WIKILEAKS SVELA L’ACCORDO SEGRETO TRA USA E UE…DA SPAVENTO!

Redazione | 08-09-2014

Mentre senza troppo clamore Stati Uniti e Commissione europea elaborano il futuro partenariato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP), è nel riserbo più assoluto che lavorano anche al Trattato sugli scambi nei servizi (TISA) che implica 50 paesi, fra i quali gli Stati Uniti, i paesi dell’Unione europea e la Svizzera, per un totale di circa il 68% degli scambi mondiali in materia di servizi.
Il sito Wikileaks ha pubblicato la bozza del trattato riguardante i servizi finanziari. Si tratta di abolire tutte le restrizioni che limitano ancora i colossi bancari e gli hedge funds.

Il clima di segreto assoluto appare già nelle prime righe dell’accordo sui servizi finanziari, dove si afferma che “l’accordo deve essere protetto da qualsiasi diffusione non autorizzata e deve rimanere protetto sottochiave o con accesso ristretto. Non potrà essere declassificato che cinque anni dopo l’entrata in vigore del TISA o, se non si giunge ad alcun accordo, cinque anni dopo la fine dei negoziati.”

L’accordo punta alla chiusura o alla privatizzazione di ogni forma di servizio assicurato dal settore pubblico, il che include la sanità, l’istruzione, i trasporti, servizi cruciali per i cittadini, che non andrebbero considerati come “mercanzia generatrice di profitti e facente parte della sfero del libero scambio.”

Verranno proibiti anche i fondi pensione statali, in quanto sono considerati monopoli. L’organizzazione Public Services International (PSI) che rappresenta circa 670 sindacati a livello mondiale, in aprile ha pubblicato un rapporto allarmante intitolato “TISA contro i servizi pubblici.”

Nel rapporto si spiega che il TISA impedirà ai governi di fornire servizi pubblici vitali, come la salute, i servizi postali, persino l’erogazione dell’acqua o dell’energia. “Il TISA garantirebbe la privatizzazione dei servizi pubblici. L’accordo proposto potrebbe anche vietare ai governi di riprendere il controllo, anche nel caso in cui il privato fallisse e non riuscisse ad assicurare il servizio.”

Inoltre limiterebbe la capacità dei governi di regolamentare i settori più importanti, come quello finanziario o energetico, delle telecomunicazioni, il flusso transfrontaliero delle informazioni.

E come ciliegina sulla torta, il TISA mira anche a ridurre ai minimi termini la supervisione nazionale delle attività finanziarie. L’accordo stipula che ognuna delle parti dovrà elencare i diritti di monopolio esistenti e sforzarsi di eliminarli o di ridurne la portata.

Fonte notizia: wikistrike.com

Ancora in Clarea!

Cattura587
Ancora in Clarea!

Eravamo in tanti ieri sera a marciare nei boschi, illumintati da una bellissima luna e cullati da una tiepida brezza. Si parte da Giaglione intorno alle 21.30 e si capisce subito che la marcia è un successo di partecipazione: 500 persone con scarponi e bandiere si dirigono dove affaristi e politici senza scrupoli hanno deciso di devastare un rigoglioso bosco per i loro tornaconti. In prima fila Heidi Giuliani, mamma di Carlo, che per l’occasione ha scritto un cartello in ricordo del povero ragazzo ucciso barbaramente dai carabinieri a Napoli. Quel cartello Haidi l’ha portato fin davanti al cordone di polizia che difendeva il ponte sulla Clarea. Dietro, in una atmosfera tranquilla ma determinata, i canti e gli slogan sono andati avanti  per una buona ora. Il coro più apprezzato è stato “scioperate o no, scioperate si o no?” rivolto agli operatori di polizia presenti.

Bw31NMgIUAAHVKR

Al termine i fuochi d’artificio ad illuminare il “fortino” e una sonora battitura.
Una marcia, l’ennesima, che dimostra come in Valle, nonostante siano passati 3 anni dall’apertura di quel cantiere, nulla è cambiato. I valligiani e tanti solidali continuano a dimostrare con azioni concrete la contrarietà all’opera obbligando i vari governi ad affidarsi ai militari per poter continuare i lavori.
Ma come in tutte le cose, qualcuno alla fine cederà…e non saremo di certo noi.
A sarà dura!

Visita notturna al cantiere, danneggiati macchinari e centraline + VIDEO

Cattura587
Visita notturna al cantiere, danneggiati macchinari e centraline + VIDEO

Questa notte un gruppo di no tav ha deciso di non far dormire sonni tranquilli agli occupanti della clarea.

