Ritirata strategica: il Tav resta al palo

post — 24 febbraio 2015 at 12:08

10963900_1415379965427047_836913318_nPotete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre,

ma non potete ingannare tutti per sempre.

Abraham Lincoln.

Un progetto che non vale un CIPE

Un pugno di mosche. Ecco quanto si è trovato in mano il CIPE venerdì scorso, dopo decenni di studi e centinaia di milioni spesi. Il progetto dei francesi? Non pervenuto, semplicemente non l’hanno fatto. Quello della parte italiana? Non va bene, è da cambiare. Niente progetto complessivo dell’opera, niente costo certo: un capolavoro di geometrica inefficienza.

L’è tutto da rifare

Gino Bartali l’avrebbe detta così. Comunque la si voglia girare, grosso guaio al CIPE con tutti gli occhi addosso. I media sovraeccitati per una svolta che non arriva mai. L’Europa a corto di soldi, pronta a tagliare il contributo. E quei diavoli dei No Tav, Sindaci e Movimento, che hanno già certificato tutte le falle di una decisione che non può essere assunta (1).

Come evitare la figura barbina? I prestigiatori ministeriali si inventano l’inedita approvazione con respinta, degna di una commedia nonsense. Il CIPE approva, si, ma contestualmente rimanda indietro il progetto perché vuole sia cambiato. Cioè non approva. Un balletto ai limiti del ridicolo, che riguarda solo il piccolo 20% di opera in territorio italiano. Perché, parafrasando Lorenzo De Medici, dai francesi “non v’è certezza“.

Ripassate dal VIA … con tanti auguri

Come tradizione, le parole di Mario Virano disegnano la cifra della disfatta (2): “Una delle novità contenute nel progetto, sotto forma di prescrizione, è invece la richiesta al soggetto promotore di elaborare un approfondimento per avviare lo scavo del tunnel di base a partire da Chiomonte. Ovviamente lo studio, che sarà messo a punto, sarà poi sottoposto a valutazione di impatto ambientale“. Ovviamente.

Ergo. l’opposizione No Tav non molla, scavare da Susa è impossibile. Il Governo vuole partire da Chiomonte. Quindi s’ha da rifare il progetto, che pertanto non è definitivo. E ci tocca rifare la trafila della VIA. Come nel Monopoli: fate tre passi indietro con tanti auguri. Conclusione: dobbiamo aspettare i francesi, se ne riparla tra un paio di anni.

Il Settimo Protocollo

Quindi ennesimo nulla di fatto oggi a Parigi. La nutrita collana letteraria di Accordi e documenti accessori si arricchirà di un nuovo noioso capitolo. Il protocollo parlerà delle remunerative poltrone nel nuovo Promotore Pubblico, dei solenni impegni morali rispetto alla manifesta presenza mafiosa nei cantieri, delle languide speranze nel contributo europeo, bla bla bla … Tutto meno che di “”, costantemente bloccato dal mancato rispetto delle condizioni fissate nel 2001 da Italia e Francia (3): non c’è il progetto definitivo, non c’è la VIA completa, non c’è il costo dell’opera. E non c’è la galleria di Chiomonte: in 44 mesi di cantiere “lumaca” LTF ne ha scavato meno di un terzo.

Gianni Brera l’avrebbe descritta come l’antica arte di menare il torrone, una melina che pare stia stancando persino i giornali “amici” (4).

Vent’anni di commedia

Oggi a Parigi il menù prevede solo brodo allungato. Hollande e Renzi, in piena ritirata strategica, tenteranno di vendere all’Europa una Torino-Lione formato bonsai. Siamo anni luce distanti dalle faraoniche velleità di un tempo. La cifra è già sui giornali (5): 3 miliardi di euro, insufficienti anche solo per un quarto del tunnel di base, quotato 8,6 miliardi teorici, più di 12 reali (6). E niente è più inutile di un’opera inutile incompiuta.

