dello Stato che rappresentano. Chiedono rispetto ma sono loro i primi a non rispettare la nostra terra proteggendo chi la devasta, a non rispettare, come dovrebbero, i fermati, le nostre donne, i nostri anziani, le nostre case, i nostri diritti in generale, i beni culturali comuni (area archeologica), le sensibilità religiose (rimozione e rottamazione del pilone votivo e della statua di Padre Pio), e infine la loro stessa divisa (per quei poliziotti che non la interpretano come simbolo di potere arrogante verso i cittadini).

celerinoIl rispetto è uno dei  primi valori che si insegnano ai figli: è un concetto ampio che riguarda tutti gli aspetti della vita collettiva. Quello che rivendicano invece quei poliziotti dei reparti mobili è il rispetto dei sottoproletari, quello che si viola “non facendo i fatti nostri“, pronunciando la parola sbagliata con il guappo, guardando con qualche insistenza “la donna altrui”, non obbedendo ad atteggiamenti e logiche sopraffatorie; è il rispetto dei mafiosi che lo interpretano a loro misura: “fatti gli affari tuoi” o “non venire qui a rompermi i coglioni“. E’ il rispetto di chi è abituato solo a pensare alla sfera personale e non si pone altri problemi, un po’ per limiti propri, un po’ per abitudine all’ignavia. Quando vanno in servizio d’ordine pubblico badano solo a sfangare il loro turno e se si innervosiscono o se vengono eccitati da dirigenti fatti della loro stessa pasta, poveretti, “devono pur sfogarsi“, soprattutto se sono già predisposti come quelli appartenenti  alle ben note “squadrette” (ogni reparto ne ha una, con un dirigente di riferimento) di picchiatori, quelli che ci hanno gusto…

Se quindi il buon vecchio senso comune dice che il rispetto lo si deve meritare, questi poliziotti e militari che occupano la Valle non lo meritano. La storia delle occupazioni militari racconta le difficoltà inflitte alle truppe dall’isolamento sul territorio, nelle città, nei bar, nei negozi, nei rapporti con le donne e con la gente in generale. Serve a poco pensare di instaurare dialoghi, men che meno “baciarli” anche solo per scherno. Non sono predisposti a ricambiare. (F.S.28.11.2013)

VDAY 3: Movimento 5 Stelle di governo

 

 

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SCRITTO DA: DAVIDE AMERIO – DIC• 01•13

 

Vday 3

Beppe Grillo irrompe sulla scena del terzo Vday accolto da una piazza piena e dal calore dei sostenitori del movimento.

Non è propriamente il solito Beppe quello che parla dal palco del Vday di oggi; non mancano le battute e le prese in giro sulla casta ma è un programma politico preciso quello che viene illustrato in previsione delle elezioni Europee.

La piazza di Genova che  ospita questo Vday fu quella in cui parlò Pertini e da qui, sottolinea Beppe, dobbiamo ripartire per costruire un paese diverso, dobbiamo andare “oltre” l’attuale sistema. Proprio questo Vday è dedicato al concetto dell’oltre.

Grillo illustra dati allarmanti: le statistiche dell’Ocse ci dicono che in Italia sette persone su dieci hanno difficoltà a comprendere un discorso complesso. Siamo stati superati dal Ruanda. Occorre ripartire con la cultura la scuola, il lavoro. Sono necessarie nuove prospettive.

Il pubblico ha sostenuto con ovazioni quando Beppe ha dichiarato che il movimento sta ultimando la preparazione della richiesta di impeachment per il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Il progetto del movimento viene esposto in sette punti che possiamo così riassumere :

Referendum sull’Euro. Il M5S studia la possibilità di far esprimere gli Italiani sulla moneta unica. Non vuole essere un referendum per uscire dall’Europa, sottolinea Grillo, ma siamo entrati e abbiamo abbandonato la Lira senza possibilità di scelta. Nessuno ha consultato i cittadini, spiegato i pro e i contro e non è stata concessa possibilità di scelta. Di sicuro sappiamo che le “promesse” di benessere non sono state mantenute.

Alleanza dei paesi presenti nel bacino Mediterraneo. Occorre un piano politico comune tra questi paesi che finiscono per trovarsi ai margini dell’Europa. Occorre valutare l’ipotesi di una moneta a due velocità per i paesi più deboli che non ce la fanno.

Rivedere gli accordi capestro come il Fiscal Compact e il limite del 3% sul rapporto debito-Pil. Questi piani prevedono che l’Italia dovrà pagare 50 miliardi all’anno per rispettare questi accordi. Cosa dovremo ancora vendere per onorare questi impegni?

Finanziamento agevolato per l’agricoltura con finalità di consumo interno.

Abolizione del pareggio di bilancio. Qui Grillo illustra con l’ausilio di slide i dati che dimostrano il peggioramento dei valori economici dell’italia dall’entrata in vigore dell’Euro: diminuzione del PIL, aumento progressivo del debito pubblico, aumento del rapporto debito/Pil (che sta per raggiungere il valore di quello greco).

