Onu condanna gli Stati Uniti per uccisioni indiscriminate dei droni

e pensare che c’è gente che si appella a questa nazione per liberare i popoli dai loro dittatori. E se non lo fanno, accusano gli Usa di “egoismo”.

L’Onu ha condannato gli Usa per l’uso dei droni. Un rapporto delle Nazioni Unite ha criticato duramente l’uso dei droni identificando 33 raid effettuati dai droni della Cia che hanno provocato diversi morti tra i civili. L’Onu ha recentemente condannato gli Usa per l’uso indiscriminato di droni lo stesso giorno della nomina a capo della Homeland Security di Jeh Johnson, ex alto funzionario del Pentagono, colui che ha elaborato la dottrina per gli attacchi senza pilota. Ben due rapporti delle Nazioni Unite hanno criticato in modo deciso l’uso, anche se ovviamente questo non porterà in alcun modo a un cambiamento nell’agire da parte degli Stati Uniti. Ben Emmerson, relatore Onu per i diritti umani e l’anti-terrorismo, ha selezionato ben 33 raid nei quali la Cia avrebbe provocato diversi morti tra i civili, violando in questo modo la legge internazionale. “Come forma di polizia globale il loro impiego reca danni alla sicurezza globale e incoraggia stati e gruppi terroristici ad entrarne in possesso“, ha scritto a sua volta il suo collega Christof Heyns che riferisce all’Onu in materia di uccisioni extragiudiziarie. I due rapporti comunque sono stati consegnati all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in vista di un futuro dibattito che si terrà il 25 ottobre. Si tratta di 33 episodi spiegati in un dossier di 22 pagine dove vengono enunciati gli incidenti avvenuti a Gaza, in Pakistan, Somalia, Yemen, Iraq, Libia e Afghanistan. Il paese più coinvolto dagli attacchi è stato il Pakistan, paese con il quale gli Stati Uniti non sono mai entrati in guerra, dove dal 2004 a oggi si sono verificati oltre 330 attacchi nelle aree tribali del nord ovest. Il bilancio solo in Pakistan ci parla di qualcosa come 2200 morti, tra i quali oltre 400 civili. Insomma l’utilizzo dei robot-killer solleva il problema della violazione dei diritti internazionali. Dal conto suo, la Casa Bianca sostiene che l’utilizzo dei droni sia contro Al Qaeda, e quindi sia un atto di auto-difesa, anche se dal punto di vista del diritto internazionale ciò rappresenta un non senso dal momento che gli attacchi vengono portati all’interno dei confini di altri stati sovrani. Secondo alcuni giuristi esiste un solo caso in cui l’impiego di droni armati puo’ essere consentito: quando il bersaglio pone una “minaccia imminente” alla vita: “L’opinione che un individuo ha avuto in passato un coinvolgimento nella pianificazione di un attacco non basta a farne un bersaglio“.
http://www.tribunodelpopolo.it/onu-condanna-gli-stati-uniti-per-uccisioni-indiscriminate-dei-droni/


Susan George: poteri occulti, la Terra è sotto scacco

21 ott 2013 – Se avete a cuore il vostro cibo, la vostra salute e la stessa sicurezza finanziaria, la vostra e quella della vostra famiglia, così come le tasse che pagate, lo stato del pianeta e della stessa democrazia, ci sono pessime notizie: un gruppo di golpisti ha preso il potere e ormai domina il pianeta. Legalmente: perché le nuove leggi che imbrigliano i popoli, i governi e gli Stati se le sono fatte loro, per servire i loro smisurati interessi, piegando le democrazie con l’aiuto di “maggiordomi” travestiti da politici. La grande novità si chiama: “ascesa di autorità illegittima”. Parola di Susan George, notissima sociologa franco-statunitense, già impegnata nel movimento no-global e al vertice di associazioni mondiali come Greenpeace. I governi legali, quelli regolarmente eletti, ormai vengono di fatto «gradualmente soppiantati da un nuovo governo-ombra, in cui enormi imprese transnazionali (Tnc) sono onnipresenti e stanno prendendo decisioni che riguardano tutta la nostra vita quotidiana». L’Europa è già completamente nelle loro mani, tramite i tecnocrati di Bruxelles, i subdoli “inventori” dell’aberrante euro. Ma anche nel resto del mondo la libertà ha le ore contate.

I nuovi oligarchi, spiega la George nell’intervento pronunciato al Festival Internazionale di Ferrara, ottobre 2013, possono agire attraverso le lobby o oscuri “comitati di esperti”, attraverso organismi ad hoc che ottengono riconoscimenti ufficiali. Talvolta operano «attraverso accordi negoziati in segreto e preparati con cura da “executive” delle imprese al più alto livello». Sono fortissimi, arrivano ovunque: «Lavorano a livello nazionale, europeo e sovranazionale, ma anche all’interno delle stesse Nazioni Unite, da una dozzina di anni nuovo campo di azione per le attività delle “corporate”». Attenzione, averte la George: «Non si tratta di una sorta di teoria paranoica della cospirazione: i segni sono tutti intorno a noi, ma per il cittadino medio sono difficili da riconoscere». Questo, in fondo, è il “loro” capolavoro: «Noi continuiamo a credere, almeno in Europa, di vivere in un sistema democratico». Non è così, naturalmente. Le sole lobby ordinarie, rimaste «ai margini dei governi per un paio di secoli», ormai «hanno migliorato le loro tecniche, sono pagate più che mai e ottengono risultati»

Negli Stati Uniti, le lobby devono almeno dichiararsi al Congresso, dire quanto sono pagate e da chi. A Bruxelles, invece, «c’è solo un registro “volontario”, che è una presa in giro, mentre 10-15.000 lobbysti si interfacciano ogni giorno con la Commissione Europea e con gli europarlamentari». Che fanno? «Difendono il cibo-spazzatura, le coltivazioni geneticamente modificate, prodotti nocivi come il tabacco, sostanze chimiche pericolose o farmaci rischiosi». In più, «difendono i maggiori responsabili delle emissioni di gas a effetto serra», oltre naturalmente ai loro clienti più potenti: le grandi banche. Meno conosciuti delle lobby tradizionali, cioè quelle favorevoli a singole multinazionali, sono in forte crescita specie nel comparto industriale le lobby-fantasma, solitamente definite “istituti”, “fondazioni” o “consigli”, spesso con sede a Washington. Sono pericolose e subdole: pagano esperti per influenzare l’opinione pubblica, fino a negare l’evidenza scientifica, per convincere i consumatori del valore dei loro prodotti-spazzatura.

A Bruxelles il loro dominio è totale: decine di “comitati di esperti” preparano regolamenti dettagliati in ogni possibile settore. «Dalla metà degli anni ’90 – accusa Susan George – le più grandi compagnie americane dei settori bancario, pensionistico, assicurativo e di revisione contabile hanno unito le forze e, impiegando tremila persone, hanno speso 5 miliardi dollari per sbarazzarsi di tutte le leggi del New Deal, approvate sotto l’amministrazione Roosevelt negli anni ’30», tutte leggi «che avevano protetto l’economia americana per sessant’anni». Un contagio: «Attraverso questa azione collettiva di lobbying, hanno guadagnato totale libertà per trasferire attività in perdita dai loro bilanci, verso istituti-ombra, non controllati». Queste compagnie hanno potuto immettere sul mercato e scambiare centinaia di miliardi di dollari di titoli tossici “derivati”, come i pacchetti di mutui subprime, senza alcuna regolamentazione. «Poco è stato fatto dopo la caduta di Lehman Brothers per regolamentare nuovamente la finanza. E nel frattempo, il commercio dei derivati ha raggiunto la cifra di 2 trilioni e 300 miliardi di dollari al giorno, un terzo in più di sei anni fa».