Dal 1996 le cricche affaristiche italo-francesi pestano acqua nel mortaio della Torino-Lione. Dopo vent’anni, il tempo sufficiente per fare non uno ma ben due tunnel di base, si ripresentano nuovamente a mani vuote. La loro incapacità è imbarazzante. Quanto può durare ancora questa commedia?

(1) Notifica http://www.notav.info/post/renzi-ce-posta-per-te-dalle-valle-di-susa-notav/

(2) Ilsole24ore, 20 febbraio 2015 http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/art/infrastrutture24/2015-02-20/torinolione-costo-totale-miliardi-194558.php?uuid=AbiboFGL

(3) Accordo 29 gennaio 2001 (L. 228/2002), art. 5 “L’oggetto del presente titolo è la definizione delle condizioni secondo le quali saranno condotti nella prima fase, che inizia nel 2001, gli studi, le ricognizioni e i lavori preliminari della parte comune italo-francese della sezione internazionale. Essa si concluderà allorché la CIG avrà proposto ai due Governi un progetto di protocollo addizionale al presente Accordo per la realizzazione delle opere definitive della parte comune italo-francese del collegamento, in conformità alle disposizioni dell’art. 4. I suddetti lavori comportano, in particolare, l’esatta definizione del tracciato e delle procedure di valutazione ambientale applicabili nei due stati, lo scavo delle discenderie e delle gallerie di prospezione, i lavori annessi e l’insieme degli studi necessari alla definizione del progetto della parte comune italo-francese del collegamento.

(4) La Stampa, 24 febbraio 2015 http://www.lastampa.it/2015/02/23/cronaca/tav-nasce-la-nuova-societ-ma-sui-costi-bisogna-aspettare-vTYJibYjHZQffRH6VPf8wK/pagina.html

(5) Ilsole24ore, 22 febbraio 2015 http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2015-02-22/tav-12-miliardi-avviare-lavori-081315.shtml?uuid=ABtSNwyC

(6) Contratto di programma 2012-2016 – Parte investimenti, sottoscritto in data 8 agosto 2014 tra la società Rete ferroviaria italiana (RFI) Spa e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/435382.pdf

CAMBIAMENTO DEL CLIMA – SCIENZIATO: LA CIA PUO FINANZIARE METEO ARMI

Reuters / Carlos Gutierrez – Uno scienziato statunitense ha parlato a RT dicendo che è organismi di intelligence sono preoccupati, potrebbero tentare di usare il tempo come arma. Ha invitato la CIA ad aprirsi ed essere più trasparenti, e vuole la ricerca da svolgere a livello globale per limitare la possibilità di utilizzo ostile della geoingegneria.

Il professor Alan Robock teme che le agenzie governative degli Stati Uniti siano interessate a finanziare ricerche sul cambiamento climatico, per vedere se le nuove tecnologie potrebbero contribuire a trasformare il tempo in armi potenziali.

Ha citato l’esempio di mettere una nuvola nella stratosfera come quelli formati da eruzioni vulcaniche, che potrebbero essere utilizzati per cercare di affrontare il riscaldamento globale. Ha detto che questo sarebbe riflettere la luce solare e raffreddare la Terra, mentre sarebbe molto economico e veloce, ma produrrebbe un sacco di effetti collaterali.

Un tale problema con questa tecnologia è potenzialmente questo: potrebbe impedire luce solare di raggiungere un determinato paese se effettuata su larga scala. Si deve solo guardare indietro agli effetti dell’eruzione del Monte Krakatoa nel 1883 aveva in modelli climatici della Terra. I quattro anni sono stati insolitamente freddo, mentre abbondanti nevicate sono stati registrati in tutto il mondo.

