E ADESSO SUBITO LE COMMISSIONI PERMANENTI!

dalla pagina di facebook di: Vito Crimi – portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle

Il Presidente Napolitano, nel suo discorso di oggi, ci ha dato ragione. A chi sosteneva che le nostre teorie erano campate in aria e non trovano fondamento costituzionale, il Presidente Napolitano oggi ha dato una risposta autorevole: un Governo, sebbene limitato agli affari di ordinaria amministrazione, in Italia è operativo, con la collaborazione del Parlamento. Anzi, direi di più: sta operando solo PREVIO CONSENSO del Parlamento.

Ad esempio, la commissione speciale istituita sta esaminando, tra gli altri, un provvedimento legislativo di carattere economico per sbloccare i pagamenti alle aziende per 40 mld di euro in due anni. E lo sta facendo il Parlamento, con il contributo di tutte le forze politiche (compreso il M5S), non il Governo con la decretazione d’urgenza da far ratificare in aula.

In questa fase, dunque, per poter emettere un decreto d’urgenza fuori dagli affari ordinari, il Governo DEVE CHIEDERE L’AUTORIZZAZIONE AL PARLAMENTO. Questa cosa, da molti è vista come una situazione anomala, a nostro avviso è la miglior soluzione possibile in un paese che ha visto negli ultimi anni succedersi Governi che hanno imposto le loro politiche a Parlamenti succubi ed esautorati del loro ruolo.

A questo punto rilanciamo la nostra proposta: FORMARE SUBITO LE COMMISSIONI PERMANENTI! Rendere il Parlamento subito operativo, evitando di investire del peso di tutti i provvedimenti legislativi la Commissione speciale, composta da 27 parlamentari, e portarli invece all’esame delle commissioni ordinarie, dotate della necessaria specializzazione e rappresentatività.

Perché non dovrebbe essere possibile far partire immediatamente le Commissioni permanenti? Quali gli oscuri, arcani motivi?

Vito Crimi – portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle

Che dire, dopo aver letto i nomi dei saggi ogni eventuale dubbio è spazzato via. È nata una “cosa” strana, composta da parlamentari di tutti gli schieramenti salvo che del M5S (e meno male direi) e nessuna donna, che dovrebbe facilitare una specie di confronto tra le forze politiche, cercando di individuare le convergenze di programma. Ma non c’è già il Parlamento per questo? Non ci sono già le Commissioni nelle quali ciascuno può avanzare le sue proposte di legge e trovare le convergenze oppure il miglior risultato nell’interesse dei cittadini (ovviamente parlando in teoria perché in pratica sappiamo che difficilmente è il cittadino al centro dell’interesse della politica). Avrei difficoltà a sedermi ad un tavolo con queste persone immaginandole come saggi facilitatori. Di fatto è una specie di bicamerale di grandi intese di antica memoria ma vestita a festa… con qualche foglia di fico. L’unica cosa che conta è che le commissioni inizino ad insediarsi (non sono neanche stati designati da parte dei partiti i membri) altrimenti tutti i disegni di legge rimangono lettera morta. Siamo pronti a presentare nelle sedi istituzionali previste i disegni di legge che diano attuazione ai primi 20 punti del programma, noi non facciamo la corsa a tirar fuori dai cassetti gli stessi disegni di legge di decenni, ma ogni nostra proposta sarà unica, frutto del lavoro di gruppo e del contributo che potrà venire dalla rete… Il nostro lavoro sarà organico e coordinato…
P.S. A breve due paroline su ciascuno di questi presunti “saggi”…e poi anche la parola saggio non sarà più la stessa… Stay tuned…


Napolitano: “Non mi dimetto. Proposte programmatiche da due gruppi ristretti”

 

Dopo lo stallo delle consultazioni tra i partiti, il presidente della Repubblica lancia due commissioni di saggi per proposte “condivise” che contribuiscano alla nascita di un nuovo governo, così come avvenuto nei mesi scorsi in Olanda, dove l’esecutivo è nato dopo 44 giorni di confronti tra i partiti. A breve i nomi. E il capo dello Stato ricorda: “Il governo Monti è operativo”

Napolitano: “Non mi dimetto. Proposte programmatiche da due gruppi ristretti”

