Vendola e Renzi giocano di fioretto sulle spalle della Puglia

di Davide Amerio

Il 13 settembre pv si apre la Fiera del Levante in Puglia. L’occasione diventerà anche politica e si profila all’orizzonte uno ‘scontro’ (ma sarà davvero così?) tra il Presidente della Regione Nichi Vendola e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Oggetto del contendere la questione del Tap, ovvero il gasdotto che dalla Azerbaijan (con amore!) porterebbe in Italia un cospicuo flusso di gas. Da tempo movimenti locali, amministrazioni e, a sentire le ultime dichiarazioni, anche Vendola, si oppongono a questa costruzione che sarebbe un’offesa contro il territorio compromettendo le attività turistiche di ampie zone.

Recentemente il governo, attraverso il Ministero dell’Ambiente ha dato parere favorevole all’esame dell’impatto ambientale ignorando, di fatto, tutte le analisi e le critiche mosse al gasdotto.

Vendola pare sul piede di guerra, recentemente ha dichiarato “Non siamo disposti  ad una svendita del territorio, invito tutti quelli che interverranno nella giornata inaugurale della Fiera a dire con chi si schierano”.

Ma in ballo ci sono anche le trivellazioni su e giù per l’Adriatico dove in maniera disinvolta si cerca e si estrae petrolio in un bacino di mare che sarebbe devastato da un minimo incidente che travasasse in mare quantità di ‘oro nero’.

In Puglia non si capisce più chi decide quali ‘opere’ devono essere eseguite e chi le autorizza. in merito al Tap la Regione accusa Roma e viceversa.

Una testata giornalistica locale (tagpress.it) osserva che i gasdotti in Puglia rischiano di essere addirittura tre! e definisce la Puglia ‘terra di gas e petrolio’.  In corrispondenza dei territori baresi e foggiani è un fiorire di trivelle per la ricerca del petrolio nel sottosuolo. Esiste attualmente un altro progetto definito Igi Poseidon che prevede un gasdotto con approdo al largo degli Alimi un altro angolo di paradiso della Puglia. Una terza opera potrebbe essere quella del Rigassificatore di Brindisi.

L’assurdità della situazione è quella evidenziata da Legambiente Puglia: sono le aziende che decidono quali e quanti progetti realizzare in assoluta autonomia scegliendo la localizzazione ambientale fuori da qualsiasi valutazione di impatto. In assenza di una pianificazione strategica (che dovrebbe altresì basarsi sulle fonti rinnovabili) ogni privato può proporre un progetto e ricevere le autorizzazioni.

Caustica su questa situazione è la Senatrice Barbara Lezzi (M5S) che si batte per la difesa del territorio pugliese sua terra di origine. Sulla sua pagine di Facebook commenta:

E’ una sorta di chiamata alle armi che vede schierati tutti in fila nel magico utilizzo delle tecniche di comunicazione, unica formazione di cui è capace questo devastante esercito. Parlo di TAP e del brusìo di codardi “NI” che si sovrappone in questi giorni e che da nessun altarino viene motivato nel merito.
Sicuramente, non lo si vuole a S. Foca, il bacino elettorale non lo accetta e i soldatini si stracciano le vesti per difendere il meraviglioso paesaggio a scapito, però, di qualcun altro. Siamo a pochi mesi dalle consultazioni regionali e molte sono le porte che debbono restare aperte e, quindi, si sorvola incautamente sulla responsabilità del Presidente Vendola che zitto zitto fa inserire la Puglia nell’aggiornamento della rete dei gasdotti italiani con un coraggiosissimo silenzio assenso.

[…] non si argomenta sulle crisi geopolitiche di cui rimarremmo schiavi, di energia alternativa, di risparmio energetico, di direttive europee (presto vincolanti) che si schiantano contro questa nuova infrastruttura, di investimenti europei che prendono il largo anziché restare qui, di ricadute tributarie che volano verso la Svizzera (TAP è lì che pagherà le tasse ) di consumi di gas, di fabbisogno di gas, di giacenze al nostro attivo o magari di salute, benessere, turismo […]

D.A. 04.09.14

Vendola e Renzi giocano di fioretto sulle spalle della Pugliaultima modifica: 2014-09-06T21:55:37+02:00da davi-luciano
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