Elezioni. L’uomo del Monti ha detto no

Ancora una volta l’Europa mette bocca nel voto. “Sarà un efficiente strategia elettorale Silvio Berlusconi. Ma il mio consiglio agli italiani è di non ripetere l’errore già fatto e non continuare a votarlo”, questo il messaggio del ministro delle finanze tedesco Schäuble. Siamo alle solite infrazioni di campo. Anzi sono molto pesanti. Non vengono solo dai giornali internazionali legati alla grande finanza ma anche dai grossi calibri europei. Dopo le dichiarazioni forti dei vari responsabili Ue arrivano anche quelle degli uomini della Merkel. Più che mai preoccupati del voto degli italiani. La scelta è tra l’euro delle banche e i problemi dei cittadini. E siccome Berlusconi, la Lega e il M5S ne mettono in dubbio la validità ecco che partono le cannonate.
Per gli eurofolli il problema è fermare il successo dei cosiddetti populismi. E quindi invitano gli italiani a non votare chi va controcorrente. In quanto “l’Italia è uno dei paesi più importanti e che vanta la seconda produzione industriale in Europa” e per questo una vittoria del Cavaliere provocherebbe “un’Italia debole e una debolezza per l’intera Europa”. E così ancora una volta c’è chi ci mette lo zampone. Il problema è che questa unione basata solo sulla moneta non ha portato a nulla di buono se non a tanta disoccupazione e povertà in quasi tutti gli Stati membri. Agli euro-sfruttatori piace solo Monti, una loro costola. E il consiglio del ministro tedesco è quello di “non ostacolare il cammino intrapreso da Mario Monti perché quella della stabilità è la via migliore”. Per aggiungere anche che “sotto il governo Monti l’Italia sia diventata più forte”. Francamente nessuno se n’è accorto. Anzi sono i lavoratori e le piccole impres e ad essersene accorti, con suicidi e chiusura delle attività. E poi arriva anche l’appoggio alla prima gamba montiana. “Bersani mi ha detto che lui vorrà proseguire il cammino iniziato da Monti e questo per me è l’importante”. Insomma tempi duri per chi ancora crede nel partito dei lavoratori. C’è di che preoccuparsi. Questo via libera dei tedeschi al trio Monti-Bersani-Vendola dovrebbe allarmare tutti gli italiani. Il rischio di una povertà sempre più diffusa per le famiglie e per i lavoratori è molto forte, ai limiti di una nuova forma di schiavizzazione. A questo progetto della grande finanza e degli interessi Ue, Bce dobbiamo rispondere in un solo modo: non dare il voto a chi ha ridotto il nostro Paese in condizioni pietose. Chi intende portare a termine la svendita della nostra sovranità e degli ultimi gioielli rimasti: Finmeccanica, Eni, Enel non può ottenere il pass degli elettori. Lasciare campo libero alle multinazionali di sbranarci è un suicid io. Questa non è una Europa che offre servizi e benessere ai popoli ma solo posti di potere. L’interesse della Germania è solo legato a tenere bassa l’inflazione. Infine il ministro assicura che il peggio è passato. Solo che nessuno se n’è accorto. Gli indicatori economici sono tutti negativi, dalla disoccupazione in forte calo alla riduzione del Pil per finire al debito pubblico.
Francamente è inaccettabile che dagli esponenti europei arrivino giudizi in libertà sulle candidature. L’intento è quello di tirare la volata al trio degli euro-innamorati: Monti, Bersani, Vendola ma non pensiamo proprio che gli italiani siano della stessa opinione.
L’ingerenza è una prassi sgradevole che dovrebbe essere respinta prima di tutto da chi ne è avvantaggiato. Ma a Pd, Sel e Udc piace ancora il giochino dell’aiuto esterno anche se questo porta gli italiani a pagare un prezzo molto alto in termini di lavoro, di salari, di pensioni e di qualità della vita.


http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=19031

La forza del grillismo, il silenzio degli operai e il popolo di sinistra truffato di Eugenio Orso

 

EUGENIO ORSO
pauperclass.myblog.it 
 

Tre sono i temi dibattuti nel presente post: 1) I punti di forza di Grillo e Casaleggio. 2) Il silenzio degli operai (una sorta d’inquietante silenzio degli innocenti). 3) Il popolo di sinistra manipolato dai rinnegati neoliberisti. 

1) La forza del grillismo, a quanto sembra crescente. Vero che Grillo e Casaleggio, dominatori incontrastati del movimento, hanno fatto una scelta vincente con i vecchi comizi in piazza (che stranamente contraddicono, per la richiesta presenza nel mondo reale, la natura virtuale e originaria della loro creatura m5s) e la comunicazione prevalente in rete (programma, parlamentarie, eccetera).
I punti di forza principali di Grillo e Casaleggio, che finora si sono rivelati paganti in termini di consensi e di relativo radicamento del movimento in molte aree del paese, sono essenzialmente tre:
a) Decisioni fortemente centralizzate e organizzazione de facto verticistica del movimento. La centralizzazione del movimento e la limitazione del numero dei veri decisori costituiscono un buon contrappeso, almeno per ora, all’eterogeneità del movimento stesso, che altrimenti alimenterebbe forti spinte centrifughe. Vedremo cosa accadrà domani, quando i rappresentanti di m5s saranno in parlamento e il movimento cercherà di emanciparsi, sfuggendo alla stretta dei due capi.
b) Rifiuto delle alleanze con qualsivoglia possibile interlocutore esterno, nella consapevolezza che una splendida solitudine, in questi frangenti politico-sociali, moltiplica i voti. Se ci si presenta come puri e illibati, speranza di cambiamenti radicali per la prima volta in parlamento, non vi può essere commistione con i partiti e i cartelli elettorali che il sistema ha prodotto, pena la perdita d’immagine e la contaminazione. Perciò Ingroia e il suo cartellino elettorale non dovrebbero esser visti come una protesi di Grillo e dei suoi e non è per niente certa una futura alleanza fra i due gruppi. 
c) D e-ideologizzazione completa del movimento ed estraneità conclamata al sistema dei partiti, per mietere consensi ovunque, con il contraltare di un programma ambiguo, centrato sul sociale – reddito di cittadinanza per tutti – ma con preoccupanti elementi di natura liberista – contrattazione individuale, senza mediazioni sindacali, fra lavoratore e datore di lavoro.
Che poi una fetta significativa del ceto medio impoverito, in buona parte legato al lavoro intellettuale – dipendente, parasubordinato e autonomo –sostenga oggi con qualche convinzione m5s, la cosa non deve stupire, anche in considerazione della prevalenza delle fasce d’età più giovani, investite in pieno dall’onda del precariato e interessate in particolare al punto c prima esposto, in termini di de-ideologizzazione di massa, estraneità conclamata al sistema dei partiti, interclassismo, eccetera.
2) Il silenzio degli operai, quasi invisibili con i loro problemi in campagna elett orale. Per quanto riguarda gli operai, invece, il loro sconcertante silenzio e la loro apparente irrilevanza stupiscono, essendo fra i più colpiti dalla crisi indotta, dalla disoccupazione conseguente e dalle misure antisociali del governo Monti, appoggiato convintamente dalla sinistra rinnegata pidiina. Oggi sono più attivi, più contrastivi e vitali i nuclei di piccoli imprenditori inferociti, ad un passo dalla rovina, che sostengono il pagliaccesco neoliberista Giannino. Quegli stessi imprenditori che anni addietro, quando ancora i momenti più bui della crisi erano una vaga prospettiva, sostenevano con convinzione il liberismo estremo, l’espansione e il dominio incontrastato dei mercati per una libera iniziativa privata senza lacci e lacciuoli. O che magari spostavano risorse dalla produzione e dall’innovazione nei cicli produttivi e dei prodotti alle lucrose attività finanziarie. Gli operai invece, abbandonati da una sinistra che ha cercato nuovi, potentissim i padroni dopo il collasso sovietico, saltando definitivamente dall’altra parte della barricata, già da anni sopravvivono ai rigori sociali imposti dal neocapitalismo dominante come orfani che cercano un riferimento (politico) e una tutela che hanno perduto. Nel 2008, a nord, è stata la lega di Bossi ad attrarre il loro consenso, in un tentativo di trovare rappresentanza per i propri interessi. Ma anche in tal caso gli operai non hanno goduto di alcuna vera rappresentatività, come gruppo ormai invisibile a livello politico e non più come storica classe del vecchio ordine sociale. Pur al governo con il Berlusconi IV e determinante per la sopravvivenza di quel esecutivo, la lega beneficiata dal voto operaio non ha impedito il dilagare della disoccupazione, nel settentrione del paese, e non ha contrastato (come tutti, del resto, nella maggioranza e nell’opposizione di allora) la grande offensiva marchionnista contro il contratto nazionale di lavoro. Dopo questa delusion e, amplificata di recente dalle inchieste della magistratura che hanno investito i vertici della lega a partire dal suo segretario amministrativo (Belsito), è probabile che il voto degli operai abbandonati a se stessi anche sul versante sindacale (fiom e cgil sostengono il pd, il sel e il cs che hanno in serbo la continuazione delle politiche euromontiane) si disperda in molti rivoli, se non prevarrà una chiara scelta astensionista. Unico vero testimonial della condizione operaia in Italia è il piccolissimo e ininfluente Partito Comunista dei Lavoratori del professor Tiziano Ferrando, che può sperare in paio di centinaia di migliaia di voti, non tutti operai. L’inquietante silenzio del lavoro operaio penalizzato in termini di redditi, posti di lavoro e diritti, in questa campagna elettorale un po’ surreale e in gran parte mediatica, può non significare che il neocapitalismo, attraverso le sue regole, i suoi partiti e i suoi sindacati, è riuscito a piegare definitiv amente gli operai orfani dell’omonima classe, riducendoli sempre di più a neoschiavi rassegnati.  Che si tratti, invece, della classica quiete prima di una storica (e destabilizzante) tempesta sociale, non limitata al nostro paese?
3) Il popolo di sinistra condotto al voto da rinnegati e traditori che lo manipolano. Idiotizzazione, perdita della coscienza critica, sociale e di classe, e diffusione dell’antiberlusconismo salvifico hanno condizionato e adeguatamente manipolato il cosiddetto popolo di sinistra che così appoggia, contro i suoi, propri interessi vitali, i rinnegati neoliberisti del pd, con la protesi radicale del sel vendoliano. Quell’antiberlusconismo che ha favorito la perdita di consenso del cav e la sua caduta è stato usato subdolamente come cavallo di troia per far entrare Monti in Italia, insediatosi al governo per conto delle élite finanziarie internazionalizzate (americane ed europidi). Lo stesso antiberlusconismo, suscitato d a intense ed estese campagne massmediatiche dei rinnegati di sinistra, con appoggi e complicità ben oltre i confini nazionali, serve per chiamare a raccolta il popolo di sinistra contro il ritorno di Berlusconi e la sua veloce rimonta in campagna elettorale. Il vero scopo di queste operazioni è sempre quello di sottomettere l’intero paese, e al suo interno lo stesso popolo di sinistra, ai voleri delle élite finanziarie internazionalizzate, proseguendo con le controriforme euromontiane e continuando con il ridimensionamento/ privatizzazione integrale delle strutture produttive nazionali. A tale fine, possono andar bene anche le pelosissime (e scadenti) performance di un istrione del calibro di Crozza che imita Berlusconi sul palco di San Remo, pur accompagnate dalle vivaci proteste del pubblico. Uno strumento importante, alla fine della campagna elettorale, sono le inchieste e i processi della magistratura contro lega e pdl, per cercare di ridimensionarli: l’arresto di Orsi ai vertici di Finmeccanica e i quattro anni comminati a Fitto del pdl dal tribunale di Bari. Ma le inchieste della magistratura raggiungono anche l’obiettivo di screditare e mettere in crisi le ultime grandi industrie italiane, preparandole per futuri ridimensionamenti, sostituzioni dei vertici, smembramenti e infine per la vendita (a sconto) sul mercato al capitale finanziario straniero. E’ questo l’interesse concreto del cosiddetto popolo di sinistra, che voterà in grande maggioranza per pd e sel? Ovviamente no, perché un ulteriore impoverimento del paese non risparmierebbe la grandissima parte degli elettori di Bersani e Vendola. Se poi si considera il futuro esecutivo con Monti, nonostante le dichiarazioni contrarie dell’imbroglione Vendola, il quadro della situazione è completo. Votare per chi si accinge a fare il tuo male, a mantenerti nella prigione unionista europoide e sotto tortura sociale con l’euro, è senz’altro manifestazione estrema di idi otismo, se non di vero e proprio masochismo, e addirittura va oltre la sindrome di Stoccolma. Il popolo di sinistra potrà essere recuperato o la partita per il risveglio delle coscienze è ormai perduta? Difficile dirlo, ma è chiaro che siamo a un passo dalla sconfitta definitiva.

