Nella notte, nei pressi dell’interporto S.I.T.O. scontri tra lavoratori, con il posto di lavoro in pericolo e la Polizia che interviene con la solita “delicatezza” dedicata tradizionalmente ai Militanti NO TAV, si saranno sbagliati?
Archivi giornalieri: 31 maggio 2014
Processo No Tav. Condanna per i tre della colazione
VIDEO DEL PROCESSO
Ore 9. Tribunale Bruno Caccia di Torino, aula gremita. Fuori una giornata calda e soleggiata, Claudio Alberto è presente. I Pm vogliono rinunciare ai testi. “Non ci sono perché impegnati in ordine pubblico” giustifica il Pm Padalino. La controparte ricusa a sua volta la rinuncia, dichiarando che “i testi hanno visto dall’alto e quindi la difesa chiede di controesaminare”. Dall’alto hanno visto tutto. La corte si ritira e a sorpresa i Pm acconsentano a sentirli. Ma non tutti, due su tre. Alla fine sarà la Corte a revocare l’acquisizione: i testi non si sentiranno. Depennati.
Vista la tranquillità in aula, l’avvocato Novaro chiede che il suo assistito, Claudio Alberto, sieda accanto a lui tra i banchi e non internato nella gabbia perché anche accusato di terrorismo. Permesso accordato dal giudice della Corte di assise, Capello, e dal presidente della Corte il giudice Diamante
Minucci che rendono così l’atmosfera più distesa. Claudio può sedere vicino al suo avvocato.
Si mitiga la cupezza dell’enorme schieramento di forze fuori e dentro l’aula, ognuno con il suo preciso compito, chi dirige, chi prende i documenti, chi filma e chi scruta ogni sensibile e sospetto atteggiamento. Il pubblico No Tav invece tranquillamente mangia ciliegie di campo e manicaretti di pasta frolla a forma di orsetto con le scritte No Tav e 1312.
Il processo va avanti, i reati contestati vanno dal sequestro di persona alla violenza privata, rapina, ingiurie, resistenza. Si sentirà l’unico teste della giornata, Maurizio Piccione, anch’egli No Tav della prima ora e organizzatore del gruppo Spinta dal Bass operante dal 2001 ad Avigliana. “Sono un vicino di Andrea. Lo conosco benissimo. È la persona più mite del paese, lui mi chiamò quel giorno spiegandomi cosa stava succedendo e io lo tranquillizzai, anche se lui era in stato di fermo all’interno del cantiere – racconta – un’abitudine quella della colazione al cancello, un modo pacifico per fare pressione sull’opposizione all’opera”.
“Da qua, con le tue gambe non te ne vai” queste le parole pronunciate da Giacobbe all’indirizzo del sovrintendente Lagiard, incaricato di un servizio fotografico alla casetta in legno prefabbricato, fuori dal cancello Uno. Cancello che chiude la via dell’Avanà. Sovrintendente è munito di pistola e telefonino, come da lui dichiarato, che non ha utilizzato. Per l’avvocato Novaro non sono stati utilizzati perché non vi era necessità: “La situazione non era pericolosa” cosa ribadita anche da Mura, che in una dichiarazione spontanea afferma: “Molte cose non sono vere. Abbiamo parlato dei 5 Stelle e il tipo, ci ha raccontato di avere due figli”.
Nei fatti il sovrintendente Davide Lagiard, agente di polizia stradale, nella precedente udienza del 10 aprile scorso, aveva dichiarato: “Il Mura, con giacca turchese, ha tenuto una condotta non aggressiva, il compito era quello di impedire alla macchina di muoversi”. Insomma, Lagiard, alle 9 e 30, finisce il suo servizio di 15 fotografie e dialoga a 200 metri dal varco Uno, il “cancello della centrale”, impossibile per Claudio
Alberto arrivare a insultarlo come dimostrerà matematicamente più tardi il suo difensore: “Contati ci sono 84 passi dal cancello alla prima curva, e sono 50 metri che l’Alberto fa in 44 secondi, per fare 200 metri ci vogliono circa 2 minuti e mezzo, tenuto conto che altri compiono il tragitto in 50 o 60 secondi”.
I fatti si svolgono in 1 minuto come rilevato dal filmato, è quindi impensabile che sia stato riconosciuto e che abbia commesso i reati di cui è accusato. Mura ha un comportamento del tutto identico e defilato come nel caso di Alberto. “Per Giacobbe il reato di ingiuria non c’è – sbotta Novaro – Franceschinelli non parla di ingiurie e il concorso sulle ingiurie non è ammissibile, perché le ingiurie non vengono pronunciate insieme”. In definitiva l’avvocato difensore dei tre chiede l’assoluzione da tutti i capi d’accusa, nel caso di sentenza di colpevolezza apporre l’art. 62 n 1 e condizionale data l’incensuratezza degli imputati.
La corte si ritira, ritorna e pronuncia la sentenza alle 16. Andrea Mura 1 anno e 7 mesi, Davide Giacobbe 2 anni e 5 mesi, Claudio Alberto 4 mesi, revocato l’obbligo di firma.
V.R. 30.05.14
Mattia: lettera dal carcere.
Sue testuali parole nella lettera che mi ha scritto dopo l’assemblea del 6/5 : ” Adesso ho capito quanto mi raccontavi. In questa Valle sta accadendo un esperimento sociale senza precedenti.”
Niente da fare , la magia della Valle avvolge chiunque la incontri sul proprio cammino, persino un tranquillo pensionato sabaudo come mio padre!
Il corteo del 10 é stato un momento decisivo , il suo messaggio ci é arrivato chiaro e forte. Nessuna persona dotata di un minimo di buon senso potrà rimanerne indifferente.
Ancora una volta il Movimento NO TAV si mostra forte, generoso, solidale e intelligente.
Comunque vada a finire, dentro di noi abbiamo già vinto.
Un grande abbraccio a tutto il Comitato.
Mattia
La polizia chiede per manifestazioni e cortei l’uso di pistole elettriche
La richiesta arriva dall’ assemblea degli iscritti a cui hannno partecipato il segretario nazionale Filippo Girella e il segretario territoriale Luca Pantanella. «L’Ugl chiede di essere al pari delle polizie europee – dicono i sindacalisti – e per questo riteniamo ormai opportuno anche cambiare le regole d’ingaggio».
