Il MES batte un golpe…

di Marco Saba e Nicoletta Forcheri – 22/07/2013
 
Fonte: stampalibera
 
Chi ha il potere di creare moneta LEGALE (cioè obbligatoria) tassa invisibilmente la comunità del potere d’acquisto corrispondente che si arroga. E’ un diritto sovrano, non può essere lasciato ai privati ai quali comunque può essere consentito di emettere moneta complementare a circolazione libera, a CORSO LIBERO, poiché l’uso della stessa non è imposto dallo Stato.
Lo Stato non può imporre ai cittadini, depauperandoli mostruosamente, di adottare una moneta privata per l’assolvimento delle obbligazioni. Si tratta di ALTO TRADIMENTO.
Per capire il sistema bancario, i punti da tener presenti sono tre:
1 – Nascono prima i prestiti dei depositi, il denaro virtuale viene creato dalla banca all’atto del prestito e dopo viene depositato.
2 – Le banche sono principalmente delle creatrici di denaro creditizio (virtuale) e svolgono solo marginalmente l’attività d’intermediazione finanziaria vera e propria.
3 – Le banche non hanno bisogno di percepire anche gli interessi, rubano già l’intero capitale all’atto della creazione del credito. Le banche non pagano tasse sul capitale rubato perché lo mettono al passivo del bilancio realizzando un’evasione doppia.
Se ne desume che le banconote in euro rappresentano un curioso caso di corpo del reato che è anche allo stesso tempo refurtiva e mezzo di riciclaggio.
Nota bene: si salvano solo gli euro metallici a signoraggio statale, contingentati però dall’UE: in Pochi spiccioli all’Italia la dimostrazione che una decisione della BCE ci strozza nel tetto imposto di emissione di valore da spiccioli pro capite, inusitatamente basso per l’Italia rispetto al pro capite degli altri Stati. Contingentati dalla BCE lo sono anche i titoli del debito pubblico, di cui la facoltà di emissione sarà prossimamente scippata semplicemente agli Stati per regalarla al MES. Il presidente del MES al momento è – in conflitto di interessi? in cumulo di poltrone? – il ministro delle Finanze olandese Jeroen Dijsselbloem, che è anche il presidente dell’Eurogruppo, subentrando a Juncker che era in carica dal 2005. Il ministro olandese, che è stato nominato dall’Eurogruppo con l’opposizione espressa della Spagna, rompendo con la tradizione che richiedeva l’elezione all’unanimità dei paesi, è lo stesso che ha deciso l’esproprio dei conti ciprioti e la cancellazione pura e semplice dei titoli dei piccoli obbligazionisti della banca olandese SNS nazionalizzata 
Si può dimostrare in Tribunale che ogni cittadino è stato derubato di 2 milioni di euro con la truffa della moneta privata e del debito pubblico. Ma la magistratura deve fare quel minimo sforzo che le consente di capire che, poiché tutta la moneta in circolazione è corpo del reato, le transazioni imposte in euro non hanno valore. In sostanza, se usi euro sei un riciclatore. Punto
Riepilogo: Durante la seconda guerra mondiale, fortemente voluta dall’esponente della mafia bancaria internazionale, il signor presidente Roosevelt, la mafia bancaria si mise d’accordo con la mafia “tradizionale” (criminalità comune organizzata) per organizzare lo sbarco in Sicilia e l’occupazione dell’Italia. La prima cosa che fecero gli americani, schiavi del dollaro privatizzato, organizzarono una bella emissione di moneta falsa per 140 miliardi che fu poi addebitata allo stato facendo mnascere il “debito pubblico” (se lo chiamavano “debito dell’occupante” magari nessuno voleva pagarlo…). Nel 1944 il bilancio dello stato vide l’ultimo anno di attivo. 70 anni dopo, dopo decine di basi militari d’occupazione che contaminano il territorio anche radioattivamente, in piena crisi artificiale ordita dai soliti oligarchi usurai… dimmi tu che facciamo.
Siamo riusciti a rinominare l’oligarchia bancaria come “democrazia”. Siamo in pieno democrazismo totalitario. Democrazismo sancito dai trattati UE laddove prescrivono agli Stati di passare dalle forche caudine dell’oligarchia bancaria (il mercato primario delle banche dealer) per rifornirsi di moneta.
Come si arriva al calcolo che 2 milioni di euro di rendita monetaria a testa sono il risultato della truffa monetaria del sistema bancario in Italia? Il calcolo, per difetto, è semplice: la massa dei titoli del debito pubblico venne usata dalle banche come base di riserva frazionaria nell’area euro che era il 2%. Significa che potevano creare il 98% con il 2% di riserva, e cioè circa 50 volte il valore dei titoli posti a riserva. Quindi le banche hanno creato soldi per 50 volte questo importo e li hanno riciclati prestandoli in circolazione. Il riflusso aggregato dei prestiti rappresenta il loro bottino: capitale + interessi. Limitandoci alla sola cifra di capitale creato di cui le banche si sono appropriate: 50 volte il debito pubblico. 100.000 miliardi di euro oltre a quelli che riescono a strappare agli Stati per i “salvataggi”. E’ scandaloso.
Comunque, la cifra totale risultante la dividi per il numero di abitanti ed ottieni l’importo pro-capite. Quindi, debito pubblico totale moltiplicato per 50 e diviso per il numero di abitanti. Vedete voi quanto viene. Il problema tecnico è il seguente: se le banche decidessero di rimborsare (basterebbe anche nazionalizzarle), non potrebbero farlo emettendo NUOVA moneta, poiché così creerebbero un altro nuovo debito verso la società. Quindi devono rimborsare con i mezzi propri e, siccome abbiamo accertato la criminalità di queste imprese, e quindi non vale la clausola della responsabilità limitata per le imprese criminali, ANCHE I SOCI DELLE BANCHE DEBBONO RIMBORSARE FINO ALL’ULTIMO COL PATRIMONIO PERSONALE.
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45820

