Ragazzo autistico ospedalizzato in agonia prolungata da 19 giorni [FOTO CHOC]

L’uso di antipsicotici, antiepilettici, farmaci e stabilizzanti dell’umore potrebbero causare uno o più effetti collaterali che molto probabilmente richiedono un supplemento ulteriore cure.

Tutto ciò era scritto nel documento che avrebbero dovuto firmare i genitori di Alex. Tutto ciò non è riportato su carta intestata dell’ospedale!

Immaginate vostro figlio che da 19 giorni giace legato mani e piedi al letto come è costretto Alex, completamente nudo, abbandonato a se stesso e con una équipe sanitaria che vuole costringervi a firmare questo accordo.

19 giorni, ovvero 456 ore, ovvero 27.360 minuti, ovvero 1.641.600 secondi. Questa è l’agonia che sta vivendo Alex. Ironia della sorte nella settimana dedicata alla “sicurezza del paziente”.

All’età di 14 anni Alex riceve la diagnosi di autismo con grave deficit cognitivo. Egli è non verbale. Nel mese di ottobre del 2012, Alex inizia a soffrire di eventi neurologici che impediscono un sano ciclo del sonno. Alex rimane sveglio per molte ore durante la notte. L’agitazione e l’aggressività che ne seguono sono la causa della privazione del sonno. Durante questo periodo, i sintomi e i comportamenti sono indicativi di gravi disturbi gastrointestinali che si sono sviluppati contemporaneamente. Cicli frequenti di stipsi, diarrea e feci formate manifestano un problema cronico.

Il 16 febbraio alle 5:00 del mattino, con l’aiuto della polizia e dei paramedici, i genitori portano il loro inconsolabile ragazzo in evidente difficoltà presso il Gottlieb Memorial Hospital di Melrose Park, Illinois.

A causa della sua aggressività, ad Alex vengono posizionate delle contenzioni bloccate a chiave. In quel momento, i genitori non possono sapere che il pronto soccorso diventerà la loro casa per i prossimi giorni, con Alex che giace nudo, bloccato dalle contenzioni, benché sofferente di violenti attacchi di vomito, cicli di stipsi grave alternata a diarrea.

Ad Alex non è mai garantito un bagno nei successivi 13 giorni mentre il personale ospedaliero e gli amministratori tentano di elaborare un piano assistenziale per prendersi cura [???] di Alex.

Autism Is Medical [AIM], un gruppo di supporto che aiuta i genitori a individuare le questioni cliniche di base associate all’etichetta Autismo, viene contattato domenica 24 febbraio per aiutare il personale ospedaliero a comprendere il complesso profilo medico di Alex.

Secondo uno dei rappresentanti AIM

Chiaramente, quello che stanno facendo non funziona. Attualmente, questo ragazzo viene trattato con LorazepamOxezepamBenzatropinumZyprexa e Ativan. Questi farmaci non fanno nulla per risolvere i problemi gastrointestinali intensi che sta vivendo, né alleviare il suo dolore. E’ stato anche prescritto Depakote, che ha causato una reazione avversa [elevata lipasi]. Oltre a questi problemi, si sono sviluppate anche molte allergie che il personale sanitario cerca di spiegare come dermatite da contatto da allettamento prolungato.

Ad Alex non è stata assegnata una camera in ospedale e non mai stato ufficialmente ammesso come paziente. E’ rimasto in recovery room durante l’intera permanenza al Gottlieb Memorial Hospital.

Alex viene trasferito al Loyola University Medical Center il 28 febbraio alle 15:00,  dopo 13 giorni, nella speranza di poter meglio assicurare i suoi bisogni. È stato stabilito che aveva bisogno di cure di un gastroenterologo, un neurologo e un anestesista, e il Loyola Medical Center era in grado di fornire tali servizi. Venerdì, 1° marzo viene richiesto un consulto col gastroe nterologo.

Alex non viene visitato da un gastroenterologo fino al 5 marzo, quattro giorni dopo la  sua ammissione al Loyola Medical Center. Il medico acquisisce un’anamnesi orale della storia di Alex, si dimostra dubbioso sul perché è stato richiesto questo intervento. Nei 15 minuti trascorsi in camera dal gastroenterologo, il medico non ravvisa la necessità di eseguire un esame fisico su Alex.

Il 6 marzo, Alex viene visitato da un altro gastroenterologo che constata come il ragazzo ha davvero dolore. Per la prima volta in 18 giorni, viene finalmente riconosciuto che Alex sta soffrendo. I rappresentanti dell’AIM contestano le procedure in quanto credono che sarebbero state più rapide e approfondite se al posto di Alex vi fosse stato un ragazzo neurotipico.

