Si tratta di un uomo che non aveva mai viaggiato in Cina. Sarebbe la conferma che il Covid 19 aveva cominciato a diffondersi in Europa prima dell’allerta di Pechino all’Oms
dalla nostra corrispondente ANAIS GINORI
Andando a cercare negli archivi dei test fatti all’epoca per cercare altri virus, sono state trovate a sorpresa tracce del Covid 19. “Abbiamo verificato a posteriori 24 pazienti affetti da polmonite ed è stato trovato un positivo” ha raccontato Yves Cohen, responsabile del reparto di terapia intensiva dell’ospedale della regione parigina e autore della ricerca che sarà pubblicata su una rivista scientifica.
Si tratta di un francese di cinquant’anni che non aveva mai viaggiato in Cina. Nel frattempo l’uomo è guarito e sta bene. “Ha contagiato i suoi due figli ma anche loro stanno bene” ha detto Cohen. La moglie non è stata malata, i medici ipotizzano che sia stata portatrice sana del virus. La donna lavora infatti in un supermercato accanto a un reparto sushi in cui sono presenti anche dipendenti cinesi.
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È da riscrivere dunque la cronologia dell’epidemia in Francia, primo Paese europeo a dichiarare il 24 gennaio il ricovero di pazienti Covid 19. All’epoca si trattava di cittadini cinesi: una coppia di turisti e un imprenditore curati tra Parigi e Bordeaux. Per molto tempo le ricerche del paziente zero si erano concentrate nell’Oise, a nord di Parigi, dove c’è stato uno dei primi focolai: l’inchiesta epidemiologica era risalita a casi fino a metà gennaio. Già l’Institut Pasteur aveva concluso da studi sulle caratteristiche genetiche del virus che la circolazione “silenziosa” era cominciata a gennaio. Ora la catena di trasmissione risale addirittura al mese di dicembre. Sarebbe la conferma che il virus aveva cominciato a diffondersi in Europa ben prima dell’allerta di Pechino all’Oms.