Una Provvidenziale Eccezione

Haarpo

 Salve, sono un libero cittadino (in realtà un suddito) di una repubblica democratica fondata sul lavoro (in realtà un’oligocrazia schiavista fondata sulla disoccupazione) messa su da un esercito di eroi valorosi in giubba rossa (in realtà fu la massoneria) dopo una campagna di unificazione (in realtà un’invasione violenta coi controfiocchi e comprensiva di saccheggio) andata in onda 150 anni fa su questi stessi schermi. Mentre tante nazioni oggi sono schiave di malvagi dittatori (in realtà leader politici indipendenti) il mio paese è indipendente (in realtà una colonia) e sovrano (in realtà fu svenduto ad un’orchestrina di mitomani coi fanghi d’alga al posto del cervello).

Appena sono nato mi hanno dato il benvenuto con un siero chimico chiamato vaccino polivalente (in realtà per quanto ne so possono avermi iniettato di tutto) e mi hanno registrato all’anagrafe (in realtà mi hanno accatastato come una risorsa di proprietà di chi mi possiede). Quindi mi hanno spedito a scuola (in realtà un centro legalizzato di manipolazione mentale) dove mi hanno insegnato come funziona il mondo (in realtà mi hanno insegnato a non pensare).

 Oggi ho la fortuna di lavorare perché mi hanno insegnato che chi non lavora non ha dignità e manco merita tanto di vivere, al contrario di chi lavora nella mitica economia reale (in realtà un porcilaio gestito da un branco di psicopatici che mentre la gente fa la fame mandano al macero cibi buoni per produrne di nuovi, diffondono il cancro con gli inquinanti, progettano oggetti fatti per scassarsi presto ma che in compenso costano così tanto che possono permetterseli solo quelli che non ne hanno bisogno). Assumo molte polveri sottili e pochi spicci e sgobbo come uno schiavo egizio per mantenere il mio tenore di vita (in realtà per non essere vaporizzato dai furti legalizzati dell’economia irreale, detta anche finanza) e assicurarmi un futuro solido (in realtà qualche soldo da parte per non finire sotto un ponte in questa o nella prossima crisi che si inventeranno per spennarmi legalmente).

 A proposito di legalità, ciò che chiamano giustizia in realtà con la giustizia non c’entra una beneamata mazza. Delitti infami contro la vita e la dignità umana sono commessi ad ogni ora del giorno e della notte da cricche di annoiati mentecatti ricchi sfondati che giocano agli illuminati sulla pelle dei popoli mentre le carceri traboccano di tossici, immigrati e gente comune costretta a delinquere per non morire di fame.

 Per distrarmi gioco ai video-poker (in realtà pago una delle tante tasse occulte con cui i soldi tornano alla velocità della luce nelle casse dei Creditori Originari), o me ne vado al cinema (in realtà pago di tasca mia per farmi programmare il cervello) e a vedere la partita di pallone (in realtà una valvola di sfogo messa lì ad hoc per drenare la rabbia della schiavitù). Mi nutro di cibi che di sapore sembrano normali ma in realtà sono pieni di ormoni, conservanti, coloranti, geni modificati, fluoruri e altri elisir di lunga vita. Per tutelare la mia salute mi affido a dei distinti signori in camice bianco delegati alla cura delle persone, che però in realtà pensano solo al portafogli ed invece di curarmi mi mungono come una vacca da soldi.

Ogni sera guardo la televisione per informarmi sulle notizie più importanti nel mondo (in realtà mi faccio riempire la testa di campagne di manipolazione fatte per stimolare le mie emozioni negative e stamparmi in testa un’idea della realtà che alimenti la mia attitudine alla subalternità.

 Infine circa ogni 4 anni voto per eleggere il parlamento perché penso che in questo posto maledetto dove niente è come sembra, il voto politico sia una provvidenziale eccezione. E vai col liscio.

http://www.anticorpi.info/2013/03/una-provvidenziale-eccezione.html#.UVIYjUIXtKU

 

Patto di stabilità e debiti PA. L’Italia, lo Stato che condannava se stesso al fallimento

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Autore: Guido Rossi · 26 marzo 2013 · 

 

Il Palazzo

“ delle oltre 30 aziende che falliscono ogni giorno nel nostro Paese, più della metà lamenta il ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione” Barretta, deputato PD

In questi mesi abbiamo potuto sentire spesso parlare del patto di stabilità, regolando quest’ultimo le principali variabili macroeconomiche delle nazioni europee ( sono recenti le ultime modifiche varate).

Per chi avesse – saggiamente! – cambiato canale durante i tg, gli si potrà dire che questa legge  altro non è che un accordo preso – o meglio subito in seguito a forti pressioni dell’Europa – nel 1997 dall’Italia in sede comunitaria  per cercare di far fronte all’esigenza di far convergere le economie degli stati membri verso specifici parametri. Tra questi – ricordandoci del trattato di Maastricht – troviamo in particolare l’indebitamento netto della Pubblica Amministrazione in rapporto al P.I.L  che non deve superare il 3%, e il debito pubblico che , sempre rapportato al P.I.L., deve aggirarsi intorno al 60%. In realtà esistono ancora forti dubbi e comunque tesi contrastanti circa il fatto che questi parametri siano effettivamente ottimali.  Nondimeno  il controllo dell’indebitamento netto della Pubblica Amministrazione, e in particolar modo degli enti territoriali come regioni ed enti locali è uno dei principali ob iettivi delle regole fiscali che costituiscono il patto di stabilità.

Anche i comuni allora sono chiamati a contribuire alla riduzione del debito pubblico nazionale osservando regole di anno in anno sempre più restrittive. Quindi gli enti hanno confini molto rigidi in termini di programmazione, risultati e azioni di risanamento. In particolare forti sono i limiti relativamente ai pagamenti, il che porta alla paradossale situazione in cui anche chi dispone di risorse si trova impedito riguardo al loro utilizzo. Si pensi ad esempio a tutti quei debiti mostruosi – più di 70 miliardi secondo Bankitalia – che le PA devono, da anni, alle imprese( si sorvolerà per decenza sul fatto che al contrario quando sono le imprese ad essere in debito con lo Stato, questo, non tollera neppure il minimo ritardo e attua, immancabilmente, drastici provvedimenti). Quest’ultimo in particolare è stato il tema di una importante manifestazione che pochi giorni fa si è tenuta al teatro Capranica di Roma organizzata dall’Anci (associazione nazionale c omuni italiani). Centinaia di sindaci italiani sono infatti giunti nella Capitale per manifestare contro il Patto di stabilità che con i vincoli sopra descritti blocca nelle casse di comuni e province ben 9 miliardi di euro.

La giornata è stata relativamente positiva in quanto il premier uscente Mario Monti  in una conferenza stampa con il ministro dell’Economia Grilli ha annunciato che: «La prima operazione che il governo italiano promuove è quella di introdurre misure di accelerazione del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso i fornitori» . Si parlerebbe di importi da corrispondere per circa 20 miliardi nella seconda parte del 2013 e di ulteriori 20 nel 2014. Sicuramente si tratta di un forte segnale di fiducia, ma ciononostante non sono mancati i malumori, relativi sopratutto all’entità della somma prevista dal piano, essendo appena poco più della metà dei valori stimati ( senza considerare che ora la palla passa al governo, e al piano suddetto non solo mancano oltre 30 miliardi, ma bisogna anche vedere quando – e se! – verrà attuato).

