Fukushima e il tonno. Fresco e in scatola

Thursday 12 september 2013

 Tutti, più o meno,  consumiamo spesso tonno in scatola. E’ comprensibile quindi che la notizia della scoperta di tonno contaminato da radiazioni proveniente dall’Oceano Pacifico ci colpisca in modo particolare.

Facciamo allora in punto, distinguendo tra le bufale della rete e i risultati di uno studio scientifico e le sue conseguenze, senza però tralasciare le possibili norme di precauzione che possiamo adottare per evitare di trovarcelo nel piatto.

L’onda lunga.

Dovrà passare ancora molto tempo (calcolabile in milioni di anni) prima che incidente di Fukuscima abbia esaurito i suoi effetti sul pianeta. La situazione, gravissima, non è cambiata dall’ultima volta in cui abbiamo fatto il punto. Spesso abbiamo fatto ipotesi sulle possibili conseguenze, ma stavolta abbiamo la possibilità di analizzarne una, numeri alla mano.

Lo sversamento in mare di acqua radioattiva proveniente dai rottami del sistema di raffreddamento della centrale continua al ritmo di 400 tonnellate al giorno. Era quindi facilmente prevedibile un forte impatto su flora e fauna marine. Uno studio della National Accademy of Science dimostra un sensibile aumento della radioattività nei tonni pinna blu che vivono nell’Oceano Pacifico.

I pesci sono stati analizzati nella costa ovest degli stati uniti, e sono esemplari che provengono dalla zona di riproduzione vicina al mar del giappone. Questi esemplari hanno riportato alti livelli di cesio radioattivo negli isotopi 137 e 134 dieci volte superiori alla normalità. Ma gli isotopi 134 hanno una “vita breve” (in termini atomici), e la loro presenza in elevata concentrazione dimostrerebbe proprio che la origine è recente: il reattore nucleare giapponese.

Visto l’esito dello studio, si sta passando ora a controllare squali, delfini, tartarughe e balene alla ricerca di risultati analoghi.

Gli effetti sui consumatori

Lo stesso studio però punta a tranquillizzare i consumatori: è stato stimato che, nel caso peggiore possibile, il consumo di tonno radioattivo può avere un’impatto sulla salute, ma è estremamente contenuto. Si calcola che la quantità di radiazioni assorbita da chi ha una dieta basata esclusivamente sul pesce sarebbe paragonabile a quella che si riceve durante una radiografia ad una visita dentistica. La probabilità di sviluppare una forma mortale di cancro, per questo ipotetico consumatore è dello 0,00002% in più rispetto a chi non consumerà quel pesce.

Per chi vuole stare sicuro

Chi non volesse comunque correre il rischio può cercare di evitare il consumo di pesce potenzialmente contaminato. Ma come fare? Ci si può basare sulla zona di provenienza. Esistono infatti delle regole nell’etichettatura dei prodotti, specie nelle scatolette, che (se rispettate) permettono di conoscere la zona di provenienza del prodotto. La FAO in particolare ha previsto una suddivisione dei mari del mondo in zone. Ad ogni zona è stato dato un codice numerico.  Le zone che individuano l’Oceano Pacifico sono la 61, 67,71,77,81,87.

Nell’immagine sottostante una scatoletta di tonno proveniente dalla zona 71

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http://informare.over-blog.it/article-fukushima-e-il-tonno-fresco-e-in-scatola-120017413.html

Obama vuole la guerra totale globale

Obama chiede carta bianca per una guerra in tutto il Medio Oriente

Tutte ( http://www.moonofalabama.org/2013/08/syria-obamas-climb-down.html )  le risoluzioni di Guerra approvate dal Congresso sono di solito interpretate dall’esecutivo come una licenza per poter far qualsiasi cosa, sia in Guerra che oltre.

Ma nella Prima bozza

http://apps.washingtonpost.com/g/documents/politics/president-obamas-draft-legislation-regarding-the-syrian-conflict/555/ )  di Risoluzione rilasciata oggi dall’Amministrazione Obama la cosa e’ addirittura peggiore. In essa infatti vi troviamo scritto questo:

Il Presidente e’ autorizzato ad utilizzare le Forze Armate degli Stati Uniti nel modo che ritiene necessario ed appropriato in connessione all’uso di armi chimiche ed altre armi di distruzione di massa nel conflitto in Siria in ordine a:

1. Prevenire o utilizzare misure atte a impedire o dissuadere dall’uso o dalla proliferazione  (incluso il trasferimento di esse a gruppi terroristici o ad altri Stati o attori) entro o dalla Siria, di qualsiasi arma di distruzione di massa, incluse quelle chimiche o biologiche o componenti di esse o materiali usati in tali armi

2. Proteggere gli Stati Uniti ed i suoi alleati e partners contro la minaccia di queste armi.

Questa bozza e’ piu’ o meno ampia quanto l’autorizzazione data dal Congresso (https://en.wikipedia.org/wiki/Authorization_for_Use_of_Military_Force_Against_Terrorists ) all’uso della forza militare contro il terrorismo che il Congresso approvo’ il 14 Settembre 2001 e che e’ stata (ab)usata dai governi Bush ed Obama per arrestare senza motivazione e senza limiti di tempo, uccidere o torturare chiunque e dovunque, a piena discrezione del governo.

Le parole chiave di questa bozza ed il loro significato sono:

·  “Che ritiene necessario ed appropriato” ==>; Senza alcun limite

·   “In connessione al”  ==>; Tutto, chiunque e qualunque Stato puo’ essere considerato “connesso”

·   “A impedire o dissuadere dall’uso o dalla proliferazione  ”  ==>  Puo’ significare tutto (e lascia quindi amplissima liberta’ all’esecutivo di attaccare chiunque e qualsiasi sito o luogo).

·   “O ad altri Stati o attori”  ==>  Cioe’ il vero target e’ l’Iran ma si chiede carta Bianca per attaccare anche la Russia

·   “Componenti di esse o materiali usati in tali armi”  ==> Cioe’ viene chiesto il permesso di poter distruggere negli Stati presi di mira tutti I depositi di benzina, acciaio, materiale elettrico, elettronico, fabbriche di auto e cantieri navali etc. Praticamente tutto)

·  “Proteggere gli Stati Uniti ed i suoi alleati e partners”  ==> Cioe’ gli USA entrerebbero in Guerra perche’ chiesto loro dai sionisti di Israele.

·  “Contro la minaccia di queste armi”  ==>  Cioe’ anche se le armi non esistono in base a questa risoluzione uno Stato puo’ essere comunque attaccato e bombardato perche’ in futuro, potenzialmente, forse potrebbe produrle.

E’ chiaro che dalle parole di questa risoluzione l’Amministrazione Obama chiede di poter utilizzare l’esercito senza limiti non solo contro la Siria ma anche per motivi che vanno ben oltre una missione “punitiva” che comprende il lancio di alcuni missili da Guerra contro Damasco come ad un primo momento il Presidente USA lasciava credere. Essa infatti e’ una richiesta al Congresso di poter iniziare una Guerra senza limiti contro Siria, Iran e quasiasi altro Stato agli USA o ad Israele possa essere sgradito.

