Campane a morto per l`Italia

di: u.g.
Il “giorno storico” – così conclamato da Enrico Letta – ha sancito la permanenza al potere di un governo inutile, privo di obiettivi (se non quello di scaldare le poltrone per la passerella del semestre di presidenza italiana dell’Ue), incapace di alcunché se non di fare da stuoino alle banche e agli speculatori internazionali e di benedire la svendita di altri pezzi d’Italia agli stranieri. Ora Telecom eAlitalia, presto Finmeccanica e quel che resta di Eni.
Con l’evidente sconfitta di Berlusconi, inoltre, si allontanano le uniche soluzioni serie per uscire dalla crisi: voto anticipato, emergere di opposizioni contro l’Europa dell’euro e delle banche, possibile esecutivo che rimetta realmente il lavoro al primo punto dei lavori per ricostruire la Nazione.
Invece avremo assurde “riforme costituzionali” di cui non si vede alcuna urgenza (la legge generale della Repubblica già viene bellamente non osservata dalle stesse istituzioni di regime), e misure-palliative che aggraveranno la malattia mortale in cui i Signori del denaro e i loro camerieri di maggioranza e di governo  hanno forzato il BelPaese.
Assisteremo inoltre – o tempora, o mores – alla ricostituzione del disciolto partito democristiano. Con il popolo d’Italia votato a morire in servitù.
Altro che “giorno storico”. E’ un annuncio funebre.
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Campane a morto per l`Italiaultima modifica: 2013-10-07T09:18:05+02:00da davi-luciano
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