La FED è finita? Cento anni di manipolazioni del dollaro americano

Posted By Lino Bottaro On 30 dicembre 2013
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Di Adrian Salbuchi per rt.com [2]
 
Lunedì 23 Dicembre [2013 – ndt] segna il centesimo anniversario della creazione del Federal Reserve System – la banca centrale degli Stati Uniti d’America.
I media mainstream tengono un atteggiamento prudente a riguardo di questo traguardo chiave.
Senza dubbio, essi sanno solo troppo bene che a milioni sempre più lavoratori dentro e fuori gli USA stanno comprendendo che un secolo di gestione monopolistica della banca centrale nelle mani di un ristretto gruppo privato di banksters usurai è abbastanza. Più che abbastanza!
 
“Era la notte prima di Natale…
… quando in tutta la casa, non si sentiva alcuna creatura, neanche un topo”. Queste parole scritte dal poeta americano del diciannovesimo secolo, Clement Clarke Moore, descrivono adeguatamente la scena di un centinaio di anni fa quando il Federal Reserve Act fu con discrezione emanato dal Congresso statunitense: davvero, difficilmente un topo poteva farsi sentire sia alla Camera che al Senato… Ma i grandi ratti erano certamente là per votare la loro legge!
1913: Woodrow Wilson era Presidente degli Stati Uniti ; la Seconda Guerra Mondiale otto mesi di là da venire; e tre anni prima un incontro molto riservato si era tenuto presso la residenza privata del mega-banchiere John Pierpont Morgan sull’isola di Jekyll, al largo della Georgia.
 
Bloomberg News lo ha descritto in un articolo del 15 Febbraio 2012 come “un incontro segreto che lanciò la Federal Reserve Bank. Nel Novembre 1910, un gruppo di pezzi grossi del governo e del mondo degli affari tratteggiò un nuovo potente sistema finanziario che è durato un secolo, attraverso due guerre mondiali, una Grande Depressione e molte recessioni”.
Questa la versione di Bloomberg. L’amara verità è forse esattamente l’opposto: nel Novembre 1910 un gruppo di esponenti di punta del governo, del mondo bancario e degli affari disegnò un nuovo potente sistema finanziario che ha determinato, promosso e imposto un secolo di conflitti e genocidi, incluse due guerre mondiali, una Grande Depressione, molte recessioni e sistematici salvataggi dei mega-banchieri utilizzando i soldi dei contribuenti.
Nel 1995, lo scrittore e ricercatore americano G. Edward Griffin pubblicò quello che è ritenuto sicuramente il più pregevole libro sulla “FED” – come è generalmente chiamata nei circoli finanziari e dai media mainstream la banca centrale statunitense – intitolato “La creatura dell’isola di Jekyll”.
Il libro di Griffin descrive come avvenne una cospirazione segretissima – scusate, non posso pensare a una definizione migliore – di banchieri, funzionari governativi e agenti stranieri, molto potenti, per pianificare la presa in possesso di economia, finanza e valuta nazionale americana, il dollaro, per poi intraprendere guerre globali di conquista.
Bloomberg proseguiva descrivendo come il senatore del Rhode Island, Nelson Aldrich, la cui figlia sposò John. D. Rockfeller Jr., “invitò uomini conosciuti e fidati, o almeno uomini influenti che egli pensava potessero lavorare insieme: Abram Piatt Andrew, assistente segretario al Tesoro; Henry P. Davidson, un socio d’affari di JP Morgan; Charles D. Norton, presidente della First National Bank di New York; Benjamin Strong, un altro amico di Morgan e capo del Bankers Trust; Frank A. Vanderlip, presidente della National City Bank; e Paul M. Warburg, cittadino tedesco, socio di Kuhn, Loeb & Co.”
Paul Warburg fu il vero artefice della FED. E’ interessante che il suo socio principale presso Kuhn, Loeb & Co., Jakob Shiff, aveva appena finanziato la guerra del Giappone contro la Russia zarista; successivamente egli ebbe a inviare per il tramite di un esule russo che viveva a Brooklyn, dal nome di Lev Davidovich Bronstein (meglio conosciuto come Leon Trotsky), 20 milioni di dollari per assicurare la vittoria della Rivoluzione Bolscevica nel 1917.
 
