Francia: L’idea dell’uscita dall’Euro contagia le istituzioni

giovedì 24 ottobre 2013 – PARIGI –

La rottura di un tabù non vuol dire necessariamente che un’azione radicale è alle porte. Ma il fatto che all’Eliseo francese abbiano iniziato a discutere dell’ipotesi di abbandonare l’area della moneta unica è sicuramente un fatto sorprendente.In particolare di questi giorni in cui assistiamo all’ascesa nei sondaggi e nelle elezioni amministrative del candidato terzo incomodo alla presidenza nel 2017, Marine Le Pen, convinta anti europeista e protezionista, leader del Fronte Nazionale di estrema destra. Il partito considera l’euro un esperimento fallimentare e ha pronto un piano dettagliato per mettere in pratica l’uscita dal blocco a 17 e il ritorno al Franco francese.

La verità è che le richieste di imposizione di una rottura del castello di sabbia dell’Eurozona hanno raggiunto anche i piani alti dell’establishment politico, toccando il cuore delle autorità filo europeiste. Da europeo convinto lussemburgo-francese, che rinnega l’eurofobia dilagante di estrema destra, l’autore del libro “La Fin du Rêve Européen” (La fine del sogno europeo), il professor François Heisbourg, sostiene che il “cancro dell’euro” deve essere asportato dal corpo per salvare il resto del progetto dell’Unione Europea, prima che sia troppo tardi.

“Il sogno è diventato un incubo – scrive il partigiano di un’Europa federale. Dobbiamo accettare la realtà che l’esistenza dell’UE da sola è minacciata dall’euro. Gli sforzi compiuti per salvare la moneta unica stanno mettendo in pericolo l’Unione ancora di più”, se possibile.

“Non c’è niente di peggio – si legge nelle pagine del testo – che dover confrontarsi tutti i giorni con le mattine senza sole (“matins blêmes”) di una crisi senza fine, ma non faremo più finta di niente negando la realtà e solo Dio sa per quanto tempo le autorità Ue in carica hanno evitato, per default, di affrontare il problema”.

Questo “rifiuto ha condannato le nostre risposte all’eterna insufficienza davanti alla crisi”, si legge nell’introduzione del libro. “Accoglieremo la fine del sogno e il ritorno al reale, non come un disastro, ma come una sfida da superare”.

Prima o poi, scrive Heisbourg, i leader europei dovranno rilanciare il progetto dell’euro, probabilmente tra 10 anni, ma solo dopo aver stabilito le fondazioni federaliste necessarie e solo tra chi sarà disposto ad accettare tutte le implicazioni che si porta con sè la costituzione di una moneta federale.

Il difficile però sarà convincere i cittadini a credere in un’iniziativa che, anche se con condizioni diverse, la prima volta si è rivelata fallimentare. Adesso, complice anche la crisi del debito, le istituzioni e nazioni non sono pronte. C’è un motivo per non sottovalutare il fatto che la Francia incominci a parlare di un’ipotesi simile: è un segnale di un discontento crescente nei confronti delle politiche messe in moto dalla Germania.

L’alleanza franco tedesca è la colonna portante dell’Eurozona. Se dovesse venire meno, l’euro non avrebbe un futuro. Il professor Heisbourg è un insider dell’Eliseo, un prodotto del Quai d’Orsay e un federalista europeo, da tempo immemore favorevole al progetto di un’area della moneta unica. Al momento presiede il seguito e rinomato Istituto Internazionale per gli Studi Strategici (IISS). (wsi)

Fonte: http://www.wallstreetitalia.com/article/1636292/eurozona/francia-idea-uscita-euro-contagia-le-istituzioni.aspx

Heisbourg: “TORNARE ALLE MONETE NAZIONALI”

Fine dell’Euro: la Francia rompe il tabù. Heisbourg: “TORNARE ALLE MONETE NAZIONALI”

Finché a promettere il ritorno al franco francese è Marine Le Pen, data in testa nei sondaggi, si potrà sempre dire che l’ipotesi di rottura dell’euro è limitata ad ambienti storicamente euro-scettici. Ma in questi giorni è uscito un libro del Prof.François Heisbourg, dal titolo “La fine del sogno europeo”, che rappresenta una breccia nel granitico mondo delle élites francesi. Perché Heisbourg non è uomo di estrema destra, ma un fervente sostenitore del federalismo europeo, uno da sempre favorevole all’euro e presidente del prestigioso International Institute for Strategic Studies. Tutto si può dire, tranne che non sia un “insider”, un uomo vicino agli apparati.
Eppure, nel suo libro, Heisbourg descrive l’euro come un incubo, sostenendo che prima lo si smantella, tornando alle monete nazionali, meglio è. Perché se non si prende atto della crisi dell’euro, continua il Prof., il rischio è che essa travolga la stessa costruzione dell’Unione Europea. La soluzione ideale, ammette, sarebbe l’immediato federalismo europeo, che possa fungere da antidoto alla crisi della moneta unica, senza distruggere l’euro. Ma sarebbe ormai un’ipotesi irrealistica e irrealizzabile.

