COMUNICATO IN MERITO ALLA CONFERENZA DI TERNI DEL 16/11/2013

il diritto di parola, qualcuno si arroga il diritto di concederla a chi pare e piace a loro

Nella giornata di oggi, martedì 29 ottobre, abbiamo appreso da segnalazioni di amici e conoscenti che due siti internet – quello del Partito dei Comunisti Italiani e quello dell’associazione Militant – hanno denunciato la conferenza programmata nelle ultime settimane per il 16 novembre p.v. a Terni e dedicata alla situazione siriana.

Il problema che queste due organizzazioni pongono in essere, sarebbe la presenza, tra gli organizzatori, di una sigla gravitante nella galassia della “destra neofascista” o “collusa coi fascisti”. E’ chiaro ed esplicito il riferimento oltraggioso e diffamante al nostro movimento politico, fatto regolarmente oggetto di aggressioni verbali e intimidazioni multimediali da almeno due anni a questa parte.

Nel respingere qualsiasi accusa di neofascismo ed invitando il pubblico interessato a leggere CON CURA E ATTENZIONE il nostro Manifesto Politico (http://www.statopotenza.eu/wp-content/uploads/2013/03/MANIFESTO.pdf), chiediamo una massiccia partecipazione all’iniziativa, che RESTA IN CARTELLO IN OGNI CASO nella speranza che Giuseppe Mascio, segretario regionale del PdCI in Umbria, non si lasci intimidire e non venga meno all’impegno già preso da molto tempo.

Invitiamo inoltre il pubblico ad ignorare le censure invocate da certi instancabili sessantenni nevrotici, sopravvissuti per anni grazie ai vitalizi, ai finanziamenti pubblici e alla classica “doppia morale” del compagno a parole e del benestante nei fatti.

Sono individui ormai completamente falliti. Rappresentano progetti politici vecchi, anacronistici, sclerotizzati, fuori dalla storia e non a caso completamente ignorati dalle classi sociali meno abbienti al punto che, nonostante l’espansione della crisi e la proletarizzazione di buona parte del ceto medio, non solo non hanno mai ottenuto alcun riscontro elettorale significativo ma hanno addirittura perduto ulteriore consenso.

I fatti hanno la testa dura, come diceva Lenin, e dimostrano con chiarezza che ci troviamo di fronte a personaggi totalmente incapaci di costruire un progetto politico socialista serio e coerente con le loro pretese radici ideologiche.

Sono terrorizzati dal XXI secolo perché il profondo cambiamento geopolitico e storico verso cui stiamo andando sta mettendo a nudo tutta l’inconsistenza della loro carriera politica al carro di un PCI, quello berlingueriano-ingraiano, e di un centro-sinistra, quello occhettiano-dalemiano, che hanno distrutto (assieme al centro-destra) l’Italia, svuotandola definitivamente delle sue energie industriali, economiche e sociali, compromettendo non solo l’avvenire di milioni di connazionali lavoratori e lavoratrici ma addirittura la possibilità stessa di costruire sviluppo e benessere in questo Paese, prossimo a retrocedere nei più bassi ranghi delle classifiche economiche mondiali.

Schiumano e continuano a terrorizzare i loro giovani, i loro militanti, con accuse al vetriolo, campate in aria, prive di fondamento ma soprattutto incorniciate in un inaccettabile senso di superiorità morale e politica, spaventati, come sono, dalla presenza di rottura di realtà giovanili finalmente autonome ed indipendenti dai partiti di massa, dai movimenti qualunquisti made in Usa (Occupy, Greenpeace ecc. …), da tutti quei centri (a)sociali dediti allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti, dalle ipocrite tavole della pace catto-sindacaliste, dai circoli massonici del capitalismo italiano, sia esso “confindustriale” o “cooperativo”, e dai think-tank dell’atlantismo, nelle sue due versioni di “destra” e di “sinistra”.

 Il Direttivo Politico

STATO E POTENZA

Rockfeller in questi giorni è in Toscana. Sarà venuto in Italia solo per godersi il buon vino?

o per la convenccion di Renzi, pupillo di Leeden?

29 ott 2013 – l mondialista David Rockfeller in questi giorni è in Toscana, a Montalcino.  La notizia è riportata dal sito montalcinonews.com.Di seguito l’articolo di Montalcinonews:Classe 1915, nato a New York, banchiere statunitense, una delle persone più ricche del pianeta con un patrimonio che si aggira intorno ai 2 miliardi di dollari. Ecco chi è David Rockefeller l’americano con la passione tricolore nel cuore, tanto che, dal Belpaese, tra le varie onorificenze, ha ricevuto la nomina, nel 1972, dal capo di Stato Giovanni Leone, a Grande
Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Qualche giorno fa, proprio David Rockefeller, è stato ospite di Giuseppe Maria Sesti, che produce Brunello, e non solo, alla tenuta Sesti del Castello di Argiano. Appassionato dell’Italia e, in particolar modo della Toscana, Rockefeller, organizza un tour in carrozza della regione e approda a Montalcino. “ Da ben 18 anni – racconta Giuseppe Maria Sesti alla Montalcinonews – il cocchiere bavarese dei vip, Mennis, organizza, in primavera ed in autunno, giri in carrozza della Toscana, e la nostra tenuta è, da sempre, una tappa fissa. Sono molti i vip e le star che approdano così alla nostra cantina e qualche giorno fa è stata la volta di David Rockefeller”.

Un volto importante, quello del direttore di una delle banche più grandi del mondo, la “JPMorgan Chase”, che ha anche contatti con la cultura – è stato, infatti, anche presidente del “Museum of Modern Art” di New York, dal 1962 al 1972 e dal 1987 al 1993 – che approda nella patria del Brunello. “Una visita inaspettata – prosegue Giuseppe Maria Sesti – e un grande personaggio che, nonostante la sua fama e la sua influenza, resta un uomo umile e piacevole. Disponibile e “alla mano”, Rockefeller ha assaggiato, assaporato e apprezzato, durante la festa che ogni volta organizziamo per i tour del nostro amico Mennis, i nostri vini, la nostra accoglienza e il classico sentore di vicinanza con la terra che solo a Montalcino e in Toscana è possibile trovare”.

http://www.nocensura.com/2013/10/rockfeller-in-questi-giorni-e-in-toscana.html#_

En Brèves, les actualités de la Libye occupée

ELAC Website / DANS LE COLLIMATEUR / IN THE COLLIMATOR (3)

 En Brèves, les actualités de la Libye occupée, de la Résistance Verte et du chaos importé au “Grand Moyen-Orient” par le pseudo “printemps arabe” /

In short, the News of occupied Libya, the Green Resistance and of the imported chaos of the “Greater Middle-East” by the so-called “Arab Spring”

 

Les brèves du 6 au 28 oct. 2013.