Né “Federale”, né “Riserva”, e neppure una “Banca”
Oggigiorno, è un “sistema”. Ufficialmente, il “Federal Reserve System” mantiene il pieno controllo del dollaro USA, non per servire il popolo americano ma, al contrario, gli interessi dei banchieri privati, che detengono le rispettive tipologie di titoli e partecipazioni.
In pratica, la FED è di proprietà privata per oltre il 95%, non è integrata nel governo statunitense, né sottoposta al controllo di alcun ramo di esso. In essa non c’è nulla di “Federale” in quanto sta del tutto al di fuori del sistema governativo di controlli e bilanciamenti.
Neppure fa da “Riserva” di qualcosa. Piuttosto essa stampa arbitrariamente tutto il denaro che i mega-banchieri e le élites del potere necessitano per mantenere il mondo “globalizzato” in movimento verso la direzione che auspicano e abbisognano. Ciò include cose come i “quantitative easings” per svariati trilioni di dollari per mantenere Goldman Sachs, Bank of America, CityCorp, Wachovia e JP Morgan Chase felici e “sani”; il finanziamento di operazioni clandestine e terroristiche per rovesciare i governi di Iran, Nicaragua, Argentina, Cuba, Cile, Siria, Libia, Vietnam e molti altri; intraprendere guerre decennali contro Afghanistan, Pakistan, Iraq, Africa e America Latina; sostenere risolutamente il genocidio in Palestina del “piccolo Israele” e il suo “democratico” programma nucleare forte di 400 testate; e mantenere Wall Street perennemente attaccato al respiratore.
Infine, non si tratta assolutamente di una “Banca” nel senso di una istituzione finanziaria che promuove le necessità di credito dell’economia reale a beneficio dei bisogni della vasta maggioranza della popolazione che lavora.
Piuttosto, la FED sostiene i bisogni finanziari del sistema della guerra globale, operazioni segrete, usura, trafficanti di droga, e gli speculatori globali.
La FED non rende conto a nessuno. Chiaramente essa non agisce a favore di “Noi il Popolo” degli Stati Uniti o di qualunque altro Paese. Il suo scopo è servire i circoli del potere globale, che si ritrovano a scadenze regolari per pianificare il governo del mondo tramite entità quali il Council of Foreign Relations, Trilateral Commission, Bilderberg, World Economic Forum e altre che formano parte della odierna, intricata rete planetaria del potere finanziario globale.
 
Direttamente dalla bocca del cavallo
In un’intervista durante il programma “News Hour” della PBS, trasmessa il 18 Settembre 2007, il giornalista statunitense Jim Lehrer ebbe il seguente botta e risposta con Alan Greenspan, già Presidente della FED per decenni (e funzionario di JP Morgan):
Jim Lehrer: “Quale è la relazione appropriata fra un presidente della FED e il Presidente degli Stati Uniti?”
Alan Greenspan: “Bene, prima di tutto, la Federal Reserve è un’agenzia indipendente, e ciò significa, fondamentalmente, che non c’è alcuna altra agenzia governativa che possa bloccare le azioni che intraprendiamo. Considerato che funziona così da tempo e che non esiste evidenza per cui l’amministrazione o il Congresso o alcun altro ci richieda di fare le cose diversamente da ciò che riteniamo la maniera appropriata, allora quale che siano tali relazioni francamente non ha importanza”.
Capito? Se sei un cittadino statunitense, dovresti rileggere quanto sopra un’altra volta o due.
 
[3]Il Sistema FED è posto alla radice dello status di “superpotenza” degli Stati Uniti. Permettetemi di spiegare come la truffa FED funziona veramente dal punto di vista di uno che vive in Argentina – un Paese assai bistrattato al quale i circoli del potere globale hanno ripetutamente fatto mangiare la polvere mediante i loro agenti locali impostici attraverso la “democrazia” alimentata dal denaro.
Ogni volta che l’Argentina necessita di comprare petrolio, medicine o componenti tecnologiche, ad esempio, per un valore di 100 dollari, il popolo argentino deve lavorare per guadagnare quei 100 dollari attraverso le esportazioni e impegno genuino.
A confronto, ogni volta che il governo USA ha bisogno di acquistare 100 dollari di petrolio, medicine o qualsiasi altra cosa, tutto ciò che deve fare è dire alla FED di stampare 100 dollari ed è fatta. Mi si consenta di dire che ciò rende molto più facile essere una “superpotenza”.
Va bene, il meccanismo non è così semplice, ma questo di certo spiega schematicamente come funziona in verità l’intero sistema di potere del dollaro USA. Spiega anche perché le oligarchie non tollereranno che nessuno possa sfidare il dollaro.
 
