Da: REPUBBLICA
http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/02/09/news/attivisti_notav_assaltano_chiomonte-52255064/?ref=HREC2-2
Attivisti NoTav “assaltano” Chiomonte
Due valsusini arrestati dalla polizia
Un centinaio di persone ha effettuato tagli alle recinzioni nell’area del cantiere e appicato incendi nei boschi. Uno dei fermati aveva un sacchetto con oltre 130 pietre
di MEO PONTE e FABIO TANZILLI
Un centinaio di attivisti del movimento No Tav ha preso d’assalto nella notte il cantiere della Torino-Lione a Chiomonte Un quadro elettrico esterno alle recinzioni è stato incendiato interrompendo l’illuminazione nell’area: in quel momento sono iniziati gli attacchi lungo il perimentro e in alcuni punti gli attivisti hanno tagliato le recinzioni e sono entrate all’interno dell’area al di sopra dell’imbocco del tunnel geognostico.
Hanno tolto uno dei cartelloni delle ditte appaltatrici mentre altri gruppi distraevano l’attenzione delle forze dell’ordine a presidio dell’area appiccando piccoli incendi nel bosco vicino.
Lanciati anche pietre e petardi. Danneggiato un mezzo usato nel cantiere e abbattuta una torre faro.Durante una perlustrazione nei boschi sono stati trovati bulloni, biglie, materiale esplodente e diversi involucri di petardi espolsi.
Le forze dell’ordine hanno arrestato due valligiani: Cristian Rivetti, 33 anni ed Emanuele Davi, 41 anni. Le accuse sono di danneggiamento aggravato e continuato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale, e possesso di oggetti atti a offendere. La polizia li ha trovati in possesso di caschetti protettivi, guanti da lavoro, mascherina da saldatore in plastica, occhiali da piscina, torce elettriche, maschere antigas, passamontagna, fionda, un sacchetto in tessuto di jeans contenente 133 pietre (applicato alla cintura di uno dei due), cesoie e una matassa di cavo elettrico.
. “Si é trattata di un’inqualificabile azione squadrista – commenta il consigliere
provinciale del Pd Antonio Ferrentino –
probabilmente il gruppo dei No Tav era galvanizzato dalle ultime notizie relative alle recinzioni, e i problemi avuti con il Comune di Chiomonte”. Pochi giorni fa, infatti, era stato reso noto il contenzioso – con successivo ricorso al Tar – tra il Comune che ospita il cantiere della Maddalena, e la societá Ltf, in merito alle reti delle recinzioni, che sarebbero abusive.Aggiunge il deputato del Pd Stefano Esposito “Le azioni di questi teppisti sono coordinate dai sindaci e amministratori che danno le dritte politiche”.
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Da: LA STAMPA
http://www.lastampa.it/2013/02/09/cronaca/notte-di-scontri-in-valle-assalto-fallito-al-cantiere-ivsvkvGxYSu3oUf3qaV6cJ/pagina.html
Cronaca
09/02/2013
Notte di scontri a Chiomonte
Assalto al cantiere, due fermi
L’arsenale sequestrato ai No Tav
Un centinaio di No Tav tagliano
le reti e cercano di incendiare un escavatore . Esposito (Pd) attacca:
“In Valsusa ormai è eversione”
chiomonte
Un centinaio di No Tav ha assaltato questa notte il cantiere della Torino-Lione a Chiomonte, in Valsusa. Dopo aver tagliato le recinzioni, un piccolo gruppo di attivisti e’ riuscito a entrare nell’area di cantiere e ha tentato di appiccare il fuoco ad alcuni mezzi operativi senza riuscirci. Due i fermati dalle forze dell’ordine.
I due fermati dalla Digos sono Cristian Rivetti, 33 anni, e Emanuele Davì, 41 anni: entrambi valligiani, residenti a Mattie, spiega la Questura di Torino, sono stati trovati in possesso di caschetti protettivi, guanti da lavoro, mascherina da saldatore in plastica, occhiali da piscina, torce elettriche, maschere antigas, passamontagna tipo mefisto, fionda, un sacchetto in tessuto di jeans contenente circa 140 pietre, cesoie e una matassa di cavo elettrico. I due sono stati arrestati per danneggiamento aggravato e continuato in concorso tra loro e con altre persone rimaste ignote e resistenza a pubblico ufficiale.
