La città deve sapere, processo e assemblea NOTAV, altre iniziati ve e aggiornamenti.

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SABATO 23 FEBBRAIO SI E’ SVOLTO IL CONVEGNO “LA CITTA’ DEVE SAPERE” per denunciare ai cittadini torinesi l’accanimento della magistratura contro i NOTAV che lottano contro la costruzione della Nuova Linea Ferroviaria Torino-Lione, perché inutile e dannosa, mentre vengono chiusi gli occhi su tutte le illegalità denunciate dai NOTAV, permettendo così che continui lo sperpero di denaro pubblico.

La sala era stracolma di NOTAV di Torino, cintura e delle Valli, ma anche di molti cittadini che volevano essere più informati, che hanno ascoltato interessati le molte  relazioni, preso il materiale illustrativo e finanziato l’iniziativa. (VEDI FOTO)

Questo convegno, a differenza di quelli precedenti (esempio al Politecnico), non è stato completamente oscurato dal TGR, ma certo i servizi  non ha dato spazio agli interventi e alle dettagliate denunce, DI CUI RIPORTIAMO SUBITO DOPO ALCUNE SCHEDE.

E’ stata riportata una breve intervista all’ex magistrato Livio Pepino sulla necessità dell’opera, (molto più interessante il suo intervento che sarà riportato nel VIDEO che produrremo appena possibile), “le accuse di Pepino sono talmente grottesche che non meritano neanche di essere commentate”(!?), la frase isterica e patetica di Merlo del PD riportata nel TGR delle 19.30.

TG R del 23-FEB-2013 ore 1400

http://www.youtube.com/watch?v=a45E2O7ZUFs

 

TG R del 23-FEB-2013 ore 1930

http://www.youtube.com/watch?v=HAdVhbT6GH8

 

DAL REPORT su : http://www.lavallecheresiste.info/?p=7406

“TORINO: LA CITTÀ DEVE SAPERE!!! …E HA SAPUTO!

Molto partecipato l’incontro di stamattina che si è tenuto al cinema Massimo di Torino, indetto dal movimento No Tav per spiegare anche ai cittadini del capoluogo la truffa del TAV….

E dunque seguito l’intervento di Tiziano Cardosi del Comitato No Tunnel Tav di Firenze che ha rapportato sull’esperienza di ciò che è stata la cantierizzazione Fiorentina dell’alta velocità.

Mario Cavargna, presidente di Pro Natura ha illustrato al pubblico invece la situazione inerente gli esposti e le denuncie agli organi competenti in relazione alle varie ipotesi di reato o anomalie del cantiere Chiomontino.

Ultimo, ma certamente non in ordine di importanza l’intervento di Livio Pepino, ex magistrato che ha voluto puntare su una riflessione sulla giustizia a senso unico della procura di Torino e su come la giustizia in genere affronta l’argomento No Tav…”

 

DA NOTAV INFO : http://www.notav.info/senza-categoria/la-citta-deve-sapere-torino-23-febbraio-2013/

“LA CITTA’ DEVE SAPERE TORINO 23 FEBBRAIO 2013

“La città deve sapere” è un titolo scelto non a caso. Richiama l’ importante convegno del 1971, che denunciò pubblicamente la grave attività antisindacale a Torino, le famigerate “schedature Fiat”, raccontate nel libro di Bianca Guidetti Serra.

Il movimento no tav l’ha riproposto, per denunciare due problemi strettamente intrecciati: la truffa economica, con lo scempio ambientale che una grande opera dannosa e inutile come il Tav comporta; la militarizzazione del territorio e la sospensione delle garanzie costituzionali che l’accompagna.

Il successo dell’evento è stato possibile grazie alla disponibilità della “Pro Natura” e alla buona organizzazione messa in campo dai Comitati torinesi no tav.

L’incontro è stato preceduto dal comunicato di sostegno all’iniziativa, delle sezioni ANPI di Grugliasco e di Bussoleno, Foresto e Chianocco, letto da Mario Solara.

Poi Alberto Perino è entrato nel vivo della questione, denunciando, insieme ad Alberto Veggio e Mario Cavargna, le tante anomalie e opacità che emergono nel cantiere di Chiomonte: l’assegnazione degli appalti, lo straordinario e ingiustificato costo di recinzioni e baracche, le strane modalità di intervento di LTF negli espropri…

Tiziano Cardosi, del comitato no tunnel tav di Firenze, partito dal positivo sequestro della fresa “monna Lisa”(!) attuato dalla magistratura toscana. Anche qui i progetti sono i più costosi e impattanti, le società coinvolte sono sull’orlo del fallimento, nello smaltimento dei rifiuti ci sono “i casalesi”, nell’”osservatorio ambientale” il costruttore controlla se stesso, nessuna sicurezza nelle gallerie e per i mille edifici sovrastanti, perdita delle falde acquifere, ecc.…

A sostenere la tesi che si tratti ormai di una grande truffa, pericolosa per l’ambiente e per la democrazia stessa, ha concorso la proiezione dell’intervista al magistrato Ferdinando Imposimato, che raccorda l’Alta Velocità al fenomeno mafioso e alle stragi impunite della Repubblica. Puntuale e ancora denso di spunti di riflessione, per l’alta cultura giuridica del suo contenuto, l’intervento di Livio Pepino, che ha demistificato il luogo comune del “i no tav avranno pure ragione, ma non si può discutere sempre e bisogna pur decidere a maggioranza e andare avanti …”.

A fronte della relativizzazione del principio di maggioranza, ha richiamato la sovranità popolare, le forme e i limiti indicati dalla Costituzione per il suo esercizio, l’assoluta priorità della tutela della salute (art.32) e dell’ambiente (art.9).

Ha ricordato come la democrazia proceda attraverso il conflitto e l’opposizione.

Ha invitato la politica ad essere intelligente, cioè capace di rivedere le decisioni sbagliate come il Tav.

Nel dibattito successivo sono ancora intervenuti i professori Massimo Zucchetti, Ugo Mattei e Claudio Cancelli, che da angolazioni diverse, e complementari, hanno arricchito la riflessione e l’informazione.

In tema con la difesa dell’ambiente e della salute il documentato appello di Claudio Cavallari, impegnato nella lotta contro l’inceneritore del Gerbido.

 UNA PARTE DI MATERIALE ILLUSTRATA NEL CONVEGNO

IL CANTIERE DI VIRANO: INFOGRAFICHE SUI COSTI DEL CANTIERE, LAVORO E IRREGOLARITA’

http://www.notav.info/tag/nelcantieredivirano/

Parte1

Nel cantiere di Virano…Succedono cose strane…le spese sono un po’ gonfiate, la ruggine diventa zinco, i pagamenti alle ditte amiche sono veloci. C’E’ SOLO UN PICCOLO PROBLEMA
L’architetto/commissario omette nelle sue presentazioni la provenienza dei soldi che elargisce con tanta generosità: SONO SOLDI PUBBLICI.

Inauguriamo una serie di infografiche che fanno ben comprendere quanti e quali abusi la banda dei sitav commette pur di realizzare quest’opera.

I dati si riferiscono ai lavori di recinzione e preparazione del cantiere affidati da L.T.F all’ A.T.I. Martina service/Italcoge e Martina Service/Italcostruzioni

Sono lavori che non rientrano nell’ appalto per la realizzazione del tunnel geognostico della Maddalena ma sono stati gestiti a trattativa privata drettamente da LTF (i dati in nostro possesso di riferiscono al periodo 11/5/2011- 16/4/2012)

I costi presentati nello «stato finale dei lavori» dei due contratti (c11070 e c11119) relativi ai lavori di recinzione e sistemazione dell’area di cantiere….

MA QUANTO DOVREBBERO COSTARE I CANCELLI?…

come mai c’e’ una differenza di € 45.033,25? come mai i cancelli sono costati quasi il doppio?..

BARACCHE DA CANTIERE

INVECE ABBIAMO UN COSTO DI € 765.250,49 COME MAI C’E’ UNA DIFFERENZA DI € 714.731,4?
COME MAI LE BARACCHE DI CANTIERE SONO COSTATE OLTRE 15 VOLTE ?

http://www.notav.info/post/nel-cantiere-di-virano-parte1/

 Parte2

Succedono cose strane… per dimostrare l’affidabilità riesce persino a far pagare in tempo, senza ritardi, le ditte amiche che lavorano nel suo cantiere, a dispetto di quelle ditte che in Italia eseguono lavori pubblici utili per lo stato e che vengono strozzate da banche o da Equitalia a causa dei ritardi nei pagamenti a credito.

QUALCHE ESEMPIO SUI PAGAMENTI

Normalmente (ed è una vergogna!) la Pubblica Amministrazione per cifre consistenti ha dei ritardi medi di pagamento rispetto alla data stabilita che vanno da 280 a 750gg.

NEL CANTIERE DI VIRANO NO!
IL TEMPO INTERCORSO TRA ESECUZIONE LAVORI E PAGAMENTI E’ AL MAX DI 46 GIORNI!…

http://www.notav.info/post/nel-cantiere-di-virano-parte2/

 Parte terza

Nel cantiere di Virano si trova sempre un posto per le ditte amiche !