Quello illustrato da Susan George, nell’intervento tenuto a Ferrara e ripreso da “Come Don Chisciotte”, è un viaggio nell’occulto. «Ci sono organismi come l’International Accounting Standards Board, sicuramente sconosciuto al 99% della popolazione europea». E’ una struttura di importanza decisiva, di cui non parla mai nessuno. Nacque con l’allargamento a Est dell’Unione Europea, per affrontare «l’incubo di 27 diversi mercati azionari, con diversi insiemi di regole e norme contabili». Ed ecco, prontamente, l’arrivo dei soliti super-consulenti, provenienti dalle quattro maggiori società mondiali di revisione contabile. In pochi anni, il gruppo «è stato silenziosamente trasformato in un organismo ufficiale, lo Iasb». E’ ancora formato dagli esperti delle quattro grandi società, ma adesso sta elaborando regolamenti per 66 paesi membri, tra cui l’intera Europa. Attenzione: «Lo Iasb è diventato “ufficiale” grazie agli sforzi di un commissario Ue, il neoliberista irlandese Charlie MacCreevy». Commissario dell’Ue, cioè: “ministro” europeo, non-eletto da nessuno. E per di più, egli stesso esperto contabile. Naturalmente, ha potuto agire sotto la protezione di Bruxelles, cioè «senza alcun controllo parlamentare». L’alibi?Il solito: la Iasb è stato presentato come un’agenzia «puramente tecnica». La sua vera missione? Organizzare, legalmente, l’evasione fiscale dei miliardari.

«Fino a quando non potremo chiedere alle imprese di adottare bilanci dettagliati paese per paese, queste continueranno a pagare – abbastanza legalmente – pochissime tasse nella maggior parte dei paesi in cui hanno attività». Le aziende, aggiunge la sociologa, possono collocare i loro profitti in paesi con bassa o nessuna tassazione, e le loro perdite in quelli ad alta fiscalità. Per tassare in maniera efficace, le autorità fiscali hanno bisogno di sapere quali vendite, profitti e imposte sono effettivamente di competenza di ciascuna giurisdizione. «Oggi questo non è possibile, perché le regole sono fatte su misura per evitare la trasparenza». E quindi: «Le piccole imprese nazionali o famigliari, con un indirizzo nazionale fisso, continueranno a sopportare la maggior parte del carico fiscale». Susan George ha contattato direttamente lo Iasb per chiedere se una rendicontazione dettagliata, paese per paese, fosse nella loro agenda. Risposta: no, ovviamente. «Non c’è di che stupirsi. Le quattro grandi agenzie i cui amici e colleghi fanno le regole, perderebbero milioni di fatturato, se non potessero più consigliare i loro clienti sul modo migliore per evitare la tassazione».

L’altro colossale iceberg che ci sta venendo addosso, dal luglio 2013, si chiama Ttip, cioè Transatlantic Trade and Investment Partnership. In italiano: protocollo euro-atlantico su commercio e investimenti. «Questi accordi definiranno le norme che regolamenteranno la metà del Pil mondialegli Stati Uniti e l’Europa». Notizia: le nuove regole di cooperazione euro-atlantica «sono in preparazione dal 1995», da quando cioè «le più grandi multinazionali da entrambi i lati dell’oceano si sono riunite nel Trans-Atlantic Business Dialogue», la maggiore lobby dell’Occidente, impegnata a «lavorare su tutti gli aspetti delle pratiche regolamentari, settore per settore». Il commercio transatlantico ammonta a circa 1.500 miliardi di dollari all’anno. Dov’è il trucco? In apparenza, si negozierà sulle tariffe: ma è un aspetto irrilevante, perché pesano appena il 3%. Il vero obiettivo: «Privatizzare il maggior numero possibile di servizi pubblici ed eliminare le barriere non tariffarie, come per esempio i regolamenti e ciò che le multinazionali chiamano “ostacoli commerciali”». Al centro di tutti i trattati commerciali e di investimento, c’è «la clausola che consente alle aziende di citare in giudizio i governi sovrani, se la società ritiene che un provvedimento del governo danneggi il suo presente, o anche i suoi profitti “attesi”». Governi sotto ricatto: comandano loro, i Masters of Universe.

Il Trans-Atlantic Business Dialogue, la super-lobby che ha incubato il trattato euro-atlantico, ora ha cambiato nome: si chiama Consiglio Economico Transatlantico. E non si nasconde neppure più. Ammette qual è la sua missione: abbattere le regole e piegare il potere pubblico, a beneficio delle multinazionali. Si definisce apertamente «un organo politico», e il suo direttore afferma con orgoglio che è la prima volta che «il settore privato ha ottenuto un ruolo ufficiale nella determinazione della politica pubblica Ue-Usa». Questo trattato, se approvato secondo le intenzioni delle Tnc, includerà modifiche decisive sui regolamenti che proteggono i consumatori in ogni settore: sicurezza alimentare, prodotti farmaceutici e chimici. Altro obiettivo, la “stabilità finanziaria”. Tradotto: la libertà per gli investitori di trasferire i loro capitali senza preavviso. «I governi – aggiunge la George – non potranno più privilegiare operatori nazionali in rapporto a quelli stranieri per i contratti di appalto», e il processo negoziale «si terrà a porte chiuse, senza il controllo dei cittadini».

E come se non bastasse l’infiltrazione nel potere esecutivo, in quello legislativo e persino nel potere giudiziario, le multinazionali ora puntano direttamente anche alle Nazioni Unite. Già nel 2012, alla conferenza Rio + 20 sull’ambiente, i super-padroni formavano la più grande delegazione, capace di allestire un evento spettacolare come il “Business Day”. «Siamo la più grande delegazione d’affari che mai abbia partecipato a una conferenza delle Nazioni Unite», disse il rappresentante permanente della Camera di Commercio Internazionale presso l’Onu. Parole chiarissime: «Le imprese hanno bisogno di prendere la guida e noi lo stiamo facendo». Oggi, conclude Susan George, le multinazionali arrivano a chiedere un ruolo formale nei negoziati mondiali sul clima. «Non sono solo le dimensioni, gli enormi profitti e i patrimoni che rendono le Tnc pericolose per le democrazie. È anche la loro concentrazione, la loro capacità di influenzare (spesso dall’interno) i governi e la loro abilità a operare come una vera e propria classe sociale che difende i propri interessi economici, anche contro il bene comune». E’ un super-clan, coi suoi tentacoli e i suoi boss: «Condividono linguaggi, ideologie e obiettivi che riguardano ciascuno di noi». Meglio che i cittadini lo sappiano. E i politici che dovrebbero tutelarli? Non pervenuti, ovviamente

fonte http://www.libreidee.org/2013/10/susan-george-poteri-occulti-la-terra-e-sotto-scacco/


Decadenza Berlusconi, lettera ai membri della Giunta: “Finirete appesi a testa in giù come Mussolini”

http://www.huffingtonpost.it/2013/10/23/decadenza-berlusconi-lettera-membri-giunta-finirete-come-mussolini_n_4150612.html?utm_hp_ref=italy

 Pubblicato: 23/10/2013 19:36 CEST  |  Aggiornato: 23/10/2013 19:42 CEST

Decadenza Silvio Berlusconi

“Chi tocca Berlusconi muore”. È questo il contenuto di una macabra lettera recapitata al senatore Mario Giarrusso del Movimento 5 stelle ma indirizzata a tutti i colleghi che, insieme a lui, hanno votato la decadenza del Cavaliere nella giunta delle elezioni del Senato. La missiva, che l’Huffingtonpost è in grado di pubblicare, riporta, macabramente allineate, le foto degli interessati. Sotto vi si legge: “Chi vive per l’odio e pregiudizio di odio perisce”. Poi “State pronti, che da questa fine non vi salva nemmeno il padreterno” e l’inquietante foto di Benito Mussolini e Claretta Petacci appesi a testa in giù a piazzale Loreto.