E’ un tutto o niente ( http://www.independent.co.uk/voices/comment/in-syria-its-a-case-of-all-or-nothing-8792975.html ) : o la pace o una Guerra senza limiti ne’ di tempo ne’ di Stati che possono essere invasi e/o bombardati.

Chiunque sia in buona fede e con la pace nel cuore dovrebbe impegnarsi al fine di prevenire che una simile risoluzione NON sia approvata dal Congresso USA. L’abuso di qualsiasi risoluzione di Guerra da parte di questo o prossimo esecutivo e’ praticamente garantita.

Ed in ogni caso, anche con l’approvazione di tale risoluzione, qualsiasi attacco degli Stati Uniti contro la Siria (o l’Iran) rimarrebbe illegale e da considerate una Guerra di aggressione secondo la Legge internazionale.

Nei prossimi giorni potrebbe arrivare un aiuto dal Parlamento Francese. Il Presidente Hollande e’ infatti sotto pressione (http://www.reuters.com/article/2013/08/31/us-syria-crisis-france-idUSBRE97U0EN20130831 ) ed anche lui ha chiesto al suo Parlamento di esprimersi riguardo alla Guerra in oggetto. Il voto dovrebbe avvenire prima di quello del Congresso USA ed il popolo francese e’ fermamente contro la Guerra. Un suo voto “no” aumenterebbe le pressioni sul Congresso USA al fine di rifiutare questa risoluzione e la Guerra che ne deriverebbe.

Durante la discussione che si avra’ nelle prossime settimane sara’ importante notare che i servizi segreti USA riguardo all’attacco chimico in Siria nella loro ricostruzione hanno ancora da riempire molti tasselli e per ora la loro e’ solo una ricorstruzione piena di buchi. Tra i molti ricordiamo che lo scorso Venerdi’ Cameron ha mostrato al Parlamento inglese un documento (https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/235094/Jp_115_JD_PM_Syria_Reported_Chemical_Weapon_Use_with_annex.pdf)  proveniente dai servizi segreti inglesi in cui si parlava di 350 morti. Lo stesso giorno il Segretario di Stato Kerry parlava (http://www.washingtonpost.com/world/national-security/running-transcript-secretary-of-state-john-kerrys-remarks-on-syria-on-aug-30/2013/08/30/f3a63a1a-1193-11e3-85b6-d27422650fd5_print.html ) di 1.429 morti.

L’amministrazione Obama negli stessi giorni ha parlato di 1.000 morti citando fonti dell’intelligence. 350, 1.429 o 1.000? Quali sono I numeri esatti?

Non solo il governo Assad ma gli stessi ribelli respingono questi numeri e li considerano propaganda. Essi parlano di 502 morti, quasi 1.000 in meno di quanto dichiarato dai Servizi segreti USA.

Rami Abdel-Rahman, il capo dell’Organizzazione, ha dichiarato di non essere neanche stato contattato dagli USA per avere informazioni riguardo a cio’ che successe lo scorso 21 Agosto.

Gli USA infatti lavorano solo con una parte dell’opposizione che e’ solita fornire numeri e dati propagandistici piu’ che reali. Sarerbbe pertanto interessante sapere da dove provengono le informazioni ed i dati citati dall’Amministrazione Obama.

E se gli USA non hanno neanche idea di quanti morti ci siano stati se non per sentito dire come possono sapere cosa e’ realmente successo ? E su dati tanto incerti e’ possibile iniziare un’altra Guerra dalle conseguenze del tutto imprevedibili?

A presto

Versione italiana:

Fontehttp://flipsideoftheeconomy.blogspot.co.uk

Link: http://flipsideoftheeconomy.blogspot.co.uk/2013/09/obama-chiede-carta-bianca-per-una.html

1.09.2013

Liberamente tratto da Moonofalabama.org

Traduzione a cura di UMBERTO ZORZI

 speriamo che questo commentatore abbia ragione

 ”Washington Post” (noto giornale guerrafondaio) ha dovuto ingoiare il rospo dopo aver fatto la “conta ufficiosa” dei membri del Congresso americano, che verranno chiamati a breve ad esprimersi circa l’uso della forza in Siria.

 Difatti, Il suo sondaggio ha dato il seguente esito:

 1) – CAMERA DEI RAPPRESENTANTI –

– SÌ all’intervento militare in Siria : 26 delegati

– NO all’intervento militare in Siria : 253 delegati

– “Indecisi” : 154 delegati

 2) – SENATO –

– SÌ all’intervento militare in Siria : 23 senatori

– NO all’intervento militare in Siria : 40 senatori

– “Indecisi” : 37 senatori

 http://www.washingtonpost.com/wp-srv/special/politics/where-lawmakers-stand-on-syria/

http://www.washingtonpost.com/blogs/the-fix/wp/2013/09/02/where-the-votes-stand-on-syria/

 Tiro le somme.

“U.S. CONGRESSO” – Totale generale : 49 SÌ alla guerra / 293 NO alla guerra / 191 “Indecisi”.

 Conclusione.

Se il Congresso americano andasse a votare, il presidente Obama andrebbe incontro ad una catastrofe formale e sostanziale.

Tanto più considerando che in un precedente sondaggio ”Reuters/Ipsos” soltanto il 9% degli americani intervistati si era dichiarato favorevole all’intervento militare in Siria.

http://dadietroilsipario.blogspot.it/2013/09/obama-vuole-la-guerra-totale-globale.html

La Siria e la battaglia per Cipro

settembre 12, 2013

 Aangirfan 2 settembre 2013

Makarios di Cipro fu rovesciato perché non era un amico della CIA.

 La Russia ristruttura il prestito da 2,5 miliardi di euro dato a Cipro nel 2011. Il periodo di rimborso sarà esteso e il tasso di interesse diminuito dal 4,5 al 2,5 per cento. La Russia s’impegna a ristrutturare il prestito di 2,5mld di dollari a Cipro

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Le principali basi militari del Regno Unito sono ad Akrotiri e Dhekelia.

 Cipro “studia la possibilità di concedere, in alcuni casi” l’uso dell’Andreas Papandreou (Paphos) Air Force Base all’aeronautica militare russa. Cipro pensa di permettere alle navi da guerra russe di utilizzare il porto di Limassol. UPI

Cipro fu divisa nel 1974. Kissinger, i colonnelli greci e la Turchia organizzarono la partizione di Cipro. Il 1° settembre 2013, il ministro degli Esteri cipriota Ioannis Kasoulides dichiarava che il territorio di Cipro non sarà utilizzato per lanciare attacchi contro la Siria. Il 30 agosto 2013, Kasoulides aveva detto che Cipro aveva ricevuto assicurazioni che non sarebbe stata utilizzata come “trampolino di lancio” per un attacco contro la Siria. Siria: i fatti dovrebbero cambiare ‘in modo significativo’ prima del nuovo votoLa Russia ristruttura il debito di Cipro; Cipro proibisce agli statunitensi di attaccare la Siria / ‘Noi non saremo un trampolino di lancio per l’attacco alla Siria’

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Centro di ascolto del Regno Unito sul monte Troodos a Cipro, che non ha raccolto alcun messaggio che implichi Assad nell’attacco chimico. Il Mossad mente; Troodos a Cipro non ha raccolto nulla che accusi Assad.