Oh, when the FED… comes marchin’ in…
Prendiamo ad esempio il mercato mondiale del petrolio. Si tratta di un monopolio gestito da tre centrali commerciali globali situate a New York, Londra e Dubai. L’idea è di assicurare che i “petrodollari” viaggino per il mondo 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, e soltanto piccole somme dovrebbero accidentalmente rientrare nel sistema finanziario USA.
Questo spiega perché quando alla fine del 2002 Saddam Hussein decise che avrebbe realizzato il suo scambio commerciale con l’Occidente, autorizzato dall’ONU con la denominazione “Un miliardo di dollari di petrolio iracheno in cambio di cibo”, utilizzando l’euro invece del dollaro, gli fu velocemente fatta visita dal ramo militare della FED nel Marzo 2003.
Oppure prendiamo Muammar Gheddafi che nel 2011 stava per lanciare un programma per commercializzare il petrolio libico e nordafricano usando una nuova valuta con riserva aurea – il dinaro d’oro. Anche a lui fu fatta una piccola visita da parte di Barack il Premio per la Pace e di Babilonia Hillary. Iniziate a vedere il meccanismo?
Ma non pensiate che il sistema globale di asservimento finanziario della FED sia semplicemente indirizzato al di fuori degli Stati Uniti; ebbe inizio un secolo fa prima di tutto asservendo silenziosamente quel popolo americano che si supponeva dovesse servire.
Ecco come funziona: ogni volta che il governo statunitense decide di mettere in circolazione denaro – quelle banconote da 1, 5, 10, 20, 50, 100 dollari che noi tutti ben conosciamo – invece di chiedere alla zecca di Stato di stamparli al costo di un penny per carta e inchiostro, il governo chiede ai banksters privati presso la FED di stampare quelle banconote per il Tesoro, dando in cambio alla FED titoli del Tesoro statunitense produttivi di interesse , che si trasformano in trilioni di dollari in profitti incanalati verso i circoli finanziari privati per il mezzo della FED.
Era stato tutto così ben organizzato un centinaio di anni fa, che appena prima dell’approvazione del Federal Reserve Act il 23 Dicembre 1913, essi fecero anche in modo di chiudere questo cerchio parassitario, poiché se il governo USA intendeva compiere enormi pagamenti di interessi alla FED solo per la stampa del suo stesso denaro, da subito necessitava di avere pronto un sistema di entrate per mungere il contribuente americano: la Legge sulla Tassazione del Reddito!
Precisamente, si tratta del 16° Emendamento alla Costituzione americana approvata dal Congresso nel Luglio 1909, e promulgata come legge nel Febbraio 1913. Quindi i banksters internazionali da un secolo intero stanno prendendosi gioco degli Americani e usano l’America per combattere le guerre al loro posto, mentre la maggior parte della popolazione non ha una minima idea di quanto succede.
Ovviamente, la FED si trova così lontano sopra la Casa Bianca, il Congresso e la Corte Suprema statunitensi, che nessuno negli ultimi cinquanta anni è riuscito a realizzare un controllo approfondito dei suoi libri contabili e dei relativi numeri. Ehi, tu, Homer Simpsons!
Non che tu non sia stato avvisato. Nel 1923, il rappresentante del Minnesota, Charles Lindbergh, il padre del famoso aviatore, mandò un primo avvertimento: “Il sistema finanziario è finito sotto il controllo del Federal Reserve Board che amministra la finanza con l’autorità di un gruppo di semplici speculatori. Il sistema è privato, gestito con il solo scopo di ottenere i maggiori profitti possibili dall’uso del denaro di altre persone.”
 
[4]Negli anni Sessanta, il senatore repubblicano e candidato presidenziale Barry Goldwater disse che “la maggior parte degli Americani non hanno reale comprensione di quanto fanno i prestatori di denaro internazionali; essi agiscono al di fuori del controllo del Congresso e manipolano il credito degli Stati Uniti.” Oggi, l’ex parlamentare Ron Paul manda lo stesso messaggio.
Anche il presidente John Kennedy lo comprese quando emise l’Ordine Esecutivo n. 11110 il 4 Giugno 1963, comandando al Tesoro USA di stampare denaro pubblico senza interessi al ritmo di 4,3 miliardi di dollari, aggirando completamente la FED. Ma anch’egli si mise in un guaio a Dallas soltanto cinque mesi dopo, il 22 Novembre.
 
Epilogo: la FED è finita?
Qualcuno penserebbe che qualcosa di importante come il continuare a permettere che la FED privata operi nel suo attuale formato, o riformarla, oppure anche farla finita con essa dopo un intero secolo, dovrebbe essere un argomento apertamente trattato sull’agenda pubblica americana e globale… magari!
Tutto ciò che abbiamo ancora è silenzio dal governo USA, dal Congresso e dalla politica; silenzio dai leader mondiali; silenzio totale dai media mainstream, e dal mondo accademico.
E così voi piccoli parassitari mega-banchieri che governate il pianeta Terra: ora che viene Lunedì 23 Dicembre potete stappare tutto lo champagne che volete e celebrare il vostro “Centesimo anniversario di Padroni Schiavizzatori dell’Universo”, festeggiando fino al giorno di Natale.
Quindi, da Giovedì 26, continuare a crocifiggere il mondo intero. Per voi si tratterà di affari come al solito.
 
[Traduzione di F. Roberti]
 

Un esempio di doppiopesismo

Riflessioni di governo…

Il governo di Pinocchietto Letta ha fatto la pensata: gli affitti di beni immobili non non si potranno più pagare in contanti, ma solo con sistemi rintracciabili.
Nella zucca di Pinocchietto e soci questo sarebbe un durissimo colpo al riciclaggio, un colpo alla malavita organizzata, un colpo all’evasione.
Risultato prevedibile: chi pagava in nero ed era sconosciuto al fisco, continuerà, soprattutto nelle zone ove spadroneggia la malavita organizzata, a pagare in nero, connivente il locatore. Alla faccia dei fessi in regola.
E questo è ancora niente.
L’ex Colonnello della Guardia di Finanza Repetto aveva condotto una inchiesta puntuale sull’evasione delle società che gestiscono le slot machine sul territorio nazionale. Risultato: fra evasione e multe relative (così pressanti per i comuni cittadini)  si era arrivati alla bella cifra di 98 miliardi di euro (novantotto miliardi di euro).
Risultato: il Colonnello ha dovuto dare le “dimissioni” ed il Parlamento dei parassiti ha ridotto i 98 miliardi di euro a seicento milioni, meno dell’uno per cento.
Il motivo? Le slot sono un sistema di riciclaggio di soldi provenienti da  droga, estorsione, corruzione, prostituzione, armi….
Basterebbe obbligare ad usare il bancomat, rintracciabile, e non obbligare il poveraccio drogato di gioco ad usare solo il contante. Ma in tal modo, i parassiti come farebbero a lucrare insieme alla malavita i soldi di cui sono affamati? E badate che da destra a sinistra i parassiti sono tutti coinvolti.
Li buttiamo a mare? Con una slot legata addosso, magari. Dante lo avrebbe chiamato “contrappasso”. Hai visto mai?