Sono state danneggiate attrezzature del cantiere, ennesima prova che la Valle non si arrenderà fino a quando quell’angolo di natura non verrà liberato dall’occupazione militare e devastatrice.
I sindacati di polizia domandano polemicamente: «Riusciremo ancora a difenderlo?»  è quello che chiediamo anche noi, è pensabile continuare a sperperare denaro pubblico, sottratto ad altre priorità, per difendere l’indifendibile?

da notav.info

Questa notte i No Tav sono tornati in Clarea, ne danno notizia le maggiori testate locali che già da ieri sera forniscono ricostruzioni discordanti e a tratti fantasiose.

Ciò che si apprende però è che decine di No Tav, almeno una cinquantina, hanno colto di sorpresa il sistema di sicurezza del cantiere, danneggiandolo in più punti e riuscendo a farvi ingresso.

Danneggiata una torre faro, alcuni No Tav sono entrati all’interno del cantiere/fortino utilizzando delle scale ed è stato altresì danneggiata una centralina elettrica che regola il funzionamento dell’illuminazione esterna al cantiere.

In attesa di conoscere ulteriori dettagli non si può che rilevare come, nonostante il passare degli anni e la persecuzione giudiziaria in atto da parte della procura torinese, i No Tav non si arrendono e continuano a praticare quei luoghi che polizia e governo vorrebbero interdetti per favorire i soliti loschi interessi.

I pennivendoli torinesi, sempre più prevedibili nei loro articoli copia-incolla dalle veline della Questura, danno notizia che già stamattina Padalino, solerte pm con l’elmetto e uno dei protagonisti della palese persecuzione degli attivisti del movimento No Tav, avrebbe fatto un sopralluogo al cantiere.

Le roboanti minacce che si susseguono sui giornali non ci preoccupano però, tutti insieme resisteremo sempre, un passo avanti a loro e determinati a vincere questa giusta battaglia.

Forza No Tav!

ECCO IL VIDEO CHE DIMOSTRA QUANTO ARTICOLI E ARTICOLISTI LASCINO UN PO’ A DESIDERARE

Cattura222

Cartoline dalla Val Susa: comune di Almese.

http://www.autistici.org/spintadalbass/?p=3509

Cattura587

DSCN3250

In occasione della festa patronale, nella serata che ha visto protagonisti i Lou Dalfin in concerto, la comunità di Almese esprime e ribadisce in modo forte e chiaro la sua contrarietà alla linea ad alta velocità Torino-Lione. Si rassegnino i detrattori del movimento no tav, siano essi politici o pennivendoli, questa è stata, è e sarà una valle NO TAV!

A ciascuno il proprio dovere. L’assalto al supermercato Crai di Trana

La casualità salva dalla rapina, Italia senza soldi si affida solo più a quella.

di Valsusa Report

Martedì 2 settembre 2014, tentativo di rapina a mano armata, è accaduto al supermercato Crai di Trana, nella piazzetta che dà su via Roma, attorno all’ora di chiusura, due persone con i caschi in testa e pistole in pugno sono entrate nel negozio. Si tratta di Francesco Nicosia, 58 anni, e Fanol Cena di 34 anni, entrambi residenti a Carmagnola.

Uno si è fermato presso le casse, l’altro si è recato agli uffici. Mentre tra i presenti in diversi chiamavano il 112, sulla strada principale una pattuglia di carabinieri dello Squadrone Elitrasportato Carabinieri di Calabria di stanza a Sangano per il cantiere Tav di Chiomonte viene fermata dai passanti che stavano assistendo alla scena. Gli uomini dell’Arma sono intervenuti; subito all’uscitaa del negozio, bloccando e arrestando in flagranza di reato i due rapinatori.

Non è la prima volta per il supermercato: era già successo il 31 gennaio e il 3 agosto. Quando lavoranti e proprietari non ebbero fortuna, come questa volta. Il sindaco Ezio Sada «Ringrazio i carabinieri per il tempestivo intervento, che ridona tranquillità al territorio», i malviventi erano in possesso di una pistola 7,65 e una pistola giocattolo, a cui avevano rimosso il tappo rosso sulla canna. L’incasso rapinato è poco meno di 4000 euro, i quattro militari dello Squadrone intervenuti hanno assicurano i due rapinatori ai Carabinieri di zona.

Nulla di nuovo per militari addestrati ad arrestare il crimine, niente che non vada oltre il proprio dovere. Peccato che ci si debba appoggiare al caso per avere paesi sicuri. Proprio ora che gli stipendi di costoro sono bloccati e il governo sbandiera sblocca – soldi per opere inutili e non invece per la sicurezza a cui i contribuenti hanno sempre chiesto e ne hanno diritto.