Poche ore dopo la visita col secondo gastroenterologo, una CNE [Certified Nurse Executive, ovvero l’equivalente della nostra Capo Sala] parla con la madre di Alex e chiede di incontrarsi con lei per questioni assicurative. Nel corso della riunione, viene richiesto di firmare il foglio allegato nella foto qui sopra [clicca per ingrandire] immediatamente. La madre si dimostra titubante perché il modulo non è stampato su carta intestata del Loyola Medical Center come dovrebbe essere per la documentazione ospedaliera di routine. Secondo la madre, nel corso di tale riunione con la CNE è stato ammesso che non sono stati soddisfatti  i parametri della JACHO [Joint Commission on Accreditation of Healthcare Organizations – Commissione mista per l’accreditamento delle organizzazioni sanitarie] nella valutazione di richiesta di restrizioni per mantenere il ragazzo bloccato al letto, così come un medico avrebbe dovuto assicurarsi di rivalutare ogni quattro ore il bisogno delle contenzioni.

Sempre la stessa CNE, che in precedenza aveva promesso un responsabile della sicurezza per la stanza di Alex, ha dichiarato che durante questo incontro c’è stato un malinteso su questo tema, e Alex non avrebbe ricevuto il sostegno supplementare perché era contro la politica ospedaliera.

Questa è la storia dello stato stagnante in cui vive Alex negli ultimi 19 giorni, ovvero 456 ore, ovvero 27.360 minuti, ovvero 1.641.600 secondi.

Alex rimane bloccato e contenzionato a letto in attesa di appropriati test medici e follow-up. La madre è preoccupata perché nessuno le ha fornito un piano adeguato con degli obiettivi esatti come richiede il suo stato di salute, e non ha ricevuto spiegazioni in merito al modo in cui sarà attuato. E’ altresì preoccupata per lo “svezzamento” dalle contenzioni. Nessun operatore si confronta con lei. E’ completamente condizionata dalle loro scelte.

La madre di Alex vuole che la gente sappia quello che sta accadendo al figlio. Tutti i genitori coinvolti dalla problematica devono conoscere come i bambini con bisogni speciali, in particolare Autismo, e ragazzi con disturbi cognitivi, sono tutti a rischio per questo tipo di trattamento. Tutte le famiglie sono a rischio.

Chi protegge questi bambini, ragazzi e adulti? Come possiamo, come società, permettere che ciò accada ai più deboli? Questo è apparentemente la norma. I loro bisogni medici sono soffocati da farmaci che non hanno nulla a che vedere con le loro malattie fisiche, ma di proposito li rendono muti così che non possano più protestare. Questo è tutto quello che abbiamo da offrire ai nostri figli?

I membri dell’AIM confermato le preoccupazioni della madre di Alex

Non c’è alcun piano per lui. I pazienti che soffrono di disabilità autistica sono a rischio di abusi e maltrattamenti. In un momento in cui i livelli di soddisfazione dei pazienti determinano i tassi di rimborso, e gli ospedali sono in competizione per le quote di mercato, ci chiediamo se questa stessa storia si sarebbe ugualmente verificata con un paziente ricoverato per malattia cardiaca o per intervento chirurgico elettivo. Le politiche e le misure di sicurezza sono già in atto in ogni sistema ospedaliero e nelle strutture per acuti in tutta questa nazione. Al loro interno le verifiche normative per le contenzioni, le cadute e le infezioni ospedaliere sono eseguite di routine. Il sito del Loyola Medical Center  mostra le immagini di pazienti felici per aver ottenuto il trattamento di cui hanno bisogno. Si evidenziano partnership con i medici, un approccio di squadra per le gravidanze ad alto rischio, il loro programma di cardiologia è uno dei migliori degli Stati Uniti. A quanto pare questo tipo di assistenza elevata non è garantita ai ragazzi con disabilità quale l’Autismo. Raccomandiamo ai nostri medici e alle istituzioni sanitarie di prendersi cura dei nostri figli che non possono parlare per se stessi e non possono sostenere la loro sicurezza. Dove si trova l’immagine di Alex, bloccato e contenzionato, coperto da un’estesa eruzione cutanea sul loro sito web?

L’America intera si sta indignando e si sta mobilitando a contattare il Loyola Medical Center per informarli che l’intera comunità dell’Autismo sta monitorando la vicenda.

Fonte: Autismo&Vaccini

 

Nuove folli norme contro le imprese e le famiglie

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Nuove folli norme contro le imprese e le famiglie

Due notizie che “segnano” ulteriormente la crisi delle imprese e delle famiglie italiane.