Continua a leggere dopo il testo della lettera

“Ho contattato gli altri componenti della Giunta – spiega il senatore grillino – ma al momento la lettera l’ho ricevuta soltanto io. Ho già sporto denuncia, il mio collaboratore in questo momento e’ dai carabinieri e appena terminata la seduta dell’Aula lo raggiungerò per firmarla. Spaventato? Assolutamente no, nella mia vita ho affrontato ben altre cose di cui aver paura”.

Pronta la solidarietà di Sel per bocca della capogruppo a Palazzo Madama, Loredana De Petris: “Al Presidente Stefano, già vittima di numerose e ripetute minacce, al senatore Giarrusso e a tutti i colleghi ai quali è stata rivolta questa vigliacca intimidazione va la mia solidarietà personale e quella dei senatori e delle senatrici del partito”.


Il Tesoro smaschera il Governo. 20 miliardi regalati alle banche mentre i cittadini piangono

Scritto da LiberoQuotidiano.it    

Pubblicato Martedì, 22 Ottobre 2013 

Nella relazione tecnica alla legge di stabilità squadernate tutte le cifre e le fregature :quello bancario è l’unico settore a ottenere solo benefici dalla manovra confezionata da Letta. Per imprese e lavoratori restano le briciole; per le famiglie la stangata con la nuova Imu….
 
Le carte non mentono mai. E quelle del Tesoro svelano con esattezza quanto vale il regalo del Governo alle banche: uno sconto fiscale che, spalmato su 8 anni, sfiora i 20 miliardi di euro. È la relazione tecnica al disegno di legge di stabilità, depositato ieri in Senato dopo sei giorni dal via libera del consiglio dei ministri, a mettere nero su bianco le cifre della riforma tributaria sulle sofferenze, cioè delle rate non pagate da famiglie e imprese.

Le agevolazioni fiscali agli istituti sullo stock di cosiddetti crediti non performanti (che zavorrano i bilanci) allineano il sistema tributario italiano a quello degli altri paesi europei. La riforma, dopo il giro di vite varato da Giulio Tremonti negli scorsi anni, era attesa. E per certi versi giusta. Tuttavia, quello bancario è l’unico settore a ottenere solo benefici dalla manovra confezionata dall’Esecutivo di Enrico Letta. Per imprese e lavoratori restano le briciole; per le famiglie la stangata con la nuova Imu.Le varie cifre squadernate dai tecnici di via Venti Settembre nella relazione alla finanziaria, se raffrontate tra loro, sono da brividi. Quei 19,4 miliardi complessivamente concessi alle banche dal 2015 al 2022 (solo nel 2014 gli istituti dovranno pagare maggiori tasse per 2,2 miliardi), dunque, vanno messi a confronto anzututto con gli 1,5 miliardi concessi ai lavoratori dal 2015.

 Stiamo parlando della sforbiciata al cuneo fiscale: una misura che, per un reddito annuo da 15mila euro, garantisce un “aumento” in busta paga da 182 euro l’anno.

Una formuletta contenuta nella relazione tecnica è impeccabile e smentisce il premier Enrico Letta secondo cui si tratterebbe di una «cifre inventate». Macché: calcolatrice alla mano e considerando pure la tredicesima, fanno 14 euro al mese. Non è il caso di dividere per 30 giorni, perché si scoprirebbe che un caffé costa di più. Attenzione alla beffa: sempre nel 2015 il Governo deve tagliare per 3 miliardi le agevolazioni fiscali per i lavoratori (come le detrazioni per spese mediche, asili nido, attività sportive). Una botta che potrebbe sostanzialmente neutralizzare il mezzo caffé offerto con la misura sul cuneo fiscale.

Ma non è finita. C’è un’altra (brutta) sorpresa. Che ha un fastidioso nome: «clausola di salvaguardia». Una codicillo-paracadute che impone al Governo di aggredire ulteriormente le agevolazioni e le detrazioni qualora la spending review (i tagli agli sprechi nel bilancio pubblico) si risolvesse con un altro flop. Il compito è stato affidato a un super cervellone: Carlo Cottarelli, ex alto funzionario del Fondo monetario internazionale. Prima di lui, a provarci era stato Enrico Bondi.

Ma l’ex salvatore della Parmalat non ha portato a casa grossi risultati e se Cottarelli non riuscirà a fare meglio, la legge di stabilità prevede di recuperare fondi con un ulteriore taglio da 564 milioni alle agevolazioni. Il tetto, comunque, è destinato a scendere dal 19% al 18% e poi giù al 17%. Alla fine della giostra, dunque, l’operazione si risolve con un po’ più di quattrini nella «parte alta» della busta paga e sforbiciate nella «parte bassa». La casella magica «netto in busta», però, se tutto va bene resta invariata. Per le imprese ci sono anche un po’ di sconti sul costo del lavoro e quello più significativo è sui contributi Inail, destinati a calare di 1,1 miliardi. Niente a che vedere con il blitz sulle banche.

Capitolo casa. Tasse sulla casa: la nuova Tasi, che confluirà nella Trise, peserà nelle tasche degli italiani di più dell’Imu. Confedilizia ha calcolato per il 2014 un aggravio, rispetto al 2012, che potràvariare da un minimo di 2,1 miliardi (+8,86%) fino a 7,5 miliardi (+31,65%) secondo l’aliquota che verrà decisa dai comuni. Altre stime indicano che la mazzata potrebbe arrivare fino a 9 miliardi.

Da oggi parte l’esame al Senato e l’assalto dei partiti è già scattato. Le modifiche prospettate dalle sole forze della strana maggioranza valgono grosso modo 10 miliardi. Correzioni, in teoria, sono possibili, ma da ieri il testo è all’esame della Commissione europea che entro il 30 novembre potrà chiedere approfondimenti sulle coperture. In questo caos, Letta ha di fatto abbandonato il testo alle sorti dell’iter parlamentare. L’importante, ha detto, sono i «saldi invariati». Cioè 27,5 miliardi in tre anni. Chi assicura il bottino a palazzo Chigi, è libero di stravolgere la finanziaria.

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Géopoltique islalmisme Caucase

EODE THINK TANK/ GEOPOLITIQUE/ L’ATTENTAT DE VOLGOGRAD DANS SA PERSPECTIVE GEOPOLITIQUE

 Karel HUYBRECHTS & Luc MICHEL pour EODE Think Tank /

Avec RT – EODE Press Office / 2013 10 23/

https://www.facebook.com/EODE.Think.Tank

http://www.eode.org/

L’agitation islamiste dans le Caucase est une vieille affaire. Elle a commencé dès les Années 30 et a été organisée par le IIIe Reich et le Parti nazi allemand pour déstabiliser l’URSS. Elle a alors culminé lors de la seconde guerre mondiale en 1941-44 qui a même vu de nombreux musulmans ‘soviétiques’ combattre avec les Nazis, y compris dans la Waffen SS. Parmi les collaborateurs des nazis les Frères musulmans, organisé en réseaux par les nazis, depuis leur centrale de Munich. Cfr. le livre enquête « Une Mosquée à Munich. Les Nazis, la CIA et la montée des Frères musulmans en Occident » de Ian Jonhson (JC Lattès). LES ISLAMISTES INSTRUMENTALISES DANS LE « GRAND JEU » GEOPOLITIQUE CONTRE LA RUSSIE

 En 1945, les réseaux musulmans sont repris en mains par les Américains et engagés dans la guerre froide contre l’URSS. La fin de celle-ci ne marque pas la fin mais un nouveau départ. Car les géopoliticiens US, dont Brezinski, l’auteur du « Grand Echiquier », ont repris le programme géopolitique du théoricien nazi Rosenberg et leur but final est l’éclatement de la Fédération de Russie. Le Caucase russe, ventre mou de la Russie, est l’un des fronts privilégiés de cette guerre sourde. Les deux guerres de Tchétchénie – 1994 et 1999 (gagnée par Moscou) -, l’agitation au Dagestan en sont les manifestations.

