Banche: Unimpresa, boom sofferenze +22% a 141 miliardi in 12 mesi

(AGI) – Roma, 19 ott. – Boom di sofferenze nelle banche: negli ultimi 12 mesi sono cresciute del 22% arrivando a quota 141 miliardi di euro. La fetta maggiore di prestiti che non vengono rimborsati regolarmente agli istituti di credito e’ quella delle imprese (97 miliardi). Le “rate non pagate” dalle famiglie valgono oltre 30 miliardi mentre quelle delle imprese familiari piu’ di 12 miliardi. A 1,8 miliardi ammontano invece le sofferenze della pubblica amministrazione, delle assicurazioni e di altre istituzioni finanziarie.
  Complessivamente le sofferenze ora corrispondono al 9,9% dei prestiti bancari (1.433,7 miliardi), in aumento rispetto al 7,8% di un anno fa. Questi i dati principali di un rapporto del Centro studi Unimpresa.
  Secondo lo studio dell’associazione, basato su dati della Banca d’Italia, in totale le sofferenze sono passate dai 115,8 miliardi di agosto 2012 ai 141,8 miliardi di agosto 2013 (+22,4%) in aumento di 25,9 miliardi. Nel dettaglio, la quota delle imprese e’ salita da 77,1 miliardi a 97 (+25,7%) in aumento di 19,8 miliardi. La fetta relativa alle famiglie e’ cresciuta da 26,5 miliardi a 30,4 miliardi (+14,8%) in salita di 3,9 miliardi. Per le imprese familiari c’e’ stato un aumento di 1,7 miliardi da 10,7 miliardi a 12,5 miliardi (+16,4%). Le “altre” sofferenze sono passate invece da 1,4 a 1,8 miliardi (+27,4%) con 397 milioni in piu’.
  Parallelamente c’e’ la serrata dei rubinetti del credito.
  Negli ultimi dodici mesi le banche hanno tagliato oltre 50 miliardi di euro a imprese e famiglie. I finanziamenti al settore privato sono crollati del 3,5% da 1.485 miliardi a 1.433 miliardi. Nel dettaglio, tra agosto 2012 e agosto 2013, il totale dei prestiti ai privati e’ calato di 52,1 miliardi passando dai 1.485,8 miliardi a 1.433,7 miliardi (-3,51%). In particolare, sono calati di 45,5 miliardi (-5,20%) i finanziamenti alle imprese, scesi da 875,5 miliardi a 830 miliardi, mentre quelli alle famiglie sono diminuiti di 3,3 miliardi (-0,66%) da 501,3 miliardi a 498 miliardi. Giu’ anche i prestiti alle imprese familiari, calati di 3 miliardi (-3,09%) da 98,7 miliardi a 95,6 miliardi. Il credit crunch colpisce anche le organizzazioni senza fine di lucro: per le onlus la riduzione dei finanziamenti e’ stata pari a 249 milioni (-2,44%) da 10,1 miliardi a 9,9 miliardi. Agosto ha fatto registrare una battuta d’arresto assai rilevante per le erogazioni. Complessivamente quelle del settore privato sono scese in un solo mese di 14,7 miliardi (-1,02%) e a farne le spese sono state soprattutto le imprese, che hanno visto ridursi i finanziamenti di 12,4 miliardi (-1,48%); per le famiglie -1,6 miliardi (-0,34%), per le imprese familiari -552 milioni (-0,57%), per le onlus – 7 milioni (-0,07%).
  “Mese dopo mese siamo costretti a fotografare una situazione che si aggrava sempre di piu’. E’ evidente che la recessione acuisce l’ingessamento del mercato del credito: le imprese non incassano, non fanno investimenti, non chiedono prestiti e fanno fatica a rimborsare quelli gia’ concessi”, osserva il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi.
  “Auspicavamo una soluzione con la legge di stabilita’, con importanti risorse destinate da un lato alla creazione di meccanismi di garanzia statali rilevanti dall’altro ad abbattere la pressione fiscale, unico modo per far ripartire i consumi. Speriamo che con le correzioni in Parlamento al disegno di legge licenziato dal consiglio di ministri si imbocchi la strada giusta”, conclude Longobardi. (AGI) .
 http://www.agi.it/economia/notizie/201310191434-eco-rt10107-banche_unimpresa_boom_sofferenze_22_a_141_miliardi_in_12_mesi

Banche: Unimpresa, boom sofferenze +22% a 141 miliardi in 12 mesiultima modifica: 2013-10-20T08:52:44+02:00da davi-luciano
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