Aumenta dello 0,50% il tasso per il pagamento delle cartelle esattoriali e conseguenzialmente sugli importi rateizzati con Equitalia. Il tasso annuale a questo punto arriva a oltre il 5,50%.

Ma la notizia piu’ grave arriva dal Consiglio di Stato che con una sentenza la n. 6389 del 5.3.2013, che definiamo “schizofrenica”, ritiene che le imprese che rateizzano il debito con Equitalia non possono più partecipare alle gare d’appalto perché come recita la sentenza “chi vuole lavorare con la pubblica amministrazione deve rispettare gli obblighi di correttezza e lealtà”.

Insomma, chi paga le rate regolarmente per estinguere dei debiti tributari è condannato a chiudere.

Le imprese che hanno rateizzano i debiti con Equitalia sono quasi un milione.

EquitaliaCon questa sentenza, se applicata dalla Pubblica Amministrazione appaltante, dice il presidente di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro, si mette fine al lavoro di centinaia di migliaia di imprese con il conseguente licenziamento di un numero e norme di lavoratori.

Il presidente Finocchiaro chiede provocatoriamente, cosa pensa il Consiglio di Stato, degli oltre 100 miliardi che la Pubblica Amministrazione deve invece alle imprese?

Insomma, questa mattina un risveglio amaro per imprese e famiglie, che arriva direttamente da due organi dello Stato italiano. E’ necessario mettere il punto su queste questioni perché il rischio ormai prossimo è quello della “morte” del nostro Paese, conclude amaramente Finocchiaro.

Fonte originale: Confedercontribuenti / Fonte: imolaoggi.it

Nucleare, scorie in circolazione in Piemonte

ma Trino quanto dista dalla Valsesia? Hanno intenzione di fare altri campionamenti? E se vi fossero depositi abusivi più vicino? Solo i cinghiali risultano contaminati? Fumi da centrali francesi sono possibili?

Ma che razza di giornalismo non è possibile sapere niente di più preciso?

Nucleare, scorie in circolazione in Piemonte

Rinvenute tracce di Cesio 137 nei cinghiali della Valsesia. La concentrazione è bassa, ma possono provenire solo da centrali nucleari. Residui di Chernobil o sversamenti illegali di scorie pericolose?

Scritto da Sirio Valenti il 8 marzo 2013 in Ambiente

Tracce di cesio 137,un isotopo radioattivo rilasciato dalle centrali nucleari, sono state trovate in decine di cinghiali dei boschi della Valsesia, in provincia di Vercelli. Le prede della stagione di caccia 2012-2013 non sarebbero un rischio per la salute, per la bassa concentrazione (comunque oltre soglia massima tollerabile): mistero sulle fonti di contaminazione. Si tratta solo di residui ventennali di Chernobil? Oppure in Piemonte ci sono fughe di scorie radioattive dalla centrale di Trino (VC)?

Due referendum contro il nucleare non bastano per dormire sonni tranquilli. Se le 4 centrali nucleari del nostro Paese sono state dismesse ormai da vent’anni, così non è per le scorie radioattive: continuano a saltar fuori e a circolare. L’ultimo caso riguarda il Piemonte, che in provincia di Vercelli ospita(va) la centrale Enrico Fermi di Trino. Un impianto da 260 MW, allâ epoca della sua costruzione la più potente del mondo. In Valsesia 27 cinghiali uccisi nella stagione di caccia presentano tracce oltre la soglia limite di scorie radioattive, in particolare del Cesio 137, prodotto proprio dalla fissione nucleare.

Il ministro della salute Renato Balduzzi rassicura, si tratta di livelli non pericolosi per l’uomo, ma ha comunque allertato i carabinieri del Nas e Noe, che insieme alla Direzione Generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti coordineranno tutti gli accertamenti. E per grave derubricare il problema. Secondo Balduzzi, l’ipotesi più probabile che il cesio dei cinghiali venga da Chernobil, dalla ricaduta della nube radioattiva del 1986. I cinghiali l’avrebbero assorbita negli ultimi trent’anni nei boschi alpini della Valle. Una spiegazione che convince anche diversi ambientalisti di Legambiente.

