I misteri della maratona di Boston

aprile 29, 20131 commento

Thierry Meyssan, Rete Voltaire Damasco (Siria) 28 aprile 2013
 
Due settimane dopo gli attentati di Boston, le autorità statunitensi forniscono a uno a uno gli indizi che hanno scoperto. La questione ruota intorno all’origine cecena di “colpevoli” e alle conclusioni da trarre. Da parte loro, gli utenti della stampa e internet russi mostrano una storia diversa, secondo cui il “colpevole” principale è un agente della CIA.

Due settimane dopo l’attentato di Boston (15 aprile, 14:49), le autorità statunitensi hanno indicato i fratelli Tamerlan e Dzhokhar Tsarnaev quali responsabili. Sostengono di aver ucciso il fratello maggiore e arrestato il suo complice. Il giovane 19enne è stato ricoverato in ospedale, ma le sue ferite gli avrebbero impedito di esprimersi se non annuendo. Indipendentemente da ciò, avrebbe ammesso i fatti. Tuttavia, non si sa nulla delle condizioni in cui Tamerlano è stato ucciso, o di quelle dell’arresto di Dzhokhar. Avrebbero ceduto alla “sindrome di Oswald” e fatti notare uccidendo senza ragione o testimoni, un agente della polizia della l oro università. Poi hanno sequestrato una Mercedes di un autista anonimo, costringendolo presumibilmente a ritirare 800 dollari da un bancomat. L’uomo ha testimoniato alla polizia che avevano affermato di essere i colpevoli.

Finora, la stampa non ha incontrato il sospetto o intervistato il testimone. Si limita a riprendere le parole di amici e parenti degli indagati, tutti sorpresi di vederli coinvolti in questo caso. In ogni caso, la giudice Marianne B. Bowler ha incriminato Dzhokhar per “uso di armi di distruzione di massa“, ovvero delle pentole a pressione piene di chiodi. Questa è la prima volta che il termine “arma di distruzione di massa” viene applicato a uno strumento di uso comune.

Da parte sua, il leader democratico della commissione sull’intelligence, Dutch Ruppersberger, ha detto, dopo un incontro a porte chiuse con i funzionari di tre servizi d’intelligence, che Tsarnaev aveva usato un telecomando giocattolo per azionare le due bombe. Vedendone la conferma che i sospetti avevano imparato a produrre tale attrezzatura leggendo Inspire, la rivista online siglata da “Al-Qaida nella penisola arabica.” Tuttavia, se il numero 1 della rivista (datata “Estate 2010″) illustra in dettaglio la costruzione di una bomba con una pentola a pressione, da nessun’altra parte  mostra come utilizzare un telecomando giocattolo per azionare un esplosivo installato in un contenitore chiuso.

Tutto questo clamore ruota intorno a una sola conclusione: i fratelli Tsanaev sono ceceni, mettendo la Russia al centro della scena. Il presidente Vladimir Putin ha discretamente eliminato le domande sulla questione, durante la lunga sessione di risposte al popolo che ha avuto lo scorso giovedì. I  jihadisti ceceni in Siria hanno rapito due vescovi ortodossi. E il rischio che siano a Sochi durante le Olimpiadi. È interesse della Russia rafforzare la cooperazione antiterrorismo con gli Stati Uniti, soprattutto se effettivamente dispiegherà le truppe dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) in Siria. Nel frattempo, gli utenti di Internet sono divisi tra coloro che si allineano con l’FBI e coloro che lo sfidano. Due le principali obiezioni che circolano sul web.

La prima accusa i servizi di sicurezza di aver hanno inscenato una storia emozionante piena di figuranti. Le immagini estratte da un video mostrano due individui che cercano di manomettere il corpo di Jeff Bauman, che ha perso entrambe le gambe. Si tratterebbe in realtà di un tenente dell’esercito degli Stati Uniti che ha perso le gambe a Kandahar nel novembre 2011, Nick Vogt. Si resta stupiti dal fatto che “Jeff Bauman” abbia sempre la testa alta e non sembri soffrire dell’emorragia, mentre viene portato su una sedia a rotelle senza che le sue gambe mutilate siano state legate con lacci emostatici. La cosa è tanto più significativa perché è proprio la testimonianza di “Jeff Bauman” che ha permesso d’individuare i sospetti (conferenza stampa del 18 aprile, 05:20).

