YULIA TIMOSHENKO VUOLE STERMINARE LE MINORANZE RUSSE: INTERCETTAZIONE DEI SERVIZI SEGRETI RUSSI

la donna non si critica a prescindere, figuriamoci se è una martire tanto amata dall’Occidente e femministe al seguito

Cattura557
Citazione:
Нестор Шуфрич: «Я тебе вот что скажу. Конечно, я тебе союзник, не просто союзник… Вот мне сегодня говорили, утром было совещание с главами фракций, потом я с Виктором говорил. И Витя говорит: а что теперь делать с 8 миллионами русских, которые остались на территории Украины? Они же изгои!»Юлия Тимошенко: «Блин их расстреливать из атомного оружия!»

Read more: http://www.ntv.ru/novosti/868419/
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TYMOSHENKO : THE ‘JOAN OF ARC’ (SIC) OF THE WESTERN MEDIAS IS BECOME A MURDEROUS OLD WITCH READY TO ‘NUKE 8 MILLIONS OF RUSSIANS’ IN UKRAINE !!!

Karel HUYBRECHTS for PCN- INFO / 2014 03 24 / with RT – lucmichel.net – PCN -SPO /

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https://www.facebook.com/PCN.NCP.press.office PIH - KH tymoshenko wants to nuke (2014 03 24)  ENGL

Time to grab guns and kill damn Russians – Tymoshenko in leaked tape …

Audio on : http://youtu.be/6RxSzSWbcxo

Ukrainians must take up arms against Russians so that not even scorched earth will be left where Russia stands; an example of former Ukrainian PM Yulia Tymoshenko’s vitriol in phone call leaked online.

Tymoshenko confirmed the authenticity of the conversation on Twitter, while pointing out that a section where she is heard to call for the nuclear slaughter of the eight million Russians who remain on Ukrainian territory was edited.

She tweeted “The conversation took place, but the ‘8 million Russians in Ukraine’ piece is an edit. In fact, I said Russians in Ukraine – are Ukrainians. Hello FSB 🙂 Sorry for the obscene language.”

 THE FORMER UKRAINIAN PM HAS NOT CLARIFIED WHO EXACTLY SHE WANTS TO NUKE …

Shufrych’s press service flatly contradicted Tymoshenko, slamming the tape as fake. The press release reads “The conversation didn’t take place,” as quoted by korrespondent.net.The phone conversation with Nestor Shufrych, former deputy secretary of the National Security and Defense Council of Ukraine, was uploaded on YouTube on Monday by user Sergiy Vechirko.

The leaked phone call took placed on March 18, hours after the Crimea & Sevastopol accession treaty was signed in the Kremlin.

While Shufrych was “in shock,” Tymoshenko was enraged by the results of the Crimean referendum .

“It’s going too far! Bugger! We must grab arms and go whack those damn katsaps [a Ukrainian word used to refer to the Russians in a negative tone] together with their leader,” Tymoshenko said.

The ex-pm declared if she was in charge “they [Russia] would’ve never gotten Crimea, god dammit.”

Shufrych nade the valid point that Ukraine “didn’t have any force potential” to keep Crimea.

But Tymoshenko, who plans to run in Ukraine’s presidential election, expressed confidence that she would have found “a way to zap those assholes [Russia].”

“I’ll use all my connections, I’ll raise the whole world – as soon as I’m able to – in order to make sure.. Bugger!.. not even scorched earth won’t remain where Russia stands,” she promised.

Despite being incapacitated by spinal disc hernia the ex-PM stressed she’s ready to “grab a machine gun, you know what I’m saying, and go shoot this bastard [Putin] in the forehead.”

 THE ‘GAZ PRINCESS’ …

Tymoshenko rose to power as a key figure in the pro-European Orange Revolution in 2004, becoming Ukrainian prime minister 2007-2010.

She was imprisoned in 2012, under president Viktor Yanukovich, after being found guilty of exceeding her authority by signing a gas supply and transit deal with Russia.

The deal is claimed to have cost Ukraine’s national oil and gas company, Naftogaz, around US$170 million.

