Europa – Dov’è finita la Libertà d’Espressione?

Mercoledì,  Marzo 13rd/ 2013

Europa – Dov’è finita la Libertà d’Espressione?

Polidori denuncia che il potere finanziario mondiale è

guidato da un’élite giudaico-massonica e viene

denunciato per istigazione all’odio razziale 

di Giuseppe Sacco e Sergio Basile

 

Roma – Il capogruppo provinciale leghista, Paolo Polidori, finirà davanti al gip dopo aver fatto la seguente dichiarazione: “Ribadisco che il potere finanziario mondiale è in mano al sistema giudaico-massonico. Il pm Antonio Miggiani ne ha chiesto il rinvio a giudizio e l’udienza è stata fissata per il prossimo primo Luglio. L’accusa che viene rivolta a Polidori è la  presunta violazione dellaConvenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazioni razziali: documento firmato nel 1966 ma entrato a far parte del nostro ordinamento soltanto il 13 ottobre 1975. Praticamente Polidori, secondo il pm, sarebbe un istigatore all’odio razziale! Avete capito bene! Il fascicolo del pm Antonio Miggiani è nato dalla denuncia dell’avvocatoAlberto Kostoris per conto della comunità ebraica. Il 15 Aprile dello scorso anno infatti l’esponente leghista aveva partecipato all’hotel Excelsior al congresso del partito che fu di Umberto Bossi. In quella occasione aveva affermato che”il presidente del Consiglio Mario Monti e il governo in carica sono espressioni del potere giudaico-massonico. Nello stesso anno – il 17 Aprile – dopo che la notizia era stata pubblicata dal quotidiano “Il Piccolo”, Paolo Polidori replicava alle critiche della comunità ebraica e ribadiva consapevolmente – rifacendosi a migliaia di studi e testi – come “il potere finanziario mondiale sia in mano ad un sistema giudaico-massonico. 

 Wheisaupt, il Sionismo e gli Illuminati: una legame noto!  

Ma, senza entrare nel merito della vicenda prosessuale, di cosa ci si stupisce?Dal Settecento, da quando la Massoneria ha messo radici ben salde nell’Europa, come società segreta a carattere cosmopolita e iniziatico, ci si è interrogati in merito alla sincretizzazione tra il potere politico, quello economico e l’affiliazione alla stessa società segreta, più volte accusata di aver provocato una radicalizzazione del pensiero razionale in senso strettamente tirannico, dai risvolti esoterici e di richiamo ad una qabbalah oscura e ridondante di complottismo, riformata da Adam Wheisaupt (il fondatore degli Illuminati) sul sionismo. Del resto lo stesso Wheisaupt, fu incaricato di portare avanti il progetto dalla dinastia ebraica Rotchschild. Non è un mistero per nessuno! E’ un dato storico acclarato! D’altra parte è altresì noto come ci sia un nesso tra massoneria e lobby mondialiste. Tutti gli esperti di settore e gli studiosi lo sanno! I libri scritti in materia sono davvero innumerevoli. Migliaia di siti in tutto il web ne parlano. Ma allora dov’è questo scandalo? Bisognerebbe denunciare centinaia di milioni di cittadini! Francamente ci sembra un pò eccessivo! Che dite? Pronta è giunta la sconcertata replica del politico: “Sono annichilito! – ha dichiarato – Si perde tempo per un misero mortale che ha fatto una dichiarazione di stampo politico ed economico senza voler entrare in questioni razziali. Ma come mai quel che Polidori ha affermato fa così paura? Ha forse stimolato qualche nervo scoperto?

 Giuseppe Sacco, Sergio Basile(Copyright © 2013 Qui Europa)

http://www.quieuropa.it/europa-dove-finita-la-liberta-despressione/

 

Crisi. Gli esploratori del Pd vanno in avanscoperta

Bersani tenta di ottenere un assenso dei 5 Stelle sulla piattaforma degli 8 punti 

