Un presidio per dire NO ai sondaggi, resoconto udienza 17 marzo 2014 processo per i fatti di Susa, 9 gennaio 2010

http://www.tgmaddalena.it/udienza-processo-per-il-9-gennaio-2010-17-marzo-2014/

 No Sondaggi 2010Aula 58, tribunale di Torino. Alle 10:12 viene chiamata la prima testimone, Marina Clerico. Inizia l’esame l’avv. Ghia, per Perino.

Avv: Lei quale professione esercita?
Teste sono docente al Politecnico di Torino , mi occupo disicurezza ambientale dei cantieri. E sono assessore alla pianificazione in comunità montana, e consigliere in comune
Avv Lei è a conoscenza che LTF avrebbe dovuto effettuare dei sondaggi in Valsusa?
Teste si.
L’avv. chiede ora di spiegare LTF e RFI. RFI rete ferroviaria italiana, mentre LTF è l’unione di RFI e le ferrovie francesi per la progettazione della Torino Lione.
Avv: lei sa quanti erano più o meno i carotaggi che avrebbero dovuto effettuare?
Teste circa 34, di cui solo 5 sono stati effettuati, vari sono stati elminati e altri spostati in altro sito.
Avv Lei sa quanti erano inizialmente i carotaggi da realizzare?
Teste Mi pare 90, complessivamente, di cui 5 eseguiti.
Avv Nel territorio di Susa LTF avrebbe dovuto effettuare carotaggi?
Teste si, il 68 e il 69, ma non sono stati realizzati, li hanno esclusi dal piano. Erano carotaggi che fin dall’inizio avevano portato enormi dubbi, in una zona fortemente indagata, antropizzata e modificata, quindi sono stati esclusi perché tecnicamente non sostenibili.
Avv Lei è a conoscenza se nella zona del S68-69 erano già stati effettuati dei carotaggi quando hanno realizzato l’autostrada?
Teste l’autostrada ha completamente cambiato l’assetto quindi è sicuro che in quella zona avessero già effettuato sondaggi diagnostici.
Avv Vitale: Lei sa cos’è l’osservatorio sulla torino lione?
Teste si
Avv. Vitale Sa se a quell’epoca ne fcesse parte la comunità montana?
Teste No, nel 2010 la comunità montana non era più presente perché era stata dichiarata, essendo cambiata la configurazione della CM, non rappresentativa e non di tutela di comuni [ndr dichiarazione fatta prima dalla Regione Piemonte e confermata successivamente dal Consiglio dei Ministri ] , quindi era stata dichiarata parte non interessata. C’era stata comunque una volontà politica di non partecipare perché da quel momento in poi per partecipare era necessario esprimere parere favorevole all’opera a priori. Nel 2009 era stata fatta una modifica di ente locale, una variazione che aveva unificato la comunità montana bassa valle di susa, val sangone e alta valle di susa, nel novembre 2009 erano avvenute delle elezioni che avevano portato una configurazione politica anche differente, e nel 2010….
Avv Quindi se ho ben capito all’osservatorio non poteva partecipare l’ente locale che non fosse favorevole alla linea?
Teste Assolutamente si, era cosi’.
Avv Bongiovanni: poco fa ha riferito su questa esclusione della comunità montana dall’osservatorio, lei ci ha fatto un arco di storia, ha indicato che prima c’erano 3 comunità montane, corretto?
Teste si, il territorio oggi coperto da una comunità montana che oggi si chiama Valsusa e Valsangone era costituita da 3 territori, a loro volta prima del 2009 riuniti in 3 comunità montane differenti.
Avv La prima accorpata era quella dell’Alta Val di Susa?
Teste Bassa valle, Alta valle e Val Sangone.
Avv Benissimo, l’alta val di susa era interessata alla nuova linea?
Teste In quel momento no.
Avv: La Val Sangone era interessata dal punto di vista fisico?
Teste No, né in quel momento e neanche successivamente.
Avv Possiamo dire che ci fosse la volontà politica di accorpare anche comunità di territori non interessate all’opera? Il teste conferma.
Dopo di che la Comunità Montana è stata sfavorevole all’opera, ed esclusa quindi dall’osservatorio[ndr si tratta in sostanza della spiegazione sintetica di alcune vicende che videro il modificarsi dell’assetto della comunità montana presumibilmente per aumentare la quota di comuni non toccati dall’opera e, presumibilmente a favore, per portare la comunità montana a posizioni prevalentemente favorevoli. Il tentativo falli’ in seguito alla vittoria di alcune liste civiche sfavorevoli all’opera, che fecero prevalere questa posizione nonostante l’accorpamento e l’inclusione di comuni non interessati]
Ora l’avvocato pone alcune domande relative alla proprietà dei terreni della zona Guida Sicura, chiede poi se LTF avesse chiesto a RFI (come espropriante) l’accesso ai terreni, la Clerici non ricorda se ci fosse stato il passaggio su RFI o meno. Il PM chiede al teste se il 9 gennaio 2010 fosse presente nella località S68, il teste risponde che in quel periodo ha avuto un grave problema di salute, quindi non era presente.
Viene chiamato il teste Cancelli. Inizia l’avv. Ghia, che chiede che attività esercita. “Sono pensionato, prima insegnavo al Politecnico di Torino, ingegneria dell’ambiente e del territorio“. Era a conoscenza che LTF doveva effettuare carotaggi, dice circa un centinaio, e sostiene ne siano poi stati effettivamente realizzati solo 1/3.In riferimento alla zona autoporto secondo il programma originale dovevano essere effettuati carotaggi, che poi non sono stati fatti, ma Cancelli non sa spiegare né perché hanno scelto il posto né perché non li hanno fatti, ai suoi occhi l’intero piano era anomalo, perché mancava di alcune caratteristiche di impostazione razionale che accompagnano sempre un tentativo di campionamento. “Loro avevano previsto carotaggi in una zona di cui dovevano conoscere tutto perché un numero elevato di carotaggi era stato fatto per l’autostrada. Quello che colpiva uno come me, che non sono un esperto di struttura del terreno, pero’ ho una lunga esperienza nel campo dei campionamenti, quello che non capivo era come mai non avevano assolutamente utilizzato per decidere dove fare nuovi carotaggi i dati che già avevano a disposizione, perché questa è una valutazione che si fa sempre, partendo dai dati che già si hanno”.
Avv. Lei sa se l’S68 è poi stato realizzato?
Teste No, non è stato realizzato. E’ stato escluso dal piano.
Avv.Bongiovanni: senta, lei ha parlato di somme di denaro che dovevano essere destinate alla realizzazione dei carotaggi, lei è al corrente che LTF ha versato a CONSEPI circa 164mila euro per concedere, poi vedremo con il tribunale, a LTF una porzione di territorio che doveva essere utile per il carotaggio?
Teste Ne sono a conoscenza in modo indiretto io non ho mai visto documenti
PM Mi può descrivere la “baracchetta”, che cos’era? L’ha vista?
Teste: L’ho vista… non mi ricordo il momento in cui è stata piazzata li’, in quel periodo io abitavo più a Udine che in Piemonte per ragioni di famiglia, può darsi che non ci fossi….
PM Non è una domanda insidiosa, volevo solo sapere….
Teste Se ci sono responsabilità morali me le assumo tutte ma fisicamente non c’ero, nei giorni successivi l’ho vista, e ci sono anche passato a scambiare due chiacchiere con quelli che l’abitavano, non aveva neanche il pavimento, era una cosa provvisoria, era anche abitata da persone e non tutte avevano interesse dei problemi di cui si parlava allora, ho passato tempo a passare con un poeta ma nella sostanza era un posto di sopravvivenza, c’era roba da mangiare…..
PM Lei sa dire di chi era quel terreno?
Teste Non so dirle di chi fosse il terreno, so dirle dove fosse, venendo dalla 24 …. si gira a destra, poi c’é una rampa in discesa e a sinistra c’era questa baracca.
PM Ma era nel punto dove doveva avvenire il sondaggio?
Teste si ma è difficile rispondere, tutto quello che ho visto sono i puntini che davano l’idea del sondaggio pubblicati da luna nuova, un puntino non si può collocare esattamente, se la zona era all’incirca quella la risposta è si, se il punto era nel centro della baracca questo non glielo può dire nessuno.
PM Lei era a conoscenza del giorno in cui sarebbero arrivati per effettuare il sondaggio?
Teste No, non mi ricordo e non mi sembra che fosse dichiarato…
PM E cos’avevano comunicato, solo l’elenco dei sondaggi secondo lei?
Teste La mappa pubblicata con grande evidenza dai giornali, con il piano complessivo dei sondaggi. Poi so cosa mi avevano detto alcuni dei tecnici che facevano parte dell’osservatorio, avevo chiesto spiegazione di quello di cui parlavo prima, due di loro non hanno dato risposta, l’unico che ha risposto è stato Tartaglia il quale mi ha detto che all’interno dell’osservatorio un problema simile non era stato nemmeno trattato, perché non aveva “rilevanza tecnica”.
PM E’ stato chiesto perché un numero cosi’ elevato di sondaggi?
Teste Io l’ho chiesto, ma Minucci e De Bernardi non mi hanno risposto, solo Tartaglia mi ha risposto dicendo che non sapeva perché l’argomento non era stato affrontato. Io e Tartaglia siamo amici da 50 anni, e l’unico litigio della nostra vita è stato il seguito a questa domanda, “non ha nessuna rilevanza tecnica”.
Avv.GHIA Lei ha detto che i carotaggi erano circa 90-100, parla di quelli di LTF o RFI?
Teste Io indico il numero di quelli riportati sul giornale
Avv. Ghia: Esibirei una cartina riportante i sondaggi con i puntini, da Google Map…
Teste Io ne avevo una più grande
Avv. Si, quella riguarda solo l’autoporto di Susa. Lei riconosce in quei puntini i sondaggi che si sarebbero dovuti realizzare?
Teste Questi in verde secondo me sono sondaggi già fatti
Giudice: Ci dica se per quello che conosce lei è la posizione giusta, effettiva
Teste SI
Avv. Indicativamente quel terreno per l’S68 che cos’era?
Teste Un prato, sarà stato 2500 metri
Avv E la baracca che lei ha visto quanto era grande?
Teste Ah, 3×3.
Avv.Vitale: Il prato era coltivato?
Teste No, un prato incolto, c’è stata fatta una partita di calcio sopra, ma era sicuramente incolto
Avv Bongiovanni: Questo prato era posto prima dell’accesso all’autoporto e alla guida sicura o dopo?
Teste No, subito prima.
Avv.Pellegrin: Lei ha fatto riferimento al fatto che il piano di carotaggi…. quindi non possono essere fatti carotaggi inutili… (Il giudice interrompe, e ricorda che è qui come teste) Quando si fanno sondaggi irrazionali si buttano soldi dalla finestra?
IL PM Fa opposizione, il giudice accoglie… e fa notare che il teste l’ha già detto tre volte.

