La commedia degli euro-equivoci nel paese dei finti tonti

FRIDAY, 7 MARCH, 2014
 
Intervistato sul Corriere da Sergio Rizzo, l’ex ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomannispiega perché non ci sono scheletri negli armadi dei conti pubblici italiani. Solo che lo fa introducendo una distinzione tanto sottile quanto sconcertante: la differenza che passa tra illusionismo ed illusioni.
Leggete attentamente questo scambio tra Rizzo e Saccomanni:
 
La Commissione accusa l’Italia di non aver messo in campo riforme in grado di tirarci fuori dalla palude della scarsa produttività e della crescita inesistente.
«Il fatto è che loro hanno interpretato come stime i nostri obiettivi: due cose che sono evidentemente molto diverse. Nel documento di economia e finanza ho scritto che il governo italiano si poneva per il 2014 l’obiettivo di una crescita dell’1,1 per cento. E a novembre mi sembrava di aver convinto la Commissione e Olli Rehn che le misure previste dalla legge di stabilità e da altri provvedimenti avrebbero fatto ripartire la nostra economia a quel ritmo»
 
Un momento: Saccomanni vuol forse dire che il DEF è un libro dei sogni, e che tramite esso si è cercato di vendere alla Ue conti pubblici migliori del previsto? Perché se le cose stanno in questi termini, chiunque potrebbe presentarsi a Bruxelles affermando di vedere la crescita del Pil reale del 3%, ed i conti sarebbero magicamente a posto. Se tra il governo Letta e la Commissione europea si è realmente instaurato un “equivoco” di questo genere, ciò significa che siamo di fronte ad un problema psichiatrico, più che economico.
 
La realtà è che le ipotesi di crescita del Pil italiano sono apparse da subito molto, troppo ottimistiche, sia per la grandezza reale che (soprattutto) per quella nominale, come spiegato qui. Uscirsene ora dicendo che erano “obiettivi” anziché “stime” e che c’è stato un malinteso è semplicemente qualcosa di sconcertante, non troviamo altre parole. Sono mesi che è del tutto chiaro che per raggiungere nel 2014 una crescita del Pil nominale del 2,9% sarebbe servito un miracolo di accelerazione della crescita, e questo era noto a tutti, ma proprio tutti, incluso Matteo Renzi.
 
A proposito di equivoci, la Commissione Ue precisa quello che sapevamo da tempo: i fondi europei di coesione servono per lo sviluppo e non per ridurre le imposte, cuneo fiscale incluso. Bocciata quindi l’”ipotesi-Perotti”, rilanciata ieri tra le righe della famosa intervista nebbiosa di Piercarlo Padoan. Inoltre, la Commissione risponde di fatto anche a Saccomanni (che si era nel frattempo travestito da noeuro de noantri lamentando i “50 miliardi che ci siamo accollati” per salvare Grecia, Irlanda e Portogallo), precisando che dal rapporto di indebitamento pubblico sono escluse le erogazioni ai fondi di salvataggio ESM ed EFSF. Anche quello sapevamo da molto tempo, ma evidentemente gli italiani sono bravissimi a spararsi nei piedi (ed alle proprie cause, anche a quelle più fondate e legittime) con questo stato confusionale che sconfina nella malafede, e che è una delle facce del poliedro chiamatoitalianità. Restiamo il problema europeo, per manifesta incapacità a guardare in faccia la realtà. Non può che finir male.

La Russia tutela i suoi interessi nazionali: Putin dice no al Nuovo Ordine Mondiale dei Rothschild

Articolo di Giugno 2013, che però, può veramente aiutare a capire un poco meglio le dinamiche ucraine.
 
Staff IxR.
 
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Boris Berezovsky, il magnate russo in esilio, è stato trovato morto nella sua casa nel Surrey ,hanno riferito le agenzie di stampa.
Non c’erano informazioni immediate su come Berezovsky, che aveva 67 anni e che ha vissuto nel Regno Unito dal 2000, sia morto.
 
 
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La Russia Dice ai cittadini degli Stati Uniti di non mollare le loro armi: Abbiamo imparato dall’esperienza di combattere i progetti del settore bancario dei Rothschild!
QUANDO Putin è stato eletto presidente della Russia , nel 2000, la nazione era in bancarotta. La Russia doveva 16,6 miliardi dollari al  Fondo monetario internazionale diretto dai  Rothschild, mentre il debito estero alla controllata dai Rothschild di Parigi e Londra, il Club dei creditori era di oltre 36 miliardi di dollari.
Ma Putin ha approfittato del boom attuale dei prezzi mondiali del petrolio reindirizzando una parte dei profitti di Gazprom, il più grande produttore di petrolio della Russia al fine di pagare il debito del paese.L’aumento continuo del prezzo del petrolio ha notevolmente accelerato la capacità della Russia di ripristinare la sovranità finanziaria.
Nel 2006 Putin aveva pagato il debito della Russia con i Rothschild. La dipendenza finanziaria della Russia sui finanzieri mafiosi era ormai finita. Putin ha quindi potuto gettare le basi per ciò che diventerà lo slogan del suo Partito della Russia Unita: Il Piano di Putin significa vittoria per la Russia. Questo Slogan continua a provocare agitazione e tensione, tanto è vero che i Banchieri più importanti sono molto nervosi … dal 2007!~ politico Vel Craft
 
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Il Presidente dell’Islanda Ólafur Ragnar Grímsson ha fatto arrestare  10 banchieri di origine Rothschild.
I media russi hanno riferito che Berezovsky era stato trovato morto nella sua vasca da bagno nella sua casa Surrey alle 11 il Sabato e che i medici legali erano presenti.
L’agenzia di stampa Interfax ha citato un parente, il quale non ha fatto il nome, come dire che la morte  era avvenuta a casa sua.
E ‘anche stato citato un avvocato russo per Berezovsky, Alexander Dobrovinsky, che ha confermato come è  morto.
Berezovsky è stato a lungo un uomo ricercato in Russia ed è stato un avversario ostico del russo Vladimir Putin per più di un decennio. Egli ancora una volta è venuto alla ribalta l’anno scorso quando ha perso una azione legale di alto profilo contro il collega d’affari russo Roman Abramovich .
 