The Short News from Oct. 6 to 28, 2013 /

ELAC & ALAC Committees

Avec ELAC Website – PCN-SPO / 2013 10 29 /

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 ELAC & ALAC Committees /

With RT – PCN-SPO – ELAC Website /

US FORCES CAPTURE AL-QAEDA LEADER IN LIBYA

Definitive end of Us-djihadist friendship in Libye ? The former “brothers in arms” are now again ennemies …

US forces also captured senior Al-Qaeda leader Abu Anas el-Liby – wanted for his alleged role in the 1998 US Embassy bombings in Kenya and Tanzania – in the Libyan capital of Tripoli on Saturday, putting to rest a 15-year manhunt.  El-Liby was put on the US government’s most wanted list in 2000 after a New York court indicted him for his role in planning the embassy attacks. A $5 million reward was set by the FBI for information leading to his capture.

He was apprehended alive in a joint operation by the US military, the CIA, and the FBI, and is currently in American custody, The New York Times quoted an official as saying. Senior officials in Libya’s transitional government were reportedly unaware of the planned operation.  However, a US official claimed that the Libyan government was also involved in it. That show clearly which is the real power of the Puppet pro-NATO “Libyan” governement …

 ELAC & ALAC Committees /

avec PCN-SPO – ELAC Website /

PLUS DE 40 PERSONNES TUÉES LORS DES AFFRONTEMENTS EN EGYPTE

Selon les rapports reçus d’Égypte, au moins 40 personnes ont été tuées au Caire lors des affrontements entre les forces de sécurité et les partisans du président déchu Mohamed Morsi ce dimanche 6 oct. 2013. Ils ont essayé d’aller à la place Tahrir.

Les troupes militaires et la police ont utilisé des gaz lacrymogènes et ont tiré en l’air, essayant de chasser les partisans Morsi de la place Tahrir, où le 40ème anniversaire de la guerre avec Israël est célébré.

Les partisans de Morsi avaient précédemment déclaré qu’ils descendront dans les rues le jour de l’anniversaire de la guerre pour protester contre la destitution du président Morsi, qu’ils appellent un coup d’Etat militaire. Les affrontements se produisent également dans plusieurs autres villes égyptiennes.

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avec PCN-SPO – ELAC Website /

SOMALISATION DU YEMEN :

L’AMBASSADRICE ALLEMANDE À SANAA ÉCHAPPE À UN RAPT, SON GARDE TUÉ

L’ambassadrice d’Allemagne a échappé ce dimanche 6 oct. 2013 à une tentative d’enlèvement à Sanaa pendant laquelle son garde a été tué, a indiqué une source diplomatique occidentale. Le garde a été abattu en tentant de résister à la tentative d’enlèvement dans un magasin du quartier diplomatique de Hadda, a-t-on précisé de même source.

 ELAC & ALAC Committees /

avec PCN-SPO – ELAC Website /

LIBYE ET SOMALIE : DEUX ETATS FAILLIS.

ET DEUX TERRAINS DE CHASSE POUR LES ÉTATS- UNIS, QUI ONT MENÉ DES RAIDS AFIN DE PRENDRE DES ISLAMISTES …

Les unités spéciales des Forces navales américaines ont effectué des raids en Somalie et en Libye afin d’attraper des militants islamistes influents, selon des responsables américains.

En Libye, l’armée américaine a réussi à attraper l’un des dirigeants de l’Al- Qaïda, accusé d’implication dans les explosions près des ambassades américaines au Kenya et en Tanzanie en 1998. Selon les rapports, Anas al-Libi a été pris près de Tripoli.  Pendant ce temps, l’opération en Somalie, qui a été dirigée contre le chef du groupe islamiste Al-Shabaab, apparemment, n’a pas réussi.

Le secrétaire d’Etat américain, John Kerry a déclaré que  « les opérations des forces spéciales des États-Unis en Afrique, c’est un signal aux terroristes que les États-Unis n’oublieront pas les attaques ». « Les Etats-Unis ne vont pas s’arrêter dans sa quête pour traduire en justice ceux qui sont impliqués dans des actes terroristes », a indiqué Kerry. S’exprimant sur les opérations menées en Libye et en Somalie à la veille, Kerry a ajouté que «les terroristes peuvent s’échapper, mais ne pourront pas se cacher ».

Le pseudo gouvernement fantoche de Tripoli, installé par l’OTAN, avoue n’avoir pas été mis au courant. Ce qui en dit long sur son pouvoir réel. Quand au gouvernement fantoche somalien, son « autorité » ne s’étend que sur une portion congrue du pays, éclaté et démembré …

LM

 # ELAC-COMMITTEES. ORG /

avec PCN-SPO /

Lampedusa : l’UE et l’Afrique payent la trahison de Kadhafi, allié de l’UE, soutien de l’Euro, ce grand partisan des unités africaine et européenne, et la destruction de la Jamahirya libyenne par l’OTAN et ses alliés djihadistes.

La prophétie de Kadhafi au début du coup d’état insurrectionnel de février 2011 en Libye se concrétise. Hélas ! Une Libye fantoche recolonisée, la puissance aux mains des milices djhihadistes au racisme anti-noir affirmé, des vagues d’immigrants affolés et désespérés …

Un dessin de Dilem qui résume tout …

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=375708915892370&set=a.193307724132491.44244.193290074134256&type=1&theater

 ELAC & ALAC Committees /

avec PCN-SPO – ELAC Website /

PER LA NONA VOLTA IN 3 ANNI, LA CITTÀ DI BANI WALID IN LIBIA SOTTO ASSEDIO

il razzismo dell’Onu è proverbiale, una città assediata ma è la roccaforte dei fedeli alla Jamahiria, che siano sterminati. Per la nona volta in 3 anni, la città di Bani Walid in Libia, fedele alla guida libica Muhammar Gheddafi, è sotto assedio.