Il secondo è la presenza di un team di sicurezza, probabilmente dell’esercito privato della Craft International, che sembra avere lo stesso zaino che secondo l’FBI avrebbe contenuto una pentola a pressione. Ma la cosa più sorprendente è un’altra. Un’esercitazione con una bomba era stata condotta presso la maratona di Boston, due ore prima della tragedia, nel luogo esatto in cui le bombe sono esplose per davvero. Ma quando un giornalista ha chiesto di ciò alla conferenza stampa, l’agente speciale dell’FBI Richard Deslauriers si è rifiutato di rispondere e ha risposto a un’altra domanda.

Infine, secondo le Izvestija (24 aprile), Tamerlan Tsarnaev ha partecipato a un seminario in Georgia del Fondo per il Caucaso, un’associazione di facciata della Jamestown Foundation creata dalla CIA. Poi avrebbe seguito un corso per “aumentare l’instabilità in Russia” [1]. In una nota di protesta, il Fondo del Caucaso nega ed evoca un’omonimia [2]. E’ troppo presto per trarre delle conclusioni su ciò che è realmente accaduto a Boston. Una cosa è certa: l’FBI mente.

Thierry Meyssan al-Watan (Siria)
 
 
Boston: i Tsarnaev alleati dei Fuller
Rete Voltaire 28 aprile 2013

La figlia di Graham E. Fuller, Samantha A. Fuller, ha sposato Ruslan Tsarnaev, zio dei “sospetti” dell’attentato di Boston, Tamerlan e Dzhokhar Tsarnaev. Graham E. Fuller è l’ex capo della stazione della CIA in Afghanistan, ex “agente referente” di Fethullah Gulen negli Stati Uniti, ex analista della RAND ed ex collaboratore di Le Monde Diplomatique. Attualmente è professore a contratto presso la Simon Fraser University di Vancouver (Canada). Samantha A. Fuller ha lavorato, a metà degli anni ’90, per la Price Waterhouse, a Bishkek (Kirghizistan) nei programmi di privatizzazione. Ha sposato Ruslan Tsarnaev da cui ha divorziato nel 1999.

Ruslan Tsarnaev (foto) è il fratello di Ansor Tsarnaev, padre dei “sospetti.” Ha lavorato per l’USAID (che serve da copertura della CIA), e come quadro in diverse società del gruppo Halliburton. Ora vive a Montgomery Village, MD, e ha descritto i suoi nipoti come dei “perdenti”. Graham E. Fuller definisce “assurdo” qualsiasi tentativo di collegare l’ex di sua figlia all’atto dei nipoti.
 
Izvestija: Tamerlan Tsarnaev ha partecipato a un seminario della CIA nel 2012
Rete Voltaire 27 aprile 2013
 
Secondo il quotidiano russo Itzvestija, Tamerlan Tsarnaev ha partecipato nel 2012 ad un seminario dell’associazione georgiana Fondo per il Caucaso. Questa associazione è un ramo della Jamestown Foundation, un’agenzia di propaganda creata dalla CIA. Il Fondo per il Caucaso ha organizzato diversi seminari per giovani caucasici per “destabilizzare la Russia.” In una lettera di protesta pubblicata il giorno dopo, il Fondo per il Caucaso n ega ciò e suggerisce un’omonimia.

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
 

Non solo Afghanistan

miadit somaliaNon solo Afghanistan

Dedicato a Re Giorgio II NATOlitano, il quale durante il discorso di reinsediamento pronunciato di fronte al Parlamento, ha dichiarato che coloro i quali criticano le “missioni di pace” compiono un’opera di disinformazione a danno del sacrificio dei militari italiani.