V. R 06.09.14

Sulla giornata di resistenza agli espropri del 10 settembre

26 agosto 2014

Come già abbondantemente annunciato nei giorni scorsi mercoledì 10 settembre il Cociv vorrebbe espropriare il terreno su cui sorge parte del Presidio No Tav – Terzo Valico di Radimero ad Arquata e il terreno a Serravalle, nel bosco di Moriassi, del “nostro” Sandro (nella foto di copertina con il suo ombrello ad una manifestazione in Valsusa), recentemente mancato all’affetto dei suoi cari e di tutti i militanti No Tav – Terzo Valico. L’ennesima prova di forza da parte del consorzio e della classe poltica che sostiene la realizzazione del Terzo Valico, un’opera inutile, devastante per l’ambiente e pericolosa per la salute di tutti i cittadini.

I comitati di Arquata e Serravalle insieme al movimento tutto hanno deciso ancora una volta di resistere all’esecuzione degli espropri. Lo si farà con le stesse modalità di resistenza utilizzate nella giornata del 30 luglio con qualche accorgimento in più figlio dell’esperienza accumulata in quella giornata. Sarà quindi una resistenza pacifica e molto determinata nell’impedire che i tecnici del Cociv possano raggiungere le aree a rischio esproprio. Una modalità che ha permesso la crescita del consenso intorno alle ragioni del movimento e che ha determinato la grande risposta della fiaccolata del 3 agosto ad Arquata dopo le cariche e i lanci di lacrimogeni al gas CS da parte delle forze dell’ordine.

Per accogliere tutti i solidali non residenti in Valle Scrivia che vorranno raggiungere Arquata per aiutare la legittima resistenza del Movimento No Tav – Terzo Valico verrà allestito a partire dalle ore 18 di martedì 9 settembre un campeggio libero presso il Presidio No Tav – Terzo Valico di Radimero ad Arquata. Occorre portarsi la tenda, un sacco a pelo, una torcia e preferibilmente scarponi.

L’appuntamento mercoledì 10 settembre è per tutti alle ore 6 puntuali presso il piazzale delle Vaie di Arquata per poi formare tutti i blocchi necessari ad impedire che gli espropri vengano eseguiti.

Qui si può scaricare il manifesto/volantino della giornata e chiediamo a tutti di diffonderlo coi mezzi ritenuti più opportuni. Alla festa di Novi del 30 e 31 agosto e presso i comitati si può trovare già stampato in formato A5 e A3.

Qui si può scaricare una piantina dei luoghi interessati dagli espropri del 10 settembre. La cartina già stampata si può trovare sul retro del volantino A5.

La terra non si espropria, la dignità non si compra.

Aggiornamento: Il 10 settembre ci sarà solo l’esproprio del presidio di Arquata

Vertek, accordo per cassa integrazione

L’incontro a Roma di martedì 2 settembre ha portato all’accordo per la cassa integrazione in sostituzione del contratto di solidarietà.

di Leonardo Capella

L’incontro fra Ministero del Lavoro, vertici della Vertek, sindacati e RSU svoltosi a Roma martedì 2 settembre ha portato alla firma di un accordo che prevede il passaggio alla cassa integrazione a zero ore per i 93 dipendenti. La copertura dovrebbe estendersi sino alla cessione dell’azienda.

Il tentativo da parte delle organizzazioni sindacali di estendere il contratto di solidarietà, scaduto nei giorni scorsi, si è scontrato con la congiuntura economica. Giuseppe Florio, delegato RSU Vertek, spiega “Nell’ultimo anno, a causa della crisi globale che della crisi del nostro stabilimento, alcuni clienti hanno scelto di fornirsi altrove” e aggiunge “ il risultato è stato che di fatto non ci fossero le condizioni tecniche per ottenere l’estensione del contratto di solidarietà”.

Abbandonato quindi il contratto di solidarietà che, fra gli ammortizzatori sociali, è il più tutelante ai lavoratori non resta che appoggiarsi alla cassa integrazione che, secondo l’accordo, resterà attiva sino al termine del mandato del commissario straordinario Piero Nardi. Una prima ricaduta negativa della modifica i lavoratori dovrebbero trovarla sulla busta paga, infatti la cassa integrazione da una copertura economica minore rispetto al contratto di solidarietà. Dal canto suo l’azienda si è detta disposta ad anticipare l’erogazione della cassa integrazione in sostituzione dell’INPS.

La situazione relativa al futuro dell’azienda rimane ancora incerta e fluida. La RSU la commentacon queste parole: “L’unica cosa che possiamo fare è continuare a fare pressione sul Comune e sulla Regione perché a loro volta la esercitino sul Governo. L’obiettivo è quello di trovare al più presto una soluzione il più possibile indolore”.