Questa è la storia delle tre aziende che si sono aggiudicate a trattativa privata i lavori di recinzione e preparazione del cantiere della Maddalena, per un importo totale di € 4.296.283,86

ALCUNE STRANEZZE

·         Italcoge aveva un contenzioso con RFI (proprietaria al 50% di LTF) per la mancata esecuzione dei sovrappassi di Condove/Chiusa e Vaie, nel dicembre chiede la ristrutturazione del debito (in quanto è chiaro che sta per fallire) che viene rigettata dal Tribunale in febbraio, nonostante tutto a maggio LTF a trattativa privata affida i lavori all’ATI di cui Italcoge è mandataria

·         La Martina Service viene costituita con il cap. sociale minimo di € 10.000 e dopo soli 29 giorni si aggiudica (con Italcoge) un appalto del valore di € 1.500.000

·         Né Martina Service né Italcostruzioni avevano l’attestazione SOA e quindi non avrebbero potuto partecipare all’ «appalto» di LTF di settembre del valore di € 2.500.000 néla Martina Service avrebbe potuto proseguire da sola, ad agosto l’appalto da 1.500.000 €; la legge ne prevede l’obbligatorietà per lavori pubblici superiori a 150.000 €…

http://www.notav.info/post/nel-cantiere-di-virano-parte-terza/

 Parte quarta

Non si sa per quale motivo, ci sono sempre a disposizione delle FFOO ruspe, camion, operai etc. etc., li fermi senza fare nulla!

A cosa servono questi mezzi? Nessuno lo sa, è difficile capirlo perché tutti i lavori che l’ATI ha fatto su indicazione delle FFOO (posa concertina militare, scarico/carico materiale FFOO etc) sono stati fatturati a parte, come ben chiaro dai contratti C11070 e C11119.

E’ ancora più difficile capirlo perché dal maggio 2011 all’aprile 2012 quei mezzi a disposizione sono costati ben € 771.856,67…..

http://www.notav.info/post/nel-cantiere-di-virano-parte-quarta/

 IL SENSO DI VIRANO… PER IL CONTROLLO DEI COSTI DEL CANTIERE DELLA MADDALENA

L’Architetto Virano ha uno strano senso del controllo di gestione o comunque del controllo dei costi, in particolare per quello del tunnel geognostico della Maddalena di Chiomonte.

Ricordiamo che l’Arch. Virano è:

1.      Commissario straordinario del Governo perla Torino Lione

2.      Presidente dell’Osservatorio sulla Torino Lione

3.      Capo della delegazione italiana della Conferenza Intergovernativa Italia-Francia, organismo che ha in mano la gestione della parte  transnazionale dell’opera

crediamo che con quegli incarichi ..e con le remunerazioni conseguenti… dovrebbe almeno esercitare un controllo costante sui costi, proprio a partire da quelli relativi alle opere minori perché se non si è in grado di controllare i milioni di euro adesso come si può pensare di controllare i miliardi di euro che scorreranno se mai si realizzassela Torino Lione?

http://www.notav.info/post/il-senso-di-virano-per-il-controllo-dei-costi-del-cantiere-della-maddalena/

 IL SENSO DI VIRANO… PER IL CRONOPROGRAMMA

L’Architetto Virano ha uno strano senso del rispetto dei cronoprogrammi, in particolare per quello del tunnel geognostico della Maddalena di Chiomonte, ecco cosa è riuscito ad affermare nell’ultimo mese:

·         15 gennaio 2013, La Stampa: siamo in anticipo di sei/sette mesi sulle scadenze del cronoprogramma (link)

·         23 gennaio 2013, La Stampa Online : stiamo rispettando il cronoprogramma (link)

16 febbraio 2013, Presentazione del progetto definitivo della tratta internazionale a Susa: siamo in ritardo per colpa delle manifestazioni No Tav

http://www.notav.info/post/il-senso-di-virano-per-il-cronoprogramma/

 INIZIATIVE DEI PROSSIMI GIORNI

 LUNEDI’ 25, MARTEDI’ 26 FEBBRAIO

DALLE ORE 9-12  al Centro per l’Impiego, via Bologna 153 Torino

continua la MOBILITAZIONE PER UN REDDITO MINIMO VITALE, e per preparare le prossime iniziative:

FAR SOSPENDERE BOLLETTE E SFRATTI!

Chi non ha reddito non puo’ pagare!

A partire dai redditi zero, campagna per:

– Far sospendere bollette domestiche (acqua, elettricità, gas, rifiuti) e relative cartelle Equitalia

– Far sospendere pagamento servizi (trasporti, asili, sanità)

SPORTELLO LAVORO – DIRITTI – CASA

 “Sei lavoratore e non sono rispettati i tuoi diritti (paghe inferiori al contratto, lavoro nero, licenziamenti arbitrari, lavori nocivi, …

Sei disoccupato? Sei sfrattato, moroso, non riesci a pagare le bollette ?

Sei Immigrato e non sai far valere i tuoi diritti (permessi, documenti..)

Parliamone insieme !”

Sportello info – C.so Brescia, 22 aperto lunedì e venerdì ore 15 – 19

(riunioni tutti i venerdì h 18) Tel 393 4445694 – 3482640440

Sindacato intercategoriale SiCobas www.sicobas.org

Comitato Cantieristi – Comitato 5 giugno- disoccupati-precari

Info@salariominimogarantito.org ; www.salariominimogarantito.org

DOCUMENTI su http://www.salariominimogarantito.org/

 ORE 20, presso il Circolo ARCI “Vizioso” in via San Bernardino 34/c a Torino.

TERZA ASSEMBLEA DI ALTERNATIVA

discussione comune del Programma con i referenti delle aree decrescita, informazione, lavoro, logistica, formazione e mappatura, organizzazione dell’assemblea pubblica “Decrescita&Lavoro” e il ciclo d’incontri su alcuni articoli della Costituzione, relazione sugli eventi cui il gruppo ha partecipato, in particolare l’assemblea pubblica “La città deve sapere” organizzata dal movimento NOTAV, cui Alternativa aderisce cosciente che l’informazione sia la scintilla del cambiamento.

http://www.megachip.info/tematiche/beni-comuni/9822-la-citta-deve-sapere.html

 MARTEDI’ 26 FEBBRAIO

ORE 10 al Palagiustizia, Corso Vittorio Emanuele II, 130 Torino, maxi aula 3 ingresso 15.

PROCESSO PER 24 COMPAGNE E COMPAGNI NO TAV

Testimonianze dell’accusa sugli scontri a Coldimosso, blocchi a Chianocco a seguito dei gravissimi ferimento nei confronti dei No Tav di Marinella e Simone da parte delle forze del disordine, tensioni all’ Ospedale Molinette, dove era appena arrivato Simone, blocchi alla Tipografia La Stampa. il 17 Febbraio 2010.

 ORE 21 al Barocchio Squat Garden a Grugliasco in Strada del Barocchio, 27 (traversa a sin di corso Allamano all’altezza della caserma dei Vigili del fuoco)Bus da Piazza Castello 55 & 56 

ASSEMBLEA NOTAV  organizzata da NOTAV Torino e Cintura sarà dura, aperta a tutti, per discutere delle prossime iniziative a Torino e in Valsusa, tra cui l’organizzazione delle assemblee a Torino e cintura per preparare la MANIFESTAZIONE di Susa del 23 marzo,

 MERCOLEDI’ 27 FEBBRAIO

Ore 18 in Corso Brescia, 22 a Torino

SEMINARO SULLA CRITICA DELL’ECONOMIA POLITICA

Percorso di autoformazione di lavoratori, disoccupati e precari che condividono la battaglia per il conseguimento del salario garantito, che si terrà TUTTI I MERCOLEDI’alle ore 18.

Chi è interessato a partecipare confermi scrivendo a info@salariominimogarantito.org

Metodo di lavoro

Ogni partecipante al percorso seminariale è parte attiva, fornendo esperienza di vita e di studio della realtà e assimilando quella altrui, contributi che approderanno alla stesura di un materiale collettivo come sintesi del seminario.

Altri materiali e contributi attivi

Di volta in volta verranno distribuiti i capitoli principali da studiare.

La parte storica sarà svolta seguendo il testo di Henry Denis, Storia del pensiero economico, 2 vol., Mondadori Milano, nonché il testo già citato di Eric Roll, Storia del pensiero economico, Boringhieri, Torino.

Altri testi saranno suggeriti e utilizzati dai partecipanti al seminario.

Sono previsti contributi di compagni che per competenze di studio e di esperienze di lotte potranno apportare significative conoscenze.

MATERIALE SEMINARIO: http://www.salariominimogarantito.org/index.php/blog/item/311-lottare-per-cambiare-conoscere-per-trasformare.

ALTRI DOCUMENTI su http://www.salariominimogarantito.org/

 ORE 20,00 – Circolo ARCI Bazura, via Belfiore 1, Torino

VERSO LA VAL SUSA
CENA DI AUTOFINANZIAMENTO con prodotti tipici della valle (prenotazione consigliata)
PROIEZIONE DEL FILM: VITE DI MEZZO

di Manuel Coser (29′, Ita, 2012)
Interverranno Manuel Coser, Nicoletta Dosio e Carlo Bachschmidt
27 FEBBRAIO – 3 MARZO 13

RASSEGNA GEOGRAFIE RESISTENTI

Proiezioni e dibattiti sui confini della lotta
INFO: http://www.facebook.com/groups/geografieresistenti

geografieresistenti@groups.facebook.com

 Altre iniziative su :

http://www.fabionews.info/torinovive.php

Per aggiornamenti e documentazione NOTAV andare sui siti :

www.notav.infowww.notav.euwww.notav-valsangone.euwww.notavtorino.orghttp://www.spintadalbass.org/index.htm/www.ambientevalsusa.itwww.lavallecheresiste.blogspot.comwww.youtube.com/tgmaddalena

Attualità, Diario Tav, Libri, Dischi, X Files su :

www.mavericknews.wordpress.com .

