SAITTA IN VALSUSA PER LA RIFORMA DELLA SANITÀ: CONTESTATO DAI NO TAV A SANT’ANTONINO

L’assessore regionale invitato dal sindaco Antonio Ferrentino per spiegare agli amministratori della Valle la trasformazione degli ospedali

Un momento della manifestazione

06/02/2015
ALESSANDRO MONDO
TORINO

«Più sanità, più istruzione, più ricerca, meno Tav in Valle Susa». Ed è proprio sulla Sanità che si consuma il secondo strappo tra la Regione e i valsusini dopo il capitolo sempre aperto della Tav. La rappresentazione plastica di distanze sempre maggiori è la contestazione riservata all’assessore Antonio Saitta, invitato dal sindaco di Sant’Antonino, Antonio Ferrentino, per spiegare a sindaci e amministratori della Valle la riforma degli ospedali: con riferimento al presidio di Susa. Un centinaio di manifestanti, controllati dai carabinieri, sosta di fronte alla palestra comunale contestando Saitta, entrato da un ingresso secondario: il quale, oltretutto paga la posizione di aperto sostegno alla Tav quando era presidente della Provincia di Torino. Alcuni, in aggiunta, gli rimproverano di avere abbandonato la Provincia al suo destino per passare in Regione al seguito di Chiamparino. 

 Urla, slogan, accuse, manifestanti che dall’esterno battono sui vetri per attirare l’attenzione mentre il confronto è in corso (l’accesso nella palestra è stato consentito solo a tre rappresentanti dei comitati): tra le proteste più vibranti quella di Stefania Batzella, consigliera regionale dei Cinque Stelle. Presenti anche il senatore Scibona e la consigliera Frediani, che hanno deciso di restare fuori. 

 L’assessore ribadisce che, fatta salva la chiusura del punto nascite – «il numero dei parti non garantisce gli standard di sicurezza fissati a livello nazionale» – l’ospedale di Susa continuerà a disporre di Ortopedia, Chirurgia e un pronto soccorso aperto giorno e notte: «Non lo chiuderemo e non diventerà un cronicario». I contestatori restano dell’idea che la struttura verrà chiusa o sarà declassata a poco più di un poliambulatorio. E rivendicano «il diritto di nascere a Susa». Dialogo tra sordi. 

SAITTA IN VALSUSA PER LA RIFORMA DELLA SANITÀ: CONTESTATO DAI NO TAV A SANT’ANTONINOultima modifica: 2015-02-07T12:31:50+01:00da davi-luciano
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