Cosa c’è dietro al TAV, attorno cui ruotano grande finanza e malavita internazionale, se il PD per due porticc ioli turistici …

26 settembre 2013 alle ore 15.38

 Come faceva la canzone di Venditti ? … In questo mondo di ladri…

La storiaccia:

http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2013/09/24/news/marinara-un-porto-d-interessi-privati-1.7800648

Come è nata ?

I tombolari e i salsicciari del PD, da bravi cambusieri, ma altrettanto fanno anche i comandanti ed i vice comandanti delle navi provinciali e regionali, ubbidiscono a quello che dicono i loro superiori  e ne imitano anche i comportamenti.

Saputo che D’Alema  aveva  venduto il suo Yacht, i capetti della CMR,  e amici im/Prenditori, in Cooncordia tra loro, hanno deciso di vendere il “loro” patrimonio investito nei porti e porticcioli vari.

Non si sa come e a che prezzo lo Yacht fosse stato comprato da D’Alema, ma di certo nella vendita  ne avrà ricavato il massimo di plusvalenza;  gli ufficiali di bordo della Cooncordia CMR invece hanno Svenduto le loro quote azionarie, societarie e immobiliari, ma senza rimetterci nulla (anzi …) visto che non erano “loro”, ma erano proprietà dell’equipaggio e dei malcapitati investitori-sottoscrittori.

E’ così che un patrimonio stimato a bilancio in 516.346,20 euro, è stato S-venduto a 12.000 (dodicimila) euro..

Forse ci sarà una conferenza stampa degli Schettino del PD, legati all’affondamento dalla COONCORDATA CMR di Filo Rosso (Ravenna – Ferrara); tra loro non dovrebbero mancare :

Roberto Montanari, Consigliere regionale, che da indiscrezioni trapelate dalle registrazioni effettuate durante i numerosi  viaggi da Argenta a Bologna e viceversa, agosto 2012 ( rimborsati dalla regione perché fatti , come dichiarato a Striscia –o le Iene?-  al fine di seguire i danni (ma quali???) causati ad Argenta dal  terremoto: 

http://www.corriere.it/politica/12_ottobre_03/note-spese-44-mila-euro_4bfbb42c-0d1e-11e2-93be-2a3b0933ba70.shtml ), pare abbia già deciso di sostenere una chiara linea difensiva : lui non sa nulla, al momento dei guai aveva già raggiunto la terraferma e che tutte la manovre sono  state fatte … a sua insaputa;

 Alfredo Sandri, già segretario provinciale Pci, poi Consigliere Regionale, poi Assessore Regionale, poi parlamentare  e ora titolare della  società privata Marina Menage (che ha dimostrato subito un buon menage con le Coop di partito e con la cosa-azienda pubblica

 http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2013/02/01/news/ancora-insoluto-il-puzzle-cmr-sorgeva-1.6458309),… se dirà tutto quello che sa, per la flotta PD saràcome uno Tsunami;

Vidmer Mercatali, già della partita quando era ancora Sindaco di Ravenna, poi come sponsor parlamentare, ovviamente nell’interesse dell’Italia, del Turismo, della cooperazione, della democrazia e dei diritti civili (leggete un po’ questo

 www.fotoaeree.com/wp-content/uploads/…/201105050045_cmr.doc  e questo http://www.ilgiornale.it/news/dietro-ai-porti-cooperativa-lombra-mega-svendita.html );

Lauro Capisani , già Sindaco di Voghiera, vicepresidente della Coop CMR e Presidente di una strana SRL , divenuta la boa delle manovre finanziarie legate ai porti e in cui troviamo come Amministratore Delegato  Bruno Caravita, che era Presidente della Coop  CMR, …Tremonti e la sua finanza creativa non fano un baffo alla scuola naval/finanziaria dei miglioristi del PCI

(http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/24/ravenna-m5s-marinara-porto-di-interessi-privati-al-servizio-delle-cooperative/722248/ );

Tiziano Tagliani, attuale Sindaco di Ferrara, pupillo di Franceschini e anche lui della flotta PD, ma uscito dall’Accademia Navale Santa ‘Margherita’ dove Andreotti & Cristofori insegnavano a come evitare gli scogli  e le secche. Non pare fosse in cabina di comando durante le operazioni nel porto ravennate, ma si dice che sappia molte cose contenute nelle pagine del diario di bordo … che ora sono sparite.

 (http://www.ravenna24ore.it/news/ravenna/0036374-marinara-tagliani-ritiene-corretta-e-congrua-sua-attivita-sindaco).

Per farsi aiutare nella Conferenza Stampa, i loro curatori d’immagine  pare abbiano pensato ad invitare anche Vasco Errani, Governatore della Flotta PD Emilia-Romagna, ma che questi, pur essendo ravennate abbia glissato dicendo di non saperne nulla e che il mare si è avvicinato a Ravenna … a sua insaputa .