Tymoshenko served part of her seven-year sentence in prison before being relocated to a Kharkov hospital.

She was released immediately after the Kiev coup which ousted Yanukovich.

KH / with RT

http://www.lucmichel.net/2014/03/24/pcn-spo-tymoshenko-the-joan-of-arc-sic-of-the-western-medias-is-become-a-murderous-old-witch-ready-to-nuke-8-millions-of-russians-in-ukraine/

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taglio alle reti in Clarea. 2 notav a processo

martedì 25 marzo 2014

ore 9:00

aula 55

processo per 2 notav accusati di un taglio alle reti presso il cantiere in Clarea

Tribunale di Torino

Mezzi Pubblici che passano in zona:

Metro Fermata Porta Susa

Tram Linea 16 e su Corso Ferrucci
Bus Star 1 Fermata su Via Falcone Borsellino

Bus 56 Fermata Duchessa Jolanda

Tram Linea 9 e bus 68 & 55 su C.so Vittorio Emanuele, Fermata Falcone Borsellino


ascolta “il giornale malandrino

Si parlerà di Anarchia, Autogestione, Repressione, Tav ecc…

in onda tutti i venerdì dell’anno – o quasi –
(dalle ore 17:00 alle 18:30)
sui 105:250 fm di Radio Blackout Torino
ed in diretta in span>streaming

il giornale malandrino (gruppo facebook)

Radio blackout – il giornale malandrino (pagina facebook)

 http://www.notav.eu

ttp://www.notavtorino.org

http://www.notav.info//

Petizione alla Casa Bianca per l’annessione dell’Alaska alla Russia

Sul sito della Casa Bianca è stata pubblicata una petizione per l’annessione dell’Alaska alla Russia, che nel giro di 2 giorni ha raccolto 7.500 firme.

Affinchè le autorità degli Stati Uniti diano ufficialmente una risposta alla petizione, servono ancora 92.500 firme entro il 20 aprile.
“Votate per la secessione dell’Alaska dagli Stati Uniti e la sua annessione alla Russia”, – si legge nella petizione pubblicata il 21 marzo. Nel testo si afferma che “in antichità gruppi di vecchi siberiani russi avevano attraversato lo Stretto di Bering e iniziato a colonizzare la costa artica.”
La petizione fornisce inoltre informazioni enciclopediche secondo cui i primi europei ad esplorare l’Alaska nel 1732 erano stati proprio i russi.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/news/2014_03_23/Petizione-alla-Casa-Bianca-per-lannessione-dellAlaska-alla-Russia-5466/

La NATO e l’Ucraina

Rasmussen è un comico N.A.T.O.

Lunedì 17 marzo, il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha incontrato il ministro degli affari esteri ucraino ad interim, Andriy Deshchytsa, per discutere gli ultimi sviluppi degli avvenimenti in Ucraina, incluso il referendum che ha segnato il distacco della Crimea dall’Ucraina e la successiva adesione alla Russia.
Rasmussen ha tenuto a sottolineare che il referendum compromette gli sforzi diplomatici della comunità internazionale rivolti ad una soluzione pacifica della crisi ucraina ed ha ripetuto che la Nato è risoluta a sostenere con fermezza la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina, la sua integrità territoriale e l’inviolabilità delle sue frontiere.
I due interlocutori hanno confermato l’intento di consolidare la cooperazione della Nato con l’Ucraina nel quadro della Commissione Nato-Ucraina, rafforzando in particolare i rapporti con i dirigenti politici e militari ucraini, consolidando le capacità militari dell’Ucraina e organizzando addestramento ed esercitazioni congiunti. In tale quadro, Rasmussen ha precisato che la Nato coinvolgerà l’Ucraina nei suoi progetti multinazionali rivolti ad incrementare le capacità militari del paese.
Si tratta di un incontro molto significativo perché conferma che l’obiettivo finale del supporto occidentale all’Ucraina in questa drammatica e pericolosa crisi è l’allargamento della Nato ai Paesi ex-sovietici, in spregio degli impegni assunti nel 1990 dal segretario di stato americano James Baker con Mikhail Gorbaciov, e confermati dal ministro degli esteri tedesco Hans Dietrich Genscher al suo omologo russo, Shevarnadze, in merito al fatto che la presenza di una Germania riunificata membro Nato escludeva anche il sia pur minimo avanzamento verso est dell’organizzazione militare atlantica.
Un impegno, già disatteso con l’adesione alla Nato di Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria nel 1999, e poi di Slovacchia, Bulgaria, Romania e degli Stati baltici nel 2004, ma che finora non aveva mai toccato il territorio dell’ex-Urss.
Questo avvenimento segna anche un evidente mutamento, voluto o forzato, della politica tedesca, che ancora fino al 2008 si era opposta all’allargamento a Ucraina e Georgia del Patto atlantico: un fatto forse ancora più significativo e pericoloso perché, oltre a dimostrare che l’Unione Europea marcia a rimorchio della strategia nord-americana nei confronti della Russia, non può che suscitare in questo paese la pericolosa sensazione di un crescente accerchiamento da parte dei suoi tradizionali avversari occidentali, a partire appunto dalla Germania.