 Il Regno Unito ha 2 basi militari a Cipro. Il ministero della Difesa britannico ha detto che 6 caccia-intercettori Typhoon della RAF sono stati schierati nella base inglese di Akrotiri a Cipro, quale misura precauzionale “per proteggere le basi inglesi sull’isola“. Secondo il Telegraph: “Il governo inglese non esclude esplicitamente l’uso delle basi RAF a Cipro per un attacco alla Siria da parte degli alleati del Regno Unito.” Siria: i fatti dovrebbero cambiare ‘in modo significativo’ prima del nuovo voto

Commento: “Non appena si è iniziato a parlare di questi attacchi alla Siria, mi sono reso conto che l’attacco a Cipro, finanziario e militare, faceva parte del piano per arrivare al punto che stiamo raggiungendo adesso! Ovviamente, anche se gli ignari ministri del governo cipriota dicono che l’isola non avrà nessuna parte, è chiaramente ovvio che vi sono stati incastrati fin dall’inizio. Ricordatevi dei miei post sul blog da Cipro, circa l’esplosione di Mari nel 2011, e le voci sul coinvolgimento straniero e l’uranio (solo uno stratagemma), e non dimentichiamo che le munizioni dirette alla Siria e conservate a Cipro per volere della signora Clinton! Cipro è uno strumento degli Stati Uniti in tutto questo… gli U2, che ho saputo volare regolarmente qui, usabo le basi inglesi. Molte persone hanno visto assai spesso il velivolo statunitense, anche prima degli attuali problemi. C’è anche un edificio al centro di Akrotiri, che gli abitanti locali chiamano ‘la centrale fantasma’… sul serio… ovviamente la cosa è ancora quasi del tutto ignorata dai media.”

 Akrotiri

Il Mossad e l’esplosione a Cipro

L’11 luglio 2011, ci fu una massiccia esplosione nella base navale cipriota di Zygi. A Zygi, nel 1998, furono arrestati due agenti del Mossad israeliano. Secondo il quotidiano Machi, la rete spionistica del Mossad comprendeva ciprioti e inviava informazioni su sistemi d’arma ed impianti militari ciprioti al Mossad e all’MI6 britannico. Cyprus Mail: Notizie Articoli in inglese, 98-11-15

Gli “uomini del Mossad furono catturati in un momento delicato, quando Cipro aveva minacciato di mettere i missili terra-aria russi S-300, per proteggersi dagli aviogetti turchi, in una base che gli agenti del Mossad avrebbero sorvegliato. Vi è un paio di articoli secondo cui Israele addestrava i piloti turchi su come evitare i missili SAM.” (JWeekly)

L’esplosione dell’11 luglio 2011, a Zygi, uccise 12 persone, tra cui il comandante della marina militare del Paese. “Un incendio sarebbe esploso presso i circa 100 container di esplosivi iraniani confiscati nella base navale di Zygi. L’incendio s’è propagato fino alla più grande centrale elettrica dell’isola. È stata spenta provocando gravi interruzioni di luce… L’esplosione, avvenuta alle 06.00, assomigliava a ‘un boom sonico ‘, affermava il testimone oculare Hermes Solomon alla BBC.”

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Gas – ThereAreNoSunglasses

 Il capo della marina cipriota e il comandante della base uccisi nello scoppio delle munizioni della base. Il ministro della Difesa e capo dell’esercito si dimettono.

Chi voleva disattivare l’esercito e la marina di Cipro? (Israele, Libano e Cipro in disaccordo sul gas e il petrolio mediterranei).

Ieri, Netanyahu era pronto a sfidare i diritti del Libano sulla divisione del gas e del petrolio nel bacino del Mediterraneo, tra lo stallo alle Nazioni Unite, sperando di ottenere il sostegno del ‘mondo civilizzato’ a tali affermazioni, che pretendeva di tracciare credendo di avere il sostegno del governo cipriota. Secondo il sito del libanese al-Manar, il governo di Cipro ha espresso la volontà di negoziare con Tripoli sulla posizione di ciò che è noto come ‘punto 23.’ Oggi, le armi iraniane e di Hezbollah, raccolte e confiscate, sono esplose, portando alle dimissioni dei capi dell’Esercito e della Marina. Un incendio è scoppiato nell’edificio dell’amministrazione, ma è stato rapidamente spento. La causa dell’incendio non è stata chiarita...” (Cyprus-mail)

L’esplosione a Cipro distrugge la centrale di Vassilikos, dissipando il 50% dell’energia elettrica dell’isola

La nave che ha trasportato il carico di morte a Cipro

 Commenti sull’esplosione dell’11 luglio 2011 presso la ‘Base navale Evangelos Florakis’ di Cipro:  “Ho fatto qualche ricerca e trovato le foto dei contenitori:

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Qui ci sono i contenitori prima dell’esplosione, alcuni mostrano chiaramente segni di un’alta pressione interna causata dall’accumulo di gas o da piccole esplosioni:

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Ecco il raggio di esplosione in una panoramica relativa alla centrale elettrica:

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Vi sarebbero state bombe ancor più potenti, alcune voci indicherebbero che queste munizioni iraniane contenessero uranio impoverito. Se tali storie fossero vere, forse potrebbero spiegare perché le armi sono state conservate per tanto tempo e non distrutte. (Zougla).

Anche Cypress media parla di uranio esaurito.

 Il Mossad mente: Troodos a Cipro non ha raccolto nulla che accusi Assad

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L’ex ambasciatore inglese Craig Murray ci parla della Questione Troodos. Il Regno Unito ha la migliore base spionistica nella regione della Siria, e non è ancora riuscito a raccogliere una qualsiasi prova dell’implicazione di Assad nell’attacco con i gas a Damasco. Craig Murray scrive: Il centro di ascolto del GCHQ sul monte Troodos, a Cipro, monitora tutto il traffico radio, satellitare e a microonde in tutto il Medio Oriente… anche quasi tutte le comunicazioni via telefono fisso in questa regione, che passano attraverso collegamenti a microonde, ad un certo punto, sono raccolte a Troodos… Dovrei premettere che fui effettivamente in questo impianto e fui pienamente informato sulle sue attività e capacità, mentre ero a capo della Sezione Cipro del ministero degli Esteri, nei primi anni ’90… E’ quindi molto strano, per non dire altro, che John Kerry sostenga di avere accesso alle intercettazioni delle comunicazioni dei militari e funzionari siriani…  intercettazioni che non sono a disposizione del Joint Intelligence Committee britannico.

In altre parole, il Mossad israeliano ha mentito quando ha sostenuto di aver raccolto le chiamate degli ufficiali siriani che chiedevano l’attacco chimico. Craig Murray scrive: “Israele è stato più volte coinvolto nella guerra civile siriana, compiendo una serie di attentati clandestini e di attacchi missilistici nel corso di molti mesi. Questa attività assolutamente illegale, da parte di Israele, ha ucciso un gran numero di civili, compresi bambini, senza comportare nessuna condanna dall’occidente. Israele ha ora fornito l”intelligence’ agli Stati Uniti, volta a consentire agli Stati Uniti di partecipare alla campagna missilistica e di bombardamenti d’Israele. La risposta sulla Questione Troodos è semplice. Troodos non ha raccolto le intercettazioni perché non esistono. Il Mossad le ha fabbricate. Le ‘prove di John Kerry’ sono squallidi trucchi. Altri bambini ora potranno essere fatti a pezzi dai massicci attacchi missilistici statunitensi. Ciò non ha nulla che fare con l’intervento umanitario. Si tratta, ancora una volta, degli Stati Uniti che agiscono su volere d’Israele.”