Uscire dall’Euro o per l’Europa è la fine

Le argomentazioni portate avanti dal Prof. Heisbourg nel libro fanno impressione, per quanto non originalissime, perché provengono da un ex sostenitore di Bruxelles e della moneta unica. Egli spiega come non si possano escludere colpi di stato o un ritorno al terrorismo in stile “anni di piombo” degli anni Settanta in Italia, se non si risolverà questa crisi strutturale alla base della costruzione della moneta unica. Le inquietudini di queste settimane in Grecia per un possibile colpo di stato per mano delle Forze Armate in simbiosi con i neo-nazisti di Alba Dorata darebbero ragione proprio ai timori di Heisbourg.

Il quale, a questo punto, propone una soluzione drastica, quanto senza alternativa: il fulmineo smantellamento dell’euro e il ritorno alle monete nazionali, non a un euro di serie A e uno di serie B al sud. O l’euro è unico o non è, spiega. Come fare? Il Prof. ritiene che Francia e Germania dovrebbero insieme mettere a punto il piano in gran segreto, in modo che non siano i tedeschi ad essere ritenuti responsabili della rottura dell’Eurozona. Il piano dovrebbe essere attuato con estrema celerità in un lungo fine settimana, approfittando della chiusura dei mercati e delle banche, similmente a quanto accaduto con l’addio al cruzeiro in Brasile nel 1994.

Una volta tornati alle monete nazionali, queste dovrebbe essere lasciate oscillare per un certo periodo, per poi essere fissate a un cambio fisso tra di loro, come avveniva all’interno del serpente monetario pre-euro (SME). Le valute sarebbero fissate a un tasso che terrebbe conto del differenziale di inflazione e dei saldi commerciali accumulati dall’introduzione dell’euro. Infine, sarebbe costituito l’ECU, un’unità di conto, frutto della ponderazione delle valute nazionali, necessaria per convertire i debiti esteri privati degli stati, in modo da ripartire le perdite tra Nord e Sud dell’Europa.

Dovrebbe passare almeno un decennio, continua Heisbourg, prima che gli stati nazionali possano accettare un modello federalista, di cui una futura moneta unica sarebbe solo al servizio e non viceversa.

http://www.investireoggi.it/economia/fine-delleuro-la-francia-rompe-il-tabu-heisbourg-tornare-alle-monete-nazionali/

Maxi Processo #NOTAV Aula Bunker – udienza 25 ottobre 2013: TAV = TOP SECRET!

AulaBunkerSE è TAV è TOP SECRET. Così inizia l’udienza, con la richiesta del legal team di avere le ordinanze senza quegli OMISSIS che impediscono di identificare correttamente le responsabilità nella catena di comando delle operazioni del 27 giugno e del 3 luglio. Il Giudice Quinto Bosio ha respinto la richiesta, sostenendo che “Le aree del cantiere individuate  sono aeree di interesse strategico nazionale. Esiste l’esigenza del segreto d’ufficio. “. E questo livello “top secret” ci riporta alle modifiche introdotte dal DL femminicidio che equipara a spionaggio fotografie e filmati nell’area del cantiere.

ore 10:00 In apertura la difesa ribadisce la necessità di accesso ai documenti amministrativi, evidenziando come non sia applicabile la dichiarazione dell’area come sito strategico nazionale in quanto successiva ai fatti oggetto del dibattimento.