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Jacob Rothschild
In questo caso, Berezovsky ha sostenuto di essere stato intimidito dal sig Abramovich nel vendere le quote azionarie della società petrolifera russa Sibneft.
Berezovsky sosteneva di essere stato danneggiato per 3 miliardi di Sterline ($ 4,7 miliardi). Tuttavia, il giudice ha stabilito in favore del signor Abramovich, con una formula di giudizio sferzante nei confronti Berozovsky, dicendo che è un testimone “intrinsecamente inattendibile”.
Le spese legali di questo caso si pensa possano arrivare alla cifra 100 milioni di sterline e Berezovsky ha anche affrontato in passato  spese di altre battaglie giudiziarie perse, oltre ad un divorzio.
Berezovsky è un ex broker molto potente del Cremlino, che è venuto alla ribalta dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991 e l’ascesa di Boris Eltsin. Ma le sue fortune sono diminuite drasticamente dopo che Putin si è affermato come presidente russo .
Berezovsky aveva aiutato Putin nel salire al potere fino al 1990. Ma Berezovsky finì nell’opposizione e poi si auto impose un esilio dopo che il nuovo presidente Putin consolidò il suo potere nel 2000.
Berezovsky è sopravvissuto a numerosi tentativi di assassinio. Era strettamente alleato di Alexander Litvinenko , l’ex agente del KGB ucciso dal polonio nel 2006. Litvinenko, è stato asserito da alcuni funzionari della sicurezza britannici senza nome, fu ucciso per volere dello Stato russo .
 
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Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin
Tradotto e Riadattato da Fractions Of Reality

Lasciala andare come va…come deve andare….

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Sarebbe bello anche capire COME SI SIA REDISTRIBUITO….questo “US net worth” a nuovi record storici grazie al rigonfiaggio della Bolla Azionaria e di quella Immobiliare…
ma forse è meglio non chiedercelo e non saperlo…;-)
 
Economic Report: American household wealth grew $10 trillion last yearThe boom in the stock market and the recovery in house prices led to a nearly $10 trillion increase last year in the net worth of American households, according to data released Thursday…..
According to the release, household net worth rose 3.8% ($2.95 trillion)to a new all-time high of $80.66 trillion in the fourth quarter, following a 2.7% advance in Q3.
Total assets on household balance sheets rose 3.3% in Q4.
The value of household real estate rose 2.1%, while the value of corporate equities climbed 10.5% and the value of mutual fund shares advanced 5.5%. ……
 
Ed ancora…
 
 
Ma daiii??? Normalmente “il patrimonio netto” non cresce così in fretta? Tanto più con una Ripresa USA tra le più mosce, lente e squilibrate di sempre?….
Ma chissà come maiiii? ;-)…………………………
 
S&P 500 rebound from March 2009 lows joins small club of five-year-plus surges
 
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Rileggetevi ben bene i miei post:
E poi cantiamo tutti insieme sulle note di Irene Grandi…
 
….Lasciala andare come va
come deve andare
è una cometa che sa già
dove illuminare..
Incontrollabile
Imprevedibile
troppo indelebile nelle mie molecole
è così stabile
Irriducibile
ma così labile nel cielo come nuvole
Incontrollabile
Imprevedibile
troppo indelebile nelle mie molecole
è così stabile
Irriducibile
ma così labile nel cielo come nuvole
Lasciala andare come va
come deve andare
è una cometa che sa già
dove illuminare.. ….

Processo ai No tav. Dignità e ragione

http://www.tgvallesusa.it/?p=6438

E’ toccato ai primi cinque imputati la ricostruzione della verità. Alle domande insinuanti dei pm le risposte sono state precise, logiche, talvolta piccate e persino sarcastiche. Alle contestazioni di reato si è contrapposto l’orgoglio delle ragioni per cui ci si è opposti alla violenza di Stato.

 

di Fabrizio Salmoni

Aula bunker 7.3.2014.   Si è spezzata oggi con le testimonianze dei primi cinque imputati l’atmosfera opprimente che ci ha accompagnati fin dall’inizio del processo.  Non solo per quanto è avvenuto in aula quanto anche per le notizie dal congresso della Cgil che ha ufficializzato la posizione contro il Tav della maggioranza. Abbiamo finora dovuto assistere finora a schermaglie giustificate per lo più dall’accanimento dei pm nel voler circoscrivere il giudizio al singolo lancio di pietra; abbiamo ascoltato il vittimismo di agenti che in divisa ostentano arroganza, insensibilità e violenza ma in aula, nei loro naturali panni slandri da sottoproletari, si lamentano della “bua” che si sono fatti inerpicandosi nel fango della Maddalena e raccontano delle paure che li pervadono quando devono affrontare una moltitudine arrabbiata e motivata. Abbiamo ascoltato di lesioni refertate con tre giorni di prognosi poi decuplicate dai medici di polizia, di relazioni di servizio tutte uguali e quindi totalmente inaffidabili, di memorie che si offuscano quando si tratta di ricordare le violenze sugli arrestati o l’uso di armi improprie, di orari e circostanze contradditorie (es. di oggi, il celerino Emanuele Granato che ricorda di essersi fatto male a occhio e piede sinistro mentre tutti i referti parlano solo di piede destro…). Ne rimanevano ancora sette ma due erano assenti giustificati, gli altri cinque non si sono semplicemente presentati. I pm, forse sazi anch’essi di risposte sempre uguali, hanno dichiarato di rinunciarvi ma gli avvocati, soprattutto per guadagnare tempo, hanno chiesto che venissero ascoltati. Questa volta il Tribunale, apparentemente spiazzato, ha accolto l’istanza cosi prima o poi verranno convocati.

Con l’interrogatorio degli imputati si è aperta dunque una nuova fase del processo. Dalle loro voci si è finalmente appreso il contesto generale di quei giorni d’estate. Si è potuto parlare delle ragioni della resistenza con la dignità di chi sa di stare nel giusto. Con fermezza e persino con sarcasmo. Cosi Davide Zilioli ha contestato le foto e i filmati con competenza tecnica, ha posto nella corretta successione le fasi dell’aggressione poliziesca alla centrale elettrica il 3 Luglio, ha lamentato le modalità dell’arresto durante cui alla moglie è stato impedito di allattare la figlia neonata. Guido Fissore ha spiegato come non poteva provocare lesioni spingendo gli scudi con una stampella a punta imbottita, e ha contestato il senso dell’accusa di essersi travisato dopo due ore di fronteggiamento a viso aperto ricordando anche che l’area della Maddalena era stata concessa legalmente dal Comune di Chiomonte. Giuseppe Conversano racconta delle violenze subite dal presidio medico, denuncia violenze subite in carcere e il lancio di lacrimogeni ad altezza d’uomo.Tobia Imperato ha raccontato della Libera Repubblica della Maddalena come luogo di aggregazione e cultura, “…il momento più alto della mia esperienza politica“; ha rivendicato il diritto di reagire a un’aggressione illegittima, “… io facevo resistenza a viso scoperto e a mani nude ad una devastazione militare violenta. Io non ho tirato sassi, ma è giusto che se sei aggredito ti difendi. Hanno tirato ad altezza d’uomo su gente che non c’entrava niente.”  e alla richiesta del pm di sapere chi era andato con lui alla manifestazione ribatte senza celare una dose di disprezzo “Io faccio il bibliotecario, non la spia!“. Giorgio Rossettorimbecca la pm Pedrotta che lo definisce “professionista del disordine”. Tutti ribadiscono la legittimità della loro presenza sui luoghi degli scontri per protestare contro una illegittima violenza, cioè lo sgombero della Maddalena. Insomma, il quadro ha cominciato a completarsi. Poi bisognerà vedere se prevarrà la ragione dei cittadini o quella dello Stato. E intanto le cose cominciano a cambiare. (F.S. 7.3.2014)