Giorgio Napolitano ha scelto la terza via, quella che nessuno si aspettava e che ha spiazzato i partiti. Non si è dimesso in anticipo. Non ha affidato l’incarico di formare un governo del presidente. Ha affidato a due gruppi ristretti di saggi, invece, il compito di trovare proposte programmatichecondivise dai partiti attorno a cui fare nascere il nuovo esecutivo. I due gruppi, formati da “personalità tra loro diverse per collocazione e competenze”, lavoreranno autonomamente in due direzioni: una economica-sociale, l’altra politico istituzionale. Il loro compito sarà quello di redigere un programma di cose da fare con urgenza da sottoporre successivamente o all’attuale capo dello Stato oppure al suo successore. Una mossa, quella di Napolitano, che gli è stata suggerita daScelta Civica di Monti, ma che non è un unicum a livello europeo. Il presidente della Repubblica, infatti, sembra aver mutuato la sua decisione da quanto successo in Olanda, dove il governo è nato dopo 44 giorni dalle elezioni (senza vincitori) e a seguito di confronti tra gli sherpa politici dei vari partiti su un programma snello, quasi ‘di scopo’. Una sorta di esecutivo di larghe intese, quindi, che si baserebbe non sulla fiducia politica espressa dai partiti, ma dal loro imprimatur su una serie di urgenze imprescindibili per il Paese, ancora alle prese con una crisi che ne mette in ginocchio l’economia.

E sono state proprio le difficoltà economiche, a quanto pare, ad aver spinto Napolitano verso il colpo di scena. Le altre due ipotesi sul tavolo, del resto, presentavano controindicazioni non di poco conto. Il governo del presidente sarebbe presto diventato un governo di nessuno, visto che tra 15 giorni inizieranno le elezioni per il successore dell’attuale capo dello Stato. E Napolitano questo lo sa benissimo. Come sa benissimo che una sua uscita di scena anticipata avrebbe provocato la reazione nefasta dei mercati. Una eventualità che ha terrorizzato Napolitano e che lo ha portato a scegliere la terza via, quella olandese, non prima di aver rassicurato tutti sottolineando la perfetta funzionalità del governo Monti ancora in carica.

I partiti, come confermato al fattoquotidiano.it da alcuni parlamentari di entrambi gli schieramenti, non si aspettavano minimamente una soluzione del genere. E per alcuni quello di Napolitano è solo un tentativo di prendere ulteriore tempo. Sui nomi dei due gruppi ristretti di saggi, del resto, vige il più stretto riserbo. Si tratta di personalità individuate direttamente dal Presidente della Repubblica, visto che, assicurano fonti interne al Pd, nelle consultazioni di ieri nessuno ha fatto nomi graditi da far rientrare nelle scelte del Quirinale. Anche sull’area politica di provenienza degli “sherpa di Napolitano” si sa poco o nulla, ma a quanto pare non farebbero riferimento all’area grillina. “Nel pomeriggio tutto verrà reso noto” hanno fatto sapere dal Colle.

E in attesa di conoscere le liste delle personalità scelte dal capo dello Stato, sul tavolo rimangono le parole pronunciate nella sala stampa del Quirinale dal presidente. “Continuo a esercitare fino all’ultimo il mio mandato – ha detto Napolitano – non nascondendo al Paese le difficoltà che sto ancora incontrando e ribadendo la mia fiducia nella possibilità di un responsabile superamento della situazione che l’Italia attraversa”. Nel frattempo, ha sottolineato il capo dello Stato, continua a rimanere in carica il governo Monti. 

Nel pomeriggio, come detto, verranno resi noti i nomi dei ”gruppi ristretti di personalità” citate dal presidente della Repubblica, figure di diversa estrazione che andranno a costituire due commissioni di saggi. Napolitano chiederà loro di formulare su temi istituzionali ed economico-sociali “preciseproposte programmatiche oggetto di condivisione” da parte delle forze politiche, in vista di un possibile governo. Secondo fonti del Quirinale, i nomi delle personalità che lavoreranno per facilitare la soluzione della crisi saranno scelti dal capo dello Stato “in piena autonomia” e non è stata indicata una scadenza per il termine del loro lavoro. I gruppi di lavoro potrebbero essere insediati martedì prossimo. L’esito del loro impegno sarà un rapporto che verrà presentato allo stesso Napolitano o al suo successore e il loro lavoro potrà anche essere una sorta di base programmatica per il nuovo governo.