Bani Walid resisterà, Bani Walid non cadrà !

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avec RT – PCN-SPO – ELAC Website /

THE LETHAL SEEDS OF THE SO-CALLED ‘ARAB SPRING’:

DOZENS KILLED IN FIGHTING OVER TAHRIR SQUARE IN EGYPT

Supporters of ousted president Mohammad Morsi clashed with military and police forces on the streets of Cairo on Sunday as they tried to enter Tahrir Square, leading to running battles in which 39 have been confirmed dead and more than 200 injured. The action, organised by an ‘Anti-Coup Alliance’, was held on a national day of celebration marking the anniversary of the 1973 Arab-Israeli war. The march follows two days after bloody protest across the nation, with four people killed on Friday.

The October war of 1973 was fought by Egypt, Iraq and Syria against Israel on the Jewish holiday of Yom Kippur. The war led to the reclaiming of the Sinai for Egyptian forces and has been celebrated since, with Cairo’s 6th October Bridge named after the event.

 

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avec RT – PCN-SPO – ELAC Website /

ISLAMIST MILITIAS AND RADICAL SALAFIST ARMED RALLY IN BENGHAZI!

Dozens of Libyan militias protest to denounce US raid!

Several dozen Libyan militias marched in the city of Benghazi on Friday Sept; 11, 2013, evening to denounce the US raid which led to the capture of Nazih Abdul-Hamed al-Ruqai. He was seized by US special forces (Navy Seals) from a Tripoli street outside his home and whisked off to custody in a US warship last week.

The protesters, backed by pickup trucks mounted with machine guns, chanted and waved flags and banners in support of the Libyan citizen, who was accused by the US of involvement in the 1998 bombings of two US embassies in Africa. See the flags of the radical salafists, al-Qaida banners and Ben Laten t-shirts. In  the past, rallies with al-Qaida Black flags were already organised in Benghazi …

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avec RT – PCN-SPO – ELAC Website /

RASSEMBLEMENT ARMÉ  DES MILICES ISLAMISTES ET DES SALAFISTES RADICAUX A BENGHAZI!

Des douzaines de milices libyennes protestent pour dénoncer le raid américain !

Plusieurs douzaines de milices libyennes ont défilé dans la ville de Benghazi vendredi soir pour dénoncer le raid américain qui a conduit à la capture de Nazil Abdul-Hamed al-Ruqai. Il a été pris par les forces spéciales américaines (Navy Seals) dans une rue de Tripoli devant sa maison et emmené rapidement sur un navire de guerre américain la semaine dernière.

 Les manifestants, soutenus par des pickups armés de mitrailleuses, ont scandé et brandi des drapeaux et des banderoles à l’appui du cadre d’al-Qaida libyen, qui a été accusé par les Etats-Unis d’implication dans les attentats de 1998 contre deux ambassades américaines en Afrique. Voir les drapeaux des salafistes radicaux, les bannières d’Al-Qaida et les T-shirts de Ben Laden. Dans le passé, des rassemblements avec les drapeaux noirs d’Al-Qaida ont déjà été organisés à Benghazi …

 Zintan, petite ville libyenne qui fait trembler Tripoli

 Libe La localité a multiplié les succès durant la révolution. Au point que ses puissantes brigades font désormais craindre un coup dans la capitale.

Quand ils parlent de leur ville, ils n’oublient pas de mentionner qu’il s’agit de la «municipalité de Zintan» et de son «conseil municipal». Ce n’est pas anodin. Particulièrement dans un pays où la plupart des villes, et parmi elles la capitale elle-même, n’évoquent qu’un vague «conseil local». Zintan, située au milieu du djebel (massif) Nefoussa, à 150 km au sud-ouest de Tripoli, est devenue une place forte de la Libye post-kadhafiste. Auréolée de ses 400 martyrs et militairement importante, Zintan constitue le deuxième bloc d’influence en Libye, derrière Misrata, mais loin devant Tripoli …

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avec PCN-SPO – ELAC Website /

LE CHEF DE LA POLICE MILITAIRE FANTOCHE ‘LIBYENNE’ ABATTU À BENGHAZI !

Pendant que la Libye made in NATO s’enfonce dans le chaos et la Somalisation, et que pro-américains du gouvernement fantoche de Tripoli installé par l’OTAN et milices et islamistes radicaux s’affrontent, une troisième force agit dans l’ombre.

C’est la RESISTANCE VERTE khadafiste qui combat pour la restauration de la Jalmahiriya. Impitoyable, radicale, armée, elle frappe depuis l’automne 2011 – et dès les premiers jours de mars 2011 dans Benghazei occupée – les kollabos de l’OTAN de tous bords. Sa caractéristique est de ne jamais revendiquer exécutions de traîtres et frappes contre leurs bases et locaux. Les médias de l’OTAN n’en parlent jamais, sur ordres sans aucun doute !

Ce 17 octobre 2013 c’est un officier félon de la Jamahiriya et un traître éminent qui a reçu le juste prix de sa trahison. Le chef de la police militaire libyenne a en effet été tué ce vendredi par balles à Benghazi, dans l’est de la Libye, a indiqué à l’AFP un porte-parole des services de sécurité. Mustapha al-Barghathi avait été le premier officier de l’armée de la Jamahiriya  à former un groupe de combattants – une « katiba » dans le jargon islamiste du CNT – contre les forces de Mouammar Kadhafi.

“Le chef de la police militaire, qui dépend du chef d’état-major de l’armée, le colonel Mustapha al-Barghathi a été tué devant chez lui par des balles tirées par des inconnus”, a déclaré le colonel Abdallah al-Zaidi. Le colonel al-Barghathi “a succombé à ses blessures à l’hôpital al-Jala”, a ajouté M. Zaidi, précisant que l’officier avait été touché à la tête et à la poitrine.