 Derrière les ennemis de la Russie : USA, NATO, Saoudiens qui ont pris en mains les djihadistes du Caucase. Vilnius en Littuanie abrite leurs moyens de communication sur le Net. Quand à la Géorgie, ses services secrets offrent réseaux, filières …

 La guerre d’agression contre la Syrie est en partie une projection du conflit du Caucase russe. Les djihadistes caucasiens y combattent dans une grosse katiba de l’ « Emirat Islamique du Caqucase ». Et les ennemis de Damas entendent bien exporter le conflit en Russie pour punir Moscou. Des sources diplomatiques évoquent même en coulisse des menaces directes du prince saoudien Bandar Sultan, patron des services spéciaux de Riad et véritable dirigeant des terroristes islamistes et des djihadistes en Syrie, sur les JO de Sotchi …

 LES ISLAMISTES A L’ORIGINE DE L’ATTENTAT DE VOLGOGRAD …

 Une kamikaze originaire du Daguestan, république instable du Caucase russe, a tué ce lundi six personnes en se faisant exploser dans un autobus rempli d’étudiants à Volgograd, « un attentat qui a ravivé les craintes concernant la sécurité à 100 jours des JO de Sotchi » selon l’AFP. “Six personnes ont été tuées ainsi que la femme kamikaze” dans l’explosion survenue vers 14H00 locales (10H00 GMT) à Volgograd (ex-Stalingrad, sud), a indiqué à l’AFP un porte-parole du comité d’enquête russe. “L’enquête a été ouverte pour attentat terroriste, meurtre et trafic d’armes et d’explosifs”, a ajouté un responsable du comité d’enquête, Vladimir Markine, dans un communiqué.

 Selon les informations diffusées par la branche locale du comité d’enquête, la kamikaze “s’est récemment convertie à l’islam”. Il s’agit de Naïda Assialova, 30 ans, habitante de Makhatchkala, capitale du Daguestan, république instable du Caucase, proche de la Tchétchénie, a précisé M. Markine. Selon les enquêteurs, elle avait fait ses études à Moscou où elle a fait la connaissance de Dmitri Sokolov, son futur époux, qu’elle a “enrôlé” dans la mouvance islamiste armée. “Sokolov s’est rendu au Daguestan. Aujourd’hui il est recherché comme membre d’un groupe armé de Makhatchkala”, a indiqué la branche locale du comité d’enquête.

 La Russie a été frappée depuis 1999 par une série d’attentats sanglants, plusieurs d’entre eux étant commis par des femmes-kamikaze, arme privilégiée de la rébellion islamiste. Cette rébellion a notamment revendiqué un double attentat suicide en mars 2010 dans le métro de Moscou (40 morts) et un autre à l’aéroport Moscou-Domodedovo en janvier 2011 (36 morts).

 Après la première guerre de Tchétchénie (1994-1996), la rébellion s’est rapidement islamisée – sous l’impulsion des Américains et des Saoudiens – et a de plus en plus débordé hors des frontières de cette petite république pour se transformer au milieu des années 2000 en un mouvement islamiste armé actif dans tout le Caucase du Nord.

 Le chef des islamistes du Caucase russe Dokou Oumarov, ennemi numéro un du Kremlin, avait appelé en juillet dans une vidéo à des attaques contre les JO de Sotchi (sud), qui s’ouvrent le 7 février, pour empêcher “par tous les moyens” la tenue de cet événement. Oumarov a à maintes reprises déclaré qu’il voulait porter le terrorisme partout en Russie. Ils ont menacé Sotchi, mais pas seulement”. “Nous vivons avec la menace terroriste et cette attaque nous le rappelle”, affirme un expert russe.

 Il s’agit sans aucun doute d’un avertissement de Bandar Sultan, dont le récent voyage à Moscou s’est mal déroulé, à Poutine sur la Syrie. Mais connaissant le maître du Kremlin, il s’agit vraiment d’une faute qui ne restera pas sans réponse …

 

Luc MICHEL / EODE Think Tank

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 Photos : Le chef djihadiste tchéchéne Doku Umarov avec le drapeau de l’Emirat du Caucase.

SS musulmans en 1944.


 PCN-TV/ ALTERNATIVE INFORMATION (006): ‘RT’ NEWS OF THE DAY

 Central topic: the Volgograd bombing attack

and the new face of modern terrorism.

PCN-TV with RT – PCN-SPO / 2013 10 23/

 The Russian TV channel ‘RT’ daily news – former Russia Today – for an alternative information to the dual language, double standards, lies and propaganda of the NATO’s medias

 Video on:

https://vimeo.com/77652184

 Today main topics:

Italy loses patience with the uncontrolled flow of illegal migrants spurred by the Arab Spring, demanding that its fellow EU countries share the burden the country’s badly-hit economy is bearing;

Closed for business – Europe struggles to shut its doors to the flow of illegal migrants from the Middle East and North Africa – with economically unstable nations;

Americans demand police are held to account for their excessive use of force, as crowds swarm streets nationwide in protest; 6 dead, dozens in hospital;

RT reconstructs the tragic day of the Volgograd bombing attack and looks at the new face of modern terrorism.

 RT / PCN-TV

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 https://vimeo.com/pcntv

https://www.facebook.com/PCN.NCP.TV

 

Elections news ISRAEL MUNICIPALES

 EODE / International Elections Monitoring / ISRAËL: ÉLECTIONS DES MAIRES ET CONSEILS MUNICIPAUX ‘DANS PARFUM DE CORRUPTION’

 LM & KH pour EODE Press Office /

avec AFP – Haaretz / 2013 10 23 /

http://www.facebook.com/EODE.monitoring

http://www.eode.org/category/eode-international-elections-monitoring/international-elections-survey/

https://www.facebook.com/EODE.africa

 « Selon un récent sondage, près des deux tiers (63%) des Israéliens pensent que leur mairie est corrompue »

– AFP

 Les Israéliens élisaient mardi leurs maires et leurs conseils municipaux, « sans enthousiasme » dit Libération (Paris), et « dans parfum de corruption » commente l’AFP … Un scrutin boudé par la population, « sans illusion sur des autorités locales jugées largement corrompues »…

 Le Likoud, parti du Premier ministre, soutenait 65 candidats à la mairie et 74 listes pour les conseils locaux. De son côté, Yair Lapid le ministre des Finances a déclaré ce lundi lors de la réunion de son parti à la Knesset: “J’appelle tous les citoyens à sortir de chez eux, à voter et influencer.” Son parti Yesh Atid (parti laïc centriste, ndlr) disposait de 28 candidats au conseil municipal et 16 à la mairie. Le parti a souligné que la moitié de ses candidats à la mairie étaient des femmes et que 35% de ses listes ont été dirigées par des femmes. Shelly Yachimovich, leader de l’opposition de gauche (parti travailliste, ndlr) a parlé quant à elle “d’un jour important dans la vie politique.”

 

I : LES ENJEUX DU SCRUTIN

 1.912 CANDIDATS AUX CONSEILS MUNICIPAUX

 Les bureaux de vote étaient ouverts dans les 191 municipalités du pays et dans les plus grandes colonies de Cisjordanie occupée. Un second tour aura lieu le 5 novembre dans celles où aucun candidat à la mairie n’aura franchi le seuil de 40% des voix.

 Le taux de participation aux élections municipales est traditionnellement faible en Israël. La dernière fois, en 2008, la participation s’était établie à 51,85%. Cette désaffection pourrait être encore renforcée par les multiples scandales de corruption au niveau municipal.

 A l’échelle nationale, la ‘sensation’ – dit l’AFP – pourrait venir du nombre de femmes de la minorité arabe à être élues conseillères municipales, passant de 6 en 2008 à 15, selon les projections d’un collectif d’organisations de femmes arabes. Sur 1.912 candidats au poste de conseiller municipal, 173 sont des femmes arabes, contre 149 aux dernières élections. Surtout, elles figurent cette année beaucoup plus haut dans les listes électorales.

