Tav, barriere intorno a Palagiustizia

http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2014/05/07/tav-barriere-intorno-a-palagiustizia_cda62d87-e516-4eea-b80c-6202e8db69a0.html

Si valuta posizionamento di grosse barriere intorno a edificio

(ANSA) – TORINO, 7 MAG – Misure straordinarie di protezione al Palagiustizia di Torino in vista della manifestazione dei No Tav di sabato. Si valuta il posizionamento di “betafence”, barriere formate da un pesante basamento in cemento armato sormontato da una grata molto alta, per evitare tentativi di intrusione. Il corteo è convocato per protestare contro le accuse di terrorismo mosse dalla Procura a 4 attivisti. Le betafence sono i dispositivi che circondano il cantiere del Tav a Chiomonte.

Tav Torino-Lione? Bisogna pensarci prima che sia troppo tardi!

Il comitato No Tav di Sant’Ambrogio promuove una serata informativa sui rischi connessi con il trasporto e con lo stoccaggio del materiale amiantifero ed uranifero che verrebbe collocato nelle vicine cave di Sant’Ambrogio e di Caprie. L’immagine mostra la destinazione delle fibre di amianto inalate e/o ingerite. Il risultato, solo in Italia, vale piu’ di 5000 morti all’anno per mesotelioma pleurico e per altre patologie extra-toraciche.

Interverrà il Prof. Giancarlo UGAZIO (esperto di patologie ambientali e già docente di patologia generale presso la Facoltà di Medicina di Torino 1976 – 2007).

Parteciperà il Sig. Michele MICHELINO Presidente del Comitato di Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio, di Sesto San Giovanni (MI).

VENERDI’ 9 MAGGIO ORE 21 NELLA SALA CONSILIARE – PIAZZA 25 APRILECONFERENZA PUBBLICA SULLA SALUTE DELLA CITTADINANZA

Comitato No Tav e vigilanza cave S.Ambrogio

Sergio Chiamparino e i No Tav

Paperone e Gastone nella piscina dei dollari. Pioggia di benefici contanti promessi da Chiamparino, con l’eco di Ferrentino.

di Valsusa Report
feudali

La cornice una cascina, merli di recinzione, cancelli di ferro battuto, l’interno lasticato delle tipiche lose di montagna. Chiudendo gli occhi si possono ancora immaginare le carrozze con i colori sgargianti, i cavalieri corazzati di scorta e il feudatario con dama e corte che entra osannato e invidiato.

Siamo a Villarfocchiardo, è la giornata del candidato governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino arriva dal cantiere della Maddalena di Chiomonte, si va al buffet. Fuori la questura di Torino con i reparti antisommossa aspettano i No Tav che disertano la giornata – “Che se la cantino e suonino da soli” dirà a Susa, in serata, Alberto Perino all’assemblea popolare che lancia la manifestazione del 10 maggio a Torino per i quattro attivisti accusati di terrorismo.

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Il candidato viene in Val di Susa coadiuvato dal Sindaco di S.Antonino, Antonio Ferrentino, anche lui inserito nel listino della lista Chiamparino, come dirà lui stesso: “L’ho voluto perché volevo una persona che si intenda del Tav e conosca bene il territorio. A lui il compito di creare un movimento Sì Tav”. Moltissime attorno le bandiere No Tav che sventolano. è chiaro che il luogo non è loro favorevole. Una provocazione.

Il programma prevede uno sviluppo soprattutto per la Val di Susa nel settore turistico, anche grazie al surplus dei conti delle ex olimpiadi di Torino 2006, circa 130 mln di euro a cui se ne aggiungeranno altri per arrivare a 200 mln spendibili anche in Val di Susa. Per adesso si inizia dal portale internet. Insomma l’annuncio è dei più promettenti, soldi e ancora soldi, l’importante è essere con le persone giuste.

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Un’altra novità lanciata dal Ferrentino regionale è l’apertura a Susa di un’agenzia per il lavoro, modello Adeco, di P.Iva francese. Una sicura leccornia per i disoccupati italiani.

Sembra quindi di capire che la campagna elettorale di Chiamparino si basi sui contanti elargiti a piene mani e le provocazioni ai No Tav, che però questa volta, ormai scaltri, non hanno raccolto.

Ora sì, ad occhi chiusi si rivede la scena iniziale.

V.R.06.05.14

ONU, Ban Ki-moon senza ritegno: pretende di dare ordini sulle elezioni in Siria

mercoledì, 7, maggio, 2014
Le elezioni in Siria, in cui il presidente in carica Bashar al Assad si candiderà per ottenere un nuovo mandato, “sono incompatibili con la lettera e lo spirito del Comunicato di Ginevra“, che chiedeva prima di tutto la formazione di un nuovo esecutivo ad interim che abbia pieni poteri. Lo ha sottolineato il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, in un’intervista alla Stampa.
Le elezioni, ha detto Ban rispondendo a una domanda sulla possibilità di trovare una via di uscita diplomatica alla crisi in Siria, “sono incompatibili con la lettera e lo spirito del Comunicato di Ginevra, che come prima cosa chiede la formazione di un governo di transizione con pieni poteri. Bisogna tornare al dialogo, e faremo tutto il possibile per convocare Ginevra 3?. tmnews
http://www.imolaoggi.it/2014/05/07/onu-ban-ki-moon-senza-ritegno-pretende-di-dare-ordini-sulle-elezioni-in-siria/

Nuova estrema protesta dei malati di Sla: “Senza assistenza ci lasceremo morire”

mercoledì, 7, maggio, 2014
“Ci lasceremo morire, ci autorottameremo”. Nuova, estrema forma di protesta da parte dei malati di Sla e altre gravi patologie. Il Comitato 16 Novembre, guidato da Salvatore Usala, tornerà a Roma mercoledì 7 maggio, per una manifestazione davanti al Ministero dell’Economia, in via XX Settembre. “Faremo lo sciopero della fame e della sete totale – conferma Usala – 43 malati gravi, con tracheostomia, faranno lo sciopero da casa a partire dal giorno 6 maggio”.
sla
Una protesta ad alto rischio per persone affette da malattie gravi, che è costata la vita lo scorso ottobre a Raffaele Pennacchio, medico di 55 anni affetto da Sla, morto dopo un duro presidio proprio a Roma. Come tutti gli aderenti al Comitato, anche lui si batteva per il rispetto della dignità dei malati, chiedendo la possibilità di assistenza domiciliata. Proprio una gigantografia di Pennacchio accompagnata dalla scritta “Non c’era tempo, non c’è tempo” e tanti cartelli, con la scritta “assistenza domiciliare indiretta, meno strutture residenziali sanitarie” accompagnano la protesta.
Spiega ancora Usala:”Considerata l’assenza di risposte positive alle diverse richieste rivolte dal Comitato 16 Novembre al Governo di avviare un tavolo interministeriale sul piano nazionale per la non autosufficienza, promesso a fine 2013 insieme all’aumento del fondo nazionale per la non autosufficienza, abbiamo deciso di scendere di nuovo in piazza per difendere i diritti fondamentali delle persone con disabilità grave e gravissime”.
http://www.imolaoggi.it/2014/05/07/nuova-estrema-protesta-dei-malati-di-sla-ci-lasceremo-morire/

PD E M5S SALVANO LE ‘PALLE’ AI PEDOFILI

non sapevo nemmeno della giornata contro la pedofilia. Contro la violenza sulle donne vengono fatte iniziative a partire da settimane prima, nonché campagne per disegni di legge appositi ora legge (anche se discrimina in violenza sulle donne commessa da fidanzati/mariti che a parità di reato sono considerati per legge più gravi rispetto allo stesso reato commesso da estranei)

Devo dedurre che in Italia i minori non siano soggetti da proteggere ma anzi, carne da macello per pedofili. D’altronde c’è chi dice che la pedofilia p un altro modo di vivere la sessualità.

MAGGIO 6, 2014

ROMA – La Lega Nord ha fatto votare in aula la castrazione chimica dei pedofili, ma non è passata, per il voto contrario dei deputati di Pd e Movimento 5 Stelle hanno votato.
 
Marco Rondini della Lega: “Oggi è inoltre andata in scena l’ennesima dimostrazione di schizofrenia da parte del governo, che si sostanzia nell’impegno assunto per celebrare la giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia Da un lato, infatti, in omaggio alla spending review, si chiudono i presidi territoriali della polizia postale, e dall’altra, per fronteggiare fenomeni aberranti come la pedofilia, si annuncia l’impegno di destinare nuove risorse per cancellare i tagli previsti da quella spending review che lo stesso governo sta adottando”.
 
Val la pena ricordare – ha detto Rondini – che in molti Paesi occidentali lo strumento della castrazione chimica è stato adottato da diversi anni per combattere la pedofilia (parliamo di Paesi come Usa, Canada, Svezia, Danimarca, Gran Bretagna, Germania, Spagna e Francia)”.

ELEZIONI EUROPEE 2014 – Un voto per STOP VIVISECTION

  • L’Iniziativa dei Cittadini Europei (Ice) è lo strumento di partecipazione diretta dei cittadini all’attività legislativa dell’UE. Grazie a tale strumento la firma di non meno .di un milione di cittadini può indicare all’UE un percorso legislativo da seguire, legalmente vincolante
  • 1.340.000 cittadini europei hanno sottoscritto la Ice STOP VIVISECTION per ottenere – dal basso – un percorso di completo abbandono della sperimentazione su animali a favore di modelli di ricerca scientifica avanzati e affidabili.
  • La sperimentazione su animali si basa sul grave errore scientifico di considerare predittivi per l’uomo i test effettuati su altre specie; essa è di conseguenza un metodo inaffidabile per la tutela della nostra salute e per quella dell’ambiente, al quale la nostra salute è strettamente collegata.
  • La sperimentazione su animali rappresenta una pratica crudele che riguarda in Europa decine di milioni di animali ogni anno, in contrasto con l’art. 13 del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea, secondo il quale gli animali sono esseri senzienti e come tali vanno tutelati.
  • Il Parlamento Europeo e la Commissione Europea che si insedieranno dopo le prossime elezioni saranno obbligati ad organizzare un’audizione pubblica per ascoltare le ragioni e le proposte di STOP VIVISECTION. A seguito di ciò la Commissione Europea fornirà una risposta ufficiale, spiegando quali atti intende compiere per dare seguito alle istanze di oltre un milione di cittadini.
  • La nuova composizione del Parlamento Europeo, e di conseguenza della Commissione Europea, sarà l’elemento determinante per il destino di STOP VIVISECTION e della ricerca scientifica libera dagli errori della sperimentazione animale. Anche su questo fondamentale fronte della salute umana e del benessere animale si giocherà la credibilità delle Istituzioni europee, chiamate ad un estremo tentativo di ricucire un rapporto con i cittadini e le loro istanze.
  • Negli USA, dietro indicazione della National Academy of Sciences, è stata avviata una svolta radicale nella ricerca biomedica e tossicologica, finalizzata al superamento della sperimentazione animale, a favore di tecnologie alternative specifiche per l’uomo. Ingenti finanziamenti sono ormai da 7 anni al servizio di questo programma rivoluzionario (si veda ToxCast 21).
  • Nell’UE nulla di tutto ciò. La direttiva 2010/63/UE difende e nei fatti incoraggia l’inaffidabile modello animale, non rendendo obbligatori neppure i test senza animali già convalidati. In quanto al Regolamento REACH, adottato nel 2007 per valutare la tossicità di 30.000 sostanze chimiche che minacciano l’ambiente e la salute, la sua attuazione evidenzia oggi enormi falle: nonostante REACH inviti ad usare, ovunque disponibili, i metodi senza animali, di fatto ciò, per inerzia o incapacità, non avviene. L’uso esclusivo e massiccio di test su animali fa di REACH una rischiosa, costosissima farsa.
  • Per questo chiediamo a tutti i candidati al Parlamento Europeo di dichiarare il loro impegno a sostenere STOP VIVISECTION e ad intraprendere a livello europeo il percorso di abbandono completo della sperimentazione animale.
Per sottoscrivere l’impegno è sufficiente inviare una mail a stopvivisection@stopvivisection.eu, indicando nome, cognome, nazione, circoscrizione e lista di appartenenza.
 
Tutti i nomi dei candidati che sottoscriveranno tale impegno verranno pubblicati sulla pagina ufficiale del sito www.stopvivisection.eu. Le adesioni verranno comunicate attraverso tutti i canali e rappresenteranno una chiara indicazione di voto per i tanti cittadini che desiderano porre fine al danno recato dalla sperimentazione animale e all’ostacolo che essa pone al progresso scientifico, nonchè etico, altrove in atto.
 
Per i cittadini promotori della Ice STOP VIVISECTION:
 
EQUIVITA
Comitato Scientifico
Via Sebastiano Conca,11
00197 ROMA
tel: 0632110421 cell: 3358444949

DOMICILIARI A MANIACO CHE STUPRÒ DUE DONNE: PERCHÉ HA ‘CHIESTO SCUSA’

mica era il marito o fidanzato. La legge sul femminicidio dice che la violenza sulle donne è grave solo se effettuata da parte di costoro

MAGGIO 6, 2014 REDAZIONE
BOLOGNA  – Cesarin Robert Tivadar, maniaco romeno di 26 anni arrestato a fine gennaio in Danimarca per due tentati stupri commessi l’11 gennaio a Bologna, è ora agli arresti domiciliari e dotato di braccialetto elettronico a Bologna, nella casa di sua madre.
Il maniaco, interrogato dal procuratore aggiunto Valter Giovannini e dal Pm Laura Sola, aveva ammesso le due aggressioni sessuali, e chiesto scusa alle vittime per i danni “fisici ed emotivi” e alla città di Bologna “per l’allarme creato”. Ma pensa, che bravo bambino, ha chiesto scusa.
Avete voglia a firmare stupide convenzioni di Istanbul, le donne si difendono tenendo gli stupratori in galera, non con le boldrinate e i convegni.

Quanto al ‘braccialetto’, non funzionano. Recentemente negli Usa, uno stupratore con braccialetto ha stuprato di nuovo.
http://voxnews.info/2014/05/06/domiciliari-a-maniaco-che-stupro-due-donne-perche-ha-chiesto-scusa/

Primo Maggio con la BlackRock di G.C.

nel nostro paese governa Genny ‘a carogna…chi saranno mai Renzi e Mckinsey?

Pubblicato il 01 Maggio 2014

“Penso che probabilmente il maggior cambiamento cui stiamo assistendo è la crescita dell’impatto della politica sul mondo degli affari. Si tratta di un cambiamento progressivo che non è mai stato così grande. Possiamo testimoniare che oggi in Cina, in Europa, negli Stati Uniti è in atto un braccio di ferro fra il mondo degli affari, che è in cerca di messaggi forti e di leadership forti, e un po’ più di coerenza da parte dei governi, rispetto a quello che i governi realisticamente possono offrire. Il ciclo di vita dei politici è davvero troppo breve. L’insicurezza sui politici, rispetto alla loro carriera, ha avuto un impatto molto serio. I governi non stanno agendo abbastanza prontamente”(1).
Non sappiamo se Matteo Renzi conosceva queste significative parole del fondatore, presidente e amministratore delegato di BlackRock, Larry Fink, quando lo ha incontrato a cena due giorni fa, al margine del Global Leadership Summit del maggiore fondo di investimento del mondo, di cui ci siamo spesso occupati sulle colonne di clarissa.it, indicandolo come uno dei punti di riferimento globali fra i masters of the universe, la classe dirigente della finanza mondiale che regge le sorti reali del pianeta.
Larry Fink, quindi, nella sua illuminante intervista rilasciata nel settembre 2012 alla McKinsey&Company, invocava una politica potremmo dire “di lunga durata”, una politica di leader forti, in grado di corrispondere alle aspettative di stabilità del mondo degli affari.
Abbastanza singolare visione per un fondo di investimenti che ha raggiunto i 4.300 dollari di capitali investiti (rispetto ai 3.648 di solo tre anni fa), che è presente in 30 Paesi del mondo, i cui asset rappresentano più di due volte l’intero prodotto interno lordo italiano (1.910 miliardi di dollari) e superano anche quello tedesco (3.255), ai dati 2013, e sono oltre dieci volte la capitalizzazione della borsa italiana (438 miliardi di euro).
Per quanto paia strano, questa è solo la punta di un iceberg finanziario, perché quei 4.300 miliardi di dollari di capitali permettono di governarne almeno altri 10.000, attraverso la consulenza e la gestione di pacchetti azionari di controllo: fra questi soldi vi sono anche, non dimentichiamolo, 1.000 miliardi di dollari di fondi pensione, ad esempio, di milioni di cittadini americani.
Infatti a rivolgersi a BlackRock nel bel mezzo della crisi del 2008 non furono solo banchieri privati come la J.P. Morgan Chase o Morgan Stanley, ma la stessa Federal Reserve Bank di New York, per finanziare l’acquisto da 30 miliardi di dollari da parte di J.P. Morgan del gruppo Bear Stearns, o per il fallimento da 180 miliardi di AIG, o il salvataggio da 45 miliardi di Citigroup, e per quelli dei fondi assicurativi pubblici Fannie Mae e Freddie Mac, per 112 miliardi.
“Fu infatti BlackRock a gestire i 130 miliardi di dollari di “capitali tossici” che il governo degli Stati Uniti prese in carico come parte della vendita di Bear Stearns e del salvataggio di AIG; BlackRock controlla i bilanci di Fannie Mae e di Freddie Mac, che insieme assommano a circa 5.000 miliardi di dollari, e fornisce quotidianamente alla Federal Reserve di New York le analisi di rischio sui 1.200 miliardi di dollari di mortgage-backed securities [titoli assicurativi sui mutui] che la Fed ha acquistato nel tentativo di far ripartire il mercato immobiliare nazionale”(2).
Un gigante della finanza globale che detiene quote di peso crescente anche nel sistema bancario e industriale italiano, ed è per questo che per la prima volta tiene il suo summit annuale a Milano, per la prima volta nel continente europeo. BlackRock detiene infatti oggi il 6,5% Banco Popolare (dal 3,5 nel 2011); 5,246 Unicredit (dal 3,8); 5,005 Intesa Sanpaolo (dal 3); 5 Azimut; 5 Prysmian; 4,95 Atlantia (dal 2,2); 4,9 Ubi (dal 3); 4,9 Telecom (dal 2,8); 4,03 Fiat Undustrial (dal 2,7); 3,2 Monte dei Paschi di Siena; il 3 di Enel; 2,84 Generali (dal 2); 2,01 Mediaset. Per non parlare della sua presenza, ad esempio, nel capitale delle principali aziende tedesche come Adidas, Allianz, Basf, Deutsche Bank, Merck, HeidelbergCement.
Sono dunque i giganteschi detentori di capitali speculativi come BlackRock le forze finanziarie internazionalizzate che chiedono alle democrazie occidentali, ma anche ai paesi del capitalismo di Stato come la Cina, politiche più stabili, durevoli ed autoritarie. Sono queste in definitiva la forze portanti del sistema internazionale globale che spiegano il fatto che in Italia si siano già succeduti, in meno di tre anni, tre governi nessuno dei quali era diretta espressione della volontà popolare democraticamente espressa, per cui non può sorprendere il beneplacito che pare il Ceo di BlackRock abbia voluto concedere al primo ministro italiano Matteo Renzi, che è il più recente di questi primi ministri non elettivi.
Non a caso, del resto, negli Stati Uniti BlackRock porta anche con sé la fama di essere il “governo ombra” dell’economia del paese nordamericano, e questo ha suscitato serie perplessità sulle modalità con cui il ha potuto operare in regime di non concorrenza sui mercati finanziari, anche grazie alle personali entrature di Fink. “Il fatto che BlackRock abbia ottenuto contratti importanti senza alcun tipo di gara di appalto, con procedure avvolte nel segreto, ha suscitato opposizione al Congresso Usa e ha sollevato la questione dei rapporti che da lungo tempo legano Fink ai più alti livelli del governo, come con i segretari al Tesoro Henry Paulson e Tim Geithner”.
Potremmo quindi leggere in modo completamente diverso le parole del capo di BlackRock e trovare in esse e nell’operato di questa grande multinazionale della speculazione finanziaria la conferma del fatto che il male che affligge le democrazie occidentali risiede nella capacità della finanza internazionale di condizionare la vita economica dei Paesi. In ultima analisi il male delle nostre economie è la prevalenza del potere del denaro sulla dignità del lavoro.
Un punto davvero essenziale, se ancora celebriamo il Primo Maggio.
 
 
1) Leading in the 21st century: an Interview with Larry Fink, McKinsey&Company, settembre 2012.
2) Larry Fink’s $12 Trillion Shadow, Vanity Fair, aprile 2010.
http://www.clarissa.it/editoriale_n1922/Primo-Maggio-con-la-BlackRock