10:11 “Nell’ordinanza del 3 luglio sono omessi tutti i nomi della catena di comando, non si indicano nemmeno le persone che devono essere coperte da uno pseudonimo, allora io mi chiedo, soprattutto facendo riferimento al testo dell’ordinanza, dove il questore definisce che l’eventuale uso di dispositivi lacrimogeni dovrà avvenire solo in esecuzione di specifica autorizzazione del primo dirigente, dove io devo indicare i soggetti della catena di comando che devono dare queste disposizioni o effettuale un contro-interrogatorio su eventuali testi di questo tipo, questo mi è completamente impedito dall’omissis di cui non si capisce assolutamente la necessità” (avvocato legal team no tav)

10:15 “Abbiamo visto che le leggi citate non siano giuste, riteniamo la prassi non costituzionale, chiediamo siano eliminati gli omissis”  (avvocati legal team no tav)

10:30 gli avvocati della difesa continuano a contestare i troppi “omissis”  e “segreti d’ufficio” nelle ordinanze relative all’ordine pubblico nelle giornate del 27 giugno e del 3 luglio”E’ evidente che se avessimo chiesto l’ordinanza il 26 giugno, il giorno prima dello sgombero, avrebbe avuto senso la sua segretezza ma è altresì vero che quello stesso segreto d’ufficio oggi non ha più alcun senso, in uno stato di diritto, riferimento articolo 200 che delega il tribunale a valutare la validità della segretezza del documento” (legal team no tav) .

“Mancano del tutto, nella lista testimoni del PM, i responsabili intervenuti nella gestione delle operazioni di quella giornata, quindi non ci è dato di conoscere chi fossero quelli che hanno avuto le responsabilità operative in quelle due giornate, sappiamo solo che non erano responsabili i funzionari della DIGOS, quindi mi associo alla richiesta della produzione dell’originale di tutte le ordinanze” (legal team no tav)

11:00 Il Presidente valuta le opposizioni del legal team e respinge le istanze delle difese. Poi consente agli avvocati domande “non sulle parti omissate”.

11:10 (Avv.Bertone, Legal Team) “In merito all’ordinanza 80 del 21 giugno, chiederei di aiutarci il più possibile nell’individuazione dell’area ‘check point’, chiedo di confermare che l’area del cancello della centrale effettivamente sia fuori dalla cosiddetta area del cantiere”

Petronzi: “Si, stiamo parlando dell’area vicino al ponte e confermo che è fuori dall’area stretta di cantiere”. “Per quanto riguarda l’occupazione dell’area, era occupata dal giorno 8 di giugno, era stata fatta una richiesta alla quale era stata data risposta dal sindaco di Chiomonte in data 22 di giugno, aveva autorizzato l’occupazione che era già in essere precedentemente con la tensostruttura. Ricordo che in data 23 giugno era stata inoltrata dal sig. Fissore una nuova richiesta ad occupare quella medesima area per un’attività enogastronomica, fino alla data del 4 di luglio, con la precisazione che sarebbe stato permesso l’accesso alle forze dell’ordine, cosa che di fatto non avveniva, il sindaco di Chiomonte il 22 giugno emetteva un provvedimento con cui autorizzava la precedente occupazione e veniva invitato l’organizzatore a consentire l’accesso sia alle forze dell’ordine che all’ASL 3. Poi lei mi ha chiesto (rif. avv. Bertone)  se fossi a conoscenza di una raccomandata , io ne sono a conoscenza e credo che la data sia il 26 di giugno, se ricordo bene”

 
Ma non è assolutamente vero che il decreto sul femminicidio dice queste cose.
Queste cose le avete scritte solo voi e sono state riprese da tutti i media perché facevano comodo.

 

Smettiamola di dire cazzate e di farci male da soli. 

Ragni volanti invadono le esercitazioni “biowar” della NATO

martedì, 22 ottobre 2013

Ragnatele bianche nel cielo: i cittadini chiedono chiarezza

 A Rieti si è svolto il Corso Multinazionale SIBCRA (Sampling and Identification of Biological, Chemical and Radiological Agents) destinato alle squadre responsabili delle attività di campionamento e rilevamento (Specialist Sampling and Survay Team) che, giunto ormai alla sua decima edizione, è rivolto all’addestramento di personale specializzato all’identificazione e alla raccolta di campioni di sospetta contaminazione biologica, chimica e radiologica da analizzare in laboratorio.Nelle due settimane di attività i 24 partecipanti provenienti da 6 Paesi Europei (Spagna, Olanda, Repubblica Ceca, Danimarca, Ungheria e Belgio), hanno potuto sviluppare tutte le procedure teorico-pratiche sia con lezioni in aula sia con attività presso l’area addestrativa NUBICH.