 Aangirfan

 Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

http://aurorasito.wordpress.com/2013/09/12/la-siria-e-la-battaglia-per-cipro/

Il PD e la Siryan connection…

Nel caso i nostri “amici” del PD intendessero negare quanto contenuto nell’ articolo:

Spara alla nuca dei prigionieri: il nuovo italiano che piace tantoa Bersani e al PD

http://informare.over-blog.it/article-spara-alla-nuca-dei-prigionieri-il-nuovo-italiano-che-piace-tanto-a-bersani-e-al-pd-120013911.html

ECCO DELLE BELLE FOTO DI HASAM E BERSANI INSIEME

HASAM E’ QUELLO CON GIACCA SCURA E T-SHIRT BIANCA

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GIACOMO FILIBECK SCRIVE IN UN COMUNICATO STAMPA A SUA FIRMA:

“Si sostiene nell’articolo che sul palco con Bersani ci fosse tal Hasan Abu Omar, personaggio che si sarebbe distinto per efferati omicidi nel conflitto che sconvolge da più di due anni la Siria.

Il problema è che la persona indicata, “quello con la giacca scura e la t-shirt bianca”, sarei io, al tempo responsabile per il Medio Oriente del partito.

 GLI ABBIAMO RISPOSTO QUI:

Caso Hasam “Abu Omar”: il Pd non ci sta e si spiega…ci spieghiamo pure noi

http://informare.over-blog.it/article-articolo-senza-titolo-120041197.html

E QUI:

 Ancora su Filbeck e la Siria: la smentita del PD e la necessità di alcuni chiarimenti

http://informare.over-blog.it/article-ancora-su-filbeck-e-la-siria-la-smentita-del-pd-e-la-necessita-di-alcuni-chiarimenti-120045501.html

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RIMANIAMO IN ATTESA DEI CHIARIMENTI CHE ABBIAMO CHIESTO…..

INTANTO CHE FILIBECK CI PENSA NOI ABBIAMO PUBBLICATO UN BEL VIDEO….ADESSO COSA CI DIRA’ CHE GLI SONO RICRESCIUTI I CAPELLI ?

UN BEL VIDEO: MERCENARI, TERRORISTI, TAGLIAGOLE E IL PD

http://informare.over-blog.it/article-un-bel-video-mercenari-terroristi-tagliagole-e-il-pd-120048003.html

E LA STORIA CONTINUA………..

http://informare.over-blog.it/article-il-pd-e-la-siryan-connection-120048598.html

Napolitano brinda ad Assad, sentite cosa è capace di dire

Da non perdere assolutamente. Sentite cosa esce dalla bocca dell’inquilino del Quirinale. Una roba da vergognarsi se poi si pensa alle posizioni che assume dopo. La stessa musica già udita con Gheddafi. Vergogna !

VIDEO DEL DISCORSO DI NAPOLITANO OSPITE IN SIRIA
http://informare.over-blog.it/10-index.html

Hollande vuole la guerra: trappola in arrivo per Assad

Mentre Putin avverte l’America direttamente dal “New York Times”, in un editoriale nel quale evoca la Terza Guerra Mondiale, i “ribelli” siriani annunciano il rifiuto della mediazione internazionale della Russia. E a soffiare sul fuoco è Parigi, irritata per il rinvio dell’attacco alla Siria: Hollande vorrebbe far precipitare la crisi secondo il modello Jugoslavia, imponendo al regime di Assad ultimatum inaccettabili come quelli che Milosevic ricevette a Rambouillet. Il piano: far approvare alle Nazioni Unite una risoluzione vincolante, appoggiata anche da Usa e Gran Bretagna, che citi «la necessità di una risposta militare» nel momento in cui Damasco non dovesse rispettare i diktat imposti dall’Occidente sulle modalità di smantellamento degli arsenali. «Se Mosca è riuscita a stoppare missili e bombardieri in nome dell’accordo sulla consegna degli arsenali chimici o non convenzionali in mani siriane alla comunità internazionale – osserva Marco Santopadre – Parigi pretende ora di imporre un tempo limite di soli 15 giorni».

Un pretesto evidente, scrive Santopadre su “Contropiano”, per lasciare aperta la strada per una aggressione militare. Immediata la reazione di Hollande, che ha presentato agli Usa il suo piano per smilitarizzare la Siria: Damasco entrerebbe nell’Opac, l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, quindi rivelare la localizzazione delle armi, farla verificare dagli ispettori Opac e collaborare con essi per la loro distruzione. Il piano non specifica chi dovrebbe smantellare le armi, precisa il quotidiano russo “Kommersant”, ma non è escluso che «gli Stati Uniti e la Russia lo facciano insieme». E se la Francia tenta di tagliare la strada alla pace prima ancora che si pronuncino gli ispettori Onu che hanno analizzato le tracce dell’attacco chimico del 21 agosto, è lo stesso Putin a firmare un intervento sul “New York Times” per chiarire che un’aggressione alla Siria scatenerebbe il caos e comunque verrebbe considerata da Mosca come un’aggressione alla Russia. Se gli Usa attaccheranno Damasco senza l’ok dell’Onu distruggeranno la credibilità delle Nazioni Unite, che farebbero la fine della Società delle Nazioni alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale: «Nessuno vuole che le Nazioni Unite subiscano la sorte della Società delle Nazioni, collassata perché mancava di una reale leva di intervento».

Oltre a un’esplosione del terrorismo, secondo Putin l’attacco «potrebbe minare gli sforzi multilaterali per risolvere il problema nucleare iraniano e il conflitto israelo-palestinese, oltre a destabilizzare ulteriormente il Medio Oriente e il Nord Africa». Il riferimento di Putin al “nucleare iraniano” non sembra affatto casuale, aggiunge Santopadre: a ricordare che l’aggressione alla Siria mira proprio all’Iran è Alberto Negri sul “Sole 24 Ore”. Secondo Negri, lo scopo di un possibile attacco militare contro Damasco «è un messaggio agli ayatollah per far capire cosa li aspetta, dall’Occidente o da Israele, nel caso continuassero il programma nucleare di arricchimento dell’uranio». La eventuale soluzione diplomatica di Mosca prolunga la vita a Bashar Assad e quindi imbarazza gli alleati americani, dalla Turchia agli arabi del Golfo, «che sulla partita siriana hanno puntato una posta altissima: Putinsmantellare la Mezzaluna sciita e iraniana in Medio Oriente, origine di tutta la vicenda».

