24 ottobre 2013
Di FunnyKing
Ieri Mario Draghi ha parlato e in sostanza ha detto due cose:
- Ci sarà un nuovo stress test per tutte le banche europee di grande e media dimensione (15 quelle italiane)
- Deve cadere il “totem” degli aiuti di Stato alle banche e i politici dell’Ue dovranno essere “credibili backstops pubblici”
Ti fregano con le parole, che cazzo significa “credibili backstops pubblici”?
Significa che “i politici UE” per essere credibili come salvatori delle banche devono poter mettere le mani nelle tasse pagate dai cittadini.
Avete capito?
Bene ma c’è anche quello che Draghi non ha detto: cioè che se è necessario l’aiuto di stato per le banche vuol dire che alcune banche sono a rischio, anzi molte banche sono a rischio.
Tanto è vero che Mario Draghi arriva ad essere preoccupato persino del debito subordinato che secondo le regole europee che stanno per entrare in vigore verrebbe subito trasformato in capitale in caso di necessità di ricapitalizzazione dei una banca (ove non trovasse soldi privati).
Vorrei ricordare a tutti che il metodo Cipro sta diventando direttiva europea, se una banca deve essere ricapitalizzata nell’ordine:
- Si trasforma in azioni il debito subordinato
- Si trasforma in azioni il debito senior
- Si trasformano in azioni i depositi dei correntisti oltre la soglia dei 100.000 euro
- ….. e se non bastasse? (occhioooo)
A tutti gli idioti che ancora pensano che i loro soldi in banca sono intoccabili dedico questo noto e popolare grafico auto esplicativo che riguarda le sole banche italiane:
Le sofferenze nette (cioè i crediti che le banche non riescono a recuperare e su cui non ci sono ancora poste rettificative in bilancio), rispetto al capitale proprio delle banche italiane.
Mi raccomando eh? Le banche sono tutte uguali….