michele mendolicchio

La speranza di Bersani è ridotta ormai ad una fiammella che potrebbe presto spegnersi. Le ultime chance del segretario per trovare un sostegno al proprio progetto vengono riposte nell’incontro tra le delegazioni del Pd e del M5S. Sul piatto la solita offerta di una presidenza della Camera o del Senato e la condivisione di un pacchetto di proposte in 8 punti. Proposte che ovviamente interessano molto poco il movimento, anche perché vengono da un partito che poco ha fatto in termini di cambiamento. Il compito degli esploratori di Bersani appare senza alcuna possibilità di successo. Le distanze sono abissali, soprattutto su temi centrali come l’uscita dall’euro e la questione dello ius soli. Il partito di Bersani è invece proiettato al solito gioco di servilismo verso l’Ue e la Bce. Un ruolo ancor più marcato rispetto allo stesso Pdl. La questione di un referendum che rimetta nelle mani dei cittadini ogni decisione in materia di permanenza nella moneta unica ci sembra cosa saggia e giusta.
E da questo orecchio il Pd è assolutamente insensibile. Oltretutto vorrebbe dire: abbiamo sbagliato tutto. Bersani è ancora convinto di potercela fare a mettere su un governo che si regga anche sulle gambe dei 5Stelle. Ma il compito di Zoggia, Calipari, Zanda appare disperato.
“Con tutto il rispetto per i giornali e le dichiarazioni che abbiamo letto, vorrei sentirmi dire direttamente il pensiero di ciascuno. Dobbiamo fare incontri ufficiali alla luce del sole”, questo il messaggio del segretario del Pd. La speranza di fare breccia nei cuori dei neo eletti del M5S non trova alcun conforto se non dentro una bottiglia. Ma difficilmente Grillo l’aprirà. Se Bersani spera di traghettare dalla sua parte qualche parlamentare del 5 Stelle con promesse di poltrone o con la condivisione di alcuni temi sensibili finirà col bagnarsi di brutto. “E’ un sentiero stretto ma le altre possibilità non sono autostrade. Ora ciascuno si assuma la sua responsabilita’…Noi non facciamo trattative ma una proposta per cambiare. Se si vuole cambiare o no, lo si dica davanti al paese”. Difficile pensare al cambiamento quando non si è provveduto a farlo a suo tempo. Il Pd ha governato eppure il conflitto d’interesse e la legge elettorale sono rimaste lettera morta. Oggi l’interesse è solo quello di andare a Palazzo Chigi grazie ad un accordo fatto delle solite promesse, cui si aggiunge anche la revisione dei rimborsi elettorali. “Noi siamo prontissimi a fare una nostra proposta sulla rivisitazione del finanziamento pubblico, ma non siamo dell’idea che la politica vada fatta solo dai miliardari”, questa l’ultima apertura del segretario del Pd. Il problema dell’apparato post-comunista è sempre presente, nonostante il dimagrimento degli anni ’90. Quando si hanno più di 300 dipendenti da mantenere diventa difficile pensare ad una rinuncia del finanziamento pubblico. Poi sul fronte delle trattative con il movimento, il segretario Bersani ribadisce che il sentiero resta molto stretto ma che comunque intende provarci. “Io sto dicendo che adesso ciascuno si deve prendere la sua responsabilità e dirlo davanti al Paese. Questa è una proposta per cambiare, adesso si può”. Ma Bersani è credibile? Non crediamo proprio, altrimenti dopo l’esito del voto si sarebbe dovuto già dimettere. Quando si perdono oltre 3 milioni di voti l’unica strada è quella di casa, non di Palazzo Chigi. E vale anche per Berlusconi che di voti ne ha persi oltre 6 milioni.


13 Marzo 2013 12:00:00 – http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=19636

Passera: più rigassificatori e riduzione delle bollette

14 marzo 2013 Di L’indipendenza

rigassificatore 300x182 Passera: più rigassificatori e riduzione delle bollette

di REDAZIONE

Sono in arrivo gli incentivi per la costruzione di nuovi rigassificatori per aumentare la capacità di Gas naturale liquefatto (Gnl) di 8 miliardi di metri cubi. E’ quanto prevede il documento della Strategia energetica nazionale che il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, e il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, hanno approvato tramite decreto interministeriale. L’obiettivo della Sen, infatti, è di incrementare la capacità di Gnl dagli attuali 12 miliardi di metri cubi a 24-32 miliardi di metri cubi. Per incrementare la capacità di Gnl di 8 miliardi di metri cubi occorrono un miliardo di euro che in bolletta si traducono in 100 milioni di euro all’anno per 10 anni.

Le infrastrutture strategiche verranno selezionate tra i progetti in corso di sviluppo che intendano usufruire di un regime regolato. Tale selezione verrà effettuata attraverso procedure ad evidenza pubblica, secondo criteri trasparenti e non discriminatori di costo-beneficio. Attualmente i 12 miliardi di metri cubi sono garantiti dai due rigassificatori di Rovigo e Penigaglia, già esistenti. Ai quali si aggiungono altri 4 miliardi di metri cubi del terminale Olt in arrivo a breve. Partendo da questi dati, il documento valuta che è necessario un incremento della capacità di 8 miliardi di metri cubi in caso di realizzazione del gasdotto Tap e di 16 miliardi di metri cubi in caso contrario.

Tradotto in impianti, questo vuol dire che con il gasdotto Tap, l’Italia necessita in tutto di quattro rigassificatori. Senza la Tap invece dobbiamo incrementare di una unità il numero dei rigassificatori totali, che così arrivano a 5. La logica è di garantire l’allineamento strutturale dei prezzi del gas a quelli europei, far fronte alla accresciute esigenze di sicurezza delle forniture, contribuire allo sviluppo dell’hub sud-europeo del gas (facendo leva sul previsto quasi raddoppio delle importazioni europee nel prossimi 20 anni) e favorire l’utilizzo di Gnl per lo shipping ed i trasporti pesanti, con vantaggi di costo e ambientali.