Il giornale dei macchinisti delle ferrovia stampato a Milano, riporta notizie su NO TAV Val di Susa, info contro il partito trasversale degli affari e altre su http://www.latalpadimilano.it/,

 AGGIORNAMENTI

IN EVIDENZA:

ROSARIO CITRINITI È IN SCIOPERO DELLA FAME DA SEI GIORNI PER LA LIBERAZIONE DI SAMER ISSAWI
Da ieri è ospite della Casa Umanista di v.Martini 4 (zona Palazzo Nuovo) a Torino
passiamo a dare solidarietà

http://www.agoravox.it/Affamato-come-Samer-Issawi.html
http://www.agoravox.it/Citriniti-Continuero-finche-la.html
FREE SAMER ISSAWI!   FREE PALESTINE!

LIBERTA’ PER LE MIGLIAIA DI PALESTINESI INCARCERATI DA ISRAELE

Samir Issawi, 34 anni, è stato arrestato una prima volta dall’occupante sionista nel 2002 e condannato a 30 anni per possesso di armi e partecipazione all’attività di un gruppo militare.

Rilasciato nell’ottobre del 2011 nell’ambito dello scambio di prigionieri tra Hamas e Israele (il cosiddetto accordo Shalit), è stato di nuovo arrestato il 7 luglio 2012 a un posto di blocco militare nella zona di Gerusalemme.

Portato al centro di detenzione di Moscobiyya, è stato interrogato per 28 giorni, per i primi 23 dei quali senza poter contattare il suo avvocato. In seguito, è stato trasferito

nel carcere di Nafha, nel deserto del Negev.

Il 1° agosto 2012, di fronte al rifiuto delle autorità militari israeliane di rendere noti i motivi dell’arresto, ha iniziato lo sciopero della fame.

Secondo quanto riferito dal suo avvocato, nelle ultime settimane la salute di Issawi si è deteriorata

rapidamente: il 31 gennaio pesava 47 chili. Il personale medico della clinica di Ramleh ha reso noto che potrebbe morire presto.

Le manifestazioni di sostegno a Issawi e agli altri detenuti in sciopero della fame da mesi crescono, in alcuni casi affrontate con la forza dall’esercito israeliano.

L’Alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani, Navy Pillay, ha espresso reoccupazione per la sorte di Issawi e ha chiesto che tutti i palestinesi in detenzione amministrativa siano rilasciati o incriminati e processati.

Amnesty International teme che nella clinica del carcere di Ramleh Issawi non riceva cure urgenti e specialistiche di cui ha bisogno una persona in sciopero della fame da sei mesi.

Per questo, l’organizzazione per i diritti umani ha lanciato un appello rivolto al direttore delle carceri israeliane, chiedendo che Issawi riceva cure mediche appropriate o che sia immediatamente rilasciato affinché possa ricevere i trattamenti medici urgenti e necessari di cui ha bisogno.

In una lettera ricevuta dai familiari il 14 febbraio scorso Issawi ha assicurato che il suo sciopero proseguirà “fino alla libertà o al martirio”, aggiungendo di non essere intenzionato a “tradire i martiri del popolo palestinese, quelli di Gaza in particolare”.

SOSTENIAMO LA LOTTA PER LA LIBERTA’ DI SAMER ISSAWI

E DI TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI PALESTINESI

BOICOTTAGGIO DI TUTTO CIO’ CHE E’ ISRAELIANO,

FINO ALLA FINE DELL’OCCUPAZIONE E DELL’APARTHEID!

Al seguente link è possibile firmare l’appello di Amnesty International:

http://www.amnesty.it/israele-Samer-Issawi-sciopero-della-fame

“Non torno indietro”, lettera di Samer Issawi:

http://www.forumpalestina.org/news/2013/Febbraio13/18-02-13LetteraIssawi.htm

ISM – Italia Collettivo Boycott Israel – per uno stato unico in Palestina (boycottisrael2012@libero.it)

 INTANTO UN PRIGIONIERO PALESTINESE MUORE NEL CARCERE ISRAELIANO DI MEGIDDO, probabilmente sotto interrogatorio, tensione molto forte in tutta la Cisgiordania:

http://www.infopal.it/il-prigioniero-arafat-jaradat-muore-in-un-carcere-israeliano-proteste-in-cisgiordania/

 LA LOTTA PAGA!

I LAVORATORI ESCONO VITTORIOSI DALLA TRATTATIVA CON COOPADRIATICA E ASTERCOOP dopo gli scioperi alla Centrale Adriatica di Anzola Emilia

23 febbr 13 http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=L2UJUR_llIY
I facchini della Coop Adriatica vincono la lotta

http://www.infoaut.org/index.php/blog/prima-pagina/item/6972-i-facchini-dell

a-coop-adriatica-vincono-la-lotta

 AUTOFINANZIAMENTO DELLE SPESE LEGALI DEL MOVIMENTO.

I nostri legali lavorano tutti in modo gratuito in quanto militanti NO TAV, ma ciò nonostante i costi legali sono alti.

NUMERO DI CONTO E LE COORDINATE BANCARIE

Conto corrente postale intestato a Pietro Davy:

1004906838IBANIT22L0760101000001004906838

 SOLIDARIETÀ AL BAROCCHIO SQUAT

In seguito all’incendio che ha devastato il 13 febbraio 2013 la cappella e la sala concerti del Barocchio, abbiamo deciso di aprire un conto POSTE PAY per rispondere all’esigenza espressa da chi è impossibilitato ad aiutarci in altro modo a contribuire economicamente alle spese di ricostruzione.
Ricordiamo che il Barocchio é stato occupato 20 anni fa e che continuerà ad esserlo.
Per inviare denaro è possibile fare un versamento sulla POSTE PAY numero:
4023600589720368 intestata a: Andolina Paolo.

Dal sito http://www.tuttosquat.net/solidarieta-al-barocchio-squat/

 INDYMEDIA ITALY CAMPAGNA DI AUTOFINANZIAMENTO

In questi anni hai partecipato ad Indymedia, o ne hai usufruito?

Ora è Indymedia ad aver bisogno di te.

Il server grazie al quale sarà possibile accedere ad alcuni nodi locali ed agli archivi di Indymedia ha un costo.

Per questo abbiamo deciso di avviare una campagna di autofinanziamento.

Postepay:

Intestatario: Albarello Diego

Numero Carta: 4023600635454392

La donazione su postepay è da effettuarsi alle poste mediante una procedura di ricarica della carta, specificando il numero carta su cui effettuare il versamento e l’intestatario della stessa; la commissione è di 1€ e per l’operazione è necessario un documento di identità valido.

 E’ DISPONIBILE IL LIBRO:

“RESA DEI CONTI ALLA MADDALENA. 2010-2011. Diario di due anni di lotta contro l’alta velocità in valle di Susa”.

Di Fabrizio Salmoni , con una prefazione di Marco Revelli e un’appendice fotografica di Luca Perino e Camilla Pasini. Editore Luciano Celi (Lu::Ce).

Lo si trova da oggi a La Città del Sole di Bussoleno, alla Bottega del Libro (via Santa Maria, Torino) e diverse altre librerie di cui la distribuzione ci fornirà la lista.

Il libro può anche essere richiesto online a info@luce-edizioni.it.

 ALCUNI ALTRI SERVIZI TV,  TG E QUOTIDIANI

 MINACCE AL DISONOREVOLE ESPOSITO : MA GUARDA CHE COMBINAZIONE, PROPRIO A 2 GIORNI DA “ LA CITTA’ DEVE SAPERE”…!

…e poi siamo in piena campagna elettorale e che un po’ di pubblicità gratuita non fa male, visto che la sua rielezione è in forse, il PD l’ha messo all’11° posto al Senato…!

 TG R del 21-FEB-2013 ore 1400

http://www.youtube.com/watch?v=7f23MvkZf0w

 21 febbr 13 RAI NEWS 24 :

“MINACCE NO TAV A ESPOSITO

C’erano un pollo crudo e alcune frattaglie all’interno del sacco, lasciato vicino allo zerbino di casa del parlamentare del Pd, Stefano Esposito.

Il volantino, affisso alla porta d’ingresso contiene minacce pesanti.
“La Brigata popolare Valsusa libera
– si legge – ti ha condannato a una lenta e inesorabile agonia. Non basteranno gli sbirri, a cui lecchi il culo, per proteggerti. Siamo in grado di colpirti in qualunque luogo e in qualunque momento. Quella di oggi è una prima azione dimostrativa e segna l’avvio delle iniziative della nostra brigata di liberazione. Il popolo valsusino non perdona i ladri, i corrotti e gli sciacalli”.
Esposito, deputato uscente e candidato al Senato per il Pd in Piemonte, è ‘colpevole’ di essersi più volte espresso a favore della linea ferroviaria dell’alta velocità.

E soprattutto, di aver firmato un libro con Paolo Foietta che “analizza con numeri, documenti e commenti, le ragioni che rendono la nuova linea un’infrastruttura essenziale per l’Italia e l’Europa”.

LE MINACCE A ESPOSITO GETTANO UN’OMBRA SULL’ULTIMA INIZIATIVA DEL MOVIMENTO NO TAV, che torna a mobilitarsi a Torino, sabato prossimo, per un “incontro di informazione e dibattito’, in un cinema del centro cittadino, su quella che viene descritta come “la grande truffa del Tav”, dal titolo ‘La citta’ deve sapere’.
“Non solo la Torino-Lione è un’opera inutile e devastante, ma nella Valle di Susa occupata militarmente sono sospese le garanzie costituzionali e c’è un accanimento giudiziario contro la comunita’ locale e il movimento Tav”,
ha detto ieri Gigi Richetto, presentando l’iniziativa davanti alla sede Rai….”

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=175113

 21 febbr 13 Repubblica :

“VOLANTINO DI MINACCE E UN POLLO MORTO CONTRO IL DEPUTATO DEL PD ESPOSITO

Il parlamentare democratico favorevole alla Tav trova il foglio davanti a casa con un sacco nero che verrà aperto dalla Digos.

