Alla fine Renzi visiterà il cantiere di Chiomonte nel pomeriggio di domani. I No Tav preparano l’accoglienza

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settembre 16
Il balletto continua: Renzi al cantiere Tav di Chiomonte sì, Renzi al cantiere di Chiomonte no. Niente di ufficiale, anche se a differenza di pochi giorni fa si fa sempre più probabile la visita del presidente del Consiglio in Val di Susa. Infatti, il premier arriverà in mattinata da Milano, dove si trova per appuntamenti legati ad Expo 2015, a Settimo Torinese per visionare lo stabilimento della L’Oreal. E nel primo pomeriggio dovrebbe muoversi in direzione Clarea.

Certo, nessuna conferma ufficiale dal suo staff così come poco trapela dagli uffici della Questura di Torino. Eppure gli indizi che fanno pensare che Renzi arriverà al cantiere dell’alta velocità sono tanti.
Non a caso da via Grattoni hanno già predisposto il raddoppio dei reparti mobili a presidio del cantiere con unità provenienti da altre città (Genova, Milano e Bologna) visto che molti agenti saranno impiegati anche a Settimo dove è previsto una manifestazione dei dipendenti in cassa integrazione della De Tomaso. In più alcune foto scattate nei giorni scorsi al cantiere dimostrerebbero come si stia già creando una struttura di sicurezza che nasconda il premier da occhi indiscreti durante il tour.
Insomma, segnali che lasciano intuire come ormai quello di Renzi stia diventando il segreto di Pulcinella. E d’altronde anche il movimento No Tav si prepara ad accoglierlo con due presidi dalle prime ore del mattino, uno a Giaglione e uno a Chiomonte, dove gli attivisti si raduneranno con bandiere e fischietti.
Di sicuro il gran riserbo sulla presenza del Premier in Val di Susa tradisce anche una certa preoccupazione da parte della Prefettura e dello stesso leader dell’esecutivo. Infondo, già lo scorso luglio Renzi era stato costretto ad annullare il Vertice europeo sull’occupazione giovanile in programma a Torino per timore delle proteste annunciate dagli antagonisti. Allo stesso modo, stando anche alle indiscrezioni che provengono dal suo partito, il primo ministro avrebbe fatto a meno di esporsi a sicure contestazioni da parte degli attivisti No Tav. Eppure, la scelta di recarsi a Chiomonte potrebbe essere il modo da parte del governo di ribadire l’interesse a un’opera che negli ultimi mesi sembra essere caduta nel dimenticatoio. Insomma, dare un segnale forte come gli aveva chiesto il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. Poco importa se due anni fa Renzi era quello che sosteneva che «Se dovessi iniziarla oggi, direi no alla Tav, perché la centralità di quell’arteria è discutibile in questo momento».

Alla fine Renzi visiterà il cantiere di Chiomonte nel pomeriggio di domani. I No Tav preparano l’accoglienzaultima modifica: 2014-09-16T22:03:03+02:00da davi-luciano
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