Eugenio Orso
Fonte: http://pauperclass.myblog.it/
Link: http://pauperclass.myblog.it/archive/2013/02/14/la-forza-del-grillismo-il-silenzio-degli-operai-e-il-popolo.html

Secondo un autorevole rapporto la Grecia deve temporaneamente uscire subito dall’Euro

La Grecia è crollata, definitivamente, sotto il peso dei debiti contratti con la BCE.

Ma in Italia nessuno ne parla perché siamo in campagna elettorale, l’attenzione dei media è stata spostata sulle dimissioni del Papa, mentre l’Europa brucia!

Stanno assaltando i supermercati. Ma non si tratta di banditi armati. Si tratta di gente inviperita e affamata, che non impugna neanche una pistola, con la complicità dei commessi che dicono loro “prendete quello che volete, noi facciamo finta di niente”.

Si tratta della rivolta di 150 imprenditori agricoli, produttori di agrumi, che si sono rfiutati categoricamente di distruggere tonnellate di arance e limoni per calmierare i prezzi, come richiesto dall’Unione Europea. Hanno preso la frutta, l’hanno caricata sui camion e sono andati nelle piazze della città con il megafono, regalandola alla gente, raccontando come stanno le cose.

Si tratta di 200 produttori agricoli, ex proprietari di caseifici, che da padroni della propria azienda sono diventati impiegati della multinazionale bavarese Muller che si è appropriata delle loro aziende indebitate, acquistandole per pochi euro sorretta dal credito agevolato bancario,quelli hanno preso i loro prodotti della settimana, circa 40.000 vasetti di yogurt (l’eccellenza del made in Greece, il più buon yogurt del mondo da sempre) li hanno caricati sui camion e invece di portarli al Pireo per imbarcarli verso il mercato continentale della grande distribuzione, li hanno regalati alla popolazione andandoli a distribuire davanti alle scuole e agli ospedali.

Si tratta anche di due movimenti anarchici locali, che si sono organizzati e sono passati alle vie di fatto: basta cortei e proteste, si va a rapinare le banche: nelle ultime cinque settimane le rapine sono aumentate del 600% rispetto a un anno fa. Rubano ciò che possono e poi lo dividono con la gente che va a fare la spesa. La polizia è riuscita ad arrestarne quattro, rei confessi, ma una volta in cella li hanno massacrati di botte senza consentire loro di farsi rappresentare dai legali. Lo si è saputo perché c’è stata la confessione del poliziotto scrivano addetto alla mansione di ritoccare con il Photoshop le fotografie dei quattro arrestati, due dei quali ricoverati in ospedale con gravi lesioni.

E così, è piombata la sezione europea di Amnesty International, con i loro bravi ispettori svedesi, olandesi e tedeschi, che hanno realizzato una inchiesta, raccolto documentazione e hanno denunciato ufficialmente la polizia locale, il ministero degli interni greco e l’intero governo alla commissione diritti e giustizia dell’Unione Europea a Bruxelles, chiedendo l’immediato intervento dell’intera comunità continentale per intervenire subito ed evitare che la situazione peggiori.

Siamo venuti così a sapere che il più importante economista tedesco, il prof. Hans Werner Sinn, (consigliere personale di Frau Angela Merkel) sorretto da altri 50 economisti, avvalendosi addirittura dell’appoggio di un rappresentante doc del sistema bancario europeo, Sir Moorald Choudry (il vice-presidente della Royal Bank of Sctoland, la quarta banca al mondo) hanno presentato un rapporto urgente sia al Consiglio d’Europa che alla presidenza della BCE che all’ufficio centrale della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea, sostenendo che “la Grecia deve uscire, subito, temporaneamente dall’euro, svalutando la loro moneta del 20-30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria” e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu”.

http://www.ecplanet.com/node/3750

IMU – Confagricoltura e CIA denunciano: Settore allo sfascio, l’IMU è iniqua!

Venerdì,  Febbraio 15th/ 2013

– di Vincenzo Folino – 

IMU / Confagricoltura / CIA / Confederazione Italiana Agricoltori / IMU agricola / Fallite migliaia di imprese / Azioni legali / Governo Tecnico / Maria Catania / Vittorio Grilli / Decreto Legislativo n.201  del 2011 / Maria Teresa Bertuzzi / Paolo De Castro / Agenda Europea / Commissione Agricoltura del Parlamento europeo / Parlamento Europeo / Mario Monti / Chiusura Imprese Agricole Italiane / Tributo Iniquo 

IMU – Confagricoltura e CIA denunciano:

Settore allo sfascio, l’IMU è iniqua! 

Sensa sostenibilità economica non può esserci

sostenibilità ambientale. Anzi: non c’è impresa!