Il giornalista del “Sole” avverte che una “punizione” inflitta ad Assad potrebbe scatenare, se non la Terza Guerra Mondiale, un conflitto comunque vastissimo, capace di coinvolgere tutti – curdi e alauiti, cristiani e sciiti – anche in Turchia, Libano e Iraq. Temendo che l’azione di Russia e Cina – oltre al fortissimo impegno di Papa Bergoglio – possano dare una vera chance alla pace, i cosiddetti “ribelli” dell’Esercito Siriano Libero, «coalizione di forze ribelli sempre più debole e infiltrato dalle organizzazioni jihadiste», fa sapere di non accettare nessun tipo di mediazione. «L’Esercito siriano libero annuncia di respingere categoricamente l’iniziativa russa che prevede di collocare le armi chimiche sotto controllo internazionale», affermato uno dei capi militari anti-Assad, il generale Selim Idriss, in un comunicato video affidato a YouTube. «Secondo quanto affermano fonti Usa e arabe – aggiunge Santopadre – nelle ultime settimane la Cia avrebbe implementato le forniture di armi e tecnologia militare ai ribelli: se dovesse servire, una provocazione in grande stile potrebbe rendere “necessario” l’intervento immediato delle grandi potenze».

Fonte: www.libreidee.org
14.09.2013

CAMERA: OK AL COMITATO DEI 40 PER LE RIFORME. 5STELLE “ANIMANO” LA SEDUTA. BOLDRINI LA SOSPENDE

QUI IL FILMATO

 “L’aula di Montecitorio ha votato il via libera al testo che istituisce il Comitato parlamentare dei quaranta per le riforme costituzionali ed elettorale. Il provvedimento ora torna al Senato per la seconda lettura: si tratta, infatti, di una modifica della Costituzione e richiede una procedura aggravata. Tutti i deputati del Movimento 5 Stelle hanno esposto in Aula dei manifestini tricolori con la scritta “No deroga art 138” prima del voto sulla riforma della Costituzione. La presidente Laura Boldriniha chiesto ai commessi di rimuoverli e i deputati di M5S sono rimasti con le mani in alto, ben visibili. Durante la protesta, da più parti dell’emiciclo i parlamentari hanno urlato ‘buffoni, buffoni!’ all’indirizzo dei 5 Stelle. Particolarmente acceso Maurizio Bianconi (Pdl), che è stato richiamato all’ordine dalla presidente. Dopo aver schiacciato il pulsante della votazione, i deputati M5s sono rimasti con le mani in alto per tutto il tempo della votazione. Dopo il voto, un applauso dai banchi del Pd, cui i grillini hanno risposto con un polemico battimani. Seduta sospesa e immediata convocazione della conferenza dei Capigruppo. La tensione è andata alle stelle dopo il voto sulle riforme: da qui la decisione della presidente Laura Boldrini di fermare i lavori.

 Dopo la votazione, Giuseppe D’Ambrosio (M5S) ha chiesto conto del fatto che i commessi non abbiano permesso l’accesso in tribuna del pubblico di una donna solo perché indossava la t-shirt con lo slogan dell’occupazione del tetto di Montecitorio da parte dei deputati grillini. “La Costituzione è il simbolo di un gruppo”, ha chiesto D’Ambrosio. Ma la presidente Boldrini ha rilevato che “quello slogan è stato fatto proprio da un gruppo parlamentare”, per cui i commessi hanno fatto bene. Da qui, l’attacco dei M5S a Pd e Pdl. “Sono due partiti surreali”, sbotta Alessio Villarosa. Ma il Pd non ci sta, con Ettore Rosato che dice basta “agli insulti ed alle provocazioni che sono inaccettabili” ed ai grillini chiede “senso di responsabilità e rispetto delle regole di convivenza invece di sollecitare i mal di pancia più profondi della gente”.

 Ma Alessandro Di Battista rilancia e, rievocando l’esposizione dello striscione dal tetto occupato di Montecitorio, all’esame di un ufficio di presidenza che non si è ancora riunito, sbotta: “Puniteci, sanzionateci a cinque stelle, tanto lo rifaremo mille volte”. E urla: “Il Pd è peggio del Pdl. Puniteci ma prima sbattete fuori i ladri”. E fa il gesto delle manette, scatenando le urla a destra e a sinistra. Boldrini lo redarguisce. “Non offenda, usi un linguaggio consono”, gli dice la presidente della Camera. Ma a Simone Baldelli non basta e la attacca: “Qui non è un asilo infantile. Quest’Aula va presieduta con fermezza e serietà”. “Io non mi tiro indietro. A Di Battista non sarà consentito di nuovo offendere”, dice la presidente. La tensione continua a salire. Angelo Cera dell’Udc va in escandescenze, arrivano i commessi per impedirgli di andare verso i banchi M5S. A quel punto, Boldrini sospende la seduta e convoca i capigruppo.

 Contro l’azione dei 5 Stelle, tuttavia, si schiera anche l’ex grillino Adriano Zaccagnini. ”Io vorrei portare la mia esperienza di vita: sono stato 8 anni abbonato in curva sud con la Roma. Questa Aula è diventata lo stadio, un mercato, è inaccettabile”. Non solo. Secondo il deputato passato al Gruppo Misto dopo l’addio a Beppe Grillosto, “il Movimento 5 Stelle fa qui quello che non sa fare in piazza”. A stretto giro la replica di Roberta Lombardi: “Zaccagnini applaudito in standing ovation dal Pd – scrive – Mo gli facciamo un fiocchetto in testa e glielo regaliamo!”.

 FONTE: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/10/riforme-da-camera-ok-a-istituzione-del-comitato-dei-40-protesta-m5s/707609/

http://cafedehumanite.blogspot.it/2013/09/camera-ok-al-comitato-dei-40-per-le.html

OBAMA SCHAFFEGGIATO IN PRIMA PAGINA SUL NEW YORK TIMES

Postato il Sabato, 14 settembre 

 

DI FEDERICO MANCONI

ilribelle.com

 Vladimir Putin mette a segno un altro goal nel suo confronto con Barack Obama e questo è un goal pesante perché segnato fuori casa: addirittura l’11 settembre e sulle pagine del New York Times, una delle roccaforti della propaganda mediatica statunitense, specie per quanto riguarda il quadrante mediorientale.

 Il giornale di cui bisogna cercare di capire gli effetti sull’uomo, come cantavano i Bee Gees nel ‘77, non poteva lasciarsi sfuggire la ghiotta occasione di pubblicare un articolo scritto di suo pugno dal Presidente russo, nonostante questo potesse essere contrario alla linea ufficiale o disturbare il potere. Anche se qualche maligno osservatore potrebbe vedervi un segnale del fatto che Israele non è poi così convinto della validità di un attacco USA alla Siria. Meglio avere un nemico di fiducia, con cui si è convissuti per anni e che abbia pieno controllo del territorio, che trovarsi ai confini una “Libia” dominata, ma non controllata, dall’integralismo islamico al soldo di Riad.