 

 VEDI QUI

 Nubich, in periferia di Rieti, è una città virtuale dove l’Italia e l’Europa si addestrano alla lotta contro le armi di distruzione di massa. Una specie di Cinecittà dedicata alle simulazioni in caso di guerra nucleare, biologica e chimica (di cui Nubich è l’acronimo). L’area interessata copre oltre 20 ettari ed è stata allestita all’interno dell’ex aeroporto Ciuffelli dove sono sorte anche altre strutture legate all’addestramento Nbc a disposizione non solo delle forze armate, ma anche delle forze di polizia e del personale civile, dai Vigili del fuoco ai volontari del “118

 A Nubich ci sono abitazioni private, un bar, un ospedale, un distributore di benzina, unsupermercato, un albergo e una scuola. C’è una piazza che dà accesso a una stazione ferroviaria con un intero treno. Ci sono perfino un villaggio arabo in stile “casbah” e i resti di una casa distrutta da un’esplosione. Sottoterra si snoda una rete fognaria di oltre 220 metricon impianto di aspirazione dell’aria, sistema autonomo di illuminazione e una serie di accessi tramite tombini. Nubich dispone anche di stazione della metropolitana messa a punto all’interno di un hangar con vagoni, banchina d’attesa e uscite d’emergenza. In tutte queste strutture avvengono le esercitazioni di combattimento Nbc nei centri abitati, si testano le procedure di rivelazione campionamento degli agenti tossico-nocivi, si verificano i piani di emergenza.

 Le aree di decontaminazione

 Uno dei nodi cruciali dell’addestramento riguarda i metodi e gli strumenti di decontaminazioneper le persone e per i mezzi impiegati (perfino di aerei). Il personale si addestra in settori specifici alla bonifica Nbc in caso di attacco e attua tutte le misure necessarie a evitare la diffusione di possibili agenti nocivi.

 FONTE

 Le giornate di esercitazioni di Biowar della NATO di questi giorni coincidono con un particolare fenomeno, misteriosi filamenti bianchi cadono dal cielo. Molti cittadini allarmati da questa pioggia di filamenti si sono rivolti alle forze dell’ordine o ai vigili del fuoco..

 Ma il fenomeno non riguarda soltanto l’area di Rieti.

 Scrive il Meteogiornale.it:

 Filamenti bianchi lunghi quasi due metri simili a ragnatele sono apparsi nel cielo a Lanciano, in Abruzzo, ma anche a Montefiascone sul viterbese e in qualche località della provincia di Rieti, con depositi anche sui tetti delle case.” La notizia racconta di una preoccupazione pubblica delle zone interessate, che chiede chiarezza di fronte ad un fatto così sconcertante.

 Spiegazioni sul fenomeno? Per qualcuno potrebbe trattarsi del cosiddetto “spider ballooning” Altre ipotesi citate sono le possibilità che i “filamenti siano legati ad un progetto per modificazioni climatiche o per ampliare la riflessione delle onde elettromagnetiche”.

 La risposta degli enti specializzati ha confermato in tempi record la presenza di ragni volanti all’opera: ‘Spider Ballooning’ in corso.

 Leggiamo:

 Nel tardo pomeriggio di ieri i Vigili del fuoco di Rieti sono intervenuti a Cantalice per le numerose segnalazioni circa la presenza in aria, sul suolo e sulla vegetazione, di una sostanza filamentosa e di color bianco. Sul posto é intervenuta per le analisi del caso una squadra VVF, unitamente al Nucleo VVF NBCR di Rieti (Nucleare- Batteriologico- Chimico- Radiologico) e Nucleo VVF NBCR di Roma. “Le analisi«Le analisi dei campioni prelevati – affermano dal Comando provinciale dei VVF di Rieti – hanno accertato la non tossicità sotto ogni aspetto della sostanza in questione. Si è chiesto anche il supporto tecnico della Sezione Provinciale dell’Arpa Lazio per ulteriori analisi dei filamenti bianchi rilevati anche a Campoloniano e Poggio Bustone». 

L’Agenzia Regionale Protezione Ambientale ha fornito oggi i risultati della classificazione effettuata sui campioni prelevati in base ai quali viene confermato quanto appurato dai Vigili del Fuoco ed in particolare che si tratta di comuni ragnatele ovvero di «un fenomeno naturale conosciuto con il termine di Spider Ballooning, – spiegano dall’Arpa – ossia un modo di spostarsi nell’aria utilizzato da diversi ragni e da qualche altra specie di artropode. Gli animaletti secernono della seta che viene sollevata e trasportata, insieme all’animale, dal vento. Questo fenomeno si manifesta innanzitutto nel periodo autunnale, in particolare nel mese di Ottobre se particolarmente caldo». 