In verita, durante le manifestazioni i gas vengono già utilizzati dai reparti anti sommossa sia in bomboloni che lanciati, ovvero i gas CS, utilizzati già dal 2001 in fase di sperimentazione.
IDEOLOGIE/ 1984 : LE PCN REINVENTE L’‘EURASISME’ MODERNE
KH pour PCN-Timeline / Avec PCN-SPO – Télémoustique (Bruxelles)/ 2014 05 30/
https://www.facebook.com/PCN.NCP.press.office
PCN-TIMELINE est une nouvelle série thématique d’analyses sur l’histoire du PCN (1984-2014) …
L’Eurasisme est à la mode en ces jours où il se concrétise dans un « Espace Economique Eurasiatique » autour de Moscou. Qui se pose, sur fonds de crise ukrainienne, en rival de l’Union Européenne (1).
L’Eurasisme est à la mode en ces jours où il se concrétise dans un « Espace Economique Eurasiatique » autour de Moscou. Qui se pose, sur fonds de crise ukrainienne, en rival de l’Union Européenne (1).
Mais bien peu savent que cette idéologie eurasiste, disparue sans gloire à la fin des Années 20, a été redécouverte dès 1986 à Bruxelles. Et que les fondements géopolitiques qui sont au centre de sa vision du monde ont eux aussi été intégralement défini à Bruxelles en 1980-90 par une « Ecole euro-soviétique de géopolitique » …
# LA REDECOUVERTE DE L’EURASISME EN 1984
DANS ‘CONSCIENCE EUROPEENNE’, LA REVUE DU PCN
Il y a un véritable « complot du silence » dans le monde universitaire francophone pour dissimuler le rôle avant-gardiste du PCN et de son courant idéologique, le ‘Communautarisme européen’, dans la recherche idéologique. On voit le même rideau de silence étendu sur la réinvention du « National-bolchévisme » moderne en 1983-84 par le PCN et la redécouverte de l’Eurasime (devenu parfois ensuite « Néo-Eurasisme ») par les publications doctrinales du PCN au début des Années 80 …
Luc MICHEL, président-fondateur du PCN, s’en explique dans une seconde « INTERVIEW A KORNEL SAWINSKI » (Université de Katowiz, Pologne, 2012) (2) :
« Derrière la recherche historique ou idéologique, il y a en fait des enjeux politiques évidents. Les polices politiques en sont bien conscientes, qui ont envahi le domaine universitaire. Les sectes aussi. Nos ennemis appartiennent aux deux ».
Mais il y a aussi, fort heureusement, des universitaires et des chercheurs honnêtes, qui ont brisé le mur du silence sur le rôle initiateur du PCN.
Ainsi, Jean-Marc LARBANOIS, dans son Mémoire sur le PCN, défendu à l’Université de Liège, en 2004 (3), écrit ce qui suit sur les travaux de notre revue CONSCIENCE EUROPEENNE sur le Néo-Eurasisme :
« … un sujet, à l’époque, complètement ignoré dans l’espace francophone, c’est-à-dire : l’Eurasisme. Cette idéologie va faire son grand retour en Russie, après la chute de l’URSS, dans les milieux nationalistes, nationaux-communistes, nationaux bolcheviques et traditionalistes, ainsi que dans certains cercles militaires. Voilà ce que préfigure de façon très nette les théories de Thiriart et des nationaux-bolcheviques du PCN ».
C’est en effet en 1984 que CONSCIENCE EUROPEENNE, la revue théorique du PCN, devait publier, simultanément en Français, Espagnol et Russe, la première étude moderne sur l’Eurasisme, le groupe JALONS, OUSTRIALOV, etc. (4). « Ceci pour remettre à leur place certains intellectuels littéraires parisiens qui prétendent avoir « découvert » (sic) tout ceci dans les Années 1987-92 » dit Luc MICHEL. Nous y étudions « Les débuts d’une pensée « des grands espaces » lors de l’émigration russe (1921) », évoquions Ustrialov (National-bolchévisme russe de l’émigration) et les Eurasistes, dans une longue analyse idéologique intitulée « INSUFFISANCE ET DEPASSEMENT DU CONCEPT MARXISTE-LENINISTE DE “NATIONALITE”, MARX-ENGELS-LENINE-STALINE-ORTEGA Y GASSET-THIRIART ».
# QUAND ZIOUGANOV REND HOMMAGE A THIRIART !
Autre exemple, Marco Montanari , dans son « introduction à l’édition italienne » du livre ETAT ET PUISSANCE / DHERZAVA de Gennadij Ziuganov, en 2000 :
« ZIOUGANOV a recueilli, renouvelé et développé la leçon de Jean THIRIART, qui dans les dernières années de sa vie avait travaillé à un traité de géopolitique qui devait avoir pour titre « L’Empire euro-sovietique de Vladivostok à Dublin ». Avant de mourir, en 1992, le fondateur de « Jeune Europe » a rencontré Zouganov à Moscou et avait eu avec lui de longues conversations. « Etat et Puissance » est le résultat des ces entretiens entre Zouganov et THIRIART » (5).
# THIRIART INSPIRATEUR OCCULTE DE LA NOMEMKLATURA SOVIETIQUE ?
Dès 1996, le Dr Alexander YANOV, spécialiste reconnu des mondes soviétique et post-soviétique, évoque THIRIART et ses thèses dans « THE PUZZLES OF PATRIOTIC COMMUNISM, GENNADI ZYUGANOV, THE RUSSIAN MILOSEVIC? » (6)
(PUBLICATION SERIES, Nr 12, ISCIP / Institute for the Study of Conflict, Ideology and Policy, Boston University, USA, Juin 1996).