 LA CORRUPTION AU CŒUR DE LA VIE POLITIQUE

 Alors que les révélations sulfureuses continuent dans le procès de l’ancien maire de Jérusalem Ehud Olmert, accusé de corruption dans un scandale politico-financier lié au méga-projet immobilier ‘Holyland’, plusieurs édiles mouillés dans des affaires de trafic d’influence ont été arrêtés cette année.

 Selon un sondage publié la semaine dernière dans le quotidien Haaretz, près des deux tiers(63%) des Israéliens pensent que leur municipalité est corrompue et seulement 57% des personnes interrogées ont exprimé l’intention de voter.

 BATAILLES SERREES DANS LES GRANDES VILLES (1) :

JERUSALEM, AVEC UN ENJEU NATIONAL

 Les élections municipales ne reflètent pas les tendances politiques au niveau national, le vote se faisant essentiellement sur des personnalités. Les maires sortants sont généralement réélus, comme cela avait été le cas pour deux tiers d’entre eux en 2008.

 Mais dans certaines villes, comme Jérusalem, où les tensions sont particulièrement fortes entre populations laïque et religieuse, la bataille pourrait être serrée. Le maire sortant Nir Barkat, un entrepreneur de 54 ans ayant fait fortune dans la haute technologie, soutenu par la population laïque et certains groupes religieux, est en tête dans les sondages.

Son concurrent le plus sérieux, Moshé Lion, candidat du parti Likoud et ancien directeur général du bureau du Premier ministre Benjamin Netanyahu, est le candidat des religieux et de la droite nationaliste.

 Il bénéficie du soutien du parti ultraorthodoxe Shass (extrême-droite relieuse), du chef du parti ultra-nationaliste Israël Beiteinou, Avigdor Lieberman (extrême-droite), et de plusieurs ténors du gouvernement dont les ministres de l’Intérieur Gideon Saar et des Renseignements Youval Steinitz, M. Netanyahu s’étant abstenu d’exprimer une préférence.

 Selon les médias, même s’il est devancé de plusieurs points dans les sondages par Nir Barkat, Moshé Lion pourrait créer la surprise en raison du nombre important d’indécis, notamment dans l’importante population ultra-orthodoxe, dont le taux de participation aux scrutins municipaux est traditionnellement élevé.

 Bien que plus d’un tiers des habitants de Jérusalem soient palestiniens, ils boycottent largement les élections municipales afin de marquer leur refus de l’annexion par Israël de la partie orientale de la ville, occupée depuis 1967.

 A noter à Jérusalem un enjeu national. En effet, « La prise de Jérusalem (est) un enjeu national pour les ultraorthodoxes », explique Libération. « La communauté veut, en cas de victoire aujourd’hui à la municipale, peser sur l’exécutif dont elle est écartée depuis les dernières législatives ». Dans un vote où cet électorat suivra les consignes des rabbins ultra-orthodoxes : « A Mea Shearim, le plus ancien quartier juif ultraorthodoxe de Jérusalem hors de la vieille ville, tous les hommes portent ce genre d’ensembles foncés sur chemises blanches, agrémentés d’un couvre-chef variant d’une communauté à l’autre. A la question «pour qui votez-vous aux élections municipales ?» le jeune vendeur affirme qu’il ne donne sa voix «qu’à Dieu». Puis il ajoute : «Nous votons comme nos sages nous le disent … »

 BATAILLES SERREES DANS LES GRANDES VILLES (2) :

TEL-AVIV

 A Tel-Aviv, après 15 ans à la tête de la ville et un bilan favorable – visibilité internationale (notamment grâce à une forte culture gay locale), développement des institutions culturelles, succès économiques – Ron Huldaï, un ancien pilote de chasse membre du Parti travailliste, était pratiquement assuré de la victoire. Son concurrent le plus sérieux, le député Meretz (gauche) Nitzan Horowitz, engagé notamment sur la défense de l’environnement et les droits des homosexuels, était largement distancé dans les sondages.

 BATAILLES SERREES DANS LES GRANDES VILLES (3) :

NAZARETH, VILLE ARABE

 A Nazareth, la députée Hanine Zouabi (‘Balad’, gauche nationaliste arabe) est la seule femme à se présenter au poste de maire dans une ville arabe d’Israël, mais les sondages lui donnent peu de chances face au maire sortant. “Ma candidature à la mairie envoie un message important disant que les femmes palestiniennes entrent dans le champ de la politique locale et se placent sur la carte politique”, a-t-elle récemment déclaré à l’AFP à Nazareth.

 Mme Zouabi s’est illustrée en refusant de reconnaître Israël comme “Etat du peuple juif” et en participant à une flottille pro-palestinienne qui tentait de briser le blocus de la bande de Gaza en mai 2010. En décembre, la Commission électorale centrale lui avait interdit pour ces motifs de se présenter aux élections législatives de janvier 2013, une décision cassée par la Cour suprême.


 II : LES RESULTATS DU PREMIER TOUR

 Le ministère de l’Intérieur a annoncé un taux national de participation de 42,6 % un peu plus d’une heure avant la fermeture des urnes. A Jérusalem, le taux de participation final s’est établi à 40% et à 31% à Tel-Aviv.

 INTERROGATIONS SUR JERUSALEM

 A Jérusalem, la bataille était serrée, selon les médias, entre le maire sortant Nir Barkat, un entrepreneur ayant fait fortune dans la haute technologie, soutenu par la population laïque, et Moshé Lion, candidat du Likoud, le parti de M. Netanyahu et d’une grande partie du public religieux. La première chaîne de télévision israélienne Channel 1 annonçait deux heures après la fermeture des bulletins de vote une “course très serrée” entre les deux hommes sans s’avancer sur l’issue du scrutin. Même s’il était devancé dans les sondages par Nir Barkat, les médias avaient souligné que Moshé Lion pourrait créer la surprise en raison du nombre important d’électeurs indécis, notamment dans la population ultra-orthodoxe, dont le taux de participation aux scrutins municipaux est traditionnellement élevé.

 Sur 360.000 habitants palestiniens à Jérusalem, environ 160.000 d’entre eux sont des électeurs potentiels mais leur participation aux élections a toujours été faible.

 BOYCOTTAGE PALESTINIEN A JERUSALEM

 Bien que plus d’un tiers des habitants de Jérusalem soient palestiniens – Jérusalem-Est étant occupée et annexée depuis 1967, ils ont boycotté largement les municipales afin de marquer leur refus de l’annexion par Israël de la partie orientale de la ville, occupée depuis 1967. Lors de la dernière élection municipale en 2008, seuls 2.744 Arabes de Jérusalem-est ont voté, soit un taux de participation de 1,8%, contre 60% dans les quartiers juifs de la ville.

 L’OLP appellait au boycott des élections à Jérusalem. Pour l’organisation palestinienne, participer aux élections équivaut “à légitimer l’annexion de Jérusalem”. L’ OLP appellait les habitants palestiniens de Jérusalem-est à boycotter les élections municipales mardi et évoquait la possibilité de surveiller l’entrée des bureaux de vote pour s’assurer que sa consigne est respectée. “La municipalité de Jérusalem soutient les colonies à Jérusalem-est et se transforme en une ville juive”, est-il écrit dans un communiqué de l’OLP, qui précise que “la participation à ces élections sera considérée comme la normalisation avec l’autorité d’occupation israélienne, autrement dit “légitimer l’annexion de Jérusalem”. Les Israéliens “veulent créer une réalité dans laquelle les Palestiniens participent à l’occupation de leur pays”, a déclaré Hanan Ashrawi, membre du comité exécutif de l’OLP, interrogé par The Guardian.

 RELECTION DU MAIRE DE TEL-AVIV

 Ron Huldaï sera encore Maire pour 5 ans. Son Opposant a mordu la Poussière.

