Repubblica, il giornale del Pd

Riguardo allo scandalo mafia capitale ecco come titola in home

Roma, via un altro assessore “Basta, Marino fermi il malaffare”
La Meloni: “Pronta a candidarmi”

Forse sfugge a Repubblica che MARINO ha fatto quelle nomine? Che Marino ha confermato quei nomi finiti nell’inchiesta??
Non sapeva nulla e non c’entra nulla?
Fermi il malaffare??? Quindi Repubblica da per scontato che non ne faccia parte?

Campidoglio, Cutini lascia la giunta: “Basta con il malaffare”
Francesca Danese prenderà il suo posto. Il sindaco: ” Decisione condivisa, continuerò a collaborare nell’interessa della città”. Ma lei replica: “Mancava un progetto unitario. Non farò la consulente del Comune”

Il problema è la Cutini coinvolta nella truffa degli appalti??? NO, è che mancava il progetto unitario. QUI L’ARTICOLO
Sotto in home il tesoro di Messina Denaro eh già, lì sta la vera mafia, MICA NEI PALAZZI

Mentre quelli del Pd son tutti puliti, mafia capitale è sono un malinteso, secondo Repubblica, ecco che trova il vero BERSAGLIO. IL DRAMMA, lo scandalo
UN SINDACO CATTIVO E MALVAGIO perché parla di scie chimiche.

C’è da chiedersi PERCHE’ NON NE PARLINO STI BLASONATI PROFESSIONISTI DI REPUBBLICA, DATO CHE LE SCIE CHIMICHE SONO UN RISULTATO DI ATTI UFFICIALI, DI ACCORDI SCRITTI,
i giornalisti NON LEGGONO I DOCUMENTI FIRMATI DAL GOVERNO, CHE VI SONO STATE INPERPELLANZE PARLAMENTARI DI ESPONENTI POLITICI PURE DEL PARTITO DI REPUBBLICA SONO VISIONARI ANCHE LORO??????

Ecco l’articolo crociata contro il sindaco NON CONFORME – Alla faccia della tanto predicata tolleranza verso altri culti, manco fosse un satanista
Il sindaco-adepto di Scientology Video “Governo con le regole della setta”
A Resana (Treviso) convegni sulle scie chimiche, esoterismo e i comandamenti della “chiesa”

I pennivendoli di Repubblica hanno mai letto il decreto di Galli

Ecco una prova ufficiale. L’articolo 2, comma 2 della legge 5 gennaio 1994, numero 36 stabilisce inequivocabilmente:
«Con decreto emanato, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, dal ministro dell’ambiente, di concerto con il ministro dei lavori pubblici, ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400 (1), è adottato il regolamento per la disciplina delle modificazioni artificiali della fase atmosferica del ciclo naturale dell’acqua». fonte

tanti altri riferimenti normativi qui

L’OSCE, UNE ORGANISATION EN CRISE / SUR AFRIQUE MEDIA TV (16 NOV. 2014)

Les experts internationaux de EODE sur les médias …

EODE-TV & AFRIQUE MEDIA TV/

Avec EODE Press Office/ 2014 11 16)

 EODE-TV - EXPERTS lm OSCE EN CRISE (2014 11 16) FR

Intervention de Luc MICHEL, Administrateur-général d’EODE :

 Video sur le Website d’EODE-TV https://vimeo.com/114047240

 L’introduction  de Bachir Mohamed LADAN :

Luc Michel, la Russie critique ouvertement l’OSCE en Ukraine.

Pourquoi l’OSCE se retrouve-t-elle au cœur de la confrontation Russie-Occident ?

D’où vient cette OSCE, quelle est son histoire ?

Quand s’amorce le confrontation entre l’OSCE et la Russie ?

Pour conclure LM, crise de la Russie avec l’OSCE ou une OSCE en crise elle-même ?

 Il s’agit de la version COMPLETE (13 min.) de l’intervention.