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IMBONITORI E PAGLIACCI – TUTTI A CASA!

Posted By Redazione On 30 dicembre 2013 di: Ugo Gaudenzi [1]
direttore@rinascita.net [2]

Una messe di dichiarazioni “buoniste”, Boldrini permettendo, ha concluso il disastroso 2013. L’unico diversivo, il controcanto di Beppe Grillo all’ipocrita messaggio di fine anno dell’ospite del Quirinale.
Un caleidoscopio di ovvietà, previsioni menzognere, falsi messaggi augurali, dati stiracchiati in lungo, in largo, sotto e sopra, benedizioni ee luoghi comuni è stato servito in tutte le salse dai disinforma tori stampa e radio-tv, velinari dei vari poteri.
Il papa ha chiesto maggiore accoglienza per gli immigrati.
Così pure il deputato marocchino del pd Khalid Chaouki, dopo le sue trasferte a Lampedusa e a Roma e dopo la sua dichiarata volontà di far tacere – mettendo fuorilegge – i cosiddetti “razzisti” di “Forza Nuova”.
Sul fronte diritto umanista dei diversi, tra l’altro, è ormai sceso in campo anche il redivivo Marrazzo con tanto di trasmissione in appalto in tv.
E così anche quasi tutti gli altri, da Napolitano, Boldrini e Kyenge in giù, fino all’ultimo rivoluzionario al caviale in un crescendo corale sui “diritti umani” calpestati dal razzismo degli italiani.
Che poi il Vaticano e tutti costoro possano dare l’esempio aprendo le porte dei loro vuoti palazzi, delle vuote seconde case, delle vuote chiese, dei conventi vuoti , delle sedi e dei circoli deserti ma da loro ottenuti per divina o laica concessione, è un’ipotesi dell’irrealtà. Che i vituperati centri di accoglienza dichiarati lager siano un frutto della legge Turco-Napolitano viene rimosso. E viene taciuto anche che le proteste delle “bocche cucite” hanno riguardato, toh, clandestini che magari 24 ore dopo dovevano essere rimpatriati. O che i servizi indecenti dei “kapò con gli idranti” o degli altri appaltatori dei “diritti umani” sono gestiti da enti/cooperative “amici” del potere, clericali, rossi o rosa.
A pagare per tale razzismo, con qualche tassa in più, magari, deve essere il popolo bue, la casta gode l’immunità.
E loro? Continuano a predicare male e razzolare peggio.

Immigrazione selvaggia a parte, altre mille sono state le esternazioni del Buonismo di Regime.
Una decina di milioni di italiani hanno avuto problemi di sussistenza? Non cale.
L’importante è dare spazio, reportages su reportages, alla terribile storia di connazionali andati ad adottare un figlio in Congo, ma trattenuti qualche giorno in più per delle naturali verifiche delle locali autorità, oppure al ritorno e fuga della Shalabayeva, la perseguitata kazaka.
Meno male che almeno quest’anno ci hanno risparmiato altre chicche di propaganda a senso unico come quelle sulle “condizioni della donna in Iran” (e cioè di una condannata a morte per uxoricidio e comunque con pena non eseguita). Probabilmente c’è un ordine di pausa da Washington per non turbare il lavorio diplomatico in corso con Teheran e Damasco.
D’altra parte gli italiani hanno potuto contare su una potente iniezione pubblicitaria sul cosiddetto “femminicidio” (più grave di un omicidio, secondo il Nuovo Diritti Italico) e soprattutto sulla ferma legiferazione su stalking, molestie e così via. Ormai chi corteggia pesantemente il sesso ex debole richia di restare in carcere vari annetti in più di un omicida. Killer che possono godere anche di “permessi speciali” per buona condotta, uscire di prigione, fare il loro comodo, o, come accaduto, evadere.
E sui suicidi per mancanza di lavoro, per tasse e balzelli usurai e di Stato, e sulla disoccupazione, e sulla crisi economica, e sulla fine dei servizi sociali pubblici, e sulla svendita, ai privati e ai “fondi” finanziari, delle maggiori e più ricche aziende a partecipazione statale (e cioè di tutti i cittadini) e sull’aumento dei fallimenti, sui tagli alle pensioni?
Una raffica di buone notizie. Secondo il governo “Alfetta” e i suoi sponsor burocratici da Barroso a Draghi, le tasse sono state abbassate, il “Paese sta uscendo dalla crisi”, il 2014 sarà migliore, e via cantando.
Messaggi calmieratori in un contorno di voci ottimiste contrappuntate da dati pessimisti. La cgia di Mestre dichiara che il peggio è passato? La Bce pure? Peccato che Confindustria o le agenzie di rating o il Censis dica il contrario.
Mentitori, imbonitori, pagliacci.
Dobbiamo mandarli tutti a casa.
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Il Direttore Generale BCE:“L’Italia verserà lacrime e sangue”

ah naturalmente è al soldo della Merkel…credibile no? Ma come mai lo riportano i giornali tedeschi e non uno in Italia che si passa tanto vittima della Germania? Forse perché farebbe puntare gli occhi sui veri mandanti dei sacrifici umani?