Nel centenario dello scoppio della Grande Guerra, queste modificazioni del quadro strategico europeo esigono una profonda riflessione da parte delle classi dirigenti di Paesi che, come l’Italia, non hanno mai voluto affrontare la questione di quale possa essere il ruolo della Nato dopo la fine della Guerra Fredda. Prima infatti di accusare di espansionismo la Russia di Putin, che tutela i suoi diretti e primari interessi strategici, a partire dall’accesso ai mari del sud, dovremmo infatti analizzare con oggettività l’espansionismo occidentale verso est, di cui la Nato è il principale artefice da un ventennio almeno.

G.C.
Fonte: www.clarissa.it
23.03.2014

LA NSA SE SERAIT INTRODUITE DANS UN SYSTÈME DE TÉLÉCOMS CHINOIS

Agence TEM/ Trans-Europa Médias

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https://www.facebook.com/trans.europa.medias.presse Logo der NSA National Security Agency der USA in einem menschlichen Auge das aus der Flagge der USA

Pas une semaine sans un nouvel épisode du feuilleton NSA …

Selon des informations affirmées ce samedi par le New York Times et le Spiegel, l’agence américaine de sécurité nationale NSA s’est introduite secrètement dans le réseau de communications du géant des télécoms et de l’internet chinois Huawei à des fins d’espionnage.

La NSA a accédé aux archives des courriels de Huawei, à des documents internes de communication entre des dirigeants de la compagnie, ainsi qu’au code secret de produits spécifiques de Huawei, affirment les articles des deux journaux basés sur des documents fournis – une fois de plus – par l’ancien consultant de la NSA Edward Snowden. “Nous bénéficions actuellement de bonnes capacités d’accès et possédons tellement de données que nous ne savons plus quoi en faire”, ont assuré des responsables de la NSA, selon un document interne cité par l’hebdomadaire der Spiegel.

Huawei avait démenti mi-janvier des informations selon lesquelles la sécurité de ses équipements télécoms pouvait être déjouée par la NSA. Il n’y a eu “aucun incident de réseau (de télécommunications) provoqué par des failles de la sécurité” des produits et infrastructures de Huawei, avait indiqué Cathy Meng, directrice financière du groupe, lors d’une conférence de presse à Pékin.

Elle était interrogée sur une enquête publiée fin décembre par le Spiegel, selon laquelle la NSA pouvait infiltrer les systèmes et produits de plusieurs grands groupes technologiques, dont Huawei et les américains Cisco et Juniper Networks.

Huawei, fondé par un ancien ingénieur de l’armée chinoise, s’était vu interdire l’accès à des projets d’infrastructures aux Etats-Unis et en Australie pour des raisons de sécurité, sur fond de crainte que ses équipements soient utilisés pour de l’espionnage ou des attaques informatiques… au profit de Pékin. Le culot de Washington est sans limite …

TEM / avec Belga – Der Spiegel / 23 mars 2014 /

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REVOLUTION GEOPOLITIQUE EN CRIMEE

EODE-TV / Avec EODE Press Office/ 2013 03 23 /

https://vimeo.com/89844682

https://www.facebook.com/photo.php?v=658829257497753 EODE-TV - LM GEOPOL révolution en Crimée (2014 03 23) FR

Luc MICHEL, administrateur-général d’EODE – Eurasian Observatory for Democracy and Elections – analyse le retour de la Crimée à la Russie. « Une révolution géopolitique » dit-il.