L’IMU col senno di poi – Ora i partiti fanno la voce grossa

CIA Confagricoltura IMU

Roma, Bruxelles – La CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) e Confagricoltura, in una lettera inviata ai ministri delle Politiche agricole Mario Catania e dell’Economia Vittorio Grilli, hanno chiesto al governo di fare massima chiarezza sul gettito dell’Imu agricola, ovvero, di rispettare gli impegni presi. La  richiesta di informazioni è dettata dal fatto che nei confronti del tavolo tecnico sull’Imu “il Governo – scrivono i presidenti delle due organizzazioni – si assumeva il lodevole impegno di provvedere ad un’eventuale revisione delle aliquote relative ai fabbricati rurali strumentali ed ai terreni agricoli, ad opera di un decreto del Consiglio, da emanarsi entro il 10 dicembre 2012”“A suo tempo  – proseguono – abbiamo già provveduto a sollecitare l’emanazione del decreto, ben consapevoli delle difficoltà temporali rappresentate anche dal termine dell’accatastamento dei fabbricati rurali, a oggi iscritti nel catasto terreni, fissato al 30 novembre scorso”. Tuttavia, con la solita velocità e coerenza che contraddistingue chi ci governa, siamo giunti alla metà di febbraio e tutto tace.

 Cia e Confagricoltura verso possibili azioni legali? 

Insomma,  Confagricoltura e Cia non stanno facendo altro che chiedere il rispetto degli impegni contenuti nel decreto legislativo n.201/2011 istitutivo dell’imposta, che prevede l’introduzione di una “clausola di salvaguardia” per il settore primario; e dopo “aver concesso un congruo periodo di tempo sia alla verifica del gettito Imu dell’anno 2012, sia all’attività di monitoraggio del processo di accatastamento dei fabbricati rurali”, si sono dichiarate pronte non solo ad iniziative di carattere sindacale, ma anche a vere e proprie azioni legali.

 IMU – Senza Sostenibilità Economica non c’è Sostenibilità Ambiantale  

Nel segno della critica, per quanto attiene le politiche agricole messe in atto dal governo tecnico, possono essere inquadrate anche le recenti dichiarazioni della senatrice Pd Maria Teresa Bertuzzi, e del presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro. La prima ha dichiarato che “senza sostenibilità economica non ci sarà sostenibilità ambientale”, ricavandone la necessità e l’urgenza “di mettere al centro dell’attenzione della politica e del prossimo governo l’impresa agricola e l’imprenditore agricolo”. La Bertuzzi ha poi precisato come il saldo negativo della nostra redditività agricola sia dovuto a cause strutturali (alto costo di trasporti ed energia, peso burocratico e fiscale) sulle quali è necessario intraprendere azioni valide sul lungo periodo; n onché a cause che potremmo definire di malgoverno e sulle quali al contrario, come nel caso dell’Imu agricola, “bisogna agire da domani mattina, poiché contiene una dose di iniquità”.

 “Piove Governo Tecnico!”  

Il presidente della Commissione Agricoltura del PE, dal canto suo, ha ribadito come “siamo davanti a un errore tecnico, l’Imu è una tassa sul patrimonio, mentre qui si tassano i mezzi di produzione, che errore!” Insomma, ci troviamo di fronte ad un tipico caso di italian tecno-style,  un “errore tecnico” commesso da un “governo di tecnici”! Forse d’ora in poi – e considerando le migliaia di aziende agricole che Monti e l’Agenda Europea” hanno fatto fallire, sarà proprio il caso di dire: “piove, governo tecnico!”, in attesa che si rassereni e che finalmente si “apra” questo cielo cupo. Certo la cosa alquanto paradossale è vedere come finora i partiti di maggioranza siano stati tutti solidali nel votare e mandare avanti una porcata simile (qual è l’IMU) ed ora vestano il ruolo di oppositori della politica dei tecnici. Mah!

Vincenzo Folino  (Copyright © 2013 Qui Europa)

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 Giovedì, Agosto 9th/  2012  – L’Editoriale, di Sergio Basile e Silvia Laporta – Crisi / Debito pubblico / Roma / Bruxelles / Berlino / Londra / Referendum anti Ue / Washington / Unione Europea / Germania / Regno Unito / Italia / Corriere della Sera / Giuliano Amato / Franco Bassanini / Costituzione tedesca / Mes […]

9 agosto 2012#

Fiction-Italia – Il ritorno dei “Morti Viventi”

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Lunedì, Luglio 23th/ 2012 – L’Editoriale, di Vincenzo Folino –  Ue / Eurozona / Agenzie di rating / reazioni della Politica / Commissione europea / Pierluigi Bersani / Mummie / Ibernati / Declassamenti impropri / Bacon / Conoscenza è potere / Silvio Berlusconi  / Morti viventi  Fiction-Italia – Il ritorno dei “Morti Viventi” Trailer ufficiale […]

Via libera al Fiscal Compact e alla fine della Democrazia

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Sabato, Luglio 21th/  2012 – di Silvia Laporta e Sergio Basile – Senato / Fiscal Compact / Mes / Debito pubblico / Crisi / Omertà / Parlamento / Monti / Napolitano/ Sardegna / Imu / Sicilia / Agricoltura / Raffaele Lombardo / Germania / Movimento 5 Stelle   Dittatura Italia – Via libera al Fiscal Compact e […]

L’Amore insano per l’Euro e La propaganda dei Media

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Martedì, Luglio 17th/ 2012  – di Silvia Laporta – Commissione Europea / crisi economica / suicidi / chiusura imprese / moneta unica/ euro / lira / Mario Monti / Germania / Svezia / Danimarca / Inghilterra / Bce / Mes / Fiscal Compact / tasse / austerity / neo-liberalismo / Spagna / morte del Welfare  […]

Monti: “Non resterò dopo il 2013″

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Mercoledì, Luglio 11th/  2012 – di Silvia Laporta – Italia / Mario Monti / Crisi economica / Ecofin / Eurogruppo / Schettino / Elezioni politiche / Governo tecnico / banche / debito pubblico / Unione europea / 2013 / Fine mandato Mario Monti   Monti : “Non resterò dopo il 2013” Le perle di saggezza del professore […]

Fermiamoli! – Stanno Svendendo e Depredando il Giardino d’Europa

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La Gabbia Sociale e la Nostra Rivoluzione – Aderisci alla Campagna “Pensa e Scrivi” di “Qui Europa”

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Venerdì, Settembre 7th/ 2012 – di Sergio Basile – Unione europea / Bruxelles / ICE / Iniziativa Europea dei Cittadini / Liberismo / Neoliberismo / Privatizzazioni / Capitalismo / Noam Chomsky / Duccio Cavalieri / Università di firenze / Dio / Fede / Uomini liberi / Libertà / Rivoluzione / TG / Gabbia del Debito […]

 



http://www.quieuropa.it/imu-confagricoltura-e-cia-denunciano/

Chi controlla il denaro? Lo fa in segreto una Banca Centrale Mondiale non eletta e che non deve rendere conto a nessuno

Di Michael Snyder 

The Economic Collapse

SWITZERLAND-BANKING-FINANCE

Un’organizzazione internazionale immensamente potente di cui la maggior parte delle persone non ha mai nemmeno sentito parlare controlla segretamente l’offerta di moneta del mondo intero. Si chiama Banca dei Regolamenti Internazionali, ed è la banca centrale delle banche centrali. Si trova a Basilea, in Svizzera, ma ha filiali anche a Hong Kong e Città del Messico. Si tratta essenzialmente di una banca centrale non eletta, indipendente e che ha la totale franchigia dalle i mposte e dalle leggi nazionali. Anche Wikipedia ammette che ” non risponde a nessun singolo governo nazionale.

La Banca dei Regolamenti Internazionali è stata utilizzata per riciclare denaro per i nazisti durante la seconda guerra mondiale, ma in questi giorni lo scopo principale della BRI è quello di guidare e dirigere il sistema finanziario globale destinato ad essere unificato. Oggi, 58 banche centrali globali appartengono alla BRI, e influiscono sul modo in cui l’economia degli Stati Uniti (o qualsiasi altra economia) si svolgerà nel corso del prossimo anno molto più di un qualsiasi politico.

Ogni due mesi, i banchieri centrali del mondo si riuniscono a Basilea per un “Convegno di Economia Mondiale”. Le decisioni che vengono prese durante questi incontri  interessano ogni uomo, donna e bambino sul pianeta, eppure nessuno di noi ha voce in capitolo in quello che succede. La Banca dei Regolamenti Internazionali è un’organizzazione  fondata dall’élite globale e opera a vantaggio delle élite globali, ed è destinata ad essere uno dei cardini principali del nascente sistema economico mondiale. E’ imperativo che le persone vengano informate su ciò che è questa organizzazione e dove ha intenzione di portare l’economia globale.