Teste Beltrame Luigi, residente a Susa, S.Giuliano.
Avv.Ghia: Lei è stato amministratore nel comune di Susa?
Teste si, dal 1980 ad oggi. All’inizio ero consigliere di minoranza, dal ’99 al 2009 vice sindaco, anche assessore ai lavori pubblici, patrimonio, agricoltura.
Avv Lei è a conoscenza di una convenzione del Comune di Susa con Consepi?
Teste Si, Consusa e Consepi. Il comune di Susa aveva concesso il diritto di superficie, tutta l’area…
Avv Lei sa se la concessione prevedeva che prima la Consepi e poi la Consusa avrebbe dovuto utilizzare il terreno in un determinato modo?
Teste A memoria ricordo che avrebbero potuto usare i terreni residuali per realizzare capannoni o cose del genere (stessa finalità del terreno già occupato)
Avv Lei è a conoscenza dell’S-68?
Teste Si, quello sulla destra all’inizio… è un terreno residuale, io l’ho sempre visto abbandonato, un prato, mai utilizzato, adesso lo sta utilizzando SMAT ma è delimitato a est da una stradina che  è l’accesso di una casa privata e a ovest c’è la strada di accesso…
Avv Per accedere all’autoporto c’è quella sola strada o altre strade?
Teste No, l’accesso all’autoporto si ha dalla statale 25 attraverso gli svincoli autostradali in due punti, sulla SS24 all’incrocio con la strada per mattie, poi zona Traduerivi dalla ss 24….
Avv Lei ha poi avuto modo di notare su questo prato una baracca, un presidio?
Teste: io ho visto che c’era un ombrellone quando ho visto io, un ombrellone, dei tavoli
PM Lei ha parlato di una concessione dal comune a consepi, riguardava anche quel sito li’, quella porzione di terreno?
Teste Per quel che ricordo io la convenzione riguardava tutta la superficie, mi pare siano… ma principalmente le strutture che erano localizzate in quel terreno,e mi pare che ci fosse una norma che riguardava tutto il terreno che poteva essere usato in caso di ampliamento degli impianti
PM Non c’erano terreni di proprietà di CONSEPI?
Teste Il terreno è tutto di proprietà del Comune di Susa
PM Che lei sappia era previsto qualche rimedio nel caso in cui CONSEPI non rispettasse la destinazione d’uso del terreno?
Teste Non glielo so dire
PM Lei sa se il Comune di Susa abbia promosso azioni per violazioni di questo impegno verso Consepi?
Teste Che io sappia no
PM Il comune concepiva un’indennità?
Teste No, diritto di superficie gratuito
PM E non c’è stata mai nessuna lamentela da parte del comune?
Teste che sappia io no.
Avv. Bertone: Le risulta che il comune di Susa abbia mai votato una delibera in cui inibiva la permanenza di cittadini su quell’area?
Teste No
Avv.Ghia Lei sa se RFI iniziò la procedura per poter occupare quell’area del sondaggio, notificandolo al comune di Susa?
Teste Che io sappia no.
Bongiovanni produce del materiale. una scrittura privata tra CONSEPI e LTF avete ad oggetto la porzione di terreno in oggetto, è datata 8 gennaio 2010 ma all’art.7 si indica che verrà sottoscritta il giorno 11/2010. Altro documento è una lettera dell’OLAF, ufficio europeo per la lotta anti frode, rubricata al 29 luglio 2013, che è il rapporto conclusivo di chiusura indagine riferito ad un esposto sottoscritto da una serie di soggetti in cui facevano rilevare all’OLAF l’inutilità del contratto tra CONSEPI/LTF e l’esborso di 164 mila euro. Lo produco unicamente all’esposto del 14 settembre 2010, e ad un’email da Laura Calabrini al Dott. Prieri, uno dei sottoscrittori dell’esposto. La produco per far rilevare a questo tribunale il riferimento, dove viene indicato che i costi posti in essere per l’affitto dei terreni di Consepi sono …. NDR: Non capisco bene perché c’è brusio, ma di fatto l’OLAF rilevache quei costi non sono ammissibili nel quadro dell’opera finanziata dall’UE, restando pertanto a carico totale della parte italiana.
Il PM chiede di poter leggere i documenti. Mentre si procede all’esame del teste successivo.
Teste Vighetti Giovanni. Avv. Ghia: Lei dove lavora?
Teste Io sono funzionario al comune di Bussoleno.
Av. Lei è a conoscenza della circostanza che LTF avrebbe dovuto effettuare carotaggi in Valsusa?
Teste SI
Avv. Lei sa dove si sarebbe dovuto effettuare il carotaggio S68?
Teste Con precisione no, identificare i 100 mq no….
Avv Su quale terreno in senso ampio?
Teste all’interno della zona dell’autoporto? Con precisione no….
Avv Lei sa se tra il comune di susa e consepi venne stipulata una convenzione?
Teste questa era cosa nota alla comunità valsusina, non so nei particolari cosa comprendesse ma indicativamente la consepi doveva valorizzare quest’area e cmq concedere l’uso a LTF di alcuni appezzamenti per effettuare dei sondaggi.
Avv. Lei sa se sul terreno collocato a destra si accede all’autoporto, è stato poi realizzato un presidio?
Teste intanto direi che quello era un appezzamento residuale e quello che si sapeva era che non rientrava nella convenzione tra comune di susa e consepi, poi parlare di presidio mi sembra eccessivo… (Il giudice invita a non dare giudizi e di rispondere a quello che ha visto)
Teste quel  terreno è stato un punto di riferimento i giorni in cui i manifestanti fecero delle proteste
Avv lei ricorda cosa venne realizzato?
Teste direi una cosa estremamente precaria, io la baracca non la ricordo, ricordo bene dei tendaggi e delle cataste di legno per scaldarsi perché faceva freddo
Avv Lei sa per quanto è rimasto questo tendaggio?
Teste Una settimana….?
PM Lei il 9 gennaio 2010 era presente al Sito S68?
Teste No, probabilmente ero a fare sci alpinismo.. credo fosse un sabato, giusto?
PM Ed è certo perché…. come fa a dire che sicuramente ero a fare dello sci?
Teste Faccio parte della comunità valsusina, mi impegno molto ma sono anche molto egoista e il sabato e la domenica li impegno sul personale….
PM E quando l’ha visto?
Teste quello è un tratto da cui si passa quotidianamente, quindi…. mi pare di averlo visto per due , tre settimane.
PM Ha visto se c’erano persone che stavano li’ e stazionavano li’?
Teste diciamo che le persone si trovavano li’ se c’era bisogno di confrontarsi su cosa stava succedendo
PM LEi non si è mai recato li’ appositamente?
Teste è una strada di passaggio, posso essere passato e posso essermi anche fermato
PM Quindi ha visto da vicino e non ha visto una baracca in lamiera?
Teste il mio ricordo è fermo ai teloni che servivano per ripararsi dal freddo
PM Non ha visto baracche in lamiera?
Teste non ho fotografato….
PM Bandiere ne ha viste?
Teste bandiere, certo..
PM Ha visto un camion li’ fermi o altri veicoli?
Teste si, altri veicoli si… autovetture.

