Cota voleva far saltare le elezioni

http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/cota-voleva-far-saltare-le-elezioni-15359.html

Pubblicato Venerdì 07 Marzo 2014, ore 11,35

È quanto scrivono i magistrati del Tar nella motivazione con cui ieri hanno accolto il ricorso di ottemperanza presentato da M5s e imposto la convocazione dei comizi entro sette giorni, pena il commissariamento da parte del Prefetto di Torino

URNE PADANE per le primarie leghiste

Roberto Cota voleva far slittare le elezioni. Anche i giudici del Tar hanno avuto la convinzione che il governatore decaduto stesse prendendo tempo con l’obiettivo di rimandare la convocazione dei comizi elettorali in modo da scavallare l’election day del 25 maggio prossimo. E così i sospetti sorti negli ultimi giorni nel mondo politico hanno trovato nel pronunciamento del Tar un’autorevole conferma.

“Il presidente Cota, pur avendo manifestato inizialmente la propria intenzione di bandire i comizi elettorali per il 25 maggio, ha mutato radicalmente il proprio orientamento”. E’ quanto scrivono i giudici del Tar del Piemonte nelle motivazioni della sentenza pronunciata ieri sera. I magistrati ritengono di avere raccolto “elementi sufficienti ad attestare l’assenza di una concreta volontà del presidente di dare esecuzione alla sentenza di annullamento delle elezioni regionali 2010”.

Nella sentenza pronunciata ieri (presidente Lanfranco Balucani ed estensore Ariberto SabinoLimongelli) i giudici amministrativi nell’accogliere il ricorso, giudicato “fondato”, ritengono che “non sussitono ragioni di opportunità per attendere l’esitro del giudizio in Cassazione, sia perché tale attesa determinerebbe, nella sostanza, un effetto sospensivo della pronuncia del giudice di Appello, che sarebbe del tutto contrario al sistema processuale delineato dal legislatore”. E “sia soprattutto perché essa manterrebbe in vita, per un tempo non definibile, e potenzialmente coincidente con la durata naturale dellalegislatura, organi elettivi privi, allo stato, di ogni legittimazione democratica, finendo in tal modo per vanificare del tutto il senso e l’utilità dell’intero giudizio elettorale, con buona pace del principio di effettività della tutela giurisdizionale”.

Ma il Tar evidenzia una sorta di mutazione del comportamento da parte del presidente Cota, il quale “pur avendo manifestato inizialmente la propria intenzione di bandire i comizi elettorali per il giorno 25 maggio 2014, ha mutato radicalmente il proprio orientamento dopo la proposizione del ricorso in Cassazione  avverso la sentenza del giudice di Appello”. E la prova, secondo i giudici amministrativi, “è riscontrabile sia nelle valutazioni della difesa regionale in ordine all’inopportunità di bandire una nuova competizione elettorale in presenza di decisioni non ancora passate in giudicato” e sia nelle deduzioni svolte oralmente ieri nel corso della discussione in Camera di Consiglio “tutte tese a rinviare, sine die, la fissazione della nuova tornata elettorale”. Si tratta, secondo il collegio “di elementi sufficienti ad attestare l’assenza di una concreta volontà del presidente della Regione Piemonte di dare esecuzione alla sentenza di annullamento delle elezioni Regionali 2010”.

Ucraina Scaroni Paese con maggiori prospettive per shale gas

 23:45 04 MAR 2014

(AGI) – Roma, 4 mar. – L’Ucraina e’ il Paese europeo con maggiori prospettive per lo shale gas. Lo ha affermato l’ad di Eni, Paolo Scaroni, in un’intervista alla CNN. “Noi abbiamo una posizione forte in Ucraina – ha spiegato – siamo in una fase di esplorazione e quando ho incontrato l’ultima volta Yanukovich e’ stato per firmare l’accordo finale sul Mar Nero. Per ora non abbiamo molti soldi in gioco ma certamente e’ un paese molto interessante per noi. L’Ucraina ha un bisogno disperato di gas e noi siamo impegnati nell’esplorazione sia dello shale gas che del gas convenzionale”. Secondo il manager “l’Ucraina e’ il Paese con le maggiori prospettive in Europa per lo shale gas e questa e’ la ragione per cui noi siamo la’. Abbiamo nove blocchi che stiamo esplorando. L’Ucraina ha bisogno di gas e noi siamo impegnati a cercare lo shale gas per il Paese”.
Via a negoziati su gas con Gazprom prossime settimane