Per altri, invece, esiste il rischio di fuga di scorie nucleari. La vicinanza tra la Valsesia e la centrale nucleare di Trino fa sospettare un collegamento: nei depositi dell’impianto fermo dal 1990 potrebbero ancora esserci scorie radioattive. O peggio: potrebbe essere stata interrotta la via legale di smaltimento dei rifiuti tossici della centrale, affidati all’azienda Sogin Spa. Non sarebbe il primo traffico di rifiuti tossici nel nostro Paese, e nemmeno il primo caso in Nord Italia. Come dice Coldiretti, occorre estendere immediatamente le analisi ad altri animali selvatici della zona e fare al più presto chiarezza sulle fonti di contaminazioni.

http://www.dirittodicritica.com/2013/03/08/nucleare-scorie-piemonte/

 

venerdì 8 marzo 2013

22:32| Pubblicato da admin |

 

Cinghiali radioattivi a Vercelli, tracce di ‘Cesio 137‘, materiale altamente radioattivo e letale;

 

La notizia è molto grave, anche se qualcuno cerca di minimizzarne la portata, riconducendo il fatto alla vicenda di Chernobyl, risalente al lontano 1986.

 Auspichiamo che sia fatta chiarezza, i politici ed i partiti dovrebbero mobilitarsi per garantire una seria inchiesta sulla natura del materiale radioattivo, mentre invece - almeno fino ad ora – l’unico politico che si pronunciato in merito è l’eurodeputato leghista Borghezio, che ha diramato il seguente comunicato stampa:

 

Nella sua interrogazione, l’On.Borghezio, a seguito delle consistenti tracce di “Cesio 137” trovate nella carne di alcuni cinghiali catturati in Valsesia (Italia – Piemonte) e pericolosissime in caso di consumo carneo da parte dell’uomo, chiede alla Commissione Europea :

“la Commissione europea non intende accertare se tale situazione sia da collegarsi ancora agli eventi di Chernobyl o, piuttosto, da mettersi in collegamento con l’eventuale fuoriuscita di fumi radioattivi data la vicinanza geografica con il Piemonte di centrale atomiche transalpine?”

On. Mario Borghezio

 

Ci fanno vedere la realtà attraverso il buco della serratura

Qualcuno l’aveva capito…e se ci fai caso non si tratta di Pinco Pallino qualsiasi ma di persone che avevano la possibilità di avere una visione d’insieme del funzionamento del sistema economico…

 …esattamente quella visione d’insieme che a noi i mass media precludono…ci fanno vedere la realtà attraverso il buco della serratura

Il banco trae beneficio dall’interesse su tutta la moneta che crea dal nulla
[William Paterson, fondatore Bank of England, 1694]

La nostra politica è quella di fomentare le guerre, ma dirigendo Conferenze di Pace, in modo che nessuna delle parti in conflitto possa ottenere guadagni territoriali. Le guerre devono essere dirette in modo tale che le Nazioni, coinvolte in entrambi gli schieramenti, sprofondino sempre di più nel loro debito e, quindi, sempre di più sotto il nostro potere
[Amschel Mayer Rothschild, 1773]

Pochi comprenderanno questo sistema, coloro che lo comprenderanno saranno occupati nello sfruttarlo, il pubblico forse non capirà mai che il sistema è contrario ai suoi interessi
[Rothschild, alla Ditta Ikleheimer, Morton e Vandergould di New York, 26 giugno 1863]

Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione, e mi infischierò di chi ne fa le leggi.
[Mayer Anselm Rothschild]

L’attuale creazione di denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte di falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto
[Maurice Allais, nobel per l’economia]

Assurdo dire che il nostro paese può emettere $30,000,000 in titoli ma non $30,000,000 in moneta. Entrambe sono promesse di pagamento; ma una promessa ingrassa l’usuraio, l’altra invece aiuta la collettività 

[Thomas Edison – New York Times, 1921]

Dare alle banche la possibilità di creare la moneta è come darsi in schiavitù e pagarsela pure
[Sir Josiah Stamp, vecchio governatore della banca d’Inghilterra]

“Non è tollerabile che una banca centrale, isolata, che non ha nessuna responsabilità né l’obbligo di spiegare quello che fa, possa continuare a creare disoccupazione mentre i governi stanno zitti”

[Modigliani, premio Nobel per l’Economia, su “Il Tempo” del 22/10/2000]

“Chiunque controlli l’ammontare del denaro circolante in un paese e’ il padrone assoluto della sua industria e del suo commercio. E quando capisci che l’intero sistema e’ facilmente controllato, in un modo o nell’altro, da una ristrettissima elite, non avrai bisogno che qualcuno ti spieghi come nascono i periodi di inflazione e deflazione”.
[James Garfield, 20mo Presidente Usa]

“Voi (i banchieri internazionali) siete un covo di vipere e ladri. Io voglio sconfiggervi, e con l’aiuto di Dio, vi sconfiggero’.
Se gli Americani solo capissero la totale ingiustizia del nostro sistema monetario e bancario, ci sarebbe una rivoluzione prima di domani mattina”.
[Andrew Jackson, 7mo Presidente USA]

“Il debito nazionale e’ una frode perpetrata verso gli Usa dagli interessi dei banchieri internazionali. La migliore soluzione per il debito nazionale (prendere appunti, ndt) e per la sicurezza sociale e’ che gli Usa smettano di permettere ad una societa’ privata di stampare la moneta e di caricarci sopra gli interessi.
La Federal Reserve dovrebbe essere abolita come un punto di partenza per liberare gli Usa da una falsa dipendenza”.