 Napolitano ha quindi deciso di non dimettersi, un’ipotesi che in mattinata era data come una delle probabili, dopo lo stallo politico a cui si era arrivati dopo il fallito tentativo di formare un governo diPier Luigi Bersani. Stallo che il rapido giro di consultazioni di ieri al Quirinale non aveva risolto. ”Sono giunto alla conclusione – ha spiegato Napolitano – che, pur essendo ormai limitate le mie possibilità di un’ulteriore iniziativa sul tema della formazione del governo, posso fino all’ultimo giorno concorrere almeno a creare le condizioni più favorevoli allo scopo di sbloccare posizioni irrigidite e tra loro inconciliabili. Continuerò a esercitare fino all’ultimo giorno il mio mandato, come il senso dell’interesse nazionale mi suggerisce, non nascondendo al paese le difficoltà che sto ancora incontrando”.

Il capo dello Stato ha poi sottolineato che il governo Monti è attualmente ancora in carica: non può infatti sfuggire, ha detto, “che un elemento di concreta certezza della situazione del nostro Paese è rappresentato dalla operatività del nostro governo tutt’ora in carica e non sfiduciato dal Parlamento”. Secondo Napolitano, ”Il governo sta per adottare provvedimenti urgenti per l’economia, d’intesa con la Ue e con l’essenziale contributo del nuovo Parlamento attraverso i lavori della commissione speciale presieduta dall’onorevole Giorgetti”.

Napolitano, infine, è giunto alle sue decisioni dopo avere verificato la “persistenza di posizioni nettamente diverse rispetto alle soluzioni possibili”. E considerata la “gravità e urgenza dei problemi del Paese“, ha sollecitato tutti i soggetti politici ad assumere “un accentuato senso di responsabilità, al fine di rendere possibile la costituzione di un valido governo in tempi che non si prolunghino insostenibilmente, essendo ormai trascorso un mese dalle elezioni del nuovoParlamento“.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/30/napolitano-non-mi-dimetto-proposte-programmatiche-da-due-gruppi-ristretti/547219/

Aldrovandi, Giovanardi choc: “Non è sangue, è un cuscino”

Agghiacciante gaffe del senatore Pdl. Patrizia Moretti: “Lo coprirei di insulti”

 

adminQuella macchia rossa dietro la testa di Federico Aldrovandi non è sangue, è un cuscino. È la dichiarazione choc che Carlo Giovanardi rilascia a La Zanzara di Radio24. Intervistato da Cruciani sui recenti fatti di Ferrara legati alla polemica tra il sindacato di polizia del Coisp e la famiglia Aldrovandi, il senatore del Pdl gela gli ascoltatori parlando dell’immagine del diciottenne morto mostrata in piazza dalla madre, Patrizia Moretti.

Non è la prima volta che il parlamentare rilascia esternazioni agghiaccianti sul caso. Già nel luglio 2007 l’allora ministro per i Rapporti con il Parlamento in quota Udc, durante una trasmissione su Rai Tre, definì Federico “eroinomane”, parola mai uscita dalle carte delle consulenze e mai pronunciata nel corso dell’inchiesta.

E ora Giovanardi torna alla carica mostrando di non avere idea di cosa sta parlando. A cominciare dalla critica ai media che “parlano tutti di massacro”. Non è stato massacrato il ragazzo?, chiede il conduttore. E per tutta risposta il senatore abbozza un “No, ma avete letto la sentenza?”. Giovanardi sicuramente no, visto che all’inizio delle oltre 500 pagine di motivazioni scritte dal giudice Caruso il tribunale parla di 54 lesioni ognuna delle quali passibile di un processo penale a parte.

Ma il senatore riesce addirittura ad andare oltre e, parlando dell’immagine del ragazzo steso sul lettino della morgue, dichiara candidamente che “quella foto che ha fatto vedere la madre è una foto terribile, ma quella macchia rossa dietro è un cuscino. Gli avevano appoggiato la testa su un cuscino. Non è sangue, ma neanche la madre ha detto che è sangue e neanche lo può dire, perché non è così”.

Quanto alla condanna dei poliziotti, questa “va rispettata”, ma va altrettanto sottolineato che è stata inflitta per omicidio colposo. E fin qui nulla questo. I problemi sorgono dopo quando il rappresentante del Pdl spiega la sua concezione di omicidio di un ragazzo per strada: “Ho capito che una persona è morta, ma anche in un incidente stradale muoiono delle persone. Anche quando un medico opera e per imperizia sbaglia con il bisturi e cagiona la morte di un paziente”.