Sistema elettorale: un po’ di luce nel buio delle parole (Parte I)

http://www.tgvallesusa.it/?p=6418

Mattarellum, Porcellum, Italicum: la politica italiana si arricchisce sempre di onomatopeici vocaboli per annunciare riforme elettorali risolutive che si rivelano inevitabilmente inefficaci. Senza pretesa di essere esaustivi per una materia così vasta, cerchiamo di capire qualche cosa in più per evitare di essere turlupinati (di nuovo) dal salvatore della patria di turno.

di Davide Amerio

Le democrazie moderne sono nate caratterizzate dal fatto di essere regimi rappresentativi.

Il rapporto che lega la rappresentanza e il sistema elettorale è molto stretto in quanto ai rappresentanti (eletti nelle assemblee istituzionali) viene demandata la “sovranità popolare” attraverso il meccanismo delle elezioni.

Sfatiamo subito una bugia che troppo sovente ci è stata propinata con leggerezza rassicurandoci su quanto sia meglio (giusto o efficace) un sistema elettorale piuttosto che un altro.

Non esistono sistemi buoni o cattivi in sé: ogni sistema privilegia un modello di organizzazione dello Stato. In Italia le regole elettorali non sono vincolate dalla Costituzione e non sono soggette, nel caso di modifica, alla rigidità prevista per la modifica della stessa (art. 138). E’ innegabile il rapporto tra sistema elettorale e il modello organizzativo e politico che si viene a configurare. Ciò significa che, a fronte di determinate modifiche di un sistema elettorale possono essere necessarie delle modifiche della carta Costituzionale per creare un modello idoneo e compatibile.

Teodori

Osserva Massimo Teodori (docente di Storia Americana e più volte Deputato del Partito Radicale):

Dal sistema elettorale dipende se ci sono pochi o molti partiti; se il governo è forte e stabile oppure debole; se gli elettori sono invogliati a votare secondo preferenze ideologiche o per soluzioni a problemi specifici; se si può dare più peso ai partiti o alle persone, e così via. In definitiva, la scelta di un sistema elettorale non riguarda gli esperti e i politici ma investe la vita di tutti noi perché condiziona il modo in cui si organizza la dimensione pubblica dell’esistenza (1)

La revisione dei sistemi elettorali è perciò connessa con la modifica di tutta la materia che regola le funzioni delle assemblee rappresentative e del governo nonché dei reciproci rapporti […] Apparentemente si tratta di soluzioni tecniche, ma in realtà la posta in gioco ha una portata fortemente politica sia per i cittadini sia per i partiti.(2)

Questa precisazione è importante per capire subito il nuovo pasticcio che si prospetta all’orizzonte con l’accordo Renzi-Berlusconi: proporre una legge elettorale che necessita di una modifica della Carta Costituzionale senza essere sicuri di avere la maggioranza per poterlo fare è un azzardo che rischia di produrre una riforma già zoppa in partenza.

E’ importante sottolineare come un sistema elettorale non sia solamente una questione tecnica di meccanismi matematici per attribuire i seggi sulla base dei voti assegnati dall’elettorato ma la sua struttura configura un modello politico piuttosto che un altro e la scelta della sua adozione costituisce un precisa volontà politica.

Dietro ogni soluzione si nasconde un concetto o un obiettivo che si vuole perseguire: il differente peso che si vuole dare alla “rappresentatività” o alla “governabilità”, per esempio, è una tipica antitesi tra il sistema proporzionale e quello maggioritario.

Ugualmente la soglia di sbarramento (limitazione verso i partiti piccoli per costringerli a coalizzarsi) oppure il premio di maggioranza (assegnazione ad un partito della maggioranza assoluta senza avere ottenuto la maggioranza dei voti) perseguono un differente obiettivo politico.

Giannuli

Scrive Aldo Giannuli (docente di Storia contemporanea all’Università Statale di Milano):

un sistema elettorale non è solo la formula matematica che trasforma i voti popolari in seggi, sicuramente questo è l’aspetto più importante del sistema elettorale, ma non è l’unico.

L’ampiezza delle circoscrizioni, la presenza o meno di voti di preferenza, il tipo di scelte sul diritto elettorale, l’età degli elettori, in alcuni casi il sesso, perché il voto alle donne è una conquista recente nel nostro Paese, è del 1945. L’insieme di queste norme forma un sistema elettorale. Bisogna dire che spesso è una stessa impostazione di principio: maggioritario, proporzionale, etc., può dare risultati molto diversi in base alla composizione con gli altri elementi del sistema. Influiscono poi altri aspetti, ad esempio la storia politica e la struttura del territorio. Non si possono inventare formati politici, come un sistema bipartitico o pluripartitico, se non ci sono le condizioni ambientali che favoriscano l’una o l’altra soluzione (3)

Oltre al sistema elettorale occorre affrontare, secondo  Teodori (che scrive queste cose nel 1993), altre tre questioni fondamentali per “recuperare il funzionamento democratico del paese e mettere tutti nella stessa condizione di uguaglianza di fronte alla prova elettorale” :

1) La riforma giuridica dei partiti

Devono essere sottomessi alle regole del diritto pubblico per tutelare la comunità nazionale e per impedire ogni sopruso interno da parte dei suoi membri. Non possono inoltre sottrarsi ad una regolamentazione con particolare riguardo alla selezione delle candidature, al fine di realizzare delle effettive riforme democratiche.

2) L’aspetto economico finanziario della politica (i costi)

Approvazione di un disciplina per il finanziamento pubblico dei partiti, sopratutto da parte dei privati che metta sotto controllo di autorità pubbliche neutrali le entrate e uscite dei partiti e dei candidati senza potersi rifugiare nello status speciale odierno

3) Regolamentazione dell’uso elettorale della televisione

Qualsiasi sistema, anche il migliore, sopratutto se di tipo uninominale, non può funzionare democraticamente senza che venga disciplinata accuratamente la radio e la televisione che rappresentano il canale principale tra eletto e elettore (4).