La firma è “Valsusa libera”…”

http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/02/21/news/volantino_di_minacce_contro_il_pd_esposito-53086038/

 23 febbr 13 Repubblica :

“PERINO: “DA LUNEDÌ IN PARLAMENTO CI SARÀ CHI SI OPPONE ALLA TAV”

Il leader del movimento parla a margine di un incontro organizzato al Massimo dai contestatori della linea alta velocità.

 L’EX MAGISTRATO PEPINO: “TUTTI PARLANO DI INTERVENTI ‘LOW COST’, MA IN REALTÀ STANNO SOLO DILAZIONANDO COSTI CHE LIEVITERANNO ALL’INVEROSIMILE”

Dai governi non mi aspetto nulla, ma il fatto che probabilmente nel prossimo parlamento ci saranno persone che, stando alla campagna elettorale che hanno fatto, per lo meno potranno fare delle interrogazioni sul Tav, è un fatto positivo”.

Lo ha detto Alberto Perino, leader del movimento No Tav, a margine di un incontro al cinema Massimo di Torino dal titolo ‘La grande truffa del Tav’.
“Il fondo è stato toccato dal governo Monti – ha aggiunto Perino – che si è costituito parte civile per danni all’immagine dello Stato quando credo che i veri danni li fanno le mafie e le ruberie all’interno di questo paese, non i No Tav che difendono la loro terra cercando di spiegare al mondo che si tratta di un’opera costosissima e inutile pensata 30 anni fa”….

“Il vero problema del movimento No Tav è il fatto che è difficile fare arrivare agli italiani la verità. Siamo qui per spiegare ai torinesi che non è una questione della Valle ma dell’Italia, che questa è una grande truffa economica e sociale”. Lo ha detto Livio Pepino, magistrato torinese intervenuto allo stesso convegno….
http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/02/23/news/perino_da_luned_in_parlamento_ci_sar_chi_si_oppone_alla_tav-53241400/

 23 febbr 13 Stampa :

“L’EX-GRILLINO: «LE MASCHERE ANTIGAS FACEVANO PARTE DEL NOSTRO

Il consigliere regionale Biolè pubblica le spese del gruppo

alessandro mondo TORINO

Il consigliere regionale Fabrizio Biolè, espulso dai grillini ai primi di novembre 2012, ha messo on line il conto corrente intestato a lui e al collega rimasto nel Movimento, Davide Bono, dove entrambi versavano lo stipendio da consigliere regionale: salvo trattenere per loro la cifra di 2.500 euro mensili a testa.

Peccato che nel fondo unico risultano acquisti di biglietti ferroviari per la Valle di Susa e maschere antigas. «L’ho fatto solo per una questione di trasparenza e non certo per polemica – dice Biolè – . Del resto, avevo detto più volte a Bono di provvedere. Le maschere? Le abbiamo comprate per noi, per difenderci dai lacrimogeni durante le manifestazioni No Tav, nell’ambito del progetto “Presidio della democrazia”: vi faceva parte anche l’ufficio roulotte posto in Valle Clarea. Quel tipo di acquisto, quindi, rientrava appieno nelle finalità del progetto».

http://www.lastampa.it/2013/02/23/cronaca/l-ex-grillino-le-maschere-antigas-facevano-parte-del-nostro-progetto-wzE5dnwEzBvBEh3A7kRKUP/pagina.html

 20 febbr 13 :

“TERZO VALICO IL COCIV DECIDE DI DAR VIA AI LAVORI.

MA I COMUNI DELLA VAL LEMME NON CI STANNO‏

Ancora scontri tra i Comuni della Val lemme ed il Cociv, che dopo aver depositato al ministero dell’Ambiente il progetto esecutivo, ha deciso di dare il via ai lavori per il Terzo Valico. La comunicazione dell’avvio degli interventi sarebbe stata data nel corso delle sedute del comitato di pilotaggio e del tavolo tecnico regionali, causando l’immediata reazione dei Comuni interessati dall’opera. “ Chiunque- prima di venire a casa nostra deve chiedere il permesso” è stato il commento di Alberto Mallarino, del comitato di Pilotaggio. In questo scenario, è stato inoltre comunicato che la Regione scriverà al Cociv per evidenziare la necessità di adempiere ad alcuni passaggi finora trascurati, e in attesa dei quali non potrà essere avviato alcun lavoro. Da Torino, inoltre, fanno sapere che risulta assente un cronoprogramma che indichi una data certa per la partenza del primo lotto, riguardante l’adeguamento stradale e l’avvio dei cantieri del foro pilota di Voltaggio e della “talpa” di Arquata. Il Covic, al momento, non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

http://www.tuononews.it/2013/2/20/news/Terzo-Valico-Cociv-decide-lavori-Comuni-della-Lemme-stanno-711490/detail.aspx

 22 febbr 13 Repubblica :

“F35, PER PROBLEMI AL MOTORE PENTAGONO SOSPENDE TUTTI I VOLI

E’ emersa una ‘frattura’ in una delle pale della turbina del reattore. Nell’eventualità di una rottura, il pezzo potrebbe danneggiare il jet
….
Per l’F-35 si tratta della seconda sospensione dei voli dopo che a gennaio la sonda per il rifornimento in volo si era staccata poco prima del decollo su un esemplare della versione per i Marines, F-35 B (a decollo corto e atterraggio verticale), di cui l’Italia dovrebbe acquistarne 30 per la Marina. Gli F-35 B vennero messi a terra per circa un mese.
Ad oggi, l’Italia ha materialmente ordinato 3 velivoli e si appresta a firmare il contratto per altri 3: il primo F-35 A uscirà dagli impianti di Cameri in Piemonte entro il 2015 ed entrerà in servizio l’anno dopo.
Il programma dell’F35, scrive Bloomberg, è stato afflitto da una serie di problemi strutturali a di software che hanno contribuito ad accumulare un ritardo di sette anni sul suo sviluppo. Attualmente, il costo per il Pentagono, per 2.443 velivoli, è stimato ad oltre 395 miliardi di dollari, con un incremento del 70 per cento rispetto al 2001”.

http://www.repubblica.it/esteri/2013/02/22/news/f35_pentagono_sospende_tutti_i_voli_per_problemi_al_motore-53212575/?ref=HREC2-6

 23 febbr 13 Stampa :

Allarme negli stati uniti Perdita di scorie radioattive dall’impianto nucleare di Hanford

Il governatore dello stato di Washington Jay Inslee ha affermato che provengono da sei depositi sotterranei e che per il momento non ci sono rischi per la salute…”

francesco semproni new york

http://www.lastampa.it/2013/02/23/esteri/perdita-di-scorie-radioattive-dall-impianto-nucleare-di-hanford-cx6SJV8ZlcUMTShPcrt3KO/pagina.html

Non ve lo dicono, ma i bambini in Spagna hanno sempre più fame

 Non solo Grecia: in Spagna crescono i bambini che possono contare su un solo pasto al giorno. E i fabbri hanno iniziato a rifiutarsi di forzare le case pignorate da chi non riesce più a pagare il mutuo. Cosa c’è, esattamente a metà tra la Grecia e la Spagna? Il prossimo più grande successo dell’euro: l’Italia.

 Bambino affamato


 di Valerio Valentini

 In molti sono rimasti allibiti, in Italia, quando si è squarciata la criminale cappa del silenzio che per mesi aveva avvolto la crisi greca, portando alla luce le sofferenze di un intero Paese ridotto alla fame e alla miseria dalla Troika. Quello stesso silenzio, oggi sta imbavagliando un altro Paese dell’Europa: la Spagna. Forse perché troppo concentrati sulla campagna elettorale, o forse per la necessità di non svelare, a ridosso delle elezioni, le atrocità delle politiche economiche e sociali europee (benedette da una larga maggioranza), i nostri media non si interessano affatto alla crisi spagnola.

Spagna Malnutrito un bambino su quattro fame

continua a leggere su SOS Villaggio dei Bambini

 Uno degli ultimi allarmi, però, è stato lanciato dai quotidiani della Comunità Valenciana, che riportano i dati di una ricerca realizzata dalla “Casa della Carità”. Nel 2012, sono stati 11.600 i bambini che si sono nutriti facendo ricorso alla Caritas locale, e di questi circa la metà hanno tra i 4 e gli 11 anni. Rispetto al 2011, la cifra è raddoppiata. Già nei mesi scorsi “Save the Children” denunciava come nella penisola iberica fossero sempre di più gli adolescenti che ogni giorno facevano un unico pasto, quello dato loro nelle mense scolastiche. La Caritas spagnola conferma ora questi dati, rivelando che, non a caso, il numero di bambini in cerca di cibo cresce sensibilmente nei fine settimana, quando cioè le scuole sono chiuse.

 E questa realtà non riguarda purtroppo solo i più piccoli. Il numero delle madri che ricorrono all’assistenza della Caritas è aumentato del 44% nell’ultimo anno, mentre la crisi occupazionale ha colpito soprattutto gli ultraquarantenni, tra i quali la percentuale di indigenti è aumentata del 10% nel 2012. Non si tratta, come si potrebbe pensare, di senza tetto o di clochard. Sono persone che hanno, almeno per il momento, una casa, e a volte anche un salario minimo. Semplicemente, non possono permettersi cibo e bevande, e quindi ricorrono alle associazioni di volontariato. I giornali locali descrivono lunghe file di bambini esultanti perché “vanno tutti insieme a mangiare al ristorante”. Che però è la Caritas.