“Non possiamo pensare a un modo come si potrebbe controllare il clima in una parte del mondo senza controllare il mondo intero. Mettendo nuvole nella stratosfera si avrebbe un effetto globale e non un effetto locale. E ‘difficile pensare a come questo potrebbe essere weaponized, ma forse questo è qualcosa che vogliono pensarci “, ha detto a RT.

Il climatologo presso la Rutgers University ha anche ricordato che i membri dei servizi segreti statunitensi, che sono interessati a sfruttare la sua esperienza sul controllo climatico, lo hanno avvicinato.

“Un paio di anni fa ho ricevuto una chiamata da un paio di ragazzi che hanno detto che stavano lavorando per la CIA”, ha detto. “Hanno chiesto se qualche altro paese stava cercando di controllare il nostro clima, dovremmo saperlo?”

Robock ha subito pensato il contrario, cioè che la CIA in realtà gli chiede se sapesse che gli Stati Uniti stavano controllando il clima di qualcun altro.

“Non so che cosa motiva la CIA”, ha detto Robock. “Credo che vogliono proteggere gli Stati Uniti.”

Ha anche detto che la CIA era parzialmente dietro il finanziamento di un rapporto che è stato rilasciato la scorsa settimana dal National Academy of Sciences. Il corpo di intelligence ha esortato più ricerca da svolgere in controllo del clima in modo che se i politici sono sempre tentati di optare per una guerra climatica, avranno almeno una migliore idea circa i rischi e benefici.

Tuttavia, Robock ha anche chiesto alla CIA di essere più trasparente e aperta per quanto riguarda il loro interesse per il controllo del clima.

“Penso che questa ricerca dovrebbe essere alla luce del sole e deve essere internazionale e quindi non ci sarà alcun dubbio che questa tecnologia sarà utilizzata a fini ostili,” The Guardian ha riferito lo scienziato.

L’uso del tempo come arma è vietata ai sensi della Convenzione di modifica ambientale, entrata in vigore nel mese di ottobre 1978. Tuttavia, alcuni leader mondiali hanno accusato gli Stati Uniti di rompere questo protocollo in passato.

La US High Frequency Active Auroral Research Program (HAARP) è stato anche criticato per giocare un ruolo nella alterazione del clima. Nel 2010, l’allora presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, ha detto che la struttura era responsabile devastanti alluvioni in Pakistan. Ha dato questo pronunciamento dalla tribuna in occasione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

LEGGI TUTTO: Centro di ricerca o arma tempo? Militare degli Stati Uniti si sta spegnendo HAARP

Lo stesso anno il leader venezuelano ormai defunto Huge Chavez ha affermato che gli esperimenti presso l’impianto HAARP innescato il potente terremoto di Haiti, che è accaduto quando le placche tettoniche Caraibi e Nord America spostato accanto a un errore in precedenza non mappato.

Le forze armate americane hanno modificato il meteo prima di aiutare militarmente. Nel corso del 1960, una operazione denominata Progetto Tempesta Fury ha visto i ricercatori applicano varie particelle di un temporale per cercare di renderlo meno distruttivo.

Tecnologie simili sono stati utilizzati durante la guerra del Vietnam, quando le particelle sono state aggiunte le nubi lungo il sentiero di Ho Chi Minh, nel tentativo di aumentare le precipitazioni lungo questa sezione e rendere difficile per le forze vietnamite per spostare armi e truppe, a causa dei percorsi di diventare troppo fangoso , spendendo 21 milioni dollari per il progetto, il New York Times relazioni.
Usa: CIA vuole sapere se la Russia è in grado di provocare calamità naturali

da IRIB WASHINGTON- L’americano Alan Robock, esperto di problemi climatici e professore presso la Rutgers University, ha parlato ai giornalisti dei suoi contatti con la CIA che voleva sapere da lui se gli Stati che svolgono una politica ostile nei confronti degli USA sono in grado di provocare delle calamità naturali usando tecnologie segrete.

La notizia è stata data dal britannico Daily Mail.