Certo, quella afghana è sicuramente la “missione di pace” più nota al grande pubblico, e anche la più dispendiosa sia in termini finanziari che per impiego di mezzi e uomini da parte delle Forze Armate della Repubblica italiana delle Banane. Ma, almeno per questa, ora si assiste a un minimo di opposizione politica.

Cercando fra le pieghe del cosiddetto “decreto missioni”, e del suo stanziamento di ben 935 milioni di euro a copertura degli impegni assunti fino al 30 Settembre 2013, capita di imbattersi in voci di spesa veramente imbarazzanti.

Ad esempio, all’art. 1 comma 11, i quasi 34 milioni di euro per la partecipazione alle operazioni “per il contrasto della pirateria”, quella dell’Unione Europea denominata Atalanta e quella della NATO detta Ocean Shield, attività la cui duplicazione pone diversi dubbi in merito alla loro reale efficacia e alla corrispondenza degli obiettivi con quelli pubblicamente dichiarati.

Lascia poi sbalorditi l’importo di oltre 143 milioni di euro stanziati “per la stipulazione di contratti di assicurazione e trasporto di durata annuale e per la realizzazione di infrastrutture, relativi alle missioni internazionali del presente decreto” (comma 18).

Il comma 27 ci rende edotti che “il mantenimento del dispositivo info-operativo dell’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (AISE) a protezione del personale delle Forze Armate impiegato nelle missioni internazionali” -l’apparato di intelligence, insomma- ci costerà 10 milioni di euro.

Totalmente oscure risultano, invece, le finalità della “spesa di euro 16.257.366 per la prosecuzione degli interventi operativi di emergenza e di sicurezza destinati alla tutela dei cittadini e degli interessi italiani situati nei territori bellici, nelle aree ad alto rischio e nei Paesi di conflitto e post-conflitto” (art. 6, comma 10). Trattasi per caso di ulteriori fondi per le attività svolte dai servizi segreti tricolori in giro per il mondo?

Infine, riguardo al suddetto Afghanistan, oltre ai quasi 427 milioni stanziati per il personale militare (art. 1, comma 1), vanno aggiunti 5.635.000 euro “per interventi urgenti o acquisti e lavori da eseguire in economia, anche in deroga alle disposizioni di contabilità generale dello Stato, disposti nei casi di necessità e urgenza dai comandanti dei contingenti militari”, quindi con notevole margine di discrezionalità (art. 1, comma 19), nonché un’ulteriore spesa di 1.450.000 euro “per assicurare la partecipazione finanziaria italiana al Fondo fiduciario della NATO destinato al sostegno dell’esercito nazionale afghano” (art. 6, comma 4).

E, tanto per concludere in bellezza, non si è mancato di riservare qualche spicciolo, 400.000 euro (art. 6, comma 16), pure alla funzionalità del Comitato Atlantico Italiano, “un ciarpame inutile” di “comitati [che] non hanno mai neppure svolto il loro teorico ruolo istituzionale di fare informazione, pubblicità e lobbyng per conto dell’Alleanza”, come commentava acutamente un lettore.

Ma l’attività sulla quale vogliamo appuntare la nostra attenzione è la “Missione Addestrativa Italiana” a Gibuti (acronimo MIADIT), che lo scorso 15 Aprile ha ricevuto la visita del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli.

Egli, dopo aver incontrato i 32 istruttori dell’Arma dei Carabinieri diretti dal Tenente Colonnello Guido Ruggeri, ha assistito a una dimostrazione pratica di “Close Protection”, “investigazioni sulla scena del crimine” e “controllo della folla”, effettuata dai 200 poliziotti somali frequentatori del corso che l’indomani sono ritornati in patria al termine del ciclo addestrativo.

