Letta e il milleproroghe (Guerriero del Risveglio)

Quando qualcuno vuole giustificarsi a tutti i costi tira in ballo altre motivazioni che spesso sembrano non avere alcun nesso.

Questo è il caso di Letta che dopo aver approvato il cosiddetto «decreto milleproroghe», lo strumento con cui si cerca di sanare  tutte le situazioni di bilancio ancora pendenti e che obbligatoriamente devono essere portate a termine prima dell’anno nuovo, ha dichiarato “La vicenda del dl salva Roma dimostra come sia essenziale un processo di riforma del sistema legislativo. Per noi è uno stimolo a considerare il 2014 a mettere mano al percorso legislativo, a partire dal bicameralismo perfetto». Fatto sta che nel  testo delle “milleproroghe” corretto in fretta e furia per  correggere gli errori dei provvedimenti precedenti vi troviamo norme che mettono a posto il pasticciaccio degli affitti d’oro (la possibilità per le pubbliche amministrazioni di rescindere anzitempo i contratti di locazione di uffici e palazzi) e quelle, appunto, del «salva-Roma», che dovevano essere finalizzate ad evitare il default di bilancio per la Capitale e non per favorire gli amici degli amici. Letta in un disperato tentativo di salvarsi in corner ha così voluto sottolineare che «Il decreto è costruito con le proroghe essenziali e accanto a questo si sono prese le norme essenziali del dl Salva Roma che abbiamo deciso di non portare a termine in Parlamento per l’eterogeneità che era venuta fuori». Peccato che se fosse stato per lui e gli altri deputati e senatori si sarebbe votato con il silenzio-assenso di tutti il «salva-Roma» che avrebbe invece riportato i favori elettorali e non, promessi da molti.  Non facendo parola del fatto che sia stato Napolitano con una telefonata a bloccare questo scambio di favori che era diventato troppo evidente, Letta si è autocelebrato sottolineano che con il “milleproroghe” “siamo in grado di riallocare 6,2 miliardi di fondi europei dove possono essere spesi subito, evitando così di perderli. È un intervento di tipo amministrativo che assegna 2,2 miliardi a sostegno alle imprese, 700 milioni alle misure a sostegno del lavoro e dell’occupazione, 300 milioni per il contrasto alla povertà e 3 miliardi di euro a sostegno delle economie locali». Chissà se questi fondi faranno la stessa fine del decreto “salva Roma” e quindi spesi per altri interessi. Il dubbio ormai nasce spontaneo in ogni cittadino.
Guerriero del Risveglio
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Letta e il milleproroghe (Guerriero del Risveglio)ultima modifica: 2013-12-31T13:10:14+01:00da davi-luciano
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