Purtroppo, solo pochissime persone  sanno veramente cos’è la Banca dei Regolamenti Internazionali, e ancora meno persone sono a conoscenza delle riunioni di economia globale che si svolgono a Basilea su base bimestrale.

Questi incontri di economia globale sono stati discussi in un recente articolo del Wall Street Journal …

Ogni due mesi, più di una dozzina di banchieri si incontrano qui la dome nica sera, per parlare e cenare al 18° piano di un edificio cilindrico che si affaccia sul Reno.

Le discussioni durante la cena sul denaro e sull’economia sono più che accademiche. Al tavolo ci sono i capi delle maggiori banche centrali del mondo, che rappresentano i paesi che producono ogni anno più di 51.000 miliardi di dollari di prodotto interno lordo, i tre quarti della produzione economica mondiale.

L’articolo prosegue descrivendo la stanza nella quale avvengono questi incontri di economia globale. Sembra uscita fuori da un romanzo …

Mr. King della Banca d’Inghilterra conduce le discussioni durante la cena in una sala decorata dallo studio svizzero di architettura Herzog & de Meuron, che ha progettato lo stadio a “Nido d’Uccello” per le Olimpiadi di Pechino. Gli uomini hanno posti riservati ad una tavola rotonda in una sala profumata di o rchidee bianche e incorniciata da pareti bianche, soffitto nero e vista panoramica.

I banchieri centrali che si riuniscono per questi convegni non sono lì solo per socializzare. Nessun membro del personale è ammesso a questi incontri, che si svolgono  in un clima di assoluta segretezza …

Argomenti seri si alternano a stuzzichini, vino e chiacchiere, secondo le persone che hanno familiarità con queste cene. Mr. King chiede di solito ai suoi colleghi di parlare delle prospettive nei rispettivi paesi. Altri fanno domande supplementari. Le riunioni non producono trascrizioni o verbali. Nessun membro del personale è ammesso.

Dunque  il destino dell’economia mondiale è determinato da banchieri centrali non eletti in incontri segreti di cui nessuno ha mai sentito parlare?

Questo certamente non sembra molto “democratico”.

Ma questa è la direzione verso la quale la “governance globale” ci sta portando. L’élite crede che le “grandi decisioni” sono di gran lunga troppo importanti per essere lasciate “al popolo”, e così la maggior parte delle “istituzioni internazionali” che sono state fondate  dall’élite funzionano indipendentemente dal processo democratico.

Purtroppo, la verità è che tutto questo è stato progettato da moltissimo tempo.

In un recente articolo dal titolo “Chi governa il mondo? La prova consistente che un gruppo ristretto di ricchi elitari tira le fila“, ho inserito una citazione del professore di storia della Georgetown University  Carroll Quigley, tratta da un libro completato nel 1966 e che parlava dei grandi progetti che l’élite aveva per la Banca dei Regolamenti Internazionali …

l poteri del capitalismo finanziario avevano un altro obiettivo di vasta portata, di creare nientemeno che un sistema mondiale di controllo finanziario in mani private in grado di dominare il sistema politico di ogni paese e l’economia del mondo nel suo complesso. Questo sistema doveva essere controllato in un regime feudale dalle banche centrali del mondo che agivano di concerto, tramite accordi segreti concordati in frequenti incontri e conferenze private. Il vertice del sistema doveva essere la Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, in Svizzera, una banca privata posseduta e controllata dalle banche centrali mondiali, esse stesse corporazioni private.

A quel tempo, la Banca dei Regolamenti Internazionali iniziava appena a giocare un ruolo importante negli affari mondiali. Ma nel corso degli anni, la BRI è diventata sempre più importante. Il seguente è un estratto da un articolo di Ellen Brown …

Per molti anni la BRI ha mantenuto un profilo molto basso, operando dietro le quinte di un hotel abbandonato. Era qui che si prendevano decisioni per svalutare o difendere valute, fissare il prezzo dell’oro, regolare il sistema bancario offshore, e aumentare o abbassare i tassi di interesse a breve termine. Nel 1977, tuttavia, la BRI ha dato il suo anonimato in cambio di una sede più efficiente. Il nuovo edificio è stato descritto come “un grattacielo circolare di 18 piani con una lunga storia che si erge sopra la città medievale come un reattore nucleare fuori luogo.” Presto divenne noto come la “Torre di Basilea.” Oggi la BRI è indipendente dai governi, non paga le tasse, e ha una sua forza di polizia privata. E’, come previsto da Mayer Rothschild, al di sopra della legge.

Sì, sicu ramente ha una notevole somiglianza con la Torre di Babele, come potete vedere dalla foto in questo articolo. Ancora una volta l’élite globale sta cercando di unire l’umanità sotto un unico sistema, e questa non è certamente una buona cosa.

Ma molti di questi elitisti sono del tutto convinti che “la governance globale” è ciò di cui l’umanità ha un disperato bisogno. Hanno detto anche pubblicamente cosa hanno intenzione di fare, ma la maggior parte delle persone non ascolta.

Ad esempio, quello che segue è un estratto da un discorso che l’ex presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet ha tenuto al Council on Foreign Relations di New York …

Nel settore della cooperazione tra le banche centrali, il forum principale è il Global Economy Meeting (GEM ), che si tiene presso la sede della BRI a Basilea. Nel corso degli ultimi anni, questo forum ha ospitato 31 governatori come membri permanenti, più un certo numero di altri governatori presenti a rotazione. Il GEM, al quale partecipano a pieno titolo tutti i governatori delle banche centrali delle economie emergenti, è diventato il gruppo più importante per la governance globale, tra le banche centrali.

Il discorso si intitolava “Governance Globale Oggi”, e si può trovare la trascrizione completa qui. Ma la maggior parte delle persone non ha mai sentito dire che esiste una cosa come il “Global Economy Meeting” anche perché i media mainstream discutono raramente questo genere di cose. Sono troppo occupati a concentrarsi sullo scandalo dell’ultima celebrità o sugli ultimi scontri felini tra repubblicani e democratici.

Se andate sul sito ufficiale della BRI, gli scopi dell’organizzazione sembrano abbastanza innocenti e piuttosto noiosi …

La missione della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) è quella di servire le banche centrali nella loro ricerca di stabilità monetaria e finanziaria, per favorire la cooperazione internazionale in tali aree e di agire come una banca delle banche centrali.

A grandi linee, la BRI persegue la sua missione:

  • promuovendo il dibattito e facilitando la collaborazione tra le banche centrali;

  • sostenendo il dialogo con altre autorità che sono responsabili di promuovere la stabilità finanziaria;

  • effettuando ricerche su questioni politiche incontrando le banche centrali e le autorità di vigilanza finanziaria;

  • agendo come controparte privilegiata per le banche centrali nelle loro transazioni finanziarie, e

  • come agente o fiduciario nelle operazioni finanziarie internazionali.

    La sede centrale è a Basilea, in Svizzera e ci sono due uffici di rappresentanza: nella Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong della Repubblica popolare cinese e a Città del Messico.

Ma quando si inizia a guardare nei dettagli, le cose si fanno molto più interessanti.

Quindi, esattamente, come fa la BRI a raggiungere “la stabilità monetaria e finanziaria”? Un articolo pubblicato su investorsinsight.com ha descritto come questo si realizza …

Questo si realizza attraverso il controllo delle valute. Attualmente essa detiene il 7% dei fondi di cambio disponibili a livello mondiale, la cui unità di conto è stata convertita nel marzo del 2003 da franco oro svizzero a Diritti Speciali di Prelievo (DSP), una “moneta” fiat artificiale, con un valore basato su un paniere di valute (44% dollaro USA, 34% euro, 11% yen giapponese, 11% sterlina).

La banca controlla anche una grande quantità di oro, che mette da parte e presta dandogli grande leva sul prezzo del metallo e sul potere di mercato che ha, essendo l’oro ancora l’unica moneta universale. Le riserve auree della BRI sono state elencate nel suo rapporto annuale 2005 (il più recente) pari a 712 tonnellate. Come questo si scompone in depositi delle banche affiliate e scorta personale della BRI non si sa.

Controllando i cambi di valuta esteri, nonché l’oro, la BRI può fare molto per determinare le con dizioni economiche in un dato paese. Ricordatevelo la prossima volta che Ben Bernanke o il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet annunceranno un rialzo dei tassi di interesse. Potete scommetterci che non è successo senza il concorso del Consiglio della BRI.

Negli ultimi anni, è diventato sempre più evidente chi ha davvero potere sulla nostra economia.

Quando parla Barack Obama, i mercati di solito si muovono molto poco.

Quando parla Ben Bernanke, i mercati spesso rispondono con oscillazioni selvagge.

