GLI AGITATORI UCRAINI PAGATI DA PRIVATI AMERICANI CHE OPERANO NEI SOCIAL NETWORK. ECCO UNA PROVA TRA TANTE

Il proprietario di e-bay ( Pierre Omidyar)  ha finanziato con settecentomila dollari una ONG ucraina per favorire il regime change.

Nei link qui sotto c’è l’accusa del blog Pando e la difesa di the intercept di proprietà del magnate . Vanno lette con attenzione e poi, casomai apriamo il dibattito.

http://pando.com/2014/02/28/pierre-omidyar-co-funded-ukraine-revolution-groups-with-us-government-documents-show/

E la replica degli “incriminati”

https://firstlook.org/theintercept/2014/03/01/journalistic-independence/

Su queste scoperte, una considerazione preliminare. O sono un genio dell’intelligence, oppure anche altri hanno la possibilità di trovare queste informazioni. Mi chiedo cosa impedisca loro di trovarle e diffonderle visto che si tratta di fotocopie documentate e che persino l’accusato non nega.

Possibile che siamo considerati un popolo di minorati  senza diritto alla informazione completa ( anche se alcune interlocuzioni del blog autorizzerebbero pensieri in tal senso) ?
Diffondete queste informazioni e guardatevi da chi non le diffonde. Fatelo in fretta perché potrebbero cancellarle.

Chiedetevi se sia lecito ad un miliardario made in USA di turbare l’ordine pubblico in un paese straniero, provocando morti a migliaia  senza che abbia a subire conseguenze e – visto che ci siamo – chiedetevi se questi miliardari generosi creati da internet non siano in realtà stati creati dalle Agenzie di intelligence USA che , avendo pensato e messo a punto internet anni prima della sua diffusione, non abbiano presidiato gli utilizzi commerciali più lucrativi con ragazzi selezionati ad hoc che – quando si trovano sotto le domande in diretta dei giornalisti – fanno regolarmente la figura dei fessi.

Adesso forse si capisce come tanti social network abbiano collaborato spontaneamente e silenziosamente con l’intelligence americana. Forse stavano eseguendo i voleri degli azionisti di riferimento: finanziamenti, acquisto di organi di stampa, investimenti “benefici ” in Africa, corsi di sovversione mediante utilizzo di strumenti elettronixci, mai che uno di questi geni si sia comprato una Maserati a quattro carburatori o  abbia finanziato una istituzione cattolica  o ortodossa.

Mai che abbia regalato al mondo una applicazione per svolgere pratiche burocratiche fastidiose.

Mi ricorda la famosa battuta del miliardario Hearst che con la sua catena di giornali “creo” la guerra di Cuba contro la Spagna. Al giornalista che obbiettava che a Cuba non c’era nessuna notizia di disordini, il magnate ( cui Orson Welles dedicò il film quarto potere) rispose ” pensa all’articolo che alla guerra ci penso io”.
Credo abbai ragione la Cancelliera tedesca Angela Merkel quando dice che dobbiamo fare un internet europeo affrancato dal sistema americano.

La UE ha finanziato il progetto GALILEO di georeferenziazione ( quello americano è il GPS che tutti usiamo) potremmo intanto affrancarci  con quello. Sarà un sollievo sapere che non sanno quando vado al cesso.

Antonio De Martini
Fonte: www.corrieredellacollera.com
6.03.2014

GLI AGITATORI UCRAINI PAGATI DA PRIVATI AMERICANI CHE OPERANO NEI SOCIAL NETWORK. ECCO UNA PROVA TRA TANTEultima modifica: 2014-03-07T21:51:36+01:00da davi-luciano
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