Entra il teste Cavargna, tecnico ambientale. Spiega che avendo avuto un buon rapporto con il comune di Susa hanno potuto lavorare bene nel controllare quei lavori. Racconta che il giorno 10, lui chiamava in comune ma il sindaco non c’era, si sono poi incontrati a casa del sindaco.
Avv.In riferimento ai sondaggi in generale, in tutta la piana, ci può dire di chi era competenza effettuare i sondaggi e se a sua memoria quanti sondaggi doveva effettuare LTF e quanti sondaggi effettivamente LTF ha realizzato
Teste Ricordo perfettamente la somma, in totale erano 91….  (l’avv chiede di individuare la competenza di LTF e RFI). Sono due progetti con due preponenti diversi, da valle chiusa  fino a settimo è RFI ed è progettato da Italferr, da Susa al confine di Stato è competenza LTF che aveva delegato l’ufficio espropri (???). Ricordo che la somma dei sondaggi a progetto era 91, un numero creato, aggiunto secondo dei venti politici, era molto più basso, era stato gonfiato per dire che si faceva molto di più, viene poi presentato un elenco di 91 siti e ne vengono fatti 34, se ricordo bene in Val di Susa ne sono stati fatti 5 su, mi sembra, 31 o 36.
Avv sondaggi di competenza LTF?
Teste Si (il teste vuole fare altre precisazioni ma il giudice lo interrompe)
Giudice: Tutto chiaro, 91,34,5.
Avv. In riferimento al sondaggio S68 lei sa individuare dove doveva essere realizzato?
Teste in varie documentazione data da LTF a RFI se lei mi chiede di sapere dove sono, si. Detto francamente se non c’è un punto preciso, mancando le coordinate, dire il posto esatto… si, io posso dire sono in zona li’…. più o meno, non è facile.
Avv la strada statale a fianco dell’autoporto è la SS24?
Teste SI
Avv è corretto dire che il terreno sul quale doveva essere realizzato l’S68 era nelle prospicenze della SS24?
Teste SI, prima dell’entrata in autoporto, c’era un bel pezzo… i terreni erano pieni di neve, la gente stava li’ poi andava a prendere un caffè al bar autoporto…. il bar è nella zona centrale, e il sondaggio (… non si sente)  Parliamo del box container messo come presidio? 30-40 metri dal piazzale autoporto….
Avv Nei suoi rapporti con il comune di susa ha avuto modo di apprezzare chi fosse proprietario di quel terreno?
Teeste il terreno l’ho visto, non ho nessun timore a dire che sono andato a vedere cosa si stava facendo, perché con questo ruolo di tecnico io ci tenevo di vedere cosa si stafa vacendo, senno’ come potevo parlare con i sindaci? Sapevamo che la proprietà era del Comune di Susa.
Avv Lei non era a conoscenza della convenzione tra comune e Consepi?
Teste certo, la convenzione dice che questi terreni saranno dati alla consepi qualora la Consepi avesse bisogno di allargare i propri piazzali….
Avv Ci dica con l’amministrazione del comune di susa, lei ha avuto modo di raccogliere la volontà del sindaco di far sgomberare e togliere la baracca da quel sito?
Teste no, assolutamente , io ho parlato, data l’urgenza, tra le 10 e mezzanotte…. con il comune di susa, con il sindaco, ma il giorno dopo all’apertura del municipio sono andato in comune e ho parlato con il sindaco, il segretario comunale e l’assessore anziano che si occupava di queste cose..  loro ci dicono che non possono subaffittare e qualora dovessero farlo dovrebbero dare quei soldi al comune di Susa..
Avv ci può dire se il sindaco aveva espresso la volontà di far sgombrare l’area, si o no?
Teste: No, non aveva intenzione di farlo, io gliel’avevo chiesto esplicitamente e mi hanno risposto che non avrebbero preso provvedimenti. Io ho chiesto anche se a quella data aevano ottenuto autorizzazione, non avevano autorizzazioni.
Avv. La procedura autorizzativa che avrebbe autorizzato LTF ad accedere a quei terreni era già iniziata in data 9?
Teste Era arrivato l’avviso di inizio, ma l’autorizzazione era arrivata il 18 gennaio, c’era solo l’avviso che si manda 17 giorni prima.
Avv Quindi lei è a conscenza che LTF avesse iniziato la procedura di esproprio
Teste Aveva iniziato ma la data….
PM: Io non ho compreso una cosa, ma a che titolo lei è andato, si è attivato…. perché non ha risposto sull’attività lavorativa che svolge e a che titolo si è fatto promotore….
Teste La Comunità montana mi aveva indicato come consulente gratuito per tutte queste questioni, l’ho fatto dal 1988 fino al 2010.
PM Quando lei è andato a vedere quello che succedeva e poi ha parlato con il sindaco, qualcuno l’aveva incaricata o di sua iniziativa?
Teste è stata una mia iniziativa personale
PM Poi, rispondendo a una domanda sullo sgombero dell’area che avrebbe potuto.. lei ha detto no, perché senno’ sarebbe successo come a giaglione, a cosa si riferiva?
Teste a Giaglione il movimento aveva preso contatti con i proprietari di un terreno, poi il sindaco ha espresso parere negativo e hanno smontato il presidio
PM Lei alla manifestazione del 9 gennaio che poi è sfociata nella costruzione della baracca, lei era presente?
Teste Si, io sono andato a vedere con la macchina fotografica… come sempre
PM Ma lei sapeva, e se si, che c’era questa manifestazione?
Avv. Sapevo che avremmo fatto la manifestazione, in generale si fa cosi’…. i presidi… la parola presidio significa sedersi davanti
PM Mi dice quando si  è parlato della manifestazione?
Teste: le modalità dipendono.. si era parlato alle riunioni dei comitati, ed era emersa la volontà di fare un punto di osservazione
PM Si era deciso quando?
Teste il giovedi’ sera
PM Si era detto andiamo e costruiamo?
Teste No, si era detto della necessità di fare un punto di presidio….
PM Perché decidete proprio il 9 gennaio?
Teste perché era stato dichiarato dal commissario straordinario che il giorno 11 sarebbe successo… se uno vuol vedere deve essere li’ un po’ prima
PM Lei conosce Perino Alberto?
Teste: Si, benissimo
PM L’ha visto il 9 gennaio?
Teste avrei dovuto vederlo ma non lo ricordo…. io facevo fotografie, guardavo cosa succedeva, ma Alberto a piantare i chiodi….
PM Non le ho detto a piantare i chiodi, le ho detto se il 9 lei ha visto o no Perino Alberto
Teste Non ricordo
PM Conosce Milanesi Stefano? L’ha visto?
Teste Lo conosco, ma non ricordo, è troppo difficile, i giornali mi influenzano…
Avv. Opposizione alla domanda del PM, nella capitolazione non sono indicate le circostanze….
PM Al fine della credibilità dei testi posso chiedere se conosce gli imputati?
Avv. Pellegrin: su altri lidi non si può fare (riferimento all’aula bunker e all’ordinanza ritenuta dai legali molto restrittiva per il controesame). L’opposizione è accettata, la domanda è respinta.
PM Nel colloquio avuto con il sindaco….
Teste io sono andato lunedi’ sera….
PM Quella sera per caso lei ebbe a parlare con il sindaco in ordine a un’autorizzazione ad occupare i terreni?
Teste Certo, il sindaco ci ha detto che il documento di cui avevo fotocopia io che parlava di un’autorizzazione era l’unico che avevano ….
PM Teste ma io parlo dei manifestanti, i manifestanti chiesero al sindaco…..
Teste: Gli ho chiesto, loro non intendevano fare opposizione…..
Giudice: Esisteva una richiesta di autorizzazione?
Teste esisteva ma eravamo in attesa di riceverla…. ah no, i NO TAV si sono comportati come i boy scout, ci mettiamo li un momento, no non avevano chiesto….
Avv.Ghia Ma ad un certo punto in quell’incontro il sindaco di Susa espresse la volontà di liberare il terreno dai NO TAV?
Teste assolutamente no.
Avv Ma alle manifestazioni no tav il sig. Perino in genere partecipa?
Teste certo
Avv.Ghia in quella manifestazione del 9, dove poi è stata collocata una baracca (teste: senza fondo), poi la baracca è rimasta li’ nei giorni successivi?
Teste per forza, non c’era nessuno che avesse titolo a rimuoverla
Avv.Bongiovanni: Lei fa parte della commissione tecnica della comunità montana?
Teste SI.
Avv.Vitale Nei giorni successivi questa baracchetta… è rimasta almeno fino al 12?
Teste fino al 12 si.
Avv.Vitale Il terreno prima della manifestazione in che condizione era?
Teste incolto, assolutamente incolto.
Avv. Vitale Il punto in cui l’hanno messo era quello dove c’era la X del sondaggio?
Teste All’incirca, ma se non c’è un geometra che dà riferimenti  è  impossibile….
Avv.Vitale Lei ricorda se alla manifestazione del 9 è arrivata un’auto dei vigili urbani a dire che non si poteva…..
Teste No, assolutamente no.

La difesa di Perino rinuncia ai testi Fontana M. e Plano S.

Altri avvocati rinunciano ad altri testi per la difesa.

L’avv.Ghia chiede di poter applicare per il sig. Perino il 129, fa riferimento ad una sentenza appena consegnata (Cassazione), “il reato sussiste nel momento in cui si protrae per un tempo e per una durata apprezzabile” , si chiede quindi che in relazione a Perino si applichi un ex art. 129, Avv.Vitale si associa, perché il reato viene contestato più volte. Il Giudice interrompe, chiede di rinviare la causa al 13 giugno, gli avvocati chiedono anche per il 210 e 507  (Richetto, Bonadonna, Perino, già in altro procedimento per stesso reato).

PM Per quanto riguarda il 507 io ritengo che non ricorrano i presupposti, non è necessario, non sono state neanche indicate le circostanze sulle quali dovrebbero venire a deporre. Per quanto riguarda il 129 è vero che la cassazione ritiene che sia per un tempo apprezzabile ma si deve trattare… nel momento in cui si ha l’invasione e poi la permanenza, non sarebbe comunque coperto dal giudicato rispetto all’altro procedimento che fa riferimento a fatti avvenuti successivamente.
Giudice: Ritenuto che l’esame dei coimputati del procedimento 1232/10 non sia necessario ai fini della decisione; ritenuto che l’art. 129 cpp costituisce l’introduzione generale destinata ad essere specificata nei diversi momenti del procedimento; che in fase dibattimentale, sperato il momento di cui all’art. 469 cpp, ed esaurita l’istruttoria dibattimentale, la sede per il proscioglimento non può essere, se del caso, altro che quella conclusiva del giudizio di primo grado.
Si rinvia al 13 giugno, ore 14:00. Aula 80.

