Persone assasinate dallo stato servo alla troika . sono le vittime che non esistono del giorno 15 e 16 e chissà qu ante altre

Perseguitato dalla gang di usurai si uccide gettandosi nel Tevere
L’agente di commercio era finito nelle mani degli strozzini per un prestito di 15mila euro, cifra lievitata quasi del doppio in pochi mesi, arrivando a 27 mila euro. In una lettera le ragioni della disperazione
di MAURO FAVALE
A luglio aveva chiesto un prestito di poco più di 15 mila euro, convinto di poterlo restituire in fretta. In pochi mesi, invece, quella cifra è lievitata quasi del doppio, arrivando a 27 mila euro. Troppi per un agente di commercio che aveva perso il lavoro. Per questo F. S., sabato notte, ha preparato tutto e ha deciso di andarsene, lanciandosi nel vuoto in pieno centro a Roma. Dal ponte Principe Amedeo di Savoia, all’altezza del Lungotevere in Sassia, è precipitato sull’asfalto della pista ciclabile.

È morto sul colpo. Chi lo ha sentito parlare da solo, a voce alta a quell’ora di notte, camminando nei pressi dell’ospedale Santo Spirito, non è riuscito a capire con chi ce l’avesse. “Frasi sconnesse”, riportano in modo asettico i verbali dei carabinieri. Sono intervenuti poco dopo, chiamati da quell’unico testimone che ha visto l’uomo lanciarsi nel vuoto.

In tasca gli hanno trovato un biglietto e alcuni assegni. Un modo esplicito per “firmare” il suo gesto, far capire a tutti che era quello il motivo che lo aveva portato fin lì. Un prestito a usura che non è riuscito a saldare e che lo ha spinto a togliersi la vita. Nel biglietto, l’uomo ha spiegato le difficoltà economiche in cui viveva, separato dalla compagna, senza più lavoro e costretto a tornare ad abitare con i genitori. Ma, soprattutto, ha sottolineato quel prestito di 15 mila e 300 euro chiesto all’inizio dell’estate e cresciuto a ritmi insostenibili fino a 27 mila euro.

A partire da quel biglietto, a piazzale Clodio hanno aperto un fascicolo di indagine. In Procura vogliono cercare di ricostruire quel passaggio di denaro, risalire a chi ha offerto quel prestito a tassi così alti, fin troppo anche per gli “standard” dei giri d’usura romana. A casa dell’uomo, invece, gli investigatori hanno recuperato un’altra lettera lasciata dall’agente di commercio ai genitori e alla ex compagna. Due fogli di carta per spiegare ai propri cari il suo gesto e per sottolineare anche il dolore per la separazione con la donna che, molto probabilmente, ha influito sullo stato d’animo dell’uomo, descritto come “depresso”. Un concorso di cause che, sabato notte, lo hanno condotto sul Lungotevere, nel pieno centro di Roma.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/10/15/news/perseguitato_dalla_gang_di_usurai_si_uccide_gettandosi_nel_tevere-68604816/

VICENZA CRISI AGENTE IMMOBILIARE SI IMPICCA AD UNA GIOSTRA DEL PARCO
Ancora un suicidio per la crisi. Dopo il caso dell’artigiano veneziano di ieri e i due di sabato, un agente immobiliare di 52 anni, è stato trovato morto questa mattina in un parco di Vicenza, nei pressi di una scuola materna. L’uomo si è impiccato a una giostra per bambini nel parco di via Adenauer. A segnalare la presenza del cadavere al 113 alcuni genitori che stavano accompagnando i figli a scuola. All’origine del gesto pare ci fossero problemi economici, anche se sul posto non sono stati trovati biglietti o altri elementi che possano essere utili a spiegare le possibili ragioni del gesto. Sono in corso indagini e le forze dell’ordine sono intervenute affinché gli alunni venissero spostati dalle aule che potevano permettere la vista della scena del suicidio. E’ invece stato salvato dalla figlia 15enne un imprenditore di Calolziocorte (Lecco) che, disperato per i debiti e per le cartelle esattoriali ha tentato di impiccarsi in giardino. Fortunatamente la ragazza ha visto il padre nel momento in cui si stava per impiccare e lo ha tenuto sollevato fino all’arrivo della madre.
Ancora un suicidio per la crisi. Dopo il caso dell’artigiano veneziano di ieri e i due di sabato, un agente immobiliare di 52 anni, è stato trovato morto questa mattina in un parco di Vicenza, nei pressi di una scuola materna. L’uomo si è impiccato a una giostra per bambini nel parco di via Adenauer. A segnalare la presenza del cadavere al 113 alcuni genitori che stavano accompagnando i figli a scuola. All’origine del gesto pare ci fossero problemi economici, anche se sul posto non sono stati trovati biglietti o altri elementi che possano essere utili a spiegare le possibili ragioni del gesto. Sono in corso indagini e le forze dell’ordine sono intervenute affinché gli alunni venissero spostati dalle aule che potevano permettere la vista della scena del suicidio. E’ invece stato salvato dalla figlia 15enne un imprenditore di Calolziocorte (Lecco) che, disperato per i debiti e per le cartelle esattoriali ha tentato di impiccarsi in giardino. Fortunatamente la ragazza ha visto il padre nel momento in cui si stava per impiccare e lo ha tenuto sollevato fino all’arrivo della madre. L’uomo è ricoverato in condizioni gravi ma non critiche all’ospedale di Lecco.
http://www.corsera.it/notizia.php?id=7586