LM

 # ELAC & ALAC Website / DANS LE COLLIMATEUR / IN THE COLLIMATOR (2)

http://www.lucmichel.net/2013/10/06/ing-elac-alac-website-dans-le-collimateur-in-the-collimator-2/

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with PCN- SPO – ELAC Website /

THE HEAD OF THE LIBYAN MILITARY POLICE KILLED IN BENGHAZI

While Libya made ​​in NATO sinks into chaos and Somaliasation , and pro-American puppet government in Tripoli installed by NATO clashes with militias and Islamists, a third force is in the shade.

This is the Gaddafist GREEN RESISTANCE fighting for the restoration of the Jamahiriya . Ruthless , radical, armed, it strikes since the fall of 2011 – and from the first days of March 2011 in occupied Benghazi – the Kollabos of NATO on all sides. Its characteristic is to never claim executions of traitors and strikes against their bases and facilities. The NATO media never talk of it, on orders without a doubt!

October 17, 2013 This is a felon officer of the Jamahiriya and a prominent traitor who has received a fair price for his betrayal . The head of the Libyan military police was indeed killed by gunfire on Friday in Benghazi in eastern Libya , told AFP a spokesman for the security services. Mustapha al- Barghathi had been the first officer of the Jamahiriya army to form a group of fighters – a ” katiba ” in the Islamic parlance of the NTC – against the forces of Muammar Gaddafi.

“The head of the military police, who depends on the Chief of Staff of the Army , Colonel Mustapha al- Barghathi was killed outside his home by bullets fired by unknown assailants ,” said Colonel Abdullah al- Zaidi . Colonel al- Barghathi ” succumbed to his wounds at al- Jala hospital ,” said Zaidi , adding that the officer was shot in the head and chest .

LM

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DES MILICES EN LIBYE ONT MENACÉ DE TUER 77 OTAGES ÉGYPTIENS !

Des milices issues des katibas des ‘rebelles’ libyens du CNT ont menacé ce 19/10/2013 de tuer 77 conducteurs égyptiens pris en otage, si au cours des 10 jours les autorités égyptiennes ne libèrent pas leurs membres des prisons, où ils sont détenus pour la contrebande d’armes, selon les médias locaux.

Les milices cantonnées près de la ville d’Ajdabiya – où est une des armes privées islamistes qui se partagent la Libye made in NATO -, dans le nord de la Libye, à partir du jeudi dernier, ont commencé à arrêter des camions avec des plaques égyptiennes. Tous les Egyptiens sont placés par les hommes armés « dans un endroit sûr ». Le commandant du groupe a déclaré aux médias que les otages « sont bien traités, comme des invités » (sic).

 

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with PCN- SPO – ELAC Website /

WHAT IS KNOWN FOR SERIOUS ON THE  ‘GREEN RESISTANCE ‘ ?

 First, forget the bullshit on some social networks – where the Resistance is imagined by supporters who know nothing of Libya, former or “new” – and some books that recopy them!

 The Pro Gaddafi Green Resistance continues fighting since the fall (autumn) of 2011. And from the first days of March 2011 in occupied Benghazi for its networks in eastern Cyrenaica . There is nowhere ” street battles ” of some enlightened on social networks or mythological lies of some “non- mainstream” journalists. This is something between the French Resistance in 1943, the beginning of the Battle of Algiers of the FLN or in central and southern Libya , the fighting of Yugoslavian Tito supporters in 1942.

 A well armed resistance , which is struggling to organize itself and lacks of leadership . But which fights , kills Kollabos and jihadists, attacks prisons and makes prisoners escape – it is estimated that there are more than 17,000 illegal detentions of Gaddafi supporters , but also of innocent Africans hit by anti-black racism of the Islamists, in the prisons of Islamists and NTC – it blows up arms depots . And in the south, it controls roads , localities , neighborhoods. Everywhere striking Kollabos of the NTC .

LM

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“CHUTE DE KADHAFI EN LIBYE: UN 2E ANNIVERSAIRE SANS FASTE NI ENTHOUSIASME »

AVOUE L’AFP !

23/10/13 / Tripoli (AFP) / « La Libye, plongée dans une transition chaotique émaillée de violences, marque mercredi sans faste ni enthousiasme le deuxième anniversaire de la chute du régime de Mouammar Kadhafi. » Quel aveu …

 

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LIBYE: 16.000 CRIMINELS SE FONT PASSER POUR DES RÉVOLUTIONNAIRES (UN ‘MINISTRE’) 

25/10/2013

La situation sécuritaire en Libye est compliquée par les formations paramilitaires, mais aussi par les nombreux criminels qui se sont évadés de prison, et se font désormais passer pour des révolutionnaires, a indiqué ce 25/10/2013 le ministre libyen des Affaires étrangères du gouvernemen,t fantoche Mohamed Abdel Aziz. “Bien des problèmes en matière de sécurité sont dus à la grande quantité d’armes dans la population, mais aussi au fait que l’année dernière près de 16.000 prisonniers se sont retrouvés en liberté et se font passer pour des révolutionnaires”, a déclaré le ministre dans une interview au journal saoudien al-Sharq al-Awsat.

 Il a toutefois reconnu que certains groupes ayant participé au renversement de Mouammar Kadhafi aidaient à présent l’armée et la police à maintenir la sécurité et l’ordre dans le pays. “Nous ne pourrons nous en passer que si nous arrivons à créer une puissante armée et achevons la formation d’une police et de forces de sécurité que les révolutionnaires pourraient intégrer” (sic), a indiqué M.Abdel Aziz. Bien que plus de deux ans se soient écoulés depuis la chute de Tripoli et Syrte, de nombreux groupes paramilitaires d’anciens rebelles opèrent toujours en Libye. Ils sont souvent beaucoup plus puissants et influents que les autorités officielles et se substituent même à ces dernières dans certaines régions.        

Le gouvenement fantoche made in NATO de Tripoli essaie d’inverser la situation, cherchant à impliquer ces groupes dans des activités légales. « L’expérience montre cependant que les ex-rebelles ne coopèrent avec le pouvoir que si leurs intérêts coïncident » dit l’AFP. Il y a quinze jours, les commandos d’un groupe influent ont pris en otage le premier ministre libyen Ali Zeidan et l’ont retenu pendant plusieurs heures en raison de divergences politiques. Des attaques ont en outre été perpétrées contre des établissements gouvernementaux, des commissariats de police et des ambassades étrangères.

