Tav, progetto imboscato al Ministero

Pubblicato Giovedì 11 Dicembre 2014, ore 14,08
 

Ritardi, pastoie e inerzie burocratiche mettono a repentaglio l’approvazione dei finanziamenti all’opera da parte del Cipe. Il dossier è da mesi sul tavolo del titolare dell’Ambiente. Tuona Esposito: “Sono a Roma i veri avversari della Torino-Lione”

Dove sta chi rema contro la Tav? In Val di Susa, ovvio. Mica tanto. “I veri avversari della Torino-Lione stanno a Roma” tuona il senatore Pd e vicepresidente della Commissione Trasporti di Palazzo Madama Stefano Esposito, che è costretto ad ammettere quella che egli stesso definisce “ una nuova conferma di questa verità”. Ritardi, ostacoli, pastoie, inerzie burocratiche e quant’altro rischia di avere un effetto meno eclatante, ma assai più pesante delle tante manifestazioni dei NoTav. “Basta chiedersi: che fine ha fatto il progetto definitivo della Torino-Lione, che dovrebbe essere portato all’approvazione del Cipe entro  fine anno come più volte annunciato, non da me che sono uno dei tanti peones parlamentari, ma dal ministro delle Infrastrutture Lupi  – spiega Esposito –. Quel progetto  giace serenamente e irresponsabilmente negli uffici del ministero dell’Ambiente, vittima  di qualche burocrate che, a spregio di quanto avviene fuori dalle sue stanze e nonostante il lauto stipendio, se ne infischia degli impegni assunti dal nostro Paese”.

 Il senatore dem ricorda il progetto definitivo doveva essere trasmesso al ministero delle Infrastrutture prima il 30 settembre, poi il 15 ottobre, poi il 30 ottobre, poi ancora il 15 novembre, quindi il 30 novembre e “così, da ritardo in ritardo, siamo arrivati all’11 dicembre. Nessuna delle date indicate è stata rispettata e ancora una volta mi tocca denunciare l’incapacità della burocrazia romana che non riesce a comprendere la rilevanza di questa grande infrastruttura, le responsabilità che l’Italia ha nei confronti dell’Ue e come la Torino-Lione non sia una semplice ferrovia, ma un’occasione di riscatto per l’intero Paese che può finalmente dimostrare a tutti la propria serietà nel rispettare tempi e costi. Un’occasione per far comprendere che è finita l’epoca dell’italian job, che ci vedeva maestri nell’annunciare opere, iniziarle e non finirle”.

Una situazione tanto paradossale, quanto grave che porta il vicepresidente della Commissione Trasporti a richiamare alle proprie responsabilità il titolare del dicastero dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, così come a quello della Infrastrutture, Maurizio Lupi. “Chiedo al ministro Galletti, con il quale non sono ancora riuscito parlare essendo in missione a Lima, se pensa che questa situazione possa essere ulteriormente tollerata e chiedo al ministro Lupi se può accettare che gli impegni da lui assunti pubblicamente possano venire disattesi a causa di una struttura di burocrati che fanno gli affari loro, senza connessione con la realtà e le sue urgenze. Il ministro Lupi si è sempre impegnato con determinazione in prima persona sulla realizzazione della Torino-Lione, e non è tollerabile che qualche burocrate si possa ritenere libero di non rispettare le indicazioni del Governo”. A fonte di questa situazione Esposito non nega di ritenere latamente improbabile  che in occasione dell’ultima riunione del Cipe del 2014 si possa approvare il progetto definitivo. “Ancora una volta si verrà meno agli impegni assunti e ancora una volta si darà soddisfazione e argomentazioni a coloro che avversano la Tav”.

Tav, progetto imboscato al Ministeroultima modifica: 2014-12-14T17:43:36+01:00da davi-luciano
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