L’Italia è sulla crisi del baratro economico? Poco ci manca secondo il direttore generale della BCE, che in un’intervista all’edizione tedesca del Wall Street Journal ha dichiarato: “L’Italia è sull’orlo del collasso economico e in Europa si pensa ad una riduzione del debito pubblico e del costo del lavoro interno in forme “quasi militari”.
Il caos politico che si è generato in Italia sicuramente tende a far perdere di vista la situazione, tenendo lontano dall’opinione pubblica quali siano i reali problemi che attanagliano il nostro Paese. Il punto è uno solo: la  situazione economica italiana, la quale non è per niente rosea, anzi. La cura Monti non è servita a nulla perchè l’economia italiana è tornata dove era in occasione dell’avvento del governo dei tecnici: sull’orlo del crack.
Lo scrive l’edizione tedesca del Wall Street Journal che ha intervistato il tedesco Asmussen direttore della Bce, il quale ha affermato: “L’Italia è troppo grande per essere salvata dall’esterno” ciò significa che con un Italia a rischio di collasso economico, l’Europa non ha nessuno intenzione di iniettare risorse nel nostro sistema e, poiché, lo stesso Asmussen afferma che “l’Italia è strategica per l’Europa” è facile immaginare l’unica soluzione possibile: l’Italia deve salvarsi con risorse da trovare al proprio interno. In poche parole, ce la dobbiamo sbrigare da soli. Già…peccato che per farlo occorrerebbe un governo solido, valido, con ministri capaci e per capaci si intende non dare lo ius soli ai clandestini illegali, come se questo fosse.
L’unico, grande problema dell’Italia. E se l’opinione di Asmussen non sarà isolata, per l’Italia si preannuncia un periodo, lungo chissà quanto, di lacrime e sangue. Se l’orientamento delle cancellerie europee si prospetta un unica strategia politica che preveda una drammatica riduzione del debito e del “costo” del lavoro in forma di fatto militare facendola pagare salatissima a più di mezzo paese, quello che si è visto finora in Italia è niente rispetto a quello che potrebbe succedere in un futuro più prossimo di quanto si immagini.

Fonte: www.net1news.org

Letta e il milleproroghe (Guerriero del Risveglio)

Quando qualcuno vuole giustificarsi a tutti i costi tira in ballo altre motivazioni che spesso sembrano non avere alcun nesso.

Questo è il caso di Letta che dopo aver approvato il cosiddetto «decreto milleproroghe», lo strumento con cui si cerca di sanare  tutte le situazioni di bilancio ancora pendenti e che obbligatoriamente devono essere portate a termine prima dell’anno nuovo, ha dichiarato “La vicenda del dl salva Roma dimostra come sia essenziale un processo di riforma del sistema legislativo. Per noi è uno stimolo a considerare il 2014 a mettere mano al percorso legislativo, a partire dal bicameralismo perfetto». Fatto sta che nel  testo delle “milleproroghe” corretto in fretta e furia per  correggere gli errori dei provvedimenti precedenti vi troviamo norme che mettono a posto il pasticciaccio degli affitti d’oro (la possibilità per le pubbliche amministrazioni di rescindere anzitempo i contratti di locazione di uffici e palazzi) e quelle, appunto, del «salva-Roma», che dovevano essere finalizzate ad evitare il default di bilancio per la Capitale e non per favorire gli amici degli amici. Letta in un disperato tentativo di salvarsi in corner ha così voluto sottolineare che «Il decreto è costruito con le proroghe essenziali e accanto a questo si sono prese le norme essenziali del dl Salva Roma che abbiamo deciso di non portare a termine in Parlamento per l’eterogeneità che era venuta fuori». Peccato che se fosse stato per lui e gli altri deputati e senatori si sarebbe votato con il silenzio-assenso di tutti il «salva-Roma» che avrebbe invece riportato i favori elettorali e non, promessi da molti.  Non facendo parola del fatto che sia stato Napolitano con una telefonata a bloccare questo scambio di favori che era diventato troppo evidente, Letta si è autocelebrato sottolineano che con il “milleproroghe” “siamo in grado di riallocare 6,2 miliardi di fondi europei dove possono essere spesi subito, evitando così di perderli. È un intervento di tipo amministrativo che assegna 2,2 miliardi a sostegno alle imprese, 700 milioni alle misure a sostegno del lavoro e dell’occupazione, 300 milioni per il contrasto alla povertà e 3 miliardi di euro a sostegno delle economie locali». Chissà se questi fondi faranno la stessa fine del decreto “salva Roma” e quindi spesi per altri interessi. Il dubbio ormai nasce spontaneo in ogni cittadino.
Guerriero del Risveglio
http://www.signoraggio.it/letta-e-il-milleproroghe/

USA vs Unione Europea: il gap degli utili è destinato a chiudersi

toh, ma guarda. Ma non era la Germania l’unica a beneficiare dell’euro e della Unione Europea?

? Non preoccupiamoci più di tanto della , ormai stiamo uscendo dalla crisi.