Riportare il controllo della finanza all’interno della politica e dei cittadini. Oggi l’Italia finanzia l’Europa e parte di questi soldi vanno a finanziare paesi della comunità che hanno la possibilità di essere attraenti per le aziende. Un altra parte finisce alle banche che comprano debito pubblico da dare in garanzia per ottenere altri soldi dall’Unione Europea. Un vero e proprio circolo vizioso.

L’affondo finale viene dato mostrando il nutrito elenco delle aziende italiane che sono state vendute a paesi stranieri. Grillo è impietoso: “chi licenzia oggi fa profitti e lascia cadaveri(aziende)” e ricorda il fallimento delle utility che, con la partecipazione delle amministrazioni local, hanno prodotti miliardi di debiti.

La giornata prosegue con interventi di specialisti sull’ambiente, sull’economia  e sulla giustizia.

Davide Amerio 01.12.2013

 

 

Saremo leader per disoccupazione o numero di suicidi?

Governo, Letta: ”Siamo alla svolta. Nel 2014 Italia leader in Europa”
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Governo-Letta-Siamo-alla-svolta-Nel-2014-Italia-leader-in-Europa_32927268055.html

MODICA: PENSIONATA 77ENNE RUBA PER FAME, SI GIUSTIFICA IN LACRIME NON HO PIÙ SOLDI
1 dicembre 2013
Alla vigilia della Colletta alimentare che ieri ha impegnato decine di volontari e organizzazioni a Modica e migliaia in tutta Italia, un’anziana 77enne modicana è stata sorpresa dai commessi del supermercato “Eurospin” Via della Costituzione, al Polo Commerciale, mentre rubava merce dagli scaffali. Bloccata con le mani in fallo, i responsabili dell’esercizio hanno chiamato gli agenti del commissariato. La donna, pare costretta da ristrettezze economiche, si era appropriata di qualche confezione di affettati sottovuoto e formaggi.(…)

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http://www.crisitaly.org/notizie/modica-pensionata-77enne-ruba-per-fame-si-giustifica-lacrime-non-ho-piu-soldi/

ROMA: 37ENNE LICENZIATO SI IMPICCA IN UN CENTRO COMMERCIALE
30 novembre 2013
Si è tolto la vita sull’ex posto di lavoro. Ha usato una corda con un nodo scorsoio e dopo averci infilato la testa si è lasciato cadere. Un suicidio che secondo gli investigatori avrebbe come movente anche la perdita del lavoro.
Il dramma è accaduto giovedì pomeriggio in un magazzino di un noto centro commerciale (dove si vendono oggetti per la casa, per il giardinaggio e per ogni tipo di arredo) sulla via Nomentana a poca distanza del Gran Raccordo Anulare. La vittima è un romano di 37 anni(…)

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http://www.crisitaly.org/notizie/roma-37enne-licenziato-si-impicca-un-centro-commerciale/

MASSA LOMBARDA: CONSERVE ITALIA, A RISCHIO OLTRE 120 POSTI DI LAVORO
1 dicembre 2013
Si è aperta la vertenza Conserve Italia, azienda alimentare che controlla otto stabilimenti produttivi fra cui quello di Ravarino. Complessivamente Conserve Italia impiega 1.996 lavoratori, dei quali 898 fissi e 1.098 stagionali. Conserve Italia è una grande gruppo agroindustriale che si occupa della conservazione e commercializzazione di frutta, pomodori e vegetali.
L’azienda ha annunciato l’esigenza di dovere fare fronte all’attuale congiuntura e fra gli interventi previsti c’è anche quello che riguarda i bonus riconosciuti ai manager. Ma inevitabilmente, come sempre accade in questi casi, un sacrificio viene richiesto anche ai lavoratori e così ieri, nell’incontro che si è svolto a Bologna con i rappresentanti sindacali, è stata prospettata la chiusura del sito di Massa Lombarda, in provincia di Ravenna, dove vengono prodotti succhi di frutta destinati alla grande distribuzione. Nello stabilimento di Massa Lombarda lavorano 120 addetti.(…)

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ENNA: DIPENDENTI DELL’ANFE SENZA STIPENDIO DA 9 MESI INIZIERANNO LO SCIOPERO DELLA FAME
30 novembre 2013
I dipendenti dell’Anfe regionale di Enna annunciano in una nota che “da lunedì prossimo occuperanno l’ente e inizieranno lo sciopero della fame per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi”.
“Nonostante i proclami della Regione, che aveva promesso, a metà novembre, che avrebbe attivato la macchina organizzativa per onorare il suo debito,- affermano – ancora e a pochi giorni dalla chiusura della cassa regionale nulla è stato fatto. I dipendenti di Enna rivendicano 9 mesi di stipendio”.(…)
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LALLIO: SOMMERSO DAI DEBITI IMPRENDITORE SI COSPARGE DI BENZINA E TENTA SUICIDIO
30 novembre 2013
Sommerso dai debiti per la sua azienda, il titolare di una officina a Lallio nella mattina di sabato 30 novembre si è chiuso nel suo ufficio, si cosparso il corpo di liquido infiammabile e ha minacciato di darsi fuoco.
L’allarme è scattato quando dipendenti e familiari non riuscivano più a farlo desistere dal suo desiderio di farla finita. Immediato l’arrivo sul posto dei carabinieri di Curno, del personale del 118 e dei vigili del fuoco pronti ad intervenire.(…)