I Bookmaker  danno alla pari le scommesse sul rinvio sine die della Conferenza Stampa, e 1 a 10.000 il suo svolgimento, mentre è sparito dalla circolazione il consigliere di circoscrizione che aveva proposto un dibattito su questi  alla Festa  Provinciale Demon Cratica…

Chi toglierà dalle secche la COONCORDATA CMR?

Chi salverà i suoi comandanti ?

Chi pagherà politicamente, finanziariamente e giuridicamente ?

Sembrava che un Consorte del PD scendesse in campo con un amico ungherese esperto in “affondamenti economici e salvataggi finanziari”, ma non se ne sa più nulla … pare proprio che tutte le speranze siano riposte in qualche magistrato amico, alloggiato in uno  dei due tribunali, ai quali è però giunto questo materiale

https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&ved=0CDoQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.fotoaeree.com%2Fwp-content%2Fuploads%2F2011%2F05%2F201105050045_cmr.doc&ei=YBlEUuODI4Op7AbBsIDADQ&usg=AFQjCNH4nQHaMgIG2jrY0doFfAODLQaeUA&sig2=gqJml8frx5Ybji0Ma2A3vg&bvm=bv.53217764,d.ZGU)

e non è ancor detto che se la sentano di condannare qualche pesce piccolo, magari uno ultra ottantenne…

Nella bacheca della darsena di Porto Reno di Casalborsetti, tra Comacchio e Ravenna (inaugurata nel 2007 dall’allora ministro Bersani e dal governatore Errani) è stato affisso il presente avviso:  “AAA. Cercasi timoniere, astenersi non indonesiani” . Nessuno sa come finirà, mentre in casa PD si affidano al motto ch epare sia stato coniato da Franceschini: Ai posteriori  l’ardua sentenza…

 FERNANDO ROSSI SU FB

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M5S: ultima linea di resistenza “moderata”?

27 settembre 2013

Fonte: http://www.italiaincrisi.it/2013/09/25/ruocco-m5s-chi-ci-comanda-ci-impone-una-suicida-resistenza-ad-oltranza-nellarea-delleuro/

Ruocco (M5S) : “Chi ci comanda ci impone una suicida resistenza ad oltranza nell’area dell’Euro

 Posted on September 25, 2013 by Felice Marra

A volte la storia di un popolo si ripete.

In questo momento l’Italia è in balia di una classe imprenditoriale e politica asservita ai poteri extra nazionali.

Poco meno di cento anni fa, il 24 ottobre 1917, l’Esercito Italiano comandato da generali inetti e incompetenti, subì una delle più gravi disfatte della sua storia, Caporetto.

La Caporetto di oggi è Telecom, venduta a ‘Loro insaputa’’ di Barnabé e Letta.

A Caporetto, Cadorna, un generale incapace come e quanto ora Letta, diede un ordine suicida, resistere ad ogni costo all’avanzare del nemico.

Ma avvenne un miracolo, i fanti italiani in massa, disubbidendo ad un ordine insensato, si ritirarono spontaneamente fino al Piave dove fu possibile riformare unalinea di difesa e poi di attacco e di riscossa sul nemico germanico, fino allo sfondamento di Vittorio Veneto.

Ora come allora chi ci comanda ci impone una suicida resistenza ad oltranza nell’area dell’Euro.

Gli italiani devono decidere con un referendum se rimanere in tale sistema.

Il M5S è la nuova Linea del Piave, da cui resistere, riorganizzare il tessuto sociale e ripartire per uno sviluppo sostenibile e solidale.

Nessuno rimarrà indietro.

Portavoce M5S Camera

Fonte: http://www.beppegrillo.it/2013/09/non_morire_per_maastricht.html

 NON morire per Maastricht

 Dobbiamo attenderci dal nostro governo, guidato da Enrico Letta, una ferma posizione in Europa a difesa del nostro paese? No. Letta, come del resto Monti, sono al servizio della moneta unica. Uno degli ultimi libri di Enrico Letta era intitolato Morire per Maastricht. Oggi morire per Maastricht significa rispettare quella gabbia d’acciaio che ci è stata imposta con il meccanismo europeo di stabilità (il cosiddetto Fondo Salva-Stati) e il patto di bilancio europeo (il cosiddetto Fiscal Compact). Con il primo dalle nostre casse sono già usciti 40 miliardi di Euro, una somma che in fase di recessione e con chiare difficoltà a rilanciare l’economia equivale ad uno strangolamento; con il secondo ci impegniamo a riportare il rapporto debito/pil entro il 60% nell’arco di un ventennio. Tutto ciò implica, in una fase di crisi come l’attuale, l’impossibilità di rilanciare l’economia.

Ci vorrebbe un governo capace di sbattere in Europa i pugni sul tavolo e di minacciare l’uscita dall’Euro nel caso in cui venisse negata la possibilità di ridiscutere da cima a fondo questi trattati che ci sono stati imposti da poteri stranieri e che prima Monti e ora Letta si sono incaricati di eseguire.