Sugli interessi di bottega che troppo spesso hanno guidato le “riforme” del sistema elettorale ce ne fornisce un quadro chiaro il professore Giannuli :

il ceto politico dal ’93 in poi, tutto il sistema politico dei partiti, ha cercato di realizzare un sistema elettorale il più possibile favorevole a sé e naturalmente questo alla fine ha prodotto dei compromessi molto pasticciati, è venuto fuori un insieme di norme incoerenti.

Per esempio io vorrei ricordare una cosa, nessun sistema costituzionale bicamerale adotta leggi maggioritarie, questo perché siccome il maggioritario ha un effetto moltiplicatore, per cui pochissimi voti possono produrre uno spostamento massiccio in termini di seggi, il rischio di un risultato difforme tra due camere, che porta all’ingovernabilità, è quello che sconsiglia di conciliare il sistema maggioritario e Parlamento bicamerale (5).

I sistemi elettorali in genere sono abbastanza semplici, hanno poche norme portanti, per cui non esiste l’effetto di ridondanza, se c’è un premio di maggioranza è inutile la clausola di sbarramento e viceversa, noi invece abbiamo creato un sistema in cui c’è un po’ di questo, di quello e di quell’altro, con il risultato di avere una legge assolutamente poco funzionale (5)

[…] tutto questo dice quale è il livello di dilettantismo e di impreparazione della classe politica, che lavora sulle leggi elettorali, conoscendo assolutamente poco il problema e facendo una serie di errori. La classe politica ha cercato di truccare la partita, questo è evidente, ma quello che deve colpire è che gli stessi obiettivi che la classe politica si riprometteva, prima di tutto il bipartitismo, sono stati regolarmente falliti (5).

Gallo

Ma quali sono i fondamenti che dovrebbe avere un buon sistema elettorale? Giorgio Gallo (Università della Pace di Pisa) ci fornisce alcuni spunti interessanti di riflessione:

1. Assicurare trasparenza e semplicità. Il sistema elettorale deve essere semplice da comprendere da parte dell’elettorato.

2. Garantire l’accuratezza. L’atto della votazione deve avvenire nella massima sicurezza: i singoli votanti debbono essere messi nelle condizioni di poter verificare personalmente che i loro voti siano stati correttamente contati.

3. Promuovere la competizione elettorale ed evitare distorsioni di parte. Il sistema non deve favorire nessun gruppo politico rispetto a un altro. In particolare, dovrebbe rendere praticamente impossibile l’elezione di una maggioranza parlamentare che disponga solo di una minoranza di voti.

4. Far sì che ogni voto conti. Un sistema non dovrebbe mai incentivare l’assenteismo; al contrario, dovrebbe promuovere la partecipazione (6).

Abbiamo sin qui trattato in breve le motivazioni politiche che stanno alla base della scelta di un sistema elettorale cercando di fornire indicazioni sulle potenziali ipocrisie dei partiti.

Alcune di queste motivazioni dovrebbero guidare la stesura di una legge che cerchi di sposare il miglior funzionamento dello Stato con la rappresentanza dell’elettorato ovvero un sistema democratico efficiente e credibile.

Nel prossimo articolo vedremo in dettaglio le regole fondamentali dei diversi sistemi elettorali e alcuni dei meccanismi utilizzati per calcolare la ripartizione dei seggi.

D. A. 08.03.14

(1) Come Voterai – Massimo Teodori – Stampa Alternativa 1993

(2) idem

(3) Aldo Giannuli – interventi sul blog BeppeGrillo.it

(4) Massimo Teodori op. cit.

(5) Aldo Giannuli – interventi sul blog BeppeGrillo.it

(6) Giorgio Gallo Università di Pisa – S

CGIL di Torino è No Tav

http://www.tgvallesusa.it/?p=6404

IV Congresso CGIL, due giorni sul filo del rasoio, ma passa l’odg No Tav.

di Massimo Bonato

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Era nell’aria già da diversi giorni, il IV Congresso che porterà alla elezione di tutte le cariche di categoria, direttivi e segretari del più grande sindacato d’Italia. In una giornata calda dei primi di marzo ha detto no al Tav, bisogna ridiscutere tutto.

Diverse le mozioni che esprimevano la contrarietà all’opera, alcuni come rete26, chiedevano di dare solidarietà agli arrestati per i fatti di terrorismo. Vince un emendamento secco che chiede di ridiscutere tutto. A niente sono valse le opposizioni della categoria FILLEA degli edili, la votazione è stata di 140 su 81, si devono bloccare i cantieri del TAV, soprattutto quello della Torino-Lyon e rimettere in discussione la fattibilità delle Grandi Opere.

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Favorevoli allo stop anche FIOM Torinese e Sinistra CGIL, da domani un nuovo ordine del giorno dovrà impegnare tutti nella discussione.

Vladimir Putin, il Più Grande Statista del Secolo e Perchè lo Amiamo

8 marzo 2014 Di FunnyKing

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Nota di Rischio Calcolato: siccome la consueta propaganda sussidiata italiana, sta dipingendo il Presidente della Russia come una specie di oligarca a capo di un potere corrotto che sfrutta i poveri cittadini russi , e siccome ho notato il consueto flusso di bimbiminkia che se la bevono e poi vengono anche a commentare su Rischio Calcolato (ragazzi miei, c’è fesssboooc per quello, non venite ad inquinare qui). Mi tocca per la terza volta spiegare perchè Vladimir Putin è lo statista del secolo, e perchè lo amiamo. Potrei sintetztizzare così : Vladimir Putin è il leader politico che più di tutti ha fatto il bene del suo popolo negli ultimi 100 anni (almeno). Mi potreste citare di grazia un leader occidentale anche solo paragonabile?
 
Nei giorni del ritorno di (almeno) una parte dell’Ucraina verso la Santa Madre Russia, vorrei (ri)spiegare per la centesima volta perchè Vladimir Putin è il più grande statista del secolo, ovvero l’uomo di stato che ha fatto più di tutti il BENE dei suoi concittadini.
 
Correva l’anno 1999 e nella Russia degli Oligarchi, ovvero dominata da ex funzionari del PCUS di un certo tipo e  finanziati da un certo tipo di banchieri, per le strade c’era il caos e la miseria. I cittadini di Mosca morivano di freddo per la mancanza di combustibile (no dico Russi senza combustibile?).
 