O per lo meno, questo è quanto ci vogliono far credere. Per carità, se ce ne fossero le giuste ragioni, sarei il primo ad esserne contento. Ma visto che motivazioni serie per poter realmente vedere il concretizzarsi del “giro di boa” non ci sono , inizio ad essere abbastanza irritato dal comportamento della casta che vuole a tutti i costi farci vedere una realtà distorta.

«Il 2013 è l’anno che verrà ricordato come una svolta generazionale senza precedenti nella storia repubblicana italiana» e il 2014 deve essere l’anno di un’altra «svolta», quella economica e delle riforme perché adesso nessuno ha più «alibi». Il messaggio che Enrico Letta vuole consegnare al Paese nella conferenza di fine anno è duplice: da un lato saluta l’ingresso dei nuovi protagonisti sulla scena politica – con un implicito riferimento a Matteo Renzi ed Angelino Alfano ed uno, esplicito, a se stesso -, dall’altra lega il destino di questa nuova generazione di 40enni alla capacità di non sprecare l’ultima occasione rimasta per dimostrare che la politica è davvero cambiata. (Source) 

La politica continua con la sua campagna pubblicitaria a favore di una ripresa che non esiste e di un “cambio di marcia” che nella realtà è totalmente invisibile.

Signori, basta parole, occorrono fatti concreti!

Ricordo a tutti, come esempio, cosa hanno fatto a proposito di “legge elettorale”. E questa sarebbe “il buon esempio”? E questa sarebbe la rivoluzione? Ma per favore… In Italia occorrono riforme concrete ed importanti. Finora si è visto solo fumo e cambiamenti estremamente limitati.
Parlare quindi di ripresa in Italia è deleterio. E in Europa?

Ben, in Europa le cose vanno un po’ meglio ma anche nel Vecchio continente è assai difficile certificare l’inversione di tendenza e il ritorno alla crescita economcia stabile, contreta e strutturale.

L’Europa registra un ritmo di crescita economica più lento di quello dei suoi maggiori concorrenti e i suoi leader devono quindi perseguire un approccio più lungimirante per ripristinare – e mantenere – il potenziale di crescita. (Source) 

Vero, l’Europa cresce meno. E come mai? Occorrono fare riforme anche nell’Unione Europea sopratutto a livello politico, occorre cambiare le cose, gli accordi, i trattati, altrimenti si resta al palo. Anche se, come spiegato nell’ultimo mio post pubblicato, ad aver alimentato crescita, economia e borse sono stati elementi non proprio strutturali come ilmargin debt e ovviamente il quantitative easing.
Tanto che si è creato un gap importante tra gli utili generati negli utlimi anni dalle imprese Made in USA e quelle europee. Guardate questo interessante grafico.

Il gap degli Utili aziendali

Guardate come “curiosamente” dal 2010 gli utili delle società USA sono decollati rispetto a quelli delle aziende europee! Ma che magia! Un vero e proprio decoupling che è giustificabile solo con una politica monetaria aggressiva che ha cambiato le regole del gioco. E la redditività delle aziende USA.
Non voglio parlarvi di P/E o similari. In questo momento storico diventa secondo me fuorviante.

Poniamoci piuttosto questa domanda: il gap generato è destinato a chiudersi? Oppure le aziende USA continueranno a crescere a dismisura a scapito della stitica crescita economica europea? (Non parliamo delle aziende italiane che in tal caso finirebbero con l’essere “azzerate”).

Dal punto di vista della logica, possiamo dire che oggi, con una politica monetaria USAche dovrebbe (condizionale d’obbligo) diventare meno aggressiva, la redditività dell’equity USA dovrebbe rallentare e quindi il gap dovrebbe chiudersi progressivamente. Oppure si potrebbe anche assistere ad un crollo degli utili USA o ad un sontuoso recupero dell’equity dell’Eurozona (Mah). A livello direzionale cambierebbe poco.
Solo una mia convinzione. Comunque vada, le aziende dell’UE sono destinate a riprendersi nei confronti delle consorelle a stelle e strisce. E questo ci dà indicazioni su come geograficamente considerare un’eventuale sovraesposizione nell’asset allocation. Se poi la Bce si decidesse anche ad osare…

“European stocks are poised for a third year of gains, restoring almost all the losses suffered during the financial crisis, as economic growth overcomes record pessimism on earnings. Equities will rise 12 percent in 2014, according to the average projection of 18 forecasters tracked by Bloomberg News.The average estimate is the most bullish since at least 2010, with no strategist predicting a gain of less than 3.3 percent, and comes even as company analysts reduced income forecasts for an 85th straight week, a record streak, according to Citigroup Inc. data on Bloomberg.”

“More than 40 percent of fund managers surveyed this month by Bank of America Corp.’s Merrill Lynch said they are overweight euro-area equities, or own a greater proportion than are specified in global indexes, the highest for any of five regions.” (Bloomberg)

STAY TUNED!

Danilo DT

http://intermarketandmore.finanza.com/usa-vs-unione-europea-il-gap-degli-utili-e-destinato-a-chiudersi-60555.html

WHAT IS THE COST OF THE FRENCH WAR IN MALI ?