Tutto ciò per sostenere il pericolo di approvare “norme tipo quella sulla tortura che provocherebbe per il poliziotto che interviene l’ergastolo; immaginate che un vigile o un carabiniere interviene su chiamata per bloccare una persona e succede che durante una colluttazione questa persona ha un infarto, l’agente finisce all’ergastolo”. Giovanardi cerca per quanto possibile di entrare nel tecnico: “Al processo è passata la tesi che tenendolo fermo in una certa maniera può capitare come è capitato un collasso…”.

Insomma è stata un po’ colpa di Aldrovandi? Lo provoca Cruciani. “Era una persona in stato di alterazione psicomotoria determinata anche dall’assunzione di stupefacenti, situazione di alterazione segnalata da cittadini e purtroppo per lui in questo scontro così duro, essendo lui anche una persona robusta, è accaduto l’imprevedibile”. A onor del vero una situazione “imprevedibile” non viene punita da nessun ordinamento costituzionale. Ma torniamo a Giovanardi, che conclude il suo intervento sostenendo che “non deve passare il concetto” che chi incorre in una situazione tale deve essere cacciato dalla polizia.

Infine una veloce battuta sul siti in del sindacato: “Avevano chiesto l’autorizzazione”. È stato giusto? “Mi sembra secondario”.

Da Patrizia Moretti solo poche parole: “Lo coprirei di insulti. Adesso basta, querelerò anche lui”.

 

http://www.estense.com/?p=289471

Corea del Nord: siamo entrati in “stato di guerra” con Seul

Sabato, 30 Marzo 2013 
Corea del Nord: siamo entrati in "stato di guerra" con Seul

 
PYONGYANG-La Corea del Nord ha annunciato di essere entrata in “stato di guerra” con Seul, e che tutte le questioni intercoreane saranno ora negoziate su questa base.
“La situazione che vede da molto tempo la penisola coreana né in guerra, né in pace, è terminata”, si legge in una nota firmata da tutti gli organi di governo e istituzionali di Pyongyang e diffusa dall’agenzia di Stato, Korean Central News Agency. La dichiarazione congiunta di tutte le istituzioni di Pyongyang arriva dopo la minaccia di attaccare il Sud e gli Usa per la provocazione americana dei bombardieri che hanno sorvolato e “finto” di bombardare obiettivi nordcoreani; e l’annullamento dell’armistizio che pose fine alla guerra del 1950-53.
 
 

Muos, governatore della Sicilia dichiara la revoca definitiva

Sabato, 30 Marzo 2013 

Muos, governatore della Sicilia dichiara la revoca definitiva

 
ROMA-Riguardo il Muos il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta ha dichiarato la sua revoca definitiva: “Si è concluso il procedimento dell’assessorato al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana-ha detto ieri lo stesso durante l’incontro con il presidente del Senato Pietro Grasso a Palazzo d’Orleans – Abbiamo revocato definitivamente l’autorizzazione per il Muos di Niscemi”.

Una revoca che doveva giungere il 17 Marzo dopo l’accordo previsto per i 30 giorni dall’avvio e che invece ha dovuto aspettare l’arrivo del “fiducioso” Moore, il console americano a Napoli, giunto a Niscemi per assicurare la cosidetta “trasparenza” dell’operazione ed il rispetto delle leggi italiane.

Intanto la lotta non si ferma e per oggi è stata prevista una manifestazione nazionale a Niscemi.

 

http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/123312


Italia, scorie nucleari/ via libera al pericoloso complesso Cemex

Sabato, 30 Marzo 2013

Italia, scorie nucleari/ via libera al pericoloso complesso Cemex

 
ROMA-Lo Stato italiano sceglie la strada più facile, ma moltiplica a dismisura il grave rischio nucleare. «Nel Cemex i rifiuti radioattivi liquidi saranno cementati e condizionati in vista del loro trasferimento al Deposito Nazionale» recita l’ultimo comunicato stampa della Sogin (28 marzo 2013), la società per azioni – in netto ritardo sui tempi di dismissione nucleare – controllata dal ministero del Tesoro, che dal 1999 ha l’incarico di “bonificare” l’atomo civile.

 Ora il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti approva la realizzazione del complesso Cemex che consentirà di cementare e condizionare i rifiuti radioattivi liquidi ad alta attività (i più pericolosi) presenti nell’impianto Eurex di Saluggia (Vercelli). Queste scorie saranno conservate all’interno del deposito temporaneo D3, in vista del loro successivo trasferimento al deposito unico nazionale.