Putin, capo dell’ex KGB prende il potere con con un quasi-colpo di Stato senza grossi spargimenti di sangue e con un accordo (cioè o ti accordi o ti fucilo)  con l’allora presidente ubriacone Boris Elstin, mandato poi in vacanza a schiantasi il fegato in gloria a suon di Vodka e Puttane.
 
La prima cosa fatta da Putin una volta preso il potere è stato quello di sterminare e perseguitare gli oligarchi russi (alcuni giocano a Subbuteo in inghilterra ancora oggi, altri si sono accidentalmente avvelenati col polonio, altri ancora si sono presi il raffreddore in Siberia) e rimettere nelle a mani dello Stato o di suoi uomini di fiducia le grandi aziende ex sovietiche legate alle risorse naturali. Per il resto scegliete voi la storia di quest’uomo che vi piace di più, ma per quello che conta (per i Russi):
 
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Quello che vedete è il grafico del potere di acquisto reale dei cittadini russi.
 
Vogliamo dare una occhiatina alla disoccupazione:
 
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…. ovviamente questo è un post di parte, reazionario, fascista e razzista (mamma, butta la pasta)
 
E intanto i Russi ridono di noi e fanno shopping in via Monte Napoleone.
 
 p.s. l’attuale supposto leader NON eletto dell’Ucraina “occidentale” è esattamente il prototipo per formazione e origine del “certo tipo di Russi” che Putin ha sterminato. Dio Salvi gli Ucraini…. e non da Putin.
 
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IL PIANO DEL BILDERBERG PER DISTRUGGERE L’UMANITA’

Postato il Sabato, 08 marzo
 
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DI DAVE HODGES
 
 
Recentemente ho intervistato Daniel Estulin, autore di un futuro best seller: “Transevoluzione – l’imminente era della decostruzione umana”.
 
La nuova opera di Estulin si basa per lo più su un libro bianco del Bilderberg, che gli è stato passato da un informatore. Il documento era ricco di informazioni che indicavano la fine della razza umana come la conosciamo.
 
Hollywood prepara il pubblico Americano per l’inevitabile
 
Hollywood ha prodotto centinaia di film come Terminator, Blade Runner, e RoboCop, solo per citarne alcuni. In effetti, Robocop verrà ridistribuito nelle prossime settimane. Estulin sostiene che i robot o macchine umane rappresentino il futuro del mondo post umano. Sì, avete letto bene, presto potremmo trovarci a vivere in un mondo post umano.
Forse conoscete la nuova serie della FOX, Almost Human, in cui uno dei personaggi principali è un robot poliziotto. Nel prossimo futuro potremo osservare interazioni molto simili tra umani e non umani (es. Robocop).
 
Le regole sono per voi, non per me
 
Grazie alla transevoluzione esisterà una vera e propria “fonte della giovinezza”, dato che presto, con la trasformazione in robot, sarà possibile acquistare l’immortalità. Ma nessuno tranne la super elite potrà farlo.
La vostra esistenza, miei cari fratelli, sarà simile a quella osservata dai patiti di cinema nel film Man of Steel, nell’estate del 2013. Nei primi trenta minuti del film, scopriamo che tutti i cittadini di Krypton hanno alcuni geni “accesi” e altri “spenti”. E tutti, eccetto Superman, sono stati allevati artificialmente per scopi ben precisi. È ciò a cui l’umanità si sta sempre più avvicinando; se non sei parte dell’elite verrai allevato e se necessario instupidito, per servire ai loro scopi.
 
Lo scopo della distruzione dell’economia globale
 
Secondo Estulin la distruzione dell’economia mondiale non è un incidente o un calcolo errato o il risultato di qualche bravata politica. È una distruzione effettuata di proposito, assolutamente di proposito. La sua fonte al Bilderberg gli avrebbe riferito che i padroni di questo pianeta vogliono far collassare l’economia, ammassare le popolazioni e riempire le città di milioni di persone per poi sterminare gran parte dell’umanità.
 
Assieme a Estulin ho esplorato i metodi che la super elite potrebbe usare per sterminare il 90% della popolazione terrestre. Entrambi pensiamo che il metodo più probabile sia provocare una carestia. È un sistema pulito per uccidere, è rapido, lascerebbe il pianeta in buono stato e l’elite globale potrebbe creare il suo paradiso in terra.
 
Alcuni dei miei lettori e ascoltatori mi hanno chiesto perché mi oppongo tanto all’Agenda 21 e passo così tanto tempo a combatterla. A tutti voi rispondo che forzare l’umanità ad abbandonare la vita rurale e sub urbana per trasferirsi in mega città che diventeranno presto trappole mortali è qualcosa di molto vicino ai dogmi dell’Agenda 21 (es. Earth First) .
 
Monsanto: Il grande Satana della produzione del cibo
 
Poco tempo fa ho intervistato una mia cara amica, Barbara Peterson, che mi ha mostrato prove che dimostrano che la super elite sta usando gli OGM, che prima o poi ci uccideranno, non solo sugli umani ma anche per rendere sterile la nostra produzione di cibo. E poi, come per magia, durante il programma io e Peterson abbiamo ricevuto molte telefonate da allevatori di tutto il paese, che mi hanno confermato l’avanzamento della sterilizzazione sia dei raccolti che degli animali da allevamento.
 
Ma rendiamo merito a tutti i coinvolti. Monsanto non è l‘unica in questa cospirazione contro l’umanità. Nel capitolo due del libro, Estulin spiega come enormi multinazionali come Monsanto, Cargill, Archer Daniels stiano complottando per organizzare una carestia di massa sulla terra. Corporazioni ben note a tutti, ormai divenute un’organizzazione intricata e auto referenziale, che deciderà chi mangia e chi no, chi vive e chi muore.
 
Ma perché le mega multinazionali come queste e una piccola elite socio politica hanno il controllo del nostro cibo e delle basi dell’umanità? La risposta più semplice è “perché possono farlo”.
Alcuni studi hanno dimostrato che i globuli bianchi dei ratti nutriti con OGM, ad esempio con patate, hanno subito cambiamenti strutturali, che li hanno resi vulnerabili alle infezioni e alle malattie; la cosa potrebbe indicare un enorme fattore di rischio nello sviluppo di eventuali cancri, specie confrontando i dati con quelli di altri ratti, nutriti con patate non OGM. Le ricerche di Estulin indicano che il cibo OGM è una creazione della Fondazione Rockefeller, membro del Gruppo Bilderberg. Tutto questo è parte di un piano per il controllo totale dell’umanità. Tra l’altro, Barbara Peterson
durante l’intervista ha sottolineato che le patatine di Mcdonalds saranno presto tutte OGM.
 
