Tav, per Santa Barbara celebrata la messa nel cantiere di Chiomonte

Tav, per Santa Barbara celebrata la messa nel cantiere di Chiomonte
dicembre 04 2014

L’anno scorso, nessun parroco, perché tutti si rifiutarono di celebrare la messa in quel luogo, salì al cantiere Tav di Chiomonte per il giorno di Santa Barbara, protettrice dei vigili del fuoco e dei minatori.
Una decisione, questa dei preti valsusini, che fece discutere non poco, con polemiche durate per mesi.
Quest’anno però, nel totale silenzio, la messa è stata celebrata anche dietro i recinti dove si sta scavando il tunnel geognostico per la Torino-Lione. Non è stato il vescovo di Susa, monsignor Alfonso Badini Confalonieri, che alcune settimane fa aveva spiegato che non conosceva i suoi impegni per il 4 dicembre, a celebrare, ma don Michele Giulio parroco di Olux.
Alla funzione ha partecipato un folto gruppo, tra polizia, carabinieri, militari, tecnici e operai, che stanno lavorando al cantiere. Tra di loro anche il direttore generale della Ltf, Lyon Turin Ferroviaire, il presidente dell’osservatorio Torino-Lione Mario Virano e l’ex sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino, che è anche responsabile del settore per Forza Italia.
L’altare è stato allestito in fondo allo scavo, giunto a 1.835 metri.

Difendiamo l’acqua bene comune di Coassolo Torinese

Forum italiano dei movimenti per l’acqua – Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Via Mantova 34, 10153 Torino – www.acquapubblicatorino.org – tel. 388 8597492
 
Comunicato
 
Difendiamo l’acqua bene comune di Coassolo Torinese

Con una delibera preparata e votata in sordina, il Sindaco e la maggioranza del Consiglio comunale  hanno rinunciato alla gestione diretta dell’acquedotto comunale e l’hanno ceduta a  SMAT SPA.

I cittadini lo hanno saputo da un comunicato del Sindaco, successivamente affisso all’Albo pretorio.

Immediata la mobilitazione e la protesta popolare, espressa  con grande forza e chiarezza in un consiglio comunale aperto nel quale il Sindaco e la sua maggioranza si sono barcamenati senza assumere però l’impegno a ritornare sui propri passi.

Si è quindi costituito il  Comitato civico di volontariato per la difesa dell’acqua di Coassolo che in pochi giorni ha raccolto 750 firme a sostegno dell’annullamento e/o revoca della delibera, richiesta formalizzata con un’Istanza legale.

Il Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
 
condivide
la protesta dei cittadini di Coassolo, ancor più numerosi di quelli che al Referendum del 12 e 13 giugno 2011 votarono Sì al 90% :  671 Sì al primo quesito e 685 Sì al secondo quesito referendario
denuncia
lo stravolgimento del risultato referendario
chiede
che la volontà popolare sia rispettata
esprime indignazione
per il fatto che la delibera in questione, cita a sostegno della scelta della maggioranza, l’art. 23 bis della Legge 133/2008 che è stato abrogato proprio dal Referendum
sarà presente al Consiglio comunale di venerdì 5 dicembre
a testimoniare piena solidarietà e sostegno ai cittadini di Coassolo e al loro Comitato civico, perché
anche a Coassolo, si scrive acqua e si legge democrazia
 

Torino, 4 dicembre 2014

Maxiprocesso No Tav: “Il 27 giugno fu reazione legittima ad atto arbitrario” (avv. Bertone udienza 4 novembre)

Maxiprocesso no tav, aula bunker, udienza del 4 novembre, video della prima parte dell’intervento dell’avv. Stefano Bertone.

Dopo aver introdotto quella che fu, realmente, l’esperienza della Libera Repubblica della Maddalena, la discussione passa alla reazione all’atto arbitrario. La frequenza e densità di lacrimogeni sparati in quelle date a Chiomonte NON HA PRECEDENTI in Italia.
“Stiamo parlando di 270 lacrimogeni sparati il 27 giugno e 4357 sparati il 3 luglio, uno ogni 20 secondi il 27 giugno e uno ogni 4,6 secondi il 3 luglio. Il calcolo è presto fatto, si prende la durata delle ore dei confronti, si divide per il numero di lacrimogeni e si vede quant’è la frequenza al secondo, da quando ho iniziato a parlare di questo argomento ne erano già stati sparati 5 o 6.”
“In requisitoria finale della Procura, davvero fenomenale, dopo aver riconosciuto che ne è stato fatto un uso imponente di lacrimogeni si dice che hanno agito solo dopo ore di scontro… Io mi chiedo che film abbia visto la procura, forse ha visto il video di un altro processo, i lacrimogeni non sono stati sparati dopo ore, ma in tutte le circostanze sono stati sparati PRIMA di qualsiasi aggressione da parte dei manifestanti nei confronti delle fdo, parlo del 27 giugno, del 3 luglio, centrale e zona archeologica.”

In questo video l’avv.Bertone mostra alcuni passaggi delle azioni delle forze dell’ordine che, il 27 giugno 2011 (durante lo sgombero di quella che fu la Libera Repubblica della Maddalena) causarono diffuse sensazioni di panico, ferite (con spari intenzionalmente ad altezza uomo) e che fu probabilmente alla base dei comportamenti oggi considerati reati.

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