TORINO 17 ott (Però Torino) – La figlia del torineseMichele Vietti, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Maria Margherita Vietti, avvocato di 30 anni, è coinvolta in un procedimento aperto dalla procura di Bari che ha chiesto e ottenuto la proroga delle indagini dal gip.
Il nome dell’erede di Vietti si trova nel capo d’imputazione insieme ad altri 24 indagati, a vario titolo, per reati contabili e fiscali. La notizia, che da un paio di giorni è uscita sui giornali pugliesi e su quelli romani, non è stata trattata con grande solerzia da quelli torinesi, che in buona parte l’hanno ignorata. (Nella foto, tratta da un vecchio settimanale, Maria Margherita Vietti è conPierferdinando Casini, ad una cena elettorale Udc torinese).
L’inchiesta è partita da un corso professionale che sarebbe stato pagato con fondi pubblici e che non sarebbe mai stato svolto. La Guardia di Finanza di Bari ha iniziato a indagare su una società di recupero crediti, e da qui avrebbe scoperto una maxi evasione fiscale in cui sono poi rimasti coinvolti 25 indagati, tra i quali la figlia di Vietti, e l’avvocato tarantino Carlo Alberto Giusti. I due rispondono di false fatturazioni e la figlia dell’ex deputato torinese, ora vicepresidente del Csm, è coinvolta nell’indagine in relazione all’attività di un’altra società di recupero crediti, la «Teti srl» di Torino, aperta nel 2005 e cancellata a fine luglio. L’avvocato possiederebbe il 5% di questa società e ne è stata amministratore fino allo scorso marzo, mentre il 95% delle quote sono di proprietà del padre, Michele Vietti, che comunque non risulta coinvolto nell’inchiesta pugliese.
Il capolista degli indagati, Antonio Turino, secondo la Finanza, avrebbe gonfiato i costi della All Service usando false fatture emesse a fronte di prestazioni inesistenti, come falsi contratti pubblicitari. La figlia di Vietti, in base alle indagini della procura di Bari, avrebbe provato a inserirsi proprio in questo business.