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ROMA: DECINE DI BARE DAVANTI A MONTECITORIO PER L’ULTIMATUM DAY
30 novembre 2013
Imprenditori, commercianti e artigiani sono scesi in piazza a Roma per l’”Ultimatum day”, la giornata di mobilitazione delle piccole imprese per protestare contro il prelievo fiscale “arrivato al 65,7%”. A Montecitorio, quelli che si definiscono “sopravvissuti alla strage di Stato, vittime delle tasse e di Equitalia”, hanno riempito la piazza di bare.(…)

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Il Libano fa i conti con un nuovo terrorismo interno, quello salafita

Sidone – Lo sceicco Ahmad al-Assir circondato dai suoi miliziani
di Giovanni Sorbello
Continua a salire la tensione e la preoccupazione tra i cittadini libanesi a seguito dell’attentato terroristico che ha colpito il 19 novembre scorso l’ambasciata iraniana a Beirut, causando la morte di 25 persone e il ferimento di altre 170.
I timori sono aumentati quando sono stati identificati i due attentatori, un cittadino libanese residente a Sidone e uno palestinese residente nel campo profughi di Ain el Hilweh sito nella stessa città costiera libanese, entrambi collegati alla rete terroristica dello sceicco salafita Ahmad al-Assir.
«Ciò significa che non c’è bisogno di reclutare un attentatore suicida dall’esterno e portarlo in Libano, ma si può contare su dei kamikaze locali”, ha dichiarato l’analista politico Qassem Qassir intervistato dal quotidiano libanese Daily Star.
Qassir ha aggiunto che la scelta di effettuare l’operazione utilizzando dei kamikaze è estremamente preoccupante, ciò significa che questi gruppi di fanatici fondamentalisti sono entrati in una “nuova fase strategica” per quanto riguarda le operazioni terroristiche.
“I kamikaze sono molto più difficili da bloccare perché hanno semplicemente bisogno di raggiungere l’obiettivo e far esplodere i loro ordigni, a differenza di un’autobomba che può essere scoperta prima che esploda”, riferisce l’analista politico.
Qassir afferma che il gruppo terroristico dello sceicco salafita Ahmad al-Assir può aver avuto un ruolo centrale nella pianificazione ed esecuzione dell’attentato, potendo contare anche sul sostegno di Paesi stranieri, come l’Arabia Saudita, il Qatar e Israele.
Qassir non esclude un coinvolgimento israeliano in questa nuova fase di operazioni terroristiche in territorio libanese, affermando che molto probabilmente i servizi di intelligence di Israele hanno avuto la capacità di penetrare i gruppi più radicali, soprattutto quelli salafiti, finanziandoli e aizzandoli ad effettuare attacchi contro i nemici di sempre, gli sciiti, divenuti oramai nemici comuni.

http://www.ilfarosulmondo.it/wp/il-libano-fa-i-conti-con-un-nuovo-terrorismo-interno-quello-salafita/

tanto per ricordare per chi lavorano i salafiti

L’esercito siriano ha oggi ucciso il salafita che aveva assassinato Vittorio Arrigoni
di Fernando Rossi

Qualcuno avvisi i familiari di Arrigoni e i “pacifinti”, più o meno “sinistri”, che fino a poco tempo fa (su input del centrodestrasinistra) partecipavano alle manifestazioni in Lombardia a sostegno dei terroristi salafiti, invasori della Siria : tra i terroristi oggi uccisi dall’eroico esercito siriano è stato riconosciuto, Amer Abou Goulé, il salafita che uccise Vittorio Arrigoni..

Amer Abou Goulè, era entrato in Siria insieme ad altre decine di migliaia di terroristi, stimati in circa 90.000, reclutati, addestrati, armati e finanziati da Arabia Saudita , Qatar,  Turchia, Libia “occidentalizzata” e NATO- Italia compresa -( su input USraeliano), reclutati in 83 diversi paesi, tra gli adepti dei gruppi islamici più integralisti e fautori del “califfato universale”:  Salafiti, Qaedisti e affiliati ad Al Nussra (in gran parte Irakeni, post “occidentalizzazione”).

La presenza di Goublè in Siria scoperchia una questione per me (che avevo creduto in Hamas), dolorosa: perché a Gaza non l’hanno incarcerato, invece di mandarlo a combattere in Siria ?

Hanno voluto evitare di ucciderlo, certi che ci avrebbero pensato i resistenti siriani ed il loro esercito, oppure sono ormai totalmente nelle mani della pedo-petro monanchia Sudita/Qatariana e dovevano mandare un certo numero di terroristi a rovesciare un governo inviso ad USraele ?