Ieri sera, ricorda la questura torinese, un gruppo di militanti del movimento NO-TAV ha perpetrato un “violento attacco” al cantiere dell’alta velocità di Chiomonte. “L’azione, chiaramente premeditata – si spiega – è stata condotta da una cinquantina di militanti, travisati ed armati di cesoie, fionde e materiale esplodente”.
Dopo un black-out dovuto ad un’avaria di un quadro elettrico situato all’ interno delle recinzioni, sulla quale sono in corso valutazioni tecniche, approfittando dell’interruzione dell’illuminazione nel cantiere, sono iniziati alcuni attacchi lungo ampi tratti del perimetro. In alcuni punti, gli aggressori hanno reciso le reti poste a protezione del cantiere, mentre altri sono contemporaneamente penetrati nell’area sovrastante l’imbocco del tunnel geognostico, asportando uno dei cartelloni delle ditte appaltatrici dei lavori.
Contestualmente, altri piccoli gruppi hanno messo in atto azioni diversive, appiccando il fuoco nella limitrofa boscaglia e lanciando pietre ed artifizi pirotecnici. Uno dei manufatti, proiettato con grande potenza ad “altezza uomo”, ha colpito un mezzo di cantiere, danneggiandolo gravemente. Altre persone sono poi penetrati attraverso varchi praticati nella recinzione dell’area denominata “Cancello 7”, dove hanno abbattuto una torre faro, rendendola inutilizzabile.
Le violenze si sono protratte per circa un’ora, dopodiché gli aggressori, attraverso il sentiero delle Gorge che conduce all’abitato di Giaglione, si sono dileguati. Durante una successiva perlustrazione nelle aree boschive limitrofe al cantiere, effettuata questa mattina, sono stati trovati bulloni, biglie, materiale esplodente e numerosi involucri di artifici esplosi.
“L’attacco in stile paramilitare di ieri notte al cantiere Tav di Chiomonte – commenta il parlamentare pd Stefano Esposito – dovrebbe far riflettere quei politici, come Ingroia e Grillo, che appoggiano chi usa il contrasto a un’opera pubblica di interesse nazionale come la Torino-Lione, come pretesto per organizzare un conflitto sociale sempre più lontano dall’espressione legittima del dissenso, sancita dalla Costituzione e dalle leggi di un sistema democratico come il nostro, nato dalla Resistenza ma che va trasformandosi con il trascorrere del tempo e con l’incedere dei lavori nel cantiere, come un fenomeno ormai vicino all’eversione”.
http://www.lastampa.it/2013/02/09/multimedia/cronaca/polizia-sequestra-arsenale-no-tav-a-chiomonte-fhZVFFAnB1LraNok7aXx9K/pagina.html
9/02/2013 – FOTOGALLERY (ammirate le foto n. 7 e n.10 n.d.r.)
La polizia ha sequestrato materiale pericoloso appartenente a due No Tav arrestati durante l’assalto al cantiere di Chiomonte (To). I due sono stati trovati in possesso di caschetti protettivi, guanti da lavoro, una mascherina da saldatore in plastica, occhiali da piscina, torce elettriche, maschere antigas, un passamontagna, una fionda, un sacchetto contenente circa 140 pietre, cesoie e una matassa di cavo elettrico. Nelle aree boschive limitrofe al cantiere sono stati trovati, questa mattina, bulloni, biglie, esplosivo e numerosi involucri. Le recinzioni del cantiere sono state ripristinate in mattinata.
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QUANDO SI DICE CHE LA PATATA… TIRA!
Ecco le foto mostrate da La Stampa del pericolosissimo arsenale sequestrato dopo la manifestazione alle reti dell’8 febbraio.
Incommentabile.
Lele e Cri LIBERI SUBITO!
Fiaccolata questa sera alle 20:30, appuntamento al Comune di Mattie.