Un recente articolo della CNBC intitolatoBanche Centrali: come stanno governando il mondo finanzia riospiega in dettaglio l’enorme impatto che le banche centrali hanno avuto sul sistema finanziario globale nel corso del 2012 …

In tutto, altre 13 banche centrali nel mondo hanno seguito l’esempio della Fed e hanno fissato i tassi di interesse pari o vicino allo zero nel tentativo di tenere aperti i rubinetti della liquidità e sostenere le loro economie in difficoltà. Quelle 14 economie rappresentano l’incredibile valore di 65.000 miliardi di dollari in azioni combinate e capitalizzazioni di mercato delle obbligazioni, secondo la Bank of America Merrill Lynch.

Più tardi in questo stesso articolo, l’autore ha discusso le enormi quantità di denaro che le banche centrali mondiali stavano creando dal nulla …

“Quando si tiene conto di tutte le banche centrali del mondo, si arriva ad oltre 9.000 miliardi di dollari,” ha affermato Marc Doss, responsabile regionale degli investimenti per la Banca Privata Wells Fargo. “E’ come creare la seconda più grande economia del mondo dal nulla.”

In effetti, quella delle banche centrali è diventata un’economia a sé stante, un impero di molti miliardi di dollari che massaggia e manipola i mercati, che rispondono alla minima notizia sui comitati politici delle rispettive entità.

Allora, chi controlla il denaro?

Lo fanno le banche centrali di tutto il mondo.

E chi controlla le banche centrali?

Lo fa la Banca dei Regolamenti Internazionali.

Se non ci piace quello che sta facendo la Banca dei Regolamenti Internazionali, possiamo fare qualcosa al riguardo?

No. La Banca dei Regolamenti Internazionali è al di sopra della legge …

Forse ci sentiremmo meglio nei confronti della BRI se fosse più trasparente, ma la maggior parte delle cose che la riguardano, comprese le riunioni bimestrali dei membri e le riunioni del consiglio, sono avvolte nel mistero. E forse ancora più preoccupante è il fatto che la BRI è libera da qualsiasi controllo. Grazie ai diritti concessi ai sensi del suo accordo con il Consiglio Federale Svizzero, tutti gli archivi della banca, documenti e “qualsiasi trasmissione dei dati” sono “inviolabili in ogni momento e in ogni luogo.”

Inoltre, i funzionari e i dipendenti della BRI “godono dell’immunità dalla giurisdizione penale e amministrativa, tranne nel caso in cui tale immunità venga formalmente rifiutata… anche dopo che queste persone hanno cessato di essere funzionari della Banca.” Infine, nessuna pretesa nei confronti della BRI o dei suoi depositi può essere avanzata “senza il previo consenso della Banca.”

In altre parole, possono fare quello che vogliono, senza conseguenze. Coma mai questo  scudo legale a prova di perdite?

Se la BRI vuole “intervenire” nei mercati finanziari, lo fa e basta.

Se la BRI vuole salvare grandi banche o persino intere nazioni, lo fa e basta.

La BRI mi ricorda questa vecchia barzelletta …

D: Dove si siede un gorilla di 800 libbre?

R: Dovunque vuole.

Allora, che succederà con la Banca dei regolamenti internazionali?

Bene, molti hanno ipotizzato che l’obiettivo finale è quello di avere una moneta unica globale, che sarà gestita da un’unica banca centrale globale. La BRI sta già usando i Diritti Speciali di Prelievo (DSP), che sono considerati un precursore della futura moneta g lobale. La BRI ha svolto un ruolo importante nell’adozione dell’euro, e una maggiore integrazione monetaria avverrà quasi certamente negli anni a venire …

Ma alla fine, il modo in cui vi sentite rispetto alla BRI può dipendere dal modo in cui vi sentite rispetto ad una sola valuta mondiale. La banca ha avuto un ruolo di primo piano nella promozione dell’adozione dell’euro come moneta comune europea. Corrono voci che il suo prossimo progetto sia quello di convincere gli Stati Uniti, il Canada e il Messico a passare ad una moneta regionale unica, che forse si chiamerà “Amero”, ed è logico supporre che l’obiettivo finale della banca sia una moneta unica mondiale. Questo semplificherebbe le transazioni e rafforzerebbe davvero il controllo della banca sull’economia planetaria.

Ma se gli Stati Uniti dovessero mai rinunciare al dollaro statunitense, sarebbe un duro colpo per la nostra sovranità nazionale.

Quando qualcun altro controlla i vostri soldi, non importa più di tanto chi fa le leggi.

Purtroppo, l’élite globale sembra assolutamente ossessionata dall’idea di una valuta globale, un sistema economico mondiale e un governo mondiale.

Nessuna di queste cosa accadrà quest’anno, ma ci stiamo muovendo in questa direzione. Ad ogni nuova crisi, le soluzioni che ci verranno data implicheranno sempre maggiore centralizzazione e più globalizzazione.

Cosa ne pensate di tutto questo?

Non esitate a condividere i vostri pensieri, lasciando un commento qui sotto …

Fonte: The Economic Collapse  5 Febbraio 2013 
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein

http://ilupidieinstein.blogspot.it/2013/02/chi-controlla-il-denaro-lo-fa-in.html

MEGALITI INSPIEGABILI. COSTRUZIONI E TECNOLOGIE DI ANTICHI DEI ALIENI?

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Senza un piccolo aiuto interplanetario, come avrebbero imparato i primi egizi ad impilare i quasi due milioni e mezzo di blocchi di pietra calcarea e granitica che formano la grande piramide di Giza? Come poteva l’uomo preistorico spostare gli enormi massi di Stonehendge? E come far combaciare le pietre in maniera così serrata da non lasciar penetrare nel mezzo neppure una lama di rasoio? Come hanno fatto a spostare questi giganteschi blocchi di pietra che in alcuni casi possono arrivare a pesare fino a 1000 tonnellate?

Alcuni blocchi di granito sono grandi quanto un vagone ferroviario ed è possibile trovarli in Perù, Bolivia, Messico ed Egitto. Bisogna chiedersi come e perchè questi popoli antichi trascinarono blocchi di pietra grossi come vagoni ferroviari per impilarli l’uno sull’altro e creare questi edifici giganteschi?

La grande piramide di Giza

Forse, la struttura megalitica più conosciuta e misteriosa di tutte al mondo è la grande piramide di Giza, la più antica e grande delle tre piramidi d’Egitto. Si ritiene che questo miracolo dell’ingegneria fu costruito in un periodo di soli 22 anni, ma per i teorici degli Antichi Astronauti i conti non tornano.

Secondo George A. Tsoukalos, direttore del Legendary Times Magazine, non è possibile che la grande piramide fu costruita in un arco di tempo così breve, perchè se così fosse, logisticamente parlando, si sarebbe dovuta tagliare, trasportare e sistemare una pietra ogni 9 secondi! Degli ingegneri moderni si sono fatti avanti e hanno confermato che neanche oggi, con le loro attrezzature avanzate, potrebbero farlo in 22 anni.

Esiste ogni genere di teoria su come fu costruita la grande piramide di Giza. Alcune fanno subito scuotere la testa, come le visite da parte di extraterrestri o l’esistenza di una progredita civiltà umana prediluviana. Si tende invece a credere a teorie che immaginano migliaia di operai che tirano lunghe corde su una rampa che doveva essere lunga almeno 3 chilometri per portare le pietre dove sono.

L’unica cosa certa è che i blocchi sono allineati in maniera così accurata e che l’architettura è così precisa che anche i tecnici di oggi, con una grande tecnologia, sarebbe difficile replicare tale precisione. Inoltre, come hanno fatto a costruire enormi spazi di granito, così perfetti e così puliti. all’interno di piramidi e tombe? Si può ipotizzare che quelle opere siano state fatte a mano?

Le dimensioni enormi e il peso delle pietre, moltiplicate per il loro numero, rendono certa una cosa: la costruzione della grande piramide resta una delle più grandi meraviglie e uno dei più grandi misteri dell’ingegneria edile. Non vogliamo sminuire l’ingegno umano, perchè credo che abbiamo l’abilità per creare capolavori simili, ma in un tempo molto più lungo. Deve esserci stata una trasmissione delle conoscenze ai nostri antenati per poter realizzare queste opere.

In Egitto ci sono delle tradizioni antiche che dicono che la grande piramide fu costruita da un faraone di nome Saurit e dicono che Saurit sia la persona nota nella comunità ebraica come Enoch. Enoch è un profeta dell’Antico Testamento e leggendo la sua vicenda nei testi apocrifi, è possibile scorgere un collegamento tra la sua figura e gli esseri extraterrestri. Enoch racconta chiaramente di averli incontrati. Nelle scritture apocrife si racconta che Enoch dà l’ordine di costruire un edificio che non potrà essere distrutto per migliaia di anni e gli antichi testi egizi dicono chiaramente che le piramidi furono costruite dagli esseri umani, ma con l’assistenza del guardiani del cielo, ossia degli dèi.