Ricordiamo che l’omicidio di Vittorio Arrigoni, volontario italiano a Gaza, era avvenuto il 15 Aprile 2011, dopo che questi era stato sequestrato e preso in ostaggio da un commando estremista di fede ultra salafita, vicino ad al Quaeda. Il suo corpo era stato trovato in un appartamento di Gaza City dai miliziani di Hamas al termine di un blitz condotto nel cuore della notte. Dagli accertamenti risultò che i rapitori avevano già assassinato Arrigoni mediante strangolamento. Due degli autori erano stati arrestati dalla polizia di Hamas.

https://www.facebook.com/notes/fernando-rossi/lesercito-siriano-ha-oggi-ucciso-il-salafita-che-uccise-vittorio-arrigoni/721681317860494

C’e’ del marcio in Danimarca

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syria news ‪#‎Denmark‬ : 80 Danes have joined
 ‪#‎Syria‬ fight COPENHAGEN, Denmark — Denmark’s security service says it suspects around 80 people have travelled from Denmark to Syria to join the fight since mid-2012. In a report released Sunday, the service, known as PET, said at least seven of those were killed there. The Syria conflict has attracted hundreds of foreign fighters from European countries, many of whom have joined Islamic militant groups. The Norwegian intelligence service PST has said an estimated 30 to 40 people — and possibly more — have left from Norway, including two teenage sisters aged 16 and 19 that made headlines last month. PET said the Danish recruits are mainly from “Islamist environments,” and criminal gangs. It also warned that the number of those with ties to criminal gangs that join Islamist circles is increasing.

Italia in piena deflazione: prezzi -0,9% in 3 mesi

La Deflazione e’ un fenomeno che tipicamente accade quando c’e’ un crollo della domanda ed una crisi economica, e si accentua se l’aspettativa generale e’ di mancanza di fiducia, rimandando cosi’ gli acquisti.

Di Scenari Economici – RISCHIOCALCOLATO 29 NOVEMBRE
Nel mese di novembre 2013, secondo le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione congiunturale dello 0,4% e un aumento dello 0,6% su base annua, in rallentamento rispetto alla dinamica rilevata a ottobre (+0,8%).
Il rallentamento dell’inflazione a novembre, il terzo consecutivo, è imputabile a un’ulteriore attenuazione delle dinamiche inflazionistiche che coinvolge tutte le tipologie di beni e servizi con particolare intensità nei beni energetici e negli alimentari freschi, al netto dei quali la crescita dell’inflazione (“inflazione di fondo”) resta stabile all’1,2%. Anche al netto dei soli beni energetici, l’inflazione segna lo stesso valore registrato a ottobre (+1,1%).
La dinamica congiunturale dell’indice generale è dovuta alle diminuzioni dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,1%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-1,0%), sui quali incidono fattori stagionali, e al calo dei prezzi dei Beni energetici (-0,9%).
La Deflazione e’ un fenomeno che tipicamente accade quando c’e’ un crollo della domanda ed una crisi economica, e si accentua se l’aspettativa generale e’ di mancanza di fiducia, rimandando cosi’ gli acquisti.
La Deflazione implica un calo del deflattore del PIL, e quindi del PIL nominale, e quindi un incremento dei Debiti in rapporto al PIL, ed e’ quindi uno spauracchio per le nazioni ad elevato debito pubblico, come l’Italia.
Un -0,9% in 3 mesi e’ indice di un fenomeno deflattivo di dimensioni realmente consistenti, considerato anche l’aumento dell’aliquota IVA dal 21% al 22%, che invece produce inflazione.

In Europa L’Eurostat ha annunciato oggi che in base alle sue stime preliminari i prezzi al consumo sono aumentati nella zona euro a novembre dello 0,9% contro lo 0,7% di ottobre, grazie ad una ripresa dei prezzi in Germania e Spagna.

Prezzi produzione: Istat, ad ottobre -1,0% su mese. Su anno -2,2%

Nel mese di ottobre 2013 l’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali diminuisce dell’1,0% rispetto al mese precedente e del 2,2% nei confronti di ottobre 2012. Lo comunica l’Istat. I prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno presentano variazioni negative dell’1,3% rispetto a settembre e del 2,7% su base tendenziale. Al netto del comparto energetico si registrano flessioni dello 0,1% sul mese precedente e dello 0,3% in termini tendenziali. I prezzi dei beni venduti sul mercato estero segnano una diminuzione dello 0,2% sul mese precedente (-0,2% per l’area euro e -0,3% per l’area non euro). In termini tendenziali si registra una diminuzione dello 0,8% (-1,0% per l’area euro e -0,8% per quella non euro).

By GPG Imperatrice
http://www.trend-online.com/prp/italia-deflazione-291113/2.html

Matteo Renzi, gli scheletri nel suo armadio – segue: Un deputato israeliano nel parlamento italiano

28 novembre 2013

di: Nicola Bizzi
www.signoraggio.it
Riprendiamo, in sintesi, da signoraggio.it, un articolo di Nicola Bizzi sugli scheletri nell’armadio dell’enfant prodige del Pd, Matteo Renzi.
Sul “personaggio” Matteo Renzi, con una certosina opera di demaquillage abbiamo tolto, una ad una, come in un gioco di scatole cinesi, le varie maschere che costui, costruito dal Nuovo Ordine Mondiale, sta indossando per farsi accettare dall’addormentato elettorato del PD e per presentarsi al Popolo Italiano come il nuovo salvatore della Patria.
Tale personaggio è stato mediaticamente studiato e costruito e imposto da ben collaudate agenzie di marketing, secondo un classico sistema all’americana. Gode dell’appoggio dei peggiori “poteri forti” della grande finanza internazionale (e, recentemente, anche di quello di Carlo De Benedetti, un nome, una garanzia!), e di come tutto il suo pensiero (o meglio, “non-pensiero”) e la sua azione politica trasudino massonicità. D’altra parte il Pd è ormai lo strumento prediletto della grande massoneria finanziaria internazionale.