Per questo però è necessario restituire al popolo, al più presto, la possibilità di esprimersi in libere elezioni. Se il MoVimento 5 Stelle dovesse vincerle, andremo in Europa per rinegoziare tutto e da una posizione di forza, dal momento che l’Italia avrà la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea . Il popolo italiano, come quello greco, spagnolo, portoghese, non può morire per l’Euro.Non vogliamo morire per l’Euro.” Paolo Becchi

Magistratura e rimborso della terapia Di Bella: dimostrata efficacia in migliaia di casi

Magistratura e rimborso della terapia Di Bella: dimostrata efficacia in migliaia di casi
27 settembre 2013 | Autore Redazione
Fonte: http://elzeviro.net/2013/09/26/magistratura-concede-il-rimborso-della-terapia-di-bella-dimostrata-efficacia-in-migliaia-di-casi/

PUBMED (il sito medico scientifico più autorevole del mondo) pubblica 785 lavori scientifici che attestano i risultati del metodo Di Bella e oltre 28.000 (ventottomila) articoli che attestano le proprietà della somatostatina nel trattamento del cancro.

L’unico ministero della “salute” del mondo a non riconoscere l’efficacia del metodo Di Bella è quello italiano, ma per fortuna abbiamo validi magistrati che stanno analizzando caso per caso migliaia di documentazioni scientifiche che provano i benefici e che impongono al sistema sanitario nazionale di sostenere le spese della terapia Di Bella.

In questo modo, oltre che ottenere grandissimi risultati terapeutici, si ottiene un notevolissimo risparmio per le casse dello stato, dato che una terapia Di Bella per 12 mesi può costare al massimo 25.000 euro, mentre due cicli di chemioterapia possono costare dai 50.000 ai 200.000 euro!

ATTACCO MEDIATICO CONTRO IL MOVIMENTO NO TAV: TROPPE STRANE COINCIDENZE

http://www.marcoscibona.it/home/?p=204

E’ strano che da un carcere dove dovrebbero essere detenuti in massima sicurezza, venga fatto uscire e venga utilizzato come “pezzo forte”  del più grande attacco mediatico sinora attuato nei i confronti del Movimento No Tav, un comunicato di sedicenti brigatisti rossi che ha la pretesa di indicare al Movimento No Tav la via da seguire. E’ paradossale e sospetto che chi ha provato ad attuare una velleitaria ed elitaria forma di ribellione violenta totalmente fallita voglia dare indicazioni al Movimento No Tav che è il Movimento popolare che unendo ed amalgamando tutte le più diverse componenti della società ed utilizzando tutta la gamma delle opzioni nonviolente, non solo resiste ma sta mettendo in forte difficoltà da oltre 23 anni le lobbies politico/mafiose che vogliono compiere la più grande rapina ai danni delle finanze pubbliche mai avvenuta nel nostro Paese.

E’ strano che lo sconsiderato attacco mediatico al Movimento No Tav abbia fatto totalmente scomparire dall’attenzione dei cittadini la realtà che esso denuncia da 23 anni ovvero che il progetto TAV in Italia ( e non solo la Torino Lione) è il bancomat dei partiti e delle lobbies politico/mafiose, stiamo parlando della clamorosa inchiesta sul TAV a Firenze che ha visto incarcerata l’ex presidente della Regione Umbria passata dalla politica agli affari e diventata A.D. di Italferr società che è la seconda “stazione appaltante” italiana per volume di affari.

E’ strano che questo attacco avvenga proprio nella settimana in cui il M5S ed il Movimento No Tav hanno reso pubblico il fatto che se venisse ratificato il Trattato italo/francese del 2012 attualmente in fase di esame in Parlamento, si aprirebbero le porte del futuro cantiere del tunnel di base (valore almeno 10 miliardi di euro) alla Mafia alla ‘N drangheta ed alla Camorra, e che questa iniziativa pare abbia riscosso l’interesse di alcune Procure impegnate contro la criminalità organizzata. Infatti è previsto che la legge che regolerà l’affidamento – anche nella parte italiana della tratta internazionale- degli appalti e di tutti i lavori da parte del nuovo promotore pubblico (cioè la società che avrà l’incarico di realizzare il tunnel di base e non LTF che ormai ha finito il suo compito con la redazione del progetto definitivo) saranno regolati dalla legge francese, in Francia non esiste il codice antimafia ed i relativi controlli da esercitare sulle imprese impegnate nei lavori e quindi di fatto l’Italia, la Francia e l’Europa faranno arricchire con almeno 10 miliardi di euro la criminalità organizzata, alla faccia di tutti i protocolli antimafia sbandierati in questa settimana.

E ’infine  strano che questo attacco avvenga proprio mentre sta emergendo in tutta la sua enormità lo scandalo subalpino dello Csea ( Consorzio per la formazione professionale partecipato dal Comune di Torino) ovvero nell’ennesima vicenda di spreco e furto di denaro pubblico, con il coinvolgimento anche di alcune figure di primo piano della lobby favorevole alla Torino-Lione, come evidenzia La Stampa del 22/9.

