Il discorso di Re Giorgio in difesa della Ue-

Bella conquista eh?
Avete sentito parlare di loro al tg? No? In Italia va tutto a gonfie vele, se la gente si suicida, lo fa perché è choosy e non ha voglia di lavorare. Per fortuna arrivano tante risorse pronte  a farlo per noi ed a pagarci le pensioni.

Montemarano: Imprenditore 44enne si suicida sparandosi in auto
24 marzo 2014
Nel corso delle indagini da parte dei carabinieri sulla vicenda dell’uomo ritrovato morto nella sua auto nei pressi del cimitero di Montemarano, le forze dell’ordine sembrano aver ricostruito i pezzi dell’accaduto. Si tratta di un noto imprenditore di 44 anni, titolare di un’azienda di calcestruzzo. Costui, in preda alla grave crisi economica che da tempo si è abbattuta sul nostro paese, ha deciso di farla finita e così si è sparato alla testa.(…)
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Collegno: Agrati, tute blu protestano davanti alla regione, «Arrendetevi siete circondati»
24 marzo 2014
I lavoratori dell’Agrati di Collegno (Torino) manifestano davanti a alla sede della Regione in piazza Castello, dove riprende tra poco il confronto con l’azienda per cercare di scongiurare la chiusura dello stabilimento e gli 82 licenziamenti. Un cartello per terra davanti alla Regione dice «Arrendetevi siete circondati». Viene distribuito ai passanti un volantino e un braccialetto blu come «le tute blu da salvare».
Fonte Ansa

Viterbo: 43enne disoccupata si suicida, il fidanzato la trova impiccata a una trave
24 marzo 2014
Non rispondeva al telefono da ieri sera. Stamattina il fidanzato l’ha trovata impiccata a una trave di legno nel soggiorno della sua casa. E’ morta così la 43enne australiana che ieri si è tolta la vita a San Pellegrino. La sua casa in un vicolo nel cuore del quartiere medievale e una sciarpa diventata cappio. In questo modo ha voluto andarsene, affidando a un biglietto i motivi del suo gesto. I carabinieri della stazione di Viterbo lo hanno trovato sul tavolo. Chiedeva scusa a tutti i familiari e in particolare al padre.(…)
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Ostia: Dramma della disoccupazione suicida un 37enne
23 marzo 2014
Tragedia della disperazione a Ostia dove un uomo si è tolto la vita impiccandosi nella stanza da letto. Il dramma si è consumato tra le mura di un appartamento in via Ferdinando Acton, al Lido di levante dove il suicida viveva con la compagna e alcuni familiari. La drammatica scoperta ieri pomeriggio intorno alle 17. Si ignorano al momento le cause che avrebbero indotto l’uomo, 37 anni, di nazionalità polacca, a mettere in atto il suo gesto estremo. Forse a pesare il dramma della disoccupazione.(…)
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Massa Carrara: GE Oil&Gas (ex Nuovo Pignone) licenzia 14 dipendenti
23 marzo 2014
Quattordici dipendenti di una ditta che lavora anche per lo stabilimento GE Oil&Gas (ex Nuovo Pignone) di Massa riceveranno nei prossimi giorni una lettera di licenziamento. Lo riferiscono i sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil della provincia di Massa Carrara. Si tratta di maestranze, viene spiegato, che avevano frequentato corsi di formazione finanziati con risorse pubbliche con l’unico scopo di essere collocati all’interno di aziende dell’indotto Pignone, però dopo poco più di un anno la ditta è fallita. A precedere i licenziamenti ci sono stati incontri con i sindacati, la stessa azienda e le istituzioni locali durante i quali si è tentata la strada del ricollocamento all’interno di altre aziende ma senza alcun risultato.(…)
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Modena: Sempre più disoccupati “in cura” all’Ausl. 25% imprenditori in difficoltà
23 marzo 2014
«La situazione è molto preoccupante. Mai come quest’anno registriamo un boom di persone che si rivolgono al Dipartimento di salute mentale dell’Ausl per avere un sostegno psicologico. E tra questi, a Modena, il quindici per cento sta male e ha bisogno di sostegno perché è disoccupato, ha perso il lavoro».
Così la psicologa Daniela Rebecchi, direttrice del servizio di psicologia del Dipartimento capitanato dal professor Fabrizio Starace, che evidenzia anche che «se si guarda alla cosiddetta Area nord, quella colpita dai cataclismi, la percentuale di disoccupati che hanno bisogno di aiuto sale al trentacinque per cento». I dati dunque parlano chiaro: al dipartimento si sono rivolti un centinaio di persone con disturbi legati al situazioni nate nel mondo del lavoro, ai rapporti interpersonali e di relazione, problemi familiari e altri ancora. Tra tutti quelli con problemi, il 15 % era disoccupato.
Si tratta di un centinaio di persone: di queste venticinque (quindi il 20%) appartiene alla cosiddetta categoria degli imprenditori (artigiani, imprenditori edili, proprietari o soci di azienda).
La crisi dunque attanaglia la psiche. Insonnia, difficoltà relazionali, una serie di segnali che portano alla sindrome depressiva classica nella quale però la perdita del lavoro o l’indebitamento non sono l’unica causa.
L’Ausl si è da tempo messa in moto e a livello regionale ha avuto modo, con appositi corsi, di “istruire” i medici di base a cogliere i segnali della depressione, dell’imminente crollo. Infatti tanti che si sono rivolti all’ “ala psicologica” del Dipartimento erano stai “spinti” in questo senso dal medico.(…)