[Andrew Jackson, 7mo Presidente USA]

“Un potere illimitato e una dominazione economica dispotica si trovano concentrati in pochissime mani. Questo potere diviene particolarmente sfrenato quando sia esercitato da coloro che, controllando il danaro, amministrano il credito e ne decidono la concessione. Essi somministrano – per così dire – il sangue all’intero organismo economico e ne arrestano la circolazione quando loro convenga; tengono in pugno l ‘anima della produzione, in guisa che niuno osi respirare contro la loro volontà”.
[S.S. Pio XI, Enciclica “Quadragesimo Anno”]

“Nelle Colonie [americane], emettiamo la nostra moneta cartacea. Si chiama ‘Cartamoneta provvisoria coloniale’ [Colonial Scrip]. La emettiamo nelle giuste proporzioni per produrre merci e farle passare facilmente dai produttori ai consumatori. In questo modo, creando noi stessi il nostro denaro cartaceo, ne controlliamo il potere d’acquisto e non abbiamo interessi da pagare a nessuno.

“Vedete, un Governo legittimo può sia spendere che prestare denaro in circolazione, mentre le banche possono soltanto prestare cifre considerevoli attraverso i loro biglietti di banca promissori, per cui questi biglietti non si possono né dare né spendere se non per una piccola frazione di quelli che servirebbero alla gente. Di conseguenza, quando i vostri banchieri in Inghilterra mettono denaro in circolazione, c’è sempre un debito fondamentale da restituire e un’usura da pagare. Il risultato è che c’è sempre troppo poco credito in circolazione per dare ai lavoratori una piena occupazione. Non si hanno affatto troppi lavoratori, ma piuttosto pochi soldi in circolazione, e quelli che circolano portano con sé un peso senza fine di un debito impagabile e usura.”[Benjamin Franklin, Autobiografia, (1763)]

“L’attività bancaria fu fecondata dall’ingiustizia e nacque nel peccato. I banchieri posseggono il mondo. Toglieteglielo via, lasciando loro il potere di creare denaro e con un colpo di penna creeranno abbastanza depositi per ricomprarselo. Toglieteglielo via in qualsiasi modo e tutti i grandi patrimoni come il mio scompariranno, ed è necessario che scompaiano, affinché questo diventi un mondo migliore in cui vivere.
Ma se preferite restare schiavi dei banchieri e pagare voi stessi il costo della vostra stessa schiavitù, lasciate che continuino a creare denaro.”
[Sir Josiah Stamp, Direttore della Banca d’Inghilterra tra il 1928 e il 1941, considerato a quel tempo il secondo uomo più ricco di tutta l’Inghilterra.]

“Lo Stato di diritto ha considerato, nel proprio ordine costituzionale, solo i tre poteri: legislativo, giurisdizionale ed esecutivo. Il quarto potere della sovranità monetaria se lo sono fagocitato, nel silenzio, le banche centrali, S.p.A con scopo di lucro. Ecco perché dobbiamo completare la Rivoluzione Francese: la sovranità monetaria va attribuita allo Stato – come Quarto Potere Costituzionale – e tolta alla banca centrale. Non è più tollerabile che, in uno Stato di diritto, la funzione costituzionale della sovranità monetaria sia esercitata da una S.p.A. con scopo di lucro. L’urlo del Ça ira deve tornare sulle piazze, davanti alle sedi delle banche centrali e nei Tribunali. Ci dobbiamo riprendere la proprietà dei soldi nostri.”
[Professore Giacinto Auriti]

Aforismi tratti da: http://www.signoraggio.com/index_aforismi.html

http://risveglioglobale.blogspot.it/2013/03/ci-fanno-vedere-la-realta-attraverso-il.html

 

“Inseguiti ovunque dai giornalisti”, esplode la rabbia dei deputati del M5S | Controcopertina

Che tra il Movimento 5 Stelle e l’informazione italiana non corresse buon sangue, è fatto arcinoto a chiunque. Si sperava che, finita la campagna elettorale, i toni si potessero fare più pacati. Invece è accaduto l’esatto contrario. I 163 neo eletti del Movimento 5 Stelle sono regolarmente presi d’assalto da cronisti e cameran.  Una situazione che è ormai diventata insostenibile e che conferma, ancora una volta, quanto grave sia la malattia dell’informazione italiana.