In questi giorni si è insediato il nuovo Prefetto di Torino che, a quanto risulta dai giornali, si è occupata a fondo delle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle grandi opere. Siamo sicuri che anche a Lei non sarà sfuggito il fatto che la ratifica del trattato italo/francese consegnerà nelle mani della criminalità organizzata la più grande opera mai concepita in Italia ed aspettiamo di vedere come si comporterà in tal senso. Speriamo che il Prefetto saprà anche dare la sua interpretazione ai cittadini del perché sulla televisione di Stato  vengono presentati come imprenditori “martiri dei No Tav” persone che già in un articolo de La Stampa del 16/11/2005 – relativo a fatti in cui era coinvolta la loro ditta ed a cui LTF affiderà nel 2011 lavori a trattativa privata per milioni di euro –  venivano definiti “ più colletti bianchi dei padri” relativamente all’affiliazione alla ‘ndrangheta della loro ditta; inoltre essi erano citati – insieme ad altri imprenditori “martiri dei No Tav” che tanto piacciono a LTF ed ai media e che nel frattempo sono stati condannati per bancarotta fraudolenta- nel rapporto dei CC alla base dell’inchiesta sulla ‘ndrangheta in Piemonte “Minotauro” per le loro frequentazioni con i capi delle ‘Ndrine piemontesi.

In conclusione riteniamo lo scandaloso attacco al Movimento No Tav una edizione moderna della ben nota “Strategia della tensione” che ha interessato il nostro Paese in particolare negli anni ’60 e ’70, e crediamo sia una fortuna per tutti che siamo nel 2013 e non più nel 1970, perché altrimenti al posto degli ignobili attacchi che stiamo subendo dai media e dalle lobbies politico/mafiose  sarebbe di sicuro esploso un misterioso ordigno che avrebbe fatto vittime innocenti e di cui si sarebbe da subito individuato il responsabile: il Movimento No Tav.

Marco Scibona

Cittadino al Senato della Repubblica – Movimento 5 Stelle

LIVRE Je hais les pédagogues

TRANS-EUROPA MEDIAS / LIVRE / JE HAIS LES PÉDAGOGUES : L’ECOLE POURRA-T-ELLE ÉVITER UNE NOUVELLE GUERRE DE RELIGION ?

 Pascal Bouchard

Editeur : Fabert

 Agence TEM/ Trans-Europa Médias

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 no tav,generale russo venaus,susa,chiomonte,torino-lione,chianocco,davi luciano

Une réflexion sur l’Education en France …

L’école peut-elle éviter une nouvelle « guerre de religion » ?

Le processus de refondation provoque des bouleversements profonds, que le corps enseignant avait, pour partie, anticipés, et dont la nécessité est, plus ou moins, admise.

 Il est pourtant profondément divisé, depuis 30 ans au moins, entre réformistes et partisans de la tradition, entre ” pédagogues ” et ” Républicains “. L’opposition est très artificielle. Le camp des pédagogues n’existe pas. Quant aux ” Républicains “, leurs textes, même ceux de leurs meilleurs représentants, sont mal renseignés et mal argumentés. Ils ont pourtant trouvé hier, des oreilles attentives parmi les enseignants, et plus généralement, parmi les intellectuels.

 Comment une ligne de fracture fictive finit-elle par structurer les débats ?

De quoi ces textes sont-ils révélateurs ?

Pourquoi une telle réception alors que leur faiblesse est manifeste ?

À quelles conceptions ontologiques de la relation de l’individu au savoir et à l’autorité, renvoient-ils ?

Que nous disent-ils de la nature profonde de la relation pédagogique et de sa fragilité ?

Et surtout, cette opposition, pour l’instant sourde, peut-elle demain embraser notre système scolaire, dresser les uns contre les autres, et bloquer toute évolution ?

 C’est à ces questions que, sans prendre de gants, cet essai répond.

Le style est direct, personnel, et n’épargne personne, ni les pédagogues, ni leurs adversaires.

 L’auteur :

 Agrégé, docteur ès lettres (sciences de l’éducation), Pascal Bouchard, qui a été enseignant, producteur à France-Culture, co-fondateur d’une agence de presse spécialisée dans les questions d’éducation, anime le site d’information ToutEduc.

 Il a publié une quinzaine d’ouvrages sur le système éducatif et la situation morale des enseignants, sur l’enseignement de l’écriture, de la grammaire et de l’orthographe, sur le Pays de Caux, ainsi que des textes littéraires

 Editeur : Fabert

Date de parution : 22 août 2013

Genre : Essai

ISBN : 978-2-84922-257-7

 TEM / 25 sept. 2013 /

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MERCATO TRANSATLANTICO: Gli incontri segreti USA-UE con le Multinazionali

La Commissione Europea si prepara per i negoziati commerciali UE-USA: 119 incontri con i lobbisti industriali

 

In risposta a una richiesta di accesso a documenti da parte della Corporate Europe Observatory, la Commissione Europea ha pubblicato un elenco delle 130 “riunioni dei soggetti interessati” sui negoziati commerciali tra l’UE e gli USA. Almeno 119 di questi incontri sono avvenuti con le grandi aziende e le loro lobby.