Ingegneria Genetica
L’ingegneria genetica vuole prendere il controllo della natura, ridisegnarla e ricostruirla. La frase “giocare a fare Dio” viene fuori in quasi tutte le conversazioni sull’ingegneria genetica. Non è più roba da film di fantascienza. Non c’è niente di buono nell’ingegneria genetica, se pensiamo che questa generazione di bambini sarà l’ultima umana nel senso in cui definiamo la parola umano al giorno d’oggi.
Estulin ha documentato che gli insetti possono diventare armi, tramite una schedatura con chip, ed è il risultato di alcuni recenti progetti del DARPA. Gli umani saranno chippati molto presto, non necessariamente per combattere, ma allo scopo di trasformali in qualcosa di orrendo che servirà ai capricci dell’elite globale.
 
Uno Stato Basato sulla sicurezza nazionale
Al momento, tutte le comunicazioni in corso sul pianeta possono essere monitorate in tempo reale, e lo fanno per controllarci, per instupidirci, per lavarci il cervello, per influenzarci e per prevedere il nostro comportamento futuro. La super elite lo fa per evitare intromissioni nelle faccende della gente importante pensando troppo con la nostra testa. Un esempio molto semplice è nel fatto che un sempre maggior numero di aeroporti usa tecniche di scansione del viso per segnalare alla sicurezza persone arrabbiate, malevole, eccetera. Questa tecnologia è qui, adesso, ora.
Nel suo libro Estulin cita la Germania Nazista innumerevoli volte. Vede delle similitudini tra il controllo della massa dei Nazisti e il controllo che la super elite ha sulla razza umana. Al momento, l’America è il completamento, nel 21esimo secolo, di quello che Hitler, Stalin e Mao avevano tentato di fare con i loro regimi e genocidi.
 
Piano di fuga dalla terra se le cose si mettono male
Secondo USA Today di recente la Nasa ha rivelato che i rover robotici presenti su Marte hanno trovato segni di un lago vasto e ospitale che si estendeva sulla desolata superfice del pianeta, potenzialmente adatto allo sviluppo della vita, per secoli o anche più.
Grazie alla scoperta che su Marte la vita è possibile, l’elite potrebbe facilmente costruirvi una colonia grazie alla nanotecnologia! Nel mondo esistono ormai molte corporazioni private pronte ad andare su Marte entro cinque anni. Alcuni sostengono che il miliardario Robert Bigelow sia pronto a farlo anche adesso.
Pare che, se l’elite non riuscisse a sterminare l’umanità nel modo pulito e ordinato che hanno programmato, potrebbe essere necessario trasferirsi temporaneamente altrove mentre il lavoro viene completato in modo più “disordinato”. Secondo alcuni questo è il loro Piano B.
 
Un codardo nuovo mondo
Contrariamente a Huxley, non vedo niente di coraggioso in questo nuovo mondo. La nanotecnologia è una tecnica potentissima, che può separare e ricostruire la natura a livello atomico. Grazie a questa tecnologia, gli scienziati si comportano come Dio e manipolano la vita. Posso soltanto immaginare tutte le cose orribili che la nanotecnologia potrebbe fare alla razza umana.
Dalla follia della nanotecnologia non può uscire niente di buono. I piani dell’elite globale costituiscono un abominio di fronte a Dio.
In questo momento le elite stanno mettendo in pratica i loro Piani Prometei, che cambieranno il mondo e trasformeranno la vera essenza dell’umanità. Lo ripeto, sta succedendo. Ora!!!!
E che sia chiaro, la super elite sta cercando di diventare più potente di Dio. Controlla la razza umana in tutti i modi possibili e immaginabili. Persino il termine “teorici del complotto” è stato inventato dall’elite globale come strumento di marginalizzazione, per evitare che le persone credano alle teorie del complotto sulla schiavitù dell’umanità. Nulla di quello che succede nel mondo è un caso; è tutto parte di un grande disegno. Perciò non c’è speranza per l’umanità se non ci ribelliamo, battiamo  l’Agenda 21 e costringiamo a un cambiamento le leadership mondiali, e dobbiamo farlo ADESSO, prima che i meccanismi del controllo delle persone vengano messi in atto.
 
Cari compagni umani, non abbiamo cinque anni. Ve ne state lì seduti, a rischio non solo della vostra vita ma anche di quella dei vostri figli e nipoti, nati e non ancora nati. Ben presto diremo “Benvenuti a Krypton”, mentre gli umani saranno solo dei deboli cuccioli nel teatro della vita creato dalla super elite.
 
Dave Hodges
 
 
 
10.02.2014
 
Traduzione per www.comedonchisciotte.org  a cura di MARINA B

L’8 MARZO DI MEDEA

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DOMENICA 9 MARZO 2014

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Strappo qualche minuto all’urgenza del montaggio del nuovo docufilm. Mi ha preso un’altra urgenza. Irresistibile quanto la marcia di scarponi chiodati su corpi di donne che, simultaneamente, vengono compiante e celebrate dagli stessi marciatori.

La cosa che più colpisce, ma che rivela la realtà delle cose, è quest’otto marzo all’insegna di ipocrisia, infingardaggine, inganno e turpitudine. Emblematico di tutto questo è stato il trattamento, nei media di “sinistra”, della serie di assassinii successi proprio nei giorni del massacro delle mimose recise (rimarchevole eccezione l’articolo di Annamaria Ravera sul “manifesto” dell’8 marzo). Tg e giornali grondavano dolore e indignazione per le tre donne uccise dai rispettivi conniventi. E siamo d’accordo, pur turandoci il naso dal fetore di tartufismo e opportunismo. Silenzio totale negli stessi giorni, tranne un fugace e asettico accenno in ore tv e radio infrequentabili, sull’altrettanto, e forse più, efferato assassinio a Cesano Maderno del padre e marito, a coltellate dalla moglie e a martellate dalla figlia. Mentre del tutto sepolti da ignavia e cattiva coscienza rimanevano il figlio di 11 anni ucciso dalla madre con una forbice a Cosenza, le tre bambine di 3, 10 e 13 anni sgozzate dalla madre a Lecco, l’altro ragazzino di 11 anni, sempre nel cosentino, cui la madre ha tagliato la gola. Qui non si tratta di pari e patta. Qui si tratta di deontologia.

