
Per la Finanza le ispezioni addomesticate sui viadotti erano diventate la regola: la novità è emersa dal confronto tra le condizioni delle gallerie e i voti assegnati
Genova – Sono stati falsificati, secondo Procura e Guardia di Finanza, anche i rapporti di ispezione all’interno delle gallerie genovesi dove sono stati evidenziati i problemi strutturali dovuti a una presenza di calcestruzzo minima, ridotta del 90 per cento. Per questo una decina tra tecnici e dirigenti di Spea Engineering – la società del gruppo Atlantia incaricate dei controlli delle infrastrutture sulla rete autostradale – sono finiti sotto la lente della magistratura. E nelle prossime ore potrebbero essere iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di falso.
La svolta nell’indagine è arrivata nelle ultime ore. Dall’analisi dei rapporti di ispezione che i militari della Finanza hanno acquisito dal Mit (tramite il super ispettore Placido Migliorino) e che sono stati all’origine della chiusura di una ventina di gallerie della tratta genovese. Questi report sono stati confrontati con quelli che negli anni precedenti avevano realizzato i tecnici di Spea. E le ispezioni hanno evidenziato – un po’ come era avvenuto per i viadotti – votazioni alterate per quanto riguarda le volte di calcestruzzo.