 Questo significa che oltre il 93% delle riunioni della Commissione con le parti interessate durante l’allestimento dei negoziati è avvenuto con la grande industria. L’elenco rivela che, oltre alle sedute di dialogo con la società civile riportati sul sito web della DG Trade, esiste un mondo parallelo di incontri più segreti a porte chiuse con moltissime grandi lobby industriali. E questi non vengono divulgati online.

I negoziati per l’accordo di “libero scambio” tra l’UE e gli Stati Uniti (Partenariato per gli Investimenti e il Commercio Transatlantico– TTIP) sono iniziati nel luglio di quest’anno tra grandi controversie e preoccupazioni dell’opinione pubblica sull’impatto che un tale accordo potrebbe avere sulle normative ambientali, alimentari o la protezione dei dati e altri ambiti.

 

La Commissione Europea, che rappresenta l’UE nei negoziati, ha reagito con un’offensiva propagandistica che comprende una pagina web di domande e risposte piena di affermazioni ingannevoli sui colloqui TTIP e una squadra “@ EU_TTIP_team” che controbatte i messaggi di critica su twitter. A metà luglio, la Commissione ha fatto una grande pubblicità al dialogo con la società civile organizzato a Bruxelles nell’ambito dei colloqui TTIP, postando decine di tweet sull’evento, decantando l’ “interessante dibattito” su temi come “l’ambiente, la trasparenza, lo sviluppo” con “così tante domande da parte delle ONG […] più di quante non ve ne fossero state da parte dell’industria”.

 L’evento occupa anche un ruolo di primo piano sul sito web del Dipartimento del Commercio della Commissione (DG Trade), nella sezione “Dialoghi”, in cui la Commissione afferma che aspira a “una politica commerciale trasparente e responsabile fondata sulle consultazioni con tutte le parti della società civile europea”. Ma ciò che viene divulgato nel sito è solo una piccolissima parte degli incontri che la DG Trade ha con i “soggetti interessati”.

 Nel mese di aprile, il Corporate Europe Observatory ha presentato una richiesta di accesso ai documenti al fine di ottenere una panoramica dei contatti della Commissione con l’industria nel contesto dei preparativi per i negoziati commerciali tra l’UE e gli USA. La prima risposta della Commissione è stata quella di chiederci di “restringere l’ambito” della richiesta, perchè “coinvolge un gran numero di documenti“. Tre mesi più tardi è arrivato il primo risultato: un elenco di 130 “incontri con le parti interessate” che si sono svolti tra gennaio 2012 e aprile 2013 [1]. Poche settimane dopo, a questa lista sono stati aggiunti altri cinque incontri. La DG Trade ci ha informato che i verbali e gli altri resoconti di queste 135 riunioni – così come la corrispondenza tra la DG Trade e le lobbies dell’industria – sarebbero stati resi pubblici in seguito, sebbene “non possano ancora rimandare a una data specifica”.

 Un’inquietante inclinazione all’industria

 Dei 135 eventi nella lista, otto sono i discorsi tenuti dai funzionari della Commissione nelle diverse occasioni. Delle rimanenti 127 riunioni – svolte a porte chiuse e contestualmente ai forum ufficiali di consultazione della Commissione – esiste solo una manciata di incontri con i sindacati e le ONG; mentre, almeno 119 sono stati le riunioni con le grandi aziende e le loro lobby. Questo significa che il 93% delle riunioni della Commissione con le soggetti interessati nel corso dell’allestimento dei negoziati di libero scambio UE-USA sono stati incontri con le grandi compagnie!

 Gli ospiti più frequenti alla DG Trade erano Business Europe e la lobby dell’industria automobilistica ACEA (ognuno nove riunioni), la Camera di Commercio degli USA, Digital Europe, il Forum Europeo dei Servizi e il Transatlantic Business Council (già noto come il Transatlantic Business Dialogue – TABD). Ci sono stati anche numerosi incontri con le lobbies dell’industria delle armi, delle banche, delle società di tecnologia medicale, dell’industria alimentare, farmaceutica e chimica.

  L’elenco degli incontri rivela che, oltre alle riunioni per il dialogo con la società civile riportate sul sito web della DG Trade, c’è un mondo parallelo fatto di un grandissimo numero di incontri segreti e a porte chiuse con i grandi lobbisti aziendali. E questi non vengono resi noti in internet. Queste riunioni, per giunta, riguardavano i preparativi dei negoziati commerciali dell’UE, e invece la consultazione ufficiale della società civile è stata solamente un incontro informativo tenutosi dopo l’inizio dei colloqui. La retorica della Commissione sulla trasparenza e sulla consultazione con l’industria e le ONG basata sull’imparzialità è ingannevole e offre un’impronta completamente sbagliata dei rapporti tra la DG Trade con le parti interessate.