 A seguito, “NON PROTEGGIAMO DAMASCO MA IL DIRITTO INTERNAZIONALE” (Vladimir Putin, nytimes.com);

 Opinione questa non condivisa in certi ambienti sionisti italiani, specie quelli che fanno riferimento al PD, dove la decisione di Assad di aderire alla Convenzione sulle Armi Chimiche suscita ilarità, ma sarebbe meglio dire irritazione, ritenendo costoro che il tiranno non porrà mai sotto controllo dette armi. A questi fondamentalisti, che sono l’esatto rovescio della medaglia di quelli islamici e la cui ostinazione religiosa ha portato all’attuale instabilità della polveriera mediorientale, va ricordato chiaro e forte che Israele, pur avendo firmato il trattato di cui sopra, non lo ha mai ratificato ed i suoi depositi non sono sotto controllo di alcuno. D’altronde lo Stato ebraico neppure ha firmato il Trattato di non proliferazione nucleare o la Convenzione delle Nazioni Unite su certe armi convenzionali, che permette loro di usare il fosforo bianco, arma chimica non considerata tale dallaConvenzione sulle armi chimiche.

 È naturale che l’adesione di Assad alla Convenzione sulle armi chimiche possa mettere a disagio Tel Aviv: al controllo degli arsenali di distruzione di massa di Damasco potrebbe, anzi dovrebbe, seguire un’analoga richiesta per quelli israeliani. Al contrario, però, dei sionisti de noantri, quelli veri preferiscono evitare un conflitto che destabilizzi la regione e possa finire per dar forza all’Iran, identificato dal sionismo DOC come il principale nemico da abbattere. Inoltre, non essendovi alla Knesset iscritti al PD, questi non hanno bisogno di nascondersi dietro pruderie da diritti umani: anche perché non potrebbero dato che li violano sistematicamente nei territori, usando pure quelle armi chimiche che, per convenzione, tali non sono.

 Questo a pensar male, che comunque potrebbe non essere sbagliato, ma anche non fosse così non si poteva ignorare il contributo Op-ed di una firma quale quella di Vladimir Putin e così sul New York Times è arrivata finalmente una opinione diversa dalle veline ufficiali e capace di squarciare il velo della propaganda USA, opinione che ovviamente è rimbalzata di agenzia in agenzia infrangendo il muro di silenzio e non solo negli States.

 La pochezza delle argomentazioni di Obama e di Kerry ha fornito ulteriore forza all’intervento del Presidente russo, che ha saputo colpire l’opinione pubblica statunitense proprio l’11 settembre e giusto il giorno prima degli incontri previsti fra il Segretario di Stato degli Skull&Bones ed il Ministro degli esteri russo Lavrov, quello che tempo fa aveva coniato il termine pace fredda per descrivere le relazioni russo-statunitensi, che sono ormai degenerate in un clima di aperta guerra fredda.

 Per cominciare, Vladimir Putin ha sbattuto in faccia a lettori statunitensi che gli appelli alla nazione del loro Presidente possono contenere una menzogna di base, degna di quelle del Bush dei bei tempi, sui gas: «Nessuno dubita del fatto che gas letali siano stati utilizzati in Siria. Ma esiste ogni ragione per credere che non siano stati utilizzati dall’esercito siriano, ma dalle forze dell’ opposizione, al fine di provocare l’intervento da parte dei loro potenti padroni stranieri, che appoggiano i fondamentalisti. Indiscrezioni secondo cui i ribelli starebbero preparando un altro attacco – questa volta contro Israele – non possono essere ignorate». Con somma abilità ha anche inserito un riferimento ad Israele, che Andrew Rosenthal, responsabile delle pagine delle opinioni esterne e figlio d’arte del defunto editore esecutivo della testata, non ha potuto non prendere in considerazione nel decidere di pubblicare, visto anche che appare coerente con l’attuale attitudine del governo di Tel Aviv, cui il NYT è particolarmente sensibile, nei confronti della crisi siriana.

 Il Presidente russo, inoltre, manda un chiaro avvertimento all’amministrazione USA, destinato ad influenzare fortemente Kerry nei suoi incontri con Lavrov: «È allarmante vedere che l’attacco militare in conflitti interni di paesi stranieri sia diventato un atteggiamento normale per gli Stati Uniti. È nei loro interessi di lungo termine? Ne dubito. Milioni di persone nel mondo guardano sempre di più all’America non come a un modello di democrazia ma come a una società che si affida dalla forza brutale, creando coalizioni sotto lo slogan “o siete con noi o siete contro di noi”». Un avvertimento che potrebbe svegliare dal loro torpore gli statunitensi, anche quelli che considerano normale l’aut-aut “o siete con noi o siete contro di noi”, facendoli tornare coi piedi per terra almeno da un punto di vista pragmatico: se volete continuare a provare ad essere i padroni del mondo dovete porre in atto una condotta più intelligente di quella che stanno portando avanti i vostri imbelli leader.

 Quello russo, che è forse l’unico vero leader in campo, dà anche una lezioncina di geopolitica di base ai lettori ed ai loro governanti: «Un potenziale attacco da parte degli Stati Uniti contro la Siria, nonostante la forte opposizione da parte di molti paesi e dei principali leader politici e religiosi, incluso il Papa, risulterà in un numero più alto di vittime innocenti e in una escalation, allargando il conflitto molto oltre i confini della Siria. Un attacco aumenterebbe la violenza e creerebbe una nuova ondata di terrorismo. Potrebbe mettere a rischio gli sforzi multilaterali per risolvere la questione nucleare dell’Iran e il conflitto israelo-palestinese e destabilizzare ulteriormente il Medio Oriente e il Nord Africa». Interessante notare come i russi siano cambiati dai tempi di Stalin: adesso riconoscono che anche il Papa ha le sue divisioni, che pur non intervenendo direttamente nelle battaglie possono influenzarne l’esito, e che è meglio averle al servizio dei propri fini.

 Il riferimento all’Iran è, poi, un’abile carezza data ad Israele, ma anche una lezione sull’uso degli strumenti di propaganda essendo stata data proprio sul NYT. Per quanto noi si rifugga da logiche complottiste ottusamente antiebraiche o antimassoniche a prescindere e che vedono “illuminati” dappertutto, non si può non notare che il quotidiano è di proprietà della The New York Times Company, che possiede anche l’International Herald Tribune ed il The Boston Globe, e che ha come attuale chairman Arthur Ochs Sulzberger Jr, il quale è succeduto al padre, Arthur Ochs Sulzberger, a sua volta erede di  Arthur Hays Sulzberger e di Iphigene Bertha Ochs, figlia costei di Adolph Ochs, editore del The New York Times e del Chattanooga Times dell’epoca: una genealogia che lascia comprendere come, sia pur legittimamente, la linea editoriale del NYT non possa essere in contrasto con la linea politica di Tel Aviv.

 Obama sembra, quindi, in procinto di essere abbandonato anche dai suoi più “leali” amici del settore e questo mentre Putin riceve il continuo sostegno da parte di Assad, che segue pedissequamente la linea diplomatica del Cremlino, accedendo senza riserve alle sue richieste. Anzi, nel caso dei gas il dittatore sottolinea addirittura che se Damasco accetta certe mutilazioni di sovranità, al fine di disinnescare il rischio di escalation bellica, è solo perché sono proposte della Russia e non perché teme gli USA, dando così anche lui, uno schiaffetto all’ego statunitense. Kerry, per parte sua, non riesce invece ad avere alcuna influenza sulla linea politica dei ribelli che premono per la guerra a tutti costi, obbedendo costoro solo ad Allah ed a Riad, che a suo tempo si era apertamente offerta di finanziare l’aggressione, purché fossero gli Usa a condurla e seguendo le direttive dei monarchi del Golfo.

