M5S: ultima linea di resistenza “moderata”?

27 settembre 2013

Fonte: http://www.italiaincrisi.it/2013/09/25/ruocco-m5s-chi-ci-comanda-ci-impone-una-suicida-resistenza-ad-oltranza-nellarea-delleuro/

Ruocco (M5S) : “Chi ci comanda ci impone una suicida resistenza ad oltranza nell’area dell’Euro

 Posted on September 25, 2013 by Felice Marra

A volte la storia di un popolo si ripete.

In questo momento l’Italia è in balia di una classe imprenditoriale e politica asservita ai poteri extra nazionali.

Poco meno di cento anni fa, il 24 ottobre 1917, l’Esercito Italiano comandato da generali inetti e incompetenti, subì una delle più gravi disfatte della sua storia, Caporetto.

La Caporetto di oggi è Telecom, venduta a ‘Loro insaputa’’ di Barnabé e Letta.

A Caporetto, Cadorna, un generale incapace come e quanto ora Letta, diede un ordine suicida, resistere ad ogni costo all’avanzare del nemico.

Ma avvenne un miracolo, i fanti italiani in massa, disubbidendo ad un ordine insensato, si ritirarono spontaneamente fino al Piave dove fu possibile riformare unalinea di difesa e poi di attacco e di riscossa sul nemico germanico, fino allo sfondamento di Vittorio Veneto.

Ora come allora chi ci comanda ci impone una suicida resistenza ad oltranza nell’area dell’Euro.

Gli italiani devono decidere con un referendum se rimanere in tale sistema.

Il M5S è la nuova Linea del Piave, da cui resistere, riorganizzare il tessuto sociale e ripartire per uno sviluppo sostenibile e solidale.

Nessuno rimarrà indietro.

Portavoce M5S Camera

Fonte: http://www.beppegrillo.it/2013/09/non_morire_per_maastricht.html

 NON morire per Maastricht

 Dobbiamo attenderci dal nostro governo, guidato da Enrico Letta, una ferma posizione in Europa a difesa del nostro paese? No. Letta, come del resto Monti, sono al servizio della moneta unica. Uno degli ultimi libri di Enrico Letta era intitolato Morire per Maastricht. Oggi morire per Maastricht significa rispettare quella gabbia d’acciaio che ci è stata imposta con il meccanismo europeo di stabilità (il cosiddetto Fondo Salva-Stati) e il patto di bilancio europeo (il cosiddetto Fiscal Compact). Con il primo dalle nostre casse sono già usciti 40 miliardi di Euro, una somma che in fase di recessione e con chiare difficoltà a rilanciare l’economia equivale ad uno strangolamento; con il secondo ci impegniamo a riportare il rapporto debito/pil entro il 60% nell’arco di un ventennio. Tutto ciò implica, in una fase di crisi come l’attuale, l’impossibilità di rilanciare l’economia.

Ci vorrebbe un governo capace di sbattere in Europa i pugni sul tavolo e di minacciare l’uscita dall’Euro nel caso in cui venisse negata la possibilità di ridiscutere da cima a fondo questi trattati che ci sono stati imposti da poteri stranieri e che prima Monti e ora Letta si sono incaricati di eseguire.

Per questo però è necessario restituire al popolo, al più presto, la possibilità di esprimersi in libere elezioni. Se il MoVimento 5 Stelle dovesse vincerle, andremo in Europa per rinegoziare tutto e da una posizione di forza, dal momento che l’Italia avrà la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea . Il popolo italiano, come quello greco, spagnolo, portoghese, non può morire per l’Euro.Non vogliamo morire per l’Euro.” Paolo Becchi

M5S: ultima linea di resistenza “moderata”?ultima modifica: 2013-09-27T21:52:22+02:00da davi-luciano
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