Filmé le 15 mars 2014, devant le Parlement de la République de Crimée, à Simferopol …

 UNE REVOLUTION GEOPOLITIQUE

« C’est tout l’Ordre post-soviétique en Eurasie depuis l’implosion de l’URSS – la « plus grande catastrophe géopolitique du XXe siècle » a dit Poutine – et la destruction de la Yougoslavie par les Occidentaux qui est remis en question. Depuis cette défaite immense de la “Russie géopolitique” – ce qu’était aussi l’URSS – la Russie a sans cesse reculé. C’est terminé. La Russie est de retour ! » dit encore Luc MICHEL.

 LA MISSION INTERNATIONALE DE MONITORING

DU REFERENDUM EN CRIMEE ORGANISEE PAR ‘EODE’

Luc MICHEL est en Crimée ces 14-18 mars 2014, où il dirige une Mission d’EODE.

Fin février 2014, refusant le nouveau gouvernement pro-occidental arrivé au pouvoir à Kiev par le putsch du 21 février, les élus du parlement de Crimée se sont prononcés en faveur du rattachement de la péninsule à la Russie et ont décidé que cette décision serait soumise à référendum parmi la population, majoritairement russophone, de la région. Les électeurs de la péninsule de deux millions d’habitants à majorité russophone, stratégique pour Moscou, ont le choix lors du référendum du 16 février 2014 entre un rattachement à la Russie ou une autonomie nettement renforcée.

Ce référendum, mécanisme essentiel de la Démocratie Directe, la seule réellement effective, dérange beaucoup. Aux grandes opérations diplomatiques des occidentaux pour délégitimer ce référendum correspond une campagne médiatique de même nature. Ainsi la presse des USA et de l’UE se répand en articles incendiaires sur le caractère douteux de ce référendum. Notamment écrit Libération (Paris), parce qu’il se ferait « en l’absence d’observateurs internationaux » …

Grossière erreur ! Et désinformation maladroite …

A la demande des autorités de la République autonome de Crimée et du Parlement de Crimée, et en raison de notre non-alignement et de notre expérience, EODE organise en effet  une MISSION INTERNATIONALE DE MONITORING DU REFERENDUM ces 14/15/16/17/18 mars 2014.

A noter que invitée l’OSCE a refusé par la voix de son président. De même que le Parlement Européen. Des instructions et même des interdictions de participer à notre mission ont été données dans de nombreux pays de l’UE. Et des pressions honteuses exercées sur des parlementaires – en Suisse, en France et en Irlande notamment – pour les faire renoncer à leur participation.

La mission d’EODE est pluraliste et non-alignée.

Elle est composée de députés de différents niveaux et d’experts, de différentes idéologies, de droite comme de gauche ou ne s’inscrivant pas dans la logique du système occidental, y compris des indépendantistes républicains (intéressés au premier chef par le processus) de Catalogne (Espagne) et de Flandre (Belgique). Il y aura notamment des élus et des experts de Belgique, Espagne, Pologne, Hongrie, Italie, Israël, Allemagne, France, Turquie, Russie, Kyrgistan, Belarus, Autriche, Finlande, Lettonie … Plus de 130 représentants (finalement) de pays étrangers ont observés le déroulement du référendum du 16 mars.

 EODE, UNE ONG NON-ALIGNEE POUR UN MONDE MULTIPOLAIRE

EODE est un Think Tank (spécialisé dans les analyses géopolitiques et idéologiques) et une Ong présente en UE, CIS, Afrique, qui pratique un « monitoring non-aligné », non liée aux organisations occidentales et opposée à l’idéologie occidentale, avec une expérience de près de 10 ans dans toute l’Europe de l’Est. EODE est aussi spécialisées dans les « républiques auto-proclamées » (Abkhazie, Transdniestrie, Nagorny-Karabagh), où elle a effectué missions et audit, notamment pour le Référendum de 2006 en Pridnestrovie (Transdniestrie ou PMR).