La CIA teme, scrive il quotidiano, che le tempeste di neve e le piogge torrenziali, che negli USA sono diventate molto più frequenti, possano essere causate da manipolazioni climatiche da parte della Russia o addirittura della Corea del Nord.

Secondo il professor Robock, la CIA voleva sapere anche se gli USA potevano restar anonimi nel caso decidessero di usare tecnolologie di questo tipo contro altri paesi.

http://www.stampalibera.com/?a=28859 – See more at: http://terrarealtime2.blogspot.it/2015/02/cambiamento-del-clima-scienziato-la-cia.html#sthash.xpfW4Pki.dpuf

L’attacco hacker alla Sony era una bufala, ma Obama sanziona la NordCorea

venerdì, 2, gennaio, 2015

Il presidente Usa, Barack Obama, ha dato l’ok a sanzioni contro la Corea del Nord in merito agli attacchi di hacker contro la Sony Pictures, attribuiti dalla Fbi a Pyongyang. Lo riferisce la Casa Bianca.

Le sanzioni aggiuntive contro la Corea del Nord, autorizzate dal presidente Obama, riguardano tre società e dieci funzionari nordcoreani, che lavorano tra l’altro in Iran, Siria, Cina, Russia e Namibia

“La nostra risposta all’attacco da parte della Corea del Nord contro Sony Pictures Entertainment sarà proporzionale, e nei tempi e nei modi che decideremo. L’azione di oggi è il primo aspetto della nostra risposta”, ha spiegato il presidente.

“Anche se l’Fbi continua a indagare sui cyber attacchi a Sony Pictures Entertainment, questi passi mettono in evidenza che impiegheremo un’ampia gamma di strumenti per difendere le aziende e i cittadini americani, e per rispondere ai tentativi di indebolire i nostri valori e minacciare la sicurezza nazionale”, ha aggiunto il segretario al Tesoro americano, Jack Lew.

www.rainews.it

http://www.imolaoggi.it/2015/01/02/lattacco-hacker-alla-sony-era-una-bufala-ma-obama-sanziona-la-nordcorea/

Smontata la bufala dell’atomica iraniana, comincia quella della Nord Corea

martedì, 24, febbraio, 2015

L’Iran nel 2012 non era vicino alla bomba atomica. Il Mossad, il servizio segreto israeliano, smentisce il premier Benjamin Netanhyahu. È quanto risulta da alcuni documenti riservati arrivati a due media anglofoni, il Guardian e Aljazeera.

Il Mossad la pensava diversamente dal primo ministro che nel 2012 si presentò al palazzo di vetro dell’Onu all’Onu mostrando un grafico con una bomba disegnata e sostenendo che nel giro di un anno Teheran sarebbe riuscita a produrla.

I servizi segreti dissero invece che Teheran non stava cercando di realizzare una bomba.

Adesso si attende cosa dirà il premier israeliano al congresso americano il prossimo 3 marzo. Un interventio che ha indispettito la Casa Bianca visto che Netanhyahu lo ha deciso senza consultarsi con Obama.

Smontata quindi la bufala iraniana, bisogna subito sostituirla con un’altra. Eccola

La Corea del Nord sembra destinata ad ampliare il suo programma nucleare nel corso dei prossimi cinque anni e nel peggiore dei casi potrebbe possedere 100 armi atomiche entro il 2020. E’ quanto sostengono alcuni ricercatori americani svelando i primi risultati di uno studio che durerà 15 mesi. Alcune delle loro conclusioni, ha spiegato Joel Wit dell’Istituto alla Johns Hopkins University dedicato agli Usa e alla Corea del Nord, sono “allarmanti” come quella per esempio che le aziende europee potrebbero inconsapevolmente alimentare il programma nucleare di Pyongyang vedendo le loro attrezzature finire nel Paese isolato dal resto del mondo passando dalla Cina.