Sulla scorta degli accertamenti effettuati dal personale del Nucleo NBCR dei VVF di Roma e Rieti e dell’ Arpa Lazio, concludono i VVF di Rieti, «si può definitivamente escludere che la sostanza rinvenuta in diverse aree della provincia possa essere in qualche modo nociva o pericolosa per la popolazione».

 FONTE

 2006: “NASCE” IL RAGNO VOLANTE.

 Nel 2006 venne ampiamente ripresa questa notizia della BBCRicercatori deRothamsted Research riferivano di ragni, che volano appesi a fili lunghi e preferiscono farlo in particolari condizioni atmosferiche. Secondo loro un ragno può lasciarsi trasportare per centinaia di chilometri.

 IN TUTTO IL MONDO SI MOLTIPLICARONO LE OSSERVAZIONI DI FILAMENTI CHE CADEVANO DAL CIELO

 

Nel 2007 venne eseguita e pubblicata una prima analisi professionale sulle ricadute di filamenti dal cielo. Lo scienzato dell’Università Ca’ Foscari di Venezia fece la prima analisi eseguita e pubblicata nel 2007. Dott. Luca Zamengo è chimico e ricercatore nel campo dell’analisi metodologica e tossicologica delle fibre di amianto, del particolato ultrasottile e di altre emissioni urbane ed industriali. (CURRICULUM)

 Nella conclusione della sua analisi scrisse Zamengo:

 I filamenti dei campioni A, B e 11/8 risultano strutture a base di carbonio, composte da fasci di nanofibreed assai differenti dai filamenti del campione C. Comunque, sulla base di questi risultati preliminari, non èstato possibile determinare se l’origine di queste formazioni sia naturale o artificiale. Ulteriori analisisaranno compiute per studiare in modo approfondito i filamenti.Le particelle osservate sulle fibre sono, da un punto di vista qualitativo, coerenti con il particolato urbanodiffuso nell’atmosfera; perciò saranno adottati altri metodi analitici per determinare ogni relazionequantitativa tra i filamenti e la composizione delle particelle.Per ora potrebbero essere considerate tre ipotesi circa l’origine dei filamenti:1) I filamenti sono ragnatele prodotte da aracnidi di altre specie rispetto a quelle del campione C;2) I filamenti derivano da un fall out industriale di polimeri a base di carbonio;3) I filamenti derivano da un altro tipo di ricaduta.Ciascuno di questi punti sarà ulteriormente investigato. Poiché simili formazioni sono state osservate indifferenti paesi, i campioni di diverse aree saranno analizzati e comparati per valutare la diffusione delfenomeno e per verificare possibili implicazioni ambientali.24 novembre 2007

 VEDI QUI il documento intero : PDF L.ZAMENGO

 Il gruppo “Cielo su Firenze” presentò un ANALISI MICROSCOPICA DI UN CAMPIONE DI FILAMENTO BIANCO DEL 09/11/11

 Le analisi erano effettuate da un biologo italiano su alcuni campioni di filamenti caduti dal cielo (Toscana). Scrive nella sua valutazione:

 Valutando alcuni articoli di letteratura scientifica in merito al ballooning (tecnica che usano alcuni aracnidi per lo spostamento) e alle ragnatele, e in base alle osservazioni eseguite tramite la microscopia ottica, è possibile constatare che il campione in esame non è una ragnatela e non è di origine naturale. E’ potenzialmente biocompatibile e presenta strutture a mio parere artificiali accostabili alla nanotecnologia. Sulla base delle analisi fin qui svolte deduco che non si tratta di materiale di origine naturale ed espongo i miei dubbi e perplessità sulle sue origini e conseguenze (impatti sulla salute, sull’ambiente).

 VEDI QUI documento intero PDF.

 SIMILARI FILAMENTI SONO STATI RITROVATI (ED ANALIZZATI) IN VARIE PARTI DEL NORD ITALIA NEL CORSO DEGLI ANNI. OGNI VOLTA LE ANALISI EFFETTUATE DA BIOLOGI/CHIMICI HANNO MESSO IN EVIDENZA L’ORIGINE ARTIFICIALE DELLA SOSTANZA CHE PERO’ E’ RISULTATA “STRANAMENTE” BIO-COMPATIBILE.