Suite à des problèmes techniques lors du Duplex avec Charleroi-Brussels South, la dernière partie n’avait pu être diffusée dans l’émission.

 Filmé en duplex par EODE-TV

Diffusé sur AFRIQUE MEDIA TV

dimanche 16 novembre 2014 dans l’émission ‘Le Débat Panafricain’

présenté par Bachir Mohamed Ladan.

 EODE-TV / EODE Press Office /

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www.afriquemedia.tv

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LE CONGRES US VEUT UNE NOUVELLE GUERRE FROIDE / SUR LA RADIO IRANIENNE IRIB (14 DEC. 2014)

Les experts internationaux de EODE sur les médias …

EODE-TV & IRIB/

Avec EODE Press Office/ 2014 12 14/

EODE-TV - EXPERTS lm IRIB sanctions congrès US (2014 12 14) FR

Analyse de Luc MICHEL, Administrateur-général d’EODE :

 Podcast sur le Website d’EODE-TV https://vimeo.com/114477806

 Le commentaire d’IRIB :

« Entretien avec M.Luc Michel, grand spécialiste de géopolitique: “USA: le Congrès durcit les sanctions contre la Russie”.»

sur http://french.irib.ir/analyses/interview/item/352165-luc-michel,-grand-spécialiste-de-géopolitique

 Diffusé sur la Radio iranienne IRIB

Dimanche 14 décembre 2014

 EODE-TV / EODE Press Office

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EODE-TV sur Vimeo: https://vimeo.com/eodetv

WILLY TOSATO – Jena

WILLY TOSATO

willy tosato
BELLISSIMO CUCCIOLO DI CIRCA 9 MESI , TAGLIA CONTENUTA 11 KG TROVATO ABBANDONATO NEL BASSO LAZIO, CERCA UNA FAMIGLIA URGENTEMENTE, VERRA’
A AFFIDATO AL CENTRO E NORD ITALIA VACCINATO E CHIPPATO. X INFO CONTATTATEMI AL 333.4304962
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10205530847419719&set=a.10205530657734977.1073741930.1507929704&type=1&theater  

Jena

Seconda sfigata della notte… Jena. avete visto il suo video dove sputazzava e soffiava. Jena è sorda, Caracolla girando in tondo e crolla a terra. Ora è in stallo da Zia Noemi e mamma (che qui se la coccola). La vet. ha diagnosticato un problema da trauma (è l’unica che si è salvata di una cucciolata, i fratelli e sorelle sono stati uccisi da cani padronali.) Ora la stiamo curando, non sappiamo cosa le riserverà il futuro. E due…

https://www.facebook.com/LaGatteria/photos/a.200372869994024.48579.154667707897874/868011759896795/?type=1&theater  

ALF, bellissimo cucciolo di quasi 3 mesi

Sandybell Mantovani ha aggiunto 3 nuove foto.

ALF, bellissimo cucciolo di quasi 3 mesi, futura taglia MEDIA! Si trova attualmente a MONTECCHIO EMILIA (RE), cerca casa con urgenza! Dolce, buono, affettuoso e intelligente!
Obbligo di pre e post affido, sterilizzazione entro i 7 mesi!

Per info:
Associazione Cuore Animale
ass.cuoreanimale@libero.it
338/5265932
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10205404148732322&set=pcb.10205404152292411&type=1&theater  

ancora in cerca

Sportello a 4 zampe – Provincia di Perugia
24 settembre ·

troppo grande per essere amata
ATTENZIONE!!!
Condividiamo a più non posso, si trova in una situazione da cui bisogna toglierla al più presto.
I suoi proprietari non la vogliono più, per loro é “cresciuta troppo” quindi lei cerca urgentemente una casa con spazio per correre all’aperto e tanto Amore e Rispetto. Femmina taglia grande quasi due anni di età, molto dolce e giocherellona è buonissima, verrà sterilizzata GRATUITAMENTE. Si trova in Umbria, per una buona adozione è adottabile in tutto il centro nord.
Per informazioni: 3801993819 o contattare Lucia Rossi