Utilizzando tra le altre cose le immagini satellitari, Wit e l’esperto in non proliferazione nucleare David Albright hanno delineato tre scenari in base ai progressi fatti dalla Corea del Nord tra il 2009 e il 2014. “Stiamo facendo delle stime sul futuro, semplicemente come fanno le agenzie di intelligence”, ha detto Wit ai giornalisti.

Nel primo scenario, Pyongyang quasi raddoppierebbe a 20 il numero delle riserve di armi nucleari, incluse quelle a base di plutonio che sono adatte per essere montate su missili di media gittata capaci di raggiungere il Giappone.

Nel secondo scenario, il più probabile, la Corea del Nord continuerebbe la produzione di armi nucleari arrivando ad averne 50 entro il 2020 e a lavorare sulla tecnologia capace di ridurre le dimensioni di tali armi affinché siano montate su una nuova generazione di missili.

In quello che viene definito da Wit “il peggiore degli scenari”, le scorte della Corea del Nord crescerebbero rapidamente a 100 armi nucleari e ci sarebbero “passi avanti significativi” nel loro design.

http://www.imolaoggi.it/2015/02/24/smontata-la-bufala-dellatomica-iraniana-comincia-quella-della-nord-corea/

Tifosi olandesi e NoTav: trovate le differenze.

http://www.marcoscibona.it/home/?p=797

Abbiamo visto le immagini e i filmati dei tifosi olandesi, testimonianze rimbalzate dalla carta stampata ai telegiornali, in Italia ed all’estero.
Le domande ovviamente si sprecano, a incominciare dal fatto che ci si chiede come le autorità di pubblica sicurezza italiane abbiano sottovalutato il problema, ancora prima che si presentasse. Possibile che non ci siano state informative? Possibile che non si è fatto un lavoro preventivo di intelligence?

Oltre alla non prevenzione, abbiamo viste scene inimmaginabili. I tifosi lasciati liberi di devastare Campo dei Fiori, ma poi soprattutto liberi, subito dopo, di raggiungere Piazza di Spagna e dar vita ad una guerriglia di strada, in mezzo a turisti impauriti, fino a danneggiare irreparabilmente uno dei monumenti più preziosi ed inestimabili del Bernini.
Poi ancora a Villa Borghese, dove sono stati caricati su mezzi pubblici, ovviamente danneggiati anch’essi!

Abbiamo visto una Polizia inerme, che ha utilizzato un atteggiamento soft, nessun lacrimogeno, qualche sporadica carica quando già la situazione era irreparabilmente in atto.

Non posso che fare un paragone con il trattamento che le Questure dedicano ai NoTAV, cittadini italiani che manifestano il loro pensiero su di un’opera, tutelati dall’articolo 21 della Costituzione. A quelle manifestazioni vediamo blindati, idranti, uso massiccio di lacrimogeni con una vasta gamma di artifizi, dal peperoncino ai pericolosi per la salute lacrimogeni al CS, abbondante uso del manganello e delle cariche, non le cosiddette di alleggerimento, ma per colpire e tramortire.

Per i NoTAV si bloccano i treni per non fargli raggiungere le manifestazioni, si blindano stazioni limitando persino gli accessi ai bagni pubblici. I NoTAV a Roma, nell’ultima manifestazione, furono chiusi in Piazza Campo dei Fiori, circondati senza via di uscita.

Pensate addirittura che nell’incontro di Europa League tra Torino e Athletic è bastato che dagli spalti comparisse il vessillo simbolo della lotta all’Alta Velocità che si creasse il panico tra le forze di polizia e gli steward, con conseguente intervento della Digos e minacce di Daspo e diffide!

Ovviamente in questi episodi che cito, non vi sono stati danneggiamenti di nessun tipo, anche perché questi manifestanti esprimevano un’opinione a differenza dei tifosi olandesi che hanno avuto l’unico intento di sfogarsi con la violenza, in preda ai fumi dell’alcool.
Questa è follia! Qui non c’è incompetenza, qui c’è una consapevole gestione deviata, inaccettabile per uno Stato che vorrebbe ancora definirsi democratico!

Perché questa differenza di trattamento? Perché il pregiudizio verso NoTAV, studenti, lavoratori e tutti quei cittadini italiani che manifestano per cause ben più nobili del gioco del pallone e che sistematicamente vengono manganellati? Perché i tifosi olandesi hanno potuto scorrazzare per Roma indisturbati e vandalizzare la città?

La politica ha una grande responsabilità. Sappiamo che in Italia la gestione dell’ordine pubblico è pessima, sopratutto per le regie politiche, e con questo episodio raschiamo il fondo del barile già raggiunto da tempo. Il Ministro Alfano non era neppure in sede, non ha vigilato su questi eventi, o se lo ha fatto non ha saputo o voluto agire tempestivamente e con rigore. I vertici della catena di comando, dal questore a scendere hanno accampato scuse ed ovviamente verranno premiati, questa è l’italica prassi!

Ma si sa, chi manifesta una opinione, chi lo fa per chiedere diritti o ricordare allo Stato i suoi doveri va represso, isolato, “bisogna fargliela pagare”, chi invece viene in Italia per sfogare i propri istinti violenti, visto che nel Paese di origine comportamenti simili sarebbero puniti duramente, va lasciato agire impunemente.

Forse l’Onorevole Ministro aveva paura che contrastare i tifosi olandesi avrebbe danneggiato le nostre importazioni di Leerdammer? Io non sono riuscito a darmi spiegazione più valida! In Piemonte abbiamo una definizione per l’incompetenza delle persone come il Ministro Alfano: “ciculatè!”, ovviamente con il massimo rispetto per la categoria dei cioccolatai!

Dopo l’intervento, viene lasciato in corridoio su una barella per tutta la notte. Morto

martedì, 24, febbraio, 2015

Un uomo di 68 anni è morto all’ospedale Cardarelli di Napoli dopo essere stato lasciato su una barella in un corridoio per tutta la notte. A riferire il fatto è l’edizione napoletana del quotidiano La Repubblica.

L’uomo, Francesco D.M., operato con successo al femore, si trovava nella stanza nell’ospedale quando, intorno alle tre, sono sopraggiunte delle complicazioni. I medici decidono non di spostarlo nel reparto di Medicina d’urgenza. A quell’ora, c’è un solo medico di guardia per 60, 70 pazienti. L’uomo finisce una sua lettiga, dove rimane in attesa di essere visitato dal dottore, che non riesce a vederlo prima delle quattro. Viene attaccato a una flebo, debolissimo. Alle sette la tragica scoperta: è morto.

La famiglia, ancora sotto shock, non ha presentato finora nessuna denuncia, mentre sono stati gli stessi medici a segnalare il caso all’autorità giudiziaria e a chiedere l’autopsia. (NapoliToday)

La Corte dei Conti boccia la manovra del governo Renzi: tagli incerti e 80 euro a rischio

martedì, 24, febbraio, 2015

La legge di stabilità si avvia con ogni probabilità a superare l’esame di Bruxelles, ma in Italia la manovra non convince ancora la Corte dei Conti. In un rapporto inviato al Parlamento, i magistrati contabili ne evidenziano i non pochi difetti a partire dalle incertezze legate alla spending review e dai rischi corsi dagli dagli 80 euro e dal taglio dell’Irap. La stabilizzazione del bonus è considerata dal governo uno dei pilastri della sua azione, ma il suo effetto sui redditi, avverte la Corte, potrebbe essere vanificato da un aumento delle tasse dilazionato nel tempo.