Una delle sette meraviglie del mondo, la grande piramide di Giza, oltre che per l’archeologia e l’ingegneria, resta un grande mistero anche per la geografia. Nel 1877, lo scrittore e teologo Joseph Seiss dimostra che la grande piramide sorge sull’intersezione della più lunga linea di latitudine e della più lunga linea di longitudine, al centro esatto dell’intera massa di terra emersa del mondo.

Inoltre, tutti i suoi quattro lati si allineano in maniera precisa con i quattro punti cardinali della bussola, nonostante questo strumento sia stato inventato migliaia di anni dopo la costruzione della piramide.

Ed è solo una mera coincidenza che la costruzione di piramidi molti simili a quella di Giza si stesse evolvendo esattamente dall’altra parte del mondo, nel continente mesoamericano? Ci sono piramidi su remote isole del Pacifico, in India, in Messico. E’ una costruzione presente in tutto il mondo e gli archeologi non sono in grado di spiegare bene perchè culture dissimili, separate da enormi oceani, costruiscano le stesse strutture allo stesso modo.

Il Mistero di Teotihuacan

Nel Messico centrale c’è un’antica città che risale a più di duemila anni fa. Il suo nome,Teotihuacan, significa letteralmente “città degli dèi“. Al centro della città sorge laPiramide del Sole. Incredibilmente, il perimetro della Piramide del Sole è lo stesso della Piramide di Giza. Una coincidenza strutturale? Oppure potrebbe essere stata ispirata dagli stessi architetti in entrambi i casi?

Ci sono un paio di teorie al riguardo. La prima è che forse è stata insegnata a tutte le culture la stessa cosa da una specie extraterrestre. La seconda è che c’erano degli antichi viaggiatori di questo pianeta che si spostavano da una regione all’altra percorrendo distanze enormi. E poi ci sono gli scettici che dicono che, dal punto di vista archeologico, era il metodo migliore per costruirle, lo sapevano e basta!

A Teotihuacan ci sono la gigantesca Piramide del Sole e la gigantesca Piramide della Luna. Secondo le leggende, furono costruite dagli dèi, che erano dei giganti, alla fine di una delle distruzioni del mondo. Civiltà come quella Azteca, quella Maya e quella degliindiani Hopi dell’Arizona settentrionale, credono che il mondo sia stato distrutto quattro volte in passato, ogni volta da un elemento differente come l’acqua, il fuoco, il ghiaccio. Ogni volta, l’umanità a ricostruito il mondo e Teotihuacan fu costruita all’inizio di uno di questi quattro mondi.

Perchè?

Viene, però, da chiedersi: perchè costruire questre strutture enormi? A quale scopo? La grande vanità dei faraoni d’Egitto basta a giustificare la costruzione di questi enormi mausolei per conservare i loro corpi dopo la morte. Oppure è possibile che questi antichi volessero lasciarsi dietro qualcosa per le generazioni future?

Negli antichi scritti egizi è scritto che lo scopo della costruzione delle grandi piramidi era quello di conservare la conoscenza: trecento libri che presumibilmente contenevano la conoscenza dell’Universo, dettati dagli stessi guardiani del cielo. Ma le piramidi non sono gli unici monumenti antichi che continuano a stupire scienziati ed archeologi. Ce ne sono letteralmente centinaia ed è possibile trovarli in ogni angolo del mondo.

I Moai dell’Isola di Pasqua

Un un’area remota dell’oceano pacifico è situato uno dei posti più isolati del mondo: l’isola di Pasqua. Qui, oltre 800 guardiani di pietra, chiamati Moai, stanno di guardia sulla linea costiera dell’isola. Si tratta di sculture degli antichi primitivi, o inquietanti ritratti di visitatori alieni di migliaia di anni fa? Qualunque fosse il loro scopo, sono stati fatti per durare migliaia di anni. Sono costruiti con blocchi di pietra del peso di diverse tonnellate, eppure si trattava di popolazioni primitive che li fabbricavano senza una buona ragione apparente.

Un aspetto su cui riflettere quando si considera quello che una civiltà antica poteva creare è la capacità di mettere per iscritto le modalità di costruzione. Se avessimo una prova scritta di come riuscirono a costruire queste strutture sicuramente ci crederemmo. In Egitto, per esempio, abbiamo molti scritti e disegni che mostrano la costruzione delle piramidi. Sull’isola di Pasqua, invece, non abbiamo delle prove scritte riguardo le loro statue e questo fa dubitare sulle loro effettive capacità.

A circa 4.800 chilometri di distanza, nella Repubblica della Bolivia, esistono opere in pietra incredibilimente simili alle statue dell’isola di PasquaTiahuanaco è infatti così antica da sfuggire alle moderne tecniche di datazione. Si stima che abbia più di 17 mila anni ed è forse la città più antica del mondo. In qualche modo, le sculture diTiahuanaco furono costruite con lo stesso stile e con le stesse espressioni enigmatiche dei cugini lontani dell’isola di Pasqua.

Le incisioni perfette di Puma Punku

Ma mentre i turisti affollano le rovine di Tiahuanaco, un sito antico, e forse più misterioso, si trova a poche centinaia di metri di distanza. Di relativamente scarso interesse per la maggioranza dei visitatori, Puma Punku è un sito con rovine di pietra che entusiasmano e stimolano l’immaginazione dei teorici degli Antichi Astronauti, ed è considerata la soluzione più verosimile all’enorme puzzle di questa affascinante teoria.

Se le piramidi di Giza sono una conquista incredibile, in confronto a Puma Punku le piramidi sono un giocha da bambini. A Puma Punku non esiste logica, perchè ci sono strutture megalitiche adagiate su tutto il sito, come se fossero state divelte da qualche catastrofe immane. I blocchi sono tagliati con tale precisione che in passato si incastravano alla perfezione, come le tessere di un elaborato puzzle.

Inoltre, se la cava più vicina si trovava ad oltre 16 chilometri di distanza, come hanno fatto queste pietre colossali, alcune di centinai di tonnellate, ad arrivare al sito? Stiamo parlando di un luogo che si trova a 4 mila metri sul livello del mare. Ciò significa che non ci sono alberi da usare come rulli. Crescono solo erba e cespugli.

Puma Punku è il sito più spettacolare dell’antichità, perchè quello che si trova lì è così inspiegabile, così impossibile da creare, che resta la domanda: come è stato costruito tutto questo, e a quale scopo? Gli archeologi tradizionali dicono che Puma Punku fu costruita dagli indiani Aymara.

Ora, tutti sono d’accordo nel credere che per creare una cosa come quella che si trova a Pumapunku bisogna scrivere, progettare, bisogna avere un’idea di dove va ogni pezzo e di come si compone tutto insieme alla fine.Ma c’è una cosa su cui anche gli archeologi tradizionali sono d’accordo: gli aimara non avevano la scrittura! E allora come hanno potuto costruire tutto questo senza dei progetti?

Uno dei motivi per cui i teorici degli Antichi Astronauti sono così attratti da siti come Tiahuanaco e Puma Punku è la qualità della lavorazione della pietra e le dimensioni immense dei blocchi, così straordinari e perfetti che suggeriscono una lavorazione a macchina, l’uso di strumenti meccanici per tagliarli e inciderli. Una delle piattaforme pesa più di 800 tonnellate e sono tutte molto levigate.

Alcune altre pitre megalitiche presentano delle scalanature di appena pochi millimetri, impossibili da eseguire con gli scalpelli dell’età della pietra, perciò dietro ci deve essere un altro tipo di tecnologia. Le linee tagliate in queste piete sono perfettamente rette ed hanno la stessa esatta profondità da un’estremita all’altra. Tutto troppo perfetto per immaginare uomini primitivi che lavorano la pietra con tale precisione servendosi solo di scalpelli.

Alcuni ricercatori universitari in visita a Pumapunku con i loro strumenti di misurazione rimasero letteralmente scioccati. Nelle loro relazioni scrivono che è impossibile ricostruire Puma Punku, anche con le tecnologie moderne in nostro possesso.

Tutti questi indizi fanno registrare una grande anomalia: da una parte, questi popoli antichi sono ritenuti molto primitivi, appena usciti dall’età della pietra, eppure creano cose che noi oggi non saremmo in grado di fare, o che faremmo con estrema difficoltà, ossia produrre questi blocchi giganti di pietra, perfettamente combacianti con altri blocchi ad incastro.

La verità è che i popli antichi del nostro pianeta videro cose incredibili, furono testimoni di eventi bizzarri e incomprensibili. Ma le prove di quegli eventi sono scomparse. Per qualche motivo sono svanite, ma quei popoli ci lasciarono oggetti incredibili davanti ai quali ci chiediamo: ma come diavolo li hanno costruiti?