Si tratta di quella Somalia che il sito dell’Arma pudicamente definisce un “Paese che vive un periodo storico di forte destabilizzazione politico-sociale dovuta alla continua azione di numerose e violente bande criminali”. Ma della quale sarebbe più appropriato parlare nei termini di vittima di una vera e propria guerra civile di durata più che ventennale, con l’importante e decisivo apporto di attori esterni a cominciare dagli Stati Uniti, e meta privilegiata del traffico internazionale di rifiuti tossici, le cui devastazioni sono di ardua quantificazione.

La MIADIT – apprendiamo ancora dal sito della Benemerita – costituisce il ritorno di un contingente di Carabinieri nel continente africano, “dopo la precedente esperienza della missione IBIS a Mogadiscio”, davvero poco fortunata aggiungiamo noi.

Il corso, della durata di 12 settimane, è stato appositamente strutturato sulla base delle specificità delle forze di sicurezza somale. E, per la prima volta nella storia dell’Arma, erano presenti anche due donne Carabinieri, un ufficiale e un maresciallo, che hanno seguito direttamente 17 allieve poliziotte somale.

Come avete potuto vedere con i vostri occhi.
Federico Roberti
 

La Turchia avrebbe usato armi chimiche in Siria

Gli Amici della siria volevano un cambio di gioco. Oggi un ministro siriano ha subito un attentato che i media hanno minimizzato, se fosse successo in Occidente sarebbe stato considerato atto terroristico. Sempre oggi, due missili sono stati sparati su un aereo di CIVILI russi che sorvolava la siria.

Cambio di gioco lo chiamo…i criminali gendarmi del mondo

 
aprile 27, 2013
 
Christof Lehmann (Nsnbc) – La rinnovata recrudescenza diplomatica sull’uso di armi chimiche in Siria, con le bellicose minacce terroristiche del governo degli Stati Uniti, ha preso una piega sorprendente, mentre emerge che gli autori del crimine, assai probabilmente sono degli ufficiali turchi in Siria. Truppe e piloti turchi durante la settimana scorsa sono stati coinvolti in battaglie campali, al fianco del corpo mercenario terrorista di al-Nusra, nel tentativo di sequestrare la base aerea Ming vicino Aleppo, suscitando i sospetti che l’alleanza anti-siriana abbia preparato dei pretesti politici e militari per un altro intervento in stile Iraq e Libia.

Secondo fonti militari e il giornale siriano al-Watan, truppe di terra e piloti turchi sono direttamente coinvolti in battaglie campali per la base aerea di Ming, a nord della città siriana di Aleppo. Le truppe turche, secondo l’esercito siriano, combattono al fianco del corpo mercenario terrorista di al-Nusrah, affiliato ad al-Qaida, così come altre organizzazione di mercenari stranieri provenienti da Paesi come Tunisia e Libia. La presenza delle truppe turche nella battaglia per l’aerodromo di Ming non è la prima prova che ne indica la presenza operativa in Siria. I giornalisti hanno più volte documentato la presenza di ufficiali turchi in Siria, che distribuivano vasti carichi di armi alle brigate terroriste e mercenarie.

Nella base aerea di al-Ming, presso Aleppo, tuttavia le truppe turche avrebbero attivamente preso parte nelle battaglie campali contro l’esercito siriano. Secondo quanto riferisce il cosiddetto “Esercito libero siriano” la battaglia per conquistare e proteggere il campo d’aviazione presso Aleppo ha la priorità più alta. Mentre le battaglie campali tra forze siriane e il corpo di mercenari e truppe turche, che cercano di occupare l’aerodromo Ming “ad ogni costo” imperversa da giorni, l’attenzione dei media mondiali è perlopiù focalizzata sulla nuova recrudescenza diplomatica sulle armi chimiche. Il presidente degli Stati Uniti Obama ha già detto che l’uso di armi chimiche da parte dell’esercito siriano sarebbe un “cambio del gioco”. Durante l’ultima riunione degli Amici della Siria a Roma, il segretario di Stato statunitense ha affermato che “ci sarebbe bisogno di un ‘cambio del gioco‘”, e dalle ultime informazioni risulta che l’alleanza anti-siriana, guidata dagli USA, sia direttamente coinvolta nella realizzazione del “cambio di gioco”, o di un pretesto per aumentare la pressione militare contro la Siria, provocando un incidente con armi chimiche.