  E’ ora che la Commissione Europea adotti una politica di trasparenza lobbistica pro-attiva, pubblicando un elenco di tutte le riunioni con i lobbisti sul proprio sito web. Questo sarebbe un passo fondamentale per garantire il diritto dei cittadini nel sapere chi influenza le politiche dell’UE. Si risparmierebbero anche molto tempo ed energia per gruppi di controllo, giornalisti e altri che devono far ricorso a richieste di accesso ai documenti, tanto quanto per la stessa Commissione che deve loro rispondere. Il governo britannico lo sta facendo da diversi anni: rendono disponibile un elenco degli incontri con i lobbisti per ogni ministero, aggiornandolo trimestralmente.

 Un gruppo consultivo dominato dall’industria nella propria formazione?

 Al di là della garanzia di trasparenza, si deve contestare l’inclinazione della Commissione verso i grandi interessi economici. Un importante banco di prova potrebbe presentarsi nelle prossime settimane. Al dialogo con la società civile di luglio, la Commissione ha affermato che sta esaminando a fondo “la possibilità di costituire un gruppo di consulenti esperti che avrebbero accesso a informazioni più dettagliate sulla linea della corrente prassi degli Stati Uniti”. Per quanto, le attuali consuetudini della Commissione danno adito a temere che questo gruppo di consulenza sia estremamente squilibrato.

 Nei gruppi di lavoro all’accesso del mercato UE, i funzionari della Commissione e i rappresentanti degli Stati membri siedono al fianco dei lobbisti aziendali per discutere delle normative dei mercati esteri che sono d’intralcio, e per sviluppare strategie comuni al fine di liberarsene. L’industria elogia queste riunioni come un modo affinché la Commissione “adotti una prospettiva aziendale” e “parli il linguaggio dell’azienda”. In questi gruppi consultivi, non c’è un solo rappresentante non coinvolto nell’ambito degli affari, che appartenga alla società civile o ai sindacati. (Si vede la sezione 3.2 del nostro rapporto Trade Invaders).

 Anche il riferimento della Commissione all’ “attuale prassi degli Stati Uniti” non è esattamente rassicurante. Secondo Craig Holman di Public Citizen gruppi consultivi in ​​materia di commercio degli Stati Uniti sono “pesantemente deviati a favore dell’industria “. [2]

 Non meno di un “84% di questi “consulenti” rappresentano esclusivamente società di capitali (ivi incluso giganti farmaceutici come Abbott, realtà enormi dell’agroalimentare come Cargill e gestori dei patrimoni privati come Capital Partners) o associazioni industriali”.2

 Senza dubbio, il nuovo gruppo consultivo della Commissione non dovrebbe essere modellato secondo l’ “attuale prassi degli Stati Uniti”, né secondo quello dei gruppi di accesso al mercato dell’UE. Considerando ciò che c’è in gioco nei negoziati commerciali tra l’UE e gli Stati Uniti, è il momento per un nuovo approccio – trasparente e totale – che coinvolga le Ong sanitarie e ambientaliste, i consumatori e la sanità pubblica, i sindacati gli esperti indipendenti. Qualunque altra cosa minerebbe ulteriormente la credibilità della Commissione nella sua qualità di voce dell’UE nei negoziati commerciali internazionali.

 Note

 1.  Il Corporate Europe Observatory ha chiesto alla DG Trade di chiarire se questa “fosse una lista completa delle riunioni della DG Trade con TUTTE le parti nei negoziati commerciali con gli Stati Uniti, piuttosto che solo un elenco di incontri con le aziende (escludendo il Dialogo della Società Civile e altre consultazioni pubbliche generali organizzate dalla DG Trade)?”. Dalla DG Trade hanno replicato: “Ci teniamo a precisare che, piuttosto che un approccio restrittivo, per la vostra sollecitazione ne abbiamo adottato uno più aperto fintanto che l’identificazione di tutte le riunioni rientri nella vostra richiesta”. http://www.asktheeu.org/en/request/dg_trade_contacts_with_industry

2. La corrispondenza e-mail con Craig Holman, il quale ha aggiunto che “al contrario, le organizzazioni non governative (ONG), le università e i gruppi di esperti orientativi (di qualsiasi orientamento politico) rappresentano solo il 6% dei consiglieri ufficiali, mentre i sindacati e gli enti governativi hanno entrambi niente altro che il 5% di partecipazione. Inoltre, l’86% delle ONG, dei sindacati e dei consulenti governativi governi sono isolati nelle sole cinque commissioni del sistema. In quasi tutti i comitati consultivi del settore commerciale, non più di tre consiglieri rappresentano interessi non affaristici. L’Ufficio Governativo per la Rendicontazione [GAO] informa che questi rappresentanti fuori dalla sfera affaristica si sono “sentiti isolati all’interno della propria commissione”.