Eni iniziera’ le trattative con Gazprom nelle prossime settimane per la rinegoziazione dei contratti gas a lungo termine, ha affermato Scaroni. Alla domanda se ci saranno dei cambiamenti nei rapporti con Gazprom a seguito della crisi in Ucraina, il manager ha risposto: “Si’ e saranno migliorativi per noi. Ci aspettiamo – ha spiegato – delle modifiche ai nostri contratti di lungo termine di gas con Gazprom a nostro favore, come recentemente e’ accaduto con Statoil che rappresenta un altro nostro fornitore di gas. Noi inizieremo i negoziati con Gazprom nelle prossime settimane”. Riguardo ai mutati rapporti tra Gazprom e l’Ucraina, l’ad ha risposto che “non sono di nostra competenza”. “Siamo abituati ai cambi di governo nei luoghi dove operiamo e di solito i contratti vengono rispettati dai nuovi esecutivi per cui non mi aspetto problemi particolari in Ucraina” ha aggiunto Scaroni.

Total, nessun timore per nostra attivita’ in Russia

“Non siamo preoccupati per la nostre attivita’ in Russia dove abbiamo fatto investimenti di lungo periodo”. Lo ha detto l’amministratore delegato della Total, Christophe de Margerie, commentando l’escalation della crisi in Ucraina durante la conferenza stampa organizzata nell’ambito della Ihs CERAweek, il summit annuale dell’energia che ogni anno riunisce a Houston i principali player del settore. “Ma occorre trovare una soluzione, altro che Guerra Fredda – ha avvertito il patron della Total – la Russia e’ ormai parte del nostro sistema e l’Europa ha bisogno del gas russo”
http://www.agi.it/economia/notizie/201403042345-eco-rt10282-ucraina_scaroni_paese_con_maggiori_prospettive_per_shale_gas

La Spezia, nave sospetta con plutonio a bordo

ma con le integerrime capitanerie di porto italiane che vigilano sugli inchini stiamo tranquilli no? Perché del materiale radioattivo su una nave russa? False flag in arrivo con tanto di ecodisastro?

Fds interroga Regione: «Carico tossico, il governo chiarisca».

Il capogruppo regionale di Federazione della sinistra Giacomo Conti ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione Claudio Burlando, dopo avere appreso «del transito nella città di Spezia e nel porto militare della Spezia di un misterioso carico definito altamente tossico».
SERVONO RISPOSTE. «La Regione deve pretendere risposte chiare dal governo», ha scritto Conti, «avanzando perplessità sulla posizione assunta dalla prefettura della Spezia, che non avrebbe fornito sufficienti chiarimenti». Conti, «poiché in gioco potrebbe esserci la salute e la sicurezza dei cittadini», auspica che sia fatta chiarezza al più presto: «Secondo quanto appreso nel carico risulterebbero presenti scorie radioattive, in particolare plutonio».
CONTENUTO ‘SENSIBILE’. Conti ha riferito che nei giorni scorsi «nelle ore notturne, una colonna di tre tir sui cui pianali erano collocati altrettanti container di piccola taglia aveva attraversato le vie cittadine per accedere alla base della marina militare dove i container venivano imbarcati su una nave ormeggiata nel Molo Varicella, in prossimità del popoloso borgo di Marola». Il contenuto dei container viene definito ‘sensibile’ in considerazione del dispositivo di sicurezza che ha accompagnato il carico, ha scritto Conti.
MATERIALE RADIOATTIVO. L’ipotesi che «il carico in questione fosse altamente pericoloso», ha affermato, è suffragata dall’abbigliamento protettivo indossato dagli uomini che hanno condotto l’operazione che farebbe supporre trattarsi addirittura di materiale radioattivo, dal richiamo in servizio di personale dei vigili del fuoco in turno di riposo, dalla diffusa presenza «della Digos che sorveglia, dei mezzi della marina militare disseminati tutt’intorno» e «di carabinieri, poliziotti, finanzieri impegnati ai crocicchi di una città superblindata».
Il carico sarebbe stato trasportato su una nave di nazionalità russa e sarebbe stato composto da «materiale destinato a una bonifica industriale».

