Denuclearizzare il Piemonte. Mozione in consiglio regionale

Presentata una mozione in Consiglio Regionale per l’individuazione del deposito nazionale di materiale radioattivo.

di Leonardo Capella

Le scorie nucleari sono da sempre un tema scottante, soprattutto alla luce delle recenti decisioni della Francia relativamente al rifiuto del nostro materiale nucleare destinato al riprocessamento.

Il consigliere regionale Marco Grimaldi (Sinistra Ecologia Libertà) ha presentato quale primo firmatario una mozione che vuole sollecitare l’individuazione di un sito di stoccaggio unico a livello nazionale. Con lui altri 17 consiglieri hanno apposto la loro firma a sostegno della presentazione.

La mozione sottolinea come la mancata individuazione in tempi brevi del sito unico di stoccaggio delle scorie nucleari renderebbe l’attività di decommissioning (smantellamento N.d.R.) incompleta.

Viene anche richiesto un maggior coinvolgimento e una completa informazione delle popolazioni coinvolte alla denuclearizzazione del Piemonte.

Coinvolgimento che sul nostro territorio in questi ultimi anni è stato del tutto assente e avrebbe dovuto riguardare i trasporti ferroviari di materiale radioattivo diretti in Francia. Questi trasporti hanno suscitato numerose azioni di protesta fronteggiate con un massiccio uso delle Forze dell’Ordine. 

La Regione Piemonte ospita sul proprio territorio tre siti nucleari presso i quali hanno sede quattro impianti rappresentativi di tutto il ciclo del combustibile nucleare: impianto ex FN-SO.G.I.N. di Bosco Marengo, impianto EUREX-SO.G.I.N. di Saluggia, Deposito Avogadro di Saluggia e Centrale Nucleare “E. Fermi”-SO.G.I.N. di Trino. 

Tra questi in particolare il sito dì Saluggia presenta le maggiori problematicità, essendo collocato nel triangolo tra il fiume Dora Baltea e i due canali artificiali Cavour e Farini, nonché sovrastante la falda acquifera di alimentazione dell’Acquedotto del Monferrato. L’impianto Eurex di Saluggia ospita attualmente il 90% della radioattività italiana dista solo 20 metri dalla Dora Baltea. Va sottolineato che in Piemonte è stoccato il maggior quantitativo di rifiuti radioattivi a livello nazionale ovvero circa il 96%.

La principale preoccupazione indicata in questa mozione è indirettamente legata al rientro previsto fra tre anni, in base alle leggi europee, dei materiali radioattivi inviati nel corso degli anni a Sellafield, La Hague e Savannah River. 

La mancata individuazione del deposito nazionale, che la normativa europea richiede come pronto all’utilizzo entro il 2025, si teme accresca il rischio che i depositi attualmente temporanei, si trasformino in definitivi.

L.C. 12.9.14

Denuclearizzare il Piemonte. Mozione in consiglio regionaleultima modifica: 2014-09-13T22:26:32+02:00da davi-luciano
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