 Secondo il rapporto aggiornato rispetto al giudizio espresso dalla Corte al momento dell’esame parlamentare della legge, Le prospettive economiche internazionali, a partire dal Quantitative easing della Bce fino alla nuova flessibilità Ue, potrebbero sostenere la finanza pubblica italiana e potrebbero creare un contesto favorevole la realizzazione delle riforme. Anche l’attuazione delle misure previste dalla manovra ne riceveranno con ogni probabilità una spinta fino ad oggi inaspettata.

 La legge di bilancio presenta “ombre non marginali” – Ciò non toglie che la legge di bilancio varata dal governo Renzi presenti “ombre non marginali”. La prima riguarda l’operazione di razionalizzazione ed efficientamento della spesa pubblica, in pratica la spending review. L’effettiva realizzazione di risparmi consistenti appare, a giudizio della Corte, “un traguardo molto difficile”. Innanzitutto perché le categorie di spesa “realisticamente aggredibili” sono limitate e poi perché quelle stesse categorie sono già state oggetto di “ripetuti interventi di contenimento negli ultimi anni”.

 A ciò si aggiunga il timore che da tagli continui di risorse derivino “peggioramenti nella qualità dei servizi o aumenti delle imposte destinate al loro finanziamento, con un conseguente peggioramento delle aspettative di famiglie e imprese”.

 C’è poi il problema delle coperture. Troppo spesso, lamentano i giudici, per ridurre la pressione fiscale si fa ricorso a gettito futuro non sempre garantito. E’ il caso per esempio dell’utilizzo “forzato” di fonti incerte come le entrate dalla lotta all’evasione, non chiaramente calcolabili.

 Preoccupa il ricorso alle clausole di salvaguardia – Infine, “non può non destare preoccupazione” il ricorso alle clausole di salvaguardia. Gli importi, ricorda la Corte, sono di tutto rilievo: raggiungono i 16 miliardi nel 2016, per oltrepassare i 23 miliardi nel 2017. E ciò senza contare che le disposizioni introdotte con la legge di stabilità prevedono un aumento dei tagli alla spesa di ulteriori 3 miliardi a partire dal 2016. A fronte di ciò, “anche l’impulso del bonus può essere vanificato se considerato non come elemento aggiuntivo permanente del reddito, bensì come elemento compensativo di un aumento di pressione fiscale, posposto nel tempo, ma già annunciato. Uguali considerazioni – conclude la Corte – possono essere fatte per la decontribuzione o per la riduzione della base imponibile Irap”. TISCALI

http://www.imolaoggi.it/2015/02/24/la-corte-dei-conti-boccia-la-manovra-del-governo-renzi-tagli-incerti-e-80-euro-a-rischio/

Grecia, la Lagarde vuole vederla distrutta

Sicuramente sarà stata minacciata dalla Merkel….La Lagarde, capo dell’organizzazione dei BANKSTERS FMI, con capitale a maggioranza statunitense, vuole la lotta conto la corruzione e l’evasione.

Le sue banche e la finanza di Wall Street come la combattono l’evasione e la corruzione????? A suon di spread, manipolazione dei mercati e dei tassi LIBOR?

 mercoledì, 25, febbraio, 2015

Per il numero uno del Fmi, Christine Lagarde (in una missiva al presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem), la lettera con gli impegni di Atene e’ sufficiente per consentire al paese di ricevere gli aiuti, ma su alcune riforme “non fornisce sufficienti dettagli”.

In particolare Lagarde ritiene positivo l’impegno di Atene “sulla lotta all’evasione fiscale e alla corruzione”, ma esprime anche alcune riserve. “In alcune aree – scrive Lagarde – incluse alcune tra le piu’ importanti, la lettera non contiene sufficienti rassicurazioni sulle riforme che il governo intende portare avanti”. In particolare su privatizzazioni, Iva, pensioni (tagli), liberalizzazioni e riforma del lavoro (licenziare a raffica). (AGI)