LUCMICHEL.NET / NOTICE TO FRENCH UNEMPLOYED PERSONS: 400.000 EUROS PER DAY, COST OF THE WAR IN MALI ! LM.NET - EN BREF que coute la guerre francaise au Mali (2013 12 31)  ENGLLuc MICHEL / In Brief /

With IRIB – PCN-SPO / 2013 12 31 /

What will be the cost of the intervention in Mali? If we take those of the Libyan aggression presented in a French parliamentary report , in October 2012 , the use of ammunition cost 400,000 euros per day to only Sarkozy’s France. A AASM missile fired from a Rafale on a ground target costs eg EUR 4 000.

Maintenance of equipment and aircraft overhead was estimated at 570,000 euros . Fuel consumption has reached 200,000 euros and the daily allowances of military personnel involved in the operation 270,000 euros. These figures , however, should be much lower in Mali , due to significantly lower means.

Regarding the cost of the devices involved in Mali , the time of flight of a Rafale was estimated at € 27 000 in 2010 according to the budget report of PS deputy Jean Launay in October 2012. The hourly cost of a Mirage 2000 is ” lower “: € 11 700. As for Gazelle helicopters used by the Army , the cost of use is of the order of 2600 euros.

In the end, according to a budget expert consulted by BFM Business.com, the French military intervention should cost approximately € 400,000 per day . Provided it does not extend too much …

For imperialist war, France , like all NATO countries , always finds means. For social welfare, on the other hand …

 

LM

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Luc MICHEL /

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QUE COUTE LA GUERRE DE LA FRANCE AU MALI ?

LUCMICHEL.NET/ AVIS AUX CHÔMEURS FRANÇAIS : 400.000 EUROS PAR JOUR, COÛT DE LA GUERRE AU MALI ! LM.NET - EN BREF que coute la guerre francaise au Mali (2013 12 30)  FRLuc MICHEL/ En Bref /

avec IRIB – PCN-SPO / 2013 12 30 /

Quel sera le coût de l’intervention au Mali ? Si l’on reprend ceux de l’agression libyenne présentés dans un rapport parlementaire français, en octobre 2012, l’utilisation de munitions a coûté 400 000 euros par jour à la seule France sarkozyste. Un missile AASM tiré d’un Rafale sur un objectif au sol revient par exemple à 4 000 euros.

Le surcoût d’entretien des matériels et avions a été estimé, lui, à 570 000 euros. La consommation de carburant a atteint, elle, 200 000 euros, et les indemnités journalières des militaires engagés dans l’opération 270 000 euros. Des chiffres qui devraient cependant être largement inférieurs au Mali, en raison de moyens nettement moins importants.

Concernant le coût des appareils engagés au Mali, l’heure de vol d’un Rafale était estimée à 27 000 euros en 2010 selon le rapport budgétaire du député PS Jean Launay d’octobre 2012. Le coût horaire d’un Mirage 2000 est « moins élevé » : 11 700 euros. Quant aux hélicoptères Gazelle utilisés par l’armée de terre, leur coût d’utilisation est de l’ordre de 2 600 euros.

Au final, selon un expert budgétaire consulté par BFM Business.com, l’intervention militaire française devrait coûter environ 400 000 euros par jour. A condition qu’elle ne se prolonge pas trop…

Pour la guerre impérialiste, la France, comme tous les pays de l’OTAN, trouve toujours les moyens. Pour le bien être social, par contre …

LM

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BREVES / EURASIE

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UKRAINE – UDAR: NOT JUST A NAME… /

With RT & EODE Press Office / 2013 12 29 /

“In the course of the investigation it was established that the detained had been in close contact with members of the party UDAR [Ukrainian Democratic Alliance for Reform],” head of the main investigations department, Mykola Chynchyn, said in a video statement posted on the Interior Ministry’s website.

UDAR is headed by heavyweight boxing champion Vitaly Klitschko, one of the top three opposition leaders in Ukraine.

Chynchyn revealed that the investigation uncovered a connection between one of the detained and the head of a criminal gang “with whom the Klitschko brothers had closely cooperated.”

FB

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DEFENSE : ACCORD DE DEFENSE ANTI-AERIENNE ENTRE LA RUSSIE ET LE KAZAKHSTAN /

Avec RIA Novosti & EODE Press Office / 2013 12 30 /

Cela ne va pas encore aussi loin que la défense anti-aérienne unifiée entre Minsk et Moscou mais c’est un pas supplémentaire dans la collaboration militaire dans le domaine sécuritaire en Asie centrale.

“Une sorte de parapluie antiaérien couvrira désormais les deux pays. Il est inutile, pour sa mise en place, d’entourer Moscou et Astana d’aérodromes supplémentaires avec des avions d’interception ou de “planter” le long des frontières extérieures des unités antiaériennes avec des lance-roquettes sol-air portatifs Strela et Igla. Personne n’a l’intention de projeter les unités d’un pays dans l’autre ou de former des unités nationales mixtes. Les QG, le personnel et les équipages représentants les forces armées russes et kazakhes dans le système régional conjoint de défense antiaérienne resteront déployés au même endroit, les spécialistes resteront dans leurs armées et brigades. Quels changements, alors, en attendre ? Un élargissement des tâches, notamment lors des exercices conjoints, et une modification de la géographie des intérêts. Ce fut notamment le cas quand des structures militaires similaires ont été formées dans le cadre du système régional conjoint de défense sol-air entre la Russie et la Biélorussie, ainsi qu’entre la Russie et l’Arménie.”

FB

http://fr.ria.ru/presse_russe/20131230/200138934.html