Intanto le imprese sono sempre più a corto di liquidità, il che spesso si traduce,nel caso più roseo, in licenziamenti (ma in fondo abbiamo solo poco più di tre milioni di precari e quasi altrettanto di disoccupati, niente di cui allarmarsi) o nella chiusura dell’azienda. Come se non bastasse le banche non concedono più denaro, nè alle imprese in questione nè tanto meno ai privati, e quindi alle famiglie. E mentre siamo ancora in cerca di un governo stabile e a Montecitorio abbondano soltanto chiacchiere, Moody’s  non manca mai di presentarci il suo conto divertendosi ad abbassare ancora il nostro rating. La domanda è sempre quella: “ ma l’Italia dov’è?”

http://www.lintellettualedissidente.it/patto-di-stabilita-e-debiti-pa-litalia-lo-stato-che-condannava-se-stesso-al-fallimento/

Golpe Rep. Centrafrica, Unicef: servono fondi per i bambini

arriveranno i francesi a bombardare per ripristinare la democrazia?

Intanto l’Unicef chiede fondi per i suoi dipendenti e spot pubblicitari 

26 mar – La vita di migliaia di bambini e’ a rischio nella Repubblica Centrafricana, dopo il golpe dei ribelli della coalizione Seleka che due giorni fa hanno rovesciato il regime del presidente Francois Bozize’.

 Secondo Marixie Mercado, portavoce dell’UNICEF (l’agenzia dell’Onu che si occupa dell’infanzia) a Ginevra, ”circa 600 mila bambini sono stati colpiti dalle conseguenze del conflitto. Molti centri dove di distribuiva il cibo sono chiusi o sono stati saccheggiati e nel paese si calcola che almeno 13.500 bambini quest’anno rischieranno la vita per malnutrizione”.

Siria: l’Unicef ringrazia il ministro Terzi per i fondi ricevuti, ma 80% del budget speso in super-stipendi e spot pubblicitari

Secondo la Mercado, ”fin dall’inizio del conflitto, l’UNICEF ha ricevuto rapporti attendibili sul fatto che sia i gruppi ribelli che le milizie filogovernative hanno arruolato dei bambini fra le loro fila”. Anche prima dell’attuale crisi, l’agenzia delle Nazioni Unite stima che almeno 2.500 bambini e bambine nella Repubblica Centrafricana erano in qualche modo associati a gruppi armati.

Almeno 166.000 ragazzini, inoltre, non possono accedere alle strutture educative, visto che molte scuole sono chiuse o mancano gli insegnanti. Le operazioni umanitarie non dispongono di fondi, al punto che l’appello alle agenzie umanitarie per chiedere donazioni per circa 100 milioni di euro per le emergenze di quest’anno ha visto in realta’ arrivare solo l’uno per cento della cifra necessaria.

Le tensioni per la sicurezza hanno spinto l’UNICEF a evacuare tutto il personale internazionale, eccetto quattro membri dello staff, anche se l’agenzia puo’ contare ancora su 65 componenti dello staff locale. (fonte AFP).


http://www.imolaoggi.it/?p=45312

 

La Toscana spende 240mila euro per insegnare ai trans come cambiare sesso

c’è mafia e mafia….

Nuova perla dall’amministrazione regionale toscana guidata da Rossi: 240.000 euro per insegnare ai transessuali come cambiare sesso.

La stessa regione che taglia le risorse per le autoambulanze è riuscita a spendere, nell’ultimo anno, la cifra monstre di 240mila euro per l’istituzione di un consultorio per transessuali nella Asl 12 con ben sette dipendenti che in un anno avrebbero “generato” 370 ore di consulenza a 135 trans. La stragrande maggioranza dei quali, immigrati.

Un rapido calcolo: 240.000/370 ed ecco che ogni ora è costata al contribuente toscano circa 650 euro.

Un altro rapido calcolo: 240.000/135 e scopriamo che una singola consulenza è costata quasi 1.800 euro! Quindi, per dire ad ogni trans come cambiare sesso, la Regione Toscana ha speso un piccolo patrimonio, tanto valeva operarli in loco.

Significa che due/tre ore di consulenza da parte dei dipendenti dell’Asl assunti a questo consultorio, sono costate la bellezza di 1.800 euro: circa 650 euro all’ora! Nemmeno un’ora di psicanalisi con mr. Freud costerebbe tanto.

Ma attenzione, sbaglieremmo a derubricare tutto questo a mero autolesionismo e adorazione dell’ennesima minoranza. Certo, questa è una componente essenziale, ma c’è anche la solita dose di clientelismo para-mafioso che contraddistingue la gestione della cosa pubblica in Toscana. Lo stesso clientelismo che abbiamo visto nell’affaire Mps. Perché quando si spendono 1.800 euro a consulenza per due ore  e mezza di colloquio con un trans, significa che il 99% di quei soldi sono stati “regalati” agli amici degli amici: in Toscana il sistema del voto clientelare si sostiene in questo modo.

http://voxnews.info/2013/03/21/la-toscana-spende-240mila-euro-per-insegnare-ai-trans-come-cambiare-sesso/

Manifestazione oceanica contro le adozioni gay a Parigi

Quasi due milioni di persone si sono radunate nel centro di Parigi per una imponente manifestazione di protesta contro la legge che rende possibili i matrimoni e le adozioni per le “coppie” omosessuali.
E sono forti le polemiche, perché nel corso della manifestazione la polizia, che dipende direttamente dal governo, ha sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti pacifici. La legge approderà il prossimo mese in Senato per la discussione finale, dopo essere stata approvata dall’Assemblea nazionale.

Intanto un’inchiesta dà conto di una società francese profondamente contraria ai matrimoni omosessuali. Secondo un sondaggio condotto da Ifop, il 58% dei Francesi si oppone alle unioni omosessuali.

http://voxnews.info/2013/03/24/manifestazione-oceanica-contro-le-adozioni-gay-a-parigi/

Cipro: continua caos, prelievo arriva a 40%

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Banche chiuse anche oggi

26 marzo, 12:47

NICOSIA – Tutte le banche cipriote restano chiuse anche oggi, per il decimo giorno consecutivo, dopo la decisione del ministero delle Finanze, intervenuta nella tarda serata di ieri dietro suggerimento della Banca Centrale, per evitare assalti agli sportelli da parte dei clienti che vogliano chiudere i conti. E il contante continua a scarseggiare perché l’importo che si può prelevare dai bancomat è sceso tra i 100 e i 120 euro al massimo a seconda della banca. In un primo tempo si era deciso di far riaprire oggi gli sportelli alle banche non interessate alla pesante ristrutturazione prevista dal piano di salvataggio concordato da Nicosia con l’Eurogruppo e di lasciare chiuse sino a tutto domani la Cyprus Bank e la Laiki Bank. Alla fine, come osservano analisti locali, deve aver prevalso l’opinione espressa ieri dall’ex presidente della Repubblica George Vassiliou, uno stimato economista, il quale aveva ammonito che le banche avrebbero dovuto riaprire tutte insieme in quanto un’apertura differita avrebbe creato soltanto maggiore inquietudine tra i clienti e sui mercati.