Tra poche settimane arriverà l’annuncio della riduzione del costo del gas in bolletta. A confermarlo è stato il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Sen. “Tra poche settimane annunciamo il ribasso del costo del gas” ha aggiunto Passera che, riguardo maggiori dettagli chiesti dai giornalisti sull’entità della riduzione, il ministro ha sottolineato: “Stiamo facendo valere alcune nostre argomentazioni con l’Authority”.

da L’indipendenza

http://www.rischiocalcolato.it/2013/03/passera-piu-rigassificatori-e-riduzione-delle-bollette.html

Cosa sta succedendo a Guantanamo

giovedì 14 marzo 2013

A distanza di 12 anni molti prigionieri del campo di concentramento di Guantanamo – dove gli internati vivono in condizioni disumane, sottoposti a trattamenti inumani come la privazione sensoriale – sono ancora li, senza processo, senza avere diritto a difendersi, senza avere alcun tipo di contatto con i propri familiari, dei quali non hanno notizie da quel giorno maledetto, in cui furono imprigionati e rinchiusi. Il premio nobel (che schifo!) Obama è al secondo mandato: ha disatteso la promessa di chiudere questo lager, simbolo di quanto SCHIFO facciano gli USA ed i loro governanti-banchieri… e anzi le condizioni di detenzione sono persino peggiorate, al punto da indurre gli internati (sorvegliati a vista h24) ad iniziare uno sciopero della fame che dubitiamo possa essere preso in considerazione dalle autorità…

Alessandro Raffa per nocensura.com

Vedi anche: Guantanamo, 10 anni di orrori, torture fisiche e psicologiche, disumanità
– – – – –


Una sezione della prigione di Guantanamo. (Bob Strong, Reuters/Contrasto)

Da circa un mese 130 detenuti del carcere di Guantanamo stanno portando avanti uno sciopero della fame per protestare contro il peggioramento ulteriore delle condizioni carcerarie.

Al Jazeera dedica un lungo servizio a Guantanamo, in cui spiega la situazione attuale e l’evoluzione della questione negli ultimi anni. Nell’articolo collegato scrive: “Gli avvocati di alcuni detenuti sostengono che i loro clienti hanno frequenti perdite di coscienza e tossiscono sangue. In una email, però, il responsabile della struttura ha negato che le cose stiano così: dei 166 prigionieri presenti a Guantanamo, solo sette sarebbero attualmente in sciopero della fame, inoltre le condizioni di salute dei detenuti sono costantemente monitorate”.

Il carcere di Guantanamo, che si trova a Cuba, è stato aperto all’inizio del 2002. I detenuti non sono sospettati di reati specifici ma di essere dei terroristi, e non hanno avuto diritto a un giusto processo.

Dopo essere diventato presidente degli Stati Uniti, nel 2008, Barack Obama ha promesso che avrebbe chiuso la prigione. Nel frattempo, però, la questione è scomparsa dal dibattito politico. “Alcuni avvocati dei diritti umani sostengono che le condizioni carcerarie nella prigione sono ulteriormente peggiorare”, continua Al Jazeera.

“Ma i risultati di un sondaggio condotto da Washington Post e Abc durante la campagna elettorale per le presidenziali del 2012 rivelano un altro punto di vista: più di due terzi degli statunitensi sono favorevoli al mantenimento del carcere di Guantanamo, mentre solo il 24 per cento pensa che la prigione dovrebbe essere chiusa”.

Fonte: http://www.internazionale.it/news/stati-uniti/2013/03/13/cosa-sta-succedendo-a-guantanamo/

http://www.nocensura.com/2013/03/cosa-sta-succedendo-guantanamo.html

Bruxelles, sindacati in piazza contro le misure d’austerità

Ventisette milioni di disoccupati. L’Europa si scopre ogni giorno più vulnerabile e la piazza si accende di proteste contro l’austerità. Anche oggi, anche a Bruxelles, capitale dell’Unione europea. Duecento le sigle sindacali che hanno scelto di manifestare il dissenso verso tagli e rigore nello stesso giorno del vertice dei Capi di Stato dedicato a crescita e occupazione. 
Ma i sindacati rivendicano anche una nuova politica per l’occupazione. Tra i manifestanti molti operai di Arcelor Mittal. Il gruppo lussemburghese minaccia di chiudere gli stabilimenti di Belgio e Francia.

I volti in piazza non lasciano spazi a dubbi e perplessità. “Questa Europa sta impoverendo in maniera criminale e inumana i cittadini di tutti i Paesi” afferma una cittadina belga. “Lo si vede chiaramente. Stanno massacrando la sicurezza sociale” confida un ragazzo che poi ammette;“Ci stanno togliendo i diritti conquistati dai nostri genitori”.

Oltre il 24% di disoccupazione giovanile e previsioni di crescita zero confermate anche per il 2013. Dopo un 2012 all’insegna dell’austerithy gli europei si aspettano da Bruxelles un’inversione di rotta.

More about: Austerità Crisi economica Manifestazioni in Belgio Summit europeo Bruxelles

Copyright © 2013 euronews

http://it.euronews.com/2013/03/14/bruxelles-sindacati-in-piazza-contro-le-misure-d-austerita/