Abbiamo già scritto della condanna comminatagli dalla Corte dei Conti in relazione ad illeciti risalenti a quando il “ragazzo” presiedeva la Provincia di Firenze, e di come certi “poteri forti” che fino ad oggi hanno avuto come referente Massimo D’Alema, dopo aver definitivamente scaricato “baffino”, stiano adesso puntando invece su Matteo Renzi. E, proprio in relazione a certi poteri, è stato raccontato chi sia il “consigliere economico” del giovane aspirante Premier di Rignano sull’Arno, quell’economista israeliano (da questa legislatura Deputato del PD) Itzhak Yoram Gutgeld, fino al Marzo di quest’anno direttore della Mc Kinsey e già autore nel 2006 de programma politico di governo di Romano Prodi. E come Gugeld abbia confezionato per Renzi un programma di governo ad hoc per finire di consegnare quel che resta dell’Italia al potere usurocratico-massonico-bancario e alle multinazionali.
Tornando a Gutgeld e alla Mc Kinsey, è bene fare ancora piena luce sui danni enormi e incalcolabili che questa multinazionale, leader mondiale nel campo delle consulenze manageriali, della quale Matteo Renzi è palese espressione, ha arrecato al sistema bancario italiano e, soprattutto, alle tasche dei risparmiatori.
Gli Italiani, a differenza di molti altri popoli europei votati per cultura e tradizione all’indebitamento creditizio, hanno sempre avuto una marcata vocazione al risparmio, tanto che, nonostante la pesante crisi economica che stiamo attraversando (voluta e imposta dagli speculatori), il risparmio bancario dei nostri concittadini rappresenta ancora una quota consistente della ricchezza nazionale. Siccome i “guru” e gli avvoltoi della finanza internazionale stanno finendo di spolpare, con la complicità della nostra classe politica, le ricchezze dello Stato, e fra non molto nel settore dell’industria statale non resterà più niente da mordere, era inevitabile che prima o poi finissero nel mirino di questi sciacalli anche i risparmi dei privati cittadini, un tesoretto troppo ghiotto per lasciarselo sfuggire.
Abbiamo sempre criticato la smania tutta italiana di “investire”. Non riesco infatti a concepire (forse perché non fa parte della mia cultura e della mia formazione) la fretta maledetta e la disinvoltura con cui decine di migliaia di concittadini consegnino alle banche i propri sudati risparmi acquistando Titoli di Stato o sottoscrivendo discutibili investimenti obbligazionari che, nel migliore dei casi, daranno a loro nel corso di diversi anni interessi decisamente ridicoli (spesso nell’ordine del 2 – 3%). Una follia.
Se capita di avere del denaro da investire, occorre guardarsi bene dall’affidarlo alle banche in cambio di carta straccia. E’ meglio di certo acquistare beni materiali a prezzo conveniente, per poi rivenderli al momento giusto e ricavarci un’utile magari del 100%, se non maggiore. Ma la stragrande maggioranza degli Italiani non ragiona così e, per tradizione, si è sempre votata all’acquisto di titoli. Tanto che, negli ambienti finanziari esteri, gli Italiani sono da sempre chiamati “BOT People”.
Era quindi ovvio e prevedibile che i lupi famelici che stanno strangolando la nostra economia sfruttassero questa tendenza tutta italiana ad “investire” per poter arrivare a mettere le mani sui loro risparmi. Come? La risposta è semplice! Stravolgendo completamente e snaturando il tradizionale sistema bancario, fino a poco tempo fa fondato sui depositi e sulla concessione del credito, in modo da poter in tutta libertà (e impunità) vendere ai nostri concittadini derivati, investimenti “tossici” e titoli spazzatura.
Ci ha pensato naturalmente la Mc Kinsey, formulando e imponendo agli istituti di credito italiani l’utilizzo di piattaforme di consulenza come la Advice, che hanno distrutto la figura professionale dei bancari, parcellizzandone il lavoro e trasformandoli in venditori di fumo legalizzati, in “effettori” che propongono titoli spazzatura, senza neanche essere tenuti a conoscerne i potenziali rischi, carpendo così la fiducia dei risparmiatori.
La Mc Kinsey ha così imposto, come rileva Marco Della Luna, un metodo di budgetismo “mordi e fuggi”, improntato su certificazioni di contratto illusorie e fuorvianti. La piattaforma Advice, imposta dalla Mc Kinsey, emette “consulenze” che recano la certificazione dell’ABI, consulenze che hanno già di per sé un costo base. Quindi l’ignaro risparmiatore viene spinto dal personale bancario, trasformato in una impersonale catena di piazzisti, ad acquistare e a sottoscrivere qualsiasi porcheria, in quanto “protetta” da una certificazione che deve pure pagare. Ma nessuno dice al risparmiatore che non si può certificare la certezza di un risultato e che sono alte le possibilità di andarci a rimettere.
Grazie quindi a personaggi come Gutgeld, e alla pressione che hanno esercitato sugli economisti e sulla stampa di settore per fare applicare il giochetto di queste certificazioni, non abbiamo più in Italia una banca “che fa la banca”, cioé che raccoglie il risparmio e che finanzia l’economia produttiva. Abbiamo invece una frode legalizzata che, oltre a danneggiare i risparmiatori, mortifica la stessa figura del bancario, defraudato della propria competenza e professionalità e ridotto quasi ad un robot.
Il metodo Mc Kinsey è stato introdotto in Italia agli inizi degli anni ’90, in preparazione alla campagna di frodi bancarie e di mutui facili al 100-110% del valore degli immobili.
I gestori del risparmio dei clienti sono stati così convertiti in piazzisti di titoli (perlopiù strutturati) spazzatura, che sovente si deprezzano del 5% il giorno dopo la vendita (il 5% viene così introitato dalla banca), e la clientela da spennare è stata suddivisa in:
-fascia bassa (family del MPS)
-fascia media (affluent)
-fascia medio-alta (upper affluent)
-fascia alta (private – gestito fuori dalle filiali, in uffici appositi).
Come denuncia Marco Della Luna, in base alla “dottrina Mc Kinsey”, i gestori si spacciano per consulenti, ma hanno perso ormai quella conoscenza dell’economia e della finanza necessaria a fare da consulenti reali. Vendono prodotti spinti dalla banca, cioè quelli da cui la banca guadagna di più o quelli che deve sbolognare perché stanno per saltare (vedi vendite di titoli Lehman in prossimità del default) in conflitto di interesse coi clienti.
Attraverso piattaforme di consulenza automatica e computerizzata come la Advice, un software chiede le caratteristiche del cliente, i suoi bisogni, obiettivi, etc., per poi sfornare una proposta personalizzata e “certificata” dall’ABI, che però tiene conto innanzitutto degli interessi delle banche socie dell’ABI stessa. Per questa consultazione, come ho già rilevato, il cliente paga (e non poco), per poi buttare i suoi risparmi in un pozzo dal quale non sa se riusciranno, perché non ha alcuna garanzia di non perdere l’investimento.
Come possono quindi gli Italiani fidarsi di Matteo Renzi, che della Mc Kinsey è prodotto ed espressione? Come possono fidarsi di un burattino il cui “consigliere economico” è uno degli artefici e dei responsabili della spoliazione “legalizzata” dei loro risparmi?
Temo che quando il Popolo Italiano aprirà finalmente gli occhi sarà già sprofondato in un baratro dal quale non riuscirà più a risalire.
http://www.rinascita.eu/?action=news&id=22719