Simonetta Zandiri

Beppe Grillo con i portavoce M5S a Milano per l’#expotour

Cosa c’è sotto l’EXPO? Interessi, affari, lobby, partiti, speculazioni, due inchieste, un mare di cemento e una montagna di soldi.

I passi seguenti sono tratti dal libro in Creative Commons “Expopolis” di Roberto Maggioni. Il libro completo è liberamente scaricabile da qui http://www.offtopiclab.org/wp-content/uploads/2013/09/expopolis.pdf

“Di quello che avverrà dentro i padiglioni di Expo non sappiamo nulla, così comenon sappiamo nulla di cosa sarà il dopo Expo. È il vuoto di una città che non sa guardare oltre il 2015.”

“Avete presente il Crystal Palace di Londra, la Torre Eiffel a Parigi o il traforo del Sempione? Queste architetture, veri e propri simboli del territorio che ancora li ospita, rappresentavano all’epoca in cui furono realizzate la sintesi delle sfide dell’epoca e sono ancora oggi la marca delle rispettive esposizioni (1851, 1889, 1906). Oggi sappiamo che Expo sarà una fiera internazionale di medie dimensioni e grandi aspirazioni (centotrenta i paesi partecipanti attesi) che ha completamente snaturato il tema originario “Nutrire il pianeta, energia per la vita” con cui ha vinto la sfida contro Smirne. Una fiera che si ripeterà ogni giorno uguale a se stessa e che avrà bisogno, come linfa vitale, di tanti eventi mediatici attorno per fare in modo che ogni giorno sia un giorno perfetto, un giorno con qualcosa da raccontare: un mega-evento mediatico e poco più, senza mai dimenticare che, quando il circo finisce, l’erba non può più crescere sotto l’asfalto.”

“Interessi e affari veri sono altrove: strade, ferrovie, case, centri commerciali, poltrone in Spa, visibilità per i politici, insomma tutto quel corredo del peggio “made in Italy” che conosciamo. E poi c’è il dopo Expo, la manna dal cielo per proprietari dell’area, palazzinari e costruttori. Alla polis resteranno un mucchio di soldi in meno e nuovi debiti.”

“I proprietari dei terreni ci guadagnano triplo: prima nella vendita delle aree, durante con l’urbanizzazione della zona (costruzione di strade e ferrovie, allacciamento a rete fognaria, acqua, elettricità, gas), dopo con la costruzione del nuovo quartiere che prenderà il posto di Expo. Fondazione Fiera e Cabassi erano proprietari di terreni classificati nel vecchio piano urbanistico come “verde agricolo” e su cui non si sarebbe potuto costruire. Con la passata di spugna di Expo il verde agricolo diventa cemento black & grey: 50% di terreno edificabile (oltre 400mila metri quadrati) con un indice di edificabilità molto alto, dello 0.52%: è l’Accordo di programma (Adp) messo a punto dalla giunta Moratti e sottoscritto, a neanche due mesi dal suo insediamento, dalla giunta Pisapia. Il voto del consiglio comunale di Milano arriva il 25 luglio 2011.”

“Expo sarà un evento in perdita sostenuto in questi anni da investimenti pubblici. Anche le banche lo sanno, tanto è vero che innumerevoli bandi fatti per scegliere il partner bancario di Expo 2015 sono andati deserti. La situazione si è sbloccata solo dopo che il comune di Milano ha votato la fideiussione di 55 milioni di euro a favore di Arexpo.”

“Expo 2015 ha pochi primati fino a ora. Ma un record svetta su tutti: due bandi per i lavori sul sito, due inchieste. La magistratura milanese indaga sia sul bando vinto dalla Cmc, sia su quello vinto dalla Mantovani. Senza contare le aziende segnalate dalla prefettura di Milano tramite le informative tipiche e atipiche perché in odore di mafia.”

“Il primo appalto di peso è quello vinto il 20 ottobre 2011 dalla Cmc, la Cooperativa muratori e cementisti di Ravenna della galassia Legacoop, area Pd, già al lavoro a Vicenza per la costruzione della base Usa e in Val Susa per il Tav. Si tratta dell’appalto relativo alla pulizia e allo sgombero dell’area (rimozione delle interferenze). La Cmc vince al massimo ribasso, meno 42,83% rispetto alla base d’asta (sbaragliando tutti i concorrenti). In euro 58,5 milioni rispetto al valore iniziale di 90 milioni. A questa cifra vanno sommati 6,8 milioni di oneri per la sicurezza, che portano il totale dei lavori a quota 65 milioni. Un anno dopo, a fine novembre 2012, la Cmc otterrà un aumento del costo delle prestazioni pagate da Expo Spa di 28 milioni. Quindi, calcolatrice alla mano, 58 milioni l’offerta con cui ha vinto l’appalto al massimo ribasso, 28 milioni quelli richiesti e ottenuti un anno dopo, totale 86 milioni. Quasi la base d’asta iniziale di 90 milioni, a solo un anno di distanza dall’aggiudicazione (..dopo però averla vinta dimezzando la prima l’offerta).”
“Con l’amministratore delegato (diventato ex solo dopo l’arresto) in carcere per associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale, la Mantovani continua tranquillamente a guidare la cordata di imprese che lavorano all’appalto più importante assegnato fino ad ora per Expo 2015.”
“Expo 2015 si gioca sul fatto che nessuno si prenderà la briga di verificare i debiti accumulati e il flop di tutti gli immaginari di prosperità, lavoro e vivibilità urbana che il partito pro Expo disegna per Milano e i suoi abitanti.”

Fonte: www.beppegrillo.it
16.03.2014

Fini – La Crimea che (forse) non è il Kosovo

La vicenda che più si avvicina a quanto sta accadendo in Crimea è quella del Kosovo, come qualcuno ha notato finalmente anche in Italia (Riccardo Pelliccetti, Il Giornale, 12/3). In Kosovo gli albanesi, divenuti maggioranza negli ultimi decenni, reclamavano la secessione dalla Serbia. Gli indipendentisti, foraggiati e armati dagli americani, facevano guerriglia e anche uso di terrorismo, l’esercito serbo e le milizie paramilitari (‘le tigri di Arkan’) rispondevano con durezza. C’erano due ragioni a confronto: quella degli indipendentisti albanesi e quella della Serbia a conservare l’integrità dei propri confini. Gli americani decisero che le ragioni stavano solo dalla parte degli indipendentisti e per 72 giorni bombardarono una grande città europea, Belgrado, capitale di un Paese, la Serbia, che, fra le altre cose, aveva il grave torto di essere rimasto l’unico paracomunista in Europa. I morti sono stati 13 mila, 5500 sotto le bombe il resto negli scontri che ci furono in Kosovo fra albanesi e serbi.

Nel 2008 gli albanesi proclamarono unilateralmente l’indipendenza che non è da tutti riconosciuta giuridicamente ma lo è di fatto. Nel frattempo in Kosovo si è realizzata la più grande ‘pulizia etnica’ dei Balcani, dei 360 mila serbi che ci vivevano ne sono rimasti 60 mila.

Fra la vicenda della Crimea e quella kosovara ci sono però alcune differenze. Il Kosovo, considerato ‘la culla della patria serba’, appartiene da secoli, storicamente e giuridicamente, alla Serbia, la Crimea fa parte dell’Ucraina solo da qualche decennio, gentile regalo di Kruscev all’interno della Federazione sovietica. La Crimea, abitata in maggioranza da russi o da russofoni, confina con la Russia. L’America, con tutta evidenza, non confina col Kosovo, sta a diecimila chilometri di distanza. Il democratico Bill Clinton per spiegare ai suoi connazionali le ragioni dell’intervento dovette prendere una carta geografica e indicare dove mai fosse questo Kosovo di cui gli americani ignoravano l’esistenza. L’aggressione americana alla Serbia non aveva alcuna giustificazione, nè materiale nè, tantomeno, giuridica e infatti l’Onu non l’avallò.

Insomma pare difficile sostenere che la violazione della sovranità dell’Ucraina è «illegittima», mentre quella della Serbia, che aveva molte meno giustificazioni, anzi nessuna, invece non lo è.

Gli americani hanno anche sostenuto che il referendum sull’indipendenza della Crimea «viola la Costituzione dell’Ucraina». Ma spetterà o no agli ucraini decidere se un referendum all’interno del proprio Paese viola o no la loro Costituzione? O spetta agli americani?

Intanto mentre gli F-35 e gli Awacs della Nato volano minacciosi per i cieli dell’Europa dell’Est, il Corriere si chiede, comicamente, se per caso «non sia cambiata la sua natura». Il Patto Atlantico nasce come mutuo soccorso ogni volta che sia «minacciata l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza» di uno dei Paesi membri. Era quindi un Patto difensivo, ma è da quel dì che, violando il suo stesso statuto, si è trasformato in offensivo. Minacciava forse qualche Paese della Nato la Serbia di Milosevic? O l’Iraq di Saddam? O la Libia di Gheddafi? La Nato è diventata semplicemente «il poliziotto del mondo». Chi gliene abbia dato la patente non si sa.

