Pensioni: “I soldi ci sono fino a maggio”. Le affermazioni del Presidente dell’Inps accendono un campanello d’allarme

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Maggio è arrivato e ancora il Decreto Aprile, che poi è diventato Maggio e infine ribattezzato prudentemente Rilancio, ancora non si vede. L’unica cosa che si vede è il rinvio continuo di un provvedimento che dovrebbe stanziare 55 miliardi per il sistema economico e sociale. Un provvedimento per il rilancio di famiglie e imprese italiane è in gestazione da oltre un mese. Perché?

Cosa nascondono i continui rinvii del Decreto Aprile-Maggio-Rilancio?

Perché un decreto che deve stanziare risorse vitali per la grande parte del Paese, ancora non è stato varato? Il decreto era stato battezzato Aprile, perché doveva nascere ad aprile. E doveva stanziare soprattutto indennità, sussidi, cassa integrazione, ecc. necessarie per la sopravvivenza di molte categorie nella Fase 1. Siamo a maggio, la Fase 2 è già partita e ancora il decreto non è stato varato. Le cronache politiche ci raccontano di lotte in seno alla maggioranza del Governo per la sanatoria sugli immigrati irregolari. Sicuramente. Ma non crediamo che per questo motivo si tenga fermo un provvedimento vitale e si riducano allo stremo milioni di famiglie e migliaia di imprese. La verità è diversa.

La verità spesso è la risposta più semplice

Spesso la risposta più semplice è quella più vicina alla verità. Il Decreto Rilancio dovrebbe varare 55 miliardi. Un quindicesimo di quanto ha stanziato la Germania per sostenere la propria economia, 750 miliardi. Solo per fare l’esempio più vicino a noi. Berlino gli ha stanziati ad inizio aprile. Ha messo nei conti di piccole imprese e professionisti 15mila euro.

In Italia c’è chi ancora non ha preso i 600 euro stanziati per le partite Iva a marzo. E sono gli unici soldi che il Governo ha veramente speso (perché i prestiti sono erogati dalle banche con garanzia statale).

Questi dati dovrebbero farci capire che il Governo non ha soldi da spendere. Sarà banale ma è così. Non ci sono soldi e non ci possiamo indebitare troppo perché nel lungo periodo rischiamo di non potere sostenere il debito. Il Governo sta prendendo tempo per capire come reperire i 55 miliardi.

La linea rossa di maggio per le pensioni

Il 10 maggio nella trasmissione Che tempo che fa, condotta da Fabio Fazio, il Ministro dell’Economia Gualtieri ha ricordato un fatto scontato ma significativo. Per trovare i soldi per tappare le emergenza economico-sociale-sanitaria e quelli ben maggiori per rilanciare il Paese, lo Stato si finanzierà sul mercato. Come ha sempre fatto, emettendo BTP e raccogliendo prestiti dagli investitori.

L’affermazione del Ministro ci dice due cose. Che nelle casse dell’Italia la liquidità scarseggia. Che se il debito dell’Italia sale troppo, c’è il rischio che si innesti sul mercato il dubbio della sostenibilità del debito. E questo costituirebbe un grave problema per l’Italia al momento di finanziarsi sul mercato.

E allora ci tornano in mente le parole del presidente dell’Inps Tridico, in una intervista alla trasmissione Di martedì della emittente La 7. Il 24 marzo Tridico disse: “Abbiamo i soldi per pagare le pensioni fino al momento in cui è stato sospeso il pagamento dei contributi. Quindi fino a maggio non c’è problema di liquiditàDopo di che immagino che in aprile ci sarà un altro decreto che dovrà anche dire cosa succederà alla sospensione dei contributi”.  Si riferiva al Decreto Aprile, poi diventato Decreto Maggio e adesso Decreto Rilancio. Siamo a metà maggio, il Decreto non c’è. E i soldi per le pensioni?

Pensioni: “I soldi ci sono fino a maggio”. Le affermazioni del Presidente dell’Inps accendono un campanello d’allarmeultima modifica: 2020-05-15T21:36:06+02:00da davi-luciano
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