« Il faut l’entendre pour le réaliser. Le Maire de Tel Aviv Ron Huldaï qui vient d’écraser son adversaire Horowitz (un gay qui assume sa branchtude) est un bien mauvais speaker… et il ne fait strictement rien pour s’améliorer. Ses costumes sont toujours mal ajustés. Sa dégaine est unique (souvent il se ballade en short à la mode du kibboutz dans “sa” ville. Et pourtant c’est lui que les habitants de Tel Aviv auront comme maire pour les cinq prochaines années. Son principal capital : il est honnête », commente l’AFP-Jérusalem. « Dans un pays où les maires tombent les uns après les autres pour actes de corruption il fait figure d’exception ». Selon le JPost dans la nuit : le Maire Ron Huldai a gagné avec 53.07% des voix face à son rival Nitzan Horowitz (Meretz) qui a obtenu 38.2% des votes.

 EODE Press Office

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 Photo: Des Juifs ultra-orthodoxes en campagne pour le parti ‘Bnei Torah’ à la veille des élections municipales en Israël, le 21 octobre 2013 à Jérusalem (AFP) ;

Le Premier ministre israélien Benjamin Netanyahu vote aux élections municipales, le 22 octobre 2013 à Jérusalem ( AFP) ;

La députée Hanine Zouabi de la gauche nationaliste arabe, le 14 janvier 2013 à Haïfa lors d’un meeting électoral ( AFP).

 

IN DIRECT VIDEO attack in Volgograd

PCN-TV/ RUSSIA: ‘DASHCAM VIDEO’ OF VOLGOGRAD TERRORIST ATTACK

 PCN-TV with RT – Russian Investigative Committee – PCN-SPO / 2013 10 24/

 Terror in direct !

Shocking ‘dashcam video’ catches moment of deadly Volgograd terrorist attack on bus (release by the Russian Investigative Committee)…

Video courtesy: Russian Investigative Committee.

 A new video released by the Investigative Committee shows the moment of the deadly blast in the Volgograd bus on Monday recorded by a dashcam in a car following the vehicle.

The footage shows the bus travelling along the road when the bomb rips through the right side of the vehicle.

 Video on:

https://vimeo.com/77656457

https://www.facebook.com/photo.php?v=1422697237948438

 THE TERRORIST ATTACK STEP BY STEP …

 The bus stops and after a couple of seconds people start leaping out of the windows or doors of the stricken bus while smoke clouds from the explosion dissipate. 

With the debris strewn all across the road the cars behind the bus come to a standstill with the drivers emerging from their vehicles in a state of shock.

Investigators are working on the video to determine more details about the explosion that killed six people and injured 37.

 The female suicide bomber was identified as Naida Asiyalova, a 30 year old native of Russia’s southern republic of Dagestan. Police are on the hunt for her three accomplices, the woman’s alleged husband, 21 year old Russian Dmitry Sokolov, who she converted to radical Islam, after which they joined the Dagestani rebel groups in the republic’s capital Mahachkala, and two other militants, Ruslan Kazanbiyev and Kurban Omarov, both 25.

 At the scene of the explosion, investigators found her passport and a ticket from Dagestan to Moscow where she was believed to have been heading initially.

 Asiyalova detonated the bomb, filled with metal objects and dowel pins, after leaving the bus to Moscow for an unknown reason. A source in the Investigative Committee told RT on Monday that according to their information, she was supposed to meet with her three accomplices in the capital and carry out a terror act there.

 RT / PCN-TV

 Pics :

At the scene of the explosion, investigators found her passport and a ticket from Dagestan to Moscow where she was believed to have been heading initially: The bus ticket from Makhachkala to Moscow found at the scene of the blast in Volgograd on October 21, 2013 (Photo courtesy: Russian Investigative Committee)

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 https://vimeo.com/pcntv

https://www.facebook.com/PCN.NCP.TV

  

ECCO IL NUOVO BERSAGLIO DEI CECCHINI DI ASSAD…

Data: Mercoledì, 23 ottobre 
FONTE: RONPAULINSTITUTE.ORG

Il Times di Londra ha pubblicato ieri una storia sensazionale dalla Siria sulla base di un colloquio con il medico britannico David Nott, che aveva offerto volontariamente la sua competenza medica in Siria nel corso degli ultime settimane. Il dottor Nott ha detto di aver visto diverse donne incinta arrivare da lui con ferite addominali. Egli ha ipotizzato che i cecchini avrebbero giocato una sorta di gioco in cui ci sarebbero come bersaglio i feti delle donne incinta – un lavoro macabro per essere sicuro.

Ha detto il Dott. Nott:

Mi sembrava che fosse una specie di loro gioco (dei cecchini) stavano facendo tra di loro…un giorno abbiamo avuto donne con gravidanza in corso che avevano ferite da arma da fuoco all’utero. Non solo una o due, ma sette o otto, il che significava per me che loro (i cecchini) avevano preso come bersaglio le donne in gravidanza. Nott “ascoltando i pettegolezzi” sembrava che questi cecchini, facessero un gioco, erano mercenari Cinesi o Azeri (dell’Azerbaijan) che combattevano con le forze governative di Assad.

Niente di ciò é stato confermato in alcun modo. La speculazione.

Ma come ha fatto il Times di Rupert Murdoch di Londra a comunicare questa grandissima imprecisione con un po’ di speculazione da parte del dottor Nott – é una enorme diffusione drammatica?

“I cecchini di Assad mirano i bambini non nati” (1)

Come appare ciò per l’intero giornalismo?

Con nessuna segnalazione o collaborazione aggiuntiva, il Daily Mail ha preso la storia facendo diversi passi avanti. É stato riferito che il dottor Nott ha sentito “pettegolezzi” che i cecchini sono stati premiati con una sigaretta per ogni feto ucciso con successo nel grembo materno. La prova? Nessuna. Un pettegolezzo. Come sarebbe orribile e spettacolarmente diabolico se fosse vero, ma avrebbe senso? Se davvero questo fosse una sorta di gioco malato giocato dai cecchini, come fanno esattamente a verificare che un feto sia stato ucciso all’interno del grembo materno per rivendicare la loro sigaretta? Non sembra giusto.

E dove sta la prova che i cecchini erano truppe governative? Sappiamo che gli insorti fanno uso regolare di cecchini, e infatti proprio oggi hanno sparato e ucciso (2) il generale Jameh Jameh, un alto funzionario governativo dell’intelligence. Sappiamo anche che i cecchini ribelli sono rintanati nelle grotte sopra il villaggio cristiano di Maaloula, dove terrorizzano la popolazione civile locale (3). I cecchini ribelli prendono anche di mira i giornalisti abitualmente (4).

Il breve articolo del The Times (e diversi articoli connessi alla stampa britannica) ha accompagnato una radiografia raccapricciante che raffigurava l’aspetto di un feto con un proiettile di grande calibro depositato nel suo cranio. Stranamente, questo grande proiettile sembra essere passato attraverso il corpo della madre nel cranio del feto, passando attraverso il tessuto molle e in modo perfettamente drammatico essersi fermato nel lobo frontale del cervello – senza danni visibili al cranio del bambino. Perché nessun danno al cranio? Perché nessun punto visibile di entrata?

Inoltre, ci viene detto dall’articolo che i medici ci stanno riuscendo a gestire la questione praticamente senza risorse mediche e in una situazione di combattimento. Perché un medico in una tale situazione di crisi avrebbe avuto il tempo e le risorse per fare i raggi x di un bambino già morto? Ha senso tutto questo?

Per inciso, la fotografia é stata fornita ad una gamma di media britannici da una “ONG” britannica chiamata “Syria Relief” (ovvero Soccorso per la Siria) (5), la quale rivendica che la foto sia stata fornita da un interno team di supporto di “Siria Relief” all’interno della Siria. Questa può essere una ONG legittima, ma il suo sito web é incredibilmente reticente a fornire tutte le informazioni circa l’organizzazione, i suoi fondatori, i suoi funzionari, i suoi amministratori, ed i suoi finanziatori.