Massimo Fini
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
15.03.2014

Paramilitari armati di C4 arrestati in Venezuela.

 
Tradotto e Riadattato da Fractions of Reality
 
Ryan Mallett-Outtrim (VA): Tre gruppi paramilitari sono stati catturati nello stato venezuelano di Carabobo, a seguito di una serie di sparatorie mortali durante le proteste di Mercoledì.
 
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Armi mostrate ai media statali dal ministro degli Affari Interni Rodriguez Torres (a destra) oggi. (AVN)
 
Il presidente Nicolas Maduro ha annunciato Giovedi che i paramilitari erano presumibilmente operanti nella capitale dello stato di Carabobo, Valencia. Almeno sei persone sono state trovate con esplosivo C-4 e armi da fuoco di tipo militare.
 
“Ci sono i cecchini che hanno ucciso i giovani studenti, motorizados [motociclisti], due sergenti della Guardia Nazionale [GNB] e il capitano che oggi siamo venuti a onorare”, ha affermato Maduro.
 
Le osservazioni sono state effettuate durante la visita di Maduro a Valencia per partecipare a un servizio per il defunto capitano GNB, Ramso Bracho.
 
“Era orgoglioso di essere una guardia nazionale … lui era un capitano rivoluzionario ed era consapevole dei rischi che stava [ prendendo ] difendendo il diritto alla pace del popolo venezuelano”, Maduro ha dichiarato.
 
Bracho è stato ucciso durante gli scontri di strada con i gruppi di opposizione.
 
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Altri due morti per sparatorie sono stati segnalati in città lo stesso giorno, uno era uno studente, Gesù Acosta. L’altro, Guillermo Sanchez è stato riferito, essere stato colpito da un proiettile vagante mentre pitturava la sua casa. Esistono affermazioni contrastanti da dove sia partito il colpo.
 
 Henrique Capriles ha accusato via Twitter Maduro per la morte di Acosta.
 
“Quanti altri morti e feriti, Nicholas? È nel governo la responsabilità della situazione del paese”, l’ex candidato presidenziale dell’opposizione ha twittato.
 
Un’altra morte è stata riportata a Merida oggi. Secondo la stazione televisiva comunità TatuyTV, 62 anni Jose Vallardez è morto di arresto respiratorio dopo essere stato ostacolato da una barricata.
 
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Oggi, il ministro degli Interni Miguel Rodriguez ha mostrato le armi ai media statali sequestrate ai gruppi anti-governativi, dopo oltre un mese di proteste a livello nazionale e di violenza anti-governativa.
 
“Questa è una mostra degli strumenti utilizzati dai manifestanti “pacifici” dell’opposizione venezuelana”, ha dichiarato Rodriguez.
 
Secondo l’agenzia di stampa statale AVN, armi da fuoco, coltelli, esplosivi improvvisati e il C-4 sono stati mostrati.
 
“Il Venezuela è stato sottoposto a una forma di violenza che è stata praticata in altre parti del mondo con l’unico scopo di rovesciare i governi” ha dichiarato il ministro degli interni (Miguel Rodríguez Torres).
 
Maduro ha anche annunciato oggi che il governo nazionale ha creato un piano per rimuovere i gruppi violenti dalle zone con barricate. Il presidente ha osservato che le zone più colpite sono quelle della classe media e superiore della società. Ha inoltre affermato che “i gruppi di destra e i gruppi armati hanno afflitto le comunità”.
 
Il presidente non è andato nei dettagli di come verranno rimossi i gruppi.
 
“Noi libereremo le barricate criminali e tutte le aree residenziali delle classi medie e superiori – che sono state le principali vittime di questo tenativo di  colpo di Stato.“, ha affermato Maduro.

Bombe liberatrici

ci bombardano e noi ringraziamo. Si può essere più dementi? Ma viste le rivoluzioni colorate, noi fummo forse tra i primi esperimenti….
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La Seconda Guerra Mondiale fu una “missione di pace” ante litteram.
Giorgio NATOlitano dixit.
“Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano si è recato a Cassino, in provincia di Frosinone per partecipare alla cerimonia di commemorazione del 70° anniversario della distruzione della città, in piazza De Gasperi alla quale ha preso parte anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Il 15 Marzo del 1944 dopo un mese dalla completa distruzione dell’abbazia di Montecassino, le forze alleate sganciarono sulla città mille tonnellate di bombe e milleduecento di proiettili. Dopo otto ore di bombardamenti la città fu totalmente distrutta.
(…)
“Sono qui per rinnovare l’omaggio della Repubblica per un sacrificio terribile che viene riconosciuto a Cassino e al territorio. Omaggio per lo straordinario tributo di fatica e di sangue con cui combatterono per liberazione di Italia e Europa. Anche a distanza di 70 anni nella memoria di qualsiasi donna o uomo nato qui è impressa la storia terribile che deve essere tramandata alle nuove generazioni. Memoria che deve servire per ricordare l’irrazionalità della guerra. Il tema non può essere su chi ha aveva ragione, se è stato un errore o meno bombardare l’abbazia ma va considerato il fine che è stato raggiunto” ha detto Napolitano ricordando il sacrificio degli eserciti stranieri tra i quali i polacchi.
E’ un capo dello Stato commosso che ricorda come “io stesso ho subito i bombardamenti su Napoli e che sapevamo che quello era il prezzo da pagare per liberarci dal nazifascismo e per questo accogliemmo quelle bombe come liberatrici”.”

Il volo 370 è stato dirottato con un sabotaggio Elettronico di un AWACS ?

Tradotto e Riadattato da Fractions of Reality
 
Le foto dei due uomini, che avrebbero viaggiato con passaporti rubati sono ovviamente photoshoppate.
La spiegazione che si ipotizza per la scomparsa dell’aereo è che si sia trattato di un dirottamento con hacking elettronico, effettuato da un aereo AWACS (Airborne Warning e di controllo).
 
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Le foto che vediamo sono prodotte con Photoshop. Date un’occhiata alle loro gambe. Un chiaro esempio di manomissione digitale..
 
I militari malesi hanno tracciato l’aereo un’ora intera con il radar militare dopo la “scomparsa dal radar civili perché anche con i transponder spenti l’aereo può essere seguito “. Il radar è il radar, non ha bisogno di un” transponder “per tenere traccia di un aereo.
 
In ogni caso, l’aereo ha fatto un inversione a U ed è stato “avvistato l’ultima volta dall’altro lato della Malesia.” E’ stato fatto un errore nel dire che stava “volando basso”, quando era ancora a 29.500 piedi, di gran lunga un’altezza superiore a quella necessaria per essere visualizzato sul radar. Questa falsa notizia è stata messa in giro per ingannare la gente e portarla a credere che fosse “scomparso” dal radar. Un sacco di bugie sono nate e sono venute fuori su come sia possibile che un aereo sparisca dal radar civile a causa del “transponder spento”. Naturalmente è una balla: un radar è un RADAR e solo gli aerei di linea commerciali hanno un TRANSPONDERS, gli AEREI PRIVATI NON HANNO TRANSPONDERS nella maggioranza dei casi. I Radar infatti sono lì proprio per evitare che aerei privati ​​possano incrociare la rotta di altri commerciali. Se un radar può vedere un aereo privato che non ha il transponder certamente può vedere un jumbo jet enorme. A questo pnto possiamo prendere le notizie relativa al discorso radar-transponder come una grossa bugie.
 
Ma l’aereo E’ scomparso dai radar civili, anche se il radar militare ha tracciato il volo per un’ora intera dopo che era scomparso dai radar civili, secondo le ammissioni dei militari malesi.
 
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Che cosa potrebbe aver fatto sparire dai radar civili, a 36.000 piedi di quota, ma ancora visibile sul radar militare, l’aereo MH370?  Solo una cosa, l’interferenza di un aereo US Air Force AWACS.
 
Il fatto che questo jet sia scomparso dai radar CIVILE mentre è rimasto visibile sul radar militari più tecnologicamente avanzati dimostra abbastanza incontrovertibilmente che quello a cui abbiamo assistito è stato un dirottamento ad opera di un AWACS, proprio come abbiamo visto l’11 Settembre. In quel caso gli aerei AWACS sono stati visti su molti video, in osservazione mentre gli aerei(?) si schiantavano sulle torri.
 
Una volta che l’aereo era volato abbastanza lontano ad ovest, l’Awacs è stato in grado di inceppare sia i radar civili che quelli militari, probabilmente perché l’aereo era entrato in una zona in cui l’angolo di entrambi i segnali in ingresso consentiva una cancellazione simultanea dei segnali. Ecco dove l’aereo finalmente è “scomparso” per sempre, un’ora dopo l’atto “ufficiale” di scomparsa. La “scomparsa” finale è avvanuto mentre era a 29.500 piedi di quota.
 
In questo scenario, abbiamo un evento molto strano: l’aereo che ha fatto un inversione a U ed è volato in un’altra direzione per un’ora intera, finalmente anche questo aspetto è stato adesso ammesso. Questo supporta la storia Awacs.
 