Le Dr Alexander YANOV est un analyste politique amplement publié en Union soviétique dans les années 50 et 60, il a avec succès défendu sa thèse sur « Les Slavophiles et Constantin Leontyev » en 1970. En 1974, après que son « Histoire de l’Opposition politique en Russie » fut envoyée en Occident, « attirant l’intérêt intense du KGB, on lui a offert le choix entre l’émigration ou la prison ». Il a écrit de nombreux livres et articles, principalement : « La détente après Brejnev : les racines intérieures de la politique étrangère soviétique » (1977) ; « Le drame des années 60 soviétiques : Une réforme perdue » (1984) et « Le défi russe et l’année 2000 » (1987). L’Université de Boston disait de son œuvre en 1996 que « ces ouvrages constituent non seulement le traitement qui fait le plus autorité sur le fil « patriotique » dans la politique contemporaine russe mais une unique approche à l’étude de l’histoire russe ».
Que dit-il de THIRIART ?
Luc MICHEL précise que « Celui-ci appuie indubitablement ma thèse sur d’une part l’influence primordiale de THIRIART comme inspirateur des thèses néo-eurasistes et d’autre part sur leur diffusion par le canal de ZIOUGANOV et pas de DOUGUINE. Dont le rôle a été surestimé par Marlène LARUELLE, la spécialiste universitaire du sujet, prise d’empathie ».
YANOV affirme que THIRIART, via ses publications géopolitiques et idéologiques éditées notamment en russe par les Editions MACHIAVEL, la Maison d’édition du PCN, en 1982-1992, a directement fourni la base idéologique du courant National-patriotique du PCUS (Parti Communiste de l’Union Soviétique), puis de la Russie d’ELTSINE.
# FAUT-IL RATTACHER THIRIART ET LE PCN A L’EURASISME ?
Question ambiguë, volontairement provocatrice : faut-il rattacher THIRIART et le PCN à l’Eurasisme ?
Luc MICHEL y répond sans équivoque et avec une parfaite maîtrise du sujet :
« Ce serait mettre la locomotive après les wagons ! Je dirais donc qu’il ne faut pas le rattacher, mais il faut mettre en valeur – ce que ne font pas actuellement les auteurs, comme Marlène LARUELLE qui étudie l’Eurasisme – le rôle pivot central des idées de Jean THIRIART dans la redéfinition de l’idéologie eurasiste après 1990.
Les Eurasistes sont, à l’origine, un courant idéologique qui est né dans l’immigration russe des années 20 et qui a existé dans les années 20 et 30 (7). Les Eurasistes, à l’époque, dans la lignée de l’opposition entre Européistes et Slavophiles dans la Russie du XIXème siècle sont opposés à l’Europe. Ils opposent un monde russe eurasiatique à une Europe occidentale (…) je voudrais souligner que l’Eurasisme resurgit en Russie et dans d’autres pays européens, à partir de 1990. Il a en fait été sorti des limbes des idéologies mortes par notre courant idéologique. »
Il ajoute : « Un Mémoire universitaire, présenté en 2004 à l’Université de Liège (Belgique) par Jean-Marc LARBANOIS met cette antériorité en valeur dans le domaine de la redécouverte des Thèses « Eurasistes », qui sont l’une des caractéristiques du « National-communisme » moderne. LARBANOIS met aussi l’accent ,sans discussion aucune, sur le rôle précurseur du PCN. »
« C’est comme le souligne LARBANOIS notre collaborateur espagnol, aujourd’hui disparu, José QUADRADO COSTA qui en 1984, dans une étude intitulée INSUFFISANCE ET DEPASSEMENT DU CONCEPT MARXISTE-LENINISTE DE NATIONALITE, publiée dans un numéro spécial de notre revue CONSCIENCE EUROPEENNE (n°9, 1984), a effectivement été le premier en Europe occidentale à avoir reparlé des Eurasistes. Pas seulement des Eurasistes d’ailleurs mais aussi des milieux qui leurs sont liés, notamment le National-bolchévisme russe de l’immigration, celui d’USTRIALOV.
A partir de 1991-92, les idées de THIRIART, qui ont été diffusées en Russe et en URSS pendant toutes les années 80, émergent en Russie, notamment à l’occasion du voyage que fait THIRIART en Russie en août 1992, où il rencontre notamment ZIOUGANOV, LIGATCHEV (8), de nombreux géopoliticiens, une personnalité clé à l’époque, qui est le colonel ALKNIS qu’on va retrouver notamment plus tard à RODINA, et Alexandre DOUGUINE qui est alors peu connu et qui va se servir de la visite de Jean THIRIART comme d’un tremplin pour ses idées personnelles (9). »
# QUAND LA GEOPOLITIQUE DE THIRIART RESOUD LES CONTRADICTIONS INTERNES DE L’EURASISME
Luc MICHEL souligne encore la faiblesse d’analyse des études universitaires sur le Néo-Eurasisme :
« Ce que les commentateurs modernes de ce que l’on appelle le Néo-eurasisme en Russie n’ont pas souligné, c’est que THIRIART va en fait révolutionner le concept d’Eurasisme en résolvant la question centrale qui était celle des Eurasistes des années 30, c’est-à-dire l’opposition entre l’Europe et la Russie.
Ce que dit THIRIART, c’est que l’opposition n’a plus lieu entre l’Europe et la Russie, mais entre une grande-Europe eurasiatique de Vladivostok à Reykjavik, fusion de l’Union Européenne et de l’Union Soviétique – THIRIART parlait dans les années 80 d’empire euro-soviétique –, et l’ennemi occidental n’est plus l’Europe, mais l’Amérique. A partir de ce moment là, l’Eurasisme se redéfinit autour d’un niveau pivot qui est l’intégration eurasiatique jusqu’à l’Atlantique – ce que certains appelleront plus tard l’axe Paris-Berlin-Moscou – et en opposition aux Etats-Unis. »
Il précise que « Si on compare les théories de Jean THIRIART avec l’Eurasisme des années 20 et 30, il y a quelque points de convergence, mais qui sont liés au monde général de ce que l’on pourrait appeler la mouvance national-bolchevique, qui pour nous ne reprend pas seulement le National-bolchevisme russe de l’immigration ou allemand, mais aussi et surtout le National-bolchevisme stalinien qui est considéré par l’école universitaire américaine – celle des professeurs BRANDENBERGER et BRUDNY, bien méconnus et passés sous silence dans le monde universitaire occidental et singulièrement français – comme l’essence même du National-bolchevisme. Quels sont ces points communs ? C’est la nécessité d’un Etat puissant, la nécessité d’une économie dirigée de type socialiste, mais laissant une petite place à l’économie de marché, c’est la théorie géopolitique des grands espaces, ce sont les principes de l’espace économique fermé (10).
Mais si on met en rapport les idées de Jean THIRIART avec le Néo-eurasisme moderne, on constate que les théories de DOUGUINE mais aussi de PARADINE et d’autres ne sont qu’une copie dénaturée des théories géopolitiques esquissées par L’ECOLE EURO-SOVIETIQUE (11) dans les années 80. Tout ceci se démontre textes et publications datées à l’appui et surtout lorsque l’on replace les textes dans leur véritable chronologie de publication. »
Luc MICHEL aborde encore l’Eurasisme des Années 1920-30 et aborde des terres inconnues des néo-eurasistes russes actuels :
« On peut par contre constater d’importantes affinités entre THIRIART et ce que l’on a appelé l’EURASISME MARXISTE, la tendance dite « de Clamart » du nom d’une petite ville près de Paris où était installée leur centrale, qui est beaucoup plus proche des thèses thiriartiennes et du PCN, notamment du fait que THIRIART soit athée et matérialiste, comme je le suis moi-même, comme le sont les principaux penseurs du Communautarisme européen et que dès lors nous avons peu de sympathie pour le fatras idéologique et ésotérique qui accompagne le Néo-eurasisme de droite dans la Russie actuelle. »
# LES COURANTS NEO-EURASISTES ET LEUR VERITABLE CLIVAGE
Marlène LARUELLE oppose différents courants néo-eurasistes, qu’elle divise suivant divers clivages. Analyse non pertinente dit Luc MICHEL.
Luc MICHEL y oppose d’autres clivages : « Lorsque l’on étudie les textes de Marlène LARUELLE, puisque c’est la spécialiste, aujourd’hui, dans les milieux universitaires français de l’Eurasisme, on constate une chose : elle oppose différents courants néo-eurasistes, notamment un courant néo-eurasiste « fasciste » qui est celui de DOUGUINE, etc,
Moi je pense que le clivage n’est pas celui-là. Le clivage qui est celui de la Russie d’aujourd’hui (…) c’est entre une ligne eurasiste géopolitique réaliste, c’est celle de Jean THIRIART, où la géopolitique est un instrument de puissance au service de l’Etat, un instrument d’analyse dans les rapports internationaux et une ligne que je qualifierais d’ « Eurasisme de droite » qui est en fait celle développée principalement par DOUGUINE et qui conjugue, finalement, les thèses simples géopolitiques de THIRIART avec un fatras idéologique et ésotérique qui disqualifie ces mêmes thèses. »
Et Douguine que dit-il lui de Luc MICHEL ?
Lors d’une conférence à Paris le 30 janvier 2011, il déclare devant une assemblée consternée (où le PCN ne compte guère d’amis) :
« Je connais Luc Michel (PCN). Il a une approche trop sectaire. Idéologiquement il est irréprochable (…) C’est pourquoi j’essaye de me distancier un peu de Luc (…) Mais qu’il fasse ce qu’il fait. »
Karel HUYBRECHTS
Photos : Couverture de la revue du PCN ‘CONSCIENCE EUROPEENNE’ n° 9 (1984).
Une photo rare : A tripoli en Avril 1997, Symposium sur la Mondialisation. Rencontre à Bab El Aziza chez le Colonel Kadhafi de Luc MICHEL avec une délégation russe : de gauche à droite, A. Douguine, A. Prokhanov (Zavtra, Dyenn), Luc Michel, Ruslan Kasboutavov (président du Parlement russe en 1992, avant le putsch d’Eltsine), un ministre tchétchène.
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# NOTES ET RENVOIS :
(1) Cfr. Luc MICHEL,
http://www.eode.org/eode-think-tank-geopolitique-theses-sur-la-seconde-europe-unifiee-par-moscou/
(2) Entretien de Luc MICHEL avec Kornel SAWINSKI : JEAN THIRIART, LE P.C.N., LA GEOPOLITIQUE ET L’EURASIE, 2010, prépublication en version digitale Pdf par le Service de Presse du PCN (Bruxelles & Kishinev) en novembre 2010, accompagné d’un important appareil critique et d’annexes inédites.
Entretien réalisé dans le cadre de la préparation d’une Thèse de doctorat de Science politique soutenue devant la Faculté des Sciences Sociales de l’Université de Silésie (Katowic, Pologne).
(3) LARBANOIS Jean-Marc, L’ANTI-AMERICANISME DANS LES MOUVEMENTS DITS D’ « EXTREME-DROITE », DEPUIS L’ELECTION DE RONALD REAGAN JUSQU’A L’ELECTION DE BUSH FILS. AUTOUR DES TROIS GRANDS PILIERS : NOUVELLE DROITE, P.C.N. ET P.F.N. Université de Liège, Mémoire de Licence en Histoire, Année académique 2003-2004 ;
Un Mémoire (au titre malheureux) qui porte principalement sur les Années 1983-98 – Le PCN occupant la place majeure dans cette thèse – et la naissance du PCN en Belgique, avec une longue interview de Luc MICHEL sur 50 pages, une analyse fouillée de la presse francophone du PCN (1983-98) et de nombreux documents (in extenso : textes, manifestes, extraits de presse, interviews) ;
Critique et extraits du Mémoire in :
LA NATION EUROPEENNE – THE EUROPEAN NATION – LA NAZIONE EUROPEA, Revue doctrinale du Communautarisme européen, Publiée par le PCN et le CEPSE – Centre d’Etudes Politiques et Sociales Européennes, en collaboration avec le CEREDD et l’INSTITUT D’ETUDES « JEAN THIRIART », Bruxelles, N°, 1 (2e série), juin 2005.
A télécharger sur : http://www.pcn-ncp.com/lne/index.htm
(4) José CUADRADO COSTA, « Les débuts d’une pensée « des grands espaces » lors de l’émigration russe (1921) » (Ustrialov et les Eurasistes), in INSUFFISANCE ET DEPASSEMENT DU CONCEPT MARXISTE-LENINISTE DE “NATIONALITE”, MARX-ENGELS-LENINE-STALINE-ORTEGA Y GASSET-THIRIART, n° spécial de la revue CONSCIENCE EUROPÉENNE, Charleroi, n° 9, 1984.
Version russe : Жозе КУАДРАДО КОСТА, « Зарождение идеи “больших пространств” в кругах русской эмиграции (1921 г.) » (Устрялов и евразийское Движение), in Неполнота и устарелость марксистско-лениниской теории “национальностей”. Концепции Ортега-и-Гассета и Тириара по национальному вопросу в сравнении с таковыми Маркса, Ленина и Сталина, publié en annexe de : ЗАВТРА ЛИ ТРЕТЬЯ МИРОВАЯ ВОЙНА ? КТО УГРОЖАЕТ МИРУ ?, n° spécial en langue russe de la revue CONSCIENCE EUROPEENNE, Charleroi, n° spécial, décembre 1984.
(5) Marco MONTANARI , introduction à l’édition italienne d’ « ETAT ET PUISSANCE », in Gennadij A. ZJUGANOV, STATO E POTENZA, Edizioni all’Insegna del Veltro, 2000.
(6) Dr Alexander YANOV « THE PUZZLES OF PATRIOTIC COMMUNISM, GENNADI ZYUGANOV, THE RUSSIAN MILOSEVIC? », PUBLICATION SERIES, Nr 12, ISCIP / Institute for the Study of Conflict, Ideology and Policy, Boston University, USA, Juin 1996.
(7) Marlène LARUELLE, Observatoire des États post-soviétiques (INALCO), chercheur associé à l’Institut français d’études sur l’Asie centrale (Tachkent).
« Alexandre Dougin : esquisse d’un eurasisme d’extrême-droite en Russie post-soviétique », REVUE D’ÉTUDES COMPARATIVES EST-OUEST, CNRS, n° 3, 2001, p. 59-78 ;
« L’Empire après l’Empire : le néo-eurasisme russe », CAHIERS DU MONDE
RUSSE, Paris, EHESS, vol. 42, n° 1, janvier-mars 2001, p. 71-94 ;
« Aleksandr Dugin: A Russian Version of the European Radical Right? », OCCASIONAL PAPERS # 294, THE KENNAN INSTITUTE (a division of the Woodrow Wilson International Center for Scholars), Washington, sd;
et LA QUETE D’UNE IDENTITE IMPERIALE. LE NEO-EURASISME DANS LA RUSSIE CONTEMPORAINE, Paris, Pétra 2007.
(8) Cfr l’entretien à Moscou en août 1992 entre Egor LIGATCHEV ( ex n° 2 du PCUS) et Jean THIRIART, in « IN MEMORIAM JEAN THIRIART », Ed. MACHIAVEL , Charleroi-Bruxelles-Budapest, 1993.
(9) Luc MICHEL, « L’impact Du « Communautarisme Européen » A L’est. 1ère Partie, Du KPRF Au PCN : La Mouvance National-Communiste », LA CAUSE DES PEUPLES, Bruxelles & Paris, n° 21 – décembre 2003 ;
Article consultable sur :
http://www.pcn-ncp.com/editos/fr/ed-031200-1.htm
(10) Cfr. Luc MICHEL, « la seconde mort du commerce mondial », in Luc MICHEL et Jean THIRIART, LA GUERRE ECONOMIQUE EUROPE-USA, n° spécial de la revue CONSCIENCE EUROPÉENNE, opus cit. ;
Version russe : Люк МИШЕЛЬ, « Экономический национализм против мировой экономики » (Nationalisme économique contre économie mondiale), in ЭЛЕМЕНТЫ, opus cit. ;
Et Jean THIRIART, « Le Nationalisme Economique Européen », in Luc MICHEL et Jean THIRIART, LA GUERRE ECONOMIQUE EUROPE-USA, n° spécial de la revue CONSCIENCE EUROPÉENNE, ibid.
(11) José CUADRADO COSTA, Luc MICHEL et Jean THIRIART, TEXTES EURO-SOVIETIQUES, Ed. MACHIAVEL, 2 vol. Charleroi, 1984 ;
Version russe : Жозе КУАДРАДО КОСТА, Люк МИШЕЛЬ и Жан ТИРИАР, ЕВРО-СОВЕТСКИЕ ТЕКСТЫ, Ed. MACHIAVEL, 2 vol., Charleroi, 1984.
Ce recueil de textes fut édité en langues française, néerlandaise, espagnole, italienne, anglaise et russe.
Et : Жан ТИРИАР, « Евро-советская империя от Владивостока до Дублина », in ЗАВТРА ЛИ ТРЕТЬЯ МИРОВАЯ ВОЙНА ? КТО УГРОЖАЕТ МИРУ ?, n° spécial en langue russe de la revue CONSCIENCE EUROPÉENNE, Charleroi, n° spécial, opus cit. ;
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PCN-Timeline 1984-2014 /
Cette Année le PCN, organisation transnationale d’Opposition extra-parlementaire, fête ses 30 ans. Bientôt pour l’événement deux nouveaux sites : ‘PCN-NCP TIMELINE’ dédié à l’histoire, à l’idéologie et aux combats de notre Organisation. Et ‘PCN-NCP AGITPROP’, le nouveau site d’information du PCN …
Newsletter da “lavoce.info”
Il Punto – 30 maggio 2014
Mentre il Governo s’impegna a rafforzare i poteri dell’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, bene che nella lotta al malaffare sia impegnata in prima persona anche l’Autorità antitrust, perché la collusione negli appalti che distorce i meccanismi di mercato si accompagna spesso alla corruzione di dirigenti o amministratori pubblici. Vediamo cosa fa e cosa può fare.
Abbiamo raccolto in un Dossier le nostre prime analisi del voto del 25 maggio per il Parlamento europeo. Nei prossimi giorni verrà arricchito con nuovi interventi.La stabilità politica legata al successo di Renzi può servire a rilanciare la crescita rompendo l’abbraccio mortale fra recessione e incertezza. Ma bisogna che il Governo chiarisca cosa vuole fare.
Trasloca in Olanda il quartier generale di Exor-Fiat e la Pirelli si avvia a passare sotto il comando della finanza russa. Le grandi imprese private a guida italiana ormai si contano sulle dita di una mano.
A sei mesi dalla sua creazione, il Plafond casa non decolla. Istituito con una convenzione Cdp-Abi, dovrebbe rendere meno costosi i mutui per chi compra l’abitazione, rifornendo le banche di denaro a tasso agevolato. Vediamo perché non funziona e cosa si potrebbe fare per rilanciarlo.
La pubblica amministrazione spende per beni e servizi ogni anno più di 135 miliardi di euro. Iva inclusa. L’imposta dovrebbe rientrare interamente nelle casse dello Stato ma così non succede per varie cause. Perché allora non far versare l’Iva direttamente all’erario anziché ai fornitori?
Spargete lavoce: 5 per mille a lavoce.info
Destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157.
La lente dell’Antitrust sugli appalti *
- 30.05.14
Pierluigi SabbatiniCosa può fare l’Antitrust contro la corruzione che sembra sempre più diffusa? Intanto, da tempo ha intensificato i controlli sulla collusione negli appalti. E ha pubblicato un Vedemecum che invita le imprese a segnalare i casi sospetti. Come migliorare le informazioni sulle gare di appalto.
- Cosa dice il voto europeo
30.05.14Un Parlamento molto cambiato è uscito dal voto europeo. Populisti ed euroscettici hanno conquistato seggi come non mai. E alcune regole e prassi (come la scelta del presidente della Commissione) vengono messe in discussione.
- Quando l’incertezza peggiora la recessione
30.05.14
Giovanni Caggiano ed Efrem Castelnuovo
Quanto influiscono le variazioni del livello di incertezza sull’andamento della crescita economica? Circa un terzo dell’aumento del tasso di disoccupazione Usa negli anni della crisi potrebbe essere imputabile alla maggiore incertezza registrata nel periodo. Una lezione per l’Italia.
- Italia sempre più a corto di grandi imprese
30.05.14
Salvatore Bragantini
L’Italia ha poche grandi imprese. E due di queste stanno per diventare “straniere”. Per la crescita non bastano le vitalissime multinazionali tascabili, per avere un futuro nella competizione mondiale servono anche i grandi gruppi. Un problema di rilevanza strategica per il paese.
- Un Plafond in cerca di casa
30.05.14
Raffaele Lungarella e Francesco VellaIl Plafond casa è un fondo istituito per favorire l’accesso al credito per acquistare o ristrutturare una casa. Il bilancio dopo sei mesi evidenzia uno scarso interesse da parte delle banche. E ben pochi mutui concessi su questa base. Il problema è che mancano le risorse per abbattere i tassi.
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L’Iva? La Pa la paghi allo Stato
30.05.14
Flavio DelbonoL’Iva è una delle imposte più evase. Anche quella su forniture alla pubblica amministrazione. Se l’ente pubblico versasse direttamente l’imposta allo Stato, invece di liquidarla al fornitore assieme al valore della fornitura, si potrebbe recuperare un gettito non indifferente.
POI OGNUNO LA PENSA COME VUOLE, C’È SPAZIO PER TUTTI
Proprio per rispetto al titolo del del POST e per completezza di informazione, pubblico volentieri una risposta in replica al post precedente che riporto al termine. Personalmente ritengo che sia opportuno anzi necessario aderire al gruppo del UIPK, proprio perchè sono ammesse opinioni anche molto diverse. In ogni caso, sul NO al nucleare ritengo che non si possa transigere come sugli altri temi ambientalisti e libertari. Se pur aderendo al gruppo si possono comunque mantenere le proprie posizioni, magari contrastanti, non vedo che cosa ci sia di male, si tratterebbe solo di una adesione strategica e non politica. Pertanto se su questo tema ci sarà una consultazione on-line, voterò sì alla tesi di Beppe.
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Sempre per un minimo di chiarezza, io trovo giusto andare al di là di quanto propagandato dai media e arrivare, per quanto possibile, alla radice, alla fonte. Cosi’, proprio per non cadere nelle trappole dei media, ho cercato l’ultimo documento (Manifesto 2014) dell’UKIP. Ecco alcuni passaggi interessanti:
Visto che sappiamo bene come i media girano le frittate.PER FARE UN MINIMO DI CHIAREZZA, POI OGNUNO LA PENSA COME VUOLE, MA INFORMATI.Alberto
Lo statuto del gruppo
Il gruppo è aperto ai deputati che credono in una Europa della Libertà e della Democrazia e che riconoscono la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti umani e la democrazia parlamentare.
Il Gruppo sottoscrive il seguente programma :
1 . Libertà e cooperazione tra le persone di Stati diversi
2 . Più democrazia e il rispetto della volontà popolare
3 . Rispetto per la storia d’Europa , delle tradizioni e dei valori culturali. Popoli e nazioni d’Europa hanno il diritto di proteggere i propri confini e rafforzare i propri valori storici, tradizionali, religiose e culturali. Il Gruppo rifiuta la xenofobia, l’antisemitismo e qualsiasi altra forma di discriminazione
4 . Rispetto delle differenze e degli interessi nazionali: libertà di voto
Accettando di far propri questi principi nei suoi procedimenti, il Gruppo rispetta la libertà delle sue delegazioni e deputati di votare come meglio credono.
UKIP è contro la guerra
A differenza dei leader verdi e liberali ( ALDE ), che hanno entrambi urlato per la guerra in Libia, quando Hermann Van Rompuy ha visitato il parlamento a dicembre 2012, l’UKIP ha avuto una opposizione coerente e di principio alle guerre imperialistiche straniere e contrario alla Gran Bretagna come cagnolino della politica estera aggressiva dell’UE o degli Stati Uniti. UKIP si è opposta all’intervento militare dell’UE e del Regno Unito in Iraq, Afghanistan, Libia e Siria
UKIP è un’organizzazione democratica, con delle procedure decise dai suoi membri
Nigel Farage è il leader del partito UKIP, ma non decide la politica UKIP. Questa è una questione dei membri del partito e del Consiglio Direttivo Nazionale. UKIP è un’organizzazione democratica e non una dittatura. Nessuna forma di razzismo, sessismo o xenofobia è tollerata. Nessuno che sia mai stato membro di un partito di estrema destra può unirsi a UKIP. Questo è scritto nella costituzione del partito.
La costituzione del partito è stata modificata in modo che i membri del partito e i deputati che infrangono la legge o mettono in imbarazzo il partito possono essere espulsi. Ex eurodeputato UKIP Nikki Sinclaire è stato espulso dal UKIP dopo essere stato sorpreso nell’appropriazione indebita di denaro da parte del Parlamento europeo. La politica UKIP sugli errori dei membri è “Una volta che si trovano fuori, si sono gettati fuori“. Nigel Farage si è offerto di testimoniare in tribunale contro l’ex deputato che è stato scoperto a prendere i soldi da parte del Parlamento europeo.
E’ stato affermato nel corso della riunione dell’Ufficio di presidenza del Parlamento europeo all’inizio di quest’anno che le accuse formulate contro il signor Farage dal deputato liberal democratico MacMillan Scott sono state vagliate e nulla di male è emerso nei confronti del signor Farage.
Farage ha lavorato come broker al London Metal Exchange, non è mai stato un banchiere e non ha nulla a che fare con le banche o servizi finanziari.
Vedi biografia sul sito della BBC
Farage non ha mai sostenuto offerte di libero scambio UE e ha detto pubblicamente che non sosterrà l’affare TTIP. Farage ha attaccato le grandi banche, le grandi imprese e i grandi burocrati che come lui afferma dominano l’UE .
Il 15 gennaio 2014, nel Parlamento di Strasburgo, Farage ha detto: “Siamo dominati da grandi imprese, grandi banche e sotto forma di Barroso, da grandi burocrati. E in realtà è su questo che si giocheranno queste elezioni europee: sarà una battaglia tra le democrazie nazionali contro la burocrazia europea.“
UKIP si oppone alla dominazione tedesca e al controllo della Troika
Farage ha difeso il diritto dei paesi di proteggere i loro poveri dagli effetti disastrosi della UE, della Commissione Europea, FMI, BCE (la Troika). Egli si oppone al federalismo dell’UE, più correttamente chiamato centralizzazione. Farage è contro la dominazione tedesca dell’Europa attraverso il suo potere politico ed economico. Il 1 febbraio 2012 ha dichiarato a Strasburgo che:
“Cameron sostiene attivamente questo patto spregevole, questo piano per distruggere e umiliare gli Stati nazionali che non sopravvivono alla visione germanica di come le economie dovrebbero funzionare. Ora, devo dire che ho pensato che le proposte del fine settimana uscite dal del Ministero delle Finanze tedesco suggerissero che un commissario europeo e il suo staff occupassero un grande edificio ad Atene per prendere le redini del paese. Nessuno può negare oggi che la Grecia è poco più che una colonia. E questo è tutto un terribile errore enorme. La Grecia non è una società controllata. La Grecia è una nazione con un’anima, una nazione con orgoglio, con la storia. Hanno inventato la democrazia! Stanno soffrendo, hanno la disoccupazione giovanile del 50% causata dal signor Van Rompuy.“
Politica energetica UKIP
UKIP si oppone alla politica energetica dell’UE perché sovvenziona turbine eoliche inefficienti e assurdamente costose. Si ritiene che la politica energetica dell’Unione europea stia spingendo al rialzo i prezzi, provocando povertà di combustibile per i poveri e guidando l’industria di Europa e verso la Cina e l’India dove la manodopera e l’energia sono a buon mercato. Ha una politica di sostegno per il carbone, il gas di scisto, l’energia nucleare e delle maree.
L’appartenenza al gruppo EFD consente al MoVimento 5 Stelle di perseguire una propria politica distinta per l’energia
UKIP sostiene la democrazia diretta e si oppone all’Euro
UKIP ha sempre difeso la democrazia locale e nazionale. E’ un appassionato sostenitore dei referendum locali e nazionali. Si oppone alle imponenti leggi comunitarie e alle politiche economiche sulle popolazioni che non danno il loro consenso per tali politiche. E’ fortemente contrario alla centralizzazione della UE e al controllo della Troika. Si ritiene che il progetto euro abbia generato povertà e disoccupazione per milioni di persone nel sud Europa e debba per ciò essere combattuto.
Nigel Farage a Strasburgo il 15 febbraio 2012 disse: “Beh Commissario, hai scelto l’uomo giusto. Puppet Papademos è al suo posto ad Atene. Ha detto: “La violenza e la distruzione non hanno posto in un paese democratico” Quale paese democratico? Non è neanche un primo ministro democraticamente eletto. E ‘stato nominato da voi. La Grecia non è gestita attraverso la democrazia, è gestita da una Troika. Tre funzionari stranieri che volano in aeroporto di Atene e raccontano ai Greci quello che possono e non possono fare. La violenza e la distruzione che si è vista è causata proprio perché le persone sono state espropriate dei diritti democratici. Che altro si può fare? E devo dire: se fossi un cittadino greco sarei stato là fuori durante le proteste! Sarei là fuori cercando di abbattere questa mostruosità.“
Ufficio stampa di Nigel Farage
La Francia ha un buco di bilancio di 14 miliardi
Visto che sappiamo bene come i media girano le frittate. PER FARE UN MINIMO DI CHIAREZZA, POI OGNUNO LA PENSA COME VUOLE, MA INFORMATI.
Lo statuto del gruppo
Il gruppo è aperto ai deputati che credono in una Europa della Libertà e della Democrazia e che riconoscono la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti umani e la democrazia parlamentare.
Il Gruppo sottoscrive il seguente programma :
1 . Libertà e cooperazione tra le persone di Stati diversi
2 . Più democrazia e il rispetto della volontà popolare
3 . Rispetto per la storia d’Europa , delle tradizioni e dei valori culturali. Popoli e nazioni d’Europa hanno il diritto di proteggere i propri confini e rafforzare i propri valori storici, tradizionali, religiose e culturali. Il Gruppo rifiuta la xenofobia, l’antisemitismo e qualsiasi altra forma di discriminazione
4 . Rispetto delle differenze e degli interessi nazionali: libertà di voto
Accettando di far propri questi principi nei suoi procedimenti, il Gruppo rispetta la libertà delle sue delegazioni e deputati di votare come meglio credono.