 CHI E PERCHE’ RILASCIA QUESTE FIBRE DI NATURA SCONOSCIUTA?

 VEDI ANCHE:

 Misteriosi filamenti bianchi cadono dal cielo in Italia

 Filamenti non identificati che cadono dal cielo

 FILAMENTI IN CADUTA LIBERA A FIRENZE

 http://quintoelementomusical.wordpress.com/2012/06/30/4-novembre-2010-filamenti-sulla-toscana-pubblicato-il-7102010/

 AGGIORNAMENTO:

 COMUNICAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE ACSEIPICA

 FILAMENTI CADUTI DAL CIELO , ANALISI DEI RISULTATI

 Un  rapporto d’analisi completo

 è ora disponibile pubblicamente.

 In accordo con il laboratorio AnAlytikA , abbiamo deciso di allertare le istituzioni e la comunità scientifica sui risultati preoccupanti del dottor Tailliez .

 La relazione,accompagnata da una lettera ufficiale di Acseipica

 consultabile qui e una dichiarazione del comitato scientifico italiano Galileo, fu inviata alle seguenti istituzioni :

 – Sindaci delle quattro città interessate dai filamenti analizzati

 – Il ministro dell’Ecologia,dello Sviluppo Sostenibile ed Energia

 – Il ministro degli Affari sociali e della Sanità .

 Il Dott. Tailliez è stato intervistato in agosto dallo staff di OVERCAST

 VEDI:

 ACSEIPICA

 http://www.nogeoingegneria.com/effetti/biodiversita/ragni-volanti-invadono-le-esercitazioni-biowar-della-nato/

 

Daily news 008

PCN-TV/ ALTERNATIVE INFORMATION (008): ‘RT’ NEWS OF THE DAY

 Central topic: NSA spying EU leaders/

PCN-TV with RT – PCN-SPO / 2013 10 25/ The Russian TV channel ‘RT’ daily news – former Russia Today – for an alternative information to the dual language, double standards, lies and propaganda of the NATO’s medias …

 Video on:

https://vimeo.com/77810472

 Today main topics:

America‘s National Security Agency is exposed listening in on the phone conversations of 35 world leaders, further complicating relations between the U.S. and its allies. EU leaders express frustration with their long-time ally after reports that U.S. intelligence has been eavesdropping on dozens of world leaders;

Apart from the NSA spying scandal EU leaders are also faced with the flow of refugees from war torn states, which has been putting pressure on a number of European countries. As migrants from Africa and the Middle East struggle to rebuild their lives on the other side of the Mediterranean. We report from a refugee camp in the heart of Europe;

American protesters rage against police brutality – as a notorious pepper-spraying cop walks away with cash compensation almost equal to what his victims received. A U.S. policeman who pepper-sprayed a group of peaceful protesters is awarded compensation for psychiatric damage. A ruling that’s likely to fuel anger over police brutality.

 RT / PCN-TV

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 https://vimeo.com/pcntv

https://www.facebook.com/PCN.NCP.TV

Poveri Plutocrati. Perseguitati!