Ovviamente la storia del photoshopping falso dei “terroristi” supporta ulteriormente la storia Awacs. I telefoni cellulari suonano ancora, che sarebbe possibile solo con un atterraggio sicuro. Anche questo supporta la storia degli Awacs
 
Manca la vicenda della scatole nere; anche questo supporta la storia Awacs (l’aereo è ovviamente intatto)

Le false flag dell’ambasciata USA in Ucraina

marzo 15, 2014
 
Gordon Duff New Oriental Outlook 15/03/2014
 
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Prove, come i messaggi di posta elettronica intercettati da “Anonymous Ucraina” e interviste ad agenti delle operazioni speciali USA, hanno portato alla scoperta dei piani per inscenare attacchi terroristici in Ucraina da attribuire alle forze speciali russe. Nella serie di messaggi di posta elettronica diffusa il 12 marzo 2014, tre in particolare spiccano. Implicano il tenente colonnello Jason Gresh, assistente dell’addetto presso l’ambasciata degli Stati Uniti a Kiev e il colonnello Igor Protsik, direttore della Divisione cooperazione bilaterale dello Stato Maggiore Generale delle forze armate dell’Ucraina. Le e-mail delineano un piano per attaccare una base aerea ucraina, con tanto di mappe, in cui degli aerei verrebbero danneggiati. Altre operazioni vi sono descritte. Una cosa è chiara, gli attacchi devono essere attribuiti alla Russia. Ciò viene indicato ripetutamente.
Un nome, “Capo Mike”, che si definisce coordinatore operativo di un gruppo terroristico false flag,  noto ex-SEAL della marina statunitense con un passato presso il dipartimento di Stato degli Stati Uniti e di contractor presso le basi aeree in Baluchistan/Pakistan sospettate di narcotraffico. Questo è il testo della prima di tre email:
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Vassilij è necessario essere rapidamente proattivi a Melitopol. Vi è la 25.ma aerobrigata. Deve riguardare i nostri amici e bravi vicini. Penso che tu mi capisca. Basta procedere con attenzione e cautela. La 25.ma è in disarmo, quindi non faremo molti danni agli aeromobili. C’è già un aereo danneggiato che può servire. La matricola l’ha data Jihni. Ricorda, è necessario che tutto appaia  come un vero attacco delle forze speciali russe. Il comandante della brigata è un uomo ragionevole.  Non sa i dettagli, ma in casi estremi, diteglieli. Come convenuto.
Col. Igor Protsik
Direttore della divisione di cooperazione bilaterale militare
Direzione principale per la cooperazione militare e PKO
Stato Maggiore, Forze armate dell’Ucraina
tel +38044 481-5407
Cellulare +38067 407 97 40
La seconda e-mail viene ripresa dal colonnello Protsik, collegato alle “forze di sicurezza” statunitensi ed europee attive in Ucraina. Possiamo verificare l’identità di Pashà Tarasenko attraverso la sua carriera da ufficiale dell’esercito ucraino. “Capo Mike” è identificato come ex-SEAL dell’US Navy che, con linguaggio semplice, ha il compito di fornire armi ed esplosivi per ciò che è chiaramente un attacco sotto falsa bandiera a una base aerea ucraina. Per “rottami” s’intendono gli aeromobili senza manutenzione che da distruggere, come indicato sulla mappa comodamente in dotazione. I velivoli da distruggere sono cerchiati in rosso. Se qualcuno si chiede che tipo di incontri si facciano nei seminari del Center for Strategic Studies George Marshall di Garmisch, in Germania, l’elevato livello della collaborazione qui lo spiattella.
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Oleg, c’è urgente bisogno di fare rumore per conto dei russi presso l’aeroporto di Melitopol. Ciò  dovrebbe essere fatto entro il 15 marzo. Sam sa perché. Prima di tutto devi contattare Pasha Tarasenko. Tu lo saprai, è di Svoboda ed è utile. Prima devono arrivare 10-12 ragazzi dal Centro.  Veri combattenti di Trident. Capo Mike dovrebbe saperne. Sapranno i dettagli. Abbiamo bisogno che s’incontrino e forniscano tutto il necessario. Procedete con cautela. Parlate solo in russo. La 25.ma squadra compie missioni di combattimento, in modo da non far molti danni agli aerei. Vi sono molti rottami con cui potete fare di tutto. L’aereo danneggiato è specificato. E’ essenziale che tutto appaia come opera delle forze speciali del vicino. Ma senza cadaveri. Dammi ancora il vostro account. Il denaro arriverà in tempo, non ti preoccupare. Vedasi l’appendice. Questo è un esempio di azione. Le decisioni vengono prese in persona.
 
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La mappa allegata mostra la posizione degli aerei da distruggere.
 
La terza email proviene dall’ambasciata degli Stati Uniti direttamente per il colonnello Protsik. In essa, il tenente colonnello Gresh dalla sua casella email ufficiale del dipartimento di Stato, parla chiaramente di attacchi terroristici false flag, volti a realizzare determinati obiettivi, non solo con assalti militari del “Pentagono”, ma con incursioni supplementari di CIA o “Compagnia”, come si chiamata nel giro dei cocktail di Washington. Mi chiedo chi siano gli “amici di Washington”. I senatori McCain e Graham? Agiscono con l’approvazione del segretario della Difesa e del segretario di Stato? Sono loro, quando dicono di agire per conto di “amici di Washington?” Se tali amici non fanno parte della “catena di comando” supervisionata dal presidente degli Stati Uniti, allora le azioni descritte in questo ed in altri messaggi sono, difatti, un’insurrezione contro il governo degli Stati Uniti. Nel 1805, l’ex-vicepresidente degli Stati Uniti Aaron Burr (noto per aver ucciso in  duello Alexander Hamilton), tentò un’operazione simile contro il Messico. Burr fu accusato di tradimento, ma il caso fu archiviato quando il giudice della Corte Suprema, John Marshall, trovò il caso inconsistente per mancanza di “buone azioni”. Dalla così lontana prima operazione false flag, al terrorismo in Ucraina delle ultime settimane, licenziamenti e accuse dovrebbero colpire coloro che ne sono coinvolti e i loro “amici di Washington”, senza dover essere ignorate. Il documento incriminato:
 
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Igor,
Gli eventi accelerano in Crimea. I nostri amici a Washington si aspettano azioni più decise dalla rete. Penso che sia il momento di attuare il piano che abbiamo discusso ultimamente. Il vostro compito è causare certi problemi agli snodi dei trasporti nel sud-est, al fine di incastrare il vicino. Si creeranno le condizioni favorevoli affinché Pentagono e Compagnia agiscano. Non perdere tempo, amico mio.
Rispettosamente, JP Jason P. Gresh
Tenente colonnello, US Army Assistente dell’attaché dell’esercito,
Ambasciata degli Stati Uniti, Kiev Tankova 4, Kiev, Ucraina 04112
(380-44) 521-5444 I Fax (380-44) 521-5636
In un tribunale per crimini di guerra contro gli Stati Uniti, i loro alleati europei e i membri del regime attuale a Kiev, una condanna sulla base non solo dei documenti ma delle prove raccolte sugli ultimi fatti, sarebbe innegabile. Non saremo noi a condannarli, ma consigliamo un processo che comporterebbe l’applicazione regolare della Convenzione dell’Aja. Inoltre, è ragionevole presumere che un numerosi crimini siano stati commessi non solo contro il popolo dell’Ucraina e il governo della Russia, ma soprattutto contro gli Stati Uniti. Le prove sono nette e tutte disponibili. Vi sono ulteriori prove che collegano i gruppi che operano in Ucraina, chiaramente multi-nazionali, agli attacchi chimici in Siria per non parlare di altre operazioni accennate in questi documenti. Si fa riferimento ad operazioni militari con aerei da combattimento ucraini. Chi viene attaccato? Sotto quale autorità vengono inscenati tali attacchi? L’aviazione ucraina verrebbe usata da al-Qaida e amici statunitensi come il senatore John McCain, nel “supporto aereo ravvicinato” contro il governo della Siria? È possibile qualcos’altro?
Una nota finale: chi fornisce i cadaveri?
 
Gordon Duff è un marine veterano della guerra del Vietnam, ha lavorato sulla questione dei veterani e dei prigionieri di guerra ed è consulente sulla sicurezza di governi minacciati. E’ redattore e presidente del consiglio di Veterans Today, per la rivista online “New Oriental Outlook“.
 
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
 
In “Covert Operation”
 

10 farmaci noti provocano Cancro e Sterilità

L’#Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, in una nota informativa precisa i potenziali #rischi prodotti dal principio attivo contenuto nel farmaco #Muscoril che “se assunto costantemente, provoca un rischio di teratogenicità, embriofetotossicità/aborto spontaneo, compromissione della fertilità maschile e come potenziale fattore di rischio di cancro”.La stessa agenzia, infatti, consiglia un dosaggio limitato. Il medicinale non deve, quindi, essere usato per il trattamento a lungo termine di condizioni croniche ma deve essere limitato a 7 giorni per le formulazioni orali, e a 5 giorni, per quelle iniettabili. Inoltre la posologia non deve superare la dose di 8 mg ogni 12 ore, per le formulazioni orali, e di 4 mg ogni 12 ore per quelle iniettabili. Il Muscoril è solitamente prescritto per alleviare dolori muscolari, dolorose contratture, associate a patologie acute della colonna, negli adulti e negli adolescenti di età superiore a 16 anni.In pratica, quello che succede nell’organismo è che il tiocolchicoside si trasforma in una sostanza che può causare danni alle cellule: tecnicamente si tratta dell’aneuploidia, cioè un’anormalità cromosomica che a sua volta può determinare i rischi di cui abbiamo scritto.

Ecco quali sono i farmaci che contengono questo principio attivo e che sono in vendita in Italia.