É interessante notare che una volta il dottor Nott era medico dell’ex primo ministro britannico e profittatore di guerra Tony Blair …

The Times, Independent, Daily Mail, ITV, e altri come Goebbels nella loro trasparente propaganda a favore della guerra. Essi sono caduti su se stessi per stampare un altra storia come “bambini strappati dalle incubatrici” (6). Solo la stampa YNET israeliana era scettica della sanguinosa pretesa britannica. “Record di crudeltà: i bersagli dei ribelli siriani sono i feti,” il sito di notizie israeliano lo ha scritto (7). Forse, ma almeno in passato c’é la solida prova che tali atti terroristici (8) siano stati compiuti da parte dei ribelli.

Vergogna sul sanguinoso Times di Rupert Murdoch.

Fonte: http://ronpaulinstitute.org/
Link: http://ronpaulinstitute.org/archives/featured-articles/2013/october/20/british-press-shills-for-syria-war-with-baby-snipers-story.aspx
23.10.2013

Traduzione di ALEX T. per www.comedonchisciotte.org
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=12496


Cerignola, risolto giallo sulla morte dell’ing. Sisto: è suicidio

CERIGNOLA – Si è fatta, finalmente, luce sulla morte di Piergiorgio Siesto, ingegnere 44enne di Cerignola e titolare della società informatica ‘Micronet’ di Foggia. Gli investigatori hanno scoperto che ad ammazzare l’uomo non sarebbe stata la ‘mala’ locale, ma che si è trattato di suicidio.
impiccato
Sisto avrebbe inscenato il proprio omicidio, lo scorso 13 ottobre, affinché il figlio adolescente intascasse i soldi della polizza sulla vita, che, in caso di suicidio, non sarebbe stato possibile intascare. Dietro quello che è sembrato essere, in un primo momento, un delitto, in realtà si nasconde il dramma di un uomo ricoperto di debiti, tanto da portarlo all’insano gesto.
E’ stata una vicenda che ha fatto molto clamore in città, se non altro per le modalità in cui è avvenuto. L’uomo si è impiccato con una corda legata al balcone del suo ufficio. Una scena agghiacciante, che ha traumatizzato i passanti: il cadavere penzolava lungo la fiancata del palazzo.
Ai militari della squadra mobile di Foggia, però, sono bastati pochi indizi per capire come fossero andati i fatti. Sisto, la mattina dell’8 ottobre, dopo essergli stato elevato l’ennesimo protesto, si è recato al negozio ‘Brico’, comprando una corda di 12 metri, pagandola con la propria carta di credito.
La domenica sera del 13 ottobre, quindi, si è recato al suo studio ed ha iniziato ad inscenare una colluttazione, mettendo a soqquadro l’intera stanza. In seguito, ha chiamato la propria compagna, avvertendola di un suo incontro con soggetti appartenenti alla malavita locale.
Inoltre ha raccomandato alla donna di allarmare le Forze dell’Ordine qualora non fosse rincasato entro una certa ora. Intorno le 22 il tragico epilogo: l’uomo si ammazza impiccandosi con la corda acquistata 5 giorni prima.
Ad avvalorare la tesi degli investigatori, anche l’ausilio delle telecamere di videosorveglianza, che non hanno registrato l’arrivo di soggetti nello studio.
Tommaso Lamarina
http://foggia.ilquotidianoitaliano.it/cronaca/2013/10/news/cerignola-risolto-giallo-sulla-morte-delling-sisto-e-suicidio-26568.html/


28 dimostrazioni che Fukushima sta devastando il pianeta e minacciando l’intera umanità.

Stiamo parlando di un disastro nucleare che è assolutamente senza precedenti, ed è in costante peggioramento. I seguenti sono 28 segni che la costa occidentale del Nord America è assolutamente bombardata con radiazioni nucleari di Fukushima e l’umanità è a rischio.

 FONTETradotto e Riadattato da Fractions Of Reality

 

Foto: Centro di verifica emergenza nucleare.

 La mappa a sinistra viene dal centro di verifiche emergenze nucleari. Essa mostra che i livelli di radiazione presso le stazioni di monitoraggio delle radiazioni in tutto il paese sono elevati. Come si può notare, questo è vero soprattutto lungo la costa occidentale degli Stati Uniti.

 Ogni singolo giorno, 300 tonnellate di acqua radioattiva da Fukushima entrano nell’Oceano Pacifico. Ciò significa che la quantità totale di materiale radioattivo rilasciato da Fukushima è in costante aumento, ed è in costante aumento (la radioattività NdT) nella nostra catena alimentare.

 In definitiva, tutto ciò che riguarda le radiazioni nucleari sopravviverà a tutti noi con un margine molto ampio. Stanno dicendo che potrebbe richiedere fino a 40 anni per ripulire il disastro di Fukushima, e nel frattempo innumerevoli persone innocenti svilupperanno il cancro e altri problemi di salute a causa di esposizione a livelli elevati di radiazioni nucleari.

 Stiamo parlando di un disastro nucleare che è assolutamente senza precedentied è in costante peggioramento. I seguenti sono 28 segni che la costa occidentale del Nord America è assolutamente fritta dalle radiazioni nucleari di Fukushima …

 1. Gli orsi polari, foche e trichechi lungo la costa dell’Alaska sono affetti da perdita di pelo e ferite aperte

 Esperti della fauna selvatica stanno studiando se la perdita di pelo e ferite aperte rilevati in nove orsi polari nelle ultime settimane è diffusa e correlata ad incidenti simili tra foche e trichechi.

 Gli orsi, 33 avvistati, sono stati trovati pressi di Barrow, in Alaska, durante il lavoro di indagine di routine lungo la costa artica. I test hanno mostrato che avevano“alopecia o perdita di pelo e altre lesioni cutanee”,l’US Geological Survey ha detto in una dichiarazione.

 

2. C’è una epidemia di leoni marini morti lungo la costa della California.

 Al rookeries isola al largo della costa della California del Sud, il 45 per cento dei cuccioli nati nel mese di giugno sono morti,ha detto Sharon Melin, un biologo della fauna selvatica per il National Marine Fisheries Service con sede a Seattle.Normalmente, meno di un terzo dei cuccioli sarebbero morti. E ‘diventato così pessima la situazione nelle ultime due settimane che la National Oceanic and Atmospheric Administration ha dichiarato un “evento insolito di mortalità.”

 3. Lungo la costa del Pacifico del Canada e dell’Alaska, la popolazione di salmone rosso è ad un minimo storico . Molti stanno incolpando Fukushima.

 4. Qualcosa sta causando a molte specie di pesce lungo la costa ovest del Canada il sanguinamento dalle loro branchie, pance e bulbi oculari.

 5. Un vasto campo di detriti radioattivi da Fukushima, che è circa la dimensione della California ha attraversato l’Oceano Pacifico e sta iniziando a entrare in collisione con la costa occidentale.

 6. Viene previsto che la radioattività delle acque costiere al largo della costa occidentale degli Stati Uniti potrebbe raddoppiare   molto elevati di cesio-137nel plancton che vive nelle acque dell’Oceano Pacifico tra le Hawaii e la costa occidentale.

 8. Un test in California, ha scoperto che 15 su 15 dei tonni rossi esaminati sono stati contaminati con radiazioni da Fukushima.

 9. Già nel 2012, il Vancouver Sun ha riferito che il cesio-137 veniva trovato in una percentuale molto alta dei pesci che il Giappone stava vendendo in Canada …

 • 73 per cento di sgombro testato

• 91 per cento del halibut

• il 92 per cento delle sardine

• 93 per cento del tonno e anguilla

• 94 per cento del merluzzo e acciughe

• 100 per cento della carpa, alghe marine, squali e coda di rospo

 10. Autorità canadesi stanno trovando livelli estremamente elevati di radiazioni nucleari in alcuni campioni di pesce …

 Alcuni campioni di pesce testati fino ad oggi hanno avuto livelli molto alti di radiazioni: un campione di branzino raccolto nel mese di luglio, per esempio, ha avuto1.000 becquerel per chilogrammo di cesio.