di: Roberto Marchesi
Robert Benmosche, probabilmente agli italiani è un nome perfettamente sconosciuto, eppure lui è tutt’altro che “uno” qualsiasi. Lui è infatti oggi a capo del gigante assicurativo americano A.I.G. (American International Group), che cinque anni fa fu (detto in modo figurato) la tanica di benzina che ha messo fuoco a tutta la finanza americana (e poi mondiale), assicurando “tutto”, incluso azzardatissime operazioni swaps fatte a getto continuo senza adeguata valutazione dei rischi.
Non c’era però lui al vertice dell’azienda nel 2008. Lui è arrivato nel 2009, in contemporanea ai massicci aiuti finanziari del Tesoro americano che hanno salvato l’azienda dal fallimento sicuro, praticamente nazionalizzandola.
C’era però lui in “plancia di comando” quando il suo “carrozzone” assicurativo decise di comportarsi come le tre scimmiette e approvò la distribuzione stipendi e premi di produzione a se stesso e ai suoi managers come se niente fosse successo l’anno prima.
Vero che il top management era stato sostituito, ma sostenere che tutti gli altri non avevano responsabilità alcuna nel disastro, e che ora con la loro abilità e competenza contribuivano ora al risanamento dell’azienda, apparve subito come un insulto non solo al comune cittadino, ma anche al governo, che infatti intervenne a moderare le esose richieste.
Al super-manager la cosa non è però evidentemente andata giù liscia, e da allora rimugina con rancore l’ “Ingiustizia” che è stato costretto a subire e a sua volta a perpetrare … non solo nel 2009, ma in tutti gli anni a seguire.
Finche’ quest’anno non ce l’ha più fatta a trattenersi, e nel corso di una intervista al Wall Street Journal è sbottato contro le malelingue invidiose che impediscono a lui e ai suoi alfieri del top management di ottenere gli stessi benefici retributivi che tutti i loro colleghi pari grado delle banche e delle assicurazioni americane percepiscono invece senza problemi.
Cosi’, per meglio far capire ai lettori del WSJ la profonda ingiustizia sofferta, ha paragonato lui e i suoi sodali ai poveretti che nel profondo sud dovevano subire inenarrabili discriminazioni (razziali) dai conterranei ivi residenti. Benmosche si e’ pero’ ben guardato dal dire che la discriminazione di quei poveretti finiva spesso sulle croci infuocate dei seguaci del Ku Klux Klan, cosa che oggi nessuno nemmeno si sogna di augurargli.
Tuttavia l’invidia sua e di quelli come lui verso i colleghi che guadagnano molto di più, facendo praticamente le stesse cose, è palpabile.
Stephen Schwarzman, il presidente del C.D.A. del Blackstone Group, uno dei maggiori gruppi mondiali di gestioni finanziarie, per lamentare l’ingerenza di certi politici che vorrebbero eliminare il privilegio che le attività finanziarie godono, di pagare una tassa massima del 15% sui loro guadagni (invece che gli scaglioni progressivi cui le altre categorie sono sottoposte), ha paragonato questa ingerenza sui loro affari privati all’invasione della Polonia da parte di Hitler.
Krugman, in un suo recente articolo, ha bollato queste lamentele come stupidaggini, ma poi si è chiesto come puo’ essere che queste persone, già baciate dalla fortuna di un lavoro ottimamente retribuito e in possesso di abitazioni lussuose, oggetti di valore, servitù, si lascino andare a dichiarazioni cosi’ “feroci” contro chi li critica.
La risposta dello stesso Krugman è che ciò che essi realmente vogliono è il consenso e l’approvazione di tutti alla loro bravura e al loro successo. Vogliono insomma essere adulati.
E insieme all’adulazione, ovviamente, vogliono anche che tutte le critiche ai loro privilegi vengano rimosse e che venga invece riconosciuto il loro diritto di appartenenza per merito ad una classe superiore.
 Non si accontentano più insomma di aver imposto a tutti un regime libertario che li favorisce già smaccatamente, essi vogliono proprio un pieno ritorno all’ “Ancien Regime”.
– See more at:

http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=22547#sthash.r3cXEYyi.dpuf

Connazionale sequestrato e picchiato da una banda d’egiziani: 6 arresti

INDAGINE COORDINATA DALL’ANTIMAFIA
Sequestrato e picchiato da una banda d’egiziani: 6 arresti
La banda stava progettando altri sequestri in Lombardia
Sequestrato e picchiato da una banda di connazionali. E’ un egiziano la vittima della disavventura, avvenuta a fine settembre, che ha portato al provvedimento di fermo da parte dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Brescia, al termine di un’indagine coordinata dalla Dda.
Sequestrato e picchiato da una banda di egiziani

In manette sono finiti sei uomini e una donna accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione, lesioni, rapina ed estorsione aggravata in concorso. I militari hanno anche rintracciato la base operativa del gruppo (in provincia di Monza) e hanno posto sotto sequestro l’auto usata per il sequestro e l’appartamento ritenuto la `prigione´ utilizzata dalla banda. Secondo gli investigatori il gruppo stava progettando altri sequestri in Lombardia.

24 ottobre 2013
http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/13_ottobre_24/sequestrato-picchiato-una-banda-d-egiziani-6-arresti-brescia-antimafia-82df32de-3c84-11e3-b96f-84c91179c77b.shtml

Effetto crisi, da cittadini a contadini: al posto della casa si comprano terreni

Super ricercato, soprattutto da chi vive in città, il fazzoletto di terra da coltivare: hobby, ritorno alle origini ma anche voglia di sicurezza