 C’è poi un altro dato a dirci di come le condizioni di vita a Valencia, la terza città del Paese per numero di abitanti, si stiano deteriorando. Quelle stesse associazioni di volontariato che denunciano un aumento del 12,5% di cittadini spagnoli che reclamano ogni giorno un pasto gratuito, registrano al contempo un calo del 29% per quanto riguarda l’affluenza dei rumeni, la comunità straniera più numerosa nella regione. Si tratta, perlopiù, di immigrati che preferiscono far ritorno nel Paese d’origine.

 Da Valencia a Madrid, dove si fanno sempre più ricorrenti scene in cui gruppi di cittadini aderenti alla campagna “Stop Desahucios” si oppongono all’entrata delle forze dell’ordine nei condomini dove si devono eseguire degli sfratti. Negli ultimi quattro anni sono state 350 mila le famiglie spagnole sfrattate, la stragrande maggioranza delle quali a causa di mutui stipulati con delle banche coinvolte nella speculazione immobiliare. Anche in questo caso, i dati dei tribunali spagnoli, riportati dal WSJ, parlano chiaro: se nel primo semestre del 2008 gli sfratti furono 19.930, nella prima metà del 2012 hanno superato quota 37 mila. Ormai si prosegue al ritmo di 500 al giorno, anche grazie a delle leggi in materia che alcuni giudici spagnoli ritengono “volte a salvaguardare oltremisura gli interesse delle banche politicamente influenti”. Questo esponenziale aumento delle procedure di sfratto è dovuto soprattutto alle nuove disposizioni del governo di Mariano Rajoy. Il quale, per ripagare i prestiti ricevuti dall’Europa, ha dato avvio ad un piano di privatizzazione degli immobili che non sta risparmiando neppure le case popolari.

sempre più persone in fila alla Caritas, in Spagna.

sempre più persone in fila alla Caritas, in Spagna, per mangiare

 La situazione sembra vicina al collasso. Il dato più sconcertante è quello che fotografa un netto aumento di casi di suicidio di persone che hanno ricevuto ingiunzioni di sfratto. Nel dicembre scorso, inoltre, ha fatto scalpore la notizia di una donna incinta che ha avuto un parto prematuro a causa dello shock provocato dall’arrivo delle forze dell’ordine. A seguito di questi eventi, ad alzare la voce è stato uno dei maggiori sindacati dei fabbri, letteralmente subissati dalle richieste di forzare le serrature di appartamenti ipotecati: tutti gli aderenti a tale organizzazione si rifiuteranno, d’ora in poi, di partecipare alle operazioni di sfratto. E anche i sindacati delle forze dell’ordine lamentano un eccessivo stress degli agenti, a cui hanno deciso di offrire sostegno legale nel caso in cui vogliano rifiutarsi di eseguire le ingiunzioni. Nuovi obiettori di coscienza, insomma.

 Trovatosi impreparato di fronte a queste resistenze crescenti, il governo Rajoy ha varato alla fine del 2012 un decreto che prevede una sospensione degli sfratti per un periodo di due anni; ma solo per famiglie con persone handicappate o con introiti mensili inferiori a 1.600 euro. Gli attivisti di “PAH”, un’associazione che tutela i diritti delle persone con ipoteche a carico, denuncia il fatto che il decreto non ha congelato l’accumulazione dei debiti, per cui tra due anni migliaia di persone si ritroveranno in una situazione insostenibile a causa dei debiti accumulati. E lanciano anche un altro allarme: il rischio, quantomai concreto, di un mercato nero dei fabbri, facili da reclutare a causa del disperato bisogno di denaro tra la popolazione spagnola.

 E così, dopo la Grecia, anche la Spagna si avvia a diventare “la manifestazione più concreta del grande successo dell’euro”, per utilizzare le parole pronunciatenel settembre 2011 da Mario Monti. Una delle sue più celebri pillole di saggezza che gli sono valse la nomina a senatore a vita e a presidente del consiglio.

 Noi, però, possiamo star tranquilli (nonostante qualche brivido francamente venga, a guardare cosa c’è a metà tra la Grecia e la Spagna, su una qualsiasi cartina del Mediterraneo). Perlomeno così dicono, ogni giorno, frotte di economisti e di politici. Frotte di frottole?

 Leggi ancheSpagna, sanità privata e bambini denutriti

http://www.byoblu.com/post/2013/02/24/Non-ve-lo-dicono-ma-i-bambini-in-Spagna-sono-gia-alla-fame.aspx#continue

 

La Francia congela la spesa per raggiungere gli obiettivi UE, mentre la crisi si approfondisce

Da dove deriva l’austerità? Si, certo dalla cattiva Germania. Allora controllare i tre parametri del trattato di Maachstricht e della gioia di tutte le nazioni alla sua ratifica. Trichet inoltre conferma rigore e crescita insieme. Trichet, ex BCE, francese per giunta.

 

La Francia congela la spesa per raggiungere gli obiettivi UE, mentre la crisi si approfondisce

La Francia ha ottenuto un po’ di tempo, ma deve comunque congelare le spese davanti a una crisi che si prospetta peggiore che in Spagna o in Italia

The Telegraph – La Francia sta congelando le spese per la difesa, l’istruzione superiore e la ricerca, nel tentativo frenetico di raggiungere gli obiettivi di disavanzo dell’Unione europea di quest’anno, inasprendo ancor più la politica fiscale mentre il paese entra in una profonda crisi.

La mossa arriva quando Bruxelles  taglia le sue previsioni di crescita per la Francia 2013 ad appena lo 0.1%, il che implica una tripla-recessione. Parigi aveva calcolato una crescita dello 0.8%.

La gravità della recessione ha colto di sorpresa i funzionari. Markit ha previsto un calo della manifattura francese e dei servizi al 42,3 nel mese di febbraio, il più veloce crollo dalla crisi finanziaria dell’inizio del 2009. Scendere sotto i 50 indica contrazione.

Markit ha avvertito che il paese potrebbe avvitarsi  in una “spirale recessiva”, come il calo di fiducia porta le imprese a ritardare gli investimenti. Un indicatore chiave della massa monetaria della Francia – M1 reale a sei mesi – negli ultimi mesi ha subito una contrazione più veloce che in Italia o in Spagna, e le previsioni sono cupe.

Le Monde ha detto che Bruxelles ha indicato provvisoriamente per la Francia un deficit di bilancio del 3.6% del PIL per quest’anno, basso rispetto agli standard mondiali, ma di gran lunga al di sopra dell’obiettivo del 3%, visto come un test politico di credibilità fiscale per il Presidente François Hollande.

Lo sforamento di bilancio francese è diventato una fonte di attrito tra Parigi e Berlino. I funzionari tedeschi temono che la nuova disciplina della zona euro possa fallire se la Francia rompe i ranghi, anche se possono concedere un po’ di tregua. La posta in gioco con il nuovo sistema è più alta, in quanto ci vuole un “voto di maggioranza qualificata” per bloccare le sanzioni. I ministri finlandesi e slovacchi hanno dichiarato che la Francia non godrà di un trattamento speciale.

Mr Holland ha detto giovedi che vuol cercare di raggiungere l’obiettivo del 3% “il più presto possibile”, ma anche che si sarebbe preso cura di evitare di “cadere nell’austerità” procedendo troppo velocemente. I suoi funzionari hanno scritto alla Commissione europea impegnandosi a nuovi tagli per di € 2 miliardi, come gesto di buona volontà. Somma che si aggiunge ai € 60 miliardi di tagli e tasse già approvati. La preoccupazione è che una stretta in questa fase potrebbe rivelarsi controproducente.

“La Francia non lo farebbe se avesse le mani libere. Si eroderà la base imponibile e si andrà ancora più in fondo nella strada dell’austerità,” ha dichiarato Stephen Lewis di Monument Securities. “Stanno andando nella stessa direzione di Spagna, Portogallo e Grecia. Ma devono sottomettersi, a meno che non siano disposti a rompere con la Germania. “

Mr Holland sta già restringendo il bilancio di quest’anno del 2% del PIL, in gran parte sotto forma di maggiori imposte. E’ lo stringere la cinghia più draconiano dalla seconda guerra mondiale. E accade mentre il settore delle costruzioni è in caduta libera e l’industria sta perdendo 30.000 posti di lavoro al mese, portando la disoccupazione al 10.6%, il livello massimo da 15 anni a questa parte. Più a lungo si va avanti, maggiore sarà l’effetto “isteresi” di danni permanenti alle competenze professionali.

“La situazione è catastrofica. Le politiche di austerità non stanno funzionando a causa del moltiplicatore fiscale” ha detto il Prof. Jacques Sapir, direttore del Industrial Research Centre di Parigi. “Riconquistare la nostra sovranità monetaria è l’unico modo per riequilibrare i conti e rilanciare la crescita. I nostri leader devono decidere se la loro priorità è la stabilità della zona euro o la salute economica della Francia.”

Morgan Stanley ha detto che una stretta ulteriore rischia di spingere la Francia in una “trappola dell’austerità”, in cui i tagli non riescono a ottenere niente sul disavanzo. “Vediamo il rischio che questo possa aggravare la recessione, con un calo del PIL dello 0.7% nel 2013″, ha sostenuto.

La banca degli Stati Uniti ha consigliato di mantenersi “short” sui titoli francesi, dicendo che il ridotto spread tra i rendimenti del debito francese e tedesco non è più giustificato.

La Societé Generale Francese ha dichiarato che il sistema economico è fondamentalmente guasto e richiede un “modello di sviluppo” interamente nuovo per ripristinare la competitività. La  quota di esportazioni nell’eurozona è crollata dal 18.5% del 1999 al 13.1% dello scorso anno, di gran lunga peggio che la Spagna. Il settore statale è cresciuto al 55% del PIL.

La banca francese ha reclamato una raffica di thatcherismo gallico per ridurre il cuneo fiscale sui salari e scuotere il mercato del lavoro. Lo strategist del debito sovrano Nicholas Spiro ha detto che le azioni audaci sono una vana speranza. “Hollande non riesce a decidersi sulle riforme. Il suo paese è diventato il Grande Malato d’Europa “.