UN DEPUTATO ISRAELIANO NEL PARLAMENTO ITALIANO  (a fianco di Matteo Renzi ndr)
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/11/un-deputato-israeliano-nel-parlamento.html

Vers une nouvelle révolution de couleur en Ukraine ?

LUCMICHEL. NET / UKRAINE : LES IMAGES QUE LES MEDIAS DE L’OTAN NE VOUS MONTRENT JAMAIS …

Luc MICHEL / En bref /

avec ELAC Website – PCN- SPO / 2013 11 30 /

 Toute l’Ukraine dans la rue pour rejoindre l’UE ?

LM.NET - EN BREF new color revolution in Ukraine (2013 11 29) ENGL

Le Président Ianoukovitch isolé ? Sans soutien démocratique ???

Ce sont les soi-disant informations des médias de l’OTAN sur les événements de l’ Ukraine.

Mais ce n’est pas la réalité. Une fois de plus.

Voir cette photo ci-dessous. Vous n’avez pas vu cela hier ??? … Les partisans du président ukrainien Viktor Ianoukovitch (démocratiquement élu) et du Parti des Régions (la majorité lors des dernières élections démocratiques d’octobre 2012) participent à une manifestation sur la Place de l’Europe dans le centre de Kiev ce 29 Novembre 2013 (photo Reuters/Stoyan Nenov )

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=389543821180042&set=a.322051284595963.1073741828.321184994682592&type=1&theater.

LM.NET - EN BREF new color revolution in Ukraine (2013 11 30) FR

En dehors de la partie occidentale de l’Ukraine, qui n’a jamais été une partie de l’Empire russe – la base traditionnelle du nationalisme anti- russe ukrainien et du fascisme en 1918-1945, du néo-fascisme et de l’activisme pro-occidental après 1990 – , il n’y a pas de majorité pour soutenir les dirigeants pro-occidentaux et les oligarques anti- russes comme Yulia Timochenko.

 VERS UNE NOUVELLE « REVOLUTION DE COULEUR » EN UKRAINE ?