EODE procède de façon professionnelle (nous travaillons suivant les standards de l’OSCE) et son travail vise à soutenir la démocratie en action …

EODE Press Office

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LA PRESENCE RUSSE EN CRIMEE

EODE-TV / Avec EODE Press Office/ 2013 03 22 /

https://vimeo.com/89849474

https://www.facebook.com/photo.php?v=658816867498992 EODE-TV - LM GEOPOL la présence russe en Crimée (2014 03 22) FR

Luc MICHEL, administrateur-général d’EODE – Eurasian Observatory for Democracy and Elections – analyse les fondements de la présence russe en Crimée.

Filmé le 17 mars 2014, devant la Cathédrale orthodoxe Saint-Vladimir, à Sébastopol, République de Crimée …

 LA MISSION INTERNATIONALE DE MONITORING

DU REFERENDUM EN CRIMEE ORGANISEE PAR ‘EODE’

Luc MICHEL est en Crimée ces 14-18 mars 2014, où il dirige une Mission d’EODE.

Fin février 2014, refusant le nouveau gouvernement pro-occidental arrivé au pouvoir à Kiev par le putsch du 21 février, les élus du parlement de Crimée se sont prononcés en faveur du rattachement de la péninsule à la Russie et ont décidé que cette décision serait soumise à référendum parmi la population, majoritairement russophone, de la région. Les électeurs de la péninsule de deux millions d’habitants à majorité russophone, stratégique pour Moscou, ont le choix lors du référendum du 16 février 2014 entre un rattachement à la Russie ou une autonomie nettement renforcée.

Ce référendum, mécanisme essentiel de la Démocratie Directe, la seule réellement effective, dérange beaucoup. Aux grandes opérations diplomatiques des occidentaux pour délégitimer ce référendum correspond une campagne médiatique de même nature. Ainsi la presse des USA et de l’UE se répand en articles incendiaires sur le caractère douteux de ce référendum. Notamment écrit Libération (Paris), parce qu’il se ferait « en l’absence d’observateurs internationaux » …

Grossière erreur ! Et désinformation maladroite …

A la demande des autorités de la République autonome de Crimée et du Parlement de Crimée, et en raison de notre non-alignement et de notre expérience, EODE organise en effet  une MISSION INTERNATIONALE DE MONITORING DU REFERENDUM ces 14/15/16/17/18 mars 2014.

A noter que invitée l’OSCE a refusé par la voix de son président. De même que le Parlement Européen. Des instructions et même des interdictions de participer à notre mission ont été données dans de nombreux pays de l’UE. Et des pressions honteuses exercées sur des parlementaires – en Suisse, en France et en Irlande notamment – pour les faire renoncer à leur participation.

La mission d’EODE est pluraliste et non-alignée.

Elle est composée de députés de différents niveaux et d’experts, de différentes idéologies, de droite comme de gauche ou ne s’inscrivant pas dans la logique du système occidental, y compris des indépendantistes républicains (intéressés au premier chef par le processus) de Catalogne (Espagne) et de Flandre (Belgique). Il y aura notamment des élus et des experts de Belgique, Espagne, Pologne, Hongrie, Italie, Israël, Allemagne, France, Turquie, Russie, Kyrgistan, Belarus, Autriche, Finlande, Lettonie … Plus de 130 représentants (finalement) de pays étrangers ont observés le déroulement du référendum du 16 mars.

EODE, UNE ONG NON-ALIGNEE POUR UN MONDE MULTIPOLAIRE

EODE est un Think Tank (spécialisé dans les analyses géopolitiques et idéologiques) et une Ong présente en UE, CIS, Afrique, qui pratique un « monitoring non-aligné », non liée aux organisations occidentales et opposée à l’idéologie occidentale, avec une expérience de près de 10 ans dans toute l’Europe de l’Est. EODE est aussi spécialisées dans les « républiques auto-proclamées » (Abkhazie, Transdniestrie, Nagorny-Karabagh), où elle a effectué missions et audit, notamment pour le Référendum de 2006 en Pridnestrovie (Transdniestrie ou PMR).