Articolo originale: France freezes spending to hit EU targets as slump deepens

 

Webster Tarpley: la CIA ha fatto cadere governo Berlusconi tramite Napolitano

Webster Tarpley: la CIA ha fatto cadere governo Berlusconi tramite Napolitano

TEHERAN (IRIB) – In un lungo e probabilmente storico articolo su Press TV, (http://www.presstv.ir/detail/2013/02/21/290090/italy-risks-new-round-of-destabilization/) il docente universitario, giornalista e scrittore americano Webster Griffin Tarpley rivela i retroscena della politica italiana degli ultimi anni è spiega come ancora una volta, la CIA e gli Stati Uniti si siano intromessi nella vita politica italiana per dare vita al governo di Mario Monti attraverso una loro vecchia conoscienza, Giorgio Napolitano.

 Ecco alcune parti salienti dell’articolo di Tarpley.

“I prossimi Domenica e Lunedì, gli italiani andranno alle urne per scegliere il nuovo parlamento e quindi il nuovo primo ministro, gettando pure le basi per l’elezione, poco dopo, di un nuovo presidente della Repubblica”.

Molte indicazioni spiegano che probabilmente la compagine più numerosa al prossimo Parlamento con solo un terzo dei voti sarà quella della coalizione del Bene Comune, composta dal Partito Democratico, il movimento di Sinistra Ecologia Libertà di Nichi Vendola, che include anche filo-comunisti e forze minori. Questa coalizione è guidata da Pierluigi Bersani, un burocratico senza colori. Ironia della sorte, nonostante la retorica di sinistra, la coalizione del Bene Comune mira a proseguire le politiche di austerità che stanno attualmente facendo a pezzi l’Italia.

Al secondo posto con il 30% delle preferenze ci dovrebbe essere la coalizione di centro-destra formatasi intorno al Popolo delle Libertà, il partito dell’intramontabile ex premier, Silvio Berlusconi, alleato della Lega Nord di Umberto Bossi, un gruppo xenofobo che cavalca sentimenti estremisti del Nord Italia contro il Mezzogiorno.

Un altro leader importante è Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia e delle Finanze. Berlusconi, un businessman di successo e tre volte premier, è stato recentemente al potere dal 2008 al 2011. Il crollo di Berlusconi è stato preparato attraverso tutta una serie di luride rivelazioni approposito della sua vita personale, incluso un attacco di Wikileaks dietro al quale si pensa si nascondesse la CIA. Il secondo posto di Berlusconi è molto significativo e gli ultimi sondaggi lo mostrano in veloce crescita ed in avvicinamento a Bersani.

Il terzo posto con circa il 20% delle preferenze dovrebbe andare al Movimento 5 Stelle, che ha come personaggio dominante l’ex comico genovese Beppe Grillo, un grande comunicatore. Il M5S è anti-politico, anti-euro, anti-infrastrutture, anti-tasse ed anti-media mainstream. Grillo propone un reddito minimo garantito per tutti gli italiani, 30 ore di lavoro alla settimana, una drastisca riduzione del consumi e della produzione e connessione gratuita Wi-Fi per tutti. Ma senza una moderna produzione industriale, come saranno offerti questi vantaggi?

Grillo vuole poi fermare i progetti infrastrutturali come il TAV o il Ponte sullo Stretto, progetti dai quali dipende il futuro economico dell’Italia secondo alcuni esperti. Grillo si distingue per politiche più o meno bizzarre e potrebbe portare con se volti mai visti nella politica e potrebbe essere lo strumento per una rivoluzione colorata, stile Ucraina o Georgia, anche in Italia.

Al quarto posto con il 10% o meno ci dovrebbe essere il premier uscente, Mario Monti, che ha guidato un regime di austerità brutale dal suo arrivo nel 2011 quando salì al potere con un colpo di Stato sponsorizzato dall’FMI e dalla BCE, eseguito dal presidente italiano Giorgio Napolitano con l’aiuto di Mario Draghi alla BCE.

Sia Monti che Draghi sono ex impiegati della Goldman Sachs, la tanto odiata banca degli zombie. Monti, appena giunto al potere, venne accolto come un salvatore ed aveva il 70% delle preferenze; i suoi consensi oggi sarebbero sul 30%. Come Gorbaciov, è molto impopolare in casa ma rimane il “prediletto” dei leaders stranieri. Il Financial Times di Londra però è critico nei suoi confronti, accusandolo di avere avviato il suo regime di austerità quando l’Italia era già in recessione.

Ci sono in corsa anche la Rivoluzione Civica di Antonio Ingroia, coalizione formata dai verdi e da Di Pietro, il protagonista di manipuliute che colpì tanti politici ma fece quasi niente per fermare la maggiore corruzione all’interno della Banca d’Italia e delle grandi banche.

Un altra lista minore è Fare per Fermare il Declino di Oscar Giannino, sostenuta da un gruppo di docenti che hanno studiato negli Stati Uniti che se ne intendono di economia d’austerità neo-liberale. Si pensava che questa lista potesse togliere voti a Berlusconi ma probabilmente non più dopo lo scandalo legato ai falsi titoli universitari di Giannino”.

In un altra parte del suo articolo Tarpley ricorda come la comunità bancaria italiana, a partire da Mediobanca ed altri, incrocia le dita per una vittoria di Monti e Bersani. Bersani, spiega Tarpley, ha persino inviato il suo piano alle grandi banche promettendo sostegno e promettendo di soffocare le proteste ed il movimento sindacale e di imporre leggi di austerità. Bersani dimentica che le politiche affini del cancelliere Heinrich Bruning, nella Germania pre-nazista, portò all’ascesa del nazionalsocialismo.

Nella parte dell’articolo che forse è più interessante Tarpley scrive:

“Durante i primi anni dell’amministrazione Obama, il primo obbiettivo della comunità d’intelligence Usa è stata la distruzione del governo Berlusconi per motivi geopolitici. Per via delle vicine relazioni personali di Berlusconi con Putin, Berlusconi aveva assicurato all’Italia un ruolo importante nella costruzione del gasdotto Nordstream, e persino un maggiore ruolo nel SouthStream, entrambi progetti che Washington voleva sabotare.

Berlusconi era in buone relazioni anche con il bielorusso Lukashenko, molto odiato dagli Usa.

Il Dipartimento di Stato Usa voleva mettere contro la Russia di Putin l’Unione Europea, ma i burocratici pro-Usa a Bruxelles riferivano che l’Italia è divenuta l’avvocato difensore di Mosca. Lucia Annunziata sul quotidiano La Stampa del 25 Maggio 2009 scrisse in un articolo “L’ombra del Complotto” che le buone relazioni tra Berlusconi e Putin stavano danneggiando le relazioni Stati Uniti-Italia. Il London Economist scrisse al tempo che dall’Agosto 2008, tempo della guerra di Georgia, l’Italia era uno dei paesi europei che si era avvicinato alla Russia più di quanto Washington volesse. Almeno dal 2010, quindi, le agenzie di intelligence Usa erano completamente mobilitate per spodestare Berlusconi.

La campagna del Dipartimento di Stato per rovesciare Berlusconi, 2008-2011

Una parte di questi sforzi inclusero Gianfranco Fini, ex neo-fascista che Berlusconi aveva reso presidente della Camera dei Deputati nel 2008. Nel Luglio 2010, dopo una divergenza, Fini venne espulso dal partito di Berlusconi e si portò con se 34 deputati e 10 senatori che indebolì il governo Berlusconi ma non lo fece crollare. In seguite si seppe che l’azione di Fini era coordinata in maniera ravvicinata con l’ambasciata Usa a Roma.

Durante il 2009, David Thorne divenne l’ambasciatore Usa in Italia. Thorne era all’Università di Yale compagno di stanza di John Kerry, attuale Segretario di Stato. Thorne, come Kerry ed i Bush è un membro della famigerata società segreta del Teschio e delle Ossa. Throne al suo primo incontro da ambasciatore in Italia vide Fini e non Berlusconi. Fini è secondo alcuni documenti anche un vicino amico di Nancy Pelosi.

Fini, oggi, è un membro della coalizione di Monti. Ma nonostante il sostegno Usa, Fini potrebbe essere vicino alla fine. Il teatro dove ha organizzato un comizio ad Agrigento, in Sicilia, si è riempito solo di qualche decina di persone.

Con il fallimento dell’operazione Fini, la Cia inizia ad esporre i festini di Berlusconi ad Arcore, vicino Milano, dando vita ad una propaganda di dimensioni mondiali. Nel 2009 Berlusconi viene seriamente ferito al volto dinanzi al Duomo di Milano. I giudici italiani, in buona parte motivati politicamente, perseguitano Berlusconi. I documenti di WikiLeaks del Dicembre 2010 confermano l’acerrima ostilità del Dipartimento di Stato Usa contro Berlusconi.

Giorgio Napolitano, il comunista preferito da Kissinger

Il colpo di Stato che alla fine spodesta Berlusconi nel 2011 viene gestito da Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica italiano e quindi Capo dello Stato. La presidenza italiana è quasi sempre stata una carica di carattere formale, ma che assume potere significante quando cadono i governi, cosa che non è rara in Italia. Napolitano ha reso ancor più vasti questi poteri.

Per gran parte della sua vita Napolitano è stato un membro attivo del Pci. È stato rivelato recentemente che tra il 1977 ed il 1981, Napolitano ebbe incontri segreti con l’ambasciatore Usa a Roma ai tempi di Carter, Richard Gardner. Questi incontri sono divenuti di dominio pubblico solo nel 2005, con la pubblicazione delle memorie di Gardner, nel libro “Mission Italy”. Ciò rende chiaro che Napolitano fu in contatto con l’ambasciata Usa in Italia durante il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro, una operazione in cui le agenzie di intelligence Usa ebbero un ruolo importante.