 

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BREAKING NEWS. SOMALISATION DE LA LIBYE : LA CYRÉNAÏQUE SE DOTE DE SON PROPRE GOUVERNEMENT !

Ce 25/10/2013, la Cyrénaïque se dote de son propre gouvernement et de son drapeau. Noir avec croissant et étoile blanche, une inspiration islamiste nette (les drapeaux d’al-Qaida ou des salafistes sont du même type).

La région libyenne de Cyrénaïque riche en pétrole a annoncé la formation de son propre gouvernement. Un cabinet composé de 24 ministres a été présenté à el-Adabiya, ancienne capitale d’un Etat autrefois indépendant.

Sous la Jamahiriya de Kadhafi, les trois provinces du colonialisme – Tripolitaine, Cyrénaique et Fezzan – avaient été remplacées par 34 még municipalités autonomes, bases régionales de la Démocratie Directe jamahiriyenne, les Chabiattes. Dans la Libye made in NATO d’après 2011, les provinces  ont été rétablies.

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=382859978510597&set=a.193307724132491.44244.193290074134256&type=1&theater

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LIBYE ‘NOUVELLE ‘: ATTAQUE D’UN FOURGON À SYRTE, 54 MILLIONS DE DOLLARS VOLÉS

Des hommes armés ont attaqué ce lundi 28 octobre 2013 un fourgon de transport de fonds à Syrte, dans le centre de la Libye, et dérobé l’équivalent de plus de 54 millions de dollars en dinars libyens et en devises étrangères, a rapporté l’agence libyenne du gouvernement fantoche de Tripoli Lana. «Le fourgon de transport de fonds a été attaqué par dix hommes lourdement armés (…) qui ont dérobé une somme d’argent de 53 millions de dinars libyens» (42 millions de dollars) et l’équivalent de plus de 12 millions de dollars en monnaie américaine et en euros, a indiqué l’agence. Selon Lana, qui cite un employé de la filiale de Syrte de la Banque centrale libyenne qui se trouvait dans le fourgon, les fonds avaient été transférés de Tripoli à Syrte par avion.

Le fourgon a été attaqué sur la route entre l’aéroport et la ville, situé à 500 km à l’est de Tripoli, a ajouté l’agence sans préciser si l’attaque avait fait des victimes.Un seul véhicule de sécurité escortait le fourgon et les gardes «n’ont pas pu résister aux dix assaillants», a simplement expliqué la source.

Dernier bastion de Mouammar Kadhafi à tomber aux mains de l’OTAN et des katibas djihadistes du CNT en 2011, la ville de Syrte, en grande partie détruite par les bombardements de l’OTAN et du CNT, a été relativement épargnée par la vague de violences qui secoue le pays depuis la destruction de la prospère Jamahiriya.

LM

 

ELAC Website / PCN-SPO

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Paga e TASI ! (ovvero La danza degli acronimi)

25 OCTOBER 2013

Confesso che nel valzer degli acronimi propinati dalla nuova legge finanziaria di Letta, non ci ho capito nulla. Parlo di Tares, Tarsu, Trise, Tari e Tasi. Ci capite qualcosa? Ogni quotidiano fa a gara nel pubblicare quadri riassuntivi, specchietti sinottici dove si tenta di spiegare le varie sigle con relative aliquote, ciascuno in modo diverso dall’altro.    Personalmente, capisco solo che hanno fatto finta di toglierci l’IMU sulla prima casa, per poi metterci di colpo tre o quattro altre tasse alla volta. Con buona pace per la campagna elettorale del PdL sull’Imu che è stata una beffa atroce. Esattamente il contrario del gioco dei fustini della lavatrice. Ricordate? Paghi uno e porti via due. Qui invece,  fingono di scontartene una (l’IMU) per poi rifilartene ben quattro o cinque alla volta. Leggere qui  e anche qui.

Ci prendono  brutalmente per la pelle del fondo schiena, ma nessuno si ribella. Perfino il Sole 24 ore è costretto ad ammettere che la tassazione sulla casa, non lascia, ma raddoppia. Anzi, triplica pure.

La tassazione immobiliare non lascia, ma raddoppia. Anzi triplica. Con la nascita del nuovo tributo sui servizi (Trise), a sua volta suddiviso in due parti: la Tari sui rifiuti e la Tasi sui servizi indivisibili. Che sostituiranno la Tares e l’Imu sulle prime case non di lusso. Imu che invece resterebbe sull’abitazione principale di pregio e sulle seconde case. Tari e Tasi non differiranno solo per una consonante, ma per l’intera struttura. La prima sarà una tariffa e sarà commisurata alla superficie calpestabile già utilizzata per pagare fin qui Tarsu, Tia 1 e Tia 2. Per poi trasformarsi più avanti in Tarip, una tariffa puntuale e commisurata alla quantità e qualità di rifiuti prodotti. La Tasi invece sarà un tributo con un’aliquota di partenza dell’1 per mille che utilizzerà la stessa base imponibile dell’Imu. Fermo restando che il tetto massimo del prelievo non potrà superare le aliquote massime Imu: 6 per mille sulla prima casa 10,6 sulla seconda.

 Ma ce n’è un’altra. Pare che il botto siano le seconde case tenute sfitte nello stesso comune di residenza della prima casa,  e magari date in comodato a figli o nipoti, a giustificare aumenti da capogiro. In particolare in grandi città come Milano e Roma. Aumenti a carattere espropriativo come spesso si è puntualizzato in questo blog. Non più tardi di ierisera (giovedi 24) a Porta a Porta salta fuori dal cappello del cilindro del Pd, il nuovo che avanza: Gianni Cuperlo, l’esile biondino reclamizzato dal Pd come il “bello e democratico”, che afferma serafico di doversi occupare anche degli inquilini sfrattati e non solo dei rentiers. Avete sentito bene? Rentiers, pronunciato alla francese (proprietari fondiari, latifondisti , titolari di rendite),  un termine usato dai giacobini durante la Rivoluzione Francese e successivamente dai comunardi. Dirò subito che è un termine (usato anche da Barnard in alcuni suoi scritti) che non mi piace, in quanto crea confusione. Quando in Italia era possibile, poiché il fisco non era ancora così vorace come oggi, non sono stati pochi quegli Italiani che hanno investito nel mattone, in quanto sapevano benissimo che in banca, i loro risparmi sarebbero stati polverizzati (se metti 1000 euro, alla fine dell’anno te ne trovi 700). E allora più che titolari di “rendite parassitarie”,  trattasi della semplice e contadinesca norma del “mettere il fieno in cascina. “.