 

Fonte: Corporate Europe Observatory (CEO)

 

Traduzione per TLAXCALA di Alba Canelli

http://www.vocidallastrada.com/2013/09/mercato-transatlantico-gli-incontri.html


IL DAILY MAIL PARLA DI SCIE CHIMICHE… CHE SONO PER IL NOSTRO BENE, OF COURSE.

dal 21st Century Wire LA PREMESSA AL MAINSTREAM…

 Dopo un decennio passato a negare e a occultare la pratica di questi esperimenti altamente distruttivi e pericolosi, fatti sulla testa di umani ignari, quest’anno – il 2013- l’informazione del mainstream, la superfognatura, ha cominciato svelarel’esl’esistenza della discarica che vediamo quando alziamo gli occhi verso i nostri cieli, che un tempo erano blu.

 Val la pena di dare una occhiata e condividere l’articolo del Daily Mail (nel seguito) che parla come se cio’ che descrivono potrebbe accadere quando, di fatto, sta gia’ accadendo quotidianamente in tutto il Regno Unito. Sfruttano il fatto che la piu’ parte della gente non alza gli occhi al cielo ne’ fa domande sul costante aumento dei ghirigori disegnati sopra le loro teste.

 (…) si noti che di recente si sono fatti molti tentativi per dare nuovo slancio di vita alla pseudo scienza e scienza del c… del global warming; anche se con un giorno di ritardo e un carbon dollaro in meno, non smetteranno di tentarci ancora una volta..

 Tutta questa cura e denaro per curare il “ global warming”? Non proprio..  Potete scommetterci che c’è una multinazionale transnazionale o persino una agenda per la depopolazione dietro questo folle programma sanzionato dal governo.

 Gli effetti sulla salute e il danno ambientale causati dalle scie chimiche, non hanno giustificazioni e speriamo che  abbastanza persone si renderanno conto  dell’entita’ di questo crimine e indiranno la class action piu’ grande del mondo contro i principali colpevoli che hanno sanzionato questo crimine stesso: il governo del Nord America e l’Europa.

 Forse tempo di sciogliere i nostri governi corporativi?

L’INGEGNERIA CLIMATICA per “curare ” il global warming potrebbe trasformare i cieli blu in cieli BIANCHI.

– l’Aerosol negli strati superiori dell’atmosfera, potrebbe portar via luce alla Terra

– spargere particelle rosse  intorno alla terra potrebbe lavare i cieli rendendoli bianchi

– l’effetto e’ visibile ovunque sul pianeta

– e’ molto intenso fuori dalle citta’

By Rob Waugh

trad. Cristina Bassi

 I cieli potrebbero trasformarsi da un rassicurante blu in un lenzuolo bianco, se gli scienziati saranno costretti ad azioni drastiche per contrastare il global warming, cosi hanno affermato gli esperti.

 

Iniettando aerosol che sparge luce nella atmosfera, potremmo riflettere piu’ sole fuori dalla Terra e raffreddare il pianeta.  Ma il controeffetto sarebbe quello di spargere particelle rosse intorno all’atmosfera, cosa che lava via il blu.

 Il risultato sarebbero [ strana scelta del tempo verbale: io propendo per il tempo presente ] cieli che diventano nebbiosi o offuscati anziche’ avere i colori netti a cui siamo abutuati nei giorni d’estate.

 Secondo un rapporto del New Scientist, una tale misura potrebbe tagliare di un quinto la quantita’ di luce solare che raggiunge la terra, sebbene la riduzione di quantita’ del blu nel cielo sarebbe molto piu’ pronunciata.

 Ben Kravitz del Carnegie Institution for Science in Stanford, California, ha detto che l’umanita’potrebbe rivolgersi alla geoingegneria, per risolvere i suoi  problemi con l’ambiente: una soluzione drastica, se le cose dovessero volgere al peggio [sicuramente una espressione di humor inglese, un understatement…]

 Ha detto anche ci sara’ biosgno di spargere particelle che vanno da 0.1 a 0.9 micrometri di diametro per influenzare la quantita’ di luce nel cielo.

Funzionerebbe, perchè la sola ragione per cui il cielo è blu, è per via delle molecole di aria che vengono sparse…

 

trad. Cristina Bassi

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Tratto da: saluteolistica.blogspot.it

 