Il ministro delle Informazioni siriano, Umran al-Zubi, che all’inizio di questa settimana si è recato in visita ufficiale a Mosca su invito della Duma di Stato russa, in conferenza stampa ha dichiarato che “Le armi chimiche usate dai terroristi a Khan al-Assal, nella provincia di Aleppo, probabilmente erano arrivate dalla Turchia”. Al-Zubi ha sottolineato che “le accuse occidentali secondo cui l’esercito siriano ha usato armi chimiche a Khan al-Assal o altri settori non sono credibili”. La dichiarazione di al-Zubi è fortemente sostenuta dalla precedente produzione di false affermazioni e di prove fasulle di USA e Regno Unito su presunte armi di distruzione di massa, allo scopo di  creare un pretesto per l’intervento militare unilaterale e illegale. La dichiarazione di al-Zubi è inoltre supportata da una relazione sul sito del canale RussiaToday che riporta al-Zubi affermare che il missile che ha colpito Khan al-Assal è stato lanciato d a una zona dove erano presenti i terroristi, non lontano dal territorio turco. Al-Zubi ha sottolineato che “il governo siriano ha preso l’iniziativa di chiedere un’indagine sulla vicenda e ha ribadito il sostegno della Siria a che esperti russi  conducano le indagini sull’uso di armi chimiche a Khan al-Assal”. Rispondendo ad una domanda sulle accuse occidentali, che sostengono che le armi chimiche sono state utilizzate dall’esercito siriano in altri settori, il ministro dell’Informazione ha detto: “Le accuse anglo-statunitensi e occidentali in generale, su quel piano non hanno alcuna credibilità.” Al-Zubi ha accusato l’occidente di essere direttamente responsabile di quanto accaduto a Khan al-Assal, dicendo: “Ora vogliono nascondersi dietro queste chiacchiere ‘false e inventate’ per giustificare il loro silenzio e fallimento sulla missione d’inchiesta richiesta dalla Siria, cercando così di scagionare i terroristi ”.

Mentre i principali media mondali si concentrano sul presunto utilizzo di armi chimiche da parte dell’esercito siriano, ignorano l’importanza del fatto che truppe turche, e di fatto della NATO, siano direttamente coinvolte nelle operazioni contro l’esercito siriano, e che truppe turche/NATO combattano al fianco di organizzazioni terroristiche sponsorizzate da Stati, che cercano di conquistare e occupare la base aerea, il cui valore strategico non può essere sottovalutato. La base aerea, se presa, potrebbe fungere da hub logistico per incrementare l’invio di armamenti, l’infiltrazione e l’esfiltrazione di forze speciali, e da importante base di rischieramento delle truppe in caso di aggressione militare palese e su larga scala contro la Siria. Inoltre, le implicazioni giuridiche e politiche del coinvolgimento delle truppe NATO in operazioni di combattimento, e il loro coinvolgimento nell’uso di armi chimiche, in effetti, potrebbe essere il punto di svolta che as sicuri un più diretto coinvolgimento della Russia.