 

Cuperlo, il “bello e democratico”

 Se proprio Cuperlo (nella foto)  deve parlare di rentiers, è il caso che si ricordi che il vero “latifondo”,  le vere rendite di posizione, ce le ha sempre avute storicamente il suo partito, a partire da EdilCoop e da altre cooperative rosse immobiliari presso i loro feudi regionali, vere e proprie holding di autofinanziamento del suo partito nonché importanti centri di clientele. E’ il caso di dire che non capisce un cuperlo.

Cuperlo non capisce, ma si adegua al Dio Mercato: fuori gli Italiani e i loro figli “in comodato“, e dentro, le agevolazioni di “edilizia popolare” per gli stranieri. Ecco cosa, come e a chi serve l’alluvione demografica in atto nel nostro Paese e gli sbarchi senza fine di questi giorni.  A creare “nuova edilizia” cosiddetta “popolare”, con gravi conseguenze ambientali e idrogeologiche per il nostro territorio, già fortemente provato.

Intanto per gli autoctoni vale il  detto “paga e TASI“, che in veneto vuol dire taci.

La danza macabra col resto degli acronimi basati sulla più assoluta nebulosità e totale mancanza di trasparenza (voluta)  nei confronti dei contribuenti, continua…

Per  inciso, questa “finanziaria” è stata fatta sotto dettatura di Olli Rehn e dell’Eurocrazia di Bruxelles. As usual.

http://sauraplesio.blogspot.it/2013/10/paga-e-tasi-ovvero-la-danza-degli.html

 

Cala ancora l’occupazione nelle grandi imprese

cosa? Non abbiamo bisogno di “risorse” per fronteggiare la ripresa in atto??
Per incrementare la retribuzione lorda basta che si aumentino LE TASSE e figura come aumento…..

Cala ancora l’occupazione nelle grandi imprese
Ad agosto, secondo l’Istat, si registra una flessione dell’1,5% rispetto al 2012. Giù anche il numero delle ore lavorate (-1,3%), mentre cresce l’incidenza della cassa integrazione. Leggero incremento della retribuzione lorda: in un anno +0,7%
di rassegna.it

Nuovo dato negativo sull’occupazione in Italia. Quella nelle grandi imprese, con almeno 500 dipendenti, segna ancora una discesa su base annua dell’1,5% ad agosto, sia al lordo sia al netto dei dipendenti in Cig. Lo rileva l’Istat aggiungendo che rispetto a luglio l’indice destagionalizzato dell’occupazione nelle grandi imprese diminuisce rispettivamente dello 0,1% al lordo dei dipendenti in cassa integrazione guadagni e dello 0,4% al netto di quelli in Cig.

Sempre ad agosto, fa sapere l’Istat, al netto degli effetti di calendario, il numero di ore lavorate per dipendente (al netto di quelli in Cig) diminuisce, rispetto ad agosto 2012, dell’1,3%. L’incidenza delle ore di cassa integrazione guadagni utilizzate è pari a 44,6 ore ogni mille ore lavorate, in aumento di 0,7 ore ogni mille rispetto ad agosto 2012.

Rispetto ad agosto 2012 la retribuzione lorda e il costo del lavoro per dipendente (al netto di quelli in Cig) registrano aumenti rispettivamente dello 0,7% e dello 0,8%.  
http://www.rassegna.it/articoli/2013/10/29/105906/cala-ancora-loccupazione-nelle-grandi-imprese


Aula bunker – Processo ai No Tav

http://www.tgvallesusa.it/?p=2942

WRITTEN BY: FABRIZIO SALMONI – OTT• 26•13

Un’udienza partita fiacca ma ravvivata nella seconda parte con l’escussione del dirigente Digos, Fusco, protagonista del 27 Giugno allaula bunker1a Maddalena.

Torino, aula bunker, 25.10.2013. Andando per ordine, la Corte si riunisce quasi subito per respingere una richiesta di rinvio da parte di un avvocato della difesa impossibilitato a presenziare. Poco prima, gli imputati presenti in aula provocano un piccolo incidente per chiedere a gran voce di far togliere dalla gabbia Lorenzo “Lollo” Minani, studente universitario, unico imputato detenuto a Milano dal 3 Settembre per altri fatti. “Lo vogliamo con noi! – rivendicano con l’appoggio del pubblico – Non vi basta l’aula bunker per la sicurezza?”.videojpgb

Valutata una situazione che rischiava di perdurare, il Presidente Bosio acconsente a far accomodare Minani vicino ai suoi compagni. Una piccola vittoria che produce un documento in cui viene illustrata l’origine della nuova vicenda giudiziaria del detenuto. Ma per i No Tav, si parte e si torna sempre tutti insieme – un principio-forza del movimento.

La discussione sugli omissis in una relazione della Questura più annerita di censure che in chiaro si trascina per un’altra mezz’ora nell’ambito di ordinarie schermaglie processuali tra le parti con l’unico intento di puntiglio reciproco ma utile per le difese in qualche misura a prendere tempo tanto più che diversi elementi “omissi” si erano ormai rivelati nel precedente interrogatorio del capo della Digos Petronzi.