Gran Bretagna, esplode lo scandalo dei lobbysti. “Condizionata anche l’Ue

Noooo….che lobbisti. Tutta opera della Merkel

 Due ex ministri degli Esteri, uno laburista, Jack Straw, ed un conservatore, Sir Malcolm Rifkind, sono stati beccati a vantarsi di usare la rete di conoscenze accumulata nel corso degli anni per fare i lobbisti di lusso. In un caso pagati anche 5.000 sterline al giorno (oltre 6.700 euro) per modificare leggi ai Comuni o a Bruxelles. A svelare la storia un’inchiesta congiunta della rete Channel 4 e del conservatore Daily Telegraph, lo stesso che svelo’ nel 2009 il maxi-scandalo dei rimborsi spese folli di deputati e ministri. Straw e Rifikind sono stati ripresi a loro insaputa e separatamente da reporter che si erano spacciati per emissari di finte societa’ cinesi. Straw si vanta di essere in grado di poter usare la sua influenza “con circospezione” per cambiare le regole Ue per una societa’ che si occupa di materie prime per 60.000 sterline l’anno (81.000 euro). Straw, che ora e’ un influente deputato, nel video si vanta anche di aver usato “il bastone e la carota” per convincere il primo ministro ucraino (non dice quale) per cambiare la legge sempre per interesse della stessa societa’. Sembra quasi un peccato veniale il fatto che abbia usato il suo uffico ai Comuni – violando ogni regola – per trattare questi affari. Sir Malcom Rifkin e’ invece il presidente della commissione che sovrintende l’attivita’ dei servizi segreti (il nostro Copasir) e si vanta di poter far ottenere “utili incontri” con ogni ambasciatore di Sua Maesta’ nel mondo, grazie al suo status. Ai reporter sotto copertura delle due testate ha anche raccontato che, dietro pagamento, e’ uso a porre interpellanze e interrogazioni ai ministri nel question time ai Comuni Malcom si autodefinisce “un lavoratore autonomo” che si deve “guadagnare la paga” nonostante sia gia’ pagato dai contribuenti 67.000 sterline l’anno (90.500 euro, molto meno di un parlamentare italiano) per il suo lavoro.

http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2015/2/23/43961-gran-bretagna-esplode-lo-scandalo-dei-lobbysti-condizionata/

Lorenzin: “Gli italiani abusano del pronto soccorso, devono pagare di piu'”

La ritorsione per i vaccini?!? Ma la sanità non era un diritto acquisito in democrazia?  Togliere la sanità, significa UCCIDERE i malati, soprattutto se bisognosi e indigenti.

 E’ eugenetica applicata, ma tanto democratica. L’INPORTANTE che vi siano più eguali di altri Consiglio d’Europa contro l’Italia: garantire piu’ diritti ai Rom

martedì, 24, febbraio, 2015

 “Gli italiani abusano del pronto soccorso. Per questo ad esempio, io non sono contraria a far pagare di più chi ne abusa. Ricordo ad esempio quando andai a sorpresa al Caldarelli di Napoli. Mi dissero: ‘Ministro, oggi il pronto soccorso è vuoto: sta giocando il Napoli!’”. Lo ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ospite di Corrado Formigli a Piazzapulita ieri sera su La7.

“Una volta – ha aggiunto – al pronto soccorso ci stavano i migliori medici, non i più giovani. Poi abbiamo stabilizzato gran parte dei giovani medici precari. Ma non abbiamo ancora avuto un cambio generazionale. Come ministro, ho bisogno non di soldi, il budget stanziato per la aanità va bene, ma ho bisogno che le norme che approviamo vengano attuate nei tempi previsti”.

“L’Italia – ha sottolineato – è un Paese che ha le conoscenze mediche straordinarie, tra le migliori al mondo, ma non sempre il nostro paese riesce a esprimere questo potenziale. Ricordiamoci che il servizio sanitario italiano è tra i migliori al mondo e dobbiamo tenercelo stretto. Pagando tutti le tasse”.

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