Le perdite per i correntisti con depositi di oltre 100 mila euro potrebbero arrivare a toccare il “40%”. Lo ha detto il ministro delle Finanze cipriota, Michael Sarris, in un’intervista alla Bbc precisando che i controlli sui conti e i movimenti di capitale “si protrarranno per alcune settimane”.

 

Fenomenologia degli analisti piddini dell’M5S.

Scritto da Uriel Fanelli

Leggendo i blogger di persone culturalmente – forse dovrei dire antropologicamente, ma quando non lo dicono loro di se’ stessi sembra essere un insulto – piddine tutto quel che vedo e’ un fiorire di analisi – tutte in negativo, ovviamente – del fenomeno M5S. Esse sono numerose quanto le dotte analisi che precedevano le elezioni , grondanti di disprezzo per quel partito che – a detta loro – avrebbe raggiunto al massimo il 10-15%. Ma tant’e’. 

 In psicologia questo fenomeno ha un nome: “rielaborazione”. La vittoria dell’M5S ha avuto sulla sinistra un effetto devastante, un vero e proprio choc.

 Vedete, per quasi tutto il berlusconismo l’elettore del PD si e’ illuso di una cosa: 

 

Berlusconi vince perche’ ha le TV, e solo perche’ ha le TV.

 Dovevano spiegare perche’, nel 1994, quando i giudici avevano fatto cio’ che il PCI non era riuscito a fare per cinquant’anni, Berlusconi avesse fondato un partito e li aveva stracciati. Lungi da loro sospettare una carenza di abilita’ o di intelligenza politica, lungi da loro sospettare di non aver mai capito un cazzo di politica, si trovarono di fronte ad un titanico “eppur si muove”, ovvero “eppure il primo pirla che arriva scende in politica e vi riempie di mazzate”.

 Per rielaborare questo choc occorsero circa 20 anni, e oggi piu’ o meno ogni uomo di sinistra e’ convinto che Berlusconi abbia vinto perche’ ha le TV e perche’ l’italiano – che non vota a sinistra – e’ stupido.

 Ora, osservate la sinistra italiana un giorno prima di grillo e un giorno dopo.

 Sino al giorno prima questi farlocchi vedevano in Twitter la salvezza. Il loro cuore palpitava per le primavere arabe arrivate con feisbuc e con tuitter. (spesso pronunciato tuitèr, perche’ l’uomo di sinistra e’ retro e ha studiato francese a scuola, e ci tiene che lo sappiate: ah, la gauche!) . Essi avevano l’ iPhone, e hanno Apple, ed erano convinti di rappresentare per questo una temibile avanguardia wirediana e huffingtonpostiana opposta al berlusconismo: lui ha le TV, ma noi abbiamo internet ed il mobile. E quando Santoro fa gli spettacoli in streaming (1) e’ chiaro a tutti: Internet e’ la croce che terrorizza il vampiro Berlusconi, e internet e’ di sinistra. E non c’e’ uno a sinistra che non dica di aver letto Neuromante e che non sia un fan di Gibson e che non legga Wired (anche quando palesemente non capisce un cazzo di quel che si dice – e wired non e’ un giornale per tecnici) e che non sia collegato.

 Immagino il loro choc nello scoprire che, per la seconda volta, arrival’ultimo stronzo del mondo, appoggiato da un pubblicitario che farnerica minchiate complottiste degli anni ’80, e li straccia.

 Non ha le TV, Grillo.E allora come ha fatto? Questo e’ lo choc dell’uomo di sinistra, alla SECONDA volta che l’ultimo arrivato entra in una gara che sentivano di avere vinto e li macella.

 Perche’ questa volta non hanno la scusa delle TV. Non hanno la scusa del mezzo che ipnotizza i vecchietti che guardano le telenovele e ascoltano Bruno Fede , o Emilio Vespa. E , incubo degli incubi, Grillo sta usando il terreno che gli uomini antropologicamente superiori della sinistra credevano di dominare: il web.

 La realta’ e’ che il piddino non e’ moderno, ma segue l’ultima  moda, e le ragioni della vittoria sostanziale dell’ M5S stanno semplicemente nella costante e crescente incapacita’ dell’uomo di sinistra di percepire e spiegare la realta’ come fenomeno cangiante.

 Rimane da spiegare una catastrofe che , per la seconda volta, puo’ originare solo dalla palese inferiorita’ culturale ed intellettuale del mondo di sinistra, obsoleto, statico, autoreferente negli intellettuali quanto modaiolo  tra gli elettori.

 Questa volta l’emergenza culturale deve essere davvero forte, a giudicare da quanti sforzi vengono fatti per “elaborare”. Per tenere lontano il dubbio atroce che , se qualsiasi stronzo scenda in campo, con grandi mezzi o con mezzi inferiori a quelli del PD, vince sempre, forse il PD non e’ quel fulcro progressista di intelligenze libere che credono di essere . Forse non c’e’ il progressismo, ed esiste il serio pericolo che non ci sia nemmeno intelligenza. Questo e’ il tarlo del dubbio che sta attaccando le menti monolitiche dei trinariciuti, e questo e’ il motivo di tanta “rielaborazione“.

 

L’uomo di sinistra e’ come un tifoso di calcio che torna a casa la domenica pomeriggio dopo una partita giocata male. Ha bisogno di dire che l’arbitro non ha concesso la punizione, che c’era un fuorigioco, che lo spirito dello sport e’ stato calpestato, e che la loro squadra ha perso “ma ha giocato meglio”, e che ha “tenuto la palla per piu’ tempo”. L’uomo di sinistra e’ raffigurato in toto nella psicologia del “Processo del Lunedi’”, unico tipo di calcio nel quale egli e’ invincibile: la critica calcistica. Egli non fa politica: fa critica politica. Della politica altrui, naturalmente.

 Andiamo a studiarne la fenomenologia.

 Il discorso piu’ diffuso sembra essere mutuato da quello che il sottoscritto diceva in tempi non sospetti, ma purgato delle parti tecniche, che un utente Apple non comprende.

 

Grillo dice di essere quello che usa bene internet, ma ne fa un uso obsoleto e simile a quello televisivo , mentre semmai siamo noi di sinistra a farne l’uso moderno e spiritualmente adeguato, che ha portato alle primavere arabe e al pueblo unido jamais sara’ vincido. 

tesi interessante, tantevvero che PRIMA delle elezioni io avevo scritto lo stesso anche se con motivazioni un pelo piu’ tecniche. (i lettori piu’ attenti lo ricorderanno). C’e’ pero’ una differenza tra me e loro: che questi signori sostengono come al solito di possedere internet piu’ e meglio di Grillo, di conoscerlo e capirlo meglio, di usarlo ancora meglio, E NONOSTANTE QUESTO HANNO PERSO. O meglio, come dice Bersani, “non-vinto”.

 Sarebbe carino che spiegaste come mai chi ha usato BENE internet, conoscendolo e maneggiandolo (abbonati a Wired loro, mica seghe) meglio di Grillo (hanno l’ iPhone, loro) si sia fatto strappare lo scettro di “partito di Internet”. Ah, lo so, lo so. L’arbitro non vi ha dato il rigore, povere stelle.