E’ PRONTO IL DIKTAT DI DRAGHI: ITALIA E FRANCIA ABBATTANO IL DEBITO TAGLINO STIPENDI PENSIONI E SANITA’ O L’EURO SALTA

venerdì 12 dicembre 2014

FRANCOFORTE – Il presidente della Banca centrale europea si prepara a dire – ovvero a imporre – ai leader europei che parteciperanno al summit di Bruxelles della settimana prossima che è “necessario” – ovvero obbligatorio –  che alcuni Paesi facciano le riforme, pena l’inefficiacia del programma monetario per stimolare l’economia della zona euro. E che se non lo faranno, verranno pesantemente perseguiti.

Il prossimo 18 dicembre, Draghi – superando senza alcun titolo per farlo il limite del suo ruolo di governatore della Bce per assumere quello di leader politico a capo della Ue – solleciterà i leader tra cui il premier italiano Matteo Renzi e il presidente francese Francois Hollande a rafforzare le riforme e a contenere la spesa, come riferito all’agenzia Reuters da persone a conoscenza del pensiero di Draghi.

Dall’altro lato, Draghi vuole anche che la cancelliera tedesca Angela Merkel investa di più in infrastrutture e potenzi la domanda interna, ma sono inezie. Il bersaglio di Draghi non è la Germania.

E’ la situazione in Francia, Italia e Grecia che spinge Draghi a proseguire sulla via del ‘QE’, l’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce, che potrebbe dare nuovo slancio, almeno temporaneamente, alla fiducia dei mercati, sebbene non produrrà nè nuovi posti di lavoro nè sviluppo dell’economia.

Ma l’inquilino dell’Eurotower è convinto che il suo sforzo sarà vano se i Paesi non si impegneranno in modo più vincolante a riscrivere le norme soprattutto sul lavoro e il fisco. Come a dire: inasprimento delle tasse e precariato per tutti indistintamente, con stipendi da ribassare come minimo dle 30%, coem prevedono le teorie ultra liberiste che Draghi ha fatto proprie.

In pubblico, gli appelli di Draghi sono diventati sempre più forti e stonati: chi gli dà il permesso di farli, dato che non è stato eletto da nessuno ed è e rimane un banchiere?

Il presidente della Bce, il mese scorso, ha avvertito che una mancanza di cambiamento potrebbe danneggiare la “essenziale coesione” della zona euro, da cui dipende la sopravvivenza dell’euro. La mancanza di “coesione” sta a significare il fatto che alcuni stati potrebbero volontariamente o perchè costretti, lasciare l’euro.

La Francia, pur mostrando timidi passi avanti per rendere più flessibile la propria economia, si è ribellata alle regole europee di bilancio e, se non prenderà provvedimenti – fa sapere Draghi –  a marzo rischia una multa, che certamente sarebbe superiore ai 5 miliardi di euro. E altrettanto certamente, produrrebbe un tale sconquasso in Francia da far precipitare la situazione con l’accelerazione dell’uscita di Parigi dall’eurozona.

A Roma, il Parlamento ha dato il via libera al ‘Jobs act’ che però deve essere ancora implementato mentre oggi, in segno di protesta contro questa contestatissima riforma, alcuni sindacati sono in piazza in uno sciopero generale la cui adesione è confermata da più fonti essere stata del 70%. Altissima.

Inoltre, Draghi accuserà il governo Renzi di non rispettare il Fiscal Compact che i trattati prevedono entri in azione a partire dal 1° gennaio 2015. E il Fiscal Compact obbliga a tagliare il debito – nel caso dell’Italia – di non meno di 30 miliardi di euro l’anno per 20 anni. Assolutamente improponibile e inattuabile, ma Draghi vuole imporlo a Renzi a qualsiasi costo, anche a costo di diventare quello che già molti pensano: un dittatore.

Nel caso dell’Italia, inoltre, la multa per violazione del trattato del Fiscal Compact sarebbe di non meno di 4 miliardi di euro.