Henry Kissinger ha chiamato Napolitano “il mio comunista preferito”. Business Week lo indica come uomo di riferimento in Italia per il New York Council on Foreign Relations. Il sostegno di Putin a Berlusconi, ha però fatto aspettare due anni alla CIA prima di riuscire a farlo cadere”.

Nel resto dell’articolo Tarpley scrive questioni relativamente note su Monti, sul fatto che è un uomo di Bilderberg, di Goldman Sachs e della Trilaterale.

Tarpley spiega in maniera significativa che il Colpo di Stato “moderno” di Napolitano e Monti è avvenuto con lo spread e non con i carri armati.

http://italian.irib.ir//notizie/politica5/item/121585-

 

La troika e le ragazze di Soros

In Spagna incarcerano e picchiano i contestatori della troika.

E nessuno urla all’indignazione. In Italia, le ragazze di Soros, lautamente pagate per influenzare il voto il giorno delle elezioni, i giornali, anche quelli a libro paga dei banchieri, titolano

24/2/13 Police brutality in Milan, Italy, to stop three young women belonging to the group Femen, who have attempted to contest Silvio Berlusconi.

 Quando la dignità della donna ha colore politico e può essere mercificata a seconda degli scopi.

 E’ di 45 persone arrestate, tra le quali nove minorenni, e 40 feriti, di cui nove agenti di polizia, il bilancio degli scontri che si sono avuti ieri a Madrid durante la manifestazione indetta in tutta la Spagna da ‘Marea Ciudadana contro le misure di austerity e gli scandali di corruzione che stanno investendo il governo di Mariano Rajoy. 
E’ quanto si legge sul sito del ‘El Pais’.

La policía detiene a 45 personas tras la protesta contra los recortes
 

L’Italia giusta al voto

Propaganda Elettorale sottobanco, beccato rappresentante di lista Pd

Pubblicato da ImolaOggi

VITERBOoggi, 24 febbr – E’ stato sorpreso proprio nel momento in cui dava il ”santino” elettorale ad un elettore (G.C.), in procinto di entrare al seggio di Vitorchiano.

A beccare Bernardino Porciani, rappresentante di lista del Partito democratico, sarebbe stato un appuntato dei carabinieri in persona della stazione locale, che ha subito avvisato il vicecomandante.

Mentre Porciani adesso si trova in caserma, al seggio del paese sono appena arrivati gli uomini della Digos.

 

Anzio. Presidente di seggio area PD ruba schede elettorali

Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSfeb 24, 2013

24 febbr – Come avevamo previsto e spesso denunciato durante la campagna elettorale, la sinistra campione d’imbrogli ha messo in atto la strategia del voto rubato. Ad Anzio é stata pizzicata ieri e denunciata alla Digos, una veterana presidente di seggio iscritta e militante del PD che aveva sottratto alcune schede elettorali per il voto. É evidente che la paura della sconfitta dopo aver creduto di vincere facilmente spinge la sinistra ai noti metodi truffaldini per correre ai ripari. Ma a poco varranno questi beceri tentativi di frode, si rassegnino all’Immagine della sconfitta».

Lo dichiara in una nota, Maurizio Brugiatelli, responsabile cittadino La Destra di Anzio.

anche video al link

 

Erano in carcere per tangenti: due ex sindaci Pd ottengono permesso per votare

Pubblicato da ImolaOggi feb 23, 2013

23 febbr – (secoloditalia)Torna in libertà dopo quasi tre mesi di arresti domiciliari Pino Rana, ex sindaco di Modugno, accusato di associazione per delinquere, concussione e peculato. Rana (prima Pd e poi Udc) è stato arrestato il 30 novembre 2012 insieme ad altre 11 persone, nell’ambito dell’indagine della Procura di Bari su presunte tangenti in cambio di concessioni edilizie al Comune di Modugno a partire dal 2003.

Lo ha deciso il gip di Bari Ambrogio Marrone che ha preso atto «del tempo trascorso e della leale osservanza degli obblighi imposti». Il giudice ha anche accordato un permesso lavoro di otto ore al giorno all’ex consigliere comunale Vito Carlo Liberio. Questi é ai domiciliari dal 30 novembre con le accuse di associazione per delinquere, concussione, falso, ricettazione ed estorsione. Domani potrà recarsi al seggio elettorale per votare.

Stesso permesso per votare è stato concesso all’ex sindaco Mimmo Gatti (Pd), sottoposto a divieto di dimora nel Comune di Modugno, in attesa che il giudice decida sulla richiesta di revoca della misura presentata oggi dal difensore. Secondo la Procura, Gatti avrebbe costretto un imprenditore a vendergli una villa ad un prezzo dimezzato e a conferire a due tecnici modugnesi (poi eletti consiglieri comunali ma all’epoca, nel 2006, liberi professionisti), incarichi di progettazione e direzione dei lavori nei suoi cantieri. In quel periodo Gatti era assessore all’Urbanistica.

Eurointelligence: Grillo rappresenta la più seria minaccia alla UE nella storia elettorale moderna

Bene. Se ce ne fosse ulteriore bisogno, l’Europa dei popoli, quel gran progetto di solidarietà e democrazia che è, quel gran sogno di massima evoluzione umana che è l’Europa, si sente minacciata dal voto dei cittadini che disciplina in maniera dispotica tramite la commissione non eletta da nessuno e la Bce, idem non eletta da nessuno. E’ quella Europa che ha affamato e suicidato tanti greci, quella che sta arrestando gli spagnoli colpevoli di non voler subire i tagli di spesa perché così comanda la demokratica troika.

Che il consenso dei popoli fosse un odioso orpello di questi moderni principi della finanza e dei mercati era chiaro a pochi, ora deve essere palese a molti.

Questa ne è un’ulteriore riprova. Grillo vorrebbe che agli italiani fosse concessa la possibilità di esprimersi su quanto deciso dall’establishment senza il loro consenso.

Come osano? I popoli vogliono giudicare i trattati che piovono loro addosso dai sommi sacerdoti del bene supremo????

Oltraggioso…

  

Eurointelligence: Grillo rappresenta la più seria minaccia alla UE nella storia elettorale moderna

La piattaforma di dibattito economico e politico sull’eurozona Eurointelligence mostra un’attenta considerazione del fenomeno M5S, unico in Europa, dalle posizioni radicali ma allo stesso tempo non estremiste.

Eurointelligence – Considerando che stando agli ultimi sondaggi pubblicati questo personaggio ha circa il 20% dei consensi – consensi che a quanto pare sono costantemente in crescita – non si dovrebbero considerare le ultime dichiarazioni di Beppe Grillo come irrilevanti. Chiaramente, non entrerà nel governo italiano, né imposterà il programma politico del prossimo mandato. Ma, a seconda del risultato delle elezioni, potrebbe finire con l’essere il leader dell’opposizione.

 

ELEZIONI POLITICHE 2013: IL PROGRAMMA DI BEPPE GRILLO Ecco cosa ha detto: in una intervista su Euronews (l’intervista integrale andrà in onda questa sera), ha detto che se lui venisse eletto l’Italia rinegozierebbe il suo debito pubblico.

Ha anche detto che rimetterebbe in discussione ogni accordo internazionale firmato dall’Italia, compresa la partecipazione del paese alle forze della NATO in Afghanistan, tutti i patti in materia di agricoltura e commercio, tutti i trattati UE, e ogni decisione dell’UE. Per quanto riguarda il commercio, Grillo ha detto che l’Italia dovrebbe riprendersi la sua sovranità dalla UE, e usare delle sanzioni commerciali nei confronti dei paesi che competono contro l’Italia con gli stessi prodotti. Il suo movimento politico vuole preservare l’industria italiana, ha dichiarato.

Presentare questa persona come un comico, manca un po’ il punto. Ha adottato le posizioni più radicali, anti-UE, anti-euro, e protezioniste della storia elettorale moderna Europea – ma lo fa senza il razzismo dei tradizionali partiti di destra.  Crediamo che rappresenti una minaccia molto più seria di quella derivante dai classici partiti politici di estrema destra o di estrema sinistra, come il Fronte Nazionale in Francia o SYRIZA in Grecia.

 

 

Spagna: arresti e feriti durante manifestazione contro la corruzione

Spagna: arresti e feriti durante manifestazione contro la corruzione

di Redazione

Oltre quaranta persone sono state arrestate e altre decine sono rimaste ferite, durante i disordini a seguito di una massiccia protesta nella capitale Madrid.

Centinaia di migliaia di spagnoli hanno partecipato alla manifestazione contro i tagli alla spesa, la privatizzazione dei servizi pubblici e le accuse di corruzione da parte di politici e della famiglia reale.

NO TAV – Processo disordini Trivella Coldimosso

martedì 26 febbraio 2013
dalle ore 10 del mattino fino alle 14:00

maxi aula 3 ingresso 15

Processo per 24 Compagne e Compagni No Tav

Scontri a Coldimosso, Blocchi a Chianocco a seguito dei gravissimi ferimento nei confronti dei No Tav di Marinella e Simone da parte degli sbirri. Minacce @ Digos presso l’ Ospedale Molinette, dove era appena arrivato Simone. Blocchi @ Tipografia La Stampa. -17 Febbraio 2010-

Per quest’udienza sfileranno i testi dell’Accusa

tribunale bruno caccia corso vittorio emanuele II, 130 Torino

Mezzi Pubblici che passano in zona:

Metro Fermata Porta Susa

Tram Linea 16 e su Corso Ferrucci
Bus Star 1 Fermata su Via Falcone Borsellino

Bus 56 Fermata Duchessa Jolanda

Tram Linea 9 e bus 68 & 55 su C.so Vittorio Emanuele, Fermata Falcone Borsellino.