L.C. 06.09.14

Va di Susa, bandiere No Tav su balcone del municipio: denuncia dei carabinieri

http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/tav_val_susa_almese/notizie/883900.shtml

Due bandiere No Tav sono state esposte ieri sera di fianco al Tricolore e al vessillo europeo sulla balconata centrale del Comune di Almese, in valle di Susa, dove era in corso la rassegna ‘Mezzanotte bianca’. Lo hanno segnalato i carabinieri alla Prefettura. Il sindaco, Ombretta Bertolo, ha giustificato la presenza delle due bandiere precisando che erano state issate «esclusivamente per la durata del concerto» dei Lou Dalfin, un gruppo musicale tradizionale occitano che si è esibito nella piazza del paese. Secondo il primo cittadino, con l’esposizione delle bandiere «si è voluto riprendere e dare forza al messaggio in favore della difesa del territorio che i musicisti hanno lanciato durante il concerto».

Apocalisse in Puglia,video girato a Peschici localita’ balneare della regione

Ecco cosa accade quando in un solo giorno cade la pioggia di un anno.Molti penseranno: “e’ la natura che si ribella”. Ma altro che non e’ il frutto della manipolazione climatica in atto sull’Italia.

peschici

http://terrarealtime.blogspot.it/2014/09/apocalisse-in-pugliavideo-girato.html#more

REDEPLOIEMENT DES FORCES DE KIEV AU DONBASS : LES COMBATS ONT REPRIS ET LA TREVE ETAIT UNE ARNAQUE

Fabrice BAUR pour PCN-INFO/

Avec Correspondances au Donbass – PCN-SPO – lucmichel.net/ 2014 09 06/

http://www.scoop.it/t/pcn-spo

https://www.facebook.com/PCN.NCP.press.office

PIH - FB Novorossiya les combats du 6 sept (2014 09 06) FR

 A l’heure actuelle, les forces militaires et paramilitaires de la Junte bandériste de Kiev semblent bien suivre ce que nous avons pu décerner dès le soir du soi-disant cessez-le-feu : la préparation d’une nouvelle offensive.

 – Mariupol : les combats se poursuivent bien dans l’est de la ville. Les forces de Novorossiya semblent aussi lancer une attaque depuis le nord de la poche. Les kiévistes acheminent du matériel depuis l’ouest et le nord. Objectif : rompre l’encerclement de Mariupol et renforcer la ville avec ajout de nouveaux matériels lourd. Des chars essentiellement.

 – Les kiévistes envoient du matériel lourd, essentiellement de l’artillerie dans leur tête de pont ukrainienne de Dokuchajevsk et continuent leur attaque sur Olenivka. Objectif : reprendre l’offensive au sud de Donetsk. Les forces de Novorossiya sont en position défensive au sud de cette tête de pont afin qu’il ne puisse y avoir de jonction avec la poche au sud-est. D’ailleurs, une offensive de Novorossiya est en cours contre celle-ci afin d’éliminer ce danger qui pourrait couper en deux les forces de Novorossiya.

 – Donetsk : une tentative de sortie de l’aéroport du restant des quelques paras ukrainiens a échoué ce dimanche.

 – A Debaltseve (ouest de Gorlivka), la tentative de revenir en force semble ne pas fonctionner pleinement. Ils ont certes pu avancer le long de la route mais ne parviennent pas à se fixer face aux forces de Novorossiya qui sont tout de même revenues à des positions défensives.

 – Lugansk : renforcement au nord de la ville des forces ukrainiennes sur un « mode bunker ».

 La tâche des forces de Novorossiya n’est donc pas de tout repos et de grands défis sont encore devant elles.

 Encore une fois, la parole de Kiev n’a aucune valeur. Les prochains affrontements ne finiront pas par des négociations sur des « corridors » de sortie des forces ukrainiennes encerclées. Le sang devrait couler.

 Les responsables en sont les dirigeants européens qui en trahissant les intérêts de notre Patrie continentale se sont alignés sur la politique d’affrontement de Washington avec Moscou. Une politique étrangère non-européenne ! Une stratégie non-européenne ! Une stratégie anti-européenne !

Il y avait déjà le massacre d’Odessa, les crimes de guerres multiples sur Lugansk et Donetsk. Il semble que le pire soit encore à venir …

 FB

 # VOIR AUSSI : Avec cartes et video

http://www.lucmichel.net/2014/09/07/pcn-spo-pcn-tv-la-situation-militaire-au-donbass-ce-7-septembre/

_____________________________

http://www.scoop.it/t/pcn-spo

https://www.facebook.com/PCN.NCP.press.office