Donc, la solution soutenue par l’UE – en faits et en actions l’aile politiques de l’OTAN et vraiment plus l’ «Europe» – sera une nouvelle «révolution de couleur ». Comme en 2004 …

Le chef du Comité des affaires étrangères de la Douma de Russie, Alexeï Pouchkov, a prédit que l’UE ne soutiendra pas Ianoukovitch lors des prochaines élections présidentielles, en disant que l’Union maintenant “compte sur” l’opposition. Et sur ​​les émeutes dans la rue …

“Le signal est clair : au seuil des élections ukrainienne de 2015, l’UE compte sur l’opposition et prépare déjà le renversement de Ianoukovitch. Attendez-vous à de nouveaux Maidans [faisant référence aux protestations de la Place de l’Indépendance de Kiev ( Maidan Nezalezhnosti ) ]”, a posté Pouchkov sur son compte Twitter .

Nous sommes d’accord avec lui. Totalement.

Mais où sont les soi-disant « valeurs de l’UE ” dans cette nouvelle déstabilisation de l’Ukraine ?

Luc MICHEL

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L’ ALIBI BERLUSCONI

Non possiamo esimerci dal commentare la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi nonostante il tema che poco ci ha appassionato,non essendo noi nè suoi fans nè suoi elettori,ma che è lo specchio del disfacimento di un Paese che va ben oltre il caso specifico.
Ed in questo senso ce ne occupiamo.
E’un evento politico comunque importante,specie per i futuri sviluppi  in generale ed in particolare per il governo.
Un governo (comunque traballante) ormai guidato da PD in tutto e per tutto,con buona pace dei soliti voltagabbana  arruolati dal Quisling del Colle per tamponare il suo governo di collaborazionisti,agli ordini degli usurai europei.
In pratica,con le manovre del Colle (una vecchia tattica,già usata con Fini),si è fatto strame del voto di febbraio,dando i potere di governare a chi non ha vinto le elezioni.
Il Paese si trova governato da un partito,e da un pugno di transfughi,che non ha scelto.
A molti commentatori sfugge questo piccolo particolare..e non si venga a parlare di democrazia e di rispetto delle regole…!
Solo uno sprovveduto,per non dir altro,può credere che  “quagliarelli e formiconi vari” e i ministri di Comunione e Fatturazione se ne siano andati per una diversa visione politica o per questioni di democrazia interna (nel caso,solo ora se ne sono accorti?).
E’ tutto molto più semplice….poltrone e pressioni del Quisling quirinalizio per far sopravvivere un governo amico degli usurai UE e della troika.
Berlusconi paga certo molti suoi errori e comportamenti inadeguati,ma sopratutto il fatto di essersi opposto all’egemonia della sinistra e della magistratura che,dal 1992,si è messa in testa di comandare la politica italiana,con azioni spesso di dubbia costituzionalità.
Molti dei processi che vedono coinvolto il Cavaliere sono vere e proprie farse giuridiche,indegne di un paese civile e di qualunque reato si tratti….non si basano su alcuna prova,solo su induzioni di magistrati ben poco imparziali …che siano processi a scopo politico e pasticci  giuridici,non ci sono dubbi.
E qui veniamo al problema generale della Giustizia,che nessun berlusconi può oscurare.
Diversi giudici hanno espresso fuori dalle aule giudiziarie opinioni personali contro chi dovevano giudicare.Non mi pare proprio che sia messa in pratica la terzietà che il giudice dovrebbe avere.
Magistratura che,è sempre bene ricordarlo, parte integrante della cricca che ha affossato il Paese.
Ed è perfettamente inutile che ad ogni critica questi signori invochino i Falcone,i Borsellino (che loro stessi hanno osteggiato) e i vari colleghi caduti nell’adempimento del loro dovere.
Inutile,perchè questi si comportavano esattamente all’opposto dei tanti che abbiamo visto all’opera in Mani Pulite e negli anni seguenti.Uno per tutti,l”eroe” desparecido Di Pietro.
L’Ordine giudiziario (e non il Potere) soffre degli stessi mali di questa indecente classe politica….privilegi,corruzione,collusione,incapacità,parassitismo….basta scorrere le cronache giudiziarie…..non sono i santi e i giustizieri a cui il questurino Travaglio inneggia,nascondendosi dietro Berlusconi.
Sono invece uno dei problemi,e non secondario,che affligge una vera repubblica democratica.
Anche con loro arriverà il momento di fare i conti,per le malversazioni,le collusioni con la politica e le omissioni.
Intanto la Giustizia,penale e civile,in questo paese è da terzo mondo,come le classifiche internazionali dimostrano.
E se c’è una cosa sacrosanta è la separazione delle carriere,se si vuole un processo giusto,equilibrato tra le parti in causa.Questa infausta commistione tra organi inquirenti e giudicanti é uno dei mali di questa giustizia moribonda e priva di credibilità.
Basta scorrere anche le cronache giudiziarie degli ultimi tempi.(vedi processo per il delitto di Perugia e altri simili…),per rendersi conto dello stato di assoluta inaffidabilità delle aule di tribunale.