A denunciare quanto sta avvenendo è Giulia Di Vita (nella foto), ingegnere di Palermo, appena eletta alla Camera dei Deputati.

“Provo profondo dispiacere – scrive sul suo profilo Facebook – soprattutto dal lato umano, per i giornalisti che sono costretti per campare a un giornalismo di basso livello, reporter e fotografi costretti a inseguire ad esempio un gruppetto di neoeletti 5 stelle, l’assoluta novità del momento sicuramente, fin dentro il panificio per comprare un panino per il pranzo, aspettare che escano dopo essere stati richiamati dal cassiere per disturbo alla clientela, e poi chiedere loro “quanto avete speso per il panino?” o rincorrerli per strada incalzandoli con provocazioni tipo “Ma come siete venuti a Roma? Con l’aereo? E non inquinate di più?”. Immagino che loro per primi vorrebbero occuparsi d’altro, notizie vere, inchieste, interviste al momento giusto alle persone giuste, chiaramente anche ai neoeletti 5 stelle, ci mancherebbe, ma quando c’è qualcosa di cui parlare, da approfondire, da chiarire, non certo per sapere quanto hanno speso per il panino del pranzo”.

Qualcuno si salva anche. Altri giornalisti pensano di poter fare a fettine i neo eletti del Movimento. Ma Giulia Di Vita non ci sta:

“Io personalmente vorrei dare il mio contributo al sostegno dei giornalisti seri, che si distinguono per la qualità del loro lavoro a servizio dell’informazione. Nella mia piccola repentina esperienza di questi giorni ho avuto modo di confrontarmi con diversi giornalisti, approcci e atteggiamenti, e devo dire che finora mi sono trovata davvero bene con chi scrive per riviste specializzate o di nicchia, sia per i contenuti ovvero domande serie, critiche, frutto di un ampio ragionamento alle spalle, sia dal punto di vista dell’approccio umano, molta più educazione, rispetto, correttezza nonostante la frenesia e i tempi stretti tipici del giornalismo, in una parola: professionalità. Con altri purtroppo mi limito a dire che in alcuni casi abbiamo sfiorato la presa in giro sperando fossi l’ingenuotta di turno, ecco non so come lo chiamate voi questo, spero che i professionisti possano aiutarmi, se si tratti di giorna lismo d’assalto, d’inchiesta, d’incatenamento”.

http://www.controcopertina.com/inseguiti-ovunque-dai-giornalisti-esplode-la-rabbia-dei-deputati-del-m5s/

 

Schieramento massiccio di mezzi militari in tutto il paese!

Usa: schieramento massiccio di mezzi militari in tutto il paese!

8 marzo 2013 – Cosa sta per accadre? Per cosa si stanno preparando? Perche’ nelle strade del paese che dovrebbe essere la “culla della democrazia” aumenta la presenza di forze militarizzate? 

 L’Unione americana per le Libertà Civili (ACLU) chiede che si indaghi sulla tendenza a collocare unità di polizia militarizzate nelle città e in tutto il paese.

Associazioni aderenti all’ACLU in 23 stati hanno presentato questa settimana più di 255 richieste, basandosi sul Freedom of Information Act, per ottenere tutto il materiale possibile relativo alla continua trasformazione delle unità di polizia in piccole squadre di soldati fortemente armati.

RT.com

“E’ tempo di capire la reale portata della militarizzazione della polizia negli Stati Uniti e l’impatto che sta avendo sui nostri quartieri “, dice un comunicato dell’ACLU.

L’associazione sostiene che è sempre più frequente vedere le squadre speciali (unità di armi e tattiche speciali) armate fino ai denti sul territorio degli Stati Uniti, che spesso entrano nelle case di persone innocenti.

“Abbiamo il diritto di vivere senza la paura di un intervento militare nella nostra vita quotidiana, e la crescente militarizzazione della polizia è una minaccia a tale diritto”

“Dotare la polizia locale e lo stato di armi e veicoli militari, addestrarla con tattiche militari fornendo loro assistenza militare reale per attuare il diritto tradizionale erode le libertà civili e promuove pratiche aggressive della polizia, soprattutto nei quartieri poveri e nelle comunità di colore “ha detto Kara Dansky, avvocato del Centro per la giustizia dell’ACLU.