Fonte: ilnavigatorecurioso

Strutture Inspiegabili. Il Video

HISTORY CHANNEL. STRUTTURE INSPIEGABILI

http://vimeo.com/33452467

MEGALITI E UOMINI GIGANTI NEL PASSATO. TRATTO DA VOYAGER

 

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LA LIQUIDITA’ IMPAZZITA DELLA GUERRA VALUTARIA

Thursday 14 february 2013

La Federal Reserve, la Bank of Japan, la Bank of England, la Suisse National Bank… le principali banche centrali del mondo occidentale sono impegnate in una attività senza precedenti di stimolo monetario a colpi di Quantitative Easing che sempre più spesso prevedono da qualche parte nella loro formulazione la parola “illimitato“.

 

Il risultato, voluto o no (ed in alcuni casi è inequivocabile quanto sia voluto) è il contenimento del tasso di cambio (dove non una violenta svalutazione) a danno di chi si dimostra meno aggressivo; e la Banca Centrale Europea, nel suo lanciare LTRO prima e OMT poi – peraltro in misura “indefinita“- risulta, comunque, la Banca Centrale più conservativa con il risultato che l’euro tendenzialmente tende a rivalutarsi contro tutti i suoi principali competitors. Ad alcuni Paesi, fra cui silenziosamente l’Italia e rumorosamente la Francia, questa forza dell’euro complica un po’ troppo la vita e pertanto si iniziano ad avanzare proposte, idee suggerimenti. La Francia -ad esempio- vorrebbe che venissero fissati dei tetti massimi ai concambi dell’euro, una proposta che le élite tedesche respingono senza nemmeno prenderla in considerazione. Non si può negare che il rischio di una crescente attenzione di ogni Paese del mondo sul tema valutario porti a nuovi-vecchi scenari a concambi semi-fissi (che porterebbe gli squilibri a sfogarsi diversamente).

Il G7 (ovvero il Gruppo dei Sette Paesi di maggior peso al mondo: USA, Giappone, Germania, Francia, UK, Italia, Canada) ha annunciato oggi di

“non avere obiettivi a livelli di tassi di cambio delle principali valute internazionali, ma una volatilità eccessiva delle valute si riflette negativamente per le economie, così come movimenti disordinati delle valute sono negativi per la stabilità. I Paesi del G7 intendono cooperare in materia di cambi nelle forme dovute. Le politiche monetaria resteranno focalizzate su obiettivi di natura domestica. I ministri delle Finanze e i Governatori delle Banche centrali del G7 ribadiscono l’impegno di lunga data nei confronti di tassi di cambio determinati dai mercati e confermano la volontà a consultazioni costanti per quanto riguarda le azioni sui mercati dei cambi. Confermiamo che le nostre politiche monetarie e di bilancio sono e resteranno orientate al raggiungimento di obiettivi domestici, usando a questo fine strumenti domestici, e che non avremo obiettivi a livello di tassi di cambio. Concordiamo che l’eccessiva volatilità e movimenti disordinati nei tassi di cambio possono avere implicazioni negative per la stabilità finanziaria ed economica. Continueremo il processo di stretta consultazione sui mercati dei cambi e coopereremo nei modi che saranno più appropriati”.

L’idea francese non è né nuova né originale: c’è già qualche altro Paese che ha deciso di fissare dei tetti di cambio: la Svizzera (dei rischi di un simile programma se ne è parlato diffusamente qui). Il Paese elvetico “conferma la ferma volontà di difendere l’obiettivo di cambio del franco svizzero nei confronti dell’euro, e valuta la possibilità di utilizzare altri strumenti per tentare di mantenere il margine massimo di 1,20 franchi per un euro. Il franco svizzero resta una valuta sopravvalutata.” Sono le parole di Thomas Jordan, Governatore della Banca centrale svizzera, pronunciate a stretto giro di posta dopo la diffusione della nota congiunta del G7 sulle oscillazioni valutarie.

Jens Weidmann, presidente della Bundesbank e consigliere della BCE, sembra voler dare ragione al collega: se il franco è sopravvalutato non potrà certo esserlo anche l’euro, tuttavia ammonisce anche:

Anche dopo i recenti rialzi, l’euro non registra una sopravvalutazione marcata. Ed è opportuno ricordare i rischi di una svalutazione ‘pilotata’. L’esperienza del passato dimostra che svalutazioni decise a livello politico in genere non portano a guadagni sostenibili in termini di competitività. Spesso diventano necessarie continue svalutazioni e se a imboccare questa strada sono sempre più Paesi, alla fine ci si può ritrovare in un vortice di svalutazioni competitive e quindi solo a perdite per tutti. I Ministri delle Finanze possono ricorrere a un generale orientamento in tema di politica monetaria, soltanto nel caso in cui il corso dell’euro venga considerato distorto in modo chiaro e duraturo. Tornando alla presunta sopravvalutazione dell’euro, la questione distoglie dai problemi reali. Mentre la politica esita, aumentano le richieste alle banche centrali: l’Eurosistema viene considerato come l’unico organo in grado di prendere decisioni in terra europea, gli si chiede di fare di più per risolvere la Crisi, ma visto che la Crisi ha origini strutturali, questo è impossibile. La politicizzazione, strisciante o aperta, delle Banche centrali è un motivo di preoccupazione in quanto, non solo considerazioni teoriche, ma esperienze dirette – in Italia, Francia e Gran Bretagna – dimostrano il valore di una Banca centrale indipendente.

Riassumendo tutta la vicenda, il vice-presidente della BCE Vitor Constancio sentenzia che

Al momento non ci sono rischi di una guerra delle valute a livello globale ma è una prospettiva che deve essere evitata. Le principali valute mondiali non dovrebbero essere fatte oggetto di politiche questa è la nostra posizione, che abbiamo sempre rispettato. Riguardo al Giappone, nessun Paese che ha sottoscritto le dichiarazioni congiunte del G7 e del G20 dovrebbe intraprendere interventi unilaterali sui emrcati dei cambi, ma coordinarli con le altre principali valute.

Vi ricordo che pochi giorni fa, per indisponibilità a sottostare alle pressanti richieste del governo nazionale, il governatore della Banca Centrale Giapponese ha rassegnato le dimissioni.

fontebimboalieno

Tratto da: informarexresistere.fr

 



http://www.frontediliberazionedaibanchieri.it/article-la-liquidita-impazzita-della-guerra-valutaria-115351734.html

M5S: “Pronti ad appoggiare un governo Bersani

venerdì 15 febbraio 2013

Che cosa farà il Movimento 5 Stelle dopo le elezioni? Michela Montevecchi, capolista grillina al Senato in Emilia Romagna, a Repubblica anticipa la disponibilità a “sorreggere” un esecutivo Bersani: ”Lei mi chiede se ci prenderemmo la responsabilità di far cadere oppure no un governo? Io credo di no, siamo tutte persone di buon senso”.

E anche Beppe Grillo non disdegna l’idea di un appoggio “esterno”: “Saremo l’ago della bilancia. Come in Sicilia”. E in Sicilia i grillini, pur non essendo nella giunta di csx, non sono nemmeno all’opposizione.
Ahi. Cominciamo male. Il problema del M5S è anche la sua forza: i parlamentari saranno tutti nuovi. E chi sono? Cosa vogliono? Seguiranno Grillo oppure come Favia, andranno a Sinistra? Resisteranno all’opposizione o si lasceranno “commuovere” dalle sirene governative come la famosa consigliera emiliana? Rimarranno compatti o si divideranno in correnti? Voteranno lo Ius Soli di Bersani e il voto agli immigrati o no? Sono tutti interrogativi inquietanti.
Ma sono “tutte persone di buon senso”.
La candidata Montevecchi smentisce la sua intervista a Repubblica:
Questo video è una replica, però non nega il possibile appoggio ad un governo di centrosinistra, parlando di “andare oltre le ideologie”. La domanda alla Montevecchi e a Grillo è: “lo votate, o non lo votate, un governo Bersani?”. E’ importante per chi vorrebbe votarvi.