 Indipendentemente dalla tifoseria cui si appartiene, ma ancor più se, lucidamente, non si appartiene a nessuna tifoseria, non si può non registrare che Putin e la sua Amministrazione abbiano condotto una partita magistrale che ha chiuso nell’angolo Obama, facendo quasi risultar più degno del Nobel per la Pace il presidente russo rispetto a quello statunitense, anche se in questo ci vuol poco. Va detto, però, che i russi sono stati fortemente aiutati sia dall’atteggiamento di Assad, sia dalla ottusità dei ribelli che, nella loro foga islamizzatrice, sono andati a far strage in una città cristiana dove si parla ancora la lingua del fondatore di quella religione, facendo così crollare il muro di omertà del mainstream sulle atrocità degli insorti e regalando consensi in Occidente al Raìs che si voleva abbattere: all’Islam pare mancare quell’abilità manipolatoria dell’opinione pubblica in cui i gesuiti sono maestri da sempre.

 La partita è ancora aperta, ma, nonostante l’aggressione non sia ancora iniziata, Obama sta subendo un rovescio dietro l’altro anche in patria, dove, peraltro, la maggioranza dei cittadini non vuole la guerra. A proposito: in democrazia non dovrebbe essere determinante la voce della maggioranza, oppure questa è solo un bene d’esportazione? La Russia, al contrario, ogni giorno che passa si sta dimostrando di essere più che all’altezza di gestire il “ nuovo Grande gioco”, mentre negli USA sembra non sappiano neppure cosa sia.

 Ferdinando Menconi

Fonte: www.ilribelle.com

13.09.2013

 Per gentile concessione de “La Voce del Ribelle”

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12322&mode=&order=0&thold=0

 

 

Ansa, Rai e Stampa di Regime eccoli a compiere i più meschini crimini contro l’Umanità

13 settembre 2013 

 

Autore Corrado Palazzi 

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foto Ansa
 Le miserie che sotto evidenzio non meriterebbero tanta attenzione se non fosse per il fatto che qui è in gioco la vita di milioni di persone innocenti.
Stavo ascoltando oggi in auto il Giornale radio Rai delle 13, il cui titolo era: “Assad  spara sugli ospedali”.  Ho atteso con impazienza di sapere da dove provenivano queste fonti ma nulla. Ho aspettato che dicesse qualcosa su questa ennesima frottola dei nostri criminali dell’informazione secondo i quali Assad prima costruisce gli ospedali e poi li bombarda, ma nulla. Solo un titolo provabilmente falso sostenuto dal nulla.  Nulla come questo incredibile  Ban, segretario ONU  a cui fanno dire cose o che rivela anzitempo all’intero mondo sui presunti crimini del presidente Assad, (presidente amato dal suo popolo come nessun altro mai). Ban parla sostenendo cose di cui ammette poi di non sapere niente. Proprio come fanno al Fatto Quotidiano, a la Repubblica, al Giornale , alla Stampa, al Corriere, l’Unità e schifezze giornalistiche varie che ovviamente prendono le notizie dall’Ansa di cui sono soci. Piccolissimo conflitto di interessi eh? (Serve per capire che è molto più dignitoso fare il netturbino che il giornalista di regime).
Ed ecco la sequela di informazioni allucinanti a partire dalla Rai di Garimberti (uomo di fiducia di De Benedetti) per finire alla solita spazzatura che come da copione si inventa un fantasioso fuori onda.
Una cosa è certa, solo dei cretini possono pensare che gli altri lo siano e si bevano le loro scemenze, la loro disinformazione.
Da leggere con attenzione!
 da RAI:Il Consiglio diritti umani: Damasco ci consenta indagini sulle violazioni

L’ Onu: in Siria il regime spara sugli ospedali
Kerry e Lavrov verso una conferenza Ginevra 2

La commissione di inchiesta guidata da Paulo Sergio Pinheiro accusa i lealisti di usare le strutture sanitarie a fini militari. ‘Le forze governative negano le cure mediche a chi si trova nelle aree controllate dall’opposizione’, si legge nel Rapporto. ‘Ci sono anche prove che alcuni gruppi armati anti-governativi hanno attaccato gli ospedali’. Intanto, secondo gli oppositori, Damasco sta trasferendo armi chimiche in Iraq e Libano

Ban, da Assad crimini contro umanita’

ANSA Convinto rapporto ispettori Onu ha “prove schiaccianti” su gas
(ANSA) – NEW YORK, 13 SET – Il presidente siriano Bashar al Assad ha commesso “numerosi crimini contro l’umanita’”: lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. “Sono sicuro che ci sara’ un processo per accertare le sue responsabilita’ quando tutto sara’ finito”. “Sono convinto che il rapporto degli esperti Onu dimostrera’ in maniera schiacciante che sono state usate armi chimiche in Siria”, ha detto Ban, aggiungendo che il rapporto degli ispettori “non e’ ancora completo”, ma che lo ricevera’ presto.
Quelle che avete letto sono le istruzioni per l’uso di queste informazioni da imbecilli. Si perchè solo de3gli imbecilli possono accettare per buone le notizie dei gasatori circa le presunte nefandezze del presidente contro se ste sso ed il suo popolo
Il Fatto Quotidiano, forse il più raffinato organo di disinformazione, mette in bocca a Ban la frase: “ASSAD SIA PROCESSATO!” Un augurio quindi, altro che informazione obiettiva, qui siamo all’essenza dello squallore.

Rapporto della commissione dell’inchiesta delle Nazioni Uniti: “Damasco utilizza la negazione di assistenza medica come arma di guerra”. Il segretario generale: “Forniremo prove schiacchianti dell’uso di armi chimiche”. Ma il Wall Street Journal avverte: “Il governo sta spostando l’arsenale per complicare i controlli”
Precedentemente in RAI sono i terroristi tagliagole e cannibali che sostengono la storia che Assad sta dislocando in zone più sicure le armi chimiche ma il maleFatto rende la cosa più autorevole dandole una paternità al WSJ. Sono poveri trucchi di un penoso da convincere anche i più increduli ed ingenui
dal Corriere invece ecco altre perle di pirle. Qui sanno già che il presidente Assad sarà processato salvo poi nel testo far trasparire la loro pochezza.  Leggete con attenzione prego.

Ban Ki-moon: «Assad sarà processato»
Gli ispettori: «rapporto completato»

«Colpevole di crimini contro l’umanità». Damasco impedisce le cure dei feriti nelle zone controllate dall’opposizione.