Ci si potrebbe chiedere come mai una stampa, intrisa di sadomasochismo e dedita agli orgasmi da cronaca nera (pensate ai plastici del rivoltante Vespa), non abbia valutato gli effetti che sulla sua credibilità potevano avere l’abbagliante evidenza dei due pesi e due misure. Ma forse ci fa caso solo qualche maniacale “complottista” che medita sulle tattiche imperial-neoliberiste di frantumazione dei tessuti sociali. Del resto, chi ha mai visto dalle nostre parti gli occhiuti affabulatori di statistiche sfornare un dato sugli infantici e omicidi delle donne. E tanto meno sul maternalismo, origine di un paternalismo a sua volta generatore di maternalismo, in un circolo chiuso che è il paradigma di base del capitalismo  con il suo ordinamento gerarchico e di sfruttamento?

Il vampirismo sulle donne di un sovrano quirinalizio, che sfrutta la drammatica ricorrenza per liberare la propria ossessione anti-Cinque Stelle, inveendo contro “le ingiurie e offese” alla virago che ha posto alla presidenza della Camera. Lo strepitìo “femminista” del coro dei Renzi, Alfano, sciacquette berlusconiane delle pari opportunità di poltrona, parlamento e governo tutti (salvo M5S), media unipartisan, che si nascondono tra le sottane ginocratiche mentre non hanno niente da dire o da fare sul 70% di medici obiettori di coscienza contro l’aborto, su una tirannia economica  che riconduce le donne alla schiavitù del focolare e dell’irrilevanza politico-sociale, su guerre, sanzioni, terrorismo prodotti dall’imperialismo e dai suoi sicari mercenari. Fenomeni che, nella prima fila dei genocidi, vedono disfatte donne e bambine. Genocidi coperti da pali mediatici delle rapine a mano armata nazi-alqaidiste, oggi in corso in Ucraina, Venezuela, Siria e mezzo mondo, tipo le illustri inviate del TG3 a New York, Kiev o Sebastopoli.

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Il mondo giusto per cui lottano coloro di cui mi sto occupando nel film, donne e uomini dei No Tav, No Muos, No a tutte le infamie che vengono perpetrate in primissima linea contro le generatrici di vita e di pace, saprebbe bene dove collocare le sue proteste, la sua ripugnanza, le sue lotte. In una Siria dei due milioni di rifugiati e delle decine di migliaia di uccisi (dove è la statistica sulla percentuale di donne?) nel quadro di spopolamento e saccheggio affidato a subumani alqaidisti. In un’Ucraina dove i massacratori nazisti, arruolati e diretti da uomini come Obama e da donne come Hillary Clinton e Victoria Nuland (“Vaffanculo UE” che  ti turbi davanti al connubio Grandi Democrazie-tagliagole hitleriani), assegnano le donne al ruolo di tessitrici di zattere per i naufraghi dei “mercati”.

 E qui ci si augurerebbe un po’ più di dinamismo di Putin nei confronti della salvaguardia delle donne russe dell’Est ucraino, almeno quanto sta facendo per quelle della Crimea, visto che si sa che fine faranno una volta che gli oligarchi designati dai nazi di Kiev le avranno inserite in mattatoi come lemaquiladoras di modello messicano. E’ lì che i grandi sostenitori dei diritti umani, nostri padrini, padroni e alleati, coltivano, con particolare accanimento, i diritti umani delle donne. E  vorrebbero restaurarli anche in Venezuela, dove le solite bande di lanzichenecchi imperiali dovrebbero riportare al 58% i poveri assoluti (di cui due terzi donne) che la rivoluzione bolivariana ha ridotto al 9,7%, ristabilendo le giuste misure del divario antropologico tra donne e uomini. Ne avete sentito far menzione l’8 marzo delle sinistre alla mimosa e delle destre pariopportuniste? Il meglio di uno Stato consustanziale con la mafia, mafia della cui visione del ruolo delle donne ci si può fidare.

Nel frattempo il biscazziere al top e il cucciolo mannaro ci stanno allestendo una legge elettorale (si fa per dire) che fa sembrare le manette ai polsi dei carcerati braccialetti di violacciocche e che consegnerà donne mute e disperse al meglio della più machista organizzazione sociale che si sia vista dai tempi dei campi di cotone.e delle risaie. Abbiamo avuto la donna fascista, austera fattrice e focolarina. Visto che il fascismo ha subito un’evoluzione tanto tecnologica quanto etica ed estetica, oggi abbiamo, ai piedi del sovrano plaudente, i mille fiori fioriti dalle pari opportunità: l’olgettina, la portatrice di chiappe televisive, l’esimia veterana attaccata coi denti allo scranno, la pifferaia delle aule cattoliche, la direttrice della voce del padrone armonizzata con quella di Rodotà, e qualche ex-operaia che è passata ai lavori socialmente utili, distribuendo 600 euro tra marito disoccupato, figli da istruire, anziano da assistere e un saltimbanco da Grand Guignol da guardare per qualche attimo in Tv.

Buon dopo-8 marzo.

Aula bunker, la parola agli imputati (video): la strana alchimia della Libera Repubblica della Maddalena

http://www.tgmaddalena.it/aula-bunker-la-parola-agli-imputati-video-la-strana-alchimia-della-libera-repubblica-della-maddalena/

 Il Video del 7 marzo, il maxi processo ai 53+1 notav per lo sgombero del 27 giugno e la manifestazione del 3 luglio 2011 passa dalla parte della difesa. Siamo sempre in aula bunker. (qui la trascrizione di tutta l’udienza) Passano al banco dei testimoni gli ultimi agenti “feriti”, poi le testimonianze di alcuni degli imputati: il FissoreVideoprimo è Guido Fissore ( Consigliere Comunale a Villarfocchiardo, Valsusa), nel movimento no tav da 12 anni, come egli afferma, mentre racconta con disinvoltura di aver fatto da scudo umano, durante lo sgombero, infastidendo l’avanzare delle truppe con una stampella (necessaria per temporanea invalidità) che ha toccato qualche scudo, e poi spiega come fossero organizzate le tende in quell’area che egli stesso aveva provveduto a regolarizzare, chiedendo il permesso al Comune di Chiomonte ed ottenendolo fino al 4 luglio, pagando regolare plateatico. E che il giorno dopo lo sgombero, nonostante l’accordo per poter ritirare il materiale, lo stesso Guido ha trovato fatte a pezzi, tagliate, forse anche sporcate con “materiale organico”. Mentre nell’area c’erano solo forze dell’ordine, e su questo Guido non ha “alcun dubbio”.