 Il secondo punto piu’ comune e’ 

 

Anche se dice di non essere andato in TV Grillo c’e’ andato perche’ ha sfruttato il fatto che le TV sono ossessionate da lui e alla fine senza andare in TV Grillo e’ stato in TV piu’ di Bersani e Berlusconi. Ha usato sapientemente un trucco per sconfiggere la TV usandola.

Questa sa di presa per il culo. Ma come, avete piagnucolato per 20 anni che Berlusconi vinceva perche’ stava in TV, avete fatto la Par Condicio, avete fatto la conta ai secondi di Berlusconi in TV per anni, avete detto che occorreva una legge sulle TV perche’ chi sta in TV vince, e chi non ha le TV perde, e oggi scopriamo che bastava un trucchetto del genere per battere la TV? Davvero sarebbe bastato che anziche’ prendere mazzate per 20 anni si fosse detto “io in TV non ci vado, e nessuno dei nostri deve andarci” per battere Berlusconi?

 E CHE CAZZO, E SE ERA COSI’ FACILE FOTTERE SILVIO PERCHE’ NON LO AVETE FATTO VOI?

 Perche’ i Flores d’Arcais, i Moretti, i Vattimo, I Cacciari, i geniacci di Micromega, e tutta l’altra merda che si spaccia per “intellettuale” non ha capito niente  per 20 anni, non hanno capito un trucchetto che persino un comico e un pubblicitario qualsiasi hanno individuato in poco tempo: bastava dire di NO tutti insieme alla TV, e la TV avrebbe dato loro tutto lo spazio che volevano. Bastava davvero poco per battere Berlusconi, bastava capire il trucco, bastava PENSARE . Ma  loro sanno di angelistica come Cacciari, sanno di epistemologia come Vattimo, mica potete pretendere da loro che capiscano qualcosa della realta’. Sono accademici, loro, mica potete chiedergli di azzeccare qualcosa di buono.

 E cosi’ il tarlo avanza anche nelle loro menti: ma se era cosi’ facile, perche’ non lo abbiamo fatto noi?  E’ necessaria quindi una rielaborazione, e’ necessario trovare quindi un motivo valido per il quale occorreva Grillo, e solo Grillo e Casaleggio , per capire come superare Berlusconi sul suo stesso terreno, cioe’ la TV. Per capire che per dominarla bastava rifiutarla in massa.

 Ma andiamo avanti. 

 

Adesso scopriamo che al PD i leaderini carismatici non piacciono. Che Grillo e’ autoritario e a loro non piace. Che non piace loro un tizio che decide la linea. Che a loro i partiti con la leadership non piacciono.

detto da gente che va in giro con le magliette di che guevara, gente che poi ha cambiato Che Guevara con Steve Jobs , da gente che ancora rimpiange Berlinguer e che per decenni ha letto il Libro Rosso di Mao,  la stessa gente che ha creduto nei Beatles, questa avversione per i leader ed i carismatici sa un pochino di scusa.

 La pura e semplice verita’ e’ che l’avversione dei PDini per i leader carismatici che vedono il futuro e quelli che “sono fedeli alla linea” e’ una novita’ che nasce da quando il PD non ha piu’ saputo produrre un leader. Diciamo pure la verita’: essere contro i leader quando hai solo Bersani e’ facile. E’ come disprezzare le Ferrari quando si gira con una Twingo: suona molto nobile, appare poco credibile. 

 E anche questo severo disprezzo per i partiti che “sono fedeli alla linea” nasce da quando , da Prodi in poi, il “centrosinistra” non solo si e’ macellato in faide interne e si e’ spezzato su ogni argomento, incapace di seguire qualsiasi linea, ma ha perso del tutto ogni “linea”. Se anche il piddino medio dice di essere “riformista”, basta chiedere loro cosa sia il “riformismo” per sentirsi risponder con tutto ed il contrario di tutto, roba che in confronto Beppe Grillo sembra Bertrand Russell.

 E cosi’ hanno bisogno, povere stelle, di rielaborare , rielaborare per fermare il tarlo che li tormenta, ovvero che qualsiasi stronzo scenda in campo li batte perche’ non hanno saputo produrre un leader (al massimo quella cattiva imitazione di Carcarlo Pravettoni che e’ Renzi) neanche a pagarlo. E che forse loro sono usi opporre al “leaderismo” una accezione del termine “democrazia”, intesa come dominio della mediocrita’.

 Altra ridicolaggine che leggo in giro e’ questa:

 

Grillo fa scendere milioni di persone in piazza come Hitler. Come Mussolini Grillo riempie le piazze e parla loro dall’alto. Chi fa scendere la gente in piazza anziche’ riunirle in biblioteca per una ragionata analisi del se’ pasoliniano e’ solo un fascista. Grillo riempie le piazze perche’ e’ fascista ed e’ fascista perche’ riempie le piazze.

Beh, che dire. A me sembra di ricordare che ci siano stati dei momenti in cui la sinistra riempiva le piazze. A dire il vero certe volte ricordo un vero e proprio feticismo della manifestazione, dalla manifestazione-sciopero alla manifestazione-girotondo alla manifestazione-sitin, a tutte quelle manifestazioni che – era la sinistra o erano i fascisti? – si facevano nel 1968. La sinistra ha coltivato una incredibile ed infinita adorazione per la mobilitazione di piazza fino a pochi anni fa, quando ancora, almeno alla manifestazione del primo Maggio, si parlava contro BErlusconi e si gridava “siamo un milione!”.

 Sentire gente di sinistra che tuona contro chi riempie le piazze mi sembra almeno paradossale. Ma poi osservo la campagna elettorale e vedo Bersani che riempie cinema e teatri.

 E cosi’ inizia a venirmi un sospetto: che la sinistra detesti le piazze da quando chiunque, persino i parlamentari del PDL di fronte al tribunale, riescono a riempirle, e LORO NON PIU’.

 Non vedo piu’ girotondi, non vedo piu’ quella mobilitazione permanente tanto cara all’uomo di sinistra. La verita’ e’ che le piazze piene di Grillo vi fanno ribrezzo perche’ vi ricordano che VOI , da anni ormai, le piazze NON LE RIEMPITE PIU’, se non mobilitando i vecchietti ed i pensionati come fa la CGIL.

 Un’altra fenomenologia di sinistra e’ questa:

  

Grillo riempie le piazze con il pupulismo. Agita le masse parlando alla loro pancia, toccando temi che scaldano gli animi dell’uomo qualsiasi, egli propone soluzioni troppo semplici e spesso infattibili, e li illude di avere cose che poi non fara’.

 Anche questa e’ rielaborazione. Perche’ ci si vuole dimenticare che la politica dei redditi che Grillo tocca con il “reddito di cittadinanza” e’ una tematica di sinistra. Si dimentica che le tematiche ambientaliste che tocca Grillo sono tematiche di sinistra. Ci si dimentica che dei 20 punti del programma di Grillo, non ce n’e’ UNO che non sia una di quelle cose di sinistra che d’Alema NON disse a Moretti.