L’ACLU spera anche di scoprire come “il finanziamento e il sostegno federale hanno alimentato la militarizzazione dei servizi di polizia locale e statale.” Deplora invece che sia sconosciuto il tipo di formazione ricevuta dagli agenti SWAT locali, così come la tecnologia e le armi utilizzate.

“Abbiamo il diritto di vivere senza la paura di un intervento militare nella nostra vita quotidiana, e la crescente militarizzazione della polizia è una minaccia a tale diritto”, ha detto Maria Kayanan, socio direttrice, legale e cocia dell’ACLU in Florida.

http://www.vocidallastrada.com/2013/03/usa-militarizzazione-della-polizia.html#more

http://terrarealtime.blogspot.it/2013/03/usa-schieramento-massiccio-di-mezzi.html

Grecia: manifestanti arrestati e prelievo coatto del Dna

In Grecia è un’escalation di violenza. 

Una vera e propria battaglia ha avuto luogo a Ierissos, un piccolo centro della Calcidida. Centinaia di poliziotti in tenuta antisommossa hanno assediato e caricato le persone che par tecivamo alla manifestazione No Gold Mining, contro la realizzazione di una miniera d’oro. Arresti e bambini intossicati dai lacrimogeni.

Gli abitanti di Ierissos erano scesi in piazza contro l’azienda mineraria canadese Eldorado Gold. I reparti antiterrorismo e reparti speciali della polizia ed Eurogendorf hanno circondato i manifestanti pacifici sparando lacrimogeni Cs, vietati dalle convenzioni internazionali.

Alle persone arrestate è stato imposto il prelievo del Dna.


Fonte: ArticoloTre.com– Tratto daSignoraggio.it


http://www.nocensura.com/2013/03/grecia-e-unescalation-di-violenza.html

 

Domanda ormai ineludibile: ma in che mondo vive Equitalia?

di Matteo Borghi

C’è un mondo chiamato Nord Italia (ma anche Centro e Sud) che produce e che viene, sistematicamente, depredato. È il mondo dellefamiglie disperate e degli imprenditori suicidi, di quei soldi che mancano, che dal conto corrente escono soltanto e non tornano mai, di quelle caselle esattoriali pazze che devono essere pagate subito, senza il minimo ritardo. Già quelle maledette caselle. È qui che arriva il secondo mondo: quello della burocrazia, delle regole ferree, della religione della procedura, dei soldi che arrivano puntuali, per decreto, senza bisogno di aspettare i temp i dell’economia in crisi. È il mondo delle banche e di Equitalia e degli oltre 300mila euro l’anno del suo direttore Attilio Befera.

Qualche giorno fa abbiamo scritto una lettera ad un banchiere che usava i regolamenti, le circolari e altro fogliame burocratico, per schermirsi dalle accuse di chi vedeva, in una condotta troppo severa del suo istituto di credito, le ragioni profonde del suicidio di un imprenditore. Qualche giorno prima un altro si era suicidato per i debiti accumulati: lui era in credito, la banca, secondo la legge, usuraia. Cosa c’entrano gli istituti di credito con Equitalia? Più di quanto, a una prima occhiata, potrebbe sembrare: anche quest’ultima infatti campa (alla grande) grazie agli interessi su debiti (le tasse non pagate, che poi debiti veri non sono ma solo richieste arbitrarie dello Stato) cui si applicano tassi di interesse che, nel mercato privato, sarebbero definiti come vero e proprio strozzinaggio. Eppure la legge è legge e non lascia spazio ad alcuno senso di umanità nemmeno di fronte al dramma della morte auto-inflitta rappresentata dalle “vittime dello Stato” della foto a fianco. Eppure pare proprio ciò non basti a placare la “fame” di denaro delle agenzie di riscossione che ne cercano sempre più dove non ce n’è.

È proprio di questi giorni la notizia che l’Agenzia delle Entrate (di cui Equitalia è il braccio armato) ha deciso di aumentare, in un sol colpo, del 15% i già altissimi interessi di mora sui ritardi del pagamento: parliamo di un inasprimento del saggio dal 4,55 al 5,22 e spiccioli. Ciò unito a tutta una serie di rincari, fra addizionali Irpef, Iva e Tares stabilite dai comuni, l’Imu e le accise dello Stato centrale (Agenzia delle entrate-Equitalia in questo non c’entra nulla) che stanno sempre più tagliando le gambe all’economia reale. È qui che i due mondi si incontrano, anzi, scontrano in un sistema di ingiustizia palese che attanaglia l’Italia. Già perché quegli imprenditori suicidi per debiti possono aspettare fino a mille giorni per ottenere i loro legittimi crediti dalla pubblica amministrazione (senza alcuna penale) mentre lo Stato, tramite Equitalia, non può tol lerare un solo giorno di ritardo. Anche il metodo della compensazione (si scala dalle tasse ciò che lo Stato deve all’imprenditore) non è contemplato.