Il secondo Tobia Imperato, esponente storico della lotta al TAV e autore del libro “Le scarpe dei suicidi“, liberamente disponibile in rete anche in PDF.  Il libro racconta, con una precisa ricostruzione dei fatti che ne seguirono, della vicenda di Sole, Baleno e Silvano. Era il 1998, il 5 marzo a Torino furono arrestati tre anarchici, e lo squat nel quale vivevano venne chiuso dalle autorità, attaccando altre due case occupate. Edoardo Massari (Baleno), Maria Soledad Rosas (Sole) e Silvano Pelissero sono accusati dal PM Maurizio Laudi di essere gli autori di alcuni attentati, avvenuti in Val Susa, contro i primi cantieri del TAV. Tutti e tre si dichiarano estranei alle accuse avanzate nei loro confronti, ma il 28 di marzo Edoardo Massari muore impiccato nel carcere delle Vallette e l’11 luglio muore nello stesso modo anche Soledad, sua compagna, anche lei in stato di detenzione, presso una comunità. Sopravvive Silvano Pelissero, liberato nel 2002 quando la Cassazione riconosce l’inconsistenza delle prove (definite “granitiche” all’epoca dell’arresto) relative all’associazione eversiva. Una storia che non tutti conoscono. Peccato, perché è quando il passato viene dimenticato, cancellato o distorto, che la storia si può ripetere senza che alcuno se ne renda conto.

Guido e Tobia. Due protagonisti che ben rappresentano un movimento con componenti che, al di là delle più estreme diversità apparenti, si incontrano e si riscoprono simili e scelgono, ciascuno a proprio modo, di riscrivere la storia, dando vita a quella Libera Repubblica della Maddalena che ha visto nascere anche il nostro Libero TGMaddalena, in quel maggio del 2011 in molti hanno iniziato o continuato a credere che un mondo diverso fosse ancora possibile.

E lo sarebbe. Se solo fossimo capaci di andare oltre le etichette che ci hanno affibiato e  che ci hanno impedito di rappresentare l’altro come nostro simile apprezzandolo, se fossimo così audaci da andare OLTRE, vivendo la conoscenza e lo scambio come crescita e non la contaminazione come un pericolo quasi mortale, se non sentissimo sempre il bisogno di distinguerci da qualcosa o da qualcuno aggrappandoci a parole, status, brand o simboli e bandiere il cui senso e le cui regole sono sempre determinate da altri, se avessimo quella creatività per fare quel balzo ed imparare ad essere semplicemente parte di un tutto liberandoci da ogni visibile o invisibile muro o contenitore…. E se, infine, sentissimo la responsabilità di preservare quel tutto al di sopra di noi stessi, allora capiremmo. Faremmo davvero un salto di qualità.

Perché forse quelle giornate, lo sgombero e la manifestazione del 3 luglio, sono rappresentative delle loro tattiche e dei loro fini, la visualizzazione del conflitto, ma in realtà quel conflitto che mostrano non è che una minima parte della lotta al TAV, e di fatto assolve al ruolo di oscurare l’unicità dell’esperienza valorizzante per chiunque ne abbia preso parte, che fu la Libera Repubblica della Maddalena (qui alcuni video del TGMaddalena realizzati a maggio-giugno 2011, nella Libera Repubblica della Maddalena). Alla domanda del PM a Tobia, nel descrivere quell’esperienza dice : “la repubblica della maddalena che è un nome altisonante che evoca le repubbliche partigiane era un luogo d’incontro, io è da quando avevo 15 anni che faccio politica e sono fieramente anarchico e in tanti anni che ho partecipato ad eventi politici penso sia stato il momento più alto della mia storia personale perché c’era quest’unità di popolo, di persone, il terribile anarcoinsurrezionalista e la persona più semplice, il pensionato, il cattolico di base e si conviveva tutti insieme in un progetto che era quello di discutere di un mondo diverso in cui la terra non sarebbe stata oggetto di speculazione per fini di denaro e si sarebbe potuto ragionare in termini diversi, c’erano spettacoli, c’era convivialità, non c’era più il denaro, chiunque poteva mangiare e dava un’offerta, chi aveva di più dava di più, ho sentito il PM lamentarsi come fatto eversivo perché alla repubblica della maddalenanon poteva entrare la polizia, ma cosa ci entrava a fare? Non ci sono stati reati, niente, per la prima volta in uno spazio effimero, un prato di montagna, migliaia di persone convivevano pacificamente in armonia parlando di cose e opponendosi alla devastazione ambientale e non avevano bisogno di polizia perché non serviva.”
Sia Guido che Tobia raccontano di come si fosse deciso insieme, in assemblea la sera prima dello sgombero, di fare resistenza passiva confluendo poi tutti nel piazzale per farsi “portare via”. Non fu possibile. Perché prima ancora che le file di camionette da Via dell’Avanà raggiungessero il piazzale, un mezzo dei Carabinieri dotato di cannoncini aveva provveduto a rendere l’aria del piazzale irrespirabile, sparando a lunga gittata una quantità elevata di lacrimogeni, così da costringere l’abbandono del piano e la fuga stessa dall’area dove, come racconta Fissore, rimasero in pochi a smontare alcune tende. Compresa la sottoscritta, che ben ricorda quell’intossicazione da CS.
E mentre guido descrive accuratamente l’iter autorizzativo con il quale il Comune di Chiomonte, dietro regolare pagamento del plateatico, aveva concesso al movimento l’uso dell’area della Maddalena fino al 4 luglio, un altro teste, che non vedrete nel video, spiega come ha rifiutato l’interrogatorio davanti al GIP perché “dopo due o tre giorni di carcere alle Vallette, senza coperte, con 4 gradi in cella, dove bisognava scaldare l’acqua sul termosifone per poterla bere “ non era nelle condizioni psicofisiche per poter rispondere alle domande.
Le due facce della legalità, del rapporto con le istituzioni. Del vissuto con le istituzioni, o contro. Due approcci che si trovano insieme, dalla stessa parte. E condividendone i metodi e, nel tempo, una visione, magari sempre con punti di vista differenti, ma con uno spazio più ampio. 
E forse è questa vicinanza, questa comunanza, questo andare oltre che si è ricreato nella Libera Repubblica che, più di tutto, ha fatto paura.
E noi non abbiamo ancora saputo raccontarvi.
Provate a coglierne un po’ da queste testimonianze da questo video, proprio in quell’aula dove vorrebbero chiudere i nostri sogni e la nostra determinazione trasformandole in qualcosa che è “reato”, è “male” o addiritura “eversivo”, provate ad ascoltare quelle due voci che, là dove ci vogliono punire e isolare, tentando di dividere i buoni dai cattivi, sanno unirsi e insieme riaprire spazi liberi e rimettere quella libertà e quell’amore per la Terra che ci hanno spinti ad essere no tav, al centro delle nostre ragioni, e delle nostre azioni. Uscendo da ogni recinto. Incontenibili, contaminabili, contaminanti.

Simonetta Zandiri – TGMaddalena