 11. Alcuni esperti ritengono che abbiamo potuto vedere casi elevati di cancro lungo la costa occidentale solo da persone che mangiano pesce contaminato

 Guardate quello che sta succedendo ora: Stanno scaricando enormi quantità di radioattività nell’oceano– nessuno si aspettava questo nel 2011,” Daniel Hirsch,docente di politica nucleare presso l’Università di California-Santa Cruz, ha detto Global Security Newswire . “Potremmo avere un gran numero di tumori da ingestione di pesce.”

 12. BBC News ha recentemente riportato che i livelli di radiazioni intorno Fukushima sono “18 volte più elevato“di quanto si credesse.

 

13. Uno studio finanziato dall’UE ha concluso che Fukushima ha rilasciato fino ad ora 210 quadrilioni becquerel di cesio-137 in atmosfera.

 14. La radiazione atmosferica da Fukushima ha raggiunto la costa occidentale degli Stati Unitnel giro di pochi giorni nel 2011.

 15. A questo punto, 300 tonnellate di acqua contaminata si riversano nell’Oceano Pacifico da Fukushima ogni singolo giorno.

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 16. Un ricercatore di chimica marina dell’Agenzia giapponese di Meteorological Research Institute del dice che “30 miliardi di becquerel di cesio radioattivo e 30 miliardi di becquerel di stronzio radioattivo” vengono rilasciate nell’Oceano Pacifico da Fukushima ogni singolo giorno.

 17. Secondo la Tepco, un totale compreso tra 20 mila miliardi e 40.000 miliardi di becquerel di trizio radioattivo sono stati riversati nell’Oceano Pacifico dopo il disastro di Fukushima ha iniziato.

 18. Secondo un professore dell’Università di Tokyo, 3 gigabecquerels di cesio-137 scorrono nella porta di Fukushima Daiichi ogni singolo giorno.

 19. Si stima che, rispetto a Chernobyl,  fino a 100 volte di più di radiazioni nucleari sono state rilasciate in mare a Fukushima rispetto a quanto è stato rilasciato durante l’intero disastro di Chernobyl.

 20. Uno studio recente ha concluso che un grande aggregato di cesio-137 dal disastro di Fukushima inizierà a fluire nelle acque costiere degli Stati Uniti all’inizio del prossimo anno …

 Simulazioni oceaniche hanno mostrato che la massa di cesio radioattivo-137 rilasciato dal disastro di Fukushima nel 2011 potrebbe iniziare ascorre nelle acque costiere degli Stati Uniti a partire nei primi mesi del 2014 con un picco nel 2016.

 21. Viene previsto che livelli significativi di cesio-137 si raggiungeranno in ogni angolo del Pacifico entro il 2020.

 22. Viene previsto che l’intero Oceano Pacifico sarà presto contaminato con “livelli di cesio da 5 a 10 volte superiorerispetto a quello che abbiamo visto durante l’epoca di pesanti prove di bombe atomiche nell’oceano Pacifico molti decenni fa.

 23. Le immense quantità di radiazioni nucleari entrati in acqua nel Pacifico hanno provocato l’ambientalista-attivista Joe Martino ad emettere il seguente avviso ...

 “I vostri giorni fatti di mangiare pesce dell’Oceano Pacifico sono finiti.”

 24. Lo iodio-131, cesio-137 e stronzio-90 che sono costantemente in arrivo da Fukushima stanno andando a influenzare la salute di coloro che vivono nell’emisfero nord per un tempo molto, molto lungo. Basta considerare quello che Harvey Wasserman aveva da dire su questo …

 Lo Iodio-131, per esempio, può essere ingerito nella tiroide, dove emette particelle beta (elettroni) che danni tissutali.Una piaga di tiroidi danneggiate è già stato segnalato tra ben il 40 per cento dei bambini nella zona di Fukushima. Tale percentuale non può che andare più in alto. In via di sviluppo tra i giovani, può arrestare la crescita sia fisica che mentale. Tra gli adulti che provoca una vasta gamma di disturbi secondari, tra cui il cancro.

 Il Cesio-137 da Fukushima è stato trovato in pesci pescati lontani come la California. Si diffonde in tutto il corpo, ma tende ad accumularsi nei muscoli.

 Il fine vita dello stronzio-90 è di circa 29 anni. Imita il calcio e va nelle nostre ossa.

 25. Secondo un recente rapporto di Infowars Planet , la costa della California si sta trasformando in una “zona morta” …

 La costa della California sta diventando come una zona morta.

 Se non sei stato su una spiaggia della California ultimamente, probabilmente non sapete che le rocce sono innaturalmente pulita – non c’è quasi più fuco, cirripedi, ricci di mare, ecc più e le pozze di marea sono allo stesso modo stranamente privi di granchi, lumache e altri segni di vita … e soprattutto rispetto a 10 – 15 anni fa, quando era consigliabile indossare scarpe da tennis su una gita al mare, al fine di evitare di tagliarsi i piedi per tutte le cose – conchiglie rotte, ossa, vetro, legni, ecc

 Ci sono anche giorni in cui  mi trovo in difficoltà a trovare anche una mezza dozzina di gabbiani sulla spiaggia della contea.

 È ancora possibile trovare un paio di gabbiani nelle aree pic-nic e vicini ad alcuni dei ristoranti (con posti a sedere all’aperto) per il cibo, naturalmente, ma,quando ripenso a 10 – 15 anni fa, i cieli e tutte le spiagge erano letteralmente riempiti con i gabbiani e del loro starnazzare inquietante.

 Ora è tutto innaturalmente tranquillo.

 26. Uno studio condotto l’anno scorso è giunto alla conclusione che le radiazioni dal disastro nucleare di Fukushima potrebbe influenzare negativamente la vita umana lungo la costa occidentale del Nord America dal Messico all’Alaska “per decenni”.

 27. Secondo il Wall Street Journal, la pulizia di Fukushima potrebbe richiedere fino a 40 anniper il completamento .

 28.Il professore di Yale Charles Perrow avverte che se la pulizia di Fukushima non viene gestita con il 100% di precisione, l’umanità potrebbe essere minacciata permigliaia di anni“…

 “Le condizioni della piscina dell’unità, a 100 metri dal suolo, sono pericolose, ese due aste qualsiasi dovessero toccarsi potrebbero provocare una reazione nucleare che sarebbe incontrollabile.La radiazione emessa da tutte queste sbarre, se non sono continuamente al fresco e mantenute separate, richiederebbe l’evacuazione delle zone circostanti Tokyo. A causa della radiazione pressoil sito dove sono contenute 6375 barre nel lotto in comune, se non venissero raffreddate continuamente, le conseguenze potrebbero essere un processo di fissione che minaccerebbe l’umanità per migliaia di anni “.

 Stai iniziando a capire perché così tante persone sono così profondamente preoccupati per quello che sta succedendo a Fukushima?

 http://fractionsofreality.blogspot.com/2013/10/28-dimostrazioni-che-fukushima-sta.html

 California: creature marine morte stanno risalendo dalle profondita’ dell’oceano

 22 ott 2013 – E’ la terza carcassa ritrovata sulle spiaggie della California in poco piu’ di una settimana,gli esperti si interrogano.L’ultimo ritrovamento e’ avvenuto lo scorso venerdi nei pressi del porto di Oceanside.Gli spiaggiamenti di queste creature marine sono rarissimi da queste parti visto che vivono a 3000 mt di profondita’ nell’Oceano.Allora cosa sta spingendo questi “serpenti marini” a risalire in superficie e cosa li sta uccidendo?

 “Non abbiamo mai assitito ad una cosa del genere” afferma Mark Waddington anziano capitano della Catalina Island Marine Institute, ci sono volute 15 persone per trasportare la carcassa.Le autorita’ hanno prelevato dei campioni di tessuto per le analisi ma resta ancora l’incredulita’ degli scienziati su questo ennesimo fenomeno senza soluzione.

 http://beforeitsnews.com/strange/2013/10/whats-going-on-in-california-third-rare-creature-washes-ashore-2452168.html