Giovedì, 06 Marzo 2014
http://www.lettera43.it/cronaca/la-spezia-nave-sospetta-con-plutonio-a-bordo_43675124124.htm

Nave sospetta: transito carico autorizzato da prefettura

Genova – Il passaggio e il carico dei container di materiale presumibilmente radioattivo imbarcato su una nave russa ormeggiata a Molo Varicella segnalato dal Secolo XIX, sarebbe stato autorizzato dalla prefettura della Spezia. Lo si apprende da fonti investigative. La stessa autorizzazione sarebbe stata rilasciata per l’attracco della nave al molo Varicella.

L’intera operazione resta comunque riservata così come riferito anche dal deputato di Sel Stefano Quaranta nella sua interpellanza al ministri della Difesa Roberta Pinotti e al titolare del Viminale Angelino Alfano.

Interrogazione urgente a Burlando

Il capogruppo regionale di Fds Giacomo Conti ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione Claudio Burlando, dopo avere appreso «del transito nella città di Spezia e nel porto militare della Spezia di un misterioso carico definito altamente tossico». L’episodio risalirebbe ad alcuni giorni fa. «La Regione deve pretendere risposte chiare dal Governo – ha scritto Conti – avanzando perplessità sulla posizione assunta dalla Prefettura della Spezia, che non avrebbe fornito sufficienti chiarimenti». Conti, «poichè in gioco potrebbe esserci la salute e la sicurezza dei cittadini», auspica che sia fatta chiarezza al più presto: «secondo quanto appreso nel carico risulterebbero presenti scorie radioattive, in particolare plutonio».

Conti riferisce che nei giorni scorsi «nelle ore notturne, una colonna di tre tir sui cui pianali erano collocati altrettanti container di piccola taglia aveva attraversato le vie cittadine per accedere alla base della Marina Militare dove i container venivano imbarcati su una nave ormeggiata nel Molo Varicella, in prossimità del popoloso borgo di Marola». Il contenuto dei container viene definito «sensibile» in considerazione del dispositivo di sicurezza che ha accompagnato il carico, scrive Conti. L’ipotesi che «il carico in questione fosse altamente pericoloso – sostiene Conti – è suffragata dall’ abbigliamento protettivo indossato dagli uomini che hanno condotto l’operazione che farebbe supporre trattarsi addirittura di materiale radioattivo, dal richiamo in servizio di personale dei Vigili del Fuoco in turno di riposo, dalla diffusa presenza «della Digos che sorveglia, dei mezzi della Marina Militare disseminati tutt’intorno» e «di carabinieri, poliziotti, finanzieri impegnati ai crocicchi di una città superblindata». Il carico sarebbe stato trasbordato su una nave di nazionalità russa e sarebbe stato composto da «materiale destinato a una bonifica industriale». Tra le ipotesi quella di un «carico di plutonio».

Legambiente: «Sconcertati dal silenzio»

A tal proposito Legambiente è «sconcertata dai silenzi relativi alla vicenda della nave con carico pericoloso salpata lunedì scorso all’alba dall’Arsenale Militare della Spezia e scortata da una nave da guerra». Il trasporto, «arrivato via terra nella notte in gran segreto, è stato notato da numerosi cittadini che si sono allarmati vedendo le ingenti misure di sicurezza, ma alle domande non sono seguite risposte, e questo ha aumentato a dismisura le preoccupazioni» scrive l’associazione ambientalista. «È inaccettabile questa mancanza di trasparenza – commenta Legambiente – figlia delle cattive usanze del passato. Pretendiamo di avere risposte, non ci limitiamo a chiederle.» «Questo episodio conferma che La Spezia rimane al centro di trasporti di natura non convenzionale e, sebbene in questa circostanza non ci siano elementi per presagire fatti illeciti, un simile atteggiamento nel passato è stato terreno fertile per traffici oscuri, ancora oggi di attualità perché mai chiariti» dicono ancora gli ambientalisti. «Visto lo stato delle cose – conclude Legambiente – riteniamo si debbano anche rendere pubblici i dati sui livelli di pericolosità del porto mercantile e di quello militare. Anche questo, insieme a tutte le vicende legate al traffico di sostanze nel nostro territorio, saranno oggetto dell’audizione alla Commissione Ambiente al Senato martedì prossimo».

http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2014/03/06/AQGOkx0B-autorizzato_prefettura_transito.shtml

QUANDO E’ SATANA A DETTARE LE REGOLE!