Gli extracomunitari siamo noi

24/9/2013
Cinque milioni di italiani sono sotto la soglia di povertà, persone che non hanno le risorse per vivere. Gli indigenti sono raddoppiati dal 2007. A loro non pensa nessuno. Stiamo diventando un Paese di miserabili. Gli extracomunitari siamo noi. A quando i barconi in partenza dall’Italia per le coste dell’Africa o del Medio Oriente? In Italia non esiste, come negli altri Paesi della UE, un reddito di cittadinanza. Lo Stato, anche se hai pagato le tasse e i contributi per decenni ti lascia morire se perdi il tuo lavoro. La spesa per il cibo e le bevande è crollata ai valori di vent’anni fa. Si ruba per mangiare come ai tempi di guerra. In alcuni supermercati hanno introdotto alle casse una bilancia per frutta e verdura sfusa. Non si fidano dei clienti che introducono nel sacchetto una mela o un cavolfiore in più dopo aver pesato per risparmiare pochi centesimi. I supermercati sono diventati come le banche. All’ingresso ci sono guardie giurate che ti guardano con sospetto. Neppure loro però possono nulla contro chi mangia direttamente in corsia, chi ingurgita veloce un pezzo di formaggio o una salciccia, magari rifugiandosi in bagno. Non c’è il corpo del reato. Non è possibile accusarlo di nulla e l’esame delle feci non è una prova assoluta. Per evitare l’esproprio alimentare stanno aumentando le telecamere. Il cliente è ormai controllato passo dopo passo. Si prospettano in futuro bilance all’ingresso e all’uscita dove ci si dovrà pesare. Se il peso aumenta di qualche grammo o di qualche etto sei arrestato, ma in galera almeno ti sfamano. La bomba sociale degli ultimi sta per scoppiare. A un uomo puoi chiedere tutto, ma non di non lasciare la sua famiglia senza cibo. Quanti milioni di affamati sono necessari prima di una rivoluzione? Il 13% dei pensionati, quasi due milioni e mezzo, riceve meno di 500 euro al mese. La pensione minima è di 495,43 al mese mentre vengono erogati miliardi di euro in pensioni d’oro. E’ una follia, una provocazione che sta diventando intollerabile. Il conto alla rovescia è incominciato. Ripeto. Il conto alla rovescia è incominciato.
http://www.beppegrillo.it/2013/09/gli_extracomunitari_siamo_noi.html

ECCO PERCHE’ SUI FASCISTI AVEVAMO RAGIONE!

http://www.nomuos.info/ecco-perche-sui-fascisti-avevamo-ragione/

Da ormai troppo tempo incalza la polemica sulla lotta No Muos come lotta “di parte” con la scusa del rifiuto del movimento di voler condividere la lotta coi fascisti e neofascisti di qualunque genere. Spesso questo discrimine è stato visto, nostro malgrado, come un voler “lasciare fuori” una parte della popolazione per motivi ideologici.Tenendo conto di quello che sta accadendo in questi giorni in Grecia, dove il partito fascista di Alba Dorata continua ad aggredire e ammazzare in modo brutale militanti antifascisti, e considerando che financo la costituzione dello Stato Italiano si richiama esplicitamente all’antifascismo perché in contrasto coi valori della libertà e dell’uguaglianza non dovrebbero sorgere dubbi sul carattere antifascista di questo movimento. Anzi, riteniamo che il continuo richiamo alla carta costituzionale dovrebbe essere addirittura superfluo considerando quello che il nostro paese ha vissuto sotto il regime fascista ma evidentemente il nostro popolo ha la memoria corta per ricordare chi sono i fascisti e come agiscono. Questa nuova ondata di revisionismo, unito ad un becero buonismo da quattro soldi, ha fatto in modo che sterili polemiche si alzassero sul movimento No Muos e sulla volontà di tenere fuori i fascisti dalla lotta. Sterili polemiche spesso cavalcate da antifascisti che, in nome della libertà di parola e di opinione, per troppe volte hanno ritenuto che i fascisti potessero e dovessero aver voce su questa lotta. Chissà questi difensori di chi vorrebbe toglierci la libertà di parola e di opinione cosa ne pensano su quello che sta accadendo a Niscemi.
Da un paio di giorni infatti sui muri della città di Niscemi sono apparse delle scritte di chiara matrice fascista piene di insulti omofobi nei confronti di Crocetta. Slogan che vanno dal “Frocetta” al ” Crocetta finocchio”.
Lungi da noi il voler difendere Crocetta nel ruolo istituzionale riteniamo che un politico vada criticato per le azioni che compie, per il ruolo che ricopre e mai per il colore della sua pelle o per i suoi orientamenti sessuali. Ciò che accade sotto le lenzuola di Crocetta non fa parte in nessun modo delle analisi politiche sulla lotta No Muos. Gli autori del gesto sono i membri di Forza Nuova, partito xenofobo, omofobo e razzista. Insomma, esattamente il contrario del mondo che noi sogniamo. Grazie all’azione degli attivisti No Muos i manifesti sono spariti dai muri e probabilmente i niscemesi non se ne sono nemmeno accorti data la risposta immediata. Ai difensori di questa gente auspichiamo di rivedere le loro posizioni sulla questione, aprendo gli occhi su chi sono i fascisti e cosa fanno. Ai fascisti ribadiamo a muso duro la nostra contrarietà alla loro presenza nella lotta, nella città e in ogni altro luogo. Tornatevene nelle fogne, i No Muos non sono di parte, sono partigiani.