passa il tempo e la Torino-Lione avanza così lentamente che pare ferma.
Ma, mentre la Pandemia svolge il suo lavoro, i promotori delle Grandi Opere continuano a scagliare i loro messaggi salvifici, un esempio: https://www.lastampa.it/economia/2020/03/03/news/ecco-le-10-grandi-opere-che-posso-dare-una-scossa-alla-nostra-economia-1.38541560?refresh_ce
Questi mesi di “confinamento” ci hanno impedito di organizzare delle manifestazioni visibili, ma dobbiamo tuttavia continuare ad alzare barricate con i nostri argomenti: abbiamo già fatto conoscere la nostra opinione, ma ora vogliamo insistere.
Come sapete il finanziamento Grant Agreement scaduto il 31 dicembre 2019 sarebbe stato prorogato dalla CE al 2022: se nel Bilancio UE 2021-2027 saranno confermati i fondi alla Torino-Lione, entro il 2027 TELT potrebbe realizzare quasi tutto il tunnel di base grezzo, ossia senza l’arredamento ferroviario (5° Lotto costruttivo: Attrezzaggio tecnologico € 1714, 30 milioni, che potrebbe verosimilmente essere realizzato con PPP, eliminando quindi la necessità per la Ue e per Italia e Francia di finanziare integralmente questo importo).
Cfr. Delibera CIPE n. 67/2017, pagina 9 : Quinto Lotto costruttivo (Lotto 5) Attrezzaggio tecnologico. Il quinto Lotto costruttivo della fase di realizzazione delle opere principali prevede l’attuazione dei seguenti interventi relativi all’attrezzaggio tecnologico dell’intera sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino – Lione. Tale lotto non è ancora coperto da finanziamento; nel merito degli aspetti economico-finanziari, la Commissione Intergovernativa ha chiesto di valutare la possibilità di un Partenariato pubblico privato.
Dato che l’Unione europea decide e finanzierà al 55% il progetto del tunnel di base della Torino-Lione, abbiamo pensato di inviare una Lettera Aperta alla Commissione e al Parlamento Europeo, e al Presidente del Consiglio Conte per informazione.
Come PresidioEuropa abbiamo sollecitato da qualche mese alcuni MEPs che in parte ci hanno seguito scrivendo lettere alla Commissione europea.
Si tratta ora di coinvolgerli nuovamente in vista dei prossimi decisivi passaggi del finanziamento al Parlamento europeo.
E’ scritto in questa lettera:
Di fronte alla catastrofe sociale ed economica generata dalla Pandemia Covid-19 in corso siamo quasi imbarazzati a voler ostinatamente difendere la nostra lotta contro la Torino-Lione.
Ma di fronte agli appelli sconsiderati dei promotori delle Grandi Opere, da loro definite “la soluzione” per il dopo Pandemia, sentiamo l’urgenza, la responsabilità e l’obbligo di essere ancora più decisi nella nostra opposizione.
Gli argomenti inseriti nella Lettera aperta sono forti e precisi:
- si parla ancora una volta della Torino-Lione come di un Crimine Ambientale,
- è proposto un emendamento CO2 alla Legge Europea sul Clima di prossimo esame da parte del Parlamento Europeo per garantire che ogni investimento dell’Unione europea sia proprio “Verde” nello spirito dell’Accordo di Parigi,
- si chiede la cancellazione del finanziamento europeo al progetto,
- si chiede la cancellazione delle “Spese Militari europee”,
- si chiede la creazione di un Fondo di Solidarietà per debellare la “Povertà in Europa” che colpisce il 22% della popolazione ed è crescente, è un argomento al quale dobbiamo dare voce:
- si afferma che cancellare la Torino-Lione e le spese militari significa assegnare molti miliardi di € a progetti per il contrasto delle povertà.
Il testo sarà tradotto nei prossimi giorni in francese e inglese.
Grazie per l’attenzione e per ogni commento.
PresidioEuropa No TAV
LETTERA APERTA
– alla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
– al Presidente e ai Membri del Parlamento europeo
– al Presidente del Consiglio italiano
Fermare le grandi opere inutili
per aiutare le popolazioni nella crisi seguente alla Pandemia
Il Bilancio europeo 2021-2027 dovrà essere profondamente modificato
Nell’Unione Europea vi sono 112 milioni di poveri
Occorre cancellare il finanziamento europeo della Torino-Lione
e le spese militari dell’Unione europea
SIAMO CITTADINE E CITTADINI EUROPEI e vogliamo mettere in guardia le Istituzioni europee e il Governo italiano sul rischio che politiche sbagliate potranno causare danni maggiori della stessa Pandemia COVID-19 in atto. Nel giro di poche settimane la Pandemia si è diffusa rapidamente in Europa e nel mondo, con immediate gravi conseguenze: milioni di persone si sono contagiate e centinaia di migliaia sono morte.