Fonte: http://voxnews.info/2013/02/13/m5s-pronti-ad-appoggiare-un-governo-bersani/

Tag: 


http://www.nocensura.com/2013/02/m5s-pronti-ad-appoggiare-un-governo.html

METODI DI CONTROLLO MENTALE

Gli Illuminati possiedono i mezzi per introdurre pensieri, influenzare i sogni notturni e produrre, a quanto pare, proiezioni visive nello spazio tempo.
Hanno sponsorizzato le neuroscienze poiché la chiave finale è l’abilità di produrre il cosiddetto controllo mentale .
Il principio operativo di questa tecnologia, per il controllo mentale, è l’esistenza del ‘sesto senso’ – cioè il campo elettromagnetico del cervello. La valutazione scientifica dimostra che questo campo reagisce agli stimoli – risulta quindi “controllabile”.
Questa tecnologia di controllo mentale in mano agli illuminati non è solo in grado di leggere qualsiasi pensiero con assoluta precisione, ma soprattutto di utilizzare degli schemi prevedibili di firing neuronale (‘risonanza’) come punto di rilascio. In altre parole, possono essere inseriti pensieri nelle menti più deboli.
CONTROLLO MENTALE PROFONDO
L’affinamento del ​​processo di controllo mentale ha diverse fasi.
SCANSIONE: Le menti di alcuni individui prestabiliti vengono monitorate al fine di stabilire un programma che stabilisca una lista di pattern dell’attenzione. Cioè, di abitudini. Facciamo la maggior parte delle cose senza pensarci!
Questo è il punto di ingresso. Una volta che la mappa mentale ed emotiva del “pensiero ridondante” viene redatta, la prima fase di condizionamento può iniziare. Il sistema elettromagnetico di diffusione mentale interrompe un flusso abituale di pattern di firing neuronale con un breve stato di “vuoto mentale”, immediatamente seguito da un nuovo e breve modello, progettato dagli Illuminati.
Non appena il soggetto accondiscende al breve modello imposto, la durata del pattern può essere allungata in una nuova e completamente controllata serie di schemi mentali.
Questo metodo si chiama ‘acclimatazione emozionale’. -Deriva dai più elementari principi di apprendimento umano, e si differenzia dall’educazione di casa e scolastica solamente per due fatti: l’informazione viene nascosta allo studente ed essa viene trasmessa a distanza attraverso della tecnologia avanzata.
OCCULTAMENTO: Il pensiero che deve essere introdotto va nascosto: l’introduzione di idee, la presentazione di immagini che stimolano la fantasia e l’influenza emotiva delle scelte comportamentali non devono essere palesi.
Ci sono numerosi mezzi di occultamento, vi presenterò quelli più ovvi.
E’ particolarmente importante, per gli illuminati, che il mercato della pornografia sia florido. Più estremo è, meglio è. Le fantasie erotiche abitudinali  sono un comodo punto d’accesso per l’inserimento di nuovi pensieri. Anche i taboo sono una buona zona di intrusione.
Un uomo che nasconde dei desideri sessuali tabù non ha alcuna fretta di mostrare il suo segreto al mondo. I pensieri indotti, oppure un qualsiasi meccanismo di controllo più profondo attuati in questo oscuro spazio, sono destinati per definizione pratica ad insinuarsi nella mente dell’individuo e ad operare ad un livello profondo.
Gli Illuminati apprezzano questo fatto, poichè rende la loro opera molto più facile. Le fantasticherie abituali forniscono la cornice ideale per la mappatura del comportamento su qualsiasi psiche.
RAZIONALIZZAZIONE: Non è sufficiente introdurre solo nuovi pensieri, idee, impulsi per attivare un controllo mentale profondo. Il “ricevitore” deve, alla fine, essere disposto ad accettarli e seguirli a livello conscio.
Gli individui influenzati dal controllo mentale decidono loro stessi di compiere la scelta psicologica imposta, di essere controllati dall’esterno. Questa è la chiave del successo dell’intero processo. La ribellione allo stesso comporterebbe un rischio.
BOMBARDAMENTO CULTURALE A 360 GRADI: Vi siete mai chiesti perché Hollywood tende a produrre più film con lo stesso tema, lo stesso materiale e lo stesso soggetto in tempi ravvicinati?
Per esempio, l’anno scorso vennero rilasciati 2 film importanti, riguardo la nona legione romana, due, sull’amicizia sessuale, e almeno tre, sulle invasioni aliene. Voglio ricordare che siamo arrivati già a CINQUE “Pirati dei Caraibi” con quello che uscirà. Cinque.
La maggior parte delle persone potrebbe pensare che si tratti di mera competizione (si potrebbe far notare però che nessun’altra casa cinematografica ha prodotto film sui pirati). I motivi reali sono ben più oscuri. La saturazione dei media comporta che milioni – a volte miliardi (come con ‘Avatar’, e soprattutto con la serie dei ‘Pirati dei caraibi’) – di persone pensino alle stesse cose, memorizzando le stesse immagini, ponendo le stesse domande, assumendo tutte insieme  le nuove idee.
Vedete, anche se la precisa disposizione neurale di ogni singolo cervello è unica (ogni mente è unica), i modelli di attivazione neurale sono prevedibili. Ogni azione della mente si muove nel cervello umano attraverso un modello statistico prevedibile.
Gli illuminati utilizzano i loro soggetti per delle ricerche atte a stabilire modelli comportamentali diffondendoli tramite i media.
Una volta che viene stabilito un modello e viene deciso il punto di rilascio, il processo di inserimento dei messaggi subliminali può cominciare.
Questa procedura ha molto successo perché il pubblico felicemente abbraccia la ripetitività – facendo quindi crescere la prevedibilità- di pensieri e comportamenti.
I servizi dei media che presentano forti contenuti sessuali e violenti sono di particolare efficacia, poichè i temi che creano tensione/ansia abbassano drasticamente il livello di autoriflessione. Questo fornisce un pò di spazio alla trasmissione, che entra ed influenza la mente senza interrompere il pensiero cosciente.
Ecco un elenco di categoria di media utilizzati per la sincronizzazione e l’assuefazione del pensiero di massa:
Serie tv
Notizie principali
Romanzi popolari
I film con un tema simile
Epopee cinematografiche
Videogiochi
Giochi interattivi on line
Siti di social network
Slogan politici
Campagne religiose
Musica pop
Pubblicità
Tendenze della moda
La pornografia.
FONTEhttp://tecnichedimassoneria.blogspot.it/

IL VATICANO RITIRA I SOLDI DALLA BANCHE ITALIANE PRIMA DEL CRAK FINALE

Il Vaticano ritira i suoi soldi dalle banche italiane


Purtroppo nove istituti di credito italiani si sono visti sottrarre ingenti somme di capitali dallo Ior, la banca del vaticano, che ha spostato tutti i depositi in Germania, patria di Ratzinger, Sommo Pontefice nonchè unico azionista e conoscitore del reali stato dei suoi bilanci. A perdere il prestigioso cliente sono stati ben nove istituti di credito tra cui Unicredit e Intesa Sanpaolo.
Lo Ior, la banca del Vaticano, ha tolto dalle banche italiane tutti i suoi depositi. La decisione presa in seguito a quella della Banca d’Italia che ha considerato l’istituto per le opere di Religione, alla stessa stregua di una banca extra comunitaria.
All’Italia, è stata preferita la Germania, patria del Sommo Pontefice (attualmente suo unico azionista) e giudicata, in seguito alla superiore potenzialità di crescita, come zona di migliori investimenti e maggiore stabilità finanziaria.In realtà l’operazione ha avuto inizio l’anno scorso, ma solo adesso ne è stata data notizia, in seguito al controllo dei rapporti finanziari da parte della procura di Roma in seno alle attività, presunte di riciclaggio avviate dalla banca vaticana. Il tutto partito dal sequestro di 23 milioni di euro “sospetti”.
A perdere il prestigioso cliente sono stati ben nove istituti di credito tra cui Unicredit e Intesa Sanpaolo.
Immediata la replica della Santa Sede che ha voluto precisare che lo Ior non è una banca ma una Fondazione di diritto sia civile che canonico regolata da un proprio statuto
La prova? Il fatto che non emette prestiti. Forse un po’ poco per giustificare una mossa un po’ “strana”, soprattutto in un momento di grave carenza di liquidità da parte delle banche, sempre più costrette a rifiutare mutui per carenza di garanzia, come una recente indagine della stessa Banca d’Italia ha reso noto in una sua indagine conoscitiva.
La particolarità di questo istituto di credito ordinario (infatti è giuridicamente riconosciuto come tale e non come Fondazione di diritto), creato nel 1941, è quella di non avere sportelli e bilanci molto discreti: sono infatti noti solo al Papa e a tre cardinali. Il che in tempi di necessarie trasparenze antiusura e antievasione suonano ancora molto “antiquate”. Per questo motivo più di una volta lo Ior è stato coinvolto, a vari livelli, in scandali di natura economica.
Nonostante questo ancora i dirigenti dell’Istituto si rifiutano di cambiare le disposizioni interne e di aprire i propri bilanci anche agli ispettori in fase di indagine. Delle due l’una: o è una banca extra comunitaria (quindi controllabile) o non lo è (quindi non deve amministrare capitali, né avere un’organizzazione mondiale di banche controllate). 
Tertium non datur.
PRO ARIS ET FOCIS

 



http://perchiunquehacompreso.blogspot.it/2013/02/il-vaticano-ritira-i-soldi-dalla-banche.html