27 febbraio 2014
L’eccezione, non solo conferma la regola, ma non esiste regola senza l’eccezione. Ma quando è l’eccezione a divenire la regola, allora tutto l’impianto sociale in precedenza formulato, sancito, e reso operativo, perde la sua forza originaria, mortificandone i presupposti e gli scopi. In questa condizione, tutto è relativizzato, e la verità cessa di essere parametro assoluto di comparazione e obiettivo da perseguire, ma subalterna del mero interesse particolare – che sia di natura materiale, psicologica o psichiatrica.
L’eccezionale ribaltamento delle regole preesistenti, che fin dall’origine, l’uomo, riteneva la condizione irrinunciabile senza la quale nessun processo vitale avrebbe mai potuto materializzarsi, ha portato “le eccezioni” ad essere modello da perseguire, in tutte le forme, interpretazioni e suggestioni; la moderna cultura di quel Liberismo che, sulla licenza, sull’abuso, e sull’impostura, ha sugellato il suo perverso potere e la sua indole necrofila. Tutto questo, facendo leva sugli istinti e lati peggiori, e più recessi dell’individuo perché, solo avendoli soddisfatti a pieno, potrà essere se stesso fino in fondo.
La grande abilità del liberismo, in questo piano di mutilazione dei principi, dei valori e dei doveri, si estrae dalla sua strabiliante capacità di avere rimosso negli individui il “senso di colpa”, “il timor di Dio”, convincendo le masse occidentali che si trattava un tabù dal quale liberarsi; preistoria! Una concezione retrograda della vita, dunque, che andava estirpata al più presto, senza troppo ragionarci sopra, per evolvere così ad una “modernità” compiuta, epurata da primitive e barbare limitazioni di natura etica, morale, e religiosa, che impedivano all’uomo di assaporare l’ebrezza di una vera e completa libertà. Non c’è che dire! Un esercizio di illusionismo dei più riusciti, degno della migliore scuola luciferina .

“All’interno delle moderne società di massa, l’Ideologia della Distruzione (necrofilia) subisce una sorta di evoluzione – Gli interessi dell’uomo si trasferiscono da ciò che è naturale, spontaneo, vivo ed umano, a ciò che è artificiale, sintetico, meccanico, divertente ma non gioioso e appagante – bensì frustrante – la sessualità diventa una capacità tecnica, i sentimenti sono appiattiti e talvolta sostituiti col sentimentalismo – la verità è relativizzata, espropriata dalla sua funzione illuminante, e l’eccezione, omologata e massificata”.
In questo ultimo mezzo secolo, la struttura liberista (in virtù della sua potenza mediatica di convinzione e un’opera di contraffazione della realtà/verità senza precedenti), è stata in grado di trasfigurare l’eccezionalità dei comportamenti umani, in esercizio abituale, lecito, e quotidiano, esimendo l’individuo da ogni responsabilità personale, presa di coscienza, vergogna, e senso di colpa – esonerandolo da una corretta analisi autocritica dei suoi atti e scelte.
Così, furbizia e raggiro hanno soppiantato l’impianto etico, e in seguito assimilate come pratiche relazionali – ma non solo: come strumento lecito e irrinunciabile, per la sopravvivenza del Sistema di Satana. Al vero si è sostituito il falso (punta di diamante del relativismo demoniaco e fratello gemello dell’ossimoro) – i disvalori, commercializzati per poche lire su scala planetaria, hanno soppiantato gli autentici: dell’anima e dello spirito. Il concetto di “libertà” è trasfigurato in licenza, e quel processo di omologazione mediatica messo in atto dal sistema, in democrazia – il contraffatto ha scalzato l’originale, e lo sterminio perpetrato contro la natura, si è fatto progresso. Un piano ben riuscito, dove l’eccezione ha fatto terra bruciata di ogni principio e valore, ..il relativismo a “moderna” cultura, e regola inderogabile.
Un mondo ribaltato, dunque, dove l’eccezione trionfa e detta le regole – dove i posti di responsabilità si raggiungono per demeriti – dove vige il nepotismo, la raccomandazione – dove la capacità di mentire, il mercimonio della dignità, la corruzione, e la propensione a tradire, sono divenute le inedite credenziali per avere accesso al potere, al privilegio e all’impunità; un mondo perduto, che ha ridotto la felicità degli uomini ad una estemporanea eccezione, e tradotto il dolore fisico e psicologico dell’uomo, a regola inemendabile.

GJTirelli
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