E’ quindi la volta di concludere l’interrogatorio di quest’ultimo su dettagli concernenti la partecipazione dello stesso alle aula bunker2riunioni in Prefettura precedenti lo sgombero della Maddalena e le competenze “sul campo”. Ne risulta per esempio che l’ordine di utilizzo degli idranti il 3 Luglio sia pervenuto direttamente dal vicequestore Sanna che aveva il comando delle operazioni. Qualche mormorio ostile ha accolto quella che è suonata come una vera e propria bugia quando il teste ha negato che siano stati sparati lacrimogeni sull’area del piazzale della Maddalena durante lo sgombero. Per smentirlo basterà probabilmente produrre le fotografie ormai conosciutissime scattate dal versante di Chiomonte. A fronte delle continue opposizione del pm Rinaudo sulla natura delle domande dei difensori l’avv. Milano sgombero maddalenadeve protestare. “Ma insomma, diteci allora che domande possiamo fare!”.
Il fulcro dell’udienza si raggiunge con la chiamata a deporre del Dr. Fusco, dirigente della Digos, addetto generalmente alle indagini dal suo ufficio in Questura. L’aspetto dimesso, da impiegato statale, occhiali e baffetti, ne nasconde la natura impetuosa. Si rivela infatti un fiume in piena commentando le immagini filmate del 27 Giugno alle cui operazioni era stato chiamato occasionalmente sul campo per la straordinarietà delle circostanze. Era responsabile di un’unità mista Digos-polizia giudiziaria insieme ai colleghi Scartello, Barriale e Federico, tutti agli ordini del vicequestore DiGaetano. La sua cronaca concitata, espressa in un simpatico linguaggio da poliziotto-burocrate (“avevamo contezza…” – trad. ci accorgevamo; “apparato anulare sinistro” – trad. il dito anulare; “per esigenze cooperative” – trad. per coordinarci, ecc.) trasforma la sua performance in mezzo agli agenti dei reparti mobili che irrompono dall’autostrada in un’impresa che ha poco da invidiare alla presa di Iwo Jima: avvicinamento alla barricata con la ruspa, primo assalaula bunker4to a piedi respinto sotto una gragnuola di proiettili, rimane ferito all’ “apparato anulare sinistro” da una pietra e si fa curare stoicamente sul campo, riparte all’assalto con una seconda ondata e finalmente conquista il piazzale. E’ dappertutto: alle 5 sotto il tunnel, alle 9 sul sentiero (primo assalto), poi di nuovo sull’autostrada, poi finalmente sulla vetta alle 9,25 ma intanto sa tutto anche di quanto succede sulla via Avanà, per sentito dire alla radio di servizio. Non solo risponde agli assist dei pm ampliando a dismisura la narrazione, abbellendola con apprezzamenti personali – “commentatore qualificato” lo chiama l’avv. Novaro suscitandone una contenuta stizza – e distribuendo giudizi e appellativi: i dimostranti buoni e quelli cattivi, i violenti, le “frange estremiste”, i facinorosi, “il buon Rossetto…” (ripreso dall’avvocato, risponde malignamente “avrei dovuto dire ‘il cattivo.aula bunker3..?’), denuncia “l’atteggiamento ostruttivo” di un avvocato del legal team che chiedeva garanzie per un fermato. Insomma, un fiume in piena, uno zelante “servitore dello Stato”. Poi però, dopo aver identificato numerosi dimostranti nei filmati, riferisce su domada della difesa di averne visti direttamente due mentre non compivano atti illegali; “crede” che insieme alla vernice bianca versata dai dimostranti sulla ruspa ci fosse mischiata ammoniaca ma non si ricorda chi glielo ha detto; denuncia una lesione di 76 giorni, 30 dei quali passati in vacanza e qualche successiva scappata in ufficio per disponibilità lavorativa. Insomma, più che una testimonianza, uno sfogo. Gli avvocati sembrano pregustarsi gli argomenti offerti alla difesa da un testimone di accusa cosi entusiasta del suo giorno di guerra da protagonista. Da oggi il Dr. Fusco torna nell’anonimato del suo ufficio-archivio.

I No Tav rilanciano

http://www.tgvallesusa.it/?p=2972

WRITTEN BY: FABRIZIO SALMONI – OTT• 28•13

La prima assemblea popolare a Bussoleno indice una manifestazione nelle strade di Susa per il 16 Novembre e altre iniziative. Sta fallendo la campagna di criminalizzazione: comitati e sindaci di nuovo insieme su un programma condiviso e la simpatia verso la Val Susa cresce in scritta a susajpgtutta Italia.

Diavoli di valsusini! Proprio quando si pensava di averli quasi cotti nella brodazza mediatica che li assegnava al terrorismo; quando si pensava di averli schiacciati con l’occupazione militare…oplà con una piroetta si tirano ben dritti in piedi e rilanciano con la prima di diversee assemblee popolari sul territorio in cui è lanciata la campagna di comunicazione con la gente per una grande manifestazione il 16 Novembre a Susa, un’altra manifestazione a Roma il 21, cinque giorni dopo, insieme al coordinamento dei movimenti promotori della manifestazione di sabato scorso, per dare un caldo benvenuto a Hollande in visita per perfezionare l’ accordo posticcio del gennaio 2012 col governo Monti, un convegno a Torino a Dicembre sulle alternative di sviluppo, e una miriade di iniziative locali. Perchè la manifestazione a Susa? Perchè la città è ormai una caserma, infestata dass1jpgi polizia e militari; perchè a Susa in primavera si giocherà la partita delle elezioni amministrative tra una lista No Tav (composizione e candidato ancora da definire) e una delle larghe intese, se reggeranno, dei partiti che vogliono la Torino-Lione, è il caso di dirlo, a tutti i costi (di soldi pubblici, naturalmente); perchè è nei sobborghi, a San Giuliano, che la lobby del Tav vorrebbe aprire i cantieri della cosiddetta stazione internazionale snaturando il territorio e abbattendo case per un’opera che ora persino i sindaci dell’Alta Valle cominciano a criticare. E infine perchè tutta l’Italia che soffre guarda alla Val Susa come il punto più avanzato dell’opposizione popolare ad un Potere ignorante e corrotto: la manifestazione di Roma, i segnali di solidarietà e speranza, le richieste di informazione da ogni dove dicono quello.

Ma non basta. Con tutta la fatica che è stata fatta dai media per dividere buoni da cattivi, comitati da sindaci, il risultato è che la manifestazione del 16 avrà l’appoggio organizzativo e l’adesione di tutti i sindaci, tranne, inutile dirlo, i soliti tre.