 I temi di Grillo sono temi di sinistra, e se quelli sono populisti, allora ha fatto populismo la sinistra italiana dal 1919 ad oggi. E a dire il vero, di gente che aveva promesso leggi contro il conflitto di interessi, matrimoni gay e quant’altro, ce ne sta di piu’ tra il PD che tra i grillini. 

 Il tarlo vero che corrode l’uomo di sinistra oggi e’ di essere rimasto senza argomenti di sinistra. Di non essere piu’ nulla, e di disprezzare oggi come “populismo” cio’ per il quale ha lottato per 40 anni. O dice di aver lottato. O dice di aver creduto.

 Il tarlo dell’uomo di sinistra e’ che Grillo sia stato capace di riportare al centro dell’attenzione e del dibattito politico dei temi che erano di sinistra, che la sinistra ha abbandonato in nome del “riformismo”, della voglia di essere piu’ uguali della destra.

 Il tarlo dell’uomo di sinistra, oggi, e’ di essere diventato un uomo di destra. E ha bisogno di rielaborare Grillo per paura dello choc che gli ha procurato veder tornare ial centro del dibattito politico dei temi che gli intelligentoni del suo partito gli avevano detto essere “un pericoloso balzo in avanti”. 

 Gli avevano detto che certi temi era meglio lasciarli da parte o non toccarli perche’ erano troppo , troppo per il paese, che aveva altri problemi. E invece qualcuno e’ arrivato proprio con QUEI temi, e ha mostrato che non era vero.

 Il tarlo dell’uomo di sinistra e’ che la sua stessa classe politica abbia mentito, e la svolta a destra dei partiti di sinistra, che e’ stata raccontata loro come “necessaria per non perdere tutto il consenso”, in realta’ era necessaria solo per non perdere tutti i finanziatori.


E andiamo all’ultimo tra i topos dell’analista dell’ M5S:

le soluzioni proposte da M5S sono infattibili perche’ non c’e’ copertura, il bilancio di qui e i fondi di la’ e il patto di stabilita’ e l’ Europa e Maastricht e il debito e i soldi. E i soldi ed il bilancio. Grillo propone cose tecnicamente infattibili.

 Sarebbero credibili se non venissero dal PCI. Da quelli che hanno creduto che bastasse togliere tutto ai ricchi per avere un mondo perfetto. Quella di Marx non era una soluzione semplicistica, isn’t it? O forse vi rode il tarlo di quando, ancora, eravate VOI a vedere soluzioni semplici per i mali della DC e del PSI?

E quelle risposte, “non ci sono i soldi”, quante volte le avete sentite? Quando VOI eravate i movimenti operai , che chiedevano un aumento, per avere quelle 20 mila lire in piu’ all’anno per vivere , e vi sentivate dire “non ci sono i soldi” o “e’ tecnicamente infattibile”: il tarlo che vi rode si chiama “memoria”, la memoria di quando VOI contestavate le spese dei ricchi e volevate due spiccioli, e vi veniva detto che “non c’era copertura”.

Ve lo ricorda, il vostro tarlo interiore, quando non c’era MAI copertura per voi?

Avete bisogno di rielaborazione psicologica per non ricordare che “Ma c’e’ l’ Europa” suona un pochino come quando il PCI non poteva governare perche’ l’ Italia era nella NATO? Forse non ricordate piu’ quando VOI scendevate in piazza contro la NATO, per uscirne, perche’ essa uccideva l’autodeterminazione?

Eravate voi quelli coi gartelli “Yankee Go Home”, e oggi il tarlo della vostra coscienza di agita quando Grillo dice “Via dall’ Europa”.

La verita’ e’ che Grillo ha rifondato la sinistra. Ha ottenuto qualcosa che e’ IDENTICO a quello che la sinistra E’ STATA e ha scelto di non essere.

Come vecchi di fronte all’uscita di un liceo, volete credere che questi giovani di oggi siano delle merde viziate ed egoiste, e volete credere che voi stessi non siate mai stati come loro.

Solo un tarlo vi rode, solo una maledetta cosa che e’ la memoria si agita, solo una maledetta consapevolezza vi agita, e per sanare questo senso di colpa avete bisogno di quella “rielaborazione” che e’ il contiuo ripetere che i grillini siano fascisti e di destra, cosa da gridare ad alta voce per zittire quella maledetta voce interiore che vi sta dicendo “ma TU una volta ERI COME LORO”.

Quella che chiamate intelligenza, competenza, esperienza, che rimproverate ai grillini di non avere, e’ semplicemente VECCHIAIA. La vostra vecchiaia.  E quella strana forza, quello strano vigore, quella strana vitalita’ che definite oggi “fascista”, ha un nome: “giovinezza”.

Tutta questa “analisi” a posteriori che cerca di spiegare l’ovvio, ovvero che un movimento giovane batta d’impeto un ospizio di anziani (di ogni eta’) che e’ il PD, non e’ altro che un tentativo patetico e disonesto di rielaborare un fatto che non riuscite ad accettare:

SIETE VECCHI.


Meglio sarebbe se diventaste berlusconiani e vi illudeste che un 78 enne possa sfiancare otto ragazze ventenni a sera. In fondo, Berlusconi vi offriva la stessa rielaborazione , in maniera piu’ efficace, e senza dover scrivere tanto: seguendo Berlusconi, affrontare la vecchiaia era forse piu’ semplice che farlo seguendo Scalfari.

E se pensiamo che molti nel PD sono anagraficamente abbastanza giovani da subire questo problema per scelta, o meglio per appartenenza, questo immenso processo di rielaborazione collettiva, quando fuori dalla porta c’e’ la primavera e le ragazze hanno occhi piu’ belli del solito, fa pensare che la via di Berlusconi forse sarebbe stata piu’ sensata. 

Perlomeno, sarebbe stata piu’ divertente.

 


Uriel

Domanda sbagliata a Obama, studente palestinese arrestato dalla polizia israeliana

Obama imbarazzato da giovane palestinese: Conosci Rachel Corrie?

Gerusalemme occupata – Un giovane palestinese ha messo in imbarazzo, con la sua domanda sulla morte dell’attivista americana Rachel Corrie, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, durante il suo discorso all’Universita’ di Gerusalemme.

Il 22enne Rabie Aid ha interrotto le parole di Obama per domandargli: “Conosci Rachel Corrie? L’americana che e’ stata uccisa con le armi regalate da Washington a Israele”? Una domanda pesante a cui il capo della Casa Bianca non ha voluto (o potuto) rispondere. Il giovane Aid, uno studente dell’universita’ di Haifa che vive in uno dei villaggi di al-Khalil, e’ stato subito arrestato dagli agenti di polizia israeliana. Ma prima di essere portati via dall’aula, si e’ rivolto ancora a Obama gridando: “Sei venuto qui per la pace o per dare piu’ armi a Israele”?

***

Rachel Corrie, 23 anni, statunitense attivista per la pace, e’ stata assassinata il 16 marzo 2003, schiacciata da una ruspa delle forze armate israeliane a Rafah, nel sud di Gaza, mentre cercava di impedire che quel mezzo meccanizzato demolisse l’abitazione di un medico palestinese.

ordinaria criminalità?

una donna ottantenne non è più donna e pertanto non vittima di femminicidio?