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

I mercenari in Siria come in Libia per la pulizia etnica

l’intervento umanitario politically correct in difesa dell’aggressione atlantica per la pulizia etnica, così come in Libia i neri furono sterminati perché “erano mercenari di Ghedafi” secondo i mercenari pagati da Francia e Usa

 Scontri tra l”esercito libero’ e i curdi di Aleppo

Breaking News 29 aprile 2013

530135Milizie armate hanno minacciato i curdi siriani di Aleppo dei quartieri di al-Ashrafia e Sheikh al-Maqsud, di lasciare immediatamente le loro case nel quadro della pulizia etnica totale, portando a scontri e rapimenti tra gli insorti, inchiodati dall’accusa e dalla condanna di persecuzione delle minoranze che si rifiutano di cooperare e di ribellione, come altre componenti della società in Siria. Il quotidiano al-Watan assicura che l’altro ieri, 24 ore dopo che il capo dei ribelli del battaglione Shuhadaa Badr, Khalid Hayani, aveva avvertito l’YPG, che guida la missioni delle guardie di sicurezza nel quartiere al-Ashrafia, di ritirarsi e di consegnare le armi per aver ucciso due giovani curdi accusati di trattare con l’”Esercito libero”.

I giornali citano fonti particolari, dicendo che “le forze della guardia pubblica si sono rifiutate di ottemperare alle richieste degli uomini armati, facendo esplodere scontri armati dopo un’imboscata  che ha lasciato tre militanti uccisi e molti altri feriti. Fonti dell’opposizione ammettono che la controversia tra le parti in conflitto, è stata causata da un agguato dalla guardia pubblica dei curdi contro i militanti armati infiltratisi ad al-Ashrafia da Bani Zed.


Il giornale ha sottolineato che il ‘battaglione unito Shuhadaa Badr‘ e la ‘brigata Ahrar Siria‘ compiono sistematicamente eccidi contro i residenti della zona di Sheikh Maqsud, che si sono  rifiutati di aderire ed hanno optato per rimanere a difendere le proprietà e il proprio quartiere.

http://www.statopotenza.eu/7070/scontri-tra-lesercito-libero-e-i-curdi-di-aleppo

Un esempio di integrazione

e la donna?

Vicenza: Due ghanesi “portatori di sapere e conoscenza” stuprano una 22enne.

apr 30, 2013

VIOLENZASESSUALEVicenza 30 Aprile 2013 – Due  giovani ghanesi (“portatori di sapere e conoscenza”) sono stati arrestati dai carabinieri di Valdagno (Vicenza) per violenza sessuale nei confronti di una 22enne tedesca.

La giovane, in Italia per un corso di specializzazione, aveva accettato l’invito a cena dei due stranieri, di 29 e 27 anni. Una volta arrivati nel loro appartamento, i due hanno immobilizzato la ragazza, le hanno tolto il cellulare e infine violentata

Le iene sbranate

30 aprile 2013 
smascherate LE IENE…!!Bilderberg.. Mes.. Media..
Di Marco Saba
In Italia durante il fascismo il governatore della Banca d’Italia, Stringher, era imposto dalla Banda d’Inghilterra e dalla Federal Reserve…. cosa è cambiato oggi ?
Il reddito di cittadinanza deve essere accompagnato da una emissione di moneta sovrana (biglietti di stato, come fece Moro) altrimenti si tira sempre una coperta troppo corta per DESIGN. Mi spiego: quando presti mille miliardi alle banche e ne richiedi 1005 indietro, cara BCE, hai toccato il fondo e cominci a scavare.

Emettere moneta a corso legale è un diritto sovrano – dell’autodeterminazione dei popoli, aggiungo io (NF). Ma niente vieta ad uno stato occupato da una valuta estera di adottare parallelamente una moneta composta da biglietti di stato a corso libero per pagare internamente le sue esigenze. La moneta verrà accettata sia per la scarsità del mezzo privato sia per la moral suasion esercitata dalle autorità statali…

Stasera ho visto Jacopo Fo in TV che diceva ingenuamente dove trovare i soldi tagliando da altre parti. Ma questa visione è economicamente sbagliata, occorre creare moneta nuova libera da debito per investirla creando sviluppo. Disallocando e riallocando la solita moneta-debito che è troppo scarsa per rimborsare gli interessi, non serve a niente. Ma non è colpa sua, è colpa degli economistici che ci hanno ingannato sinora per mantenere lo status quo e gli interessi dei rentiers; che tristi puttane che sono questi neoclassici economisti di regime !

