USA vs Unione Europea: il gap degli utili è destinato a chiudersi

toh, ma guarda. Ma non era la Germania l’unica a beneficiare dell’euro e della Unione Europea?

? Non preoccupiamoci più di tanto della , ormai stiamo uscendo dalla crisi.

O per lo meno, questo è quanto ci vogliono far credere. Per carità, se ce ne fossero le giuste ragioni, sarei il primo ad esserne contento. Ma visto che motivazioni serie per poter realmente vedere il concretizzarsi del “giro di boa” non ci sono , inizio ad essere abbastanza irritato dal comportamento della casta che vuole a tutti i costi farci vedere una realtà distorta.

«Il 2013 è l’anno che verrà ricordato come una svolta generazionale senza precedenti nella storia repubblicana italiana» e il 2014 deve essere l’anno di un’altra «svolta», quella economica e delle riforme perché adesso nessuno ha più «alibi». Il messaggio che Enrico Letta vuole consegnare al Paese nella conferenza di fine anno è duplice: da un lato saluta l’ingresso dei nuovi protagonisti sulla scena politica – con un implicito riferimento a Matteo Renzi ed Angelino Alfano ed uno, esplicito, a se stesso -, dall’altra lega il destino di questa nuova generazione di 40enni alla capacità di non sprecare l’ultima occasione rimasta per dimostrare che la politica è davvero cambiata. (Source) 

La politica continua con la sua campagna pubblicitaria a favore di una ripresa che non esiste e di un “cambio di marcia” che nella realtà è totalmente invisibile.

Signori, basta parole, occorrono fatti concreti!

Ricordo a tutti, come esempio, cosa hanno fatto a proposito di “legge elettorale”. E questa sarebbe “il buon esempio”? E questa sarebbe la rivoluzione? Ma per favore… In Italia occorrono riforme concrete ed importanti. Finora si è visto solo fumo e cambiamenti estremamente limitati.
Parlare quindi di ripresa in Italia è deleterio. E in Europa?

Ben, in Europa le cose vanno un po’ meglio ma anche nel Vecchio continente è assai difficile certificare l’inversione di tendenza e il ritorno alla crescita economcia stabile, contreta e strutturale.

L’Europa registra un ritmo di crescita economica più lento di quello dei suoi maggiori concorrenti e i suoi leader devono quindi perseguire un approccio più lungimirante per ripristinare – e mantenere – il potenziale di crescita. (Source) 

Vero, l’Europa cresce meno. E come mai? Occorrono fare riforme anche nell’Unione Europea sopratutto a livello politico, occorre cambiare le cose, gli accordi, i trattati, altrimenti si resta al palo. Anche se, come spiegato nell’ultimo mio post pubblicato, ad aver alimentato crescita, economia e borse sono stati elementi non proprio strutturali come ilmargin debt e ovviamente il quantitative easing.
Tanto che si è creato un gap importante tra gli utili generati negli utlimi anni dalle imprese Made in USA e quelle europee. Guardate questo interessante grafico.

Il gap degli Utili aziendali

Guardate come “curiosamente” dal 2010 gli utili delle società USA sono decollati rispetto a quelli delle aziende europee! Ma che magia! Un vero e proprio decoupling che è giustificabile solo con una politica monetaria aggressiva che ha cambiato le regole del gioco. E la redditività delle aziende USA.
Non voglio parlarvi di P/E o similari. In questo momento storico diventa secondo me fuorviante.

Poniamoci piuttosto questa domanda: il gap generato è destinato a chiudersi? Oppure le aziende USA continueranno a crescere a dismisura a scapito della stitica crescita economica europea? (Non parliamo delle aziende italiane che in tal caso finirebbero con l’essere “azzerate”).

Dal punto di vista della logica, possiamo dire che oggi, con una politica monetaria USAche dovrebbe (condizionale d’obbligo) diventare meno aggressiva, la redditività dell’equity USA dovrebbe rallentare e quindi il gap dovrebbe chiudersi progressivamente. Oppure si potrebbe anche assistere ad un crollo degli utili USA o ad un sontuoso recupero dell’equity dell’Eurozona (Mah). A livello direzionale cambierebbe poco.
Solo una mia convinzione. Comunque vada, le aziende dell’UE sono destinate a riprendersi nei confronti delle consorelle a stelle e strisce. E questo ci dà indicazioni su come geograficamente considerare un’eventuale sovraesposizione nell’asset allocation. Se poi la Bce si decidesse anche ad osare…

“European stocks are poised for a third year of gains, restoring almost all the losses suffered during the financial crisis, as economic growth overcomes record pessimism on earnings. Equities will rise 12 percent in 2014, according to the average projection of 18 forecasters tracked by Bloomberg News.The average estimate is the most bullish since at least 2010, with no strategist predicting a gain of less than 3.3 percent, and comes even as company analysts reduced income forecasts for an 85th straight week, a record streak, according to Citigroup Inc. data on Bloomberg.”

“More than 40 percent of fund managers surveyed this month by Bank of America Corp.’s Merrill Lynch said they are overweight euro-area equities, or own a greater proportion than are specified in global indexes, the highest for any of five regions.” (Bloomberg)

STAY TUNED!

Danilo DT

http://intermarketandmore.finanza.com/usa-vs-unione-europea-il-gap-degli-utili-e-destinato-a-chiudersi-60555.html

USA vs Unione Europea: il gap degli utili è destinato a chiudersiultima modifica: 2013-12-31T13:07:02+01:00da davi-luciano
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