 

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Ombrina mare approvato progetto devastante per l’ambiente

Di nuovo la Chiesa contro Ombrina

Grazie Don Carmine, il portavoce della Conferenza Episcopale D’Abruzzo e del Molise contro Ombrina Mare e tutti gli scellerati progetti di devastazione ambientale d’Abruzzo.

Chiodi ci senti? 

—- 

In questi giorni e’ diventata nota l’approvazione da parte del Ministero dell’Ambiente del progetto petrolifero denominato Ombrina Mare 2.

Dopo le paure scatenatasi nelle scorse settimane, dopo le notizie che per qualche giorno sono state diffuse su uno sversamento al largo di Rospo Mare, ancora una volta sento alzarsi con forza sentimenti di tristezza e timore da tantissimi abruzzesi.

L’Ufficio di Pastorale Sociale, per conto della CEAM, si e’ gia’  espresso varie volte negli anni, inviando anche proprie osservazioni al progetto petrolifero in oggetto.

Gli stessi arcivescovi e vescovi della CEAM hanno presentato in due occasioni analoghi comunicati per esortare tutti alla custodia del Creato e ad uno sviluppo sostenibile, partecipato democraticamente e nell’interesse del bene comune e non solo di una parte del Paese.

Auspico ancora che la politica tutta, dai futuri parlamentari fino ai Consigli Comunali, e coloro che hanno a cuore il bene comune s’impegnino a difendere questa meravigliosa terra che e’ la Costa Teatina con tutti gli uomini e le donne che vi abitano.

Fermate Ombrina Mare, fermate ogni progetto petrolifero e di sfruttamento selvaggio dell’ambiente naturale; difendete il Creato, ponete la sua salvaguardia al centro di una politica che sia perseguimento del bene comune, rifuggite da interessi particolari ed egoistici, che possono compromettere il benessere di tutti e la capacita’ di futuro delle giovani generazioni.

Ai credenti, in particolare, si impone il dovere di tutelare ad ogni costo il valore della vita, la dignita’ della persona in tutte le sue dimensioni, la promozione della giustizia e della pace, in nome del Vangelo e per il bene del mondo intero.

don Carmine Miccoli

Coordinatore Regionale dell’Ufficio di Pastorale Sociale CEAM

POSTED BY MARIA RITA 

 

La MOG conferma ai suoi investitori: Ombrina passa.

Ieri la notizia che Ombrina Mare e’ stata approvata dagli uffici governativi italiani. Si tratta di un campo di petrolio a circa 6 chilometri da riva, con una nave desolforante FPSO – con fiamma costante sputa idrogeno solforato tutti i santi giorni – nei pressi del parco nazionale della costa teatina e di una riserva di pesca finanziata dall’UE.

Interpellato Franco Terlizzese, il responsabile ministeriale su tali questioni, risposte fugaci e misteriose. “Dovete attendere.”

Ma basta andare sui siti degli investitori per vedere invece come stanno le cose.

La MOG – la Mediterranean Oil and Gas lo dice chiaramente. Hanno avuto un positive ruling.

E infatti, mica la MOG si chiama Franco Terlizzese o Gianni Chiodi che dormono e aspetta oggi che viene domani per parlare democraticamente al popolo di cosa succede ai loro mari.

No, la MOG ha gli investitori da rendere felici e cosi ecco che giunge la notizia ufficiale da parte della MOG di oggi 22 Febbraio 2013. 

 

Il Ministero dell’Ambiente gli ha dato l’OK. 

Dicono che questa approvazione li porta praticamente al passo finale per l’approvazione dopo la prima istanza sottomessa nel 2009.

Secondo la MOG, appena il Ministro dell’Ambiente e delle Attivita’ Culturali firmeranno il decreto passeranno all’approvazione finale presso il ministero dello Sviluppo Economico, che gia’ aveva detto si nel 2009.

Interessante che l’altro ieri Franco Terlizzese diceva che si doveva attendere – noi gente normale – mentre invece la MOG sa tutto. 

Il capo della MOG, tutto gongoleggiante dice

“We are very pleased to hear that the EIA Commission has ruled positively in favour of our EIA for Ombrina Mare. This supports our belief that Ombrina Mare can be developed safely and with due care for the environment.”

Siamo molto compiaciuti che la Commissione di Valutazione Ambientale abbia decretato in favore di Ombrina Mare. Questo da supporto alla nostra opinione che Ombrina Mare possa essere sviluppata in modo sicuro e con attenzione per l’ambiente.

Parola di petrolieri.

Sono fra i 20 e i 40 milioni di litri di petrolio – dai 13 ai 26 giorni di fabbisogno nazionali – spalmati su 5 pozzi, e di una nave sputa veleni FSPO per i polmoni d’Abruzzo.

Adesso tutti i politici a saltare sul carro – me dove erano tutti PRIMA?

Mistero della fede. 

Ciascuno merita quel che ha.

 POSTED BY MARIA RITA 

 THURSDAY, FEBRUARY 21, 2013

Ombrina Mare: La democrazia di Franco Terlizzese

Ecco cosa da dire Franco Terlizzese, il direttore generale dei petrolieri in un email che mi e’ giunto ieri.

Un perfetto Ponzio Pilato.

Mentre lui diceva che tutto sara’ “tempestivamente riportato” sui vari organi decisionali, loro avevano gia’ deciso.

Ah, la democrazia italiana, in cui la cosa pubblica e’ cosa loro e in cui la gente deve essere l’ultima a sapere.

In un altra societa’ sarebbero tutti bombardati di email – da Chiodi a Terlizzese, da Di Giuseppantonio alla Sclocco, fino all’ultimo amministratore di Ortona. 

In un altra societa’. Qui ci si abituera’ anche a questo. La democrazia e’ un impegno, non e’ un like su facebook.

—–

Gentile dottoressa,

le informazioni sul sito ministeriale in merito all’istanza di Ombrina Mare (d30) si fermano alle osservazioni presentate dalla Società al MATTM a seguito del preavviso di rigetto fondato sul D. Lgs. 128/2010.

In base al Decreto Sviluppo, come da Lei osservato, art. 35, è possibile riprendere l’iter istruttorio, che questo Ministero potrà riavviare in caso di eventuali nuove determinazioni del Ministero dell’Ambiente in merito al sub procedimento di VIA.

Nuove istanze/determinazioni di competenza di questo Ministero in merito saranno come sempre tempestivamente riportate in estratto sul sito e mensilmente sul BUIG

Distinti saluti

Ministero dello sviluppo economico

Direzione generale per le risorse minerarie ed energetiche

Franco Terlizzese

Direttore Generale

 

tel: (+39) 06 4705 2859 – fax: (+39) 06 47887802

Via Molise, 2 – 00187 Roma

 

—–Messaggio originale—–

Da: D’Orsogna, Maria-Rita R 

Inviato: martedì 19 febbraio 2013 19:53

A: Franco Terlizzese

Oggetto: MOG in Abruzzo

 

Gentile Dr. Terlizzese,

le scrivo dopo tanto tempo per conoscere lo status di Ombrina Mare. Dai siti ufficiali non compare nulla, mentre in questi giorni in Abruzzo le voci fioccano sulla approvazione di questo progetto. Le sarei grata se si potessero avere delle informazioni ufficiali, pubbliche, chiare e democratiche su questo tema dato che sta a cuore a molti abruzzesi. La stragrande maggioranza di cittadini, sindaci e rappresentanti regionali ha infatti manifestato piu volte la propria contrarieta’ ad Ombrina Mare.

Come lei sai, a suo tempo, il ministero dell’ambiente aveva espresso parere negativo contro la MOG per la pericolosita’ dell’impianto, per la sua vicinanza a riserve naturali e per il suo forte impatto ambientale. Il decreto Prestigiacomo era solo uno dei tanti motivi della prima bocciatura di Ombrina. 

Anche se il nuovo Decreto Sviluppo rende obsoleto il Decreto Prestigiacomo, tutti gli altri motivi su elencati restano invariati.

Non e’ chiaro come 3 anni fa una FPSO sputa idrogeno solforato 24 ore su 24 potesse essere pericolosa ed oggi non lo e’ piu.

 

POSTED BY MARIA RITA AT 7:55 AM 

 

WEDNESDAY, FEBRUARY 20, 2013

Approvata Ombrina Mare

Non ho molto tempo, ma il file ufficiale e’ qui. 

 

Gianni Chiodi, cosa ha da dire?

Enrico Di Giuseppantonio, cosa ha  da dire?

Giovanni Legnini, cosa ha da dire?

Nazario Pagano, cosa ha da dire?

Carlo Costantini, cosa ha da dire?

Fabrizio Di Stefano, cosa ha da dire? 

Mario Pupillo, cosa ha da dire?

Luigi Comini, cosa ha da dire?

Rocco Catenaro, cosa ha da dire? 

Eugenio Caporella, cosa ha dire?

Marinella Sclocco, cosa ha da dire?

Remo Di Martino, cosa ha da dire? 

Non voglio sentire che non e’ colpa vostra. Voi avete in mano comuni, regione, provincia, e se solo lo VOLEVATE e aveste lavorato insieme questo scempio non si sarebbe realizzato.

Agli Abruzzesi: e’ anche colpa vostra. La democrazia funziona solo se uno CONOSCE i propri diritti, non ha paura di farli valere ed ESIGE che la cosa pubblica sia rispettata.ESIGE. Ogni giorno. Senza se e senza ma.

God Bless. 

 

POSTED BY MARIA RITA AT 3:41