Donna incinta aggredita a Fiumicino

come mai la violenza sulle donne cambia di gravità a seconda dell’aggressore? Se è l’ex ne parlano per giorni con tanto di servizi e interviste, se sono altri soggetti la cosa non è degna di attenzione. Come mai questo discrimine?

 
Donna incinta aggredita a Fiumicino

Roma – Una donna incinta è stata aggredita da due stranieri, un uomo e una donna, al Parco Leonardo, a scopo di rapina. Gli aggressori le hanno spaccato la faccia e rotto il naso colpendola al volto con il casco. La donna è stata ricoverata all’ospedale Grassi, dove i medici le hanno diagnosticato 20 giorni di prognosi ed hanno accertato che il bambino sta bene.

Tirannia delle minoranze: non vuole stampare materiale gay, sotto processo

il rispetto del credo sotto processo

 
Tirannia delle minoranze: non vuole stampare materiale gay, sotto processo

Il proprietario di una tipografia nell’Ulster rischia la condanna per il rifiuto di stampare una rivista gay. Tale è lo stato della libertà in Europa.
 
Nick Williamson non vuole stampare quel tipo di materiale perché “contro le sue convinzioni religiose”. Ma il direttore di MyGayZine, Danny Toner, si è rivolto alla Commissione per l’Uguaglianza dell’Irlanda del Nord. Una delle tante creature orwelliane presenti nell’Europa moderna.

Lazio: Zingaretti tace, 90 disabili gravi saranno sfrattati

 «Vogliono costringerci a chiudere. E ci stanno riuscendo. Non c’è alcun rispetto per i ragazzi neurolesi e le loro famiglie che vivono qui» lo scrive il presidente della Croce Rossa romana, Flavio Ronzi, nell’annunciare che tra un mese cesserà l’attività della struttura gestita dalla Cri in cui vengono assistiti 50 pazienti con gravissime disabilità psicofisiche. Alcuni sono in questo centro anche da decine di anni, non sono autosufficienti, sono seguiti dal personale che li lava, li accudisce, li aiuta a mangiare. «Se a giugno il Cem (Centro educazione motoria) chiuderà, non si sa che fine faranno: non sono in condizioni di vivere in famiglia, tanto più che i genitori sono ormai anziani».

Il centro, in cui lavorano 114 operatori, assiste anche in forma semi residenziale altri sei ragazzi e segue, con ambulatori di logopedia, neuropsichiatria e per il Parkinson altri 40 pazienti. «Abbiamo fatto tagli molto severi – racconta Ronzi – le spese sono diminuite da sei a cinque milioni di euro all’anno. Oltre non si può andare. Purtroppo la Regione, con l’accreditamento ci riconosceva solo 2,3-2,4 milioni. Non era più sostenibile economicamente. Noi dicemmo alla Regione: cerchiamo una soluzione, siamo pronti a cedere il centro alla gestione diretta della Asl con il nostro personale. Iniziò una trattativa prima con la presidente Polverini, poi con i commissari Bondi e Palumbo. Nel 2013 non ce la siamo sentiti di sospendere l’attività, speravamo che il protocollo d’intesa preparato venisse sottoscritto. Abbiamo continuato senza accreditamento per non lasciare i pazienti per strada»

La nuova giunta regionale di Zingaretti vuole iniziare il suo mandato buttando per strada 90 disabili, mentre dirotta i fondi per il sostegno dei Campi Nomadi? Quest’associazione si occupa sicuramente con minori sprechi di quanto farebbe la Asl di curare persone gravemente malate, e non si trovano gli stessi soldi che invece ci sono per ogni stupidaggine?

Possiedi una casa anche con mutuo?