 

Cultura gay: Marco Silombria, artista e attivista omosessuale, massacra un’ottantenneA chi gli chiedeva quali erano le sue radici culturali, con orgoglio rispondeva: “Sono di cultura omosessuale”. Oggi ne abbiamo avuta conferma.

Marco Silombria, 77 anni, artista molto noto negli anni ’70, attivista omosessuale, ha aggredito e ucciso una pensionata in una casa di riposo di Albissola Superiore che è morta a causa delle botte subite qualche ora dopo il ricovero in ospedale.
Sono in corso indagini per capire l’esatta dinamica della violenta aggressione.

Quando parlava degli anni di lotta politica per la liberazione omosessuale:
“Formativi e indimenticabili. Dopo i primi anni a Torino, verso la fine degli anni ’60, quando già avevo fondato con alcuni soci un’agenzia di pubblicità, ho incontrato casualmente Angelo Pezzana, che ha dato l’avvio al movimento omosessuale”.

E quando si lamentava – da bravo membro della minoranza iper protetta – delle presunte discriminazioni:
“Avendo deciso di diventare un artista con la componente omosessuale molto evidente sono stato snobbato dalla maggior parte delle gallerie d’arte. Non gradivano i temi delle mie opere perché ritenevano che non fossero commerciabili. Erano pochi quelli che mi chiedevano di fare delle mostre”.

http://voxnews.info/2013/03/24/cultura-gay-marco-silombria-artista-e-attivista-omosessuale-massacra-unottantenne/

 Lesbica si finge uomo per sedurre una ragazzina

 

Justine McNally si è finta maschio, per ingannare una 16enne, la sua famiglia e gli amici. Si faceva chiamare Scott.

Per tre anni, come ha detto il giudice James Patrick: “Hai abusato della sua fiducia così tanto che lei ora ha difficoltà a fidarsi degli altri”.

“E ‘stato un comportamento egoista e insensibile -. Un grave abuso di fiducia nei confronti suoi, della sua famiglia e degli amici”

Il procuratore David Markham lo ha descritto come “un caso straordinario”, in cui è stato ottenuto il consenso sessuale “con l’inganno”.

 La coppia ha iniziato un relazione romantica dopo essersi conosciuta attraverso un videogioco on-line all’età di 12 e 13 anni.

Alla fine si sono incontrate nel marzo del 2011, quando McNally, fingendo di essere Scott, ha visitato la ragazza nel nord di Londra, per stare con un amico della sua famiglia.

La 16enne, sessualmente ingenua, non si è resa conto durante quello che era il suo primo rapporto sessuale, che la lesbica indossava un “falso pene”, di quelli che usano le lesbiche per mimare l’atto sessuale maschile.

Alla fine, nel novembre 2011, un amico di famiglia della vittima si è insospettito.

“L’amico ha trovato un reggiseno, e mentre stava parlando (la madre della ragazza), ha trovato un pene finto nella sua valigia”, ha detto il procuratore Markham.

Il finto Scotto stava programmando un cambiamento di sesso di continuare il rapporto.

La vittima era “letteralmente disgustata”, ha concluso il rapporto e ha chiamato la polizia.

“Quello che dovrebbe essere un periodo emozionante della sua vita è stato oscurato da ciò che le è stato fatto”.

“Lei si sente completamente distrutta e assediata dai dubbi.”

Due vittime della propaganda omosessualista. Perché anche il carnefice è, in questo caso, vittima. Vittima della confusione sessuale indotta dall’omosessualismo propagandato dai media di distrazione di massa.

E pensate se avesse portato a termine il suo “cambiamento sessuale”. L’inganno poteva andare avanti. Perché le minoranze sono iper-protette, mentre la maggioranza normale, è discriminata e quindi, guai tenere un registro di chi ha cambiato sesso per, eventualmente, informare chi si imbatte in questi individui che il suo “uomo”, era in realtà una donna.

http://voxnews.info/2013/03/25/lesbica-si-finge-uomo-per-sedurre-una-ragazzina/

 

se la donna è vittima di uomini di nazionalità non italiana non meritano tutela?

Orrore a Malta: italiana rapita e stuprata da 4 immigrati in un centro per “profughi”La Valletta, 26/03/2013 – Orrore nella piccola Malta. Una ragazza italiana è stata ricoverata  in ospedale dopo essere stata vittima di un brutale stupro di gruppo da parte di alcuni immigrati mantenuti presso un centro di accoglienza. La notizia viene riportata oggi dal quotidiano «Times of Malta».

Secondo la polizia maltese, la ragazza, di cui non sono state rese note le generalità, è stata rapita da quattro extracomunitari mentre passeggiavatranquillamente per le vie della capitale La Valletta, nella notte tra domenica e lunedì.

Poi i “profughi” l’avrebbero fatta salire su un’auto grigia e condotta nel centro per immigrati dove l’hanno stuprata a turno brutalmente.

La ragazza è stata poi abbandonata nei pressi di una fabbrica ed è stata trovata solo ieri mattina da alcuni operai che e hanno dato l’allarme. Sul caso è stata aperta un’inchiesta.

http://voxnews.info/2013/03/26/orrore-a-malta-italiana-rapita-e-stuprata-da-4-immigrati-in-un-centro-per-profughi/

 

se a commettere pedofilia non sono preti, fa molto radical chic

Scandalo in Toscana: bimba fatta prostituire in casa pagata con soldi pubblici, case al nero agli Zingari coi soldi della Regione

“Affitti al nero, soldi pubblici in progetti mai realizzati”. Scandali nel sociale: Regione Toscana nella bufera per il business dell’accoglienza.

Enrico Rossi, governatore della Toscana

Referenti politici che affittano case al nero, denaro pubblico speso in progetti di rimpatri assistiti mai avvenuti: ecco il business dell’integrazione.
Tra i responsabili “dell’affaire Zingari”anche Matteo Giordano, funzionario della segreteria dell’assessorato regionale alle politiche sociali, finisce nell’occhio del ciclone.

Si scopre ad esempio all’indomani della denuncia per sfruttamento della prostituzione minorile di tre Zingari nel comune di Stazzema che – parole del legale rappresentante dei Rom, quindi non un “cattivo nazista”,  Marcello Zuinisi – “la casa dove abitavano i tutori della ragazzina adolescente vittima di un autentico mercato del sesso, è sede dell’Associazione Onlus Berretti Bianchi affittata al nero dal referente politico dei Berretti Bianchi, il segretario Silvano Tartarini, con il denaro pubblico ricevuto dal Comune di Seravezza, Forte dei Marmi e dall’Assessorato al Welfare della Regione Toscana. Il coordinamento della cabina di regia regionale sulla questione rom a Querceta è stato curato da Matteo Giordano, esponente lucchese di Rifondazione Comunista e funzionario della segreteria dell’Assessore Pd Salvatore Allocca”.

Insomma, la famiglia alla quale era stata data in adozione la dodicenne, e che la faceva prostituire, vive in una casa concessa e pagata dalla Regione Toscana. In pratica il Governatore toscano finanziava un bordello di minorenni.