 

http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/123331

 

Link: http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2013/03/italia-nucleare-via-libera-al-pericolo.html


 

Iran, Qatar provoca le violenze in Siria

Sabato, 30 Marzo 2013 04:42

Iran, Qatar provoca le violenze in Siria

 
TEHERAN-Il vice ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian venerdì ha accusato il governo del Qatar di provocare le violenze in Siria, criticando il permesso concesso al governo di transizione dell’opposizione siriana di aprire una missione diplomatica a Doha.
“Nell’interesse del Qatar è utile astenersi da decisioni affrettate e contribuire a fermare lo spargimento di sangue in Siria. Il saggio popolo siriano non permetterà ad altri di prendere decisioni al proprio posto”, ha dichiarato Abdolahyan. Mercoledì scorso a Doha, in Qatar, e’ stata aperta la prima missione diplomatica del governo di transizione dell’opposizione 
 

Oltre 27 mila le aziende emigrate per 1,5 milioni di posti di lavoro

30 marzo 2013 Di L’indipendenza

di REDAZIONE

Sono oltre 27mila le imprese italiane che hanno deciso di trasferire all’estero parte dell’attivita’ produttiva dal 2000. Lo rileva uno studio della Cgia di Mestre secondo il quale se in questi ultimi anni la crescita del numero delle aziende che delocalizzano e’ stato abbastanza contenuto, +4,5% tra il 2008 ed il 2011, nell’arco temporale che va dal 2000 al 2011, invece, l’incremento e’ stato molto consistente: +65%. Alla fine del 2011 ammontavano a poco piu’ di 1.557.000 i posti di lavoro creati oltre confine.

da L’indipendenza

http://www.rischiocalcolato.it/2013/03/oltre-27-mila-le-aziende-emigrate-per-15-milioni-di-posti-di-lavoro.html

 

Intanto in 48 ore sono arrivati 800 migranti in cerca del nulla, quello che c’è per gli indigeni… 

 

Muos: gli Usa inviano in Sicilia il console Donald Moore di Roberta Barone

Aggiornamenti importanti arrivano dalla Sicilia, regione che continua a lottare senza resa, riguardo il famoso “muostro” chiamato Muos. Dopo le recenti vicende della richiesta di revoca delle autorizzazioni concesse dal precedente governo per l’installazione del sistema satellitare, adesso giunge in Sicilia anche il console generale degli Usa a Napoli, Donald Mooreper tentare nuovamente il possibile nella realizzazione dello scopo americano. Dopo l’incontro del Presidente della Regione Rosario Crocetta con i vertici del Governo nazionale che ha suscitato scetticismo da parte di alcuni cittadini, ecco che il console Moore si dice fiducioso: “L’installazione del Muos è cruciale per gli interessi di sicurezza nazionale di Italia, Stati Uniti e dell’intera Nato ma la salute dei cittadini deve essere garantita e l’accordo dell’11 marzo scorso è un chiaro segnale in questo senso”.

Lo scorso 11 Marzo infatti si erano riuniti governo nazionale e regionale (Sicilia) per un faccia a faccia tra Mario Monti e Rosario Crocetta: secondo una nota ufficiale la decisione sarebbe stata quella di “Affidare ad un organismo tecnico indipendente uno studio approfondito – introdurre strumenti che consentano il monitoraggio continuo verificabile anche da parte del sistema pubblico per il rispetto dei limiti delle emissioni previsti dalla legge – verificare l’attuazione delle misure di compensazione previste nel Protocollo d’intesa in favore del territorio e della popolazione locale”.

Ma nel frattempo è Giampiero Trizzino, del M5S, a comunicare la volontà di  avviare una nuova campagna di monitoraggi per verificare sia gli effetti del Muos, che delle 46 antenne presenti nella base militare: “Ieri mattina il console americano Moore ha chiesto di incontrarmi per parlare del Muos. E’ stata una discussione cordiale ma accesa, nella quale ho ribadito ciò che è emerso durante le audizioni a Niscemi e a Palermo – continua Trizzino su Facebook -. Alla luce di ciò ho formalmente chiesto al console di garantire ai tecnici italiani di accedere nella base militare per potere effettuare le nuove rilevazioni e altresì di offrire loro la massima collaborazione dell’esercito Usa, in modo che i nuovi dati siano rappresentativi dell’impatto reale sulla salute della popolazione. Infine, ho chiesto al console di accettare un invito a Niscemi, mercoledì 27 marzo, affinché – davanti ad una delegazione dei rappresentanti dei comitati e del Sin daco – dichiari la volontà degli Stati Uniti di collaborare con i tecnici italiani affinché sia fatta luce sugli effetti del Muos, così come stabilito nel protocollo del 2011”.