Sei un privilegiato e quei soldi servono per finanziare altre priorità 

TIPO IL MES E LE PENSIONI D’ORO CARI SINDACATI???

il monito della ue: « Gli obiettivi di bilancio per l’Italia non cambiano»

Delrio: «Sospesa rata di giugno, poi più leggera per i meno abbienti». Letta: «Vale quello che ho detto in Aula»

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, e il premier Enrico Letta (Ansa)
L’intervento di Dario Franceschini, ministro per i Rapporti con il Parlamento, provoca il primo vero caso all’interno del nuovo esecutivo sulla questione (delicatissima) dell’imposta municipale: «L’Imu non verrà tolta, ci sarà una proroga per la rata di giugno. Avremo quindi un problema di cassa per i comuni e ci sarà anche la questione di evitare l’aumento dell’Iva nell’estate 2013», aveva detto Franceschini, conversando con i giornalisti al Senato, rendendo noto che «il primo provvedimento del governo sarà l’approvazione del Def, accompagnato da una risoluzione che prevedrà modifiche in base alle nuove risoluzioni programmatiche». Pronta la risposta del Pdl. Silvio Berlusconi è stato lapidario: «Senza la modifica dell’Imu non sosteremo il governo». Da Bruxelles la commissione Ue avverte: «Gli obiettivi di bilancio per l’Italia non cambiano e il nuovo governo dovrà dire come intende rispettarli senza nuovo indebitamento». In ogni caso: «Ab biamo preso atto della dichiarazione di Letta sull’Imu, ma è presto per commentare, abbiamo bisogno di vedere i dettagli delle misure che verranno prese». E lo stesso premier che poi ci tiene a precisare: «Sull’Imu vale quello che ho detto in Aula». E cioè: «superare l’attuale sistema di tassazione sulla prima casa» parlando di uno stop alla scadenza di giugno per «dare il tempo di elaborare insieme una riforma complessiva».

IMU SOSPESA – Ma la dichiarazione di Franceschini, in mattinata, ha suscitato diverse reazioni tra i partiti con alcuni che hanno chiesto al governo di precisare. E ha costretto il ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio, a spiegare meglio quanto aveva affermato il presidente del Consiglio in pectore lunedì nel suo discorso a Montecitorio: «L’Imu verrà sospesa per la rata di giugno con l’impegno ad alleggerirla soprattutto per i meno abbienti. Il lavoro sarà fatto con il Parlamento, non possiamo sapere il punto di approdo», ha detto. Rispetto alla rimodulazione dell’Imu, spiega, «c’è un problema di liquidità di Comuni che affronteremo». E sulle risorse eventualmente da mettere a disposizioni Delrio ha sottolineato: «L’Italia non può chiedere alla Commissione europea di aumentare l’indebitamento del 2013». «L’importante – aggiunge Delrio – è riuscire ad ottenere una deroga per gli investimenti strategici. E occorre individuare qual i».

BERLUSCONI E IL PDL– Pronta la reazione del Pdl. Silvio Berlusconi non ci sta e ai cronisti in Senato afferma: «Certo che sono fiducioso sia sull’abolizione che sulla restituzione. Non sosterremmo un governo che non attua queste misure né lo sosterremmo dall’esterno. Abbiamo preso un impegno con gli elettori e vogliamo mantenerlo». Pronto anche Renato Brunetta: «Capiamo i problemi del Pd all’indomani del voto di fiducia al governo Letta, un governo, cioè, presieduto da un rappresentante di quel partito, ma ricordiamo che i patti devono essere onorati».

LE PARTI SOCIALI – Intanto i sindacati si dicono contrari all’abolizione. Cgil, Cisl e Uil «non va bene l’idea che si abolisca tout court l’Imu sulla prima casa, così vengono sottratte risorse a politiche più necessarie. Bisogna scegliere e dire che si difendono le persone con una sola casa, non chi ha 20 ville e 37 appartamenti, e con valore basso». Una posizione unitaria. A rivelarla è Susanna Camusso, secondo cui «C’è bisogno di mettere dei cerotti alle emergenze costruite dai precedenti governi e di impostare una linea di politica economica che potrei sintetizzare in redistribuire il reddito, redistribuire il lavoro».