Una denuncia grave, gravissima, che mette in dubbio l’operato del segretario dei Berretti Bianchi, una delle tante associazioni in orbita Pd che guadagna dal business dell’immigrazione e degli Zingari.

Associazione già protagonista del fallito “progetto di rimpatrio” a pagamento – una sorta di estorsione dei Rom alle amministrazioni italiane – col quale gli Zingari si impegnavano a tornare in Romania previo pagamento di una “liquidazione” da loro ricevuta di 700€ a testa. In seguito al fallimento del progetto, i rom rimpatriati sono tornati in Toscana, dove avevano lasciato i parenti, ed hanno trovato rifugio, di fatto occupandolo abusivamente, nel Ex Camping Versilia, dismesso da ormai tre anni.

Ancora Marcello Zuinisi accusa: “Silvano Tartarini ed i Berretti Bianc hanno ricevuto il 18 giugno 2012 la somma di 58.000 euro per “rimpatriare” le famiglie rom presenti sotto il cavalcavia dell’area di Querceta in Romania. Il denaro pubblico è stato stanziato dalla Regione Toscana con delibera 544 ed affidato al Sindaco di Seravezza Ettore Neri e da lui all’Associazione Onlus Berretti Bianchi”. Questi soldi sono stati letteralmente buttati e la Regione Toscana dovrebbe darne conto ai propri cittadini.

Non basta, ora l’Agenzia Sviluppo Toscana Spa – che fa riferimento alla Regione Toscana – si appresta a regalare nuovi finanziamenti a tasso agevolato agli Zingari per aprire un camping! Per Zingari ovviamente.
Struttura pagata con soldi pubblici delle nostre tasse, che attrarrà nuova bella gente in Versilia.

http://voxnews.info/2013/02/23/scandalo-in-toscana-bimba-fatta-prostituire-in-casa-pagata-con-soldi-pubblici-case-al-nero-agli-zingari-coi-soldi-della-regione/

Bufera su Facebook: 4mila “Mi piace” e 16mila “Condividi” a video pedofilo

Pubblicato da ImolaOggiNEWS, Scienza & Tecnomar 25, 2013

25 mar. – E’ bufera su Facebook dopo la pubblicazione di un video pedopornografico, rimasto alcune ore visibile sul social network prima di essere bloccato.

Protagonista dell’atroce filmato, secondo quanto riferito dalla stampa britannica, sarebbe una bambina abusata da un uomo. Ma quel che fa inorridire ancor di piu’ la rete e’ il numero di ‘like’ ricevuti: secondo l’inorridito tam-tam su Twitter, il filmato avrebbe ottenuto quasi 4mila ‘mi piace’ e sarebbe stato condiviso sul social network di Marc Zuckerberg da oltre 16mila persone.

“Tolleranza zero contro la pedopornografia”, ha sottolineato lo staff di Facebook, “la tempestiva segnalazione di questo contenuto ci ha consentito di rimuoverlo il piu’ rapidamente possibile. Facebook non tollera in alcun modo la presenza di contenuti pedopornografici e siamo determinati ad adottare ogni provvedimento per prevenire la pubblicazione di questo tipo di materiali”. agi

Tunisino tenta di violentare un’amica, la salva il fidanzato

Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSmar 25, 2013

25 mar. – Un bracciante agricolo tunisino di 30 anni, residente a Santa Croce Camerina, e’ stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale. A denunciarlo la vittima, un’amica, trovata in casa dell’aggressore. Secondo quanto ricostruito dai militari, la donna, il fidanzato e il loro amico tunisino, avevano deciso di incontrarsi in un locale a Scoglitti. La serata trascorre serena.

I tre si conoscono molto bene da qualche anno. Scherzano, bevono, parlano della loro terra lontana. E’ gia’ notte. Il tunisino forse ha gia’ in mente il suo piano ed invita la coppia a trascorrere la notte a casa sua. I due fidanzati lo seguono presso la sua abitazione a Santa Croce Camerina. Poi convince il fidanzato a seguirlo in paese mentre la donna stanca va a dormire.

Raggiunto il centro storico, con un pretesto fa in modo di lasciare a piedi il suo connazionale, per poi raggiungere con la sua vettura la sua abitazione dove immobilizza la vittima per i capelli e comincia a denudarla e palpeggiarla. La malcapitata riesce a divincolarsi e graffia al viso e al collo il suo aggressore che finalmente la lascia. Nel frattempo arriva il fidanzato e vengono allertati i carabinieri che arrestano il balordo. agi

Violentata e picchiata nel bresciano, arrestati due marocchini

Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSmar 24, 2013

BRESCIA, 24 MAR – Due marocchini di 26 e 32 anni sono stati arrestati nel bresciano con l’accusa di violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di una ragazza, residente nel mantovano, ma che vive a Brescia.

La giovane, ieri, aveva trascorso qualche ora in un locale a Rovato insieme a uno dei due uomini, che gia’ conosceva, e a suoi tre amici. Dopo la serata, in un parco pubblico non molto lontano, e’ stata stuprata e, per aver tentato di reagire, picchiata. ansa

figuriamoci la vittima è un uomo, non vale come vita umana allora

Perugia: ferroviere accoltellato da 3 immigrati, stazione devastata

Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, Videomar 23, 2013

 

Perugia, 22/03/2013 – E’ stato aggredito con inaudita ferocia da tre immigrati giovedì intorno alle 21.30 alla stazione di Ponte San Giovanni, a Perugia, un ferroviere di 52 anni. I carabinieri di Ponte San Giovanni cercano gli aggressori nell’ambito dei “migranti” che frequentano il quartiere. Una caccia non semplice. Sfortunatamente nella stazione non ci sono telecamere, quindi le ricerche dei responsabili partono dalle testimonianze del ferroviere e del collega che si trovava nel gabbiotto.

Secondo la ricostruzione di Ferrovie dello Stato, l’uomo, impegnato sul binario 1 a ricevere un treno in arrivo, si è accorto dell’immotivata aggressione che stava subendo un ragazzo da parte di un gruppo di 3 stranieri, pare maghrebini. Intervenuto per cercare di difendere il ragazzo il capostazione è stato colpito al viso da una bottiglia di vetro prelevata dal cestino portarifiuti ed intenzionalmente rotta. Pochi istanti dopo è stato raggiunto da una coltellata al torace, sferrata da uno dei 3 aggressori: inseguito fino al suo ufficio, nel quale si era rifugiato, è stato infine fatto oggetto di lancio di sassi ed oggetti metallici (prelevati dalla massicciata e dai binari) da parte del branco di immigrati, che è riuscito anche a sfondare la porta vetrata dell’ufficio.

L’avvertimento di aver già chiamato il 112 ha dissuaso gli aggressori dal continuare la violenza e li ha spinti a scappare. Intervenuti sul posto i carabinieri di Perugia, la polizia ferroviaria e un’ambulanza del 118, che ha trasportato il capostazione al reparto di chirurgia toracica dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove gli sono stati riscontrati tagli al volto e una ferita da arma da taglio al torace. […] (umbria24)

17enne rifiuta una sigaretta e un immigrato gli rompe i denti

Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSmar 14, 2013

14 mar – «Mi hanno chiesto una sigaretta, ma non ho fatto in tempo a rispondere. Mi è arrivata una testata sul naso che mi ha tramortito». Luca Moriggia, 17 anni di Arizzano, è stato sfigurato a pugni e calci mentre si apprestava a trascorrere il sabato sera con gli amici in uno dei tanti pub del centro storico di Intra. A picchiarlo un gruppo di cinque stranieri, due bulgari e tre marocchini, tutti ragazzi che non hanno ancora la maggiore età.