E ancora, se la politica non è all’altezza della situazione,se c’è un vuoto politico,non è il compito della Magistratura surrogarla,riempirlo o ricattarla ogni volta che si pone mano ad una riforma sacrosanta di questo Ordine,sottratto ad ogni controllo e responsabilità.Ci fu un referendum popolare in merito,ovviamente invalidato dietro la pressione della Magistratura e da una politica succube e ricattata.
La politica la decidono i cittadini elettori,eleggendo i loro rappresentanti,non i giudici o i pm…
Non è un mistero la diversità di comportamenti adottata nei confronti di una certa parte politica,prona a pressioni e diktat,in cambio di trattamenti di favore in varie inchieste.
La giustizia non è affatto uguale per tutti,potete togliere questa massima fasulla dalle aule giudiziarie.
Ci sono soggetti più ugual degli altri…o diversamente uguali.
Che poi la Magistratura sia divisa in correnti politiche,come un partito…che magistrati vadano a far shows in tv,partecipino a manifestazioni di partiti….è una aberrazione intollerabile in uno Stato di diritto…forse in uno Stato di dritti….
Il problema va oltre Berlusconi…questo è stato l’alibi per impedire ogni riforma inderogabile di una Magistratura che pretende di dirigere il Paese e che non è affatto immune dai vizi della classe politica.
Bastano semplici riflessioni per comprendere che è un problema di tutti,dell’intero Paese e della credibilità stessa della giustizia, fondamento del vivere comune. Chi non lo capisce,come l’ottuso inginocchiarsi all’ordine togato del ricattato PD,non fa certo un servizio al Paese,anzi…
Politica espropriata dal mercato ,dalla finanza e da una classe di magistrati che crede di essere al di sopra della legge.
E per favore,non si citi come organo di controllo il CSM,una farsa….con Quisling presidente…
Ma certi politicastri da strapazzo,non lo capiranno mai…si accontentano di essere quelli che son sempre stati…servi di un padrone,in nome della conservazione di un potere da condominio….é il loro dna….

Cari magistrati,smontate da cavallo,voi siete solo impiegati dello Stato,di cui non dovete discutere le leggi,ma solo applicarle.
Le leggi le fa il parlamento e voi obbedite,come gli altri cittadini.
La giustizia e chi l’amministra,sono degni di rispetto se lo meritano….cosa alquanto dubbia alla luce di tanti comportamenti e vicende non certo degni del ruolo.
Le sentenze si rispettano se non sono sentenze politiche e sopratutto senza prove.E non è scritto da nessuna parte che si debba rispettare una sentenza palesemente manipolata e sbagliata,e senza che gli autori non ne paghino le conseguenze…..vedi recenti casi di gente condannata senza prove evidenti ed in carcere da anni,ma innocente.Un tale giudice dovrebbe essere immediatamente radiato.
Non esiste una classe di intoccabili.

Ora l’alibi berlusconi non c’è più,non sarà mai più presidente del consiglio o in altro incarico istituzionale….vedremo se i cosidetti democratici avranno il coraggio e la dignità politica di far rientrare nei ranghi un Ordine giudiziario fuori controllo..

Quanto alla legalità, si rispetta se viene rispettata in primis dalle istituzioni che dovrebbero garantirla e darne esempio,cosa molto dubbia di questi tempi,…e suona ridicolo invocarla proprio da parte di chi ha svenduto la sovranità della Repubblica,calpestando la Costituzione…

Altrimenti è dovere del popolo,unico depositario della sovranità,di difendersi e difenderla con tutti i mezzi possibili,nessuno escluso,contro tutti….magistrati compresi.
Tutte le istituzioni sono delegittimate,non se ne salva alcuna,sono state occupate da una cricca di azzeccagarbugli corrotti e collusi…..questa Repubblica va rifatta da capo a piedi con una nuova guerra di liberazione popolare.
http://www.stavrogin2.com/2013/11/l-alibi-berlusconi.html

Sicilia. Scontri “ideologici” alla manifestazione contro il Muos

http://www.ilfarosulmondo.it/wp/

Mi chiedo se ste guerre tra bande son fatte apposta per distruggere movimenti, per stupidità o complicità con le elites ed i padroni yankee? Inoltre, mi chiedo se basta che qualcuno etichetti qualcun altro senza processo, senza prove, solo perché non frequenta i nostri circoli, (come in un regime) di essere “fascista” qualunque cosa significhi perché debba essere scontato non abbia diritti civili? RIpristiniamo il confino? Ma non lo facevano i fasci?

di Redazione
Palermo – Doveva essere solo una manifestazione contro il Muos, la base radar che gli americani stanno costruendo e ultimando a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. In realtà questa sera non si parla della protesta organizzata a Palermo contro il Muos, ma dei disordini causati dai “comitati” No Muos che non riconoscevano la manifestazione di questo pomeriggio promossa dalla Rete No Muos, perchè tacciata di presunte infiltrazioni dell’estrema destra.
Gli scontri sono scoppiati tra forze dell’ordine e i responsabili dei presìdi No-Muos. La polizia ha dovuto caricare i manifestanti dei “comitati” in piazza Verdi e subito dopo in via Cavour, perchè intenzionati a bloccare la manifestazione della “Rete”. Dopo 70 anni non abbiamo ancora capito chi decide del destino della nostra terra, chi è il nostro vero nemico, ma di certo non è difficile capire il perchè siamo diventati una dépendance a stelle e strisce. Questa sera abbiamo avuto l’ennesima vergognosa dimostrazione.