Max Parisi
http://www.ilnord.it/c-3882_E_PRONTO_IL_DIKTAT_DI_DRAGHI_ITALIA_E_FRANCIA_ABBATTANO_IL_DEBITO_TAGLINO_STIPENDI_PENSIONI_E_SANITA_O_LEURO_SALTA

Roma chiama, Venezia risponde. Come in una staffetta senza soluzione di continuità, le inchieste sulla corruzione italica si passano il testimone. Tocca di nuovo al bubbone tangentaro del Mose…

di Martino Villosio

Roma chiama, Venezia risponde. Come in una staffetta senza soluzione di continuità, le inchieste sulla corruzione italica si passano il testimone. Tocca di nuovo al bubbone tangentaro del Mose vomitare l’ennesima notizia su politici indagati. Si tratta dei due parlamentari del Pd Davide Zoggia e Michele Mognato. Entrambi deputati veneti, entrambi raggiunti da avvisi di garanzia per concorso in finanziamento illecito.

La procura di Venezia li ha iscritti nel registro degli indagati e valuta la loro posizione in relazione alla “famigerata” somma di 560 mila euro che sarebbe stata data dal patron del Consorzio Venezia Nuova Giovanni Mazzacurati all’allora sindaco della città lagunare Giorgio Orsoni per finanziarne la campagna elettorale. La notizia è stata anticipata ieri dal telegiornale delle 20 di La7. Sarebbe stato proprio Orsoni, dimissionario a giugno dopo essere stato messo agli arresti domiciliari, a riversare la responsabilità del finanziamento ricevuto dal presidente del Consorzio (incaricato di costruire la maxidiga del Mose) su Zoggia e Mognato.

Questi ultimi, a quanto si apprende, sono stati interrogati lo scorso martedì in Procura, nell’ambito della conclusione delle indagini che dovrebbero portare a processo l’ex sindaco, e avrebbero invece, a loro volta, scaricato ogni responsabilità sul loro accusatore Orsoni. “Non siamo mai intervenuti a sollecitare finanziamenti illeciti per la sua campagna elettorale”, hanno spiegato ai pm, negando di essere stati i destinatari finali del finanziamento in nero di 450 mila euro messo a disposizione da Mazzacurati sui 550 mila totali ricostruiti dai magistrati. Dei due indagati, il nome più pesante è senz’altro quello dell’ex responsabile organizzativo del Partito Democratico all’epoca della segreteria di Pierluigi Bersani (nonché ex candidato alla provincia di Venezia prima di diventare deputato) Davide Zoggia. Già nel giungo scorso, all’epoca del terremoto giudiziario sul Mose (per il quale l’ex governatore del Veneto Galan ha patteggiato due anni e 10 mesi di reclusione) Zoggia era stato chiamato in causa nell’inchiesta. Zoggia allora si dimise dalle cariche di segretario e componente della Giunta per le Autorizzazioni della Camera dopo l’uscita delle indiscrezioni che lo volevano coinvolto nell’inchiesta, in vista della pronuncia della stessa Giunta sulla richiesta di arresto sollevata nei confronti di Galan. Ma si era anche difeso con veemenza annunciando querele: «Qualsiasi tentativo di accostare il mio nome all’indagine della Procura rappresenta una mera illazione«.

Anche il nome di Michele Mognato era già uscito alla ribalta in relazione all’inchiesta sul Mose: all’epoca era segretario provinciale del partito. Stando a quanto spiegato da Orsoni ai pm (la notizia uscì già nel giugno scorso) i due, assieme al consigliere regionale del Pd Giampietro Marchese, lo avrebbero spinto a chiedere nuovi finanziamenti a Mazzacurati dicendogli «Guarda che il tuo concorrente Brunetta è in vantaggio e dispone di un budget, si dice, di un milione di euro. Fai la figura del pezzente, datti da fare». Orsoni sarà interrogato dai pm la prossima settimana e a questo punto potrebbe rischiare l’accusa di calunnia se le sue affermazioni non trovassero adeguato riscontro.