La crisi economica ha rallentato la compravendita immobiliare ma ha aumentato quella dei terreni, soprattutto nei piccoli comuni della provincia di Savona. Questi ultimi anni non sono stati certo i migliori per il settore immobiliare, anche se è stata soprattutto la fascia medio bassa a subire un rallentamento, mentre quella medio alta ha mantenuto dei buoni livelli di mercato. Da questa fase negativa, vi sono state alcune note positive: prima di tutto l’impennata della richiesta di alloggi in affitto, soprattutto per alloggi di grandezza media, alle porte della città e, caratteristica super ricercata, con riscaldamento autonomo.  La grande novità è però data  dalla ricerca  e dall’acquisto di terreni, sia edificabili che, soprattutto agricoli: a cercarli sono in modo particolare i residenti delle grandi città – Torino, Savona, Genova ma anche Milano -, pronti a tornare al proprio paesello o anche a cambiar vita sapendo di poter contare almeno su un fazzoletto di terra che, una volta coltivato, diventerà un’ottima “dispensa” di prodotti alimentari. In tempo di crisi cambiano le priorità ed è umano cercare delle sicurezze, pur sperando in tempi migliori.

Un’altra novità che devono affrontare gli agenti immobiliari, riguarda la richiesta sempre maggiore di spazi abitativi per gli animali domestici: cani, gatti e anche conigli. Quando non è possibile contare su un giardino nel quale far vivere l’amico a quattro zampe o, semplicemente si preferisce accudirlo tra le mura domestiche, la casa deve avere determinate caratteristiche. Per esempio possedere almeno un balcone, avere un parco a poca distanza, ottenere il parere positivo da parte di vicini e condomini per allevare un animale in casa ed anche – se si tratta di affitto e non di acquisto – non solo ottenere l’approvazione del titolare di casa ma anche poter contare su mobili “a prova di animale”.

“L’aumento di queste richieste a favore di animali domestici è notevole – conferma un agente immobiliare del savonese – . Soprattutto si tratta di giovani che vanno a vivere da soli o di giovani coppie che non si vogliono allontanare dal proprio amico a quattro zampe acquistato quando vivevano in famiglia o in spazi più grandi”.

Quando si deve chiedere l’autorizzazione per tenere un cane o un gatto in casa, l’esperto consiglia di farsi autorizzare non solo a parole ma attraverso un documento scritto, per non inciampare in spiacevoli controversie

 NaMur
http://www.savonanews.it/339/?tx_ttnews%5Byear%5D=2013&tx_ttnews%5Bmonth%5D=10&tx_ttnews%5Bday%5D=24&tx_ttnews%5Btt_news%5D=604114&tx_ttnews%5Bcat%5D=343&cHash=ba5771ae48a183640d7ef1f911416a40#.UmpZPlAvk9o

Reggio Emilia, assistente sociale massacrata e stuprata dopo festa multietnica

la donna deve stare zitta perché istiga all’odio razziale se chiede che il suo stupratore finisca nelle “affollate” carceri?

Pubblicato il 25 ottobre 2013 10.51 | Ultimo aggiornamento: 25 ottobre 2013
di Redazione Blitz
REGGIO EMILIA – Attirata in una palazzina abbandonata, minacciata con spranga e coltello, picchiata, costretta a spogliarsi e violentata. Vittima dello stupro un’assistente socio sanitaria di Reggio, violentata nei locali abbandonati di viale Ramazzini di Reggio Emilia lo scorso 16 giugno.
Carnefice un 32enne di origine magrebina, clandestino. Gli uomini della Squadra mobile dopo quattro mesi di serrate indagini lo hanno trovato a Rapallo (Genova), dove si era rifugiato, e lo hanno arrestato.
La Gazzetta di Reggio ricostruisce la notte del 16 giugno. I due si erano incontrati durante una festa multietnica. A partecipare all’evento è anche la 33enne, che lavora come operatrice socio assistenziale, con il fidanzato. La coppia trascorre la serata con altri amici. E insieme conoscono uno straniero, ai quali li lega un’amicizia in comune. Nasce una simpatia, un feeling. E’ galante con la 33enne, pieno di complimenti. Le sue parole spingono la coppia, quando si fa tardi, a seguirlo in quello che doveva essere il suo alloggio. Quando arrivano in viale Ramazzini la coppia si accorge che lo stabilè in stato di abbandono ed è occupato abusivamente da altri stranieri che lì si sono accampati. Chiusi in stanza, la coppia e gli stranieri succede di tutto. I due tirano fuori una spranga di ferro e un coltello. E sotto la minaccia mettono in fuga il fidanzato della donna. Quando la polizia arriva i due sono già fuggiti.
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