Roma 2024, Montezemolo presidente del comitato. Malagò: “Popolare all’estero”

BEH MA è UNO vicino al Pd quindi tutto OK

di F. Q. | 10 febbraio 2015

L’annuncio del presidente del Coni al termine della Giunta nazionale del Comitato Olimpico. Il manager fu direttore del comitato organizzatore di Italia 90: gli scandali sugli appalti arriveranno solo anni più tardi, ma gli strascichi polemici sulla costruzione degli stadi costati decine di miliardi di lire arrivano fino ai giorni nostri

Da Italia ’90 a Roma 2024 passando per la Ferrari e Alitalia. Luca Cordero di Montezemolo sarà il presidente del comitato promotore della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. Lo ha annunciato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine della Giunta nazionale del Comitato Olimpico a Roma. L’ex numero uno della Ferrari, ora presidente dell’Alitalia, era da giorni il grande favorito per la guida del comitato.

Mercoledì Montezemolo insieme a Malagò sarà a Losanna dal presidente del Cio, Thomas Bach. Il vice presidente del comitato sarà Luca Pancalli che avrà l’onere e gli oneri di gestire il rapporto con gli enti locali a partire dal comune di Roma. “E’ un accordo che avevo preso con il sindaco Marino – ha detto Malagò – volevo che Luca entrasse come uomo di sport utilizzando al meglio questa esperienza”. Il presidente del Coni ha detto che, per quanto riguarda le altre figure, a partire da quella del direttore generale, saranno ufficializzate successivamente dallo stesso Montezemolo in una conferenza stampa ad hoc.

“Sono molto amico con Luca di Montezemolo – ha detto ancora Malagò – ma mi sforzo di non essere di parte. E’ doveroso che il presidente della candidatura olimpica conosca il presidente del Cio, poi vogliamo fargli assaporare l’atmosfera del Cio a Losanna per entrare nella dovuta confidenza con le persone con le quali dovremo andare a braccetto da qui al 2017″. Malagò ha anche detto che nessun altro nome oltre a quello di Montezemolo era mai stato preso in considerazione e che l’incarico sarà a titolo gratuito.

Manca ancora il resto della squadra, a partire dal direttore generale. “Vogliamo ufficializzarla il prima possibile – dice Malagò – a partire dalla logistica stiamo mettendo i puntini sulle ‘i’. Dobbiamo sfruttare il vantaggio che siamo già in partita mentre altri stanno ancora facendo le valutazioni”. Il numero uno del Comitato Olimpico non fa nomi ma ammette: “Io faccio ancora il tifo per una donna“.

Il nome di Luca Cordero di Montezemolo è legato a un’altra grande esperienza organizzativa, quella del mondiale di calcio di Italia 90: nel 1986, infatti, il manager assume l’incarico di direttore generale del comitato organizzatore della Coppa del Mondo ospitata dall’Italia. Gli scandali sugli appalti arriveranno solo anni più tardi e il nome di Montezemolo non figura in alcuna indagine, ma gli strascichi polemici sulla costruzione degli stadi costati decine di miliardi di lire arrivano fino ai giorni nostri.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/10/roma-2024-luca-montezemolo-presidente-comitato-promotore/1412454/

Pensioni minime ancora più basse, ecco cosa accadrà nei prossimi anni

sentito la Lagarde, una donna (e si sà son brave le donne più degli uomini, sono più umane) del FMI, l’associazione delle banche scambiata da molti per la fatebenefratelli?

 IL FMI INSISTE: “ITALIA SENZA FUTURO, BISOGNA TAGLIARE LE PENSIONI”

 500 euro calcolando un mese di 30gg significano 16,66  euro AL GIORNO. Perché si deve dare a chi non deve pagare affitto e vitto 35 euro al giorno MENTRE CHI HA LAVORATO UNA VITA  e paga le tasse sulla casa (un diritto che dovrebbe essere acquisito) e tante altre gabelle DEVE VIVERE CON 16 EURO AL GIORNO?????????????????

Cinquecentodue euro al mese di pensioni già sono pochi, ma il rischio è di vederli diminuire ulteriormente. Per molti lavoratori il minimo sindacale per la pensione sarà solo un miraggio.

 Un dipendente trentenne con un reddito netto mensile di mille euro prenderà appena 408 euro netti il mese, mentre un autonomo nella stessa situazione arriverà a 341 euro netti il mese.

 I dati sono stati resi noti dalla stessa Inps che mostra una discontinuità nel versamento dei contributi. «Si tratta tipicamente di chi riesce a mettere insieme tra i venti e i trentacinque anni di contribuzione, invece degli oltre quaranta richiesti, e ha un reddito di mille euro netti il mese – spiega Andrea Carbone, partner di Progetica al Corriere.it -. Per questi lavoratori la pensione raramente supererà i cinquecento euro il mese: a differenza dei cinquantenni».

Le simulazioni sono stati fatti su due criteri, il primo nel caso in cui i dati restassero gli stessi della situazione odierna, il secondo nel caso in cui ci fossero sintomi di ripresa. La situazione cambierebbe poco e anche se un trentenne riuscisse a fare carriera, guadagnasse 2000 euro netti al mese e lavorasse fino a 69 e ci fosse una ripresa economica riuscirebbe ad avere un massimo pensionistico di 858. La cifra è decisamente migliore di 502 euro, ma spesso non sufficiente a garantire una certezza economica.

09 Feb 2015 11:05 – Ultimo aggiornamento: 13:11

http://economia.ilmessaggero.it/economia_e_finanza/pensioni-minime-calcoli-ribassi/1170617.shtml

Terzo Valico, lavori fermi nella galleria di Borzoli. Bernini: “Serve accordo con Aspi”

Riceviamo in casella email e pubblichiamo sia il commento che l’articolo.

“Cavolo, ma chi lo avrebbe mai detto?

Fanno un progetto e scoprono ora che devono passare sopra la galleria di un’autostrada creando vibrazioni con le mine, per cui devono prendere accordi?
Se ogni 200 metri scoprono di dover accordarsi su qualcosa, passeranno secoli…”

da genova24.it

Terzo Valico, lavori fermi nella galleria di Borzoli. Bernini: “Serve accordo con Aspi”

Genova. E’ da almeno due settimane che gli abitanti di Borzoli e dintorni non sentono l’ormai quasi familiare rumore delle mine che testimoniano l’avanzare degli scavi della galleria Borzoli Erzelli, uno dei lavori propedeutici al Terzo Valico ferroviario che dovrebbe deviare buona parte del traffico di tir fuori dall’abitato cittadino.

I lavori infatti sono fermi come conferma il vice sindaco di Genova Stefano Bernini: “In questi giorni si stanno completando alcuni interventi sul fronte del casello autostradale ma al momento la prosecuzione del lavoro dovrebbe avvenire proprio nel punto in cui la galleria passa immediatamente sopra alla galleria autostradale quindi c’è bisogno di un accordo con il ministero e con Aspi, la società di Autostrade, per poter effettuare questi lavori”. In pratica lo scavo della galleria provocherebbe vibrazioni sulla galleria autostradale sottostante. Da qui la necessità di un accordo per un diverso sistema di posizionamento delle mine che non crei alcun rischio alla galleria autostradale.

“Noi consideriamo indispensabile che sia accelerato questo accordo – dice Bernini – perché quella galleria consentirebbe di deviare il traffico pesante fuori dal centro di Borzoli. Anche dopo i gravi incidenti che ci sono stati questa sarebbe finalmente la risposta definitiva a chi ha sostenuto e sostiene che non è più pensabile che questo traffico pesante passi in mezzo a un centro abitato e pieno di studenti”. Anche per questo il Comune di Genova ha sollecitato Autostrade per arrivare al più presto alla ripresa dei lavori.

 Katia Bonchi

Docenti e personale della scuola e dell’università per il 21 febbraio

Spinta dal Bass

Docenti e personale della scuola e dell’università per il 21 febbraio

Ogni euro speso per il Tav è un euro rubato a scuola, sanità e cura del territorio.

Docenti e personale della scuola e dell’università per il 21 febbraio

Giorno dopo giorno facciamo i conti con i tagli che la scuola subisce da anni: edifici fatiscenti, mancanza di materiale didattico, carenza di personale. Ma c’è un settore della spesa pubblica che di tagli non ne subisce mai: le cosiddette «grandi opere».

La sola tratta del «tunnel di base» del Tav in Val Susa – per cui sono previsti quindici anni di cantieri – costerà oltre dieci miliardi di euro. Quanto all’intero collegamento Torino-Lione, secondo un documento della Corte dei Conti francese molto critico verso il progetto, avrà un costo di ventisei miliardi e cento milioni di euro.

Può darsi che dell’impatto ambientale dell’opera importi solo ai valsusini, ma l’impatto economicoriguarda tutti, perché con la crisi che morde dare priorità a un’opera considerata inutile da molti economisti e tecnici dei trasporti, vuol dire tagliare altri capitoli della spesa pubblica.

Molti politici vanno ripetendo che il Tav è «strategico». Per noi strategica è la formazione delle nuove generazioni; strategico è investire fondi nella ricerca; strategiche sono le nostre scuole, le nostre università, i nostri laboratori. Una politica che con una mano taglia i fondi destinati a scuola e università e con l’altra sperpera montagne di soldi in grandi opere inutili è una politica irresponsabile, che getta il futuro alle ortiche.

Ma noi possiamo fare qualcosa. Il 21 di febbraio saremo in piazza a Torino per manifestare, per ricordare quali sono le vere priorità, e per ribadire che ogni euro speso per il Tav è un euro rubato a scuola, sanità e cura del territorio.

Per adesioni: scuola21febbraio@gmail.com

Marino toppa ancora – Il Prefetto blocca l’iniziativa del quartiere a luci rosse!

caspita, volete lasciare lavorare il sindaco che si da tanto da fare per tutelare i business che fanno PIL??

Già con mafia capitale (di cui ovviamente lui non sa niente e per la quale inchiesta nessuno urla Dimissioni Dimissioni) ha subito una “perdita”

 Posted on 10 February 2015 

“Non si possono fare, perché significherebbe ammettere la prostituzione, cioè dire che la prostituzione è lecita”. Lo ha detto il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro interpellato a margine del Consiglio straordinario sulla sicurezza sulla proposte di zone di tolleranza nella Capitale. “Nel momento in cui si indicano delle zone significa favoreggiamento, cioè indurre a fare prostituzione in quelle zone”.

 Secondo Pecoraro per cambiare questa situazione “servirebbe una legge diversa. E’ una materia molto delicata per cui servirebbe sicuramente un dibattito in Parlamento e in commissione parlamentare per arrivare a una normativa che modifichi la legge Merlin”.

 Prefetto Roma: Cc in periferia, polizia in centro – “Per migliorare a Roma la situazione bisogna revisionare i presidi, che ora si sovrappongono: i carabinieri in periferia, la polizia al centro. Sono entrambi d’accordo e bisogna lavorare per questo. Al momento la situazione è di un centro storico affollato di polizia e carabinieri e di una periferia scoperta”. Lo ha detto il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, durante la seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina sul terrorismo. “Senza cambiare i presidi non cambiamo la percezione di sicurezza”, ha affermato.

 fonte ANSA http://www.ansa.it/lazio/notizie/2015/02/09/prostituzione-il-prefetto-di-roma-no-zone-a-luci-rosse-sarebbe-favoreggiamento-_4d05470a-b48f-4b72-8a3c-9dda39e13159.html

Casale Monferrato: Imprenditore edile 54enne si suicida nel capannone della sua ditta

perché aiutarlo, era un imprenditore quindi sicuramente un parassita che evade le tasse.

In tv oltre a non parlare di loro, i parenti dei suicidati  non vengono mai intervistati. Perché nel regno dell’eguaglianza la solidarietà discrimina anche le morti.

 10 febbraio 2015

Casale Monferrato è sotto shock per l’improvvisa scomparsa di Marco Mazzucco, imprenditore edile di 54 anni. L’uomo questo martedì mattina si è tolto la vita sparandosi alla testa nella sua ditta in via Turcotti, nella zona industriale della città monferrina. Ad allertare i soccorsi è stato il socio dell’imprenditore edile che, intorno alle 11, ha sentito il colpo del fucile. Prima di premere il grilletto Marco Mazzucco ha lasciato un biglietto alla moglie e al figlio in cui avrebbe spiegato le ragioni del gesto estremo.

http://www.crisitaly.org/notizie/casale-monferrato-imprenditore-edile-54enne-si-suicida-nel-capannone-della-sua-ditta/

Taranto: Disoccupato 45enne tenta suicidio tagliandosi le vene, salvato dai carabinieri

dare il reddito di cittadinanza no eh? Non è tanto lucroso per la mafia come i 35 euro per migrante, lo capisco. LA SOLIDARIETA’ HA UN PREZZO E DISCRIMINA PARECCHIO

10 febbraio 2015

Tenta il suicidio perchè senza lavoro. Un quarantacinquenne tarantino è stato salvato grazie alla segnalazione di un cittadino e al provvidenziale intervento dei carabinieri.

 Nel pomeriggio di ieri alla centrale operativa del comando provinciale dell’Arma è arrivata la telefonata fatta da un inquilino di un palazzo situato in viale Magna Grecia con la quale segnalava che un uomo, in preda ad una crisi, si trovava nell’ascensore dello stabile e urlava di volersi suicidare.

 Rilevata la gravità della situazione gli operatori del 112 hanno diffuso via radio la comunicazione a tutte le pattuglie che in quel momento erano in zona. L’ordine impartito dai militari della centrale operativa, i quali erano consapevoli che pochi attimi avrebbero potuto fare la differenza fra una possibile tragedia e salvare una vita, è stato quello di abbandonare le attività in corso e concentrarsi nel palazzo in cui stava consumando il dramma.

 In pochi minuti una pattuglia della Stazione di Taranto Salinella è intervenuta sul posto. Nell’androne dello stabile di viale Magna Greci i carabinieri hanno sventato il suicidio dell’uomo che aveva già iniziato a recidersi entrambi i polsi con dei cocci di vetro.

 I militari, verificata la gravità della situazione, sono intervenuti senza indugio, riuscendo immediatamente a immobilizzare l’uomo e a tamponargli le ferite fino all’arrivo dei personale medico del 118 che ha provveduto a prestargli soccorso ed a trasportarlo all’ospedale “San Giuseppe Moscati”.

L’uomo, in evidente stato di agitazione causato da problemi di natura economica, dopo aver ricevuto le cure del caso, è stato dimesso e affidato ai propri familiari. Purtroppo a causa della crisi economica stanno aumentando su tutto il territorio nazionale i suicidi e i tentativi di suicidio. Un fenomeno che non è caratteristico di una sola area, ma è diffuso in tutta Italia .

 Persino al sud dove il tasso di suicidi è stato storicamente più basso rispetto alla media nazionale, vi è stato un allarmante aumento. A preoccupare, segnando l’acuirsi della crisi sul fronte sociale e lavorativo, è anche il dato relativo ai tentativi di suicidio: i numero sono quasi raddoppiati rispetto agli anni precedenti. Molti i disoccupati ai quali la crisi ha portato via il lavoro ma anche la speranza di ricostruire altrove il proprio percorso professionale.

 Fonte tarantobuonasera

http://www.crisitaly.org/notizie/taranto-disoccupato-45enne-tenta-suicidio-tagliandosi-le-vene-salvato-dai-carabinieri/

Pd arrestato 6 volte

come Marino, Penati, Lusi, Vendola di nuovo a processo, tutti al loro posto,nonse ne parla delle inchieste che coinvolgono esponenti del Pd.Loro sono i diversamente onesti non devono rispondere alla magistratura. Basta tirar fuori due notiziuole ancora su Ruby ela massa si depista. Tanto ad urlare DIMISSIONI DIMISSIONI sotto i loro palazzi non ci va nessuno.

 PD=PARTITO DELINQUENTI=PARTITO DISONESTI !!!

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 QUESTO BEL TOMO SI CHIAMA BRUNO BINASCO,E IN UN SOLO ANNO E’ STATO ARRESTATO 6 VOLTE E ADESSO E’ SOTTO PROCESSO A MONZA PER CORRUZIONE PER LO SCANDALO DEGLI APPALTI ED AUTOSTRADE CHE HA COINVOLTO UN ALTRO LEADER LOMBARDO CHE SI CHIAMA FILIPPO PENATI.

 MA NON BASTA.

 NELL’ OTTOBRE 2013 BRUNO BINASCO E’ STATO CONDANNATO IN PRIMO GRADO A 8 MESI PER APPROPRIAZIONE INDEBITA,E SAPETE A CHE PARTITO APPARTENGONO QUESTE “ONESTE” PERSONE???

 MA GUARDA UN PO’….NON CI POSSO CREDERE…CHE STRANA COMBINAZIONE…AL PARTITO DEMOCRATICO…IL PD (PARTITO DELINQUENTI…PARTITO DISONESTI).

 NO NO,NON PUO’ ESSERE DAI..E’ SOLO UN CASO ISOLATO,UNA COMBINAZIONE…COME SIETE MALPENSANTI….QUESTO “SIGNORINO” INFATTI E’ STATO PREMIATO E ADESSO RICOPRE UNA CARICA PUBBLICA :

 E’ AL VERTICE DI UNA FONDAZIONE PUBBLICA PIEMONTESE…QUESTO E’ IL PD!!!

 ADESSO VI SPIEGO IO CHI E’ BRUNO BINASCO :

 Durante MANI PULITE BINASCO ha fatto avanti e indietro da San Vittore.

 Era lui l’uomo che per conto del potente imprenditore delle autostrade MARCELLINO GAVIO gestiva i rapporti con la politica,quelli leciti e quelli meno.

 IN UN SOLO ANNO E’ STATO ARRESTATO 6 VOLTE.

 Tra l’altro descrisse al pool la consegna di un miliardo di lire a PRIMO GREGANTI,il celebre Compagno “G” tornato sulla scena per le mazzette dell’Expo.

 Ma BRUNO BINASCO da Tangentopoli è uscito con la fedina penale immacolata: tra assoluzioni e prescrizioni se l’è cavata con un’unica condanna definitiva per la quale è stato formalmente riabilitato grazie alla procedura di legge.

 Non è che le sue frequentazioni con i tribunali appartengano al passato,ORA E’ SOTTO PROCESSO PER CORRUZIONE A MONZA,per quello scandalo di bustarelle appalti ed autostrade CHE HA COINVOLTO UN ALTRO LEADER LOMBARDO DEL PD CHE SI CHIAMA FILIPPO PENATI (ALTRA COMBINAZIONE DAI…).

 E nello stralcio torinese di quella vicenda,nell’ottobre 2013,E’ STATO CONDANNATO IN PRIMO GRADO A 8 MESI PER APPROPRIAZIONE INDEBITA.

 E VOI CONTINUATE PURE A VOTARE QUESTO LETAMAIO :

 IL PD (PARTITO DELINQUENTI), FORZA ITALIA, NCD, SEL E TUTTI GLI ALTRI NULLAFACENTI PARASSITI E LADRI.

 SIETE LORO COMPLICI….NON DIMENTICATEVELO MAI !!!

 John Ferrari, 10 Febbraio 2015.

ALERTE ROUGE/ L’ETAT-MAJOR UKRAINIEN DE L’OPERATION ATO BOMBARDE A 70 KM DE LA LIGNE DE FRONT !

# NOVOROSSIYA INFO/

https://www.facebook.com/novorossiya.center

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Les instigateurs militaires de la sale guerre de la Junte de Kiev contre le peuple du Donbass, la soi-disant « opération anti-terroriste ATO » (sic), enfin frappés directement. Maintenant, comme dit si bien le Chant des Partisans français, « ils connaissent le prix du sang et des larmes » !

 L’ARMEE POPULAIRE DE LIBERATION de DNR et LNR vient de réussir cet exploit à plus de 70 km de Donestk et de la ligne de front. Preuve de l’effondrement accéléré des forces de Kiev (pour mémoire dix fois plus importantes sur le papier que les milices du Donbass), des colonnes de l’Armée populaire de libération peuvent donc se déplacer librement loin derrière la ligne de front. On comprend mieux l’empressement des mentors de la junte, les vrais coupables de cette salle guerre à Washington, Berlin ou Paris, à tenter d’obtenir une nouvelle trêve pour sauver les soudards de Porochenko. La trêve de septembre a été brisée par Kiev et son effondrement militaire fait suite à une offensive de l’Armée ukrainienne, lourdement réarmée depuis septembre, lancée contre Donetsk et Lugansk il y a deux semaines …

 « UKRAINE : L’ÉTAT-MAJOR DE L’ARMÉE BOMBARDÉ À LA VEILLE DU SOMMET DE MINSK » (AFP)

 Que dit l’AFP : « L’état-major de l’armée ukrainienne dans l’est de l’Ukraine a été bombardé ce mardi pour la première fois depuis le début de la guerre à la veille d’un sommet crucial à Minsk où les dirigeants européens, russe et ukrainien, doivent négocier un plan de paix (…) Le président ukrainien a dû interrompre une séance parlementaire pour annoncer que le quartier général commandant les soldats engagés dans des combats dans les régions séparatistes de Donetsk et de Lougansk avait été touché par des roquettes. Cet état-major situé à Kramatorsk, à 70 km au nord du fief rebelle de Donetsk, se trouve à au moins 45 km de la zone rebelle la plus proche (…) attaque de lance-roquettes multiples Tornado. »

 LM / NOVOROSSIYA INFO/

https://www.facebook.com/novorossiya.center

 # Ecouter l’analyse de Luc Michel sur la Radio iranienne IRIB :

GUERRE EN UKRAINE. LES FRONTS MILITAIRE ET DIPLOMATIQUE

En podcast sur PCN-TV website

https://vimeo.com/119179808

morti di freddo e discriminazione

purtroppo non è il primo ma non si scandalizza nessuno né conquistano le pagine dei tg, sono morti di serie B, come ongi indigente autocnono che muore di stenti non fa notizia

 Pensionato muore di freddo in casa: riscaldamento staccato per morosità

“Mio figlio con l’influenza, morto per il freddo in ospedale”: Napoli, dopo la denuncia scattano gli avvisi di garanzia

In casa senza il riscaldamento Muore per il freddo a 45 anni

Serramanna: Disoccupato 60enne muore carbonizzato in baracca di legno. La usava per proteggersi dal freddo

solo due giorni fa Clochard muore di freddo sotto il porticato della Galleria Principe

 una famiglia ha rischiato

Monossido dalla stufa a pellet: Mamma e due bimbi intossicati

ROVIGO – I vigili del fuoco, ieri sera, hanno salvato una vita. Una giovane madre era già in arresto cardiocircolatorio nel suo appartamento di via Giotto, quando un pompiere con le manovre di emergenza la ha rianimata. L’allarme era stato lanciato verso le 21.40 per un presunto incendio in appartamento.

 In realtà si trattava, secondo le prime ricostruzioni, non di un incendio, bensì di una perdita da una stufa a pellet. I motivi del malfunzionamento sono ancora in via di ricostruzione.

  Sta di fatto che il monossido di carbonio ha invaso l’ambiente, stordendo la giovane donna, straniera, e i due figli piccoli. Sarebbe potuta finire molto male. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco.

 È stato uno di loro, nell’attesa dell’arrivo del 118, a praticare le prime manovre che hanno salvato la vita alla donna. Quest’ultima è poi stata portata in ospedale, assieme ai due figlioletti, dai soccorritori.

  Le loro condizioni non dovrebbero essere gravi e la speranza è che si possa arrivare alle dimissioni in tempi celeri. Sul posto anche la questura, con il personale delle Volanti.

 Dopo la grande paura, il lieto fine. Grazie, ancora una volta, ai vigili del fuoco.