Fonte: Il Tempo

Vittime della caccia

ENRICO RIZZI – Partito Animalista Europeo
4 h · Modificato ·
Siamo a metà della stagione venatoria e le persone colpite in Italia dai fucili da caccia sono 62. Fra questi, 13 morti e 31 feriti sono cacciatori, mentre un morto (Vincenzo Ciancio, ritrovato cadavere a 85 anni nei boschi di Pietra Pica, in provincia di Potenza) e 17 feriti appartengono alla gente comune, cittadini che sono completamente estranei alla lobby di uccidere (dati forniti da Associazione Vittime della Caccia).
Come non dimenticare il recente ferimento di un bambino di sei anni e sua madre, raggiuti da alcuni proiettili vaganti mentre si trovavano nel giardino di casa, a Merate, oppure le due donne trafitte rispettivamente alla testa e alle gambe da raffiche di piombo esplose durante la preapertura di settembre, nel grossetano e in provincia di Pescara.
Entreremo in Parlamento ne sono sicuro e faremo di tutto per mettere la parola FINE a questa vergognosa, indegna ed inaccettabile pratica sanguinaria.

LA DISUGUAGLIANZA GLOBALE E’ IN DIMINUZIONE ! MA I GRAFICI SULLA DISUGUAGLIANZA DICONO ANCHE ALTRE COSE

e fortuna che siamo nella tanto desiderata democrazia nella quale le forze del bene dominano e si prodigano tanto per il prossimo.

Postato il Domenica, 14 dicembre 

DI HENNNON MAYER
social-europe.eu
grafici indicano chiaramente tutto quello che c’è da sapere sulreddito, sulladisuguaglianza e su COME SONO STATI DIVISI, almeno negli ultimi cinquant’anni, tutti i guadagnidella crescita economica.
C’è poco da spiegare.
Forse qualcuno ha già sentito parlare direcenti rapportiche dichiarano che la disuguaglianza globale è in diminuzione.Bene, questo è veramente un bell’esempiodi come si riesce a esporre dei dati statistici in modo da far capire solo quello si vuole venga recepito dalla popolazione.
E’ vero, la disuguaglianzatra un paese e l’altro è diminuita, ma i veri dati che dovrebbero essere commentati pubblicamente sono altri.  Sono quelli che spiegano che cosa sta accadendoalla disuguaglianzaall’interno di ogni paese, in altre parole come si è evoluto il sistema della distribuzione della ricchezza nell’ambito di ogni singolo paese. Come funziona il sistema che è sotto ilcontrollo diretto della politica, chi ci ha guadagnato e chi ha perso di più.
Ese andiamo a guardare questo schema, non potremo far altro che sbattere la testa al muro, per l’incredulità o, forse, per la rabbia.
Pavlina Tcherneva ha inviato su twitter due grafici estratti da una sua ricerca pubblicata anche su  Vox.com I grafici rispondono a una domanda facile facile :
A chi è andata quella parte di reddito che aumenta(va) ogni anno grazie alla crescita del reddito nazionale?
Questa è la risposta per quanto riguarda gli USA.
gra22
Se a qualcuno venisse in mente qualchedomanda o credesse che il grafico non possa essere reale, o ritenesse che ci sia qualcosa di fondamentalmentesbagliato inquesta distribuzione, beh …. purtroppo questo non è un problema solo degli USA.
Ecco qui di seguito lo stesso grafico che riporta i dati della Svezia.
gra33
 E’ evidente che c’è qualcosa che non funziona sul serio!
I grafici indicano chiaramente tutto quello che c’è da sapere sulreddito, sulladisuguaglianza e su chi è che si è preso almeno negli ultimi cinquant’anni tutti il guadagnidella crescita economica.
C’è poco da spiegare.
29.12.2014
Il testo dell’ articolo originale è stato rielaborato ed è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario