Tagli alla sicurezza. Torino? Tutto a posto

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Azzerata la polizia postale e informatica in tutta il Piemonte. Saltano la sottosezione di Polizia ferroviaria a Orbassano, l’ufficio interregionale della 1a zona di Polizia di frontiera di Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta.

Posted on 21 marzo 2014

di Valsusa Report

Walter Gorrieri, segretario piemontese del Sap, Sindacato autonomo di Polizia dichiara che sta per entrare in vigore un decreto emanato dal governo Letta uscente. Prevede la chiusura di oltre 250 presidi di Polizia in tutta Italia, 16 solo in Piemonte.

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Parole al vento quelle del neo-segretario nazionale Gianni Tonelli che pochi giorni fa si rivolgeva così al ministro Alfano: “Siccome non siamo degli sprovveduti in materia di sicurezza. Alfano dovrebbe ascoltarci ed esaminare i nostri interventi, così come le interpellanze parlamentari che stanno fioccando a proposito del piano di revisione dei presidi delle forze dell’ordine. Il problema va affrontato e non fuggito”.

In soldoni, verrebbe azzerata la polizia postale e informatica in tutta la regione piemontese, con l’esclusione di Torino. Molti posti Polfer sono a rischio chiusura. Il danno maggiore arriva per le indagini legate ai numerosi reati commessi tramite internet. Saltano la sottosezione di Polizia ferroviaria a Orbassano, l’ufficio interregionale della 1a zona di Polizia di frontiera del Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta e la squadra di Polizia a cavallo, quindi la caserma nel parco del Valentino che ha all’attivo decine di interventi contro la microcriminalità. Il declassamento della sottosezione di Polizia ferroviaria di Porta Susa, che diventa un posto di Polizia, da affiancare alla sezione di Polizia ferroviaria di Torino e il posto di Polizia di Stura. Da un esercito di 90 mila uomini a 20 mila unità in meno, distribuiti in nove brigate. Meno uomini, meno ufficiali, più tecnologia.

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Verranno ridotti i reggimenti di combattimento, snellite le catene di comando, cancellate le duplicazioni. Sparirà il reparto elicotteri di Venaria dell’Aviazione Leggera dell’Esercito, chiuderà la direzione di medicina legale militare in Torino.

L’intoccabile, oggi sembra, sempre più toccabile. La crisi arriva dappertutto. Facciamo i conti, senza la Polfer i primi a pagarne il prezzo sono i pendolari e le donne, ed è di oggi la notizia che sui tram di Torino, una banda di ragazzi era dedita allo scippo dei telefonini, che strappavano di mano ai passeggeri all’apertura delle porte. Cosa che diventerebbe prassi quotidiana.

Continua il Segretario: “Non possiamo tollerarlo, anche come Polizia abbiamo già un sotto organico del venti per cento e un età media di 49 anni a causa delle mancate assunzioni”.

Già in altro articolo avevamo evidenziato come i tagli e la mancanza di risorse mettano in ginocchio chi denuncia la malavita, i testimoni di giustizia (clicca qui): semplici cittadini che non si sono piegati o non hanno girato la faccia dall’altra parte, oggi saranno sempre di meno a svantaggio del lecito e civile impegno nel combattere la delinquenza.

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Insomma un settore, la giustizia, che inizia a scricchiolare sotto la spending review, facile diventa il paragone con le lotte sociali all’interno delle fabbriche dove pareggiando il padrone ai governi, si potrebbe dire che inutile diventa la famosa ruffianatura. Quando non ce n’è, non ce n’è per nessuno, e in quel settore non ci sono nemmeno gli ammortizzatori sociali. Come chiameremo questa nuova piaga sociale. Esodati?, emarginati?, disoccupati?, o continueremo a chiamarli servitori dello stato?

VR (20/03/14)

Tagli alla sicurezza. Torino? Tutto a postoultima modifica: 2014-03-22T13:30:14+01:00da davi-luciano
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