UKIP è contro la guerra
A differenza dei leader verdi e liberali ( ALDE ), che hanno entrambi urlato per la guerra in Libia, quando Hermann Van Rompuy ha visitato il parlamento a dicembre 2012, l’UKIP ha avuto una opposizione coerente e di principio alle guerre imperialistiche straniere e contrario alla Gran Bretagna come cagnolino della politica estera aggressiva dell’UE o degli Stati Uniti. UKIP si è opposta all’intervento militare dell’UE e del Regno Unito in Iraq, Afghanistan, Libia e Siria
UKIP è un’organizzazione democratica, con delle procedure decise dai suoi membri
Nigel Farage è il leader del partito UKIP, ma non decide la politica UKIP. Questa è una questione dei membri del partito e del Consiglio Direttivo Nazionale. UKIP è un’organizzazione democratica e non una dittatura. Nessuna forma di razzismo, sessismo o xenofobia è tollerata. Nessuno che sia mai stato membro di un partito di estrema destra può unirsi a UKIP. Questo è scritto nella costituzione del partito.
La costituzione del partito è stata modificata in modo che i membri del partito e i deputati che infrangono la legge o mettono in imbarazzo il partito possono essere espulsi. Ex eurodeputato UKIP Nikki Sinclaire è stato espulso dal UKIP dopo essere stato sorpreso nell’appropriazione indebita di denaro da parte del Parlamento europeo. La politica UKIP sugli errori dei membri è “Una volta che si trovano fuori, si sono gettati fuori“. Nigel Farage si è offerto di testimoniare in tribunale contro l’ex deputato che è stato scoperto a prendere i soldi da parte del Parlamento europeo.
E’ stato affermato nel corso della riunione dell’Ufficio di presidenza del Parlamento europeo all’inizio di quest’anno che le accuse formulate contro il signor Farage dal deputato liberal democratico MacMillan Scott sono state vagliate e nulla di male è emerso nei confronti del signor Farage.
Farage ha lavorato come broker al London Metal Exchange, non è mai stato un banchiere e non ha nulla a che fare con le banche o servizi finanziari.
Vedi biografia sul sito della BBC
Farage non ha mai sostenuto offerte di libero scambio UE e ha detto pubblicamente che non sosterrà l’affare TTIP. Farage ha attaccato le grandi banche, le grandi imprese e i grandi burocrati che come lui afferma dominano l’UE .
Il 15 gennaio 2014, nel Parlamento di Strasburgo, Farage ha detto: “Siamo dominati da grandi imprese, grandi banche e sotto forma di Barroso, da grandi burocrati. E in realtà è su questo che si giocheranno queste elezioni europee: sarà una battaglia tra le democrazie nazionali contro la burocrazia europea.“
UKIP si oppone alla dominazione tedesca e al controllo della Troika
Farage ha difeso il diritto dei paesi di proteggere i loro poveri dagli effetti disastrosi della UE, della Commissione Europea, FMI, BCE (la Troika). Egli si oppone al federalismo dell’UE, più correttamente chiamato centralizzazione. Farage è contro la dominazione tedesca dell’Europa attraverso il suo potere politico ed economico. Il 1 febbraio 2012 ha dichiarato a Strasburgo che:
“Cameron sostiene attivamente questo patto spregevole, questo piano per distruggere e umiliare gli Stati nazionali che non sopravvivono alla visione germanica di come le economie dovrebbero funzionare. Ora, devo dire che ho pensato che le proposte del fine settimana uscite dal del Ministero delle Finanze tedesco suggerissero che un commissario europeo e il suo staff occupassero un grande edificio ad Atene per prendere le redini del paese. Nessuno può negare oggi che la Grecia è poco più che una colonia. E questo è tutto un terribile errore enorme. La Grecia non è una società controllata. La Grecia è una nazione con un’anima, una nazione con orgoglio, con la storia. Hanno inventato la democrazia! Stanno soffrendo, hanno la disoccupazione giovanile del 50% causata dal signor Van Rompuy.“
Politica energetica UKIP
UKIP si oppone alla politica energetica dell’UE perché sovvenziona turbine eoliche inefficienti e assurdamente costose. Si ritiene che la politica energetica dell’Unione europea stia spingendo al rialzo i prezzi, provocando povertà di combustibile per i poveri e guidando l’industria di Europa e verso la Cina e l’India dove la manodopera e l’energia sono a buon mercato. Ha una politica di sostegno per il carbone, il gas di scisto, l’energia nucleare e delle maree.
L’appartenenza al gruppo EFD consente al MoVimento 5 Stelle di perseguire una propria politica distinta per l’energia
UKIP sostiene la democrazia diretta e si oppone all’Euro
UKIP ha sempre difeso la democrazia locale e nazionale. E’ un appassionato sostenitore dei referendum locali e nazionali. Si oppone alle imponenti leggi comunitarie e alle politiche economiche sulle popolazioni che non danno il loro consenso per tali politiche. E’ fortemente contrario alla centralizzazione della UE e al controllo della Troika. Si ritiene che il progetto euro abbia generato povertà e disoccupazione per milioni di persone nel sud Europa e debba per ciò essere combattuto.
Nigel Farage a Strasburgo il 15 febbraio 2012 disse: “Beh Commissario, hai scelto l’uomo giusto. Puppet Papademos è al suo posto ad Atene. Ha detto: “La violenza e la distruzione non hanno posto in un paese democratico” Quale paese democratico? Non è neanche un primo ministro democraticamente eletto. E ‘stato nominato da voi. La Grecia non è gestita attraverso la democrazia, è gestita da una Troika. Tre funzionari stranieri che volano in aeroporto di Atene e raccontano ai Greci quello che possono e non possono fare. La violenza e la distruzione che si è vista è causata proprio perché le persone sono state espropriate dei diritti democratici. Che altro si può fare? E devo dire: se fossi un cittadino greco sarei stato là fuori durante le proteste! Sarei là fuori cercando di abbattere questa mostruosità.“
Ufficio stampa di Nigel Farage