Componente dell’organo che sarà chiamato a studiare  nuovi dati è proprio Massimo Zucchetti, Professore ordinario al Politecnico di Torino, che ha recentemente presentato i suoi studi sulla salute inerenti il Muos insieme al professore Massimo Coraddu.

 Ma si sa, i paradossi sono ormai la normalità e chi meriterebbe di scontare la propria pena sta invece a gironzolare nelle strade mentre a Niscemi, due mamme esponenti del Comitato sono indagate dalla Procura di Caltagirone per violenza privata, resistenza e oltraggio a pubblici ufficiali nell’ambito delle contestazioni ai militari Usa davanti la stazione radar Muos. Dov’è il paradosso? Sicuramente nel fatto che oramai difendere il diritto alla vita o la propria terra di fronte interessi geopolitici significa ridursi ad una goccia d’acqua di fronte ad un oceano, una piccola esistenza che però dà significato a tutto il resto. La lotta non si ferma.

 Intanto, come la Boccassini che intravedeva le Brigate Rosse nella manifestazione del Dal Molin del 2007 “qualcuno” provvidenzialmente  ha predisposto degli oggetti subito attribuiti ai ragazzi e mamme del No Muos…

sempre i soliti squallidi trucchetti per delegittimare le proteste. Dal Giornale di Sicilia

 30/03/2013 –

No Muos Day a Niscemi, attese 10 mila persone

 Gli attivisti temono effetti dannosi sulla salute dei campi elettromagnetici creati dalle parabole, che si aggiungeranno alle 43 antenne già in attività nello stesso presidio militare

NISCEMI. Sono circa 10 mila  le persone attese a Niscemi per il «No Muos Day», la giornata  di lotta contro il sistema di telecomunicazione satellitare ad  altissima frequenza che gli Usa stanno costruendo nella loro  base di contrada Ulmo. Gli attivisti temono effetti dannosi  sulla salute dei campi elettromagnetici creati dalle parabole,  che si aggiungeranno alle 43 antenne già in attività nello  stesso presidio militare.

I dimostranti stanno arrivando a Niscemi dalle prime ore  dell’alba. Gli agenti del commissariato di polizia, della Digos  e della squadra mobile di Caltanissetta, hanno controllato e  identificato decine di persone (tra cui alcune donne) e  perlustrato ripetutamente il percorso e la zona a ridosso della  base per prevenire ogni forma di violenza. Tre giovani, con  precedenti per resistenza, oltraggio e vilipendio alle  istituzioni, sono stati fermati: si tratta di due palermitani,  di 30 e 22 anni, e di un tunisino di 25 anni.

Ma il clima è molto più disteso dopo l’annuncio dato ieri  dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, di avere  revocato le autorizzazioni alla costruzione del contestato  sistema satellitare. Oggi sono previsti due cortei, con comizio  e poi un concerto musicale. Il primo corteo partirà  dall’abbeveratoio di contrada «Apa» e dopo un percorso di 4 km  raggiungerà la base militare statunitense dove alcune ‘mamme No  Muos’ di Caltagirone hanno alzato un simbolico muro di cartone  al quale hanno attaccato i giocattoli dei loro bambini «perchè  non si uccida anche il futuro degli innocenti». Un’altra donna,  un’artista di origini niscemesi, sta disegnando sull’asfalto una  bambina che esce da una grande buca con la bandiera «No Muos»  in una mano mentre con l’altra taglia i fili delle antenne.     I deputati regionali Antonio Venturino, Giancarlo Cancelleri  e Giampiero Trizzini guideranno una folta delegazione di  5stelle. Anche l’assessore regionale al territorio, Mariella Lo  Bello, ha annunciato la sua partecipazione.

Ingovernabilità? Una bufala

da Vito Crimi (Note) il Mercoledì 27 febbraio 2013 alle ore 22.00

A chi chiede SENSO DI RESPONSABILITA’ al M5S… rispondo: 

CON CHE CORAGGIO? CON CHE CORAGGIO?

Con che coraggio parlate voi di senso di responsabilità?