Il presidente Assad è colpevole di «numerosi crimini contro l’umanità», lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. Oggi il segretario generale ha fatto alcuni commenti sulle conclusioni degli ispettori pensando di non esser registrato mentre le sue dichiarazioni sono state trasmesse dai sistemi a circuito chiuso interni dell’Onu. «Sono sicuro che ci sarà un processo per accertare le sue responsabilità quando tutto sarà finito» ha detto Ban Ki-moon. Il portavoce dell’Onu Farhan Haq si è però affrettato a smentire il fatto che il segretario generale delle nazioni unite possa già avere in mano il rapporto degli ispettori. Lo stesso Ban Ki-moon ha confermato di non conoscere i contenuti del documento, ma ha detto di aspettarsi la «soverchiante dimostrazione» sull’uso delle armi chimiche in Siria. Gli ispettori nel frattempo hanno concluso il loro lavoro e hanno preparato il documento che sarà consegnato durante il week end allo stesso Ban Ki-moon. Lo ha fatto sapere Ake Sellstrom, capo del team di esperti incaricato dell’indagine.
Per pietà vi nascondo le parole usate dai giornali provinciali in tutt’Italia di De Benedetti, tutti intenti a nascondere le dichiarazioni di Quirico della non responsabilità di Assad circa le armi chimiche e a far apparire la Siria di Assad come l’impero del male, un pò la stessa tecnica usata contro i serbi, contro i libici, contro i somali, contro gli iracheni, contro i vietnamiti, contro i coreani, contro gli afghani, contro i nostri precedenti governi, come contro gli Zar di Russia, gli imperatori austroungarici, la Germania nazista, l’Italia fascista. Ops, scusate, ero andato un po’ troppo avanti.
Ed ecco come La Repubblica presenta il suo Paolo Garimberti, il presidente Rai “Americano”! Questi  di Repubblica nella loro tronfiaggine non si accorgono di spararle grosse rivelando l’inadeguatezza del personaggio di cui tessono le lodi nonchè magnificando e le pessime reti di disinformazione americane colte ripetutamente a costruire falsi come pubblicato da Stampalibera ed altri siti internazionali in varie occasioni. Poveri noi!
 Da La Repubblica:

Garimberti, presidente Rai “americano”
“Amo la tv Usa, mai visto un reality”

di GOFFREDO DE MARCHIS

… Letta sapeva, ha detto al leader Pd “ok spara il nome” e Franceschini ha “sparato”: Paolo Garimberti. “Un giornalista dal curriculum inattaccabile”, ha aggiunto. Già direttore del Tg2 (dal ’92 al 94′, l’anno della discesa in campo), poi vicedirettore di Repubblica, da quattro anni conduttore e animatore di Repubblica tv ed editorialista dello stesso giornale per la politica estera, Garimberti ha 66 anni. Oggi racconta così la sua televisione, quella che vede e che ama. “Sono stato un patito dei tre grandi canali americani e poi della Cnn, del suo ritmo, della sua qualità. Il mio mito è Walter Cronkite, sono impazzito per le corrispondenze su Tienammen di Bernard Shaw e per la night line di Ted Koppel”. C’è tanta America in questa visione del mezzo e anche sullo sport Garimberti non tradisce: “Guardo l’Nba, il football americano e degli anni della mia corrispondenza da Mosca mi è rimasta la passione per l’hockey su ghiaccio”. Tanta informazione soprattutto, per la sua storia professionale. Ma tornano ancora gli Stati Uniti quando si parla di intrattenimento: “Quello di Letterman è il talk show perfetto. I reality? Mai seguito uno nella mia vita”.
Questo presidente “americano” è stato scelto in un giorno e mezzo da Franceschini ma è piaciuto a Berlusconi. Il quale già ai tempi della candidatura di De Bortoli aveva detto che “il tempo cancella molte cose”. Quindi ha rimosso anche una vecchia polemica del ’94 quando Antonio Tajani, ora vicepresidente della commissione Ue, allora portavoce del Cavaliere agli esordi, attaccò Garimberti: “Solo un fazioso portaborse come Tajani può definire il Tg2 Telekabul”, replicò il direttore. Poi, Garimberti e Berlusconi si telefonarono e chiarirono in un battibaleno: “Sai, è un po’ rozzo”, rispose il futuro premier. Ieri i due si sono sentiti di nuovo per i complimenti e gli auguri. Hanno telefonato anche Giulio Tremonti, che indica materialmente il consigliere presidente all’assemblea dei soci che si riunisce domani, Walter Veltroni. E hanno chiamato dalla Rai, ovviamente, tutti i direttori, a cominciare da quello del Tg1, l’ammiraglia, Gianni Riotta.
Franceschini ha taciuto per una settimana dopo la bocciatura di Angelo Guglielmi e l’attacco al Pdl “che vuole mettere le mani sull’informazione”, pronunciato dopo quel no. Scottato e impaurito dal metodo berlusconiano. Però ha continuato a cercare la soluzione. “Primo, non mi voglio far inchiodare alla questione delle nomine mentre il Paese vive una crisi devastate. Secondo, non dimentico il caso Villari”. Una fantasma da respingere a tutti i costi, pagato a caro prezzo dal suo predecessore. Ha esplorato Letta nella telefonata domenicale, ha subito contattato Garimberti. Ha incassato il suo sì pieno, senza riserve. Ha lavorato la sera per controllare il gradimento in casa democratica. Ieri mattina ha sentito di nuovo il grande mediatore Letta, il pomeriggio si sono visti con l’accordo in tasca, stavolta blindato. Alle 18,15 hanno telefonato insieme al nuovo numero uno di Viale Mazzini, con il vivavoce: “Caro Paolo, caro presidente…”.
Ora la trattativa è chiusa, Franceschini e Letta non si vedranno più la mattina prestissimo alla sede del Pd per evitare i giornalisti mantenendo sempre una rapporto molto formale perché, come ha sempre detto il leader del Pd a Letta: “è la legge a costringerci all’accordo”. Come dire: non c’è inciucio. E alla fine quell’intesa alta sempre invocata dal segretario democratico ha trovato lo sbocco nel nome di Garimberti, il presidente americano scelto con i ritmi veloci della Cnn.
Siamo  proprio messi bene che dite?

 

UN BEL VIDEO: MERCENARI, TERRORISTI, TAGLIAGOLE E IL PD

IN QUESTO VIDEO SI VEDONO UN SACCO DI COSE, TUTTE INTERESSANTI MA VE N’E’ UNA “PARTICOLARMENTE” INTERESSANTE. AD UN CERTO PUNTO VIENE MOSTRATA LA TESTA DI UN CORTEO DEL PD, GUIDATO DA BERSANI. SUBITO DIETRO DI LUI C’E’ UN TIZIO CHE SVENTOLA UNA BANDIERA DEI RIBELLI SIRIANI. E’ UNA MANIFESTAZIONE A LORO FAVORE, QUINDI POTRA’ APPARIRE NORMALE. NO….PERCHE’ IL TIPO E’ UN MERCENARIO EGIZIANO, TAL  AJMAN EL ASRI, CHE VERRA’ UCCISO DOPO POCHE SETTIMANE IN  COMBATTIMENTO….E ABBIAMO ANCHE LE FOTO DI QUESTO, NATURALMENTE. DUNQUE CHE CI FACEVA QUEL MERCENARIO IN ITALIA, PASSANDO DA UNA MANIFESTAZIONE ALL’ALTRA E SOPRATTUTTO CHE CI FACEVA DIETRO A BERSANI A UN CORTEO DEL PD ?      MA FORSE CI SIAMO SBAGLIATI ED E’ FILIBECK, CON CAPELLI E BARBA NERA,  UN’ALTRA VOLTA….VAI A SAPERLO

VIDEO QUI
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