Decontril
Miorexil
Miotens
Moveril
Muscoflex
Muscoril
Relmus
Sciomir
Strialisin
Teraside
Tioside

 

Volo MH370: Emergono particolari inquietanti e sospetti sui passeggeri.

 La società per cui lavoravano 20 ingegneri cinesi a bordo dell’Aereo scomparso.

Ecco l’esatta sequenza logica per dimostrare che le forze aeree americane hanno #dirottato il #volo #MH370 della compagnia aerea malese.

 1. In assenza di un sistema di tipo #AWACS in grado di monitorare con precisione un segnale ricevuto e lo spoofing di un segnale di ritorno (o di annullarlo), non si può sparire dai sistemi radar. Dopo la scomparsa dai radar civili, l’aereo è rimasto sui radar militari che hanno una capacità operativa ben superiore di quelli civili e funzionano meglio contro la tecnologia impiegata dagli AWACS per oscurare le tracce. Questo dice praticamente tutto.

2. L’Iran è un alleato della Russia. La Russia ha sistemi di tipo AWACS, ma non avrebbe cercato di incolpare l’Iran in un complotto terroristico con una storia di passaporti falsi supportati da foto stupidamente false. La Russia non lo ha fatto.

3. Cina e Malesia hanno anche loro sistemi di tipo AWACS. Dato che era un aereo malese volante con ingegneri cinesi, è sicuro pensare che né la Cina, né la Malesia abbiano fatto questo.

4. Israele vuole la guerra con l’Iran, e la CIA cova un piano terroristico con le foto orribilmente false per incolpare l’Iran. C’è chiaramente una cover-up in atto. Per coprire cosa ?

5. Il movente è militare ed il fatto che l’aereo sia scomparso dai radar civili, mentre era in piena altitudine di crociera, ma non dai radar militari è indicativo. In questo senso l’aviazione americana ha dovuto scegliere quali radar avrebbero ingannato con gli Awacs (c’è estrema difficoltà di coprire i segnali di più sistemi radar, contemporaneamente, a meno che non ci sia un allineamento fortunato dei segnali) e hanno semplicemente sperato che i militari malesi non se ne accorgessero. Un problema è venuto fuori poichè l’esercito malese non è così incapace come pensavano gli americani. Infatti il tracciato radar dell’aereo, sui radar militari, è stato visto anche 1 ora dopo la scomparsa da quelli civili.

6. La trama del terrore iraniano si adatta bene nella narrativa di oggi giorno. Ma dal momento che le foto sono false, chi li avrebbe costruite ? CHI VUOLE una guerra con l’Iran? La risposta è scontata.

 7. I telefoni cellulari dei presunti passeggeri morti stanno squillando da giorni. Adesso sappiamo che l’unica organizzazione al mondo che può dire dove siano localizzati è la NSA. PERCHE’ RIMANE IN SILENZIO?

Cerchiamo di fare deduzioni logiche: l’aereo è stato dirottato elettronicamente da coloro che finanziano la NSA quindi è naturale aspettarsi il silenzio della NSA su questo tema. Se quei cellulari fossero stati in dei bagagli smarriti, la NSA avrebbe detto subito, e anche la compagnia aerea avrebbe capito ormai, dove sono le borse, avrebbero sentito i telefoni squillare e avrebbero detto “ora sappiamo perché suonano.” E i telefoni non stanno suonando ‘a morto’ come può accadere con alcuni operatori americani. Addiritura, in una sola occasione uno dei telefoni dei passeggeri che è stato chiamato, ha risposto alla telefonata ma senza emettere un suono per poi riattaccare poco dopo.Eppure nonostante tutte queste evidenze, la NSA dice di non poter essere di aiuto.

Ultime considerazioni fino a quando non verrà trovato l’aereo.

Freescale Semiconductor è in realtà una grande azienda con molte divisioni.

Il tema centrale è che questi dipendenti (presenti sull’aereo) non lavoravano nel settore energetico,ma hanno lavorato con tecnologie militari avanzate. Un ramo dell’azienda è legato alla sicurezza dei dati e potrebbero essere stati impegnati su un progetto legato alla possibilità di aggirare lo spionaggio della NSA con tecnologie nuove con il fine di proteggere le loro comunicazioni. L’altro ramo dell’azienda lavora nelle tecnologie di occultamento per applicazioni invisibili.

Quando ero alla NSA, ho affermato più volte che i migliori team di progettazione consistevano in massimo 4 o 5 persone e non di più. Quindi l’aereo, ovviamente, non aveva a bordo tutte le persone di Freescale che lavorano nella stessa squadra sugli stessi progetti. Secondo notizie confermate, ci sarebbe stati circa 20 dipendenti, ovvero 4 o 5 squadre di ingegneri a bordo, assegnati a compiti diversi.”

 La mia ipotesi migliore è che le persone di questa società lavoravano sulla difesa. E ho una buona ragione per pensare ciò: La Malesia è un paese incredibilmente avanzata. Non verrebbe da pensarla così perché non ti è mai stato detto, ma la Malesia è infatti così avanzato un paese, a partire dai primi 90, che la maggior parte dei processori di Intel e AMD sono prodotti e progettati li. Quanto più alto si può arrivare in termini tecnlogici ?

Quindi per riassumere le ipotesi, qui abbiamo due paesi, Malesia e Cina, con una società di elettronica importante con a bordo molti ingegneri della Freescale Semiconductor. Non scarterei l’ipotesi che questo aereo sia stato fatto atterrare dai militare dagli Stati Uniti. E io scommetto che l’aereo è stato dirottato e fatto volare verso una pista di atterraggio da qualche parte. Ecco perché i telefoni cellulari ancora squillano e si può scommettere certamente che la NSA sa esattamente dove sono. Tutti gli aerei moderni possono essere controllati tramite telecomando, tutti hanno delle Back door e la NSA è lì solo per sfruttare queste vulnerabilità.

FONTE

 Tradotto e Riadattato da Fractions of Reality

http://www.informarexresistere.fr/2014/03/13/volo-mh370-emergono-particolari-inquietanti-e-sospetti-sui-passeggeri/

Aereo Malaysia dirottato per sequestrare alcuni passeggeri?

16 MAR 2014 18:44
 
1. FERMI TUTTI! C’È UNA SPY STORY DIETRO LA SCOMPARSA DEL VOLO MH330 DELLA MALAYSIA AIRLINES: SECONDO FONTI INVESTIGATIVE, POTREBBE ESSERE STATO DIROTTATO PER SEQUESTRARE QUALCUNO A BORDO. LA “FUGA” COPERTA POI DA AEREI MILITARI AWACS, IN GRADO DI NASCONDERSI AI RADAR E DI OCCULTARE IN PARTE CHI GLI VOLA ACCANTO – 2. UN GIALLO INTERNAZIONALE CON BREVETTI TOP SECRET, INGEGNERI HI-TECH SPECIALIZZATI IN MICROPROCESSORI E SEMICONDUTTORI. TRA I 227 PASSEGGERI, VENTI INGEGNERI DELLA FREESCALE SEMICONDUCTOR, SOCIETÀ STATUNITENSE PRODUTTRICE DI SEMICONDUTTORI CON SEDE AD AUSTIN, IN TEXAS, E FILIALI IN 19 PAESI, TRA CUI LA MALESIA – 3. PRESSO LA SEDE LAVORANO QUATTRO INGEGNERI CINESI AUTORI DI UN RECENTISSIMO E SEGRETISSIMO BREVETTO NEL CAMPO DELL’ELETTRONICA. IL VOLO ERA DIRETTO A PECHINO… –
 
SPY STORY SULL’AEREO SCOMPARSO
Alessandra Zavatta per www.iltempo.it
 
C’è una spy story dietro la scomparsa del volo MH330 della Malaysia Airlines. Un giallo internazionale con brevetti top secret, ingegneri hi-tech specializzati in microprocessori e semiconduttori, aerei fantasma per coprire quello che sembra sempre più un dirottamento.
 
È ormai accertato che i radar militari videro il Boeing 777 cambiare rotta all’1.30 di sabato 8 marzo, quando svanì dagli schermi dei rilevatori civili. Era trascorsa neppure un’ora dal decollo dall’aeroporto di Kuala Lumpur. Il jet stava sorvolando l’arcipelago vietnamita di Thu Chau dopo aver attraversoto il Golfo di Thailandia.
 
All’improvviso, dopo che il comandante Ahmad Shah Zaharie ha comunicato via radio «Tutto bene, buonanotte», il gigante dell’aria è svanito. Salvo poi riapparire sugli schermi dei radar militari e sul sistema satellitare Inmarsat che lo hanno visto tornare indietro, verso lo Stretto di Malacca, e volare verso ovest per cinque ore. Per 1.600 chilometri. Ad una quota e velocità compatibili con quelle di un aereo commerciale.
 
Spento però il trasponder, l’apparato che trasmette nome e marche (la targa ndr) dell’aereo. Attivo invece il sistema radio automatico Acars dei motori Rolls Royce, che ha trasmesso per un po’ i dati relativi al funzionamento (buono, pare) delle turbine. Quindi alla cloche c’era qualcuno che lo stava pilotando fuori rotta, volutamente o perché costretto.
 
In questo caso diventa strategico sapere chi c’era a bordo. Ed è quello che sta facendo la polizia malese. I due iraniani imbarcatisi con passaporti rubati, Pouria Nour Mohammad Mehrdad, 19 anni, e Delavar Seyed Mohammadreza, 29, sembra non abbiano contatti con il terrorismo internazionale: volevano emigrare in Germania e in Svezia, da clandestini.
 