L’unica opzione per non chiudere e vedersi depredati i propri beni (fra cui casa e conto corrente) è pagare le tasse puntuali. Se non si hanno i soldi bisogna chiederli in prestito. Se non li si ottengono spesso non ci sono alternative: se non quella “estrema”, sbagliata, che, purtroppo, qualcuno sceglie.

http://www.lintraprendente.it/2013/03/domanda-ormai-ineludibile-ma-in-che-mondo-vive-equitalia/

 

L’Espresso evade 225 milioni? La clamorosa notizia censurata | Controcopertina

era giugno dell’anno scorso. Siamo certi che l’Ingegnere anti evasione avrà prontamente sanato la situazione

 L’Espresso evade 225 milioni? La clamorosa notizia censurata | Controcopertina

 C’è una notizia che è clamorosamente passata inosservata in quanto censurata dalla stragrande maggioranza dei giornali, dei canali tv e dei siti web. C’è una notizia che se avesse riguardato Beppe Grillo o Silvio Berlusconi, da molti considerati come il male assoluto, la radice dei disastri italiani, apriti cielo… La notizia è dunque questa che ha riportato Il Giornale: l’ingegnere Carlo De Bedetti, proprietario del Gruppo Espresso, quindi del quotidiano la Repubblica, avrebbe evaso la bellezza di 225 milioni di euro! Ma come, proprio loro? Quelli che si guardano allo specchio per dirsi che sono belli, bravi e buoni? Quelli che tutti gli altri sono sporchi, demagoghi e cattivi? Quelli che fanno il tifo per il presunto campione di rigore e sobrietà, il professor Monti? Esattamente, proprio loro.

Scrive Il Giornale meno di un mese fa, lo scorso 25 maggio:

“Arriva, durissima, la sentenza della commissione tributaria regionale di Roma. Una mazzata per l’ingegnere, che dovrà pagare la bellezza di 225 milioni di euro. Al centro della querelle – scrive Stefano Zurlo – sono le operazioni compiute da De Benedetti subito dopo aver raggiunto l’intesa con Berlusconi. È il percorso tortuoso seguito dai tecnici dell’Espresso a sollevare i sospetti degli 007 del Fisco. La prima mossa a finire nel mirino è la fusione per incorporazione dell’editoriale la Repubblica nella Cartiera di Ascoli. Per realizzarla vengono chiamati in causa tre soggetti: l’editoriale la Repubblica, la Cartiera di Ascoli e l’editoriale l’Espresso, tutti parte della galassia Cir. Perché viene messo in moto questo meccanismo?

La risposta dei giudici tributari è tranchant: «Dagli atti emerge con sufficiente chiarezza che tale operazione non era assistita da valide ragioni economiche». E allora? «E allora – si legge nel verdetto – se ne deve dedurre che la stessa non aveva altro scopo se non quello di ottenere un risparmio di imposta integrando così gli estremi della fattispecie elusiva di cui all’articolo 10 della legge 408/90, avendo le società partecipanti alla fusione, Cartiera e Repubblica, esposto “fraudolentemente“ ragioni economiche che solo in apparenza potevano giustificarla»”.

Il Giornale precisa che il Gruppo L’Espresso aveva vinto la ‘partita’ con il fisco in primo grado e vuole ribaltare il secondo grado ricorrendo alla Corte di Cassazione. Nel frattempo, però, si dovrà attrezzare per pagare 225 milioni di euro.

Ora, questa notizia, che i più non conoscono, sta beatamente sul sito internet del quotidiano milanese. La cosa incredibile – si fa per dire – è che cercando con Google informazioni su questa vicenda, non si troverà un bel nulla. Come mai c’è il silenzio tombale? Se la notizia fosse infondata, il Gruppo Espresso avrebbe già querelato da un pezzo gli acerrimi nemici de Il Giornale. Se non è avvenuto, dobbiamo dedurre che le informazioni sono esatte. Parliamo di una cifra colossale. Una cifra che diventa ancora più colossale se pensiamo che i presunti responsabili del misfatto sono quelli che volevano moralizzare Berlusconi e oggi pretendono di moralizzare l’intero paese. Poveri noi.

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