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Arezzo: Crisi, prestito sociale, 60 famiglie hanno chiesto aiuto
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23 marzo 2014
Quarantatrè richieste di finanziamento approvate per un importo di 75mila euro. Sono solo alcuni dei primi risultati del nuovo servizio di «prestito sociale», cioè senza interesse, attivato all’inizio di dicembre del 2013. Finanziato dalla Regione Toscana, il progetto «Dare credito all’inclusione sociale» vede la Caritas diocesana capofila per i distretti socio-sanitari di Arezzo e del Casentino ed è nato per dare un aiuto concreto a quelle famiglie, residenti nei comuni dei due distretti, che si trovano in difficoltà o in una situazione economica, temporanea e contingente, che non consente loro di sostenere spese necessarie per motivi di salute o connesse alla situazione familiare, abitativa, scolastica, formativa, o lavorativa. Tantissimi i contatti ricevuti e i colloqui effettuati dai Centri d’ascolto, che in molte occasioni hanno permesso ai richiedenti aiuto di accedere ad altri servizi della Caritas diocesana o delle istituzioni pubbliche. Le domande presentate alla commissione dai Centri di ascolto in questi tre mesi sono state quarantatrè per la Zona di Arezzo, di cui trenta approvate, per un importo totale di 50.300 euro. Nella distretto socio-sanitario del Casentino invece, sono state presentate diciassette domande, di cui tredici approvate, per un totale di 24.200 euro erogati. In termini percentuali le domande approvate dalla Commissione sono state il 71,67 per cento. Le famiglie che hanno avuto accesso a questo prestito senza interesse si sono impegnate a seguire dei progetti personalizzati per favorirne la stabilità e il reinserimento sociale e sono costantemente seguite da dei tutor che hanno costruito con loro dei rapporti di fiducia reciproca. L’importo massimo erogabile è di 3mila euro da restituire in massimo 36 mesi. Per fare richiesta è possibile rivolgersi a uno dei Centri di Ascolto facenti parte del progetto e richiedere un appuntamento. Nel dettaglio per il distretto socio-sanitario aretino le sedi presso cui rivolgersi sono: il Centro di ascolto della Caritas diocesana, il Centro di ascolto della parrocchia di San Donato, il Centro di ascolto della parrocchia di Capolona, i Centri di ascolto Anteas/Cisl con sedi in Arezzo e Subbiano, i Centri di ascolto della Misericordia di Arezzo e di Monte San Savino. Per il distretto socio-sanitario del Casentino le sedi sono: il Centro di ascolto della parrocchia di S. Ippolito Martire in Bibbiena, la Misericordia di Bibbiena e l’Anpas di Rassina.

Fonte Adnkronos
http://www.crisitaly.org/notizie/arezzo-crisi-prestito-sociale-60-famiglie-chiesto-aiuto/

Il discorso di Re Giorgio in difesa della Ue-ultima modifica: 2014-03-25T08:24:01+01:00da davi-luciano
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