Unione Europea ed Hezbollah: l’ennesimo passo falso di Bruxelles

Suleiman Kahani

L’Unione Europea non ha rinunciato a fare, per l’ennesima volta, la figura del tale che si presenta a un appuntamento “Un giorno in ritardo e con un dollaro di meno rispetto a quanto pattuito“; ovviamente ci stiamo riferendo alla goffa e intempestiva decisione dei Ministri degli Esteri di Bruxelles di inserire “L’ala militare di Hezbollah” nella lista dei ‘gruppi terroristi’, anche se, qualora si consideri quanto le lobby filosioniste siano profondamente infiltrate nei gangli vitali di molti stati dell’Unione (in primis Francia, Inghilterra, Olanda, i cui capi di Stato e Governo possono a buon diritto figurare quali Proconsoli di Sion in Europa) sarebbe già notevole il fatto che l’UE abbia impiegato molti anni (almeno sette, dal 2006 ad oggi) per arrivare a questo risultato, ma temiamo che ciò si debba più alla brontosaurica struttura burocratica di Bruxelles piuttosto che a forti convincimenti pro-Resistenza dei rappresentanti europei.
La decisione dell’UE é risibile innanzi tutto perché designando “L’ala militare” di Hezbollah come ‘terrorista’ fa intuire come a Bruxelles siano in qualche modo convinti che esista una ‘cesura’ tra Hezbollah politico ed Hezbollah armato, quando in realtà tali aspetti non sono separabili nel movimento libanese che é nato nel 1985 come strumento di lotta a un tempo politica ed armata. Quindi l’UE ancora una volta non sa con chi ha a che fare e ha agito meramente ‘teleguidata’ dai burattinai sionisti che evidentemente si sono sentiti ‘lesi’ dalla recente decisione europea di interrompere la cooperazione economica con ditte ed entità sioniste che traggano profitto dall’occupazione illegale dei territori palestinesi in Cisgiordania.
Inoltre mettersi adesso contro Hezbollah vuol dire mettersi contro l’organizzazione che più direttamente e seriamente sta combattendo nel Levante contro l’integralifmo wahabita e takfiro, lui sì indubitabilmente terrorista, che, come i ‘mujahiddin’ internazionali armati e addestrati in Afghanistan in funzione antisovietica domani potrebbe far sciamare i suoi aderenti a Parigi, Londra, Berlino, Madrid (e perché non a Roma o a Milano?) a mietere vittime come già successo di recente. Quindi l’UE non ha nemmeno chiare le sue priorità e i suoi interessi.
Truppe dell’UE stazionano tuttora in Sud-Libano nel contingente UNIFIL e più volte sono state attaccate da estremisti sunniti legati a Israele e a Riyadh, ricevendo invece più volte una esplicita solidarietà e una implicita protezione da parte proprio del movimento sciita di Resistenza: che cosa accadrebbe se domani Hezbollah e i suoi affiliati trascurassero di vegliare sui militari, metti francesi o italiani dei Caschi Blu?
Speriamo che alla prima revisione dell’incauta e miope decisione i governanti europei abbiano un sussultò di dignità, autonomia e perché no, pure di “sacro egoismo” e tornino sui loro passi.
http://www.statopotenza.eu/8180/unione-europea-ed-hezbollah-lennesimo-passo-falso-di-bruxelles

Unione Europea ed Hezbollah: l’ennesimo passo falso di Bruxellesultima modifica: 2013-07-24T12:43:13+02:00da davi-luciano
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