EODE procède de façon professionnelle (nous travaillons suivant les standards de l’OSCE) et son travail vise à soutenir la démocratie en action …

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LA CRIMEE N’EST PAS UNE FIN MAIS UN EXEMPLE …

Luc MICHEL pour PCN-INFO / 2014 03 23 / avec KRIM24TV – lucmichel.net – PCN-SPO /

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PIH - LM l'exemple criméen (2014 03 23)  FR

La Crimée n’est pas la fin de la crise ukrainienne. Elle est au contraire un exemple, un modèle à suivre. Le Premier ministre de la Crimée, République désormais rattachée à la Fédération de Russie, a appelé le peuple ukrainien à méditer l’exemple de la péninsule qui “après le rattachement à notre grande patrie, la Russie, ne risque plus de goûter à tous les ‘charmes’ du fameux ‘choix européen'”.

Publié sur sa page Facebook et cité samedi par tous les médias ukrainiens, l’appel de Sergueï Axionov, diffusé également en vidéo, met en garde fort justement les Ukrainiens contre le volet économique, à venir dans quelques mois, de l’accord d’association signé avec l’UE vendredi dernier. Il dresse une image apocalyptique – mais hélas réaliste pour nos frères ukrainiens – des conséquences: “impôts d’un montant injustifiablement élevé, hausse des prix, inflation et montée du chômage, l’âge de la retraite porté au delà de l’espérance moyenne de vie”.

“Je vous appelle à vous opposer au choix fait à votre place par une poignée d’aventuriers politiques financés par les oligarques-compradores – une expression reprise directement d’un de mes éditoriaux, on me lit évidemment à Simferopol ou à Moscou – (…) à défendre vos droits et intérêts dont la réalisation, j’en suis profondément convaincu, passe par une alliance étroite avec la Fédération de Russie, alliance politique, économique et culturelle”a-t-il indiqué.

 LE SOULEVEMENT DU PEUPLE TRAVAILLEUR DE L’EST CONTINUE …

Ce Samedi, quelque 20.000 personnes (4.000 dit l’AFP qui divise systématiquement par cinq les prorusses et multiplie par dix les proMaidan) ont d’ailleurs manifesté à Donetsk, brandissant des drapeaux russes et, nouveauté, demandant le retour de Viktor Ianoukovitch, l’enfant du pays.

Ailleurs, à Odessa, Lugansk, Dniepropetrosk, Kharkov les manifestations prorusses n’arrêtent pas. Toutes demandent comme en Crimée un référendum …

 L’UKRAINE EN FAILLITE DE LA JUNTE DE KIEV SE PREPARE A LA THERAPIE DE CHOC DU FMI …

J’en fait le pronostic : bientôt des émeutes contre la misère imposée par la junte et le FMI dans les rues de Kiev et Lviv. Ce jour là les masques tomberont !

Le Premier ministre putschiste ukrainien Arseni Iatseniouk a annoncé ce dimanche qu’il ne se rendrait pas au sommet des grandes puissances du G7, lundi et mardi à La Haye (*), parce qu’il doit conclure ses pourparlers avec une mission du FMI à Kiev.”Hier, j’ai rencontré le ministre des Finances la mission du Fonds monétaire international. J’annule mon voyage à La Haye. Demain, il faut poursuivre les négociations pour mener à bien le programme prévu avec le FMI” – la junte n’ayant rien à dire – , a dit Iatseniouk en ouvrant une réunion du conseil des ministres putschistes.

Une mission du Fonds monétaire international se trouve depuis le 4 mars en Ukraine, qui lui demande au moins 15 milliards de dollars pour éviter la faillite. La même somme que la Russie proposait, sans conditions de choc … La phase de diagnostic sur les besoins réels de Kiev s’est achevée le 14 mars et les représentants du Fonds négocient depuis les conditions d’un prêt.