Problemi economici, titolare agenzia autopratiche si impicca
Un’altra tragedia della crisi a Salzano: Patrizia Lazzarini, 54 anni, si uccide in bagno. Per giustificare il gesto ha lasciato quattro lettere

SALZANO. Difficoltà economiche sì, ma forse anche qualcos’altro che nella sua vita non andava come sperava. Così ieri mattina Patrizia Lazzarini, 53 anni, residente a Salzano e titolare dell’agenzia di pratiche automobilistiche Dauli2 di Spinea, ha deciso di farla finita, impiccandosi nel bagno del suo appartamento in via Cesare Battisti. Su quanto successo, pare ci siano pochi dubbi per i carabinieri, che hanno trovato anche quattro lettere da dare alla figlia, alla sorella Lina, a un amico e a un sacerdote. Quest’ultimo, poi, dovrebbe leggerla domenica prossima durante la messa.
Dalle prime indagini sembra che la donna avesse importanti problemi economici, con tre mutui da pagare, per la casa, l’impresa e l’auto. Ma non è escluso che ci possano essere stati anche altri motivi a indurla a compiere questo gesto: saranno gli accertamenti aggiuntivi e probabilmente la lettura delle lettere a stabilirlo. A lanciare l’allarme sono stati alcuni commercianti della zona di via Roma a Spinea dove Lazzarini aveva l’attività. Non vedendola arrivare, ieri mattina, e vedendo la porta d’ingresso rimasta chiusa più del dovuto, si erano insospettititi e avevano pensato di avvertire la sorella, che ha un’attività analoga a Dolo.
Nel giro di pochi minuti, i carabinieri sono andati nella sua casa in pieno centro a Salzano e attorno alle 10 l’hanno trovata impiccata. A nulla è valso l’intervento dei medici: il decesso sarebbe riconducibile alle prime ore del mattino. Subito la notizia ha fatto il giro di Spinea, dove Lazzarini ha abitato per molti anni proprio sopra la Dauli2, prima di prendere un appartamento in via Battisti a Salzano. I militari dell’Arma hanno rinvenuto anche le quattro lettere.
Nessuno si aspettava un simile epilogo; che la crisi morda è un fatto noto e pure la professionista si lamentava dell’eccessiva burocrazia e delle lungaggini dello Stato, oltre alle spese da sostenere. Ma da qui a pensare di volersi togliere la vita, tra chi la conosceva non lo aveva mai dato a vedere, neanche alle persone a lei più vicine. Anzi, sembra che nei giorni scorsi avesse partecipato anche a dei corsi di aggiornamento, come il suo lavoro richiedeva, e avesse chiacchierato con gli amici e colleghi come nulla fosse. Ieri mattina, però, qualcosa deve essere scattato in lei e si è lasciata morire nel suo bagno. Negli scritti trovati dai carabinieri la 53enne spiegava chi avvertire e il modo in cui voleva fosse celebrato il funerale. Un’azione lucida, dunque, e ora quelle frasi saranno oggetto di indagine.
Tra i vicini di casa a Salzano, c’è incredulità per quando successo. «La vedevo di tanto in tanto» rivela una donna «e quando ci incrociavamo, ci salutavamo. Nulla più. Questa notizia mi ha sconvolta, davvero non pensavo che potesse avere una situazione tale da compiere questo gesto». Anche un’altra donna non sa spiegare il gesto della signora Lazzarini. «Credo partisse presto per rientrare a tarda ora» aggiunge «perché la vedevo poco». C’è chi al mattino aveva visto arrivare l’ambulanza e i carabinieri in via Battisti e si era insospettito che potesse essere accaduto qualcosa di grave. «Poco prima delle 10» racconta un uomo «ho visto i militari e i medici salire nel condominio della signora. Poi abbiamo saputo del suicidio. La conoscevo di vista, perché qui a Salzano ci stava davvero poco».
Non è ancora stata decisa la data dei funerali ma non è escluso che possano svolgersi nella chiesa di Santa Bertilla a Spinea, Comune a cui era molto legata e dove aveva molte delle sue amicizie. Ma intanto nel Miranese si registra un’altra vittima per le difficoltà economiche o l’ansia di non riuscire a far fronte agli impegni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
16 ottobre 2013
http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2013/10/15/news/oberata-dai-debiti-titolare-agenzia-autopratiche-si-impicca-1.7929412

oltre alla prima donna suicida di cui si è occupato il corriere ieri (secondo il corriere ovviamente è la prima donna suicida)


Persone assasinate dallo stato servo alla troika . sono le vittime che non esistono del giorno 15 e 16 e chissà qu ante altreultima modifica: 2013-10-17T15:02:37+02:00da davi-luciano
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