A bordo c’erano molti ingegneri. Il cinese Yuchen Li, che aveva appena terminato un dottorato all’università di Cambridge e stava tornando a Pechino, dove il volo MH370 era atteso alle 6.30. Era considerato dai colleghi «una mente brillante, destinato ad una carriera di successo».
 
Cinesi 153 dei 227 passeggeri. Tra questi pure venti ingegneri della Freescale Semiconductor, società statunitense produttrice di semiconduttori con sede ad Austin, in Texas, e filiali in 19 paesi. Tra cui la Malesia, dove ha uffici nell’area industriale di Selangor, e Cina, dove è presente a Pechino, Tianjin, Chengdu e Suzhou.
 
Presso quest’ultima sede, secondo le notizie che rimbalzano da Internet, lavorano quattro ingegneri cinesi autori di un recentissimo e segretissimo brevetto nel campo dell’elettronica. Ingegnere, ma presso la Ibm, anche Philip Wood, 51 anni, texano, divorziato con due figli, appena trasferito dalla multinazionale proprio in Malesia. «Ansioso ma felice di iniziare il nuovo lavoro», ha spiegato il fratello James al Wall Street Journal.
 
Come ingegnere meccanico lavora inoltre Paul Weeks, 39 anni, neozelandese trasferitosi in Australia. Se il B777 non è esploso in aria a causa di un attentato terroristico (la pista islamica dei ribelli uighuri che vogliono lo Xinjiang indipendente dalla Cina, è ritenuta poco credibile dalla polizia), potrebbe essere precipitato in mare a seguito di un’avaria.
 
Ma potrebbe essere stato dirottato per sequestrare qualcuno a bordo, secondo fonti investigative. La «fuga» coperta poi da aerei militari Awacs, in grado di nascondersi ai radar e di occultare in parte chi gli vola accanto.
 
Le ricerche, da parte di 42 navi e 24 aerei, sono state estese all’Oceano Indiano. Geologi cinesi stanno comunque analizzando il terremoto di sabato scorso nel Golfo di Thailandia: potrebbe essere stato provocato dallo spostamento di un’enorme massa d’acqua se il gigantesco jet fosse precipitato in mare.
 
E DUE MILIONI DI PERSONE LO CERCANO ONLINE
Corrriere.it – Una ricerca senza precedenti. Non solo per l’area geografica coinvolta. Ma anche per gli uomini sul campo: più di 2,3 milioni di persone. Oltre alle 43 navi e ai 58 velivoli che stanno setacciando il Sud-Est asiatico, infatti, da alcuni giorni è possibile – da casa – dare una mano.
 
Una società statunitense ha messo a disposizione degli internauti i propri satelliti, puntati sulla zona in cui l’8 marzo si sono perse le tracce del Boeing 777-200 e attraverso il sito tomnod.com si può analizzare uno spicchio dell’area di ricerca, nel Mar Cinese meridionale. Le foto sono ad alta risoluzione e l’iniziativa è stata lanciata da DigitalGlobe, una società che vende immagini satellitari per uso civile. Gli utenti possono «taggare» le foto, che arriveranno poi, per un’ulteriore analisi, a un team di esperti e, solo successivamente, ai soccorritori impegnati nelle ricerche del velivolo. Fino a ieri erano più di 650 mila gli oggetti segnalati.
 
RADAR DRIBBLATI E SEGNALI SPENTI COSÌ UN BOEING PUÒ SVANIRE NEL NULLA
 
Ettore Livini per La Repubblica
 
Dirottamento? Suicidio del pilota? Atto terroristico? A otto giorni dalla sparizione del volo Mh370, sul caso è ancora buio fitto. I fatti certi sono pochi: il Boeing 777 con 239 persone a bordo è decollato da Kuala Lumpur alle 00.43 dell’8 marzo diretto a Pechino. Trentotto minuti dopo – in base all’ultimo segnale ricevuto – volava in direzione 40 gradi a una velocità di 471 nodi tra Malesia e Vietnam. Poi qualcuno ha «deliberatamente» oscurato i sistemi di segnalazione. E il jet è sparito, lasciando nella sua scia (rispuntata ieri fuori rotta, centinaia di miglia più a sudovest) qualche mistero e molti punti interrogativi. Eccoli.
 
COME FA UN AEREO A SVANIRE NEL NULLA?
 
Basta isolare elettricamente i sistemi di comunicazione di bordo: il transponder che rimanda i segnali al satellite, la radio che trasmette comunicazioni dell’equipaggio e dati tecnici a terra e alla scatola nera. Ma può farlo solo un esperto.
 
È POSSIBILE EVITARE I RADAR?
 
Basta dribblare le aree di cielo coperte da quelli a terra, in grado di localizzare l’aereo senza bisogno di segnali da bordo. Chi era alla cloche del volo Mh370 dopo l’inversione a U ha fatto così. Diverso il discorso sulle tratte oceaniche. Una volta sul mare, il traffico è gestito dai satelliti che hanno bisogno delle comunicazioni dal transponder per localizzarlo. Basta oscurarle e il gioco è fatto.
 
COME HA FATTO L’AEREO A SFUGGIRE AI CONTROLLI MILITARI?
 
I militari snobbano il traffico civile. E in qualche base (l’India lo ha ammesso ieri) i radar sono spenti per risparmiare. Se americani o cinesi avessero rilevato le anomalie, ben difficilmente le denuncerebbero, per evitare di svelare
le proprie potenzialità di intrusione e controllo in cieli stranieri.
 
COME SI È SCOPERTO CHE L’MH370 VOLAVA ANCORA SETTE ORE DOPO LA SCOMPARSA?
 
Seguendo i “ping”, segnali residui di funzionamento della strumentazione intercettati dai satelliti. L’ultimo impulso è stato alle 8.11 dell’8 marzo mentre l’aereo viaggiava verso ovest sull’Oceano Indiano, lontanissimo da dove lo stavano cercando.
 
DOVE È FINITO IL BOEING?
 
Nessuno lo sa. L’ultimo ping captato dai satelliti segnalava il jet tra Andamane e Turkmenistan. Se il serbatoio è stato riempito del carburante standard per un viaggio Kuala Lumpur-Pechino, l’Mh370 poteva arrivare in Pakistan, paesi del Golfo, India,
Giappone e Australia. Con il pieno, l’autonomia del 777 è di 14mila km. E potrebbe volare dalla Malesia fino all’Italia, alla Gran Bretagna, a Israele e a Los Angeles. Una volta sulla terraferma in aree urbanizzate, però, sarebbe stato facile individuarlo con i radar, specie dopo l’allarme.
 
CHI GUIDAVA L’AEREO DOPO LA SCOMPARSA?
 
Di sicuro una persona molto esperta. In grado di fare manovre sofisticate con il Boeing 777.
 
È POSSIBILE CHE IL PILOTA SI SIA SUICIDATO SCHIANTANDO L’AEREO IN MARE?
 
Sì. È successo nel ‘99 su un volo Egypt Air Los Angeles-Cairo con 217 passeggeri. Il comandante l’ha inabissato volontariamente di fronte alle coste del Massachussets. Il
primo pilota è in grado di isolare l’aereo chiudendo i canali di comunicazione.
 
MA PASSEGGERI E EQUIPAGGIO NON SI SAREBBERO ACCORTI DELL’INVERSIONE DI ROTTA?
 
Di notte e sul mare è possibile fare virate di 180 gradi (pochi gradi alla volta) senza che se ne accorga nessuno. Basta disattivare il sistema video della rotta. Resta inspiegabile però perché il pilota abbia volato per altre 7 ore senza mandare il jet subito in picchiata. Zaharie Ahmad Shah, il comandante dell’Mh370, aveva accumulato 18.360 ore di volo fino alla tragedia. La sua casa è stata perquisita ieri.
 
È PLAUSIBILE UN DIROTTAMENTO?
 
Non si può escludere. In teoria le porte della cabina di pilotaggio sono blindate dopo l’11 settembre. Ma minacciando il pilota o facendosi scudo di ostaggi, è possibile farsela aprire e prendere il controllo dell’aereo. Il pilota però dovrebbe avere il tempo di lanciare il Mayday. Se questa ipotesi fosse vera, gli autori del dirottamento sarebbero un gruppo con preparazione estremamente sofisticata.
 
DOVE POTREBBE ESSERE FINITO L AEREO DELLA MALAYSIA AIRLINES
PERCHÉ DIROTTARE UN AEREO E NON RIVENDICARE L’OPERAZIONE?
 
Ci sono due scuole di pensiero al limite del fanta-aviazione: perché il Boeing sarebbe stato nascosto su qualche pista remota per trattare la liberazione degli ostaggi o usarlo a fini terroristici (il 777 può atterrare anche su una pista in terra battuta in meno di 2mila metri). Oppure perché l’aereo – in volo verso qualche bersaglio strategico – sarebbe stato abbattuto dai caccia militari. Come accaduto forse l’11 settembre con lo United 93 caduto in Pennsylvania.
 
A BORDO C’ERANO PASSEGGERI CON PASSAPORTI FALSI. COME È POSSIBILE?
L’Interpol fornisce a tutti gli stati la banca dati dei documenti rubati (sono 40 milioni). I passaporti usati per il volo Mh370 erano in questo archivio. Ma molti paesi – tra cui la Malesia – non hanno i mezzi tecnici per fare le ricerche. Le fanno con regolarità solo Stati Uniti, Gran Bretagna ed Emirati Arabi.