La loro ultima bravata risale a due sabati fa in via San Vittore dove i giovani dopo le 22 si concentrano in attesa di entrare nei pub. Luca camminava con alcuni  amici e all’improvviso sono volati pugni, calci, testate. Risultato: due denti rotti e altri danneggiati, una ferita sulla fronte, un volto gonfio impressionante. Prognosi: 15 giorni, ma forse non basteranno.

Racconta il ragazzo: «Quando siamo arrivati nei pressi della profumeria Spanò, ho visto che cinque ragazzi venivano verso di noi. Uno  mi ha chiesto una sigaretta e ho risposto che non l’avevo. Lui, però, ha insitito. Stavo tentando di ribadire che non fumo quando mi è arrivata una testata sul naso. Ho cercato di reagire con due pugni, ma lui mi ha colpito due volte e sono finito a terra. Pensavo che tutto fosse finito e invece mentre stavo rialzandomi ho sentito una forte ginocchiata in bocca. In quel momento mi sembrava avesse spaccato tutti i denti».  […] (lastampa)

La moglie gli rifiutava i soldi. Marocchino picchia e rapina altre donne

Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSmar 20, 2013

GUASTALLA (Reggio Emilia) 20 mar – Un marocchino di 25 anni è stato arrestato a Reggiolo con l’accusa di avere rapinato, picchiato e scippato altre donne a causa del fatto, a suo dire, che la moglie si rifiutava di dargli i soldi. E’ stata la telefonata di rimprovero alla consorte ad incastrare Hamdi Abderrahim, che è stato arrestato dai carabinieri di Guastalla. E’ accusato di una rapina commessa il 12 marzo scorso ai danni di una casalinga 47enne reggiana.

E’ stato il pericolo di reiterazione del reato (negli ultimi giorni secondo i carabinieri nella sola Guastalla l’uomo avrebbe commesso altri due scippi) che ha indotto i carabinieri ad arrestarlo. Oltre alla rapina altri due scippi sarebbero attribuiti al 25enne: quello commesso il 23 febbraio in Via Sacco e Vanzetti a Guastalla quando ha scippato la borsa contenente una sessantina di euro e documenti personali ad una 55enne del luogo e quello del 26 febbraio in Via IV Novembre a Guastalla quando ha scippato la borsa con una quindicina di euro, una catenina d’oro e documenti personali ad una 70enne guastallese uscita da casa per andare a votare. (reggionline.com)

20enne rapinato e violentato da un marocchino pregiudicato

Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSmar 18, 2013

18 marzo 2013 – E’ stato rapinato e poi sarebbe stato violentato da un altro uomo, sotto la minaccia di un coltello. Vittima della brutale aggressione è stato un peruviano 20enne, nell’area ex Falck. Il giovane è stato prima costretto a consegnare le proprie scarpe, poi ha dovuto seguire il suo aggressore sul tram fino a un’area abbandonata dove ha denunciato di aver subito una violenza sessuale. L’aguzzino sarebbe un marocchino di 30 anni, Hamidi C., regolare e pregiudicato, arrestato dalla polizia per rapina, violenza sessuale e sequestro di persona.

Il giovane ha raccontato di averlo incontrato all’alba di domenica all’esterno di un locale in via Clerici: il marocchino avrebbe estratto un coltello col quale avrebbe prima preteso le scarpe e poi costretto la sua vittima a salire sul tram 31 in direzione dell’ex area Falck. Qui, dopo avergli intimato di scavalcare la recinzione, si sarebbe consumata la violenza accanto a un materasso di fortuna.

Il peruviano, costretto a lasciare anche il cellulare, è poi scappato tra le lacrime e dopo aver raggiunto un bar ha chiamato la polizia. Gli agenti hanno arrestato Hamidi C., mentre era sul materasso a dormire. (ilgiorno)

Muos di Niscemi, Trizzino: “Che fine ha fatto la revoca? E la nomina di Zucchetti?”

di Daniela Giuffrida (25/3/2013)

La  ’telenovela’ infinita del Muos di Niscemi si arricchisce di un un nuovo, incredibile, capitolo.  Nei giorni scorsi, si era sparsa la voce che il professore Massimo 
Zucchetti, del Politecnico di Torino, sarebbe stato nominato nella cabina di regia che valuterà gli effetti sulla salute delle antenne satellitari americane (il Muos, appunto) e di cui dovrebbero fare parte anche tecnici dell’Istituto Superiore Sanità, l’Ispra, e l’Arpa.

Peccato che lui non ne sappia niente. “Non mi è arrivata nessuna nomina, non ho ricevuto nessuna convocazione per una riunione. Non so neppure da chi sia composta la Commissione, né un calendario dei lavori. Questa è una presa in giro, una buffonata”dice Zucchetti.

Dichiarazione che fa saltare dalla sedia Giampiero Trizzino, deputato del Movimento 5 Stelle e Presidente della Commissione Territorio e Ambiente dell’Ars, in prima fila, da sempre, nella battaglia contro il Muos. Che non solo chiede conto e ragione della nomina, ma svela anche qualche ‘problemino’ sul fronte della revoca delle autorizzazioni:

Abbiamo un documento ufficiale di inizio provvedimento di Revoca a firma dell’assessore Lo Bello in cui si danno trenta giorni agli Usa per le loro controdeduzioni. I trenta giorni sono già trascorsi da una settimana: dov’è il provvedimento definitivo?- chiede Trizzino. E ancora: “Due  settimane fa ho presentato la richiesta che riguarda la nomina del prof. Zucchetti,  dovè la nomina?”

A quanto pare, dagli uffici dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente, sarebbero arrivate rassicurazioni su entrambi i fronti.  Ma a questo punto aspettiamo i fatti. Di rassicurazioni teoriche abbiamo fatto il pieno…

Niscemi, anche le Mamme No Muos incontreranno il Console Usa

Muos, il Console Usa andrà a Niscemi

Faccia a faccia No Muos-Usa. E la Procura indaga due mamme…

Una cabina di regia per decidere sul Muos

Massimo Zucchetti nella commissione che studia gli effetti negativi del Muos

Stop al Muos, una presa per i fondelli?

Mous di Niscemi, stop dal governo nazionale

Una fiaccolata per le Mamme No Muos

Tensioni a Niscemi, la Video testimonianza delle mamme No Muos

Muos di Niscemi, adesso se la prendono pure con le mamme…

Bloccati i lavori del Muos

Muos, gli Usa rilanciano: è sicuro e si farà a Niscemi

Il Muos? Lo ha voluto il Governo italiano e non gli americani

Muos di Niscemi, le bufale di Stato: tutti i retroscena del golpe Cancellieri

Manganellate ai No Muos, il volto ‘democratico’ del governo Monti 

l Muos? Tumori e leucemie. Ma anche infarti