Si marcerà dunque il 16 Novembre contro la distruzione e l’occupazione militare della Valle, contro l’accanimento giudiziario della Procura torinese, contro un’opera superflua in tempi di grandi necessità, per salvaguardare il futuro dei giovani e chiedere lavoro utile, etico e remunerato adeguatamente, per rivendicare il diritto a controllare e mettere in sicurezza il territorio in cui si vive, per dire no a un modello di sviluppo che porta cemento, malattie e uccide il debito pubblico, per dire basta ai partiti che hanno saccheggiato l’Italia. A questi punti, i sindaci ne aggiungono altri tre, condivisi unanimemente e enunciati in assemblea da Sandro Plano: la Libertà dall’occupazione, la Legalità a 360 gradi (cioè anche per le violazioni di Ltf, le diffuse minacce e intimidazioniai danni dei No Tav da parte di squadracce di cui ben si conosce l’origine, le violenze poliziesche) e la Verità, quella che rifiuta i tentativi di isolamento criminale, le accuse di eversione e terrori smo alla comunità intera, quella che dovrebbe essere nella revisione dei dati che la politica non vuole prendere in considerazione perchè sa che la verità darebbe il colpo di grazia al progetto. L’assemblea ha anche appreso da Plano che i sindaci stanno dialogando con L’Aquila per un’azione comune che chieda di usare i soldi del Tav per la ricostruzione della città abruzzese, una scappatoia offerta alle forze politiche perchè escano dalla Val Susa con un gesto senza precedenti e senza perdere troppo la faccia . Ma saranno cosi intelligenti da valutarla? I pareri sono pessimisti e la fiducia è nulla.

Le prossime assemblee sono previste a Susa e Villardora (8 Novembre), Almese (14 Novembre) e altre si aggiungeranno in questi prossimi giorni..

Cerveteri, romeno uccide la moglie a coltellate

Pubblicato da ImolaOggi  28, 2013
pol28 ott – Ha ucciso la moglie a coltellate a Cerveteri, vicino Roma, e poi ha chiamato i Carabinieri. In manette un romeno di 34 anni.
L’uomo sospettava un tradimento e l’omicidio sarebbe avvenuto al culmine di una lite. Il corpo della donna è stato trovato fuori dalla roulotte, in aperta campagna, dove la coppia viveva con un figlio di 5 anni, che non avrebbe assistito al delitto.
http://www.imolaoggi.it/2013/10/28/cerveteri-romeno-uccide-la-moglie-a-coltellate/


“Mi hanno massacato, Padova è in mano a baby gang di immigrati”

Aggressione che non farà notizia. Gli indigeni di questa nazione non devono essere tutelati e tantomeno parlare delle aggressioni subite se il loro aggressore non è italiano. Altrimenti, come ci insegna la Bodrini è istigazione all’odio razziale. Suggerisco che venga proibito, in nome del politically correct, che gli italiani si rechino dalle autorità a denunciare torti subiti se questi sono compiuti da stranieri.
“Mi hanno massacato, Padova è in mano a baby gang di immigrati”

Pubblicato da ImolaOggi

ott 29, 2013

padova

28 ott – PADOVA. «Mi hanno provocato e hanno scaricato su di me tutta la loro rabbia. Ecco come mi hanno ridotto, in pieno giorno, alla fermata del tram. Questo non è bullismo: è un problema molto più ampio e articolato». Alexander Guedj, 26 anni, padovano, laureando in Giurisprudenza, madre italiana e padre francese, si sfoga così dopo l’aggressione subita giovedì pomeriggio da un gruppo di giovanissimi: due ragazzi e due ragazze, tutti minorenni, immigrati di seconda generazione.

 «Stavo aspettando il tram per tornarmene a casa quando una di quelle due ragazze si è avvicinata a me e mi ha spinto. Io l’ho invitata a portare rispetto e lei mi ha offeso e minacciato. Non ho avuto nemmeno il tempo di replicare che sono stato circondato dal suo gruppo. In quattro mi hanno preso a pugni e trascinato per i capelli. Hanno continuato a colpirmi anche quando mi trovavo a terra». È successo verso le 16 alla fermata di riviera Tito Livio. L’aggressione è stata vista da molte persone. «Un’ambulanza si è fermata e gli infermieri a bordo sono intervenuti in mia difesa. I due ragazzi sono fuggiti e lì sono rimaste solo le due giovani».

 «Ciò che mi è successo non è un caso isolato ma una prassi consolidata delle gang di giovani. Ho l’impressione che qui manchino le condizioni per favorire la vera integrazione. Non voglio fare politica ma ciò che mi è successo proprio non riesco ad accettarlo».


Electrolux, incontro a Mestre Subito a casa 461 dipendenti

Prime indiscrezioni dal vertice tra azienda e sindacato:
Porcia lo stabilimento più colpito, esuberi anche a Susegana

PORDENONE – Sono 461 gli esuberi dichiarati oggi dai vertici di Electrolux nelle sedi italiane del gruppo degli elettrodomestici. La cifra è stata fornita oggi durante un incontro con i sindacati a Mestre.
Esuberi che si aggiungono ai circa mille complessivi già dichiarati a marzo e oggi gestiti con i contratti di solidarietà. Lo spostamento di alcuni modelli di lavastoviglie da Solaro alla Polonia causerà 75 esuberi. A Porcia il trasloco in Polonia del modello Prometeo aggiunge 46 eccedenze. A Susegana lo sviluppo del nuovo modello di frigorifero Cairo in Ungheria porterà a 140 nuovi esuberi. A tutto questo si aggiunge l’”inchiesta” sulla competitività. Confermati anche i duecento esuberi a Porcia tra i “colletti bianchi”: di questa partita fanno parte mille impiegati del gruppo in Europa.

Un prossimo incontro con i rappresentanti della multinazionale svedese – hanno reso noto i sindacati – è previsto per metà novembre. Il sindacato è pronto alla mobilitazione immediata e la città si prepara a una serrata.

Intanto, ieri a Porcia proprio mentre era in corso l’incontro sindacale si è registrato un guasto tecnico nel magazzino della fabbrica che ha portato la direzione a sospendere il turno di lavoro del pomeriggio mandando a casa tutti i dipendenti.
http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/PORDENONE/electrolux_licenziamenti_investigazione_porcia_susegana_lavatrici/notizie/346536.shtml