Jeudi, le FMI a fait état “d’importants progrès” mais souligné qu’il “restait du travail”, indiquant espérer conclure sa mission mardi. Le Fonds demande à Kiev des mesures d’austérité et notamment une réduction des subventions sur les prix du gaz pour la population, estimant que ces dernières représentent 7% du produit intérieur brut.

Moscou réclame elle la dette impayée du gaz, soit 3 milliards de dolars et le remboursement de 9 milliards de crédits et dettes diverses.

La faillite ce sont les ukrainiens qui vont la payer !

Luc MICHEL

(*) Barack Obama a invité les dirigeants du G7 (Grande-Bretagne, Etats-Unis, Allemagne, Japon, France, Canada et Italie) et de l’Union européenne à se réunir à La Haye, en marge du Sommet sur la sécurité nucléaire, pour un mini sommet anti-russe censé « débattre de la situation en Ukraine ».

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Un insetto ha imparato a mangiare i campi di mais Ogm

Nei campi degli Stati Uniti una bestiolina sta facendo secco (letteralmente) il mais Ogm studiato apposta per resisterle. Ricordate la diabrotica (foto), l’insetto che ha imparato a fare marameo ai campi di mais geneticamente modificato della Monsanto? Ebbene, ora la diabrotica è andata oltre. E’ in grado di mangiare (e danneggiare) anche a varietà di mais Ogm commercializzati da altri colossi dell’agrochimica quali Syngenta e DuPont. Lo certifica un articolo pubblicato pochi giorni fa dal Pnas: il bollettino dell’Accademia delle Scienze statunitense, mica il ciclostilato dei centri sociali.

Un passo indietro per capire. I mais Ogm che devono alzare bandiera bianca di fronte all’assalto della diabrotica hanno una cosa in comune. Il loro patrimonio genetico è stato manipolato in laboratorio inserendovi un frammento di patrimonio genetico del Bacillus thuringiensis, un batterio in grado di produrre sostanze insetticide. Sono cioè mais Ogm Bt. Esistono vari tipi di mais Ogm Bt, ciascuno dei quali è in grado di produrre una diversa sostanza insetticida.

La diabrotica (Diabrotica virgifera virgifera) è un insetto presente anche in Italia che depone le uova nel terreno: le piante mangiano le radici del mais. Gli adulti, nella seconda metà dell’estate, ne mangiano le foglie. Già da alcuni anni è nota l’esistenza di ceppi di diabrotica in grado di banchettare su piante di mais Ogm che esprimono tossina insetticida Cry3Bb1, come ad esempio la varietà Mon 863 della Monsanto.

La novità riportata dal Pnas è la scoperta di ceppi di diabrotica resistenti anche ad una diversa tossina insetticida, che viene chiamata mCry3A e che è propria di altri tipi di mais Ogm Bt: qui l’elenco completo; seguendo il link si nota che soltanto pochi sono stati approvati per la coltivazione e appartengono appunto a Syngenta e DuPont. Non a Monsanto.

Sempre sul Pnas si legge che la resistenza alle due tossine insetticide è presente contemporaneamente negli stessi ceppi di diabrotica. Ossia, sono stati trovati insetti in grado di mangiare sia mais Ogm che produce la tossina Cry3Bb1 sia mais Ogm che produce la tossina mCry3A.

Fin qui le notizie. Le considerazioni? Principalmente una: l’agricoltura che punta sugli Ogm è un’agricoltura di retroguardia. Negli Usa è il modello dominante da una ventina di anni; questo breve lasso di tempo ha consentito alla diabrotica di vincere. Del resto, la diabrotica non aveva scelta: o adattarsi e resistere alle tossine insetticide prodotte dalle piante, o perire.

Si è adattata. Per la cronaca, tradizionalmente la diabrotica viene combattuta con la rotazione delle colture: le uova vengono deposte nel terreno, le larve mangiano le radici del mais e se invece trovano quelle di un’altra pianta muoiono semplicemente di fame. E’ una tecnica in uso da secoli e funziona tuttora.

http://blogeko.iljournal.it/un-insetto-ha-imparato-a-mangiare-i-campi-di-mais-ogm/78938