 

Irresponsabili siete voi che ci avete condotto qui, irresponsabili siete voi incapaci di introdurre una legge sul conflitto di interesssi, incapaci di fare una riforma delle pensioni senza creare un esercito di esodati, capaci di tassare la prima casa anche a chi non ha un lavoro, capaci di autorizzare discariche e centri commerciali senza ritegno, responsabili di coprire l’avvelenamento di massa di aziende come l’Ilva, incapaci di fare una legge anticorruzione seria, incapaci di colpire i patrimoni di chi ha fruito dello scudo fiscale, incapaci di modificare questa legge elettorale porcata, incapaci di dire no alla colonizzazione delle basi militari USA, incapaci di ridurre i costi della politica in un momento nel quale un terzo del popolo italiano fatica ad arrivare a fine mese….. e noi dovremmo avere senso di responsabilità? 

Se un minimo di senso di responsabilità avete voi, dovete semplicemente fare le valigie… e sparire!

 

Il Movimento 5 Stelle non fa accordi di nessun tipo con chi ha malgovernato questo paese fino ad ora, nessuna “apertura” come alcuni giornali titolano, nessun “appoggio” come alcuni sperano.

A coloro che dicono che è colpa del M5S se il PD non ha la maggioranza al Senato, rispondo che è PER COLPA DEL PD CHE IL MOVIMENTO 5 STELLE NON HA LA MAGGIORANZA ALLA CAMERA E AL SENATO… 

 

Ingovernabilità è un bufala, è quello che vogliono farci credere, per dare la colpa al M5S, ma è solo un’arma di distrazione di massa.

Negli ultimi venti anni hanno stravolto la costituzione italiana, facendoci credere di vivere in un paese a forte connotazione “premieriale” – “presidenziale”… ma la nostra è una Repubblica parlamentare… PARLAMENTARE.

 

Il luogo privilegiato nel quale le idee, le proposte, le critiche si confrontano, si incontrano, si scontrano per definire l’azione legislativa di questo paese è il parlamento, non il governo.

Il governo ha un ruolo esecutivo, cioè quello di mettere in atto ciò che il parlamento produce.

 

Il Presidente della Repubblica, terminate le consultaizoni istituzionali deve individuare quella personalità che possa godere del consenso maggioritario in entrambe le camere, non dice che DEVE nominare Presidente del consiglio il leader del partito che ha la maggioranza, questa è una deformazione che negli ultimi vent’anni è stata data alle istituzioni del nostro paese.

 

Il Presidente del Consiglio è semplicemente colui che coordina l’attività del Consiglio dei Ministri, non è il capo supremo del paese Italia, la politica italiana la si fa nel parlamento, organo eletto dal popolo che la costituzione italiana definisce SOVRANO: 

Il Presidente del Consiglio dei ministri dirige la politica generale del Governo (del governo, non dell’Italia)e ne è responsabile. Mantiene l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l’attività dei ministri. (Art. 95 Cost.)

 

Il Parlamento dovrebbe essere il luogo nel quale qualunque deputato o senatore possa avanzare una proposta di legge e vedersela approvata (o respinta) a maggioranza senza preconcetti o pregiudizi, al di là degli steccati precostituiti dalla propria appartenenza ad una parte politica ma smeplicemente perchè ritenuta una buona o una cattiva idea.

 

E dovrebbe poter accadere che un governo possa non vedere approvata una propria proposta legislativa dal Parlamento, questo non deve comportare quasi automaticamente la caduta del Governo (il voto contrario di una o d’entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni. Art. 94 Cost.), in un gioco delle parti in cui ciascuno cerca di fare lo sgambetto all’altro per sostituirlo in un ruolo di governo, non rendendosi conto che tutti quanti si deve lavorare insieme per il bene del paese.

 

Siamo stati abituati così, ma l’ingresso di questa pattuglia di “grillini” che scombina le carte rischia di riportare questo paese nella normalità, rischia di rendere questo paese così come lo voleva la costituzione italiana, rischia di rendere questo paese più governabile di quanto lo sia mai stato prima… di un BUON GOVERNO!

 

BUONA DEMOCRAZIA A TUTTI…. SI RESPIRA UNA NUOVA ARIA!

 

P.S. Di quel che ho scritto rispondo personalmente, è frutto di mie idee e non impegna il Movimento 5 Stelle, che come sempre nelle sue scelte adotterà un metodo collegiale di decisione a maggioranza e coinvolgendo la rete.