“Abolita la tassa sulla casa”! Saccomanni racconta due bugie per volta

certo, il luogo comune per allocchi: pagare tutti per pagare meno…si è visto. Ovvio che se lo stato avesse più soldi perché tutti pagano le tasse ci farebbe più ospedali, darebbe il reddito di cittadinanza invece di aumentare la quota in grandi opere ed armi????? Prima ANNULLATE i 98 miliardi ANNUI di interessi sul debito pubblico (eh poi capite perché conviene aumentarlo anche grazie al TAV) che a suon di suicidi e fallimenti la gente sta REGALANDO ALLE BANCHE scommetti saccomanni che si possono diminuire?????????? 28 dicembre 2013

 
di MATTEO CORSINI
 
“Nel 2013 è stata completamente abolita la tassa sulla casa. A fine anno c’è un piccolo onere… Se tutti pagano il giusto le tasse possono scendere chi evade fa pagare di più agli altri”. Quando sento parlare Fabrizio Saccomanni la mia già scarsa considerazione nei confronti dei cosiddetti ministri tecnici scende ulteriormente. Sentirgli usare il frasario da politico di professione mi induce a pensare che il sogno nel cassetto che il tecno-burocrate coltiva a volte per decenni sia quello di arrivare al potere senza dover passare dalle urne.
 
Credo che le due dichiarazioni che ho riportato siano entrambe mendaci: la prima lo è oggettivamente, mentre la seconda lo è usando il buon senso. Nel 2013 non è stata “completamente abolita la tassa sulla casa”. E’ stata momentaneamente ridotta quasi a zero l’Imu sulla prima casa, e per fortuna Saccomanni ha avuto il pudore di ricordare quel “piccolo onere” che resta dopo i pasticci che lui e colleghi hanno fatto da aprile a oggi nel (non) trovare la copertura finanziaria per l’abolizione dell’Imu sull’abitazione principale. L’Imu sulla prima casa, che quindi non è neppure completamente uscita dalla porta, rientrerà prontamente dalla finestra nel 2014, ancorché con un altro nome. Il modo di affrontare la tematica dell’Imu induce, seguendo il buon senso, a ritenere mendace anche la seconda dichiarazione, la quale, peraltro, è una variante di un classico del frasario politico italiano: “se tutti pagano il giusto le tasse possono scendere chi evade fa pagare di più agli altri”. Saccomanni lo ha detto riferendosi a Maradona, il quale qualche tempo fa fece il gesto dell’ombrello al fisco italiano, che da vent’anni gli presenta un conto che ha quasi raggiunto i 40 milioni di euro. Personalmente sono dell’idea che Maradona il denaro che ha incassato quando giocava a pallone se lo sia guadagnato, al contrario di quelli che periodicamente lo accusano di essere un evasore fiscale. Ma non è di questo che voglio occuparmi. La versione del “pagare tutti per pagare meno” offerta da Saccomanni presenta una variante che a me risulta ancor più irritante della formula canonica: il ministro specifica, infatti, che tutti dovrebbero pagare “il giusto”.
 
Il problema è che a stabilire cosa è giusto è lo Stato, e la misura del giusto varia al variare della spesa pubblica e dei capricci del legislatore, che sempre lo Stato solitamente ritiene giusto aumentare. Ritengo che di giusto nella tassazione non ci sia proprio nulla, e non ne faccio tanto una questione di aliquote, perché una violazione della proprietà è eticamente inaccettabile anche se praticata a piccole dosi. Come dicevo, tuttavia, dalla dichiarazione sull’Imu si può ragionevolmente dedurre che quella del “pagare tutti (il giusto) per pagare meno” sia null’altro che una menzogna. Con l’aggravante di essere raccontata nel periodo natalizio. Probabilmente quando un tecno-burocrate corona il sogno coltivato per decenni vuole superare i politici che passano dalle urne.
 
“Abolita la tassa sulla casa”! Saccomanni racconta due bugie per voltaultima modifica: 2013-12-29T12:10:36+01:00da davi-luciano
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