Grasso e Boldrini: “M5S al cantiere Tav? Una normale visita, non un’ispezione”

I presidenti delle Camere rispondono a una richiesta dei parlamentari del Pd Stefano Esposito e Silvia Fregolent: “Non appare possibile fare rientrare l’iniziativa a Chiaromonte tra le ipotesi disciplinate dalle disposizioni di legge”

 di Redazione Il Fatto Quotidiano | 22 marzo 2013

 Non sarà affatto “una ‘ispezione’ in senso tecnico”, ma “una normale ‘visita’”. Il presidente del Senato Piero Grasso in una lettera indirizzata a Vito Crimi e Loredana De Petris, presidenti di M5S e Gruppo Misto al Senato, ha descritto così il sopralluogo che sabato faranno i parlamentari M5S al cantiere Tav di Chiomonte. Stessa linea dalla presidente della Camera Laura Boldrini.

 “Sembra opportuno che l’evento di domani – prosegue la nota – lungi dal costituire una ‘ispezione’ in senso tecnico, abbia il significato di una normale ‘visita’ consentita dai responsabili del cantiere e soggetta alle basilari norme di sicurezza del cantiere stesso” proprio “come già avvenuto per la visita di alcuni componenti del Parlamento Europeo: accesso di venti parlamentari per volta, accompagnati dal personale di servizio; utilizzo dell’abbigliamento di protezione richiesto, al fine di garantire l’incolumità dei partecipanti”. La lettera di Grasso, trasmessa per conoscenza al Presidente della Repubblica, alla Presidente della Camera, ai ministri dell’Interno e della Difesa, è stata resa nota dai parlamentari del Pd Stefano Esposito e Silvia Fregolent, che avevano interpellato i presidenti di Camera e Senato sull’”interpretazione delle norme” per la presenza dei parlamentari 5 Stelle all’interno del cantiere di Chiomonte. Inoltre, i ”cittadini che si recheranno nel cantiere insieme ai parlamentari non possono considerarsi ‘accompagnatori’ dei parlamentari ‘per ragioni del loro ufficio’, in quanto la disciplina delle visite agli istituti penitenziari non può estendersi analogamente alla fattispecie in questione”.

 “Non appare possibile – ha scritto la Boldrini – fare rientrare la visita all’area del cantiere di Chiomonte tra le ipotesi disciplinate dalle disposizioni di legge” che regolano la visita agli istituti penitenziari e alle strutture militari della difesa.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/22/grasso-boldrinim5s-al-cantiere-tav-normale-visita-non-unispezione/539279/

 

Boldrini e Grasso si riducono stipendio del 30%” titola Repubblica. Bene, ma quale stipendio? Si tratta di quello da parlamentare o dell’indennità aggiuntiva per i presidenti di Camera e Senato? Non è spiegato, ma è un dettaglio importante che i cittadini devono conoscere. Il M5S rifiuta in toto le indennità di carica: Antonio Venturino, 5 stelle eletto in Sicilia, ha rinunciato ai 3.244,22 euro al mese e all’auto blu che gli sarebbero spettati in quanto vice presidente dell Assemblea Regionale Siciliana. Boldrini e Grasso possono rinunciare all’indennità di carica e dimezzarsi l’indennità da parlamentare, come dei veri cittadini a 5 Stelle, ed essere d’esempio a tutti i parlamentari. Nella nota congiuntarilasciata dai due presidenti dopo un incontro si legge: “Nell’incontro si è convenuto di proporre misure riguardanti il trattamento economico complessivo dei parlamentari, che saranno in concreto definite una volta costituito l’Ufficio di Presidenza, con l’obiettivo di realizzare un risparmio tra il trenta e il cinquanta per cento della relativa spesa.“. Una proposta c’è già ed è molto semplice: 5 mila euro lordi mensili invece di 11.283 euro lordi, rinuncia all’assegno di solidarietà e obbligo di giustificare, rendicontare e pubblicare ogni spesa rimborsata. I cittadini portavoce del M5S in Parlamento l’hanno già fatto. Se Boldrini e Grasso proponessero questa misura il risparmio annuale sarebbe di circa 70 milioni.

Grasso ieri ha detto di “non essere una foglia di fico, ma una quercia che si è già messa al lavoro”. Può dimostrarlo: chieda a tutti i partiti, insieme alla presidente Boldrini, di rinunciare ai rimborsi elettorali previsti per questa legislatura. Un atto di giustizia nei confronti del popolo italiano che si sentirebbe finalmente rappresentato da due delle istituzioni massime della Repubblica. I partiti non possono farlo, ma voi siete stati scelti in quanto vi dichiarate estranei al sistema. “Fatelo voi!“, come ha urlato Dario Fo dal palco dello Tsunami Tour ai 100.000 di Milano. Boldrini, Grasso, assumetevi la responsabilità che il vostro ruolo impone, chiedete il dimezzamento degli stipendi dei parlamentari e la rinuncia dei rimborsi elettorali. #FateloVoi!

Chiedi a Boldrini e Grasso di sostenere il dimezzamento degli stipendi dei parlamentari e la rinuncia dei rimborsi elettorali su Twitter: