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Archivi giornalieri: 19 febbraio 2015
Iniziativas sul TTIP a Milano con Fulvio Grimaldi
Renzi contestato all’apertura dell’anno accademico al Politecnico di Torino
Matteo Renzi, come avviene sempre più spesso, contestato all’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Torino.
Matteo Renzi ha presenziato il 18 febbraio, nel pomeriggio, all’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Torino e come avviene sempre più spesso all’esterno si sono dati appuntamento per contestarlo lavoratrice e lavoratori dell’ateneo, della provincia, di alcune fabbriche e studenti sia universitari che delle scuole superiori.
A garantire la sicurezza del premier numerosissimi agenti di polizia che hanno circondato l’area, filtrando gli accessi. Il presidente del consiglio, che è entrato passando da un ingresso laterale, durante la cerimonia è stato duramente criticato dai dei rappresentanti degli studenti.
All’esterno, un tentativo di aggirare il cordone di Polizia ha creato diverso trambusto e si è assistito alla rincorsa dei manifestanti, ad uno di loro raggiunto da alcune manganellate è stato strappato il microfono.
I temi e gli slogan della protesta vertevano di Jobs Act, dei tagli alla spesa pubblica relativi a scuola, sanità e servizi. Altri temi riguardavano la mancanza di politiche per la ricerca evidenziano la continuità con i governi Berlusconi, Monti e Letta. Critiche anche alla speculazione sul territorio attraverso le grandi opere inutili (Tav, Expo) e all’attacco all’accesso all’abitare per le fasce più deboli.
L.C. 19.02.15
TAV, ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI SU ATTIVITA’ COMMISSARIO DI GOVERNO
http://www.marcoscibona.it/home/?p=790
Dall’agosto 2006 l’Arch. Virano in qualità di Commissario Straordinario del Governo per la linea ferroviaria Torino Lione è colui che ha gestito tutti gli aspetti dell’opera e coordinato tutte le attività. Oltre al ruolo di Commissario Straordinario dal marzo 2006 è anche Presidente dell’Osservatorio sulla Torino Lione e dal luglio 2012 Presidente della CIG (Conferenza Intergovernativa). In quasi 10 anni, come ha svolto il proprio compito? Ha fornito ai decisori politici quegli elementi atti a “realizzare specifici obiettivi in relazione a programmi od indirizzi deliberati dal Parlamento o dal Consiglio dei Ministri” come prevede il suo ruolo? Ha fornito ai decisori politici, e quindi ai cittadini, elementi chiari ed inequivocabili oppure no? La sua azione, potrebbe aver indotto il Governo a scelte che potrebbero rivelarsi, oltre che dannose per le finanze pubbliche, anche contrastanti con gli obiettivi del Governo stesso? E’ quanto chiedono Il MoVimento 5 Stelle e Pro Natura Piemonte in un esposto consegnato alla Corte dei Conti di Torino.
I PUNTI PRINCIPALI DELL’ESPOSTO
Se il Governo italiano ha deciso nel gennaio 2001 che l’entrata in funzione della Torino Lione “… avvenga alla saturazione delle opere esistenti” per quale motivo il Commissario di Governo non ha mai informato i politici del crollo dei traffici merci sulla tratta Torino Lione, che al 2013 sono al livello degli anni ’70 nonostante negli anni scorsi sia entrata in funzione l’Autostrada Ferroviaria Alpina (finanziata con decine di milioni di euro di soldi pubblici) e nonostante dal 2012 nel tunnel del Frejus possano transitare bidirezionalmente convogli con sagoma DB1?
Se il Governo Italiano è impegnato ormai da tempo in un’opera di risanamento delle finanze pubbliche, come mai il Commissario continua a sostenere che la Tratta comune italo Francese sarà finanziata dalla UE al 40% ovvero circa 3,2 Mld € (il 40% del costo di circa 8 mld €) da spartire tra Italia e Francia mentre la UE stessa nel suo Programma 2014-2020 di finanziamento per le Reti TEN (Corridoi europei strategici) prevede un importo totale per tutti i paesi di circa 6 miliardi euro? E’ credibile che le sole Italia e Francia percepiscano solo per questo progetto il 50% di tutti i fondi disponibili? Ricordiamo che in Europa i progetti TEN sono decine e la sola Italia ne ha altri due, la Francia altri 4!
Se dal 2001 al 2012 ogni accordo tra Stati, o decisione di finanziamento della UE, riportava versioni differenti (almeno 4 in 10 anni) di quale è la “Parte comune italo francese”, ovvero l’unica tratta della Torino Lione che sarà cofinanziata dalla UE? Siamo sicuri che tutto questo non contrasti con gli obiettivi del Governo italiano?
Se negli accordi italo francesi e nelle decisioni di finanziamento UE non sono mai previste penali per un eventuale abbandono dell’opera, ed anzi il finanziamento Ue del 2008 prevede espressamente la possibilità per gli Stati di ritirarsi dal progetto anche per cause di forza maggiore senza pagare alcuna penale, come mai il Commissario di Governo ha sempre agitato lo spauracchio di penali di oltre 1 mld €? Siamo sicuri che queste affermazioni non abbiano indotto i politici a scelte che altrimenti non avrebbero attuato?
Questo esposto assume ulteriore importanza perché siamo alla vigilia di decisioni che il Governo ed il Parlamento stanno per prendere sulla Torino Lione che avranno un impatto devastante sulla finanza pubblica, ed ogni scelta errata sarà un macigno sulle spalle dei cittadini!
Francesca Frediani, Consigliere regionale M5S Piemonte
Marco Scibona, Senatore M5S
Mario Cavargna, Presidente Pro Natura Piemonte
Clarea fuori controllo
Clarea senza problemi per l’ambiente. E per gli abitanti. Questo quanto affermato, giurato, con forza dai promotori dell’opera che intende realizzare l’alta velocità valsusina.
di Gabriella Tittonel
Quindi non polveri pericolose, e poi solo acque limpide, nessun problema insomma. Ed allora cos’è quella cipria che anche solo ieri si alzava dal cantiere? Nella piana tra cunicolo e nastro trasportatore?
Episodio sporadico, unico? Proprio no per chi va con regolarità in Clarea ma anche per chi abita nelle case delle ultime borgate di Giaglione e questa cipria la può vedere alzarsi sopra il nastro dell’autostrada e poi raggiungere il flusso d’aria della valle.
A pochi giorni dalla manifestazione di sabato, in cui si chiede con forza di cambiare certe scelte scellerate a favore delle vere necessità delle persone, l’evidenza di quanto veramente accade è lampante, al di là delle melliflue dichiarazioni di chi, senza scuse, sta segnando la salute dei valligiani, dei lavoratori ed anche dei villeggianti.
Se questa è la modernità meglio cambiare rotta. Perché il pane che oggi si guadagna il lavoratore potrà essere domani il prezzo di una vita persa. E non importa di quale età, di quale provenienza.
Val la pena ricordare quanto ha detto poco tempo fa Papa Francesco: “Dio perdona, l’uomo qualche volta, la terra no”. La terra sta preparando i conti.
G.T. 18.2.15
Cociv non paga le ditte subappaltanti? Ammutinamento in corso ad Arquata?
19 febbraio 2015
Si sa da sempre, i paesi sono piccoli e le voci corrono. Poi che le voci siano fondate o meno è sempre da verificare, ma noi che verifichiamo sempre tutto scrupolosamente questa volta ci permettiamo di riportare delle voci. Voci che confermerebbero altre voci, ma soprattutto un evidente rallentamento in corso dei lavori e altre notizie già date dai media mainstream e verificate.
Dicono che sia in corso una specie di ammutinamento nei confronti di Cociv da parte di una ditta impegnata nei lavori del cantiere del Terzo Valico di Radimero ad Arquata Scrivia. Non si tratterebbe di una ditta qualunque, ma di un super mega colosso delle costruzioni, con tutte le competenze tecniche per occuparsi dei lavori veri tipo lo scavo del tunnel di valico con fresa Tbm (la talpa) una volta che dovesse arrivare ad Arquata. Per capirci non parliamo di una ditta che dovrebbe occuparsi degli allargamenti delle strade.
Gira voce che abbiano dato ordine ai propri dipendenti di ritirarsi dal cantiere come forma di protesta nei confronti dei mancati pagamenti da parte del committente. Per farla più semplice gira voce che tale ditta stia recriminando a Cociv circa 1.500.000 Euro di lavori già eseguiti e il cui pagamento sarebbe di molto in ritardo sui tempi stabiliti. In effetti a ben vedere nel cantiere di Radimero i loro mezzi sono stati rimossi o sono fermi e addirittura, come testimonia la foto di copertina dell’articolo, un silos è stato abbattuto chissà se per essere rimosso. Certo, non è la prima volta che accade, ma questa volta non si tratterebbe delle rimostranze di un bar per alcune migliaia di euro, ma di quelle di una grande ditta per una cifra a sei zeri.
Gira anche voce che una latrina ospitante alcuni operai sempre in Valle Scrivia stanca di aspettare i soldi di un’altra ditta, abbia deciso di sbattere fuori le maestranze. Forse funziona proprio così: i finanziamenti del Terzo Valico stanno al palo come abbiamo più volte documentato e senza finanziamenti Cociv non paga le ditte subappaltanti che a loro volta non pagano bar e alberghi dove alloggiano gli operai in attesa della costruzione dei campi base. E alla fine chi se la prende in quel posto è l’ultimo anello della catena. Funziona così da sempre. Non che ci dispiaccia, sia chiaro, tifiamo da sempre per la rovina di chi accetta di fare affari con chi vuole devastare i paesi in cui viviamo e ogni volta che dobbiamo bere un caffè, andare al ristorante, consigliare un albergo sappiamo bene cosa fare, ma soprattutto cosa non fare. Resta il fatto che questo ci sembra un primo interessante campanello di allarme.
Ma sono solo voci e le voci, come si sa, non sempre sono attendibili. Ma quando le voci iniziano ad essere molte e tutte più o meno dicono le stesse cose, secondo noi c’è da crederci.
Solidali con Mauri e Paolo, condannati a 8 mesi
C’eravamo tutti quei giorni allo svincolo del Vernetto. Dopo la caduta di Luca dal traliccio la risposta immediata e istintiva era stata il blocco dell’arteria che permetteva alle forze dell’ordine, implicate nella caduta, di andare e venire dal cantiere della Maddalena. Giorni di blocchi, sgomberi e lotta. Oggi per quei fatti 2 compagni sono stati condannati a 8 mesi. A loro tutta la nostra solidarietà, perché conosciamo bene la determinazione e la generosità di Paolo e Mauri, sono no tav: fermarli è impossibile!
VisRabbia – Spinta Dal Bass
LE RAPPROCHEMENT ENTRE MOSCOU ET BUDAPEST QUI INQUIETE L’UE / COMPLEMENT D’ENQUETE 003
Complément d’Enquête, une nouvelle série de documents videos pour mieux comprendre les émissions de géopolitique d’EODE-TV …
EODE-TV avec RT/ 2015 02 18/
COMPLEMENT D’ENQUETE 003/
DOCUMENTS pour comprendre l’émission
LE GRAND JEU. AU COEUR DE LA GEOPOLITIQUE MONDIALE.
Faut-il avoir peur du retour de la Grande-Allemagne ? (*)
Video sur : https://vimeo.com/119990627
Le président de la Russie Vladimir Poutine s’est rendu en Hongrie ce mardi 17 février. Un défi à l’UE et à la volonté de puissance de la Grande-Allemagne de Mme Merkel en Mittel-Europa …
La Hongrie de Viktor Orban, un pays qui, malgré son appartenance à l’Union Européenne, s’exprime contre les sanctions européennes imposées à la Russie. Le Premier ministre hongrois Viktor Orban a déclaré qu’on « s’était tiré une balle dans le pied après avoir imposé des sanctions contre la Russie » car « ces sanctions nuisaient bien davantage à l’Union Européenne qu’à Moscou ». Ces mots ont déclenché des discussions acharnées dans les milieux politiques.
Les autres Etats européens lui reprochent ses relations trop étroites avec la Russie. La suite ? Une « révolution de couleur rampante en Hongrie ». Le sénateur américain John McCain, de plus en plus extrémiste et dont les réseaux organisent en ce moment même une « révolution de couleur » contre Orban, a qualifié le Premier ministre hongrois, régulièrement réélu (et comment pourrait-il en être autrement au sein de l’UE ?) de « dictateur néo-fasciste » (sic).
EODE-TV / EODE Press Office /
(*) Emission de référence :
LE GRAND JEU. AU CŒUR DE LA GEOPOLITIQUE MONDIALE: LA GRANDE-ALLEMAGNE DE RETOUR/
PARTIE 1. UNE MENACE POUR L’EUROPE
Sur https://vimeo.com/119400138
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EODE-TV sur Vimeo: https://vimeo.com/eodetv
VERS UNE ALLIANCE POUTINE – ORBAN CONTRE BRUXELLES ET WASHINGTON ? / COMPLEMENT D’ENQUETE 004
Complément d’Enquête, une nouvelle série de documents videos pour mieux comprendre les émissions de géopolitique d’EODE-TV …
EODE-TV avec RT Ruptly/ 2015 02 18/
COMPLEMENT D’ENQUETE 004/
DOCUMENTS pour comprendre l’émission
LE GRAND JEU. AU COEUR DE LA GEOPOLITIQUE MONDIALE.
Faut-il avoir peur du retour de la Grande-Allemagne ? (*)
Video sur : https://vimeo.com/119982896
Le point presse de Vladimir Poutine en Hongrie :
Le président russe a rencontré le premier ministre hongrois Viktor Orban, qui est accusé par les chefs d’état de l’UE de vouloir tisser des liens plus étroits avec la Russie. Selon le chef de la diplomatie hongroise Peter Szijjarto, Poutine et Orban ont évoqué le dossier énergétique, le conflit ukrainien (où Budapest soutient discrètement la minorité hongroise de la région de CARPATHIA RUS, qui a déjà tenté de proclamer une République autonome sur l’exemple de la DNR et de la LNR) et les sanctions contre Moscou.
Le président de la Russie Vladimir Poutine s’est rendu en Hongrie ce mardi 17 février. Un défi à l’UE et à la volonté de puissance de la Grande-Allemagne de Mme Merkel en Mittel-Europa. Une Hongrie où les USA (avec notamment Mc Cain) organisent une « révolution de couleur rampante …
EODE-TV / EODE Press Office /
(*) Emission de référence :
LE GRAND JEU. AU CŒUR DE LA GEOPOLITIQUE MONDIALE: LA GRANDE-ALLEMAGNE DE RETOUR/
PARTIE 1. UNE MENACE POUR L’EUROPE
Sur https://vimeo.com/119400138
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EODE-TV sur Vimeo: https://vimeo.com/eodetv
REVOLUTION DE COULEUR A BUDAPEST / COMPLEMENT D’ENQUETE
Complément d’Enquête, une nouvelle série de documents videos pour mieux comprendre les émissions de géopolitique d’EODE-TV …
EODE-TV/ 2015 02 17/
COMPLEMENT D’ENQUETE 001 et 002/
DOCUMENTS pour comprendre l’émission
LE GRAND JEU. AU COEUR DE LA GEOPOLITIQUE MONDIALE.
Faut-il avoir peur du retour de la Grande-Allemagne ? (*)
# EODE-TV/ REVOLUTION DE COULEUR A BUDAPEST (1) :
MANIF ANTI POUTINE ET ORBAN (2 janv. 2015) /
COMPLEMENT D’ENQUETE 001
Video sur : https://vimeo.com/119391584
Le gouvernement ORBAN en Hongrie se rallie à l’Eurasisme, prend ses distances avec l’Europe américanisée de Bruxelles et prend des positions pro-russes en politique internationale …
Suit immédiatement une « révolution de couleur rampante en Hongrie » !
Notez dans les scènes d’émeute de ce 2 janvier 2015 les faux drapeaux style soviétique avec les profils de Poutine et Orban …
# EODE-TV/ REVOLUTION DE COULEUR A BUDAPEST (2) :
MANIF ANTI ORBAN ET PRO MERKEL (1er FEV. 2015)/
COMPLEMENT D’ENQUETE 002
Video sur : https://vimeo.com/119391585
La visite de Mme Merkel à Budapest ce 2 février 2015 est l’occasion de nouvelles manifestations anti Orban. « Mme Merkel sauvez-nous » (sic) disent les manifestants …
EODE-TV / EODE Press Office /
(*) Emission de référence :
LE GRAND JEU. AU CŒUR DE LA GEOPOLITIQUE MONDIALE: LA GRANDE-ALLEMAGNE DE RETOUR/
PARTIE 1. UNE MENACE POUR L’EUROPE
Sur https://vimeo.com/119400138
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EODE-TV sur Vimeo: https://vimeo.com/eodetv