Ma, accanto alla diminuzione di contagiati e di morti, assistiamo al rapido e violento indebolimento delle economie a livello planetario e il conseguente aumento delle diseguaglianze, della disoccupazione e delle povertà.
Molti scienziati e la Banca Mondiale affermano l’esistenza di una evidente correlazione tra la Pandemia e il Cambiamento Climatico che è provocato dalle politiche della crescita infinita e dagli investimenti senza ritorno nelle Grandi Opere che devastano il Pianeta.
La Carta di Tunisi del 2013, che unisce associazioni e movimenti popolari che si battono contro la costruzione di Grandi Opere Inutili e Imposte, ha indicato nei Mega Progetti una delle cause del disastro ecologico con rilevanti conseguenze negative per l’umanità. La realizzazione di Mega Progetti infrastrutturali, ai quali le politiche neoliberiste attribuiscono da decenni il ruolo di “strumento ideale” per la crescita dell’economia e per l’aumento del benessere degli abitanti del Pianeta, assorbe ogni anno circa l’8% del PIL mondiale.
SIAMO CITTADINE E CITTADINI EUROPEI e da trent’anni lottiamo contro la Torino-Lione, un mega progetto ferroviario che costerebbe € 26 miliardi, imposto ai contribuenti in Italia, in Francia e in Europa, inutile, senza ritorno economico, UN VERO CRIMINE CLIMATICO.
Di fronte alla catastrofe sociale ed economica generata dalla Pandemia siamo quasi imbarazzati a voler ostinatamente difendere la nostra lotta, ma di fronte agli appelli sconsiderati dei promotori delle Grandi Opere da loro definite “la soluzione” per il dopo Pandemia, sentiamo l’urgenza, la responsabilità e l’obbligo di essere ancora più decisi nella nostra opposizione.
La Torino-Lione è una delle opere volute dall’Unione Europea per creare sviluppo e coesione degli Stati membri nell’ambito TEN-T finanziato dal fondo CEF. In realtà si tratta di progetti di linee ferroviarie che minacciano l’ambiente con l’arroganza dei loro costi e dimensioni, rappresentano un modello di “sviluppo” sbagliato e un sistema di trasporti disomogeneo e inefficace secondo la Corte dei conti europea che non crea benessere e coesione ma diseguaglianze sociali.
E’ dimostrato che la Torino-Lione contribuisce pesantemente al cambiamento climatico.
Ma, non ostante la presente drammatica situazione, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha affermato il 2 aprile scorso che “Il bilancio europeo 2021-2027 è il più forte e più importante strumento di risposta alla crisi generata dalla Pandemia per la ripresa a lungo termine”.
La sua è una dichiarazione superba e temeraria: il Bilancio pluriannuale dell’Unione Europea redatto dalla Commissione europea nel 2018 rappresenta la continuazione della normalità ed è la sintesi delle politiche neoliberiste che hanno contribuito allo squilibrio generale delle economie e allo stesso Cambiamento Climatico, deve essere profondamente modificato.
AFFERMIAMO che di fronte a questa volontà di “ritorno alla normalità” espressa dalla Commissione europea, la “normalità è la causa dei problemi”, il cambiamento e la solidarietà sono la soluzione.
DENUNCIAMO la campagna delle lobby delle Grandi Opere che pretende di fare partire centinaia di cantieri definiti “il toccasana per il rilancio dell’economia dell’Unione europea”.
CHIEDIAMO l’approvazione di un emendamento CO2 alla Legge Europea sul Clima affinché, nello spirito dell’Accordo di Parigi, ogni opera infrastrutturale sia sottoposta a valutazioni indipendenti dell’impronta di carbonio nelle fasi di costruzione e di esercizio per l’ottenimento del finanziamento della UE.
CHIEDIAMO la cancellazione del finanziamento europeo della Torino-Lione, un progetto inutile, senza ritorno economico, climaticida, che sottrae preziose risorse economiche ai bilanci dell’Unione europea, dell’Italia e della Francia.
CHIEDIAMO la creazione un Fondo di Solidarietà finanziato dal Bilancio 2021-2027 per l’immediato sostegno dei cittadini poveri che sono 112 milioni nell’Unione Europea e il loro numero è in aumento.
Per finanziare il Fondo di solidarietà sarebbero sufficienti la forte riduzione degli investimenti CEF previsti per le infrastrutture di trasporto civili e militari (€ 33,5 Mld) e la cancellazione delle spese militari europee per circa € 